Buon Natale Buon Anno - Parrocchia di Bedizzole

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Transcript Buon Natale Buon Anno - Parrocchia di Bedizzole

v ita n ostra
Periodico dicembre
2015 - gennaio 2016
Giornale Parrocchiale
della comunità S. Stefano
Bedizzole
Buon Natale
Buon Anno
sommario
orario S. Messe
FESTIVI
in Parrocchia:
Messa festiva della Vigilia Sabato ore 18,30
DOMENICA ore 8 - 10 - 11,15
ore 18,15 Vespro e S. Messa
nelle contrade:
ore 7,30 Suore Canossiane
ore 8,30 Frazioni
ore 9,00 Casa di Riposo
ore 9,30 Pontenove
ore 16,30 Santuario di Masciaga
La Parola del Parroco
FERIALI
Vita della
Chiesa
in Parrocchia:
ore 8.30 - 18 Rosario e S. Messa
nelle contrade:
ore 7,00 Suore Canossiane
ore 9,00 Santuario di Masciaga
ore16,00 Casa di Riposo
CONFESSIONI Prima e dopo ogni celebrazione
Sabato ore 17 - 19
Le celebrazioni dei Battesimi sono fissate solo
la prima domenica di ogni mese.
catechesi per adulti
3
Vita
della Comunità
A Natale è nata la Missione
4
Natale tempo di salvezza
4
Indicazioni per il Giubileo
5-6
Ogni Martedi ore 8.30:
S. Messa e riflessione in parrocchia
Viviamo la Misericordia
6-7
Ogni Lunedi 20.30: Lectio Divina in oratorio
Consiglio Pastorale Affari Econom.
7
IN AVVENTO E QUARESIMA:
Centri di Ascolto nelle Contrade
Incontro per genitori dei bambini I.C.R.F.
Sinodo SE IO FOSSI
8
conosci e segui la Vita
della tua Parrocchia
Radio: 94,00 Mhz collegata con E.C.Z.
Sito: www.parrocchiadibedizzole.it
e-mail: [email protected]
redazione
Editore e Redattore: Don Franco Dagani
Direttore Responsabile: Don Adriano Bianchi
In redazione: Don Franco Dagani
Don Battista Poli - Don Giovanni Consolati
Raffaella Berardi - Vittorio Boniotti
Realizzazione:TIPOLITOGRAFIA BERARDI Bedizzole
Costo € 3,00 a copia - Abbonamento € 25,00
�
16
Scuola Materna e Asilo Sacra Famiglia
16
Scuola Elementare Canossiane
17
A colloquio con il Sindaco
Il Consiglio dei ragazzi
Associazione Arcobaleno
Vita della
Parrocchia
indirizzi utili
PARROCCHIA Don Franco Dagani
030 674112 - cell. 339 6924826
ORATORIO Don Giovanni Consolati
030 674842 - cell. 338 8422117
SANTUARIO di MASCIAGA Don Battista Poli
030 6870706 - cell. 320 1139663
ISTITUTO MISSIONARI DELLA CONSOLATA
030674041
ISTITUTO SUORE CANOSSIANE
030 674000
COMUNITÀ BACHITA INFERMERIA
030 6871419
SCUOLA DELL’ INFANZIA S. FAMIGLIA
030 674025
SCUOLA STATALE
030 674568
SCUOLA DELL’ INFANZIA A. VOLPI
030 674375
PARROCCHIA S. VITO
030 674524
CASA DI SOGGIORNO PER ANZIANI
030 674213
PALAZZO MUNICIPALE
030 6872711
CARABINIERI
030 674222
POLIZIA LOCALE
030 6872925
Lettera del Papa ai genitori
Calendario preparazione Battesimi
9
Calendario preparazione Matrimonio
9
Vita
dell’Oratorio
Comunioni e Cresime
10
Lettera ai ragazzi
11
Con stupore, grazie, avanti
11
Gruppo adolescenti
12
Il saluto di Don Vincenzo
13
A.C.R. : Ci sta a cuore
14
Avvisi oratorio
14
RADIO ECZ
Amodonostro
14 - 15
15
18 - 19
19
20 - 21
Raggio di Luna
21
Associazione “Il Faro”
22
Dalla Casa di Soggiorno per Anziani
23
Decalogo della Terza Età
23
Un anno di Polisportiva
24 - 25
Vita di Comunità
26
Pellegrinaggio in Grecia
27
Sr. Angela Melchiori
28
CALENDARIO delle Principali Iniziative
29
Parrocchiali
Grazie per la Generosità
30
Anagrafe Parrocchiale
30
La Parola del Parroco
“PACE IN TERRA AGLI UOMINI
DI BUONA VOLONTA’”
Carissimi,
scrivo il mio augurio natalizio alla
comunità di Bedizzole a pochi
giorni dai fatti tragici di Parigi.
Siamo tutti spaventati! Qualcuno
afferma che stiamo già vivendo la
terza guerra mondiale. Le reazioni
alla strage della capitale francese
sono le più varie. Molti si augurano
che alle armi si risponda con le
armi, che alla guerra si risponda
con la guerra. La paura è grande,
le reazioni sono incontrollate.
Speriamo che il clima natalizio riporti
serenità e ragionevolezza. Decisioni
affrettate
peggiorerebbero
la
situazione.
Mai come in questi momenti il
canto e l’augurio degli angeli
sulla grotta di Betlemme è più
necessario che mai: “Pace in terra
agli uomini di buona volontà”.
Si! Abbiamo bisogno di pace ...
Abbiamo bisogno di Dio perché la
pace è dono suo, di un Dio che ci
aiuti a riconoscerci tutti fratelli, di un
Dio che non ci ponga l’uno contro
l’altro, di un Dio che non chiede di
gridare il suo nome per ucciderci,
di un Dio che ci aiuti a rispettarci,
a dialogare, a costruire un nuovo
mondo.
L’augurio degli angeli a Betlemme
è stato: “Pace”. Vogliamo pace per
ogni persona perché ritrovi voglia
di vivere, di amare, di lavorare, di
accogliere ogni uomo. Vogliamo
pace per ogni famiglia perché
solo se c’è pace nelle case c’è
comprensione, c’è rispetto, c’è
dialogo, c’è perdono. Vogliamo
pace per ogni comunità, per ogni
paese perché la gente si incontri,
dialoghi, stia insieme, si aiuti,
cammini l’uno a fianco dell’altro, si
fermi, si stringa la mano, si sorrida.
Vogliamo pace per le nazioni, per i
popoli, per il mondo intero perché
tutti guardino avanti, perché non
si abbia paura del futuro, perché i
giovani non crescano nella paura,
perché non si costruiscano muri,
perché si moltiplichino i ponti,
perché il mondo sia come un
piccolo paese dove tutti si parlano,
dove le religioni, le razze, le lingue,
le culture non si contrappongono
ma siano una vera ricchezza.
Ecco perché aspettiamo il Natale:
perché il nostro sogno si avveri,
perché il dono del bambino di
Betlemme sia per tutti, perché il
canto degli angeli sia udito da ogni
uomo di buona Volontà.
Torneranno in questo Natale 2015
a cantare gli angeli. Cercheranno
alcuni di zittire il loro canto, ma non
ci riusciranno. Da oltre 2000 anni
essi portano sulla terra il dono del
Figlio di Dio. Questo dono è per
ogni uomo di buona volontà! Basta
aprire le mani e accoglierlo.
Auguri
Buon Natale, Buon Anno
don Franco
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Vita della Chiesa
A NATALE
è nata la MISSIONE
Il fascino del Natale è irresistibile,
tanto da commuovere anche i
più indifferenti. Un pò più buoni
ci si sforza di esserlo tutti, anche
se sembrano cose d’altri tempi.
Non mancheranno poesia ed
atmosfera, auguri e sorrisi, anche
solo di circostanza quando si
moltiplicheranno cene augurali,
panettoni e regali all’ombra del
presepe e dell’albero.
E’ il tempo di presepe, segno del
Natale. Quel bimbo deposto sulla
paglia è l’indiscusso protagonista.
Poi nel presepe ci puoi mettere
pastori, re magi, persino il castello
di Erode, senza dimenticare
Maria e Giuseppe, ma quel
bimbo
rimane,
per
sempre,
l’unica ragione di tutto il resto.
E quel bimbo non cambia.
Rimane un bimbo. Si conferma
indispensabile. Il suo è un ruolo
insostituibile. Il tempo e la storia non
sono più gli stessi.
È nata la missione: nasce da un
bimbo, provocazione alla vita.
La vita è un dono grande, ma
immensamente fragile. Basta un
nulla per ridurla ad uno straccio,
buttarla via, bruciarla. La vita è
un capolavoro, un intreccio di
sentimento e passione, ragione
e ricerca, esperienza e sogno.
È un progetto, un mistero.
Il camminare di Dio attraverso la storia degli uomini fa i conti con la vita.
Di certo è un gesto di grande
fiducia da parte di Dio in quanto
ciò che conta è la vita. Gesù
stesso dirà di essere venuto
perché possiamo “avere la vita”
ed averla “in abbondanza”.
La vita è il cuore della missione,
ovunque. Nei paesi del sud del
mondo quando si tratta di poste
sanitarie, appoggio scolastico,
4 v ita n ostra
assistenza alle carceri, sostegno
ai disabili, ai più poveri tra i poveri,
lì appare evidente la sua finalità;
tra noi, nei paesi occidentali,
molto spesso si tratta di accogliere
inquietudini, rispondere a ricerche,
colmare solitudini, abbracciare
povertà di cuore, raccogliere
ansie di risultato. E il cuore della
missione pulsa grazie al Vangelo,
alla tenerezza di Gesù che
accosta l’uomo della strada e gli
svela, nel volto di un altro uomo,
di una donna, di una comunità, la
bellezza di appartenere alla vita,
la grandezza di abitare la storia, il
gusto di masticare il mistero di Dio.
Il mistero di Dio è la provocazione
della missione. Dove ancora non
si è parlato di Lui e si moltiplicano
impegno e sforzi per inculturare il
messaggio; dove già da tempo si
conosce il suo nome, si conferma
una
provocazione
incessante!
La parrocchia, fedele al suo
mandato di annunciare e testimoniare il Vangelo di Gesù, non
può che scegliere la missione
per qualificare tutta l’azione
pastorale e l’impegno sociale.
Lo stile della missione è quello
di Betlemme: disarmante perché
ridotto all’essenziale, avvincente
perché immerso nella profondità,
luminoso perché abitato dalla
libertà. La luminosità si concretizza
nella corsa dei pastori e nel
pellegrinaggio dei Magi, percorsi
di ricerca e di libertà, capaci
di significare una vita intera.
E l’iniziazione alla fede non è
mai finita. La missione non può
prescindere da Betlemme, così
pure la parrocchia, se vuole essere
missionaria.
Buon Natale, comunità cristiana
e a quanti hanno buona volontà!
Lasciamo che questo Dio che si fa
Bambino sconvolga qualche nostro
schema di semplice tradizione per
fare spazio invece a quel volto
povero, a quei piedi immigrati,
a quelle mani disoccupate, a
quei lamenti ingiusti, che ci riconsegneranno una grotta ed una stella, un vagito ed un poco di paglia.
Saranno i segni che il Natale
l’abbiamo celebrato davvero.
Buon Natale.
I Missionari della Consolata
NATALE:
TEMPO DI SALVEZZA
La salvezza che Dio ci offre è opera
della sua misericordia. Non esiste
azione umana, per buona che
possa essere, che ci faccia meritare
un dono così grande. Dio, per pura
grazia, ci attrae per unirci a Sé. Egli
invia il Suo Spirito nei nostri cuori
per farci suoi figli, per trasformarci
e renderci capaci di rispondere
con la nostra vita al suo amore. La
Chiesa è inviata da Gesù Cristo
come sacramento della salvezza
offerta da Dio. Essa, mediante
la sua azione evangelizzatrice,
collabora
come
strumento
della grazia divina che opera
incessantemente al di là di ogni
possibile supervisione. Lo esprimeva
bene Benedetto XVI aprendo le
riflessioni del Sinodo: “E’ importante
sempre sapere che la prima parola,
l’iniziativa vera, l’attività vera
viene da Dio e solo inserendoci
in questa iniziativa divina, solo
implorando questa iniziativa divina,
possiamo anche noi divenire
con Lui e in Lui evangelizzatori!. Il
principio del primato della grazia
deve essere un faro che illumina
costantemente le nostre riflessioni
sull’evangelizzazione.
Vita della Chiesa
INDICAZIONI
PER IL GIUBILEO
DELLA
MISERICORDIA
NELLA DIOCESI
DI BRESCIA
Papa Francesco ha indetto un
particolare Anno Santo, il Giubileo
della Misericordia, che si estenderà
dall’8 dicembre prossimo fino al
20 novembre 2016. Nella Bolla di
Indizione, intitolata Misericordiae
Vultus (Il volto della misericordia),
il Papa insiste perché il Giubileo si
svolga in primo luogo nelle singole
Diocesi, come un vero momento di
rinnovamento della vita pastorale
attraverso la riscoperta della
Misericordia di Dio, che è l’essenza
del Vangelo.
Per questo ho costituito un
“Comitato
Diocesano
per
il
Giubileo”, al quale ho chiesto
di studiare e ipotizzare alcune
indicazioni per vivere bene l’Anno
Santo nella nostra Diocesi. Queste,
dopo essere state sottoposte
ai Vicari Zonali e al Consiglio
Episcopale, vengono ora proposte
a tutta la Diocesi.
Premesse
In premessa, alcune indicazioni
generali:
1. È bene sottolineare continuamente i seguenti aspetti della Bolla
di Indizione del Giubileo
(Misericordiae Vultus):
- Il pellegrinaggio sia soprattutto
un “pellegrinaggio spirituale della
Misericordia”.
- Il Giubileo sia un’occasione
particolare per richiamare e far
rivivere le opere di Misericordia
corporale e spirituale.
2. Per quanto riguarda la nostra
Diocesi, ritengo opportuno che
vengano date poche linee di fondo,
per lasciare che ogni comunità sia
generativa di iniziative, sollecitando
però l’attenzione a non distrarre
dalla centralità dell’anno liturgico
e a dare la priorità ad iniziative
che durino anche dopo il Giubileo
Indicazioni per la Diocesi di Brescia.
Le varie proposte e iniziative
per l’anno giubilare si possono
distinguere secondo cinque livelli:
1. A livello di Chiesa universale Si
farà un pellegrinaggio diocesano
a Roma nei giorni 7-8-9-10 aprile
2016
in
concomitanza
con
il
pellegrinaggio
della
FISC
(settimanali cattolici italiani) e con
la possibilità di udienza con il Papa
il sabato 9 aprile. Il tutto è ancora in
bozza. Più avanti si definirà meglio.
2. A livello diocesano Secondo
l’indicazione
della
Presidenza
del “Pontificio Consiglio per la
promozione della Nuova Evangelizzazione”, la Porta della Misericordia sarà unica anche nella
nostra Diocesi e sarà quella della
Cattedrale. Essa verrà aperta
domenica 13 dicembre 2015 alle
ore 18,30 e rimarrà aperta fino alla
fine del Giubileo, il 20 novembre
2016.
Per dare tutte le informazioni necessarie e favorire uno svolgimento
ordinato dei pellegrinaggi alla
Porta della Misericordia si è
pensato di attivare una Segreteria
del Giubileo, collocata presso la
Curia Diocesana (tel. 030-37221).
