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SISTEMA SERIALE TERVIS
INTRODUZIONE AL SISTEMA
MODULO BASE CON
ALIMENTATORE
Cod. 056070 ALIM. 3 A - SENZA IBA
Cod. 056071 ALIM. 3 A - CON IBA
1) ARCHITETTURA DEL SISTEMA SERIALE TERVIS
Il sistema seriale TERVIS è costituito da un insieme di apparecchiature collegate fra loro tramite una linea seriale a 3 fili.
La linea seriale permette lo scambio continuo di molteplici informazioni non ottenibili con i tradizionali collegamenti di tipo ON/OFF. La
modalità di collegamento della linea seriale non pone alcun vincolo installativo, dato che è sufficente collegare in parallelo tutti i dispositivi
presenti. Lo sviluppo massimo in lunghezza della linea seriale, fra la periferica più distante e il Modulo Base con alimentatore, deve
essere eseguita tenendo presente i dati indicativi rappresentati nella sottostante tabella (fare riferimento alle singole documentazioni
dei prodotti per conoscere l’assorbimento della periferica in questione).
Sezione
2
0,22 mm
2
0,5 mm
2
1 mm
Corrente max disponibile a 100m
Corrente max disponibile a 200m
Corrente max disponibile a 300m
150 mA
80 mA
35 mA
300 mA
200 mA
100 mA
500 mA
300 mA
200 mA
Le apparecchiature collegate sulla linea seriale prendono il nome di periferiche seriali e il loro numero massimo è di 64, qualsiasi sia il tipo
(Consolle, Attivatore, Rivelatori Seriali, ecc..).
Sono disponibili una serie di periferiche ognuna con una differente funzione. Per conoscere il numero massimo di ogni tipo di periferica fare
riferimento alla documentazione tecnica del singolo prodotto.
MODULO
BASE
LINEA SERIALE
CONSOLLE
LINEA SERIALE
RIVELATORE
SERIALE
LINEA SERIALE
ATTIVATORE
SERIALE
Importante: in caso di impianti complessi, con un numero elevato di periferiche, è consigliabile impiegare più Moduli Base con Alimentatore.
Per una corretta distribuzione delle correnti, i Moduli Base devono essere collegati fra loro con soli due fili (linea seriale e nagativo). In
questo caso la distanza della tratta può arrivare a 1000 metri. Il positivo di ogni Modulo sarà impiegato per l’alimentazione di un gruppo
di periferiche seriali.
In ogni impianto devono sempre essere presenti:
- ALMENO UN MODULO BASE CON ALIMENTATORE. In quanto fornisce l’alimentazione al sistema e dispone delle uscite per il collegamento
delle sirene;
- ALMENO UNA PERIFERICA PER LA GESTIONE DELL’IMPIANTO. Che può essere: una Consolle, un Attivatore 6 Zone, un Attivatore a
passo. Va precisato che è possibile utilizzare la Consolle per la sola fase di personalizzazione dell’impianto, per poi rimuoverla una volta
terminato;
Per quanto riguarda i rivelatori di intrusione è possibile collegarli al sistema tramite tre modalità diverse. Il numero massimo di rivelatori
utilizzabili è di 64. Il collegamento può essere effettuato:
- direttamente alla linea seriale (rivelatori seriali);
Ogni rivelatore colloquia direttamente in linea seriale con le altre periferiche. Il Rivelatore Seriale rientra sia nel conto del numero massimo
di periferiche utilizzabili che nel numero massimo di rivelatori.
- tramite il MODULO BASE (8 rivelatori N.C. o Doppio Bilanciamento);
Ogni Modulo Base gestisce 8 rivelatori collegati agli 8 ingressi disponibili in morsettiera. Gli ingressi possono essere di tipo N.C. oppure
Doppio Bilanciamento e hanno caratteristiche di funzionamento diverse.
rivelatori di tipo N.C.: su un’unico ingresso si può collegare un rivelatore N.C. per avere la chiara identificazione del rivelatore che ha fornito
l’allarme, oppure si può collegare una linea di rivelatori ed avere, in caso di allarme, una segnalazione generica di allarme proveniente da
un gruppo di rivelatori collegati ad un solo ingresso.
rivelatori a Doppio Bilanciamento: su un’unico ingresso si può collegare un SOLO rivelatore a Doppio Bilanciamento. Tale collegamento
presenta notevoli vantaggi perchè il sistema di colloquio fra centrale e rivelatore è bidirezionale tramite un SOLO filo. La centrale fornisce
al rivelatore, tramite il filo di comunicazione, l’abilitazione al funzionamento mentre il rivelatore fornisce alla centrale la segnalazione di allarme
e quella di manomissione.
- tramite il MODULO RADIO (24 rivelatori IR RADIO o microcontatti RADIO).
Ogni Modulo Radio gestisce massimo 24 rivelatori RADIO.
2
2) UTILIZZO DEGLI IDENTIFICATORI
Al fine di effettuare in modo corretto lo scambio di informazioni fra le periferiche dell’impianto è necessario conoscere chi ha inviato in linea
seriale l’informazione. A tale scopo, ad ogni periferica viene assegnato un nome tramite l’IDENTIFICATORE HARDWARE. Gli identificatori
hardware sono dei supporti plastici con all’interno un circuito. I dispositivi così nominati, quando comunicano fra loro sulla linea seriale,
trasmettono il proprio identificativo hardware in modo tale da essere riconosciuti.
Non è possibile avere due PERIFERICHE DELLO STESSO TIPO con lo stesso identificatore hardware perchè entrerebbero in “conflitto
di indirizzo” visualizzando (in Consolle) un errore di configurazione.
Esempio 1: due Consolle entrambe nominate “A” non funzionano. Devono essere nominate una “A” e una “B”;
Esempio 2: due rivelatori entrambi nominati “A1” non funzionano. Devono essere nominati uno “A1” e uno “A2”.
Esempio 3: un Modulo Base nominato “A” e un rivelatore seriale nominato “A1” non funzionano. Il Modulo Base deve essere nominato
“A” e il rivelatore seriale “B1”.
E’ possibile avere, invece, delle PERIFERICHE DIVERSE con lo stesso identificatore hardware.
Esempio: una Consolle nominata “A” e un Attivatore 6 zone nominato “A”.
Gli identificatori hardware sono costituiti da una sola lettera o da una lettera ed un numero. La necessità di utilizzare una lettera ed un
numero è legata esclusivamente ai rivelatori, infatti essendo necessario identificare 64 rivelatori sono state utilizzate utilizzate 8 lettere
da “A” ad “H” e 8 numeri da “1” ad “8”. La combinazione della lettera e del numero consente di poter nominare fino a 64 rivelatori (dal
rivelatore “A1” al rivelatore “H8”).
Va precisato che:
- i rivelatori seriali occupano una sola “posizione” delle 64 disponibili;
- il Modulo Base, avendo a disposizione 8 ingressi per rivelatori, utilizza 8 posizioni. Pertanto nominando un Modulo Base “A”, quest’ultimo
occupa le posizioni da “A1” ad “A8”.
- il Modulo Radio può collegare fino a 24 rivelatori Radio suddivisi in gruppi di 8. Pertanto:
- utilizzando fino a 8 rivelatori Radio e nominando il Modulo Radio “B”, quest’ultimo occupa le posizioni da “B1” a “B8”.
- utilizzando fino a 16 rivelatori Radio e nominando il Modulo Radio “B” e “C”, quest’ultimo occupa le posizioni da “B1” a “C8”.
- utilizzando fino a 24 rivelatori Radio e nominando il Modulo Radio “B”, “C” e “D”, quest’ultimo occupa le posizioni da “B1” a “D8”.
Se non si utilizzano tutte le posizioni disponibili su un Modulo Radio (oppure Modulo Base), ad esempio rimane libero “D8” sul Modulo
Radio “D”, l’identificatore in questione potrà essere utilizzato, in futuro, solo per aggiungere un altro rivelatore (sempre Radio) al
Modulo “D”.
