EVANGELIZZANDO - Koinonia Giovanni Battista

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Transcript EVANGELIZZANDO - Koinonia Giovanni Battista

evangelizzando
corso casa di preghiera
9 - 10 gennaio 2016
U
n trimestre di
formazione al
primo annuncio sta per concludersi
con il Corso Rete di pesca. Camparmò nasce
come casa di preghiera
per tutti i popoli, da
quassù sgorga nuova evangelizzazione e
nuova vocazione. La
partecipazione a questa esperienza non
solo rinnoverà la freschezza dell’unzione
• Mensile • N.4 • dicembre 2015 • oasi di camparmò • free press •
per la casa di preghiera, ma ti permetterà di
crescere nella capacità
di condurre con efficacia e con entusiasmo la
tua casa di preghiera.
Gesù stesso nelle nostre case si presenta a
noi e attraverso di noi,
e rinnova la sua salvezza per il bene di molti
fratelli. Il corso è a
Camparmò, dalla mattina di sabato 9 gennaio (h. 9.30, preghiera
comunitaria) fino
al
pomeriggio
di domenica 10
gennaio. C’è la
possibilità di pernottamento per
un’esperienza più
piena. L’offerta Nell’illustrazione/ Lancio di reti
consigliata è di dalla casa di preghiera.
30 euro con iscridomestica in un monzioni entro il 7 gennaio
do assetato di Vangelo.
2016. Vieni con il tuo
PER ISCRIZIONI:
coniuge per rinnovartelefono: 340 5115559
ti nella visione e nello
oppure 328 0838528.
zelo di essere chiesa
editoriale
CORSO RUT
5 - 7 febbraio 2016
CORSO PROSPERITA’
6 - 8 maggio 2016
Scoprire nella Parola di Dio la
via della vita e della prosperità.
CORSO MOSE’
11 -13 marzo 2016
CORSO GIOVANNI
2 - 5 giugno 2016
Diventare sempre più discepoli
di Gesù Maestro.
M
CORSO COMUNITA’
19 - 23 luglio 2016
Per un cammino di fede
e di comunione.
Oasi di Camparmò • Evangelizzazione
Telefono: informazioni 328 0838528 - Iscrizioni 340 5115559
E-mail: [email protected] - Web: www.camparmo.it
koninonia giovanni battista
la misericordia del volto di cristo
STORIA DELLA SALVEZZA
1 - 3 aprile 2016
Nella foto / Un pescatore che getta le reti.
isericordia e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno, la verità
germoglierà dalla terra e la giustizia
si affaccerà dal cielo». Queste parole del salmo
85 risuonano oggi di piena attualità, come un annuncio profetico che si realizza. La misericordia
che rifulge sul volto di Cristo s’incontra con la
verità della nostra piccolezza, della nostra condizione di peccatori che Lui assume nel suo corpo
di carne per donarci la libertà. Così la nostra terra
desertica può far germinare germogli di vita nuova. Ecco il Natale del nostro Signore, il tuo natale
se lo accogli salvatore della tua vita. La sua misericordia ti raggiunge! I miei migliori auguri che
tutto questo accada nella tua vita e in quella dei
tuoi cari. Felice Natale!
di Sandro Bocchin
www.camparmo.it
la mia parola è salvezza
corso predicatori
testimonianza dal corso paolo
Una Parola che si fa carne e corre
Nella foto / Un momento di creatività.
I
l fratello accompagna la preghiera con il canto
e la chitarra. Silenzioso e cento volte al giorno
gentile, quando chiedi il suo aiuto; potente,
quando ha parlato.
Mi trapassa la voce purissima della sorella che lo
sostiene, guardando lontano.
La sorella che versa nei piatti la nostra porzione in
cucina, ogni giorno servendoci come mandati dal
Signore, mi hanno detto sia la priora.
La sorella e amica che ci forma spende tutta se
stessa nello zelo intelligente e faticoso del servizio.
La determinazione per la missione non riesce a nasconderne la dolcezza: brilla in lei la libertà, riconosciuta in Cristo. Racconta di percorsi non tanto
diversi dai miei, prima di diventare ciò che è.
Il sacerdote è serio ed allegro, nell’insegnamento.
Parole chiare risuonano nel profondo.