Le diverse comunità cristiane della
Diocesi sono invitate a organizzare,
previo accordo con la Segreteria
del Giubileo, i pellegrinaggi alla
Cattedrale con il passaggio dalla
Porta della Misericordia, a cui è
annessa l’indulgenza.
In cattedrale, sempre in accordo
con la Segreteria del Giubileo, si
possono vivere anche dei Giubilei
per categorie1.
Sempre a livello diocesano, si pensa
ad un’opera-segno di Misericordia
(un’iniziativa di carità) a ricordo del
Giubileo.
Verrà preparato un sussidio per il
pellegrinaggio alla Cattedrale.
3. A livello macrozonale In ogni
macrozona (cioè, un insieme di
più zone pastorali) sono state
individuate una o due “chiese
giubilari”. Queste non vanno viste
come luogo di pellegrinaggio
(riservato alla Porta della Misericordia in Cattedrale), ma come
luoghi di preghiera personale e
comunitaria, dove si può ascoltare
l’annuncio della Misericordia di
Dio, farne l’esperienza soprattutto
attraverso la celebrazione della
Riconciliazione e ottenere l’indulgenza.
a) VALCAMONICA (zone 1, 2, 3, 4):
Chiesa dell’Eremo di Bienno.
b) VALTROMPIA (zone: 20, 21, 22,
23): Santuario della Madonna della
Misericordia di Bovegno e Chiesa
di S. Antonino m. in Concesio.
c) VALSABBIA/MORENICA/GARDA
(zone: 15, 16, 17, 18, 19, 27): Chiesa
di S. Bernardino a Salò e Santuario
della Madonna di Valverde a
Rezzato.
d) SEBINIO/BASSA OCCIDENTALE/
FRANCIACORTA/OGLIO (zone: 5,
6, 7, 8, 9, 24): Abbazia Olivetana di
Rodengo Saiano.
e) BASSA CENTRO - ORIENTALE
(zone: 10, 11, 12, 13, 14, 25, 26):
Santuario della Madonna della
Stella a Bagnolo Mella e Duomo di
Montichiari.
f) CITTÀ (zone: 28, 29, 30, 31, 32):
Chiesa di S. Francesco e Santuario
della Madonna delle Grazie.
Sul sito diocesano verrà proposto un
sussidio anche per le celebrazioni
nelle chiese giubilari.
v ita n ostra 5
Vita della Chiesa
4. A livello parrocchiale
È importante che per tutto il tempo
del Giubileo, in ogni parrocchia o
almeno in ogni Unità Pastorale, ci
sia l’indicazione di un tempo e di
una chiesa dove potersi incontrare
personalmente o in gruppo con
il sacerdote, ascoltare l’annuncio
della Misericordia e potersi accostare alla Riconciliazione.
Il tempo più opportuno per il
Giubileo della misericordia sarà
comunque la Quaresima e il Tempo di Pasqua. In questo tempo
si propone di approfondire nella
catechesi soprattutto “Le opere di
Misericordia corporali e spirituali”,
sottolineando però che prima delle
nostre opere viene l’esperienza
della Misericordia di Dio. Anche
in questo potranno essere di
aiuto i cosiddetti “Missionari della
Misericordia”, sacerdoti adatti,
inviati dal Papa il mercoledì delle
ceneri, con l’incarico di aiutare
le diocesi a vivere intensamente
l’anno giubilare.
Sempre a livello parrocchiale saranno da tener presenti alcuni
appuntamenti, già previsti nella
Bolla Misericordiae Vultus:
- venerdì 4 e sabato 5 marzo 2016:
“24 ore per il Signore”
- domenica 3 aprile 2016 (in Albis):
Domenica della Divina Misericordia
In città, in occasione del Corpus
Domini, vi sarà l’iniziativa Corpus
Hominis sul tema delle opere di
misericordia spirituale.
Anche per il livello parrocchiale
sono
previsti
sussidi
appositi,
scaricabili dal sito diocesano 5. A
livello personale.
È pure importante prevedere che
ogni fedele sia messo in grado di
poter vivere la grazia del Giubileo
anche a livello personale, so-
prattutto nel caso di chi non può
uscire di casa o partecipare agli
incontri comunitari, come nel caso
degli ammalati e delle persone
anziane e sole. “Vivere con fede e
gioiosa speranza questo momento
di prova, ricevendo la Comunione
o partecipando alla S. Messa
e alla preghiera comunitaria,
anche attraverso i vari mezzi della
comunicazione, sarà per loro il
modo di ottenere l’indulgenza
giubilare”. (Papa Francesco)
Soprattutto a livello personale
bisogna insistere sul tema di una
“spiritualità
della
Misericordia”
che si incentra su questi punti:
Lasciarsi riconciliare, Non giudicare,
Perdonare, Donarsi.
Anche a questo livello verrà
elaborato un piccolo sussidio da
distribuire a tutti. Si sta pensando
inoltre ad un’app ad hoc che
si realizzerà mediante l’Ufficio
Comunicazioni – con l’apporto
unitario di tutti gli Uffici pastorali
della Curia - soprattutto per il
tempo della Quaresima.
Non mi resta altro che augurare a
tutti un buon Anno Santo.
Mons. Luciano Monari
VIVIAMO LA MISERICORDIA
La Misericordia è una virtù morale
tenuta in grande considerazione
dall’etica cristiana e si concretizza
in opere di “pietà” o, appunto
di
misericordia.
In
ebraico
misericordia è “khesed” e ha le sue
radici nell’alleanza tra due parti e
nella conseguente solidarietà di
una parte verso quella in difficoltà.
Questa definizione ben si concilia
con l’attività, che quotidianamente
si svolge ai servizi sociali. Ogni
giorno “accogliamo” persone
che necessitano di vari e numerosi
bisogni, da quelli più concreti
(contributi
economici,
servizi,
assistenza alla persona) a quelli più
complessi che richiedono interventi
di tipo relazionale e di sostegno alle
autonomie della persona. L’Ufficio,
sempre accogliente, cerca di
rispondere e di ascoltare le richieste,
là dove si può si offre una soluzione
costruendo progetti condivisi e là
dove necessita si trova la buona
6 v ita n ostra
“parola”.Non si tratta di offrire
forme di puro assistenzialismo, ma
si tratta di dare dei servizi puntuali
e umanamente importanti a chi li
chiede con senso di responsabilità
verso il benessere della comunità.
La platea delle persone che si rivolge ai servizi sociali è varia e i
numeri sono ahimè “non bassi”,
“bussano alla porta” famiglie
straniere ma anche numerose
italiane, spinte spesso dalla perdita
del lavoro e frequentemente della
casa. Aumentano le povertà, si
fanno convegni sulle“povertà emergenti” e si cerca in modo sinergico
di trovare delle nuove soluzioni
o interventi capaci di integrare
quelle esistenti. Interventi concreti e
operativi, li facciamo potenziando
il servizio di Segretariato sociale,
per far fronte all’incremento delle
richieste di accesso delle persone; sostegno all’affitto con un’attenzione particolare all’emergenza
sfratti, inserimento lavorativo. I
nuovi poveri possono essere così
individuati, in persone/famiglie che
si trovano oggi a vivere condizioni
di impoverimento legate alla crisi
economica o che sono fortemente
segnate da stili di consumo e di vita,
che si collocano al di sopra delle
loro possibilità. In sintesi si tratta di
una tipologia di utenza, che fino
ad alcuni anni fa, non accedeva
al servizio sociale. Spesso accanto
al “semplice” aiuto economico,
è richiesta la messa in campo
di aiuti di percorsi educativi/
rieducativi. Per realizzare un sistema
organico di aiuti locali, è necessario
Vita della Chiesa
modificare i paradigmi di riferimento, attivando connessioni tra
politiche locali (sociali, sanitarie,
lavorative...) allo scopo di favorire
il benessere e la coesione sociale
della comunità. E’ opportuno
avviare processi di riorganizzazione
per migliorare in capacità di
gestione, di coordinamento e
progettazione territoriale. Da alcuni
anni in Italia, è attivo un processo
pensato allo scopo di misurare il
benessere equo e sostenibile e che
si fonda sulla consapevolezza che i
parametri per valutare il “progresso
di una società”, debbano tenere
conto delle diverse fondamentali
dimensioni sociali e di contesto,
che generano il benessere. Alcune
risposte vengono dagli accordi
con soggetti del territorio, così detti
servizi leggeri e risposte di Hosing
sociale per le persone più fragili
(anziani, stranieri, disoccupati ....).
Altre ancora vengono dall’utilizzo di
Voucher occupazionali, visti come
un’alternativa al puro contributo
economico.
Potremmo parlare dei numeri
nazionali ma preferisco buttare
un occhio alla nostra comunità
bedizzolese, darvi alcuni numeri
ma soprattutto alcune indicazioni
su come affrontiamo varie tematiche di rilevanza sociale. I servizi
sociali hanno il compito, alla luce
dei cambiamenti di ripensare i
servizi, avvicinandoli sempre di più
ai bisogni delle persone e delle
famiglie; migliorare la capacità di
intercettare i bisogni delle persone
più fragili.
Un aiuto prezioso viene dalla
collaborazione con le realtà di
volontariato locale (Caritas, Tutti
insieme, Acquachiara, Cosp, Avis,
Festa del Sorriso….), le quali ci
sostengono in modo operativo
ad andare incontro ai bisogni
concreti e a supportare i progetti
di vita quotidiana, nello specifico
per il trasporto di persone
anziane o sole, per l’assistenza al
domicilio, per soddisfare i bisogni
alimentari e molto altro ancora.
Tale coordinamento ha portato in
molti casi a strutturare un sistema
di
accesso
alle
opportunità
offerte e gestite dalle associazioni
concertato con il servizio sociale.
Io credo che, in senso lato o per
Consiglio pastorale
per gli affari economici
rifarci alla bolla papale, si possa
comprendere nella definizione di
Misericordia ogni gesto positivo,
che un uomo fa nei confronti di un
altro, quindi ogni gesto che lo metta
al sicuro, che lo protegga o che lo
sostenga in un progetto di vita sia
esso individuale o di Comunità.
Infatti ogni intervento professionale
è rivolto al singolo individuo, del
quale se ne riconosce l’unicità, la
dignità e la libertà. Il servizio sociale
si basa sulla concezione che l’uomo
è un valore in quanto dotato di
infinite potenzialità, capace di
libertà e di autonomia, in grado
di compiere scelte consapevoli e
creative, di assumersi responsabilità
e di prendersi cura degli altri.
La Comunità di Bedizzole sta
attraversando come tante un
periodo di crisi economica ma
anche di valori che si riflette
sulla quotidianità della vita in
modo determinante (separazioni,
conflitti familiari, violenza …), e qui
dunque il significativo intervento
professionale e molto umano del
servizio sociale di avvalorare la
rete di solidarietà e di intervenire
là dove la fragilità porta spesso
a condizioni di solitudine e di
degrado.
Io credo che, come la Misericordia
di Dio attraverso il mistero di Cristo ha
profuso la misericordia all’umanità,
così ogni singolo individuo, nel
suo piccolo, possa compiere ogni
giorno atti di Misericordia verso i
suoi simili, quindi non chiederti:
“Chi è il prossimo ma piuttosto
fatti prossimo a chiunque, abbatti
le barriere che porti dentro di te e
che costruisci fuori di te. Questo
è il vero problema. Devi uscire
da te stesso e devi imparare a
considerare gli uomini dei vicini,
dei fratelli, non dei concorrenti.”
Assessore ai Servizi Sociali
e pari opportunità
D.ssa Graziella Vedovello
In data 13 ottobre alle ore 20,30 si
è riunito il CPPAE presso il centro
parrocchiale. Erano presenti tutti i
componenti nominati ad eccezione
di don Vincenzo.
All’ordine del giorno i seguenti
punti:
• Vendita immobile Sedesina
(eredità Baldini)
• Sistemazione campane - tetti
parrocchiali
Esaminato il preliminare di vendita
approvato dalla curia avvenuto tra il
Sig. Marengoni come acquirente ed
il Parroco don Franco Dagani come
rappresentante della Parrocchia in
veste di parte venditrice, il consiglio
approva dopo aver analizato
delle sottolineature fatte dal dott.
Spassini in merito ai tempi, subito
risolte in quanto i tempi delle
sovrintendenza che si presentano
sono molto lunghi e vanno così a
coincidere con i tempi richiesti dal
Sig. Marengoni prima di fare l’atto
definitivo (2 anni).
Si esamina il secondo punto
ovvero la posa della linea vita e
susseguente riparazione sommaria
del tetto della parrocchiale
e l’intervento più urgente ed
oneroso della riparazione del
castello campanario. Analizzata la
ricerca storica effettuata da don
Mario Trebeschi, si evince che la
torre campanaria è di proprietà
comunale, mentre le campane
sono di proprietà della chiesa. Detto
ciò in base a questa ricerca si nota
che le amministrazioni precedenti
sono sempre state attente a questo
ed hanno contribuito se non in
modo cospicuo, almeno in modo
da coprire parte delle spese. In
accordo con tutto il consiglio il
parroco provvederà ad inoltrare
all’attenzione del sindaco tutta la
documentazione relativa a questo
intervento dal progetto approvato
della curia al preventivo di spese,
fiducioso di ricevere risposta
positiva.
Visto e considerato il carico enorme
di spesa da affrontare il consiglio
approva anche la richiesta alla
curia di un contributo straordinario
(anche se fuori tempo) certi della
stima che la curia ha sempre
avuto nei confronti della nostra
parrocchia.
v ita n ostra 7
Vita della Parrocchia
Sinodo
... SE IO FOSSI ... I padri sinodali hanno accolto
l’invito del Papa ad allargare lo
sguardo sulla famiglia, a non
ergersi a giudici, ad accogliere
e accompagnare tutti nella
misericordia.
Il Sinodo dei vescovi sulla famiglia ha
concluso i suoi lavori.I vescovi hanno
discusso, hanno fatto discernimento
e hanno votato. Papa Francesco
ha parlato e certamente scriverà.
E noi uomini e donne, credenti e
non credenti di questo tempo?
Se io fossi… un cattolico divorziato
e risposato civilmente, forse vedrei
all’orizzonte aprirsi uno spiraglio
perché un giorno, dopo un attento
discernimento personale, di coppia
e con la Chiesa, io possa tornare
ad accostarmi all’Eucaristia da cui
sono stato escluso sino ad oggi e di
cui avverto non solo nostalgia, ma
necessità per coltivare la mia fede.
Se io fossi… un cattolico sposato
con matrimonio religioso mi sentirei
confortato dalla Chiesa che mi
ha confermato la bontà della mia
scelta che rientra nel piano di Dio
sull’umanità. Anzi, mi dice che “la
vocazione della coppia e della
famiglia alla comunione di amore
e di vita perdura in tutte le tappe
del disegno di Dio malgrado i
limiti e i peccati degli uomini”.
Se io fossi… un omosessuale
credente o non credente, mi
sentirei rassicurato dalle parole
dei vescovi che ribadiscono che
“ogni persona, indipendentemente
dalla propria tendenza sessuale,
vada rispettate nella sua dignità
e accolta con rispetto, con la
cura di evitare ogni marchio
di
ingiusta
discriminazione”.