2a) TIPI DI PERIFERICHE DISPONIBILI
Note
Tipi di periferica
Tipo di identificatore da utilizzare
e numero massimo.
Numero massimo
di periferiche
Le periferiche uguali che non possono
Modulo Base
Lettera (8 massimo)
8
avere lo stesso identificatore hardware
Modulo Radio
Lettera (8 massimo)
8
devono essere programmate in
Rivelatori Seriali
Lettera e numero (8 per lettera e 8 per numero)
64
Le periferiche diverse possono avere lo
Consolle
Lettera (8 massimo)
8
stesso identificatore hardware.
Attivatore 6 zone
Lettera (8 massimo)
8
Attivatore a passo
Lettera (8 massimo)
8
successione.
3
3) COME INIZIARE
Una volta installato l’impianto e verificati i collegamenti (fare riferimento alle singole documentazioni) occorre procedere nel modo
seguente:
1) inserire gli identificatori hardware in ogni periferica. Il sistema leggerà gli identificatori e le predisposizioni dei ponticelli nell'istante in
cui riceve l’alimentatore. Gli identificatori vanno inseriti rispettando le seguenti regole:
a) configurare i Moduli Base partendo dalla lettera “A”. Esempio: 1 modulo = “A”; 2 moduli = “A” e “B”; ecc..
b) configurare il Modulo Radio (che utilizza fino a 3 identificatori) partendo dalla prima lettera libera successiva a quella utilizzata nei Moduli
Base. Esempio: se l’ultimo Modulo Base è stato configurato “B”, il primo Modulo Radio si chiamerà “C” se deve gestire fino ad 8 rivelatori
Radio, “C” ed “D” se deve gestire fino a 16 rivelatori Radio, “C” ,“D” ed “E” se deve gestire fino a 24 rivelatori Radio.
c) configurare i rivelatori seriali partendo dalla lettera successiva a quella utilizzata nel Modulo Radio. Esempio: se l’ultimo Modulo Radio è
stato configurato “F”, il primo rivelatore seriale sarà “G1” e di seguito “G2” ecc...
d) configurare le consolle partendo dalla lettera “A”;
e) configurare gli Attivatori 6 zone partendo dalla lettera “A”;
f) configurare gli Attivatori a passo partendo dalla lettera “A”;
Si consideri, ad esempio, un impianto composto da:
1 Modulo Base;
2 Consolle;
1 Attivatore 6 zone;
1 Modulo Radio;
5 Rivelatori N.C.;
9 Rivelatori Radio;
7 Rivelatori Seriali;
1 Sirena interna;
1 Sirena esterna;
Utilizzerà i seguenti identificatori:
DISPOSITIVO
IDENTIFICATORE
1 Modulo Base
2 Consolle
A
A
5 Rivelatori N.C.
4
IL MODULO BASE, LA CONSOLLE E L’ATTIVATORE 6 ZONE
POSSONO AVERE LO STESSO IDENTIFICATORE HARDWARE
ESSENDO PERIFERICHE DIVERSE.
A
1 Attivatore 6 zone
1 Modulo Radio
B
NOTA
B
C
--
INSERIRE GLI IDENTIFICATORI SUL MODULO RADIO PARTENDO
DALLA PRIMA LETTERA LIBERA, SUCCESSIVA A QUELLA
UTILIZZATA NEL MODULO BASE (IN QUESTO CASO “B”, “C”).
I RIVELATORI N.C. NON HANNO L’IDENTIFICATORE PERCHE’
SONO COLLEGATI AL MODULO BASE CHE LI IDENTIFICA
AUTOMATICAMENTE “A1, A2, A3, A4, A5” IN FUNZIONE DEL
MORSETTO A CUI SONO COLLEGATI. GLI INGRESSI NON
UTILIZZATI (A6, A7, A8) NON SARANNO GESTITI.
9 Rivelatori Radio
B1, B2, B3, B4, B5, B6, B7, B8, C1
I RIVELATORI RADIO HANNO L’IDENTIFICATORE HARDWARE E
PRENDONO IL NOME DAL MODULO AL QUALE SONO COLLEGATI.
I RIVELATORI DA “C2” A “C8” (IN QUESTO CASO DISPONIBILI SOLO
COME RIVELATORI RADIO) NON VENGONO UTILIZZATI.
7 Rivelatori Seriali
D1, D2, D3, D4, D5, D6, D7
I RIVELATORI SERIALI VENGONO NOMINATI PARTENDO DALLA
PRIMA LETTERA DISPONIBILE. IL RIVELATORE “D8” (IN QUESTO
CASO DISPONIBILE SOLO COME RIVELATORE SERIALE) NON
VIENE UTILIZZATO.
1 Sirena interna
--
1 Sirena esterna
--
LA SIRENA INTERNA E LA SIRENA ESTERNA NON HANNO
L’IDENTIFICATORE HARDWARE PERCHE’ SONO DIRETTAMENTE
COLLEGATE AL MODULO BASE.
4) Prima alimentazione del sistema (sincronizzazione).
Se nell’impianto è presente un solo Modulo Base con alimentatore, o più Moduli Base ma con lo stesso alimentatore, una volta inseriti
tutti gli identificatori hardware verificare che il ponticello P3 sia inserito, alimentare il sistema e verificare le indicazioni riportate al punto
4a.
Se nell’impianto sono presenti più Moduli Base con Alimentatore (con alimentatori distinti) è indispensabile che la fornitura della tensione
di rete avvenga dalla stessa linea elettrica, in caso vi sia un interruttore differenziale o salvavita tutti gli alimentatori devono essere
collegati allo stesso interruttore (affichè sia facilitata la sincronizzazione in caso di mancanza totale di alimentazione ed il successivo
ritorno).
La fase di sincronizzazione deve essere eseguita nel seguente modo:
- cortocircuitare a GND la linea seriale;
- alimentare tutti i Moduli Base con il ponticello P3 non inserito e senza identificatore hardware;
- eliminare il cortocircuito precedentemente realizzato sulla linea seriale;
- inserire il ponticello P3 solamente su un Modulo Base;
- inserire uno alla volta gli identificatori hardware;
- dopo alcuni secondi verificare che sulla Consolle appaia la scritta MANUTEN e passare al punto successivo (4a).
4a) nell’impianto è presente la Consolle. Automaticamente l’impianto va in MANUTENZIONE.
LAMPEGGIANTE
MANUTEN
Fare riferimento alla documentazione tecnica della Consolle al paragrafo PROCEDURA DI INIZIALIZZAZIONE.
4b) nell’impianto non è presente la Consolle ma è presente l’Attivatore a 6 zone. Automaticamente l’impianto va in manutenzione.
L= lampeggiante
L
Fare riferimento alla documentazione tecnica dell’Attivatore 6 zone al paragrafo PROCEDURA DI INIZIALIZZAZIONE.
4c) nell’impianto non è presente nè la Consolle nè l’Attivatore 6 zone ma è presente solo l’Attivatore a passo.
L= lampeggiante
L
Fare riferimento alla documentazione tecnica dell’Attivatore a passo al paragrafo PROCEDURA DI INIZIALIZZAZIONE.
5) COME AGGIUNGERE, TOGLIERE O SOSTITUIRE UNA PERIFERICA NELL’IMPIANTO:
Per poter aggiungere, togliere o sostitutire una periferica nell’impianto occorre precedere nel seguente modo:
- portare il sistema in fase di manutenzione attraverso la periferica di gestione (Consolle o Attivatori) riferendosi a quanto descritto nelle
rispettive documentazioni;
- aprire il contenitore del Modulo Base con alimentatore, staccare la batteria e togliere la rete di alimentazione principale;
- procedere all’inserimento della nuova periferica o alla sostituzione della stessa o rimuoverla del tutto;
- inserire l’identificatore hardware (lettera o lettera e numero) nelle nuove periferiche;
- rialimentare l’impianto e verificare che il sistema si riporti automaticamente in MANUTENZIONE;
- procedere all’eventuale programmazione della periferica come descritto nella relativa documentazione tecnica.