Di tanti, consacrati e allievi, splendono i doni e la
fiduciosa adesione a Colui che ha portato loro l’unica risposta importante.
In mezzo a questa meraviglia, dove sono, io?
Sulla montagna piove spesso, anche adesso,
che è estate.
Francamente mi piove anche dentro, mentre sono
interrogato su quanto veramente sia disposto a
giocare la mia vita sulla Sua: troppo poco, pieno di
resistenze, di roccaforti dove vorrei trovare scampo quando non so perdermi per salvarmi. Inseguito da una domanda che non posso eludere, che è
dentro di me, e allo stesso tempo incapace di dire
sì con tutto me stesso.
E mi sorprendo, dicendo a qualcuno “Gesù ti ha
già salvato!”: tentando di annunciare la Salvezza a
chi nemmeno conosco, misuro la mia fede. Spec-
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chiandomi nelle persone che mi ascoltano stupite,
incredule o credenti, nei consacrati, nei fratelli che
mi circondano in questa avventura, misuro la mia
fede e ― ogni volta ― la mia distanza dalla loro.
Mi turba l’improponibile confronto.
Ma anche a me posso ripetere “Gesù mi ha già salvato!”: la Verità, che solo il Signore mi rende degno di annunciare, vale anche per me, infine!
Anch’io amato, nella mia tiepidezza, perché ognuno ha il suo male ― il mio si chiama così ― e Lui
è venuto per guarirlo, sebbene persino esso stesso
sia mediocre!
“Qual è la parola centrale del percorso fatto in questi giorni?”: l’ultima domanda della cara
formatrice.
Scrivo con sicurezza scegliere, dopo che per giorni
si è insistito sulla centralità dell’atto di volontà, ai
fini della salvezza.
La Salvezza. Già, la Salvezza!
Cancello: è Salvezza, la mia parola!
Per questa sono qui, per questa combatto, goffo
e balbuziente, brancolante, ma con questa verità
depositata da sempre nel mio cuore: questione di
Vita o di morte, la Salvezza.
Portare Gesù ad ogni persona è la buona battaglia,
ciò che spiega il senso della mia esistenza.
L’ho compreso qui, a Camparmò.
Avrò la fede, la forza, l’ardore di combattere, di
perseverare, di essere sempre appassionato,
innamorato?
Non lo posso sapere che vivendo, ma la buona notizia è arrivata anche da me: che vinca o che perda,
non sono perduto. Anche sconfitto, Gesù mi ha
di Marco Valerio A.
già salvato! Lui lo ha fatto.
Nella foto / I partecipanti al corso e l’équipe.
D
icono che se si vuole crescere bisogna rinunciare. Io ho sentito nel cuore un forte
bisogno di volerlo fare proprio al Corso
Predicatori. Il mio limite stava sempre nel momento dell’annuncio in casa di preghiera. Mi trovavo insicura, non facendomi guidare così dallo
Spirito Santo ma solamente dalla mente, non riuscivo a trasmettere ai miei fratelli ciò che il Signore Gesù mi suggeriva.
Sono arrivata all’apertura del Corso il venerdì
sera e, già alla prima dinamica della guarigione
del cieco, ho cominciato a vedere ciò che prima
non vedevo. Mi ha fatto vivere un’esperienza
unica, come se anche noi fossimo stati in quel
luogo, in quel momento, in quella stanza, cercando le luci, i suoni, i movimenti e i volti stessi
del Vangelo.
Vi chiederete: “e quindi cosa è successo?”; è successo che, arrivata a casa, parlavo solo di ciò che
la parola di
Dio ci dice. Mi
si era sciolta
la lingua e nel
cuore
avevo
un’ardore che
non riuscivo a
fermare, dovevo annunciare!
Ho visto l’intervento concreto Nella foto/ Silvana durante una
del Signore già dinamica di gruppo.
nell’annuncio di lunedì alla casa di preghiera: non
sperimentavo più ansia, ma gioia! Sapevo cosa
dire e come sviluppare l’annuncio!
Ringrazio la comunità e tutta l’équipe per l’accoglienza e l’amore, per averci trasmesso con la
grinta e anche con i loro silenzi come portare la
di Silvana M.
buona novella con semplicità!
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