Se io fossi… un giovane costretto
dalle circostanze a scegliere
la convivenza in attesa di “una
sicurezza
esistenziale
(lavoro
e salario fisso)” o percepissi “il
matrimonio come un lusso” che non
mi posso permettere, saprei di poter
contare sulla comprensione della
Chiesa che coglie anche nella mia
condizione di vita“elementi positivi”.
Se io fossi… un bambino o un
adolescente
e
frequentassi
l’oratorio e magari il catechismo,
mi
sentirei
rassicurato
dalla
8 v ita n ostra
“tolleranza zero” confermata dai
vescovi contro la pedofilia e potrei
vivere i miei anni con la leggerezza
e la necessaria fiducia negli
adulti che mi accompagnano.
Se io fossi… il componente di
una coppia che “ha vissuto
un’esperienza
matrimoniale
infelice”, darei credito ai vescovi
quando dicono che “la verifica
dell’invalidità
del
matrimonio
rappresenta una via da percorrere”.
Se io fossi… uno sposo che
sperimenta nella vita di coppia
problemi di relazione, prenderei in
parola i pastori che mi assicurano
di “poter contare sull’aiuto e
sull’accompagnamento
della
Chiesa”. Che mi dovrebbe aiutare a
prendere coscienza del valore della
riconciliazione attraverso la strada
del perdono: “Saper perdonare e
sentirsi perdonati è un’esperienza
fondamentale nella vita familiare”.
Se io fossi… un sacerdote, oggi
mi sentirei investito di una grande
missione, quella di accompagnare
e accogliere tutte le famiglie, nella
consapevolezza che in tutte c’è un
bene da scoprire e alimentare e
a tutte va data un’occasione per
partecipare alla vita della Chiesa.
Se io fossi… un laico impegnato
nella Chiesa sentirei l’urgenza di
una chiamata all’impegno nei
confronti della famiglia, di tutte le
famiglie, sia nella vita ecclesiale
sia in quella pubblica e sociale,
perché tutte le famiglie meritano
accoglienza, comprensione
e
aiuto, anche da parte di chi
ha la responsabilità di governo.
Se io fossi… un non credente
prenderei molto sul serio le parole
di Francesco quando afferma che
“il primo dovere della Chiesa non
è quello di distribuire condanne
o anatemi, ma è quello di
proclamare la misericordia di Dio,
di chiamare alla conversione e
di condurre tutti gli uomini alla
Salvezza”. Dunque, se la Chiesa non
mi condanna o lancia anatemi,
forse merita ascolto e rispetto.
Se io fossi… un vescovo, un
sacerdote, un religioso o una
religiosa, un laico credente forse
inciderei nel mio cuore queste
parole di Francesco: “L’esperienza
del Sinodo ci ha fatto capire
anche meglio che i veri difensori
della dottrina non sono quelli che
difendono la lettera ma lo spirito,
non le idee ma l’uomo; non le
formule ma la gratuità dell’amore
di Dio e del suo perdono”. E
forse
con
questa
rinnovata
consapevolezza andrei incontro
all’Anno giubilare della Misericordia
con il cuore in festa, nella certezza
di celebrare una riconciliazione
e nella speranza di spargere
attorno a me semi di misericordia.
Il nostro elenco dei “se io fossi…”
termina qui. Ma sappiamo bene
che è solo una piccolissima
parte del tesoro antropologico
ed
ecclesiologico
contenuto
nella relazione finale del Sinodo.
Abbiamo solo provato a metterci
nei panni di chi oggi si pone dinanzi
alle conclusioni del Sinodo e si
chiede come e perché lo riguardi.
Di sicuro, possiamo dire che i padri
sinodali hanno accolto l’invito del
Papa ad allargare lo sguardo sulla
famiglia. La lettura della Relazione
restituisce questo sguardo ampio
che non tralascia nulla e nessuno
e riserva anche delle sorprese,
perché ci parla di situazioni che
neppure immaginiamo. Condizioni
di vita che vengono dalle periferie
geografiche ed esistenziali che
meritano un’attenzione diversa.
E
pretendono
l’inculturazione
che “non indebolisce i valori veri,
ma dimostra la loro vera forza e
la loro autenticità, perché essi si
adattano senza mutarsi, anzi essi
trasformano
pacificamente
e
gradualmente le varie culture”.
Allora, avanti tutta con il nostro
“grande sì alla famiglia” che
è il futuro, “senza mai cadere
nel
pericolo
del
relativismo
oppure di demonizzare gli altri”.
di Domenico Delle Foglie
Vita della Parrocchia
CALENDARIO di INCONTRI in PREPARAZIONE alla CELEBRAZIONE del BATTESIMO
1. Poichè il battesimo è liberamente domandato dai genitori
( o da chi ne fa le veci) è grave
dovere per essi e per i padrini/
madrine prepararsi alla celebrazione del Battesimo
2. È bene che la preparazione sia
fatta già prima della nascita,
per dare ai genitori e padrini la
possibilità di parteciparvi senza
difficoltà.
3. Per tutti è necessario che
l’iscrizione agli incontri di
preparazione sia fatta da
uno dei due genitori presso il
Parroco, in canonica (tel. 030
674112 oppure 3396924826).
I genitori che non fossero
sposati religiosamente devono
entrambi incontrarsi con il
Parroco prima di iscrivere il
proprio figlio al battesimo.
4. Il Battesimo si celebra di norma
nella chiesa parrocchiale propria dei genitori, nei giorni
fissati dal calendario liturgico
della parrocchia, e comunitariamente. NON sono ammesse celebrazioni singole fuori
dal calendario.
5. Per l’iscrizione al Battesimo
servono: il certificato di nascita
a garanzia dei dati anagrafici,
la scheda dei padrini (che
viene consegnata agli incontri
di preparazione) e la frequenza
agli incontri.
6. Per ammessi al compito di
Padrini/Madrine è necessario:
• Aver compiuto il
sedicesimo anno di età
• Essere cattolico,
aver ricevuto il Battesimo,
la Cresima e l’Eucaristia
INCONTRI DI PREPARAZIONE
• Non essere colpito da
nessuna pena canonica
• Condurre una vita
conforme alla fede
e al compito che si
assume, in particolare:
non trovarsi in nessuna
di quelle condizioni (es:
essere conviventi, sposati
solo civilmente, risposati
dopo il divorzio…) indicate
dalla C.E.I. nella Nota Pastorale del 28/04/1979.
7. Non sono ammessi né due
padrini né due madrine; sono
invece ammessi un padrino
insieme ad una madrina.
Non possono essere padrini
e madrine i genitori del
battezzando.
CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO
(presso il Salone del Centro Parrocchiale):
Gennaio
Marzo
Maggio
Settembre
Novembre
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
10 - 17
13 - 20
08 - 15
11 - 18
13 - 20
Ore 15.00
Ore 15.00
Ore 15.00
Ore 15.00
Ore 15.00
NB. In un giorno antecedente il battesimo,
normalmente il sabato alle ore 17.00, i genitori e i
padrini sono invitati ad un incontro di preparazione
immediata alla celebrazione.
Febbraio
Marzo
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Dicembre
Domenica
Sabato santo
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
07
26
01
05
03
07
04
02
04
Ore 11,15
Ore 21.00
Ore 11,15
Ore 11,15
Ore 11,15
Ore 11,15
Ore 11,15
Ore 11,15
Ore 11,15
CAMMINO IN PREPARAZIONE AL MATRIMONIO
Giovedì 14 Gennaio 2016 ore 20,30
PERCHE’ MI SPOSO IN CHIESA?
( Don Franco Dagani)
Giovedì 11 Febbraio 2016 ore 20,30
LA FAMIGLIA: PROGETTO DI DIO
(don Battista Poli)
Giovedì 21 Gennaio 2016 ore 20,30
ASPETTI MORALI DEL MATRIMONIO
(don Diego Facchetti)
Giovedì 18 Febbraio 2016 ore 20,30
ESPERIENZE DI VITA
MATRIMONIALE
(alcune coppie)
Giovedì 28 Gennaio 2016 ore 20,30
FEDELTÀ, INDISSOLUBILITÀ,
UNICITÀ: CARATTERI DEL
MATRIMONIO CRISTIANO
(Don Sergio Passeri)
Giovedì 4 Febbraio 2016 ore 20,30
VIVERE IN COPPIA
(prof. Maurizio Ronca)
Giovedì 25 Febbraio 2016 ore 20,30:
IL RITO FONTE DEL SACRAMENTO
(don Giorgio Comini)
Giovedì 3 Marzo 2016 ore 20,30
ASPETTI GIURIDICI
DEL MATRIMONIO
(Avv. Paganuzzi)
Giovedì 10 Marzo 2016 ore 20,30
CELEBRAZIONE PENITENZIALE
Domenica 10 Marzo 2016 ore 10
CELEBRAZIONE DELL’EUCARESTIA
– PRANZO
Il Corso si tiene presso il Centro
Parrocchiale di Bedizzole
Via Rimembranze 2 – tel. 030674112
Le iscrizioni si ricevono presso le Madri Canossiane
(030/674000) e presso il Parroco la sera d’inizio.
v ita n ostra 9
Vita in Oratorio
Vita in Oratorio
MESSA di PRIMA COMUNIONE E CRESIMA 2015
Domenica 22 novembre a detta
di tutti, cresimandi (ora cresimati),
genitori e parenti vari è stato un
bellissimo momento,meglio dire una
bellissima Celebrazione. Vissuta da
tutti con la giusta tensione, il giusto
raccoglimento, la giusta attenzione
ad una tappa importante nella vita
cristiana di ciascun ragazzo.
Descrivere questo momento e
cosa ciascuno abbia provato è
abbastanza difficile, bisognerebbe
avere la capacità di leggere nel
cuore: lì è andato certamente
a depositarsi il seme dello Spirito
Santo. Facendo un po’ di ricerche
si propone qui una piccola storiella
denominata “Il ponte dell’asino” e
del paragone alla Cresima come
momento di passaggio.
<<
Nell’uso
comune “ponte
dell’asino” indica un passaggio
particolarmente difficile. All’origine
pare ci sia un’antica leggenda,
che narra di un Santo, di un asino e
del Diavolo. Il Santo doveva spesso
attraversare un torrente impetuoso.
Il Diavolo gli propose, allora, di
costruirgli un ponte, a patto di
potersi impadronire dell’anima del
primo che lo avesse attraversato. Il
Santo accettò e il Maligno sembrò
assaporare il gusto di impadronirsi
dell’anima dell’uomo di Dio. Questi,
10 v ita n ostra
però, dimostrò di saperne una più
del Diavolo, perché ad attraversare
il ponte mandò per primo… l’asino,
che - come il Santo aveva previsto
- fu risparmiato, in quanto non
gradito al grande Avversario! La
storiella fa capire perché “ponte
dell’asino” designi una prova,
dove c’è il rischio di perdersi. Essa
contiene, tuttavia, anche un altro
messaggio: e cioè che ci sono
momenti in cui - se ti fidi di Dio e
usi intelligenza e buona volontà puoi guadare anche il torrente più
impervio e avanzare libero e sereno
nel cammino della vita. La Cresima
è talvolta un momento difficile,
ci si prepara spesso con un senso
di costrizione, mescolando noia
e curiosità, attesa e fretta di finire.
Giunti alla fine (al ponte dell’asino),
si può anche rischiare di cascare,
sentendo il desiderio di lasciare per
altre strade>>.
Non dimentichiamo, allora, che i
nostri ragazzi con la Cresima sono
stati LAVATI, SFAMATI E PROFUMATI.
Tutti hanno ora la Forza di af-Fidarsi
a Dio per affrontare la vita da veri
Cristiani, perché la Cresima non sia
un momento di congedo, ma di
nuovo slancio superando ciascuno
il proprio ponte dell’asino.
Fabrizio
Vita in Oratorio
LETTERA AI RAGAZZI
Cari ragazzi ho pensato di scrivervi
una lettera per Natale.
So che come mezzo di scrittura è un
po’ sorpassato. È vero, potrei usare
messaggini, waths app, email…ma
dato che non ho ancora tutti i vostri
numeri di telefono e indirizzi mail, mi
affido al bollettino parrocchiale per
arrivare a tutti, almeno spero.
Non so se tutti sanno che quest’anno
papa Francesco ha indetto l’anno
della Misericordia… ma cosa è la
Misericordia? Misericordia è una
parola antica, forse un po’ inusuale.
Misericordia significa amore, un
amore che ha a cuore le miserie, le
sofferenze dell’altro, ne riconosce
i bisogni e se ne prende carico.
È il segno di un cuore grande,
immenso proprio quello di Dio. Ecco
la nascita di Gesù è il segno più
grande con il quale Dio ci racconta
la sua misericordia, il suo amore. Un
amore che non è di un giorno e
poi si stanca o che si misura in base
all’interesse, o alla convenienza,
ma che dura 365 giorni all’anno.
Donare il proprio figlio credo sia
una cosa umanamente impossibile
e se chiedete ai vostri genitori o
a chi già lo è, potrà sicuramente
confermare questa affermazione.
Lui ci ha tanto amati da donare suo
Figlio Gesù per la nostra salvezza.
Ogni volta che ci penso mi sembra
francamente incomprensibile….
Durante la messa nella notte di
Natale ascoltiamo queste parole
tratte dal vangelo di Luca (2,12) in
cui ci viene annunciato che ci sarà
un segno:
“Questo per voi il segno: troverete
un bambino avvolto in fasce, che
giace in una mangiatoia”. Ma
di che cosa si tratta? Che cosa
vogliono dire queste parole?
Ci dicono che la nascita di un
bambino in una mangiatoia è il
segnale del grandissimo amore che
Dio ha per ciascuno di noi. ognuno,
nessuno escluso. Noi siamo stati
amati ancora prima di nascere.
Si ecco, quel bambino, di cui noi
celebriamo la nascita ancora dopo
duemila anni è la dichiarazione
più grande dell’amore di Dio o
della Misericordia di Dio. In questo
tempo in cui ci sembra che il
mondo sia pieno di odio, di guerre
e lotte al potere ecco invece un
messaggio di amore più grande
di ogni cosa. Anche se a volte non
vi sentite capiti o attraversate dei
momenti in cui sembra che siate
soli, sappiate che nella realtà
non lo siete, perché il Signore ci
ama così come siamo, con i nostri
pregi e difetti. Non dobbiamo
mascherarci di fronte a Lui, perché
nonostante le nostre fragilità che
Lui conosce perfettamente ci ama
incondizionatamente.
Quindi l’augurio che vi posso fare in
questo Natale è che possiate aprire
il cuore alla venuta di Gesù e che vi
lasciate raggiungere dal suo amore
per sentire ogni giorno l’amore di
Dio che bussa al vostro cuore e
ricolma la vostra vita diventando
così segno della sua Misericordia in
tutto quello che fate e tutto diventi
occasione per dire l’amore di Dio
agli altri e raccontare la bellezza di
essere amati.
Con amicizia don Giovanni
Con stupore, grazie, avanti!
Domenica
29
novembre
ho
iniziato il mio servizio come curato
dell’oratorio.
Ho esordito nell’omelia con queste
parole: “È arrivato l’Avvento:
tempo di attesa. Tutti noi siamo
in attesa, e non solo del nuovo
curato di Bedizzole, che presto
tutti conosceranno, quindi poi
soddisfatte le curiosità (è più alto, è
più magro, è più bello, è simpatico,
a che squadra tiene, sa giocare a
ping pong…) può non interessare
più, ma bensì di Qualcuno molto
più importante, Qualcuno che ci
riempirà la vita e il cuore di amore…
Gesù”.