Importante:
- le operazioni di variazione della configurazione possono essere eseguite solamente in manutenzione;
- in fase di prima alimentazione viene attribuito a tutte le periferiche, in maniera automatica, un codice identificativo di impianto; questo
codice viene utilizzato dalle singole periferiche per “farsi riconoscere nell’impianto”. Nel caso si debba togliere una periferica e utilizzarla
in un’altro impianto, occorre resettarla prima di riutilizzarla seguendo la procedura indicata al punto 6.
5
6) RESET DI UNA PERIFERICA RIMOSSA DA UN IMPIANTO:
Il reset si rende necessario quando una periferica rimossa da un impianto deve essere installata in un’altro.
Per poter effettuare il reset precedere nel seguente modo:
- togliere l’identificatore hardware (lettera o lettera e numero) dalla periferica;
- alimentare la periferica con la manomissione aperta;
- il reset dei vari dispositivi è diversa in funzione del tipo di periferica.
Modulo base: chiudere il ponticello di manomissione fino a quando il relè del modulo effettua due scatti (per indicare che è stato
resettato).
Modulo radio: chiudere il ponticello di manomissione fino a quando il LED ROSSO effettua otto lampeggi (per indicare che è stato
resettato).
Attivatore 6 zone: premere il tastino di manomissione fino a quando il LED VERDE dell’attivatore effettua otto lampeggi (per indicare
che è stato resettato).
Attivatore a passo: chiudere il ponticello di manomissione fino a quando il LED dell’inseritore effettua otto lampeggi (per indicare
che è stato resettato).
Consolle: la consolle senza identificatore hardware indica la scritta “NO ID HW”, premere il tasto “C” fino a quando appare la scritta
“RESET”. Ri l asciare il tasto “C” e, una vol t a r i appar sa l ’ i ndi cazi one “ NO I D HW” , t ogl i er e l ’ al i menta z i o n e .
Rivelatori seriali: chiudere il tastino di manomissione fino a quando il LED ROSSO effettua otto lampeggi (per indicare che è stato
resettato).
7) RESET DELL’IMPIANTO IN CASO DI INDISPONIBILITA’ DELLA FUNZIONE MANUTENZIONE:
Questa procedura si rende necessaria qualora la periferica di gestione dell’impianto non funzioni correttamente (Consolle guasta,
Attivatori guasti, chiave tecnica smarrita o non programmata) e pertanto non vi sia alcun modo per raggiungere la condizione di
MANUTENZIONE per apportare modifiche all’impianto.
Per poter effettuare il reset occorre precedere nel seguente modo:
- bloccare manualmente tutti i dipositivi di segnalazione (sirene, combinatori). Attenzione: questa procedura può generare la segnalazione
di manomissione impianto;
- disalimentare tutto l’impianto staccando la batteria e togliendo la rete di alimentazione principale dal Modulo Base;
- procedere all’apertura dei coperchi degli apparecchi collegati in linea seriale e togliere, da ognuno, il proprio identificatore hardware
(lettera o lettera e numero);
- rialimentare l’impianto con tutte le manomissioni, degli apparecchi presenti in linea seriale, aperte;
- effettuare il reset delle apparecchiature come spiegato al punto precedente (6).
Terminata la procedura di reset su tutte le apparecchiature seriali, togliere l’alimentazione e inserire nuovamente gli IDENTIFICATORI
HARDWARE e procedere come descritto nel paragrafo COME INIZIARE.
8) CONTROLLO PERIODICO DELLA BATTERIA
Il Modulo base effettua il controllo dello stato di carica della batteria nelle seguenti condizioni:
- ogni ora (SOLO con Modulo Base COD. 056071);
- ogni volta che si entra in menu Installatore o Utente nella Consolle (SOLO con Modulo Base COD. 056071);
- ogni volta che si abilita l’attivatore 6 zone (SOLO con Modulo Base COD. 056071).
La segnalazione di guasto viene generata nelle seguenti condizioni:
- In caso di mancanza rete e batteria scarica al di sotto di 11,2V;
IMPORTANTE: in caso di mancanza di alimentazione il sistema funziona correttamente fino a quando le batterie sono al di sopra dei
10V. L’impianto si spegne completamente quando lo stato di carica di una delle batterie arriva sotto i 10V. Questo procedimento viene
utilizzato per evitare la “scarica profonda della batteria”. Il Modulo Base cod. 056070 esegue il controllo della batteria solamente in
caso di mancanza rete.
6
9) Numerazione morsetti apparecchiature
Tutte le apparecchiature della ELSA S.p.A della nuova generazione adottano un particolare criterio per la numerazione dei morsetti. Ad ogni
segnale viene attribuito un numero che lo identifica univocamente (il numero 10 e sempre un GND, il numero 29 e sempre un positivo 14,3
Volt, ecc..) in modo da facilitare al massimo l'installatore. Qui di seguito riportiamo la tabella riassuntiva con tutti i numeri al momento utilizzati.
I numeri senza la relativa descrizione sono disponibili per future esigenze.
N°
Descrizione
N°
Descrizione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
Ingresso 1
Ingresso 2
Ingresso 3
Ingresso 4
Ingresso 5
Ingresso 6
Ingresso 7
Ingresso 8
Positivo impianto 13,6V
GND
OR abil
Ingresso Manomissione sirena interna 2
Ingresso Manomissione sirena interna 1
Comando sirena interna
Comando sirena esterna
Ingresso eventi sirena esterna 1
Ingresso eventi sirena esterna 2
AND abil
Positivo sirena interna 13,6V
Linea seriale
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
Uscita LED Verde (RETE)
Uscita LED Rosso Zona 1
Uscita LED Rosso Zona 2
Uscita LED Giallo (Manomissione)
Ingresso Manomissione generica
Microfono 1
Microfono 2
Microfono 3
Positivo batteria 13,6V
Ingresso comando ritardato
Out telecomando 1
Out telecomando 2
Out telecomando 3
Out telecomando 4
Out telecomando 5
Out telecomando 6
Out guasto alimentazione (controllo batteria)
IBA (inibizione alimentatore)
Positivo alimentatore 14,3V
Altoparlante (speaker)
IN1 combinatore vocale
IN2 combinatore vocale
Positivo dispositivi autoalimentati + 14,3V
Ingresso dati chiave elettronica
Alimentazione 13,6V per piastre ausiliarie locali uscita non
protetta da PTC
7
10) MODULO BASE CON ALIMENTATORE
Tamper
Step 1
Tamper
Step 2
F
U
S
E
FUSE 4A
fissaggio microswitch
antimanomissione
6 mm
6 mm
6 mm
Assemblaggio
centrale
10a) montaggio
- Staccare la dima di foratura dalle pagine centrali del presente manuale;
- Livellare il foglio e procedere alla segnatura dei fori da praticare nella parete tramite una matita;
- praticare i fori nella parete (5 fori da 6mm di diametro);
- Fissare il fondo a parete;
- Allacciare la rete e la terra alla morsettiera;
- Allacciare i cavetti della batteria alla morsettiera laterale del Modulo Base;
- Fissare il microswitch di antimanomisisone procedendo come indicato nelle figure;
- Effettuare i collegamenti alla morsettiera e le predisposizioni;
- Effettuare la procedura di INIZIALIZZAZIONE;
- Allacciare la batteria ai cavetti predisposti RISPETTANDO LA POLARITÀ;
- Effettuare la programmazione ;
- Applicare il coperchio e fissarlo con le apposite viti.
8
GND
OR ABIL
MAN SIR 1
MAN SIR 2
C/SIRINT
+ALIM SIR.