Condivido con voi alcuni atteggiamenti che abitano il mio cuore.
Il primo è lo stupore. Pe me è tutto
nuovo, guardo con meraviglia
e attenzione tutto ciò che mi
circonda.
Il secondo aspetto è la gratitudine
per la grande accoglienza e
per il lavoro di tante persone nel
preparare al meglio la giornata.
Il terzo e ultimo atteggiamento
è l’incoraggiamento a tutte le
persone che operano in oratorio
(catechisti, baristi, donne delle
pulizie, gruppo sportivo, radio,
azione
cattolica,
gospel…,
spero di non aver dimenticato
nessuno…) che, in questi giorni, sto
incontrando. Un grazie di cuore
per il tempo regalato all’oratorio
e all’educazione dei ragazzi.
Speriamo che altre persone
si uniscano presto a questi
“angeli”.
Don Giovanni
v ita n ostra 11
Vita in Oratorio
Gruppo
Adolescenti
in quel di Trento
23 - 25 ottobre 2015
Da che parte iniziare?! Un campo
che é stato, indubbiamente,
splendido, pieno di momenti che
dalla mia mente rimarranno sempre
vivi, perché sono esperienze, giorni,
ore che restano dentro, che ti
aiutano ogni momento e ti fanno
diventare la persona che sei ora.
Sono veramente in piena “crisi”
perché dentro di me, ma anche
all’esterno, ci sono in questo
momento, un sacco di emozioni
contrastanti. Reduci da un’altra a
dir poco meravigliosa esperienza,
dove sicuramente la voglia di stare
insieme, di divertirsi e far casino non
é mancata. Ma era proprio questa
esperienza, più di tutte che volevo
non finisse, o almeno non così presto,
perché sapevo che inevitabilmente
quel giorno sarebbe arrivato,
presto o tardi. Sapere che questa
era la nostra ultima esperienza di
campo con una persona che é
per me, per il nostro gruppo, colui
che ha fissato le fondamenta di
ciò, di colui che ci ha fatto vivere
momenti ed esperienze che non
se ne andranno mai. Tutto ciò mi
ha fatto partite con una carica e
un’energia mai vista, quasi assurda,
e mi ero ripromessa che avrei
dovuto godermi a pieno questi
giorni e che avrei fatto di tutto per
far si che tutto sarebbe andato
bene e che mi sarei impegnata
per far vivere a pieno questi giorni
a tutti, e così é stato. Però durante
l’esperienza mi sono resa conto
che se da una parte tutto ciò mi
ha arricchito ancora di più e che
i miei obiettivi sono stati centrati in
pieno, d’altro canto mi sono sentita
svuotata, una persona che mi ha
aiutato a crescere tantissimo, mi ha
sempre ascoltato e dato consigli di
12 v ita n ostra
vita che con la sua saggezza, il suo
sorriso rassicurante e il suo modo di
fare, mi ha fatto vivere a pieno ciò
che mi offre la vita. Mi ha dato modo
di riflettere su tematiche profonde
della vita e mi ha insegnato e dato
tanto.
Arrivati alla fine di questo viaggio
sono arrivata a una conclusione;
non posso non ammettere che non
avrei voluto che se ne andasse via
presto, ma va bene così, sono felice
del nuovo che sta intraprendendo,
ed entusiasta del nuovo che
vivremo noi, con don Giovanni.
Nostalgia, felicità, tristezza, energia
e molto altro regnano dentro di
me: in questa esperienza non sono
di certo mancati gli scherzi, dove
ho visto volare materassi, cuscini,
lenzuola, coperte, scarpe e oggetti
non identificati. Ho ritrovato la
bellezza nello stare tutti in cerchio,
durante il momento della preghiera,
nel potersi vedere tutti in faccia
e condividere insieme bellissimi
momenti. Anche il momento della
riflessione non é stato da meno,
condividere idee e sentire i consigli,
idee, parole, fatti mi ha dato una
marcia in più per “carpe diem”,
anche se il significato é un po’ più
profondo della classica definizione
“cogli l’attimo”. Ritrovare anche
nella bellezza del parlare con gli altri
di tutto e delle continue e costanti
dimostrazioni d’affetto che mi
portano sicurezza, una grandissima
felicità e mi riscaldano e colmano il
cuore di gioia. Abbiamo ragionato
sull’immagine di Dio e discusso di
dove troviamo Dio nella nostra vita...
E nella mia vita vedo l’immagine di
Dio nei miei amici, specialmente
in ogni membro di questo gruppo,
perché sono loro la mia fonte
principale di felicità. Noi che siamo
sempre pronti a sostenerci in ogni
momento, noi che abbiamo fatto
di ogni esperienza un tesoro e
parte integrante della nostra vita
e che siamo sempre pronti a tutto,
che non ci perdiamo d’animo
neanche un momento, noi che
abbiamo sempre voglia di fare
tutto ciò che programmiamo, noi
che potremmo solo che migliorare.
NOI. Semplicemente noi. Non ci
sono parole per descrivere ogni
membro perché é veramente
unico e inimitabile. Grazie di tutto
a tutti perché avete reso perfetto
e unico ogni attimo, ognuno di
voi! Ho trovato la vera felicità
in questo gruppo ed è grazie a
loro che la mia vita é finalmente
illuminata, persone come loro che
sono veramente splendenti.
E concludo con queste due
citazioni, tratte da “Il piccolo
principe”:
“Ma piangerai!”, disse il piccolo
principe.
“E’ certo”, disse la volpe
“Ma allora che ci guadagni?”
“Ci guadagno”, disse la volpe, “Il
colore del grano!
Catherine
Vita in Oratorio
Il saluto di
Don Vincenzo
Ti rendo grazie, Signore, per questa
comunità che mi ha accolto e che
ho cercato di servire parlando di Te.
Te la affido ancora una volta da
questa chiesa, bella e ricca di capolavori, proprio come le persone
che oggi la riempiono.
Ho imparato ad amarla così com’è:
forte e un po’ altèra, come le mura
del suo castello; ma anche silenziosa come il cortile dell’oratorio nei
pomeriggi delle domeniche d’estate.
Un po’ rude e irruente, come certe
piene primaverili del Chiese; ma al
tempo stesso dolce e gioiosa come
il vino di Cantrina.
A volte la senti un po’ lontana,
come la chiesa sul colle di san Rocco; ma poi ne sperimenti tutto il
calore e la vicinanza come gli abbracci dei ragazzi del grest.
E allora te la affido:
ti affido i giovani, perché ti cerchino
ogni giorno
e rendano la loro vita un capolavoro.
Ti affido gli anziani e gil ammalati,
perché nella loro sofferenza ti sentano vicino e non siano abbandonati.
Ti prego per le famiglie. Siano sempre capaci di trasmettere la bellezza della fede attraverso i piccoli
gesti quotidiani dell’amore e del
perdono.
Ti affido tutti coloro che hanno servito questa comunità:
volontari, catechisti, educatori, animatori.
Rendili sempre gioiosi e disponibili,
affinchè la loro testimonianza trascini altri ad offrire il proprio tempo.
Ti prego per tutti i bambini e ragazzi
che ho incontrato all’oratorio e a
scuola: proteggili e fa che le cose
imparate li aiutino a costruirsi una
vita bella e vera.
Ti affido, infine, quelli che ti ho sempre presentato come i “miei pargoli” pur senza dire i loro nomi.
Tanto non serve: li conosci Tu, li conosco io e loro sanno di avere un
posto privilegiato nel mio cuore.
Grazie per averli messi sulla mia
strada.
Rendili forti contro il male, in qualunque forma si presenti e conducili per mano ogni giorno sulla via
del bene e della santità.
Ti affido, allora,
tutta questa Comunità.
Guardala con occhi amorevoli,
perdona le sue debolezze e benedici i suoi desideri più grandi.
Fa che cresca sempre nell’amore
e possa comprendere che questo
è il vero senso della vita “conoscere
Te e il tuo Figlio Gesù”.
Amen.
IL CAMMINO dell’UNITÀ PASTORALE
Bedizzole S. Stefano
S. Vito - Carzago
Calvagese - Mocasina
Lunedì 21 dicembre:
dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 possibilità di confessioni in Santuario a Masciaga
alle ore 20,30 Liturgia Penitenziale in Parrocchia a Bedizzole
Martedì 22 dicembre: ore 20,30 Confessioni per Adolescenti e Giovani a Masciaga
Martedì 12 gennaio: ore 20,30 a Bedizzole “Pregare Dio per i vivi e i morti”, Don Ovidio Vezzoli
Lunedì 18 gennaio: ore 20,30 Magistero per Catechisti presso l’oratorio di Mocasina
Lunedì 25 gennaio: ore 20,30 Magistero per Catechisti a Carzago
Lunedì 8 febbraio: ore 20,30 Magistero per Catechisti a S. Vito
Mercoledì 24 febbraio: ore 20,30 in Parrocchia a Bedizzole il Vescovo Mons. Monari propone
una riflessione su “Il nome di Dio è Misericordia”
Giovedì 17 marzo: ore 20,30 a Masciaga confessioni per Adolescenti e Giovani
Venerdì 18 marzo: ore 20,30 Via Crucis a Bedizzole
Lunedì 21 marzo: dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 possibilità di confessioni a Masciaga
Venerdì 20 maggio: nel pomeriggio Pellegrinaggio alla Chiesa di S. Bernardino a Salò
v ita n ostra 13
Vita in Oratorio
A.C.R. :
Ci sta
a cuore
Da
quasi
centocinquant’anni
l’Azione Cattolica tiene insieme
uomini e donne, bambini, ragazzi,
adolescenti e giovani che testimoniano il vangelo nella quotidianità.
E’ un’esperienza di vita e di fede,
che si esprime attraverso una
rete di relazioni autentiche, di
legami buoni e una consapevole
appartenenza ecclesiale, fatta
di preghiera, ascolto della Parola, celebrazione e servizio. La nostra è una storia di impegno e
corresponsabilità: ci stanno a cuore
le persone, ciascuna con la propria
vita, fatta di speranza e fatiche. Per
questo ci mettiamo al servizio delle
nostre comunità nell’educazione
e nella promozione del bene
comune.
In questo tempo straordinario della
vita della Chiesa, con lo sguardo
sul Giubileo della Misericordia,
incoraggiati dalle parole di Papa
Francesco e sostenuti dai nostri
vescovi, ci mettiamo in cammino
nelle comunità parrocchiali, diocesane e in tutti i luoghi dove abita
l’uomo di oggi.
“Si alzò e andò in fretta” è l’icona
tratta dal vangelo di Luca che ci
guiderà in questo anno associativo.
Come Maria sentiamo l’urgenza di
metterci in cammino, per andare
incontro all’altro, nella concretezza
della vita di ogni giorno. Desideriamo accompagnare gli uomini
e le donne di oggi in ogni situazione,
perché tutto e tutti “Ci stanno a
cuore! “
Ricordando i 3 verbi consegnatici
da Papa Francesco il 3 maggio
2014 (Rimanere, Andare, Gioire)
auguro a tutti gli associati un
Buon Cammino Insieme
perché è con l’impegno e il
contributo (anche piccolissimo) di
tutti che riusciremo a fare una Bella
Azione Cattolica.
Chiara
14 v ita n ostra
RADIO ECZ
BEDIZZOLE
Prossimi appuntamenti:
Tutti i sabato
dalle 14.30 alle 16.30 per L’ACR
e dalle 17 alle 18.30 per l’ACG
Incontri formativi per Giovani
Adulti e Genitori dei ragazzi
dell’ACR:
5 dicembre 2015:
I pastori l’incontro che non ti
aspetti
16 gennaio 2016:
Simeone l’incontro che attendi
5 marzo 2016:
Gesù l’incontro che sconvolge
2 aprile 2016:
Pentecoste l’incontro che invia
Incontro unitario
6 dicembre 2015
Giornata dell’Adesione
CONCORSO PRESEPI
Hai realizzato un bel
presepio e ne vai fiero?
Chiamaci…
e noi verremo a vederlo
proprio a casa tua.
Possono partecipare tutti
dagli 0 ai 99 anni. Iscrizioni
gratuite entro il 23 dicembre
presso il bar dell’oratorio.
(Lascia il tuo nome, indirizzo
e il numero di telefono ti
contatteremo per venire
a visitare il tuo presepio).
Le premiazioni saranno
mercoledì 6 gennaio 2016.
Ed eccoci tornati con la nostra
radio parrocchiale RADIO ECZ
BEDIZZOLE!
Da ottobre la nostra e cara amata
radio ha ripreso a trasmettere
in una forma completamente
nuova e piena di curiosità che
dovete assolutamente scoprire!
Siamo in una buona parte adolescenti e una parte composta
da adulti che hanno voluto
iniziare questa nuova avventura
e per altri (comprese noi due)
proseguirla. Quello
che
ci
contraddistingue dagli altri? La
voglia di fare, divertirsi, portare
una ventata di novità e assetare
chi ha sete di curiosità.
Di SORRISO, ENTUSIASMO ED
ENERGIA
ne
abbiamo
da
vendere, tutti quanti, nessuno
escluso.
Inoltre il grande amore per la
musica ci unisce, tutto ciò ci ha
spinto a dedicare tempo alla
radio del nostro paese.
La settimana inizia con “Wonderland” una nuova trasmissione
ricca di curiosità e notizie simpatiche dal mondo. Prosegue il
martedì con “L’almanacco di Tina
e Gina”, il nostro almanacco della
settimana, seguito da “El Tg dei
Roncaì” con notizie da Bedizzole
e dintorni, simpaticamente lette
e commentate (spesso in dialetto
bresciano).
Il mercoledì sera è la volta
delle “Chipettes” con le loro
notizie musicali e non solo,
curiosità, dediche, top ten, ecc...
All’interno “L’angolo del calcio” e
la serata prosegue con “Attenti a
Vita in Oratorio
Oratorio Don Bosco, Bedizzole
quei due” con la musica ‘70, ‘80, ‘90.
E arriva il giovedì con “The way of
the sound” che attraverso canzoni
e curiosità ci accompagnano in un
mondo tutto fantasioso.
E infine il sabato sera abbiamo
“Alive for the music” in una forma
tutta nuova, oltre alle solite rubriche
(libri, musica, film, ecc.) stavolta a
rotazione settimanale abbiamo
argomenti di dibattito, interviste e
notizie più svariate.
Non finisce qui, perchè durante
l’anno ci saranno altre novità e
trasmissioni!
Siamo anche sui social... la
nostra pagina Facebook è Radio
ECZ Bedizzole, il sito internet è
radioeczbedizzole.jimdo.com e
whatsapp 389 96 73 664.
Aspettiamo i vostri commenti,
consigli e dediche, ogni giorno!
Siamo sempre presenti sui 94,0 MHz,
mi raccomando siate numerosi ad
ascoltarci e NON MANCATE!!!
Radio ECZ Bedizzole
presso gli studi dell’Oratorio di Bedizzole
 Lunedì,
ore 20.00
WONDERLAND
 Martedì,
ore 20.00
ALMANACCO DI TINA E GINA
ore 20.30
TG DEI RONCAÌ
 Mercoledì, ore 20.00
LE CHIPETTES
(all’interno)
L’ANGOLO DEL CALCIO
ore 21.00
ATTENTI A QUEI DUE
 Giovedì,
ore 20:00
THE WAY OF THE SOUND
 Sabato,
ore 20.00
ALIVE FOR THE MUSIC
Speakers: Andrea, Gian, La Tina & la Gina, Il Gatto & la Volpe, Luca, Eleonora,
Chiara, Luisa, Diego, Alessandro, Eber & Niko, Francesca, Catherine e Martina
Registi: Alessio, Federico, Matteo e Marco
SMS e Whatsapp: 389 967 3664
radioeczbedizzole.jimdo.com
Pagina Facebook : Radio Ecz Bedizzole
Contatto Skype : radioeczbedizzole
Telefono: 030 777 6270
FM 94,0 MHz
Catherine & Martina
GMG a Cracovia in Polonia
dal 26 luglio al 1 agosto 2016
per i giovani e adolescenti
per tutte le info rivolgersi
a don Giovanni
ORARIO DI APERTURA DELL’ORATORIO
Lunedi chiuso
martedi 15 - 18
mercoledi 15 - 18
giovedi 15 - 18 / 20 - 23
venerdi 15 - 18 / 20 - 23
sabato 14,30 - 18,30 / 20 - 23,30
domencia 10 - 12 / 14,30 - 18,30
L’Amodonostro Gospel
choir di Bedizzole, attivo nel
nostro paese da 10 anni, invita chiunque ami il canto,
l’allegria e l’intensità della
musica Gospel ad assistere
alle nostre prove ogni
mercoledi sera presso
l’Oratorio di Bedizzole
alle ore 20
v ita n ostra 15
Vita della Comunità
DAL DISCORSO DEL PAPA all’Associazione Genitori Scuole Cattoliche
Cari fratelli e sorelle,
con piacere do il benvenuto a tutti
voi, rappresentanti dell’Associazione
dei Genitori delle Scuole Cattoliche,
nella ricorrenza dei quarant’anni
della vostra fondazione. Siete qui
non solo per confermarvi nel vostro
cammino di fede, ma anche per
esprimere la verità dell’impegno
che vi contraddistingue: quello,
liberamente assunto, di essere
educatori secondo il cuore di Dio e
della Chiesa.
Si è svolto da poco un importante
Congresso mondiale organizzato
dalla Congregazione per l’Educazione cattolica. In tale circostanza
ho evidenziato l’importanza di promuovere un’educazione alla pienezza dell’umanità, perché parlare
di educazione cattolica equivale a
parlare di umano, di umanesimo. Ho
esortato a un’educazione inclusiva,
un’educazione che faccia posto a
tutti e non selezioni in maniera elitaria
i destinatari del suo impegno.
È la stessa sfida che oggi sta anche
davanti a voi. La vostra Associazione
si pone al servizio della scuola e della
famiglia, contribuendo al delicato
compito di gettare ponti tra scuola
e territorio, tra scuola e famiglia, tra
scuola e istituzioni civili. Ripristinare
il patto educativo, perché il patto
educativo si è rovinato, perché il
patto educativo è rotto!, e dobbiamo
ripristinarlo. Gettare ponti: non c’è
sfida più nobile! Costruire unione
dove avanza la divisione, generare
armonia quando sembra avere la
meglio la logica dell’esclusione e
dell’emarginazione.
Come associazione ecclesiale, voi
attingete dal cuore stesso della Chiesa
l’abbondanza della misericordia,
che fa del vostro lavoro un servizio
quotidiano per gli altri. Come
genitori, siete depositari del dovere
e del diritto primario e irrinunciabile
di educare i figli, aiutando in
tal senso in maniera positiva e
costante il compito della scuola.
Spetta a voi il diritto di richiedere
un’educazione conveniente per i
vostri figli, un’educazione integrale e
aperta ai più autentici valori umani e
cristiani. Compete anche a voi, però,
far sì che la scuola sia all’altezza del
compito educativo che le è affidato,
in particolare quando l’educazione
che propone si esprime come
“cattolica”. Prego il Signore che la
scuola cattolica non dia mai per
scontato il significato di questo
aggettivo! Infatti, essere educatori
cattolici fa la differenza.
E allora dobbiamo domandarci:
quali sono i requisiti per cui una scuola
possa dirsi veramente cattolica?
Questo può essere un buon lavoro
da fare nella vostra associazione.
Voi certamente lo avete fatto e
lo fate; ma i risultati non sono mai
acquisiti una volta per tutte. Ad
esempio: sappiamo che la scuola
cattolica deve trasmettere una
cultura integrale, non ideologica.
Ma che cosa significa questo
concretamente? O ancora, siamo
convinti che la scuola cattolica è
chiamata a favorire l’armonia delle
diversità. Come si può attuare questo
in concreto? E’ una sfida tutt’altro
che facile. Grazie a Dio ci sono, in
Italia e nel mondo, tante esperienze
positive che si possono conoscere e
condividere. (...)
Scuola Materna Sacra Famiglia e Tana dei Cuccioli
La prima parte della programmazione dell’asilo nido “La tana
dei cuccioli”, è iniziata a metà
novembre. I bambini hanno
lavorato suddivisi in gruppo e
ogni giorno hanno sperimentato
“L’EMOZIONE” attraverso il loro
corpo, alternando i cinque sensi.
I nostri piccoli hanno giocato
con materiali speciali che uniti
insieme davano vita a qualcosa
di magico!!! Le educatrici hanno
voluto creare nei bambini lo
STUPORE… Lo stupore nel vedere
la tempera frizzare, lo stupore
nel vedersi colorati attraverso
lo specchio, lo stupore mentre
si manipola la “sabbia di luna”
e mentre si osserva del “latte
scoppiato”… Come diceva Maria
Montessori: “Per insegnare bisogna
emozionare. Molti però pensano
ancora che se ti diverti, non impari!”
Per vedere un po’ ciò che abbiamo
combinato, visitate il nostro sito
internet:
www.latanadeicuccioli.webnode.it
e la nostra pagina facebook “la
tana dei cuccioli”.
16 v ita n ostra
PROPOSTE...
ASPETTANDO IL NATALE
Dal 1 Dicembre 2015 presso la
scuola materna Sacra Famiglia
sarà allestito un “ Mercatino”
del libro nuovo e non solo, dove si
potranno fare acquisti in occasione
di S. Lucia e di Natale.
Babbo Natale che dalle vetrate
della nostra scuola ci salutano e
ci portano le “caramelle”
SARÁ APERTO TUTTI I GIORNI DALLE
8,30 ALLE 9,00 DALLE 15,20 ALLE
16,OO. LO TROVERETE ENTRANDO
DAL CANCELLINO VICINO AL NIDO
Nella giornata di Venerdì 11
Dicembre alla nostra scuola
arriveranno i doni di S. Lucia visto
che il giorno 13 dicembre sarà
Domenica.
Venerdì 18 Dicembre 2015 alle
ore 15.00, si terrà un incontro per
genitori e nonni in preparazione
al Natale, tenuto da Don Battista
MERCOLEDÌ 23 DICEMBRE 2015
ore 18,00 in Parrocchia tutti i
bambini faranno gli auguri con un
momento di festa insieme
Aspettiamo come lo scorso
anno l’arrivo di Santa Lucia e di
6 Gennaio 2016 ore 15,00 Arrivo
dei Re Magi in parrocchia
Vita della Comunità
Scuola Maddalena
di Canossa
CASA
DOLCE
CASA:
Una delle peculiarità della Scuola
Primaria Maddalena di Canossa
è l’attenzione ai valori portanti
del
cristianesimo,
tematizzati
nelle varie attività di tutto l’anno
scolastico.
Riconoscendo
nei
tempi forti dell’anno liturgico
(Avvento e Quaresima) due validi
momenti di formazione, dunque,
si è deciso anche quest’anno di
accompagnare i bambini alla
scoperta del vero valore umano
e cristiano delle Feste imminenti,
attraverso un percorso costruito
bella ... aperta ... nuova ...
ad hoc rispetto al tema dell’anno.
Per l’Avvento 2015 il progetto insiste
sulla tematica della casa intesa
come quotidianità.
È facile riconoscere il collegamento
con il libro “Piccole donne”, che
è lo sfondo del nostro Progetto
Formativo 2015/16. Ovviamente,
però, la scelta non si è giocata
solo sulla pertinenza con la storia
del romanzo, ma soprattutto sulla
densità e ricchezza di significati.
Portare il bambino a riflettere sulla
propria e sull’altrui “casa”, infatti,
lo stimola ad elaborare i valori
dell’incontro e del dono di sé e
anche ad accostarsi, a sua misura,
al grande mistero dell’incarnazione:
Dio che entra nella nostra casa.
Il progetto è distribuito su tre fasi,
le tre settimane di Avvento che
i bimbi trascorrono a scuola. Lo
condividiamo in breve con chi
legge: ognuno, se vuole, potrà
calarlo nella propria vita e trarne
magari spunti per una riflessione
fruttuosa. Buon Natale!
I FASE
II FASE
III FASE
PER UNA CASA BELLA…
ci sto!
PER UNA CASA
APERTA… t’incontro!
PER UNA CASA NUOVA…
mi dono!
Riconoscere ciò che
migliora
la
propria
quotidianità e mettersi
in gioco in quelle
esperienze positive.
Riflettere
sull’incontro
come
luogo
di
confidenza
e
di
arricchimento, in cui si
condivide un pezzo di sé
stessi.
Soffermarsi sul valore
del dono in tutte le sue
dimensioni e riflettere
sulla difficoltà e sulla
bellezza del dono di sé.
Attività pratica
L’insegnante presenta
una serie di proposte,
positive o negative:
il
bambino
dovrà
discernere tra le une e le
altre e di conseguenza
decidere se entrare
o meno nella propria
“casa” (un cerchio per
terra).
Ciascuno
bambino
decora l’interno di una
casetta di cartoncino.
Si
accorgerà
però,
nell’assemblarla,
che
quanto di bello è nella
sua
“casa”
rimane
chiuso dentro, a meno
di aprire la porta e far
entrare gli altri. Allo
stesso modo, solo se
l’altro apre la porta della
sua personalità si può
incontrarlo davvero ed
entrare in confidenza.
Ad
ogni
bimbo
viene assegnato un
compagno di banco,
al quale regalerà la
propria casetta (cfr
II fase). Dovrà quindi
decorarne
l’esterno
stando attento ai gusti
dell’altro.
In
questo
modo riflette su cosa
significa “fare un dono”,
e un dono personale, in
cui ciascuno ha messo
un po’ di sé.
Riferimento al
Natale
Maria riconosce nelle
parole dell’angelo una
proposta meravigliosa e
salvifica per la sua vita, e
ha il coraggio di mettersi
in gioco e dire il suo sì
all’Amore di Dio.
Maria ed Elisabetta si
incontrano: l’una esce
di casa a va, l’altra apre
la porta e accoglie. La
profondità dell’incontro
le porta a riconoscere,
nel Magnificat, che lì c’è
Dio.
I Magi portano doni a
Gesù. Il valore del loro
dono sta oltre l’oggetto:
essi
non
vogliono
soltanto fare un regalo
a Gesù, ma vogliono
riconoscere
la
Sua
grandezza e regalità.
Obiettivo
“L’educazione
è affare
di cuore”
v ita n ostra 17
Vita della Comunità
A COLLOQUIO CON IL SINDACO
A 20 mesi dall’inizio del suo
mandato,
come
giudica
il
cammino fatto?
Anche se è passato più di un
anno e mezzo, mi sembra ieri il
giorno in cui ho prestato il mio
giuramento davanti al Consiglio
Comunale. Un tempo molto
impegnativo, come è normale
che sia per un’amministrazione
che si insedia per la prima volta;
Le nomine assessorili, la formazione
delle commissioni e dei consigli
a nomina del sindaco, la stesura
dei programmi per intervenire
sul territorio, le scelte politiche
che devono condurre l’attività
amministrativa per cinque anni
hanno comportato un impegno
notevole da parte di tutti. Un
cammino sicuramente laborioso,
ma a mio avviso molto positivo, sia
per l’unità che il gruppo consigliare
e la giunta hanno dimostrato e
stanno dimostrando nell’affrontare
i problemi, sia per il buon rapporto
che si è creato con le minoranze,
che non mancano di far rimarcare
le loro critiche e le loro osservazioni
legittime, ma sempre in un clima
di rispetto reciproco, che giudico
essenziale per il buon andamento
amministrativo, nell’interesse della
nostra comunità.
Si può già parlare di piccoli risultati
raggiunti, di sogni realizzati, di
promesse non mantenute?
Credo che la ristrutturazione delle
scuole medie, che ha già visto
un investimento di due milioni
di euro e che sarà completata
nel 2016, l’adeguamento alla
normativa antisismica della sede
comunale e la sistemazione delle
facciate degli edifici comunali,
la realizzazione della rotonda
presso il campo sportivo e i primi
interventi di asfaltatura delle strade
comunale siano degli innegabili
risultati raggiunti, che mi fanno ben
sperare per il proseguo dell’azione
18 v ita n ostra
amministrativa. Certamente, un
obiettivo raggiunto è quello del
ritrovato rapporto di dialogo,
confronto e trasparenza nei
confronti della cittadinanza, anche
grazie alla disponibilità all’ascolto
da parte di tutti gli amministratori,
sia durante le ore dedicate al
ricevimento del pubblico, sia nelle
assemblee di zona che abbiamo
appena concluso.
Non credo che si possa parlare di
sogni realizzati quando si realizzano
programmi, si portano a termine
opere pubbliche (per quanto
belle e utili): a mio parere sono
solo il dovere di ogni sindaco e di
ciascun amministratore. Se posso
sperare nella realizzazione di un
sogno, credo che mi piacerebbe
veder risolte le tante situazioni di
disagio che spesso mi vengono
presentate da molti cittadini
che vengono a parlare con me;
persone rimaste senza il lavoro, con
situazioni familiari difficili, giovani
che non trovano uno sbocco nella
loro vita… sì, credo che questo sia
l’unico sogno che davvero vorrei si
realizzasse.
Le aspettative dei cittadini sono
davvero molte, e inevitabilmente
il rischio di deludere le attese è
sempre presente: un po’ per le
lunghezze burocratiche, un po’ per
la scarsità di risorse le risposte non
sono sempre quelle che chi chiede
si aspetta... ma credo che, per fare
dei bilanci, si debba aspettare la
fine del mandato: solo allora si potrà
forse stabilire se, e in che termini,
vi siano state delle promesse non
mantenute.
I giovani a Bedizzole sono un
problema, sono una risorsa… come
vede il loro futuro in paese?
Rispetto ai giovani, posso dire
che sono sempre una risorsa e
una ricchezza per qualunque
comunità, a maggior ragione per
la nostra. Certo, ci sono alcune
situazioni problematiche di fragilità
e d’incertezza che alcuni di
loro vivono. Credo che la cosa
importante sia quella di guidarli
e supportarli nel loro percorso
di crescita con responsabilità,
infondendo
loro
valori
e
sostenendoli nei loro progetti e
sogni.
Un ruolo fondamentale qui è
dato alle famiglie, alla scuola, alla
parrocchia e anche alle istituzioni.