GND
MANOM
GND
+ 14,3V
C/SIREXT
EVEXT1
EVEXT2
AND ABIL
11) PIASTRA LOGICA E PONTICELLI MODULO BASE
10 11 12 13 14 19 10 35 10 29 15 16 17 18
Collegamento
alimentatore
Collegamento
batteria
IN. 14,3V
IBA
GND
GND
+ BATT
49
48
10
10
39
10
59
IDENTIFICATORE
HARDWARE
GND
+ ALIM AUX
Collegamento
dispositivi
ausiliari
P1
P2
COLLEGAMENTO
ANTIMANOMISSIONE
P3
F1
4A
2
3
4
9 10 20 10 9
5
6
7
8
+ 14,3V
IN1
IN2
IN3
IN4
+ ALIM
GND
LINE
GND
+ ALIM
IN5
IN6
IN7
IN8
29 1
12) Caratteristiche generali.
- LIVELLO DI PRESTAZIONE GARANTITO: 1°
- GRADO DI PROTEZIONE INVOLUCRO: IP 3X
- CONDIZIONI AMBIENTALI DI CORRETTO FUNZIONAMENTO:
- temperatura: 5° ÷ 40° C.
- umidità relativa: 95% MAX
- AUTOPROTEZIONE CONTENITORE: anti-apertura e anti-asportazione.
Tensione di rete: 230 V ~ 50 Hz ± 10%
Corrente nominale con carico: 250 mA
- DIMENSIONI: 33x24x13 cm
- PESO: 2 Kg. circa
12a) Gruppo di alimentazione 3A
Uscita gruppo di alimentazione: 14,3V 3A MAX
Uscita verso apparecchiature esterne: 13,6V
1,5 A MAX
Uscita verso apparecchiature esterne autoalimentate: 14,3V
1A MAX
Assorbimento Modulo Base: 59 mA MAX.
Batteria: Ricaricabile 12 V nominali - 15 Ah MAX
Protezioni: Ingresso rete: Sovratensioni e corto-circuito tramite fusibile da 4A.
- Collegamento batteria: Inversioni di polarità e sovratensioni tramite fusibile F1 da 4A.
Tempo di ricarica della batteria 18 h MAX a partire dalla tensione di 11 V
vita prevista per la batteria: 12 mesi minimo.
9
13) Collegamenti alla morsettiera (Fig. 4)
MORSETTO
DESCRIZIONE
29 OUT + 14,3V
(n°2 uscite)
Uscite carica batteria per dispositivi autoalimentati (sirene e combinatori) 14,3 V
Protetta da fusibile ripristinabile PTC.
9 OUT ALIM.
(n°2 uscite)
Uscite alimentazione apparecchiature esterne 13,6 V
ripristinabile PTC
59 + ALIM AUX
Uscita alimentazione per moduli aggiuntivi, 13,6 V
. Uscita NON protetta da PTC.
Questa uscita deve essere utilizzata esclusivamente per alimentare altri Moduli alloggiati nella stesso contenitore
del Modulo Base. Non è possibile alimentare rivelatori, combinatori, moduli decodifica e sirene interne.
49 IN 14,3V
Ingresso alimentazione principale 14,3V
alimentazione dell’alimentatore switching.
19 + ALIM SIR
Uscita alimentazione per sirena interna 13,5 V
39 + BATT
Morsetto per il collegamento della batteria (15Ah MAX) per l’autoalimentazione del Modulo Base in caso di
mancanza rete. Per il collegamento del negativo batteria utilizzare un morsetto GND.
48 IBA
Uscita per il comando di blocco dell’alimentatore (SOLO per alimentatore predisposto). L’uscita blocca
l’alimentatore ad 11V e verifica che la tensione di batteria sia al di sopra di 11V. Nel caso di esito negativo
del controllo viene fornita la segnalazione di guasto.
L’uscita è aperta a riposo e fornisce un negativo durante il controllo dell’alimentatore.
Il controllo è effettuato periodicamente ogni ora.
10 (GND) (n°5 uscite)
Negativo comune (massa).
1
2
3
4
5
6
7
8
Ingressi centrale di tipo N.C. a negativo oppure doppio bilanciamento (programmabile tramite P2)
Gli ingressi possono essere istantanei, ritardati, o lanciati; tramite una programmazione da Consolle.
LASCIARE APERTI GLI INGRESSI NON UTILIZZATI.
IN. 1
IN. 2
IN. 3
IN. 4
IN. 5
IN. 6
IN. 7
IN. 8
500 mA MAX per uscita.
500 mA MAX per uscita. Protetta da fusibile
. In questo morsetto deve essere collegato il positivo di
500 mA MAX protetta da fusibile ripristinabile PTC
35 MANOM
Ingresso autoprotezione dispositivi esterni: di tipo N.C. a negativo.
CHIUDERE A NEGATIVO SE NON UTILIZZATO
12 MAN. SIR 1
13 MAN. SIR 2
Ingressi autoprotezione sirene di tipo N.C. a negativo.
CHIUDERE A NEGATIVO SE NON UTILIZZATI
16 EVEXT 1
17 EVEXT 2
Ingressi per eventi provenienti da dispositivi esterni di tipo N.C. a negativo oppure doppio bilanciamento
(programmabile tramite P2).
Con programmazione N.C. (P2 inserito) ingresso di controllo batteria: CHIUDERE A NEGATIVO SE NON
UTILIZZATI
Con programmazione doppio bilanciamento (P2 non inserito) l’ingresso fornisce la segnalazione di batteria scarica
e di manomissione (solo con sirene a doppio bilanciamento). BILANCIARE A NEGATIVO SE NON UTILIZZATI
(R= 10Kohm).
11 OR ABIL
Uscita OR delle zone programmate nell’impianto. Entra in funzione per una qualunque zona attiva e torna a
riposo quando si disattivano tutte le zone programmate. Serve per il comando dei dispositivi esterni, vincolati
dal funzionamento, all’attivazione e disattivazione delle zone. L’uscita fornisce un negativo a riposo e un positivo
ad impianto attivato. Da utilizzare per collegare il morsetto ABIL dei rivelatori con memoria.
18 AND ABIL
Uscita AND delle zone programmate nell’impianto. Entra in funzione quando tutte le zone programmate sono
attivate e torna a riposo quando, in condizione di tutto attivato, si disattiva una zona. Serve per il comando dei
dispositivi esterni, vincolati dal funzionamento, all’attivazione e disattivazione delle zone. L’uscita fornisce un
negativo a riposo e un positivo ad impianto attivato. Da utilizzare per collegare l’eventuale combinatore che
funzionerà SOLO con tutte le zone attivate.
14 C/SIRINT
Uscita per il comando della suonata della sirena interna (2 minuti di fabbrica, il tempo di suonata è programmabile
tramite la Consolle). La sirena deve essere bloccata a positivo.
15 C/SIREXT
Uscita per il comando della suonata della sirena esterna (2 minuti di fabbrica, il tempo di suonata è programmabile
tramite la Consolle). La sirena deve essere bloccata a positivo.
Importante: in caso di allarme generato da ingressi ritardati l’uscita si attiva dopo 30 secondi dall’inizio della
suonata delle sirene interne.
20 LINE
Linea seriale di comunicazione con le altre periferiche.
IMPORTANTE:
Al fine di mantenere il grado di protezione IP 3X dell'involucro secondo le norme CEI 79.2 seconda edizione, i cavi di collegamento dovranno
entrare nel fondo SOLAMENTE dalla parte posteriore (posta contro la parete) del fondo stesso.
Per il collegamento dei vari dispositivi al MODULO BASE i consiglia di utilizzare un cavo schermato (sezione: 0,2 mm² minima, fare
riferimento alle tabella riportata a pagina 2 per i dettagli). Lo schermo dei cavi dovrà essere collegato al morsetto GND del MODULO BASE
con ALIMENTATORE lasciando libero l'altro capo.
10
14) PROGRAMMAZIONE PONTICELLI
PONTICELLO P1: programmazione della MANOMISSIONE.