A questo proposito mi piace
ricordare un progetto che abbiamo
realizzato da alcuni giorni, che è il
Consiglio Comunale dei Ragazzi:
un progetto che non vuole essere
solamente simbolico, ma che si
propone di responsabilizzare e
sensibilizzare i giovani delle nostre
scuole alla partecipazione civica.
Mi piace pensare che questi
ragazzi possano essere portatori,
con il loro impegno di freschezza,
di idee e intuizioni nuove. Certo, per
far questo servono spazi idonei, che
passano dalla scuola, all’oratorio,
agli impianti sportivi: ma occorre
soprattutto lavorare sull’incontro,
sulla conoscenza gli uni degli altri,
rispettando le diversità e facendo
sì che esse non siano fonte di
discriminazione ma di dialogo e di
rispetto.
Nella nostra cittadina c’è una
straordinaria ricchezza di gruppi, di
associazioni. C’è tra loro il desiderio
di collaborazione, di aiutare il
paese a crescere?
Le
associazioni
di
volontariato
Vita della Comunità
sono una risorsa importantissima
per
Bedizzole:
collaborano
quotidianamente e integrano le
risposte ai bisogni della collettività,
facendosi tramite tra le persone e
le istituzioni con costanza e tanta
solidarietà.
Credo sia importante riconoscere
il lavoro che i nostri volontari ci
dimostrano in molte occasioni;
in questo momento ricordo con
piacere e ringrazio i 300 ragazzi
della “Festa del Sorriso”, quelli
del Cosp che offrono il proprio
tempo alle emergenze, o ancora
i donatori dell’Avis, o i volontari
che si occupano dei bisogni dei
più poveri, dalla Caritas ad Acqua
Chiara a Tutti insieme Onlus... E che
dire dei “ragazzi” della Polisportiva,
che da più di quarant’anni sono
gli animatori della vita sportiva, non
solo del paese? E ancora, i gruppi
delle frazioni che si prendono
cura degli spazi comuni o degli
edifici di culto, i “nonni vigile”
che ogni giorno si preoccupano
della sicurezza dei nostri piccoli, gli
artisti, i musicisti, la Marching Band,
i gruppi sportivi, gli educatori e i
volontari degli oratori... l’elenco
sarebbe davvero lungo: si tratta di
una galassia di persone generose
che ci dimostrano, ogni giorno,
quanto sia bello aiutare il prossimo.
Per questo credo che il desiderio di
collaborazione sia forte, tante volte
lo hanno già dimostrato e sono
sicuro che continueranno a farlo,
sempre per il bene di tutti.
Da parte dell’amministrazione, c’è
la volontà concreta di collaborare
con la parrocchia? Può suggerire
alcune piste?
quanto più possibile del bene
comune – sia un intento condiviso
che viene coltivato in condizioni di
strettissimo dialogo.
Il Consiglio
dei ragazzi
Il sostegno alle attività delle
parrocchie e degli oratori del
paese, le iniziative per i più giovani,
ma anche l’aiuto economico
a fronte delle emergenze che
sempre più spesso i parroci devono
affrontare, non verrà meno, perché
il patrimonio parrocchiale è anche
patrimonio della collettività dei
bedizzolesi. Sopra ogni altra cosa,
credo che sia indispensabile il
dialogo, il confronto e il rispetto
reciproco,
senza
confusione
di ruoli, tra chi è stato scelto
per amministrare il paese e chi
è chiamato ad una missione
pastorale nella nostra parrocchia.
La collaborazione porta buoni frutti,
come ci dimostra l’esperienza fin
qui fatta, e credo che questi buoni
frutti continueranno a crescere
anche nel futuro.
Il giorno 20 novembre, alle ore 10,00
nella Sala Consiliare si è insediato il
“Consiglio Comunale dei Ragazzi”.
Lo stesso, dopo le elezioni fatte nelle
classi IV e V delle scuole primarie e
I - II e III della scuola secondaria di
primo grado, risulta così composto:
SINDACO: CALABRO’ ALESSIA
SCUOLA SECONDARIA CALINI CL. 3B
VICESINDACO: VOLTOLINI ELISA
SCUOLA SECONDARIA CALINI CL. 3A
ASSESSORE: PARDO FILIPPO
PRIMARIA MANZONI CL. 5B
ASSESSORE: ZAMBONI ALICE
SCUOLA SECONDARIA CALINI CL. 2A
ASSESSORE: BONOMI GIOVANNI
SCUOLA SECONDARIA CALINI CL. 1C
ASSESSORE: GIORDANO SARA
SCUOLA SECONDARIA CALINI CL. 1E
Nel suo saluto il Sindaco Giovanni
Cottini ha ricordato che il ruolo
che rivestiranno sarà di servizio alle
comunità scolastiche e del territorio.
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi,
ha una sua forte valenza poiché
consente loro di diventare cittadini
attivi.
Il consiglio richiede impegno, solidarietà, trasparenza e condivisione
degli obiettivi.
Significa farsi carico dei problemi
civici mediante il rispetto delle
regole, di un luogo aperto com’è
un consiglio comunale.
Assessore alla pubblica Istruzione
Rosa Angela Comini
Da sempre il Comune e le due
Parrocchie collaborano a Bedizzole,
e sicuramente anche in futuro
questo continuerà a succedere.
Pur mantenendo distinti i propri
ruoli, che hanno certo ragioni di
essere molto diverse, credo che le
istituzioni civili e religiose abbiano
ugualmente a cuore il bene
comune: perseguire l’ottenimento
di questo obiettivo – l’estensione
v ita n ostra 19
Vita della Comunità
ASSOCIAZIONE ARCOBALENO
Metti una mattina a colazione….
Che non ci sia più caffè. Non
solo nella nostra dispensa ma
neppure nella bottega all’angolo,
o neppure nei grandi rifornimenti
all’ingrosso, nei mercati o nelle
altre città. Improvvisamente il caffè
sparisce dalle nostre tavole, dai
nostri negozi, dal nostro paese.
Che ne sarebbe allora del nostro
risveglio, della nostra giornata?
E se oltre al caffè venissero a
mancare anche il tè, la cioccolata,
le banane? Come sarebbe triste
la nostra tavola senza i prodotti
provenienti dal terzo mondo! E
come dovrebbero cambiare, rapidamente, radicalmente le nostre
abitudini.
Siamo tutti cresciuti con l’idea che
il terzo mondo abbia bisogno di noi,
del nostro aiuto.
Da qualche anno però, si impone
una nuova riflessione, apparentemente incredibile: anche noi
dipendiamo dal terzo mondo. Una
grandissima parte dei nostri cibi
quotidiani e dei nostri indumenti
provengono dai cosiddetti paesi in
via di sviluppo: paesi industrializzati
e paesi in via di sviluppo sono
interdipendenti, definitivamente.
La grande disponibilità di generi
alimentari nei nostri paesi costituisce
certamente una ricchezza, anche
se sempre più raramente sappiamo veramente che cosa mangiamo e da dove viene quello che
mangiamo tutti i giorni.
Dove e come vivono i produttori, di
cosa vivono i contadini che nel sud
del mondo lavorano perché tutte
le mattine arrivi sulla nostra tavola
la consueta tazzina di caffè?
Esiste in realtà un legame inevitabile
tra consumatori e produttori: siamo
tutti parti di uno stesso circuito e
dobbiamo esserne consapevoli.
I paesi industrializzati continuano
però ad esercitare un controllo
pesante sui prezzi dei prodotti
alimentari provenienti dal terzo
20 v ita n ostra
mondo e sul commercio internazionale.
I produttori del sud raramente
riescono ad ottenere una equa
politica dei prezzi e nello stesso
tempo i prodotti del sud arrivano sui
nostri mercati ad un prezzo elevato
rispetto ai costi di produzione.
Grazie alla disponibilità di ingenti
capitali, di alta tecnologia e di
informazioni generali e complete,
le
multinazionali
godono
di
uno sproporzionato potere di
negoziazione che permette loro
di controllare l’intero processo
produttivo, dal produttore al consumatore e di fissare prezzi, qualità
e quantità da produrre.
Il mercato diventa così difficilmente
accessibile per chi non dispone
di importanti risorse finanziarie e
la presenza di queste imprese sui
mercati internazionali allontana
ancora di più produzione e
consumo.
Produttori del sud e consumatori
del nord sono dunque gli anelli
della catena maggiormente esposti alle politiche e agli abusi degli
intermediari.
Alcuni progetti di cooperazione
internazionale e in particolare le
organizzazioni non governative si
pongono come obiettivo il cambiamento dell’attuale ordine internazionale del commercio agroalimentare coinvolgendo:
− I produttori, per aumentare
la produttività del loro
lavoro, per programmare
la produzione in funzione
delle esigenze alimentari
e del mercato, per trasformare i prodotti in loco,
promuovendo il sorgere
di strutture associative e
migliorando la partecipazione degli agricoltori dei
paesi in via di sviluppo
nel settore dei trasporti,
nei canali distributivi, nella
commercializzazione.
−
I consumatori, sensibilizzando le grosse catene
distributive del nord, per
permettere lo scambio
diretto con uno o più paesi
del terzo mondo fornitori
degli alimenti di consumo
quotidiano e così riducendo
i prezzi di vendita, senza
danneggiare il reddito dei
produttori.
Pierino: La mia mamma se non beve
il caffè la mattina non si sveglia e
allora si dimentica di portarmi a
scuola. E allora se sparisce il caffè io
sono contento così la mia mamma
mi lascia a casa. Però se spariscono
le banane non sono contento
perché a me mi piacciono tanto e
anche il cioccolato…..
Solidarietà a chilometri zero
Sempre più spesso, siamo sollecitati
a dare il nostro contributo a questa
o a quella associazione, a questo o
a quel progetto, tutte cause nobili
e degne di aiuto, perché di gente
che sta molto peggio di noi, a
questo mondo, ce n’è parecchia.
Anche nelle nostre piccole realtà
sono presenti situazioni di grande
disagio e questo dovrebbe interrogarci sul significato che
noi
attribuiamo
alla
parola
“solidarietà”.
L’obiezione
più
diffusa
per
giustificare il nostro mancato contributo è quella di non essere sicuri
che questo giunga là dove ce n’è
bisogno.
Quindi risolviamo il problema
alla radice: facciamo giungere i
prodotti da noi, in modo che chi
ha lavorato possa ricevere il giusto
compenso e con questo possa
Vita della Comunità
mantenere la propria famiglia,
magari mandare i figli a scuola e
sperare finalmente, non in un futuro
migliore ma solo in un possibile
futuro.
Ma facciamo due conti: se compro
il caffè del circuito equo-solidale, o
il cacao, o lo zucchero, o i biscotti,
o qualsiasi altro articolo, spenderò,
forse, qualche euro in più rispetto
al supermercato ma avrò due
vantaggi: primo la qualità degli
ingredienti, secondo avrò aiutato
un mio fratello con una spesa
minima e a chilometri zero.
INIZIATE LE ATTIVITA’ DEL CENTRO
DIURNO DI NEUROPSICHIATRIA
DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
“RAGGIO DI LUNA” DI MACESINA
Il Centro Diurno “Raggio di Luna”
di Macesina è stato inaugurato,
come tutti ricordiamo, il 30 Aprile
2015.
E’ stato chiaro a tutti, fin dall’inizio,
che
questa
nuova
struttura
sarebbe divenuta un riferimento
per tutta l’area dell’est bresciano
quale risposta ai bisogni di
Neuropsichiatria dell’Infanzia e
dell’Adolescenza di quest’area
geografica.
I numeri hanno confermato le
previsioni.
Quest’anno a Natale, regala
un mondo possibile. Un mondo
fatto di lavoro pagato il giusto, di
uguali opportunità, di rispetto per
l’ambiente e per la biodiversità.
Un mondo che già esiste in tutte
le realtà di Commercio Equo e
Solidale.
Noi dell’Associazione culturale
Arcobaleno, che fin dal 1995
gestiamo una bottega per il
Commercio Equo e Solidale a
Bedizzole in Vicolo Torre n. 17 –
Castello- e destiniamo il ricavato
dell’attività
al
finanziamento
di progetti di solidarietà, vi
proponiamo per Natale:
- prodotti realizzati con ingredienti
scelti: panettoni con zucchero
di canna, uvetta, granella di
anacardi e golose gocce di
cioccolato, torroni con noci
macadamia, datteri dalla Palestina oltre a
cioccolato, tè,
caffè, zucchero di canna e tanti
altri prodotti alimentari con uno
standard qualitativo elevato e
con un valore etico e sociale
confezioni natalizie con i prodotti
sopra descritti .
VI ASPETTIAMO!
Si è partiti con 3 ragazzi già nel
mese di Settembre e a distanza di
soli tre mesi il servizio vede coinvolti
7 adolescenti e a breve ne
accoglieremo 9, tutti provenienti
dal territorio.
Fraternità Giovani, la cooperativa
sociale che da dieci anni
gestisce strutture e servizi per la
Neuropsichiatria, sembra abbia
avuto davvero lungimiranza nel
capire che la nostra zona aveva
necessità di una struttura di questo
tipo.
Il Centro dispone di una équipe
estremamente qualificata di operatori: un medico neuropsichiatra,
una psicologa e gli educatori
professionali garantiscono prestazioni sanitarie e riabilitative
adeguate.
La vocazione più generale di questo
servizio è quella di intercettare
anche altri bisogni che dovessero
emergere dalle famiglie, dalla
scuola, dall’oratorio o dai servizi
sociali del Comune di Bedizzole,
per affrontare e dare risposta alle
diverse forme di disagio legate
ai disturbi comportamentali o
dell’apprendimento.
L’Azienda Ospedaliera di Desenzano è la struttura sanitaria di
riferimento, ma il sostegno e la
collaborazione delle diverse realtà
scolastiche, sociali ed associative
di Bedizzole è molto importante per
il Centro e si sta, come speravamo,
già manifestando.
ORARI DI APERTURA: SABATO
dalle ore 15.00 alle 19,00
v ita n ostra 21
Vita della Comunità
ASSOCIAZIONE “ IL FARO”
Ultimamente da più parti ci
giungono richieste di aggiornamento da parte di cittadini che
hanno contribuito, in modo più o
meno diretto, a sostenere il nostro
progetto della Casa Famiglia per il
“Dopo di noi” dedicata a persone
disabili.
E’ vero … dobbiamo fare il punto
della situazione ma, se siamo stati
un po’ latitanti in merito a questo, è
perché siamo immersi in un periodo
molto impegnativo.
La scorsa primavera abbiamo
provveduto a rieleggere il Consiglio
Direttivo e il momento è stata
occasione per riflettere sul lavoro
svolto in questi 15 anni .
Siamo conosciuti come “quelli che
stanno costruendo la Casa Famiglia
a San Vito”; altrettanto vero: oltre a
tenere attivi i corsi in atto, molto
importanti per il presente dei nostri
ragazzi, stiamo costruendo la Casa
per il loro futuro, su di un terreno
messo a disposizione per 99 anni dal
nostro Comune, con le donazioni
dei cittadini di Bedizzole; donazioni
che abbiamo raccolto
in un
periodo sicuramente più propizio
di quello che stiamo vivendo ora…
sotto ogni punto di vista.
Vi diciamo che bastano un paio di
anni (o anche meno) per utilizzare
i soldi raccolti in 15 anni, se ci si
impegna nella realizzazione di
una costruzione con le dimensioni
e le prospettive della nostra Casa
Famiglia; una struttura che potrà
ospitare una decina di ospiti e
dovrà essere fornita di tutti i servizi
necessari per la vita di persone
disabili.