P1 inserito
Uscite 14 (C/SIRINT) e 15 (C/SIREXT) operative per MANOMISSIONE in attivato e in disattivato.
P1 non inserito
U s c i t e 1 4 ( C / S I R I N T ) e 1 5 ( C / S I R E X T ) o p e r at i v e p e r M A N O M I S S I O N E S O L O i n a t t i v a t o .
PONTICELLO P2: programmazione del tipo di rivelatori utilizzati sugli ingressi del Modulo Base.
P2 inserito
I rivelatori collegati agli ingressi da 1 ad 8 sono del tipo a Normalmente chiuso. (N.C.)
Ingressi EVEXT 1 (16), EVEXT 2 (17) di tipo N.C. (controllo batteria).
P2 non inserito
I rivelatori collegati agli ingressi da 1 ad 8 sono del tipo a doppio bilanciamento.
Le sirene collegate ai morsetti 16 e 17 sono del tipo a doppio bilanciamento.
PONTICELLO P3: tensione di riferimento sulla linea seriale.
In caso di utilizzo di più MODULI BASE presenti sullo stesso impianto, Il ponticello P3 deve essere inserito in un solo MODULO e
lasciato aperto sugli altri (preferibilmente il ponticello dovrebbe essere inserito SOLO sul Modulo Base con lettera più bassa).
In caso di utilizzo di un solo MODULO BASE presente nell’impianto, il ponticello P3 deve essere inserito.
11
15) ESEMPIO DI CONFIGURAZIONE DI UN IMPIANTO:
1) configurare i Moduli Base partendo dalla lettera “A”. Esempio: 1 modulo = “A”; 2 moduli = “A” e “B”; ecc..
2) configurare i Modulo Radio partendo dalla prima lettera libera successiva a quella utilizzata nei Moduli Base. Esempio: se l’ultimo Modulo
Base è stato configurato “A” il Modulo Radio si chiamerà “B” se si devono utilizzare fino ad 8 rivelatori Radio, “B” ed “C” se si devono
utilizzare fino a 16 rivelatori Radio, “B” ,“C” e “D” se si devono utilizzare fino a 24 rivelatori Radio.
3) configurare i rivelatori seriali partendo dalla lettera successiva a quella utilizzata nel Modulo Radio. Esempio: se l’ultimo Modulo Radio è
stato configurato “D”, il primo rivelatore seriale sarà “E1” e di seguito “E2” ecc...
4) configurare le consolle partendo dalla lettera “A”
5) configurare gl Attivatori 6 zone partendo dalla lettera “A”
GND
OR ABIL
MAN SIR 1
MAN SIR 2
C/SIRINT
+ALIM SIR.
GND
MANOM
GND
+ 14,3V
C/SIREXT
EVEXT1
EVEXT2
AND ABIL
+
LINE
ELN 5
+
LINE
Rivelatore seriale
E LN 6
Rivelatore seriale
10 11 12 13 14 19 10 35 10 29 15 16 17 18
+
LINE
IN. 14,3V
IBA
GND
GND
+ BATT
+
LINE
Rivelatore seriale
A
49
48
10
10
39
ELN 3
10
59
IDENTIFICATORE
HARDWARE
E LN 4
Rivelatore seriale
GND
+ ALIM AUX
+
SEGUIRE LA FRECCIA GRIGIA PER
LA CORRETTA PROCEDURA.
P1
P2
LINE
ELN 1
+
LINE
Rivelatore seriale
E LN 2
Rivelatore seriale
COLLEGAMENTO
ANTIMANOMISSIONE
P3
29 1
2
3
4
+
9 10 20 10 9
5
6
7
LINE
8
D LN 7
+
LINE
Rivelatore seriale
+ 14,3V
IN1
IN2
IN3
IN4
+ ALIM
GND
LINE
GND
+ ALIM
IN5
IN6
IN7
IN8
Rivelatore seriale
D LN 8
+
LINE
D LN 5
+
LINE
Rivelatore seriale
IDENTIFICATORE
9 10 20 36 50
LINE
MIC.
SPEAK.
A
+
LINE
MIC.
SPEAK.
+
CODICE
SMARRITO
Rivelatore seriale
Consolle
Consolle
MANOMISSIONE
MANOMISSIONE
CODICE
SMARRITO
B
+
LINE
IDENTIFICATORE
9 10 20 36 50
D LN 3
+
LINE
Rivelatore seriale
A
IDENTIFICATORE
MANOMISSIONE
B
+
Attivatore 6 zone
+
LINE
+
Attivatore 6 zone
MANOMISSIONE
9 10 20
LINE
D LN 1
Rivelatore seriale
LINE
IDENTIFICATORE
D LN 6
D LN 4
Rivelatore seriale
+
LINE
D LN 2
Rivelatore seriale
9 10 20
B
L
N
7
Rivelatore radio
B
L
N
8
Rivelatore radio
INTERFACCIA RADIO
B
L
N
5
Rivelatore radio
GND
+ ALIM AUX
10
MANOMISSIONE
59
C
B
(17÷24) ID3
(9÷16) ID2
(1÷8) ID1
B
L
N
3
Rivelatore radio
B
L
N
6
Rivelatore radio
B
L
N
4
Rivelatore radio
C
L
N
5
Rivelatore radio
C
L
N
3
Rivelatore radio
C
L
N
6
Rivelatore radio
C
L
N
4
Rivelatore radio
Led Rosso
+ALIM
GND
LINE
RESET CONFIG.
9 10 20
12
B
L
N
1
Rivelatore radio
B
L
N
2
Rivelatore radio
C
L
N
1
Rivelatore radio
C
L
N
2
Rivelatore radio
16) SCHEMA DI COLLEGAMENTO:
+ 14,2 V
GND
C/BATT
+ C/SIR
C/SIR
TAMPER
TAMPER
SIRENA ECHO 2000
P1 = pos. A
A
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 1
P2
P1
DT TERVIS NC
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 2
P2
P1
DT TERVIS NC
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 3
P2
P1
DT TERVIS NC
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
P3 = INSERITO
29 1
2
3
4
9 10 20 10 9
5
6
7
IN 4
P2
P1
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 7
P2
P1
DT TERVIS NC
COLLEGAMENTO
ANTIMANOMISSIONE
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 6
P2
P1
DT TERVIS NC
8
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
P2
P1
4
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 5
P2
P1
PHONE
OUT
DT TERVIS NC
LINE
IN
LINEA
TERRA
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
A
3
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 8
DT TERVIS NC
IN. 14,3V
GND 10
IBA
+ ALIM AUX 59
GND
IDENTIFICATORE
GND
HARDWARE
+ BATT
P1 = INSERITO
P2 = INSERITO
2
EARTH
TEL.
LINEA
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
MAN
MAN
ALL
ALL
DT TERVIS NC
TEL.
1
10 11 12 13 14 19 10 35 10 29 15 16 17 18
49
48
10
10
39
BATT.
MICRO
SWITCH
31 31
GND
OR ABIL
MAN SIR 1
MAN SIR 2
C/SIRINT
+ALIM SIR.
GND
MANOM
GND
+ 14,3V
C/SIREXT
EVEXT1
EVEXT2
AND ABIL
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
19 10 15 17
LAMP.
+ 14,3V
IN1
IN2
IN3
IN4
+ ALIM
GND
LINE
GND
+ ALIM
IN5
IN6
IN7
IN8
+ ALIM
GND
C/SIR
TAMPER
TAMPER
SIRENA ECHO 3
DT TERVIS NC
PROGRAMMAZIONE:
P1 = NON INSERITO (FUNZIONAMENTO IN AND)
P2 = INSERITO (ANTIACCECAMENTO ESCLUSO)
P3 = INSERITO (ANTISTRAPPO NON PRESENTE)
+ 14 V
COMBINATORE TELEFONICO REPORTER 2000 CTR21:
MESSAGGIO 1 =ALLARME e MANOMISSIONE
MESSAGGIO 2 = NON UTILIZZATO
PROGRAMMAZIONE PONTICELLI P1, P2, P3 = POSIZIONE A.
IMPORTANTE:
UTILIZZANDO IL MORSETTO 18 AND ABIL DEL REPORTER 2000
CTR21 COLLEGATO AL MORSETTO 18 AND ABIL DEL MODULO
BASE, SI AVRA’ LA PARTENZA DEL COMBINATORE SOLO AD
IMPIANTO ATTIVATO TOTALMENTE.
SE SI VUOLE LA PARTENZA DEL COMBINATORE ANCHE PER
IMPIANTO ATTIVATO PARZIALMENTE OCCORRE UTILIZZARE IL
MORSETTO 11 OR ABIL DEL MODULO ANZICHE’ IL MORSETTO 18
AND-ABIL.
IDENTIFICATORE
A
LINE
MIC.
SPEAK.
IDENTIFICATORE
9 10 20 36 50
MANOMISSIONE
CODICE
SMARRITO
9 10 20
B
IDENTIFICATORE
9 10 20 36 50
IDENTIFICATORE
Attivatore 6 zone
MANOMISSIONE
A
+
LINE
MIC.
SPEAK.
+
CODICE
SMARRITO
B
Attivatore 6 zone
+
IN1
GND
MANOMISSIONE
+
IN2
29 10 51 52 18 10 41
P1
P2
P3
A
B
GND
AND ABIL
Consolle
Consolle
TAMPER
OUT TLC
MANOMISSIONE
LINE
TAMPER
LINE
+ BATT
39 10
BATT
9 10 20
13
Memorandum configurazione impianto
Indirizzo rivelatore:
da “A1” ad “H8”
14
Zona di
appartenenza
da “1” a “6”
Tipo di rivelatore e Descrizione posizione
(esempio: Doppia Tecnologia posizionato in soggiorno)
SYSTEME BUS TERVIS
INTRODUCTION
MODULE BASE
AVEC CHARGEUR
Cod. 056070 ALIM. 3 A - SANS CONTROLE IBA
Cod. 056071 ALIM. 3 A - AVEC CONTROLE IBA
15
1) ARCHITECTURE DU SYSTEME BUS TERVIS
Le système Bus TERVIS est constitué d’un certain nombre d’éléments reliés entre eux par trois fils. Ce Bus permet un échange constant
d’informations entre les éléments du système. Il n’y a aucune limitation dans le câblage, en effet celui-ci peut être effectué en parallèle,
en étoile, etc... Pour contrôler les distances maximales admises il convient de vérifier la consommation de l’élément que l’on souhaite
raccorder et de consulter le tableau suivant.
Section
2
0,22 mm
2
0,5 mm
2
1 mm
Courant max disponible à 100m
Courant max disponible à 200m
Courant max disponible à 300m
150 mA
80 mA
35 mA
300 mA
200 mA
100 mA
500 mA
300 mA
200 mA
Les appareils reliés sur le Bus prennent le nom de PERIPHERIQUES BUS et il peut y en avoir 64 en tout (Consoles, Lecteurs, Détecteurs
Bus, etc..).
Pour savoir le nombre maximum de périphériques par type, veuillez consulter la documentation de chaque périphérique.
MODULE
BASE
LIGNE BUS
CONSOLE
LIGNE BUS
DETECTEUR
BUS
LIGNE BUS
LECTEUR
BUS
Important : en cas d’installation complexes, avec un grand nombre d’éléments reliées, il faudra veuiller à alimenter correctement le
système. Eventuellement il faudra utiliser plusieurs Modules de Base avec chargeur de 3A. Pour assurer une distribution correcte de
l’alimentation les Modules seront reliés entre eux par le Négatif et par le Bus. En ce cas la distance sera de 1000 mêtres. Le Positif de
chaque Module sera utilisé pour alimenter les détecteurs reliés.
Dans chaque installation il faudra avoir au moins :
- UN MODULE BASE AVEC CHARGEUR. Celui-ci fournira l’alimentation au système, les zones de détection et les sorties pour relier les
sirènes;
- UN ELEMENT DE GESTION DE L’INSTALLATION. On pourra avoir soit une CONSOLE, soit un LECTEUR 6 BLOCS soit un LECTEUR 2
BLOCS. De même il est possible de n’utiliser la CONSOLE que pour la phase de configuration du système puis de retirer celle-ci.
En ce qui concerne les détecteurs, on peut relier ceux-ci de plusieurs façon au système. Il y en a donc plusieurs types. Leur nombre maximum
est 64, le type de raccordement distingue ceux-ci, on peut avoir :
- Détecteur raccordé directement au BUS. Chaque détecteur dialogue directement sur le BUS avec les autres éléments du système.
- Détecteur raccordé directement sur le MODULE BASE . Chaque Module de Base peut gérer jusqu’à 8 détecteurs reliés soit en N.F. soit en
Double Equilibrage. Les détecteurs peuvent avoir des caractéristiques de fonctionnement différentes.
Les détecteur de type N.F. : sur une zone du Module Base on peut relier soit un seul détecteur pour identifier clairement celui-ci soit une
ligne de détecteurs en sachant que l’indication d’alarme sera alors globale.
Les détecteurs à Double Equilibrage : sur une seule zone on reliera un SEUL détecteur. Ce type de raccordement offre de nombreux avantages
car le dialogue avec la centrale est bidirectionnel et est effectué sur un seul fil. La Centrale (Module Base) par ce fil autorise le fonctionnement
du détecteur à la mise en service du bloc auquel il appartient et le détecteur fournit les informations d’alarme et d’autoprotection de façon
détaillée.
- Détecteur raccordé au MODULE RADIO (24 détecteurs IR RADIO ou CONTACTS RADIO.
Chaque MODULE gère au maximum 24 détecteurs RADIO.
16
2) UTILISATION DES IDENTIFICATEURS
Sur un système Bus il est nécessaire que chaque élément du système ait une identité ou adresse qui lui soit propre. Ceci permet d’effectuer
les échanges d’informations rapidement et sans erreurs. Ces adresses sont attribuées à l’aide d’IDENTIFICATEURS. Ces IDENTIFICATEURS
sont des supports plastique enfichables qui sont plaçés sur la platine de chaque élément du système. Chaque élément ainsi nommé transmet
son adresse lors de chaque communication de façon à être reconnu.
Evidemment deux PERIPHERIQUES DU MEME TYPE ne peuvent avoir la même adresse, le même nom, sous peine de conflit d’adressage
qui sera visualisé sur la console par un message d’erreur.
Exemple1: deux consoles identifiées comme “A” ne fonctionnent pas L’une doit être appelée “A” et l’autre “B”;
Exemple2: deux détecteurs identifiés comme A1” ne fonctionnent pas correctement l’un sera appelé “A1” et l’autre “A2”.
Exemple3: un Module Base appelé “A” et un détecteur bus appelé “A1” ne seront pas acceptés. Le Module Base sera appelé “A” et le
détecteur Bus “B1”.
Par contre il est possible d’avoir deux PERIPHERIQUES DIFFERENTES avec une même ADRESSE : par exemple une console “A” et
un LECTEUR 6 BLOCS nommé “A”.
Les IDENTIFICATEURS sont donc constitués par une seule lettre ou encore par une lettre suivie d’un numéro. Ces numéros ne sont
attribués qu’aux détecteurs, ainsi pour leur donner une addresse parmi les 64 disponibles nous disposerons de 8 lettres (de “A” à “H”)
et de 8 chiffres (de “1” à “8”). Cette technique permet donc d’identifier 8 fois 8 soit 64 détecteurs.
Précisons que : les détecteurs ne peuvent occuper qu’une seule adresse parmi les 64 disponibles;
- sur le Module Base il y a 8 zones de détection, ainsi si ce module de base s’appelle “A”, les détecteurs reliés aux entrées seront
adressés de “A1” à “A8”.