Vi invito, magari con una bella
passeggiata, ad andarla a vedere
22 v ita n ostra
tra le scuole, l’oratorio di San Vito
e Palazzo Gambara.
Forse una zona un po’ decentrata
rispetto alla Piazza, centro di
Bedizzole, ma scelta proprio
perché tranquilla e vivibile dai
nostri
figli
quando
saranno
“grandicelli”.
Siamo ancora a metà lavori, più
o meno, ma la casa si prospetta
davvero molto bella.
Perciò, tornando al punto iniziale
di questo articolo vi dirò a che
punto siamo: siamo sì molto
riconoscenti nei confronti di tutti
i cittadini e le attività produttive,
Comune e Bcc di Bedizzole, per
tutto il sostegno sin qui avuto,
però in questo momento il nostro
principale impegno è quello di
reperire altri fondi per proseguire
con i lavori.
Allo scopo stiamo contattando
Fondazioni e qualsiasi altra
istituzione che ci possa essere
d’aiuto per continuare nel nostro
importante percorso e, allo stesso
tempo, non vogliamo smettere di
credere nella generosità dei nostri
concittadini.
Inoltre stiamo scegliendo la
Cooperativa
che
ci
aiuterà
nella gestione della Casa, in
considerazione del fatto che una
associazione di genitori non ha le
competenze adatte per condurre
una comunità di questo tipo, ma
soprattutto perché vogliamo essere
d’aiuto alle nostre famiglie che,
con il passar del tempo, avranno
sempre più bisogno di aiuto nel
sostenere la quotidianità con una
persona disabile.
Noi crediamo molto nel nostro
progetto, apprezzato ed elogiato
da più parti, e speriamo che anche
i nostri concittadini continuino a
crederci insieme a noi.
Il presidente
Ernesta Cominelli
Vita della Comunità
DALLA CASA DI SOGGIORNO
PER ANZIANI - Onlus
Programma Natale
Mercoledi 9 Dicembre ore 15.30
Grande Tombolata di S. Lucia
(a cura delle volontarie del Lions Club)
Martedi 15 Dicembre ore 10.00
Visita e scambio di auguri agli ospiti
da parte dei bambini della
Scuola Materna Sacra Famiglia
Venerdi 18 Dicembre ore 10.30
Concerto canoro degli ospiti
del Centro Diurno Integrato
Domenica 20 Dicembre ore 15.30
Fantasia di Parole natalizie nei vari reparti
(a cura di Don Paolo di S. Vito
e grandi e piccini della frazione)
Martedi 22 Dicembre ore 15.30
Festa di Natale della Fondazione
il Parroco Don Franco celebrerà la S. Messa animata dal
coro degli ospiti
a seguire buffet ed estrazione dei
biglietti vincenti della Lotteria
Lunedi 28 Dicembre ore 15.30
Festa mensile dei compleanni
con l’accompagnamento musicale di Nico
Tutti gli eventi si terranno presso la RSA
Salone dell’Animazione 1° piano
IL DECALOGO
DELLA 3a ETÀ
1 – Ignora sistematicamente il
numero dei tuoi anni
2 – Non dire mai che sono
vecchio, ai miei tempi, una volta
3 – Sii corretto e riservato;
comprensivo ed indulgente:
affabile e cortese con tutti
4 – Sii tollerante e cordiale con
le persone curiose maldicenti,
spregiudicate, invadenti, lasciando cadere il seme della
buona parola
5 – Se hai ancora buone energie
da impiegare, comportati negli
ambienti di studio, di lavoro, di
svago, come se appartenesse
alla generazione che segue la
tua
6 – Il tuo linguaggio sia sobrio
e sincero, non immischiarti mai
in discussioni futili: preferisci
ascoltare più che parlare
7 – Ogni giorno una pagina di un
buon libro, specie il Vangelo
8 – Non chiuderti nella solitudine;
se vivi solo, procura di confortare
con la solitudine di altri che
vivono soli
9 – Sappi che non sei mai solo, in
te dimora lo Spirito del Signore,
datore di pace, della gioia
Gli alunni della Sacra Famiglia in visita agli ospiti della Casa di Soggiorno
10 – Abbi cura che la tua
persona, in casa e fuori, non
sia di ingombro, né tanto meno
rechi fastidio; il tuo volto sia
sempre espressione di serenità e
letizia interiore
v ita n ostra 23
Vita della Comunità
Un anno in Polisportiva
In questi giorni ho incontrato
Don Franco che mi ha chiesto
di raccontare, per i lettori del
Giornale Parrocchiale, un anno
di
attività
della
Polisportiva
Bedizzolese.
Colgo volentieri l’invito, ma subito
il pensiero va a tutti quei 40/50enni,
maschi e femmine, “impoltroniti“
che passano le serate davanti
al televisore a guardare film che
hanno gia visto almeno 20 volte,
per invitarli ad entrare nella
Polisportiva e partecipare alle
manifestazioni. Invito, che spero
venga accolto da tutti coloro
che desiderano abbandonare la
poltrona ed essere attivi.
Ma veniamo al tema, un anno di
Polisportiva.
L’anno della Polisportiva comincia
naturalmente a tavola, è li dove si
festeggia la chiusura delle attività
realizzate e dove nascono i migliori
programmi per l’anno che verrà.
La prima grande manifestazione
organizzata
dalla
Polisportiva
nel 2015, è stata la 31a Rassegna
Provinciale del Carnevale Bresciano, che ha avuto luogo a
marzo ed ha visto sfilare per le vie
del nostro Paese i migliori carri e
gruppi carnevaleschi provenienti
da ogni parte della provincia
bresciana
e
dalle
province
limitrofe. Questa manifestazione,
che ha richiamato una grande
affluenza di pubblico locale
e non, ha comportato un
grande impegno e uno sforzo
organizzativo non indifferente.
Sempre nel mese di marzo, in
24 v ita n ostra
collaborazione con il nostro socio
Massardi abbiamo partecipato
alla realizzazione della “Festa della
DONNA” e al raduno “Western
LADY”, con passeggiata a cavallo.
La manifestazione si è svolta in
Piazza Europa alla presenza di un
pubblico numeroso.
Il mese di aprile ci ha visti impegnati
nel 7° raduno delle “auto
d’epoca”, che di consuetudine si
svolge il 1° maggio di ogni anno.
Più di settanta vetture di alto
prestigio; provenienti da tutta la
Lombardia e dal Veneto.
Nel mese di maggio, la Polisportiva
ha collaborato all’organizzazione
del passaggio nel territorio di
Bedizzole, della “Gran fondo
Colnago”, manifestazione ciclistica internazionale.
A giugno, domenica 7 per la
precisione, abbiamo messo in
scena il nostro secondo fiore
all’occhiello, dopo la Rassegna
Provinciale del carnevale Bre-
sciano, la “Giornata Rosa Azzurra”.
Manifestazione ciclistica, che ha
visto impegnate, dandosi battaglia sulle strade bedizzolesi,
ben trecento ragazzine, della
categoria allieve/esordienti, duecento ragazzi, della categoria
juniores. Grande successo di
pubblico e della manifestazione.
A giugno, nell’ambito della settimana dello Sport, abbiamo
organizzato la “Ciclo Passeggiata”,
a cui hanno partecipato numerose persone, piccole e grandi,
percorrendo, ovviamente in bicicletta, numerose vie e contrade
di Bedizzole.
Per non rammollirci, a luglio,
abbiamo
pensato
bene
di
organizzare il “Terzo Trofeo Bar
Sport”, manifestazione riservata
alla categoria amatori.
Dopo le ferie, all’inizio di settembre,
abbiamo organizzato, con grande
successo, la “Gita Sociale”. Gita
breve ma impegnativa, soprattutto
Vita della Comunità
per le numerose visite a castelli ed
a nobili dimore.
A fine settembre abbiamo messo
in cantiere una “moto gita” in quel
di san Zeno Montagna (vr).
Giunti al mese di ottobre, ci siamo
detti non possiamo perdere
l’occasione di una castagnata,
ed è così che, con l’ausilio della
macchinetta costruita dal nostro
socio Carlo Viviani, abbiamo cotto
e mangiato ben 15 kg di castagne
accompagnate da un buon
bicchiere di vino trascorrendo
una magnifica serata in allegra
compagnia. Grande e prezioso il
contributo delle nostre associate.
Naturalmente, nell’occasione abbiamo programmato “Il vin brùlè»
per la notte di Natale.
Che dite giovanotti non vi viene
voglia di lasciare la poltrona e
passare a trovarci siamo in sede
tutti i martedì in via Montegrappa
(ex scuola Angela Volpi).
bar Silvana al Borghesio.
E questo è tutto l’anno della
Polisportiva, forse a qualcuno
può sembrare poca cosa, ma
credetemi anche questo poco
ha comportato, per i soci assidui,
molto impegno e non pochi
sacrifici. Senza l’impegno e la
partecipazione dei soci volenterosi
nessuna manifestazione sarebbe
stata possibile. Purtroppo, nel
corso di quest’anno, diversi soci
ci hanno lasciato, sono tornati
alla casa del Padre Celeste. Noi
li ricordiamo con tanto affetto e
nostalgia.
Il pres. BAZZOLI VIGILIO
Il prossimo anno, a settembre la
Polisportiva Bedizzolese, compirà
45 anni, essendo stata fondata
nel settembre del 1970, nell’allora
Il bollettino
vive grazie
al contributo
di tutti!!!
Periodico
dicembre
aio 2016
2015 - genn
ale
Parrocchi
Giornale
Stefano
unità S.
della com
Bedizzole
Buon Natale
Non poteva avere un nome più appropriato il Giornale della Parrocchia,
si chiama “Vita Nostra”.
Racconta la vita di Bedizzole, della Comunità Parrocchiale innanzitutto:
degli eventi straordinari che la caratterizzano, del Cammino di fede,
della vita dell’oratorio – dei gruppi – delle associazioni – delle scuole
cattoliche – dei tempi liturgici – delle feste – dei momenti belli e tristi –
delle gite – delle feste.. di tutto ciò che succede in una parrocchia.
Una comunità cristiana è inserita però in un paese, fa parte di una
società … ecco perchè “Vita Nostra” parla pure del paese, dei suoi
problemi, di ciò che accade nella nostra cittadina.
Sarebbe troppo riduttivo se “Vita Nostra” raccontasse solo di ciò che
avviene in sacrestia, delle messe, delle celebrazioni.
Quindi continuerà a raccontare di tutto e di tutti, pur sapendo che
non incontra l’approvazione di tutti, che mette alcuni di fronte alle
loro responsabilità, non approva le scelte di qualcuno, denuncia certi
comportamenti, sottolinea certe ingiustizie. “Vita Nostra” è una voce
che scomoda, fa riflettere, richiama, approva, disapprova, non pretende
di avere l’approvazione di tutti. Ringraziamo quanti continuano a
sostenerci, ad incoraggiarci, ad esserci vicini.
La redazione
Grazie per l’abbonamento: euro 25 (se puoi 30/35)
Grazie per l’inserzione pubblicitaria: euro 250 (300)
Grazie per qualsiasi offerta: consegnala all’incaricata.
v ita n ostra 25
Vita della Comunità
Vita ità
n
u
m
o
di C
Festa del Ringraziamento a Pontenove
Coppie e Famiglie
in Cammino
Bedizzole
Festa a Macesina
ne
o
prop
Il Calendario
della Famiglia
Il ricavato servirà per gestire le varie iniziative,
relatori, laboratori bambini ecc.....
2016
Ogni mese
ha in aggiunta
3 colonne
per poter scrivere
gli appuntamenti
di tutta la Famiglia!
ed è anche
una carinissima
e utile
idea regalo!
per info:
• don Battista
•Madri Canossiane
• oppure mail o facebook
i novembre
Battesimi d
Battesimi di dicembre
26 v ita n ostra
Vita della Comunità
LA PARROCCHIA
propone
“LA GRECIA SULLE ORME DI SAN PAOLO”
DAL 13 AL 19 MAGGIO 2016
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE EURO 980,00
(per un numero minimo di 40 partecipanti)
LA
−
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−
−
−
−
QUOTA DI PARTECIPAZIONE COMPRENDE:
viaggio aereo con volo da BERGAMO
franchigia bagaglio 10 KG a persona
tasse aeroportuali attualmente in vigore;
bus gran turismo per tutto il programma;
guide locali parlanti italiano nelle visite ed escursioni
trattamento di pensione completa dalla cena del
primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno con
sistemazione in hotel 3* superior,
pranzi in ristoranti tipici durante le giornate di escursione
bevande ai pasti (1/4 di vino e ½ di acqua)
assicurazione medico-bagaglio;
pullman trasporto Bedizzole
aeroporto e ritorno
biglietti per ingressi ai monumenti ed alle cattedrali
mance autista e guide
1° giorno ITALIA - SALONICCO
2° giorno
FILIPPI - KAVALA SALONICCO
Macedonia: Filippi:. Si potrà visitare
l’Agorà, il Foro Romano, le Terme e
la Palestra, dove sopra quest’ultima
fu eretta la Basilica B. Nel lato
orientale dell’Agorà è stato rinvenuto
l’ottagono, una chiesa dedicata
all’Apostolo Paolo, la Cattedrale di
Filippi. Più a settentrione la Basilica A,
la più grande Chiesa Paleocristiana
che la tradizione ritiene la prigione di
San Paolo
Kavala: porto del Nord della Grecia.
Punto di sbarco di S. Paolo sulla
via per Filippi. In questa città, dal
passato turco, l’Imaret, l’edificio
più imponente che domina il porto
e che una volta ospitava studenti
di teologia; la cittadella bizantina
con i suoi bastioni, le torri, le prigioni
sotterranee e la Cisterna.
3° giorno SALONICCO
Salonicco: si divide in una parte
bassa,
moderna,
dall’impianto
regolare e ordinato e in una parte
alta, cinta da mura, con stradine
strette, di
carattere
orientale..
Visita alle chiese bizantine di San
Demetrio con l’importante cripta e
la Chiesa di Santa Sofia arricchita
LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE
NON COMPRENDE:
- extra di carattere personale;
- tutto quanto non indicato nel
“COMPRENDE”
SUPPLEMENTI:
- camera singola Euro 160.00
- polizza di assicurazione
annullamento viaggio vivamente
consigliata: Euro 30 da stipulare al
momento dell’iscrizione al viaggio
DOCUMENTO NECESSARIO: CARTA
D’IDENTITÀ VALIDA PER L’ESPATRIO
( non con il timbro di proroga)
ISCRIZIONI PRESSO LE MADRI ENTRO
E NON OLTRE IL 25 GENNAIO 2016
VERSANDO LA QUOTA di Euro 200,00
A PERSONA ED ALLEGANDO LA FOTOCOPIA
DEL DOCUMENTO DI IDENTITÀ
di preziosi mosaici, testimonianza
delle prestigiose attività svolte dalla
città di Thessaloniki durante i secoli
dell’impero romano d’Oriente. Visita
al museo archeologico.