- chaque Module Radio peut gérer 24 détecteurs par groupes de 8. Ainsi :
- ayant jusqu’à 8 détecteurs Radio sur un Module Radio “B”, ceux-ci seront adressés de “B1” à “B8”.
- ayant 16 détecteurs Radio le Module Radio sera nommé “B” et “C”, les détecteurs occuperont les adresses de “C1” à “C8”.
- si l’on a 24 détecteurs Radio, le Module Radio sera nommé “B”, “C” et “D”, les détecteurs occuperont les adresses de “B1” à “D8”.
Si certaines adresses d’un Module (Base ou Radio) ne sont pas utilisées, par exemple “D8” sur le Module Radio “D”, l’adresse en
question ne pourra être utilisée que pour un autre détecteur du même type.
2a) TYPE DE PERIPHERIQUES DISPONIBLES
Note
Type
Type d’adressage
Nombre maximum
d’éléments
Les éléments du même type ne peuvent
Module Base
Lettre (8 max)
8
avoir la même adresse. Les adresses
Module Radio
Lettre (8 max)
8
seront donc attribuées en succession.
Détecteurs Bus
Lettre et chiffre (8 lettres et 8 chiffres max)
64
Les éléments périphériques différents
Consoles
Lettre (8 max)
8
peuvent avoir la même adresse.
Lecteur 6 blocs
Lettre (8 max)
8
Lecteur 2 blocs
Lettre (8 max)
8
17
3) POUR COMMENCER
Une fois que les raccordements sont effectués et vérifiés (voir la documentation de chaque produit) il faudra procéder de la façon suivante:
1) Placer les IDENTIFICATEURS sur chaque périphérique. Le système lira les adresses ainsi que les prédispositions effectuées au
moyen de cavaliers au moment même ou l’alimentation sera fournie. L’adressage (ou attribution des identificateurs) doit être effectué
en observant les règles suivantes :
a) Configurer les MODULES DE BASE en partant de la lettre “A”. Exemple MODULE 1 = “A”, MODULE 2 = “B”, ETC...
b) Configurer les MODULES RADIO (qui peuvent avoir trois adresses) en partant de la première lettre disponible après celles utilisées
pour les MODULES BASE. Exemple si le dernier MODULE BASE s’appelle “B”, le premier MODULE RADIO s’appelle “C” s’il ne gère
que 8 détecteurs, “C” et “D” s’il en gère 16 ou encore “C”, “D” et “E” s’il gère 24 détecteurs.
c) Configurer les détecteurs BUS en partant de la première lettre disponible. Exemple si le dernier MODULE RADIO est “E”, le premier
détecteur BUS sera “F1”, le deuxième “F2” et ainsi de suite.
d) Configurer la première CONSOLE en partant de l’adresse ou lettre “A”.
e) Configurer les LECTEURS 6 BLOCS en partant de la lettre “A”.
f) COnfigurer les LECTEURS 2 BLOCS en partant de la lettre “A”.
Faisons l’hypothèse d’une installation avec les éléments suivants :
1 Module Base
2 Consoles
1 Lecteur 6 Blocs
1 Module Radio
5 Détecteurs NF
9 Détecteurs Radio
7 Détecteurs Bus
1 sirène Interne
1 sirène Externe
DISPOSITIF
ADRESSE
1 Module Base
2 Console
A
A
1 Lecteur 6 blocs
1 Module Radio
5 Détecteurs N.F.
9 Détecteurs Radio
B
NOTE
LE MODULE BASE, LA CONSOLE ET LES LECTEURS PEUVENT
AVOIR LA MEME ADRESSE ETANT DE TYPE DIFFERENT
A
B
C
--
METTRE LES ADRESSES EN PARTANT DE LA PREMIERE LETTRE
LIBRE APRES LE MODULES DE BASE (ICI “B”, “C”).
LES DETECTEURS NF NE SONT PAS ADRESSES CAR ILS SONT
DIRECTEMENT RELIES AU MODULE DE BASE QUI LES NOMME
“A1, A2, A3, A4, A5” EN FONCTIUON DE LA BORNE A LAQUELLE
ILS SONT RELIES. LES ZONES NON UTILISESS NE SERONT PAS
GEREES (A6, A7, A8).
B1, B2, B3, B4, B5, B6, B7, B8, C1
LES DETECTEURS RADIO PRENNENT LE NOM DU MODULE
AUQUEL ILS SONT RELIES. ICI LES DETECTEURS “C2” A “C8”
(DISPONIBLES COMME DETECTEURS RADIO SEULEMENT) NE
SONT PAS UTILISES.
D1, D2, D3, D4, D5, D6, D7
LES DETECTEURS BUS SONT ADRESSES EN UTILISANT LA
PREMIERE LETTRE DISPONIBLE. LE DETECTEUR “D8” (QUI NE
POURRA ETRE QUE BUS ENSUITE) N’EST PAS UTILISE.
1 Sirèna interne
--
1 Sirène externe
--
LA SIRENE INTERNE ET LA SIRENE EXTERNE NE SONT PAS
ADRESSEES CAR DIRECTEMENT RELIEES AU MODULE DE BASE.
7 Détecteurs Bus
18
4) Première alimentation du système (synchronisation)
Si l’installation a été réalisée avec un seul Module Base avec chargeur ou encore avec plusieurs Modules Base et un seul chargeur,
lorsque les IDENTIFICATEURS ont étés plaçés, vérifier que le pontet P3 soit en place puis alimenter le système et vérifier les indications
reportées au point 4a.
Si l’installation comporte plusieurs chargeurs ceux-ci doivent être reliés au même compteur électrique, ceci pour faciliter la synchronisation
en cas d’absence d’alimentation et de retour de celle-ci.
La phase de synchronisation doit être réalisée comme suit :
- courtcircuiter la borne 20 (LINE) du PREMIER MODULE BASE à GND;
- alimenter tous les Modules Base avec le P3 enlevé et sans IDENTIFICATEUR;
- éliminer le court-circuit;
- remettre P3 sur le premier Module Base;
- remettre en place les IDENTIFICATEURS;
- après quelques secondes sur la console on verra apparaître l’indication SYSTEME il faudra alors passer au point (4a).
4a) Une Console est présente. L’installation passe automatiquement en MAINTENANCE (SYSTEME).
CLIGNOTANT
SYSTEME
Voir la PROCEDURE D’INITIALISATION SUR LA DOCUMENTATION DE LA CONSOLE
4b) Il n’y a pas de Console mais un LECTEUR 6 BLOCS. L’installation va automatiquement en MAINTENANCE (SYSTEME).
L= clignotant
L
Voir la PROCEDURE D’INITIALISATION SUR LA DOCUMENTATION DU LECTEUR 6 BLOCS
4c) Dans l’installation il n’y a ni console ni lecteur 6 blocs mais un LECTEUR 2 BLOCS.
L= clignotant
L
Voir la PROCEDURE D’INITIALISATION SUR LA DOCUMENTATION DU LECTEUR 2 BLOCS
5) COMMENT AJOUTER, ENLEVER OU REMPLACER UN ELEMENT DU SYSTEME :
Pour pouvoir ajouter, enlever ou substituer un élément du système il faudra suivre la procédure suivante :
- porter le système en MAINTENANCE SYSTEME au moyen de la CONSOLE ou du LECTEUR (voir les documentations respectives);
- ouvrir le boitier du MODULE BASE avec chargeur, enlever la batterie et débrancher l’alimentation principale;
- Ajouter, enlever ou subtituer l’élément du système;
- placer l’IDENTIFICATEUR sur le nouvel élément;
- fournir de nouveau l’alimentation au système et vérifier qu’il passe bien en MAINTENANCE;
- programmer éventuellement le nouvel élément selon les indications fournies dans sa documentation technique.