4° giorno SALONICCO - VERGINA VERIA - KALAMBAKA
Vergina, dove gli scavi effettuati
hanno rivoluzionato l’archeologia
macedone, riportando alla luce le
camere mortuarie appartenenti a
Filippo II Potrete ammirare le rovine del
Palazzo di Palatitsia Proseguimento
per Kalambaka.. Visita ai Monasteri
delle Meteore. Incastonati sulle
sommità delle rocce alte anche più
di 500 metri, che il vento ha modellato
in questa regione della Grecia.
5° giorno KALAMBAKA - DELFI ATENE
Delfi l’ombelico della Terra, dove
pagato un tributo, gli antichi
potevano interpellare l’oracolo. la
fonte Castalia, il Tempio di Apollo, la
via Sacra, l’Agorà Romana, il Grande
Altare, il Teatro e visitare il Museo con
la famosa auriga.. .
6° giorno ATENE - CORINTO MICENE - EPIDAURO - ATENE
Corinto antica. Antica capitale
della provincia greca all’epoca dei
romani. Bellissimo il sito archeologico:
il Foro Romano, il Tempio di Apollo, la
Fonte Sacra, la Basilica Cristiana e il
Tempio di Afrodite
Micene con le sue Mura Ciclopiche,
la Porta dei Leoni, le Tombe Reali.
Epidauro e visita al Teatro,
stupendo esempio di architettura
greca, che viene ancora oggi
utilizzato per rappresentazioni
teatrali in virtù della sua acustica
ancora perfetta.
7° giorno ATENE
Atene: l’Acropoli, il Partenone; i
Propilei; il Tempio di Athena Nike;
l’Eretteo e il Tempio di Dionisio. Visita
alla Piazza Sintagma; l’esterno del
Palazzo Reale; il Tempio di Giove e lo
Stadio Panathinaiko, dove si svolsero i
primi giochi olimpici moderni; piazza
Omonia; l’Accademia; la Biblioteca
e l’Università. l’Agora e l’Acropoli.
Nel pomeriggio passeggiata nel
caratteristico quartiere della Plaka.
Al termine trasferimento in aeroporto
ATENE - ITALIA
IN SETTEMBRE 2016
Pellegrinaggio
a ROMA
per l’Anno Santo
v ita n ostra 27
Vita della Comunità
In memoria di
Sr. ANGELA
MELCHIORI
Superiora Generale
Piccole Figlie
del Sacro Cuore
di Gesù
“Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio!
Mi ha rivestito delle vesti di salvezza,
come una sposa
che si adorna di gioielli”
Isaia, 61,10
Te ne sei andata così in fretta che
ancora non ci persuadiamo del tutto
che a Villa Mensi tu non ci sia più. Ti
abbiamo vista qualche giorno prima:
eri serena come sempre, contenta
di stare in quella cameretta dalle
cui finestre potevi osservare l’orto e
ammirare le cure che ne avevano
alcune Sorelle.
Eri contenta di tutto, dicevi di trovarti
bene, di non mancare di nulla.
Ricevevi volentieri il giornale e
lo consideravi importante per le
informazioni di attualità e di politica
che ti interessavano e che entravano
poi nel tuo discorso. Accoglievi con
gioia chi veniva a trovarti e ti prestavi
amabilmente alla conversazione
e
soprattutto
all’ascolto.
Una
cosa colpiva l’occhio al primo
vederti: il rosario in mano, segno
inequivocabile
della
preghiera
continua che ti sussurrava nel cuore.
E poi il pensiero di dare qualcosa:
“Che cosa ti posso dare?” chiedevi
accomiatandoti da qualche visita.
Avevi così poco, che cosa potevi
dare .... ma una caramella o un
cioccolatino non mancavano mai.
Hai aiutato volentieri qualche studente in difficoltà con la matematica
o altro. Anche questo esprimeva il tuo
stile: dare senza chiedere mai nulla
per te che ripetevi a chiunque ti
visitasse di trovarti bene a Villa Mensi,
di essere contenta e riconoscente
per quanto ricevevi. E non erano
parole di circostanza, perché il tuo
volto sempre sereno, l’accoglienza
invariabilmente
amichevole
e
festosa confermavano la realtà delle
affermazioni.
Parlavi volentieri della preghiera
importante e necessaria per far
incontrare il Signore con i grandi
problemi del mondo o con le
necessità di chi ti chiedeva un aiuto.
28 v ita n ostra
Quando ti si incontrava all’uscita
dalla cappella il tuo volto era
raggiante, gli occhi ti guardavano
con un di più di benevolenza e di
affetto, le mani cercavano le tue
per esprimere più efficacemente
quell’accoglienza
capace
di
scaldare il cuore.
Grazie di tutto questo, Madre Angela; sembrano piccole cose, ma
sono ciò che fa la persona e ne
rivelano l’intimità e la dimensione più
autentica.
Hai portato tutto al Signore nel
momento in cui improvvisamente
ti ha chiamata e ti ha fatta sua per
sempre. Anche se la tua anima
è volata via con Lui lasciandoci
sorprese e addolorate, noi possiamo
ancora contemplare il tuo volto
rimasto sereno, rivolto a tutti come
a trasmettere ciò che era più tuo:
l’amore per Gesù, Maestro di pace.
Sr. Anna Pianzola
Il CAMMINO DI VITA RELIGIOSA
Di Sr. ANGELA
Entrò in comunità a diciassette anni,
il giorno 1.10.1942. Proveniva da
Bedizzole (BS).
Professa del 28.3.1944. - Intelligente
e capace, veniva iniziata agli studi
superiori fino al conseguimento,
presso l’Università degli Studi di Pavia, di ben due lauree:
il 24.07.1948 in Matematica e Fisica il 17.11.1950 in Scienze Naturali, con
lode.
Abilitata
all’insegnamento
delle
suddette discipline, dal 1950 e fino
al 1986, si dedicò alla scuola.
Fu insegnante sia nella Scuola
Media che nell’Istituto Magistrale
“Sacro Cuore” in Sale.
Generazioni di alunne appresero da
Lei il sapere in campo scientifico, la
stimarono e l’amarono grandemente
come docente e come religiosa.
Per molti anni assolse anche il
compito di Preside della suddetta
Scuola Media.
Dal 1965 al 1974 fu contemporaneamente ‘Maestra’ delle giovani Suore.
Dal 1974 al 1986 rivestì anche
l’incarico di Vicaria generale.
Il Capitolo generale dell’agosto
1986 la elesse Superiora generale
della Congregazione, incarico che
portò avanti per due sessenni (e
fino al 1998) con grande impegno,
dando vita a numerose iniziative di
rilievo, sia formative che pastorali.
Ebbe particolare cura pe r lo
sviluppo della missione in Madagascar, dove Sr. Angela si recò più
volte, e per rispondere agli inviti
della Chiesa, durante il suo secondo
mandato la Congregazione aprì
ben due nuove missioni: in Romania
(1994) e in Perù (1997).
Decise importanti ristrutturazioni in
diverse sedi della Congregazione,
E’ da
sottolineare in particolare
quella della ‘Piccola Betlemme’,
culla della nostra Famiglia religiosa,
col relativo ‘Piccolo Museo’.
Su proposta di S. E. Mons. Severino
Poletto, iniziò un percorso di ‘fusione’
con la Congregazione delle Suore
Catechiste di S. Stefano di Asti,
pratica che si concluse felicemente
il 5.11.2001.
Al termine del suo mandato, ancora
in buone condizioni di salute,
assunse volentieri la direzione del
nostro Istituto Brizio, radicalmente
trasformato in un’ottima struttura per
l’accoglienza delle persone anziane.
Mantenne questo nuovo incarico
dal 1999 al 2011, quando l’acuirsi
di alcuni problemi fisici le impedì di
essere efficiente come lo era stata
fino a quel momento.
Anche in questo settore portò
avanti l’organizzazione con oculatezza e larghezza di vedute, intessendo sempre rapporti di stima e di
amicizia anzitutto con i pazienti, ma
anche con autorità, medici, parenti e
personale.
Passò a Villa Mensi il 23.2.2011 e in
questo ambiente parve ritemprarsi,
godendo del clima della Casa che
nutrì il suo spirito fino alla chiamata
del Signore, alla vigilia del suo
novantesimo compleanno.
CON LEI RENDIAMO
‘GRAZIE’ A DIO !
Sr. AM
Vita della Comunità
Calendario delle principali iniziative Parrocchiali
DICEMBRE 2015
DOMENICA 13
• ore 17 Concerto d’Organo e Flauto
in Santuario
MERCOLEDI 16 INIZIO NOVENA DI NATALE
• ore 8.30 e 18 in parrocchia S. Messa
• ore 9 in Santuario S. Messa
• ore 16,15 Confessioni elementari
in parrocchia
•
ore 18,30 Solenne Concelebrazione presieduta
da S. E. Mons. Vincenzo Zani Segretario della
Congregazione per l’Educazione Cattolica –
Presentazione alla comunità dei Comunicandi
e Cresimandi accompagnati dai genitori e dai
padrini - Aperitivo in piazza offerto dagli alpini
DOMENICA 27 FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA
•
ore 10 Messa degli Anniversari di Matrimonio
•
Ore 18.30 Messa a San Tommaso
Festa Patronale
GIOVEDI 17
• ore 18 Natale presso la BCC
• ore 20.30 Celebrazione per tutte le famiglie
dei ragazzi dell’ICFR in parrocchia
GIOVEDI 31 S. SILVESTRO
• ore 18,30 Messa – Benedizione eucaristica Ricordo dei Battesimi e dei defunti del 2015
Canto del “Te Deum”
• Festa in Oratorio
VENERDI 18
• ore 16.15 Confessioni ragazzi medie
in parrocchia
GENNAIO 2016
SABATO 19
• ore 10.00 Preparazione al Natale per alunni
e genitori scuola elementare Maddalena
di Canossa
DOMENICA 20 IV DI AVVENTO Orario festivo
• ore 16,30 Messa e Concerto in Santuario
della Corale S. Stefano
LUNEDI 21 Giornata Penitenziale
• Confessioni in Santuario per le parrocchie
dell’unità pastorale (ore 9-12 e ore 15-18)
• ore 15 Natale presso il Centro Sociale
• ore 20.30 Liturgia penitenziale e confessioni per
le parrocchie dell’unità pastorale in Parrocchia
MARTEDI 22
• ore 8.00 - 10.00 confessioni adulti in parr.
• ore 15.30 Natale presso la Casa di Soggiorno
per Anziani
• ore 20.30 Liturgia penitenziale e confessioni per
adolescenti e giovani dell’unità pastorale
in Santuario
VENERDI 1 SOLENNITÀ DI MARIA MADRE DI DIO
GIORNATA DELLA PACE
• Messe con orario festivo
(sospesa la Messa delle ore 11,15)
• ore 16,30 Messa in Santuario
• ore 18,30 Messa solenne di Inizio Anno –
Benedizione eucaristica e canto del “Veni Creator”
DOMENICA 3 SECONDA DOMENICA DOPO IL NATALE
• Messe con orario festivo
MERCOLEDI 6 EPIFANIA DEL SIGNORE
GIORNATA MONDIALE DELL’INFANZIA MISSIONARIA
• Orario festivo
• ore 15.00 Arrivo dei Magi in Parrocchia
• Ore 16.00 Vespro e messa solenne in Santuario
animata dal Coro Gospel “Amodonostro”
• ore 18.30 Messa con la Corale S. Stefano
DOMENICA 10 FESTA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE
• ore 10 Celebrazione dei Battesimi
SABATO 16
• Benedizione delle cascine
MERCOLEDI 23
• ore 20,00 Natale dello sportivo
presso l’auditorium delle medie
DOMENICA 17 S. ANTONIO ABATE
• ore 9,30 Messa Agricoltori a Pontenove
• Ore 18,30 Inizia il Triduo dei defunti
GIOVEDI 24 VIGILIA DI NATALE
• Confessioni ore 9-12 e ore 15-19
• Ore 23.15 Veglia di preghiera e
Messa di Mezzanotte – auguri in piazza
LUNEDI 18 INIZIA LA SETTIMANA
DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI
VENERDI 25 NATALE DEL SIGNORE
• Messe con Orario Festivo
• ore 11,15 Messa solenne con la
corale Santo Stefano
• ore 16,30 Messa in Santuario
• ore 17,00 Messa a Pontenove – Monteroseo –
Cogozzo – Macesina
• ore 18,00 Messa a Cantrina
• ore 18,00 Vespri solenni e Messa in Parrocchia
SABATO 26
S. STEFANO PATRONO DELLA PARROCCHIA
• Messe con orario Festivo
(sospesa la messa delle 11,15 e nelle frazioni)
Lunedi 18 – Martedi 19 - Mercoledì 20
TRIDUO DEI DEFUNTI
• Ore 8,30 Messa in suffragio dei defunti
• Ore 15,00 Adorazione per gli adulti
• Ore 16,15 “30 Minuti per Gesù” Adorazione
per tutti i ragazzi del Catechismo
• Ore 20.30 Messa in suffragio dei defunti
DOMENICA 24 Giornata della Vita Consacrata
• ore 10,00 Celebrazione con i religiosi
della parrocchia
DOMENICA 31 FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO
PATRONO DELLA GIOVENTU’
• Ore 10.00 Messa per ragazzi e famiglie –
pomeriggio di festa in oratorio
v ita n ostra 29
Anagrafe Parrocchiale
Sono nuovi Figli di Dio
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al 9 dicembre 2015)
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Funerali
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Battesimi
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Stampa Cattolica
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Cassetta per le famiglie povere €
80,00
Bocchio Francesca di Alessandro e Ursu Georgiana
Cresi Noha Alessio Cesare di Marco e Bragaglio Erika
Postiglione Giulia Francesca di Stefano e Roviello Maria
Schiaroli Andrea di Paolo e Khusnetoinova Elvira
Rocchi Tomaso di Giampietro e Giordano Francesca
Bodei Andrea di Alessandro e Solazzi Silvia
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Marras Pietro di Fabio e Cossu Francesca
1° domenica di novembre
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25° Matrimonio coniugi Tausini
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Festa di Macesina
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50,00
Un gruppo di amici
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300,00
Gruppo San Rocco
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150,00
Festa Ringraziamento
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220,00
N.N.
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100,00
Comunicandi e Cresimandi
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1.050,00
Giornata del Pane
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Giornata del Seminario
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Prifti Ivia di Fatyon e Prifti Mariola
Osei Francesco di James e Amoah Mary
Sono tornati alla Casa del Padre
Marchini Francesca di anni 73
Ferraresi Luigi di anni 89
Serotti Amalia di anni 85
Pasinetti Bruno di anni 53
Carella Giuseppina di anni 74
Vanelli Anna di anni 79
Evasini Rina di anni 92
Navi Ugo di anni 89
Madre Emilia Prandelli di anni 76
Cocchi Angela di anni 60
All’8 dicembre 2015
sono stati celebrati:
56 Battesimi
12 matrimoni
64 funerali.
Angela Cocchi in Razza
Anna Vanelli Ved. Chiodi
30 v ita n ostra
Amalia Serotti
ved. Pezzotti
Rina Evasini
ved. Trivellin
Madre Prandelli Emilia
Luigi Ferraresi
Chi desidera
pubblicare la
foto dei propri
defunti la
consegni al
Parroco dopo
il funerale.
Per chi desiderasse inviare un articolo da pubblicare sul giornale parrocchiale può
farlo consegnando file e immagini a don Franco, don Vincenzo oppure inviando
una mail a [email protected] e [email protected]
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