Important:
- les opérations de variation de la configuration ne peuvent être effectuées qu’en mode MAINTENANCE;
- à l’occasion de la première alimentation chaque élément du système reçoit automatiquement un code qui identifie le système auquel
il appartient. Ainsi si l’élément en question doit être installé sur un autre système il faudra effacer ce code système en suivant la
procédure indiquée au point 6.
19
6) RESET D’UN ELEMENT ENLEVE D’UNE INSTALLATION :
Cette opération de reset est nécessaire lorsque l’on souhaite faire passer un élément d’un système à un autre.
Il faut :
- enlever l’IDENTIFICATEUR (lettre et/ou numéro) à l’élément en questiont;
- alimenter le dispositif ouvert (autoprotection active);
- le reset change d’un dispositif à l’autre.
Module base: fermer l’autoprotection jusqu’à ce que l’on entende deux claquements du relais (reset effectué).
Module radio: fermer l’autoprotection jusqu’à ce que le LED ROUGE clignote 8 fois (reset effectué).
L e c t e u r 6 b l o c s : f e r m e r l ’ a u t o p r o t e c t i o n j u s q u ’ à c e q u e l a L E D V E RT E c l i g n o t e 8 f o i s ( r e s e t e ff e c t u é ) .
Lecteur 2 blocs: fermer l’autoprotection jusqu’à ce que la LED du lecteur clignote 8 fois(reset effectué).
Console: lorsque la Console est privée d’IDENTIFICATEUR elle indique “ADRESSE”; appuyer sur la touche “C” jusqu’à ce que
l’indication “RESET” apparaîsse. Lacher la touche “C” et, lorsque l’indication “ADRESSE” apparaît de nouveau, enlever l’alimentation.
Détecteurs Bus: fermer la touche d’autoprotection jusqu’à ce que la LED ROUGE effectue 8 clignotements (Reset effectué).
7) RESET DU SYSTEME SANS FONCTION MAINTENANCE:
Cette procédure est nécessaire lorsque l’un des éléments du système ne fonctionne pas correctement (console en panne, ou lecteurs
en panne) rendant ainsi impossible le passage en MAINTENANCE. Voici la procédure :
- bloquer les dispositifs de signalisation (sirènes, transmetteurs). Attention cette procédure peut créer une condition d’autoprotection;
- enlever toute alimentation au système;
- ouvrir les couvercles des dispositifs reliés au bus et enlever les identificateurs (lettre et chiffre);
- alimenter de nouveau le système avec toutes les autoprotections ouvertes;
- effettuer le reset des dispositifs comme indiquer au point 6.
Terminer la procédure de reset de tous les dispositifs Bus puis mettre de nouveau en place les IDENTIFICATEURS.
8) CONTROLE PERIODIQUE DE LA BATTERIE
Le Module Base effectue un contrôle périodique de l’état de charge de la batterie dans les conditions suivantes :
- toutes les heures (SEULEMENT avec Module Base COD. 056071);
- à chaque entrée dans le MENU INSTALLATEUR ou UTILISATEUR (SEULEMENT avec Module Base COD. 056071);
- à chaque utilisation du LECTEUR 6 BLOCS (SEULEMENT avec Module Base COD. 056071).
La signalisation de panne est fournie dans les conditions suivantes :
- En cas d’absence secteur et de batterie déchargée au dessous de 11,2V;
IMPORTANT: en cas d’absence secteur le système fonctionne correctement jusqu’à ce que la charge de la batterie est supérieure à
10V. Le système s’arrête de fonctionner au dessous de cette tension pour éviter la décharge totale de la batterie. Le Module Base
cod. 056070 ne contrôle la batterie qu’en cas d’absence secteur.
20
9) Bornes dispositifs TERVIS - numéros
Tous les dispositifs TERVIS de la nouvelle génération adoptent un critère univoque pour la numération des bornes. Un numéro est attribué à
chaque signal (le numéro 10 représente un GND, le numéro 29 un positif 14,3 Volt, ecc..) de façon à faciliter au maximum le travail de
l’installateur. Voici le tableau récapitulatif :
N°
Description
N°
Description
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
zone 1
zone 2
zone 3
zone 4
zone 5
zone 6
zone 7
zone 8
Positif 13,6V
GND
OR abil
Autoprotection sirène intérieure 2
Autoprotection sirène intérieure 1
Commande sirène intérieure
Commande sirène extérieure
Entrées évènements sirène extérieure 1
Entrée évènements sirène extérieure 2
AND abil
Positif sirène intérieure 13,6V
Ligne sérielle BUS
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
Sortie LED Verte (SECTEUR)
Sortie LED Roouge Bloc 1
Sortie LED Rouge Bloc 2
Sortie LED Jaune (Autoprotection)
Entrée autoprotection générale
Micro 1
Micro 2
Micro 3
Positif batterie 13,6V
Entrée commande retardée
Out télécommande 1
Out télécommande 2
Out télécommande 3
Out télécommande 4
Out télécommande 5
Out télécommande 6
Out panne alimentation (controle batterie)
IBA (Blocage chargeur)
Positif chargeur 14,3V
Haut-parleur (speaker)
IN1 transmetteur vocal
IN2 transmetteur vocal
Positif pour dispositifs autoalimentés + 14,3V
Entrée données clef électronique
Alimentation 13,6V pour platines auxiliaires - non protégée
par PTC.
21
10) MODULE BASE AVEC CHARGEUR
Tamper
Phase 1
Tamper
Phase 2
F
U
S
E
FUSE 4A
Switch
d’autoprotection
6 mm
6 mm
6 mm
Assemblage centrale
10a) montage
- Prendre le gabarit au centre de ce document;
- Mettre à niveau puis marquer l’emplacement des trous;
- Percer les trous (5 trous de 6mm de diamètre);
- Fixer le boitier au mur;
- Relier secteur et terre au bornier;
- Relier la batterie au bornier latéral du Module Base;
- Fixer le microswitch d’autoprotection en procédant comme indiqué sur la figure;
- Effettuer les raccordements et prédispositions;
- Effettuer la PROCEDURE D’INITIALISATION;
- Relier la batterie aux câbles prévus en RESPECTANT LA POLARITE;
- Effettuer la programmation;
- Mettre en place le couvercle et fermer celui-ci à l’aide des vis.
22
GND
OR ABIL
A/P SIR 1
A/P SIR 2
C/SIRINT
+ALIM SIR.
GND
A/P
GND
+ 14,3V
C/SIREXT
EVEXT1
EVEXT2
AND ABIL
11) PLATINE ET PONTETS DU MODULE BASE
10 11 12 13 14 19 10 35 10 29 15 16 17 18
Vers Chargeur
Vers batterie
IN. 14,3V
IBA
GND
GND
+ BATT
49
48
10
10
39
10
59
IDENTIFICATEUR
ADRESSE
GND
+ ALIM AUX
Vers
dispositifs
auxiliaires
P1
P2
CONNECTION
AUTOPROTECTION
P3
F1
4A
2
3
4
9 10 20 10 9
5
6
7
8
+ 14,3V
ZONE 1
ZONE 2
ZONE 3
ZONE 4
+ ALIM
GND
BUS
GND
+ ALIM
ZONE 5
ZONE 6
ZONE 7
ZONE 8
29 1
12) Caractéristiques générales
- DEGRE PROTECTION ENVELOPPE IP 3X.
- CONDITIONS DE FONCTIONNEMENT CORRECT:
- humidité relative 95% MAX.
- température de 5 à 40° C.
AUTOPROTECTION BOITIER : ouverture et arrachement.
Tension secteur: 230 V ~ 50 Hz ± 10%.
Courant nominal en charge : 250 mA.
- DIMENSIONS: 33x24x13 cm.
- POIDS: 2 Kg. environ.
12a) Groupe alimentation 3A
Sortie groupe alimentation: 14,3V 3A MAX.
Sortie vers dispositifs externes: 13,6V
1,5 A MAX.
Sorties vers dispositifs externes autoalimentés: 14,3V
1A MAX.
Consommation Module Base: 59 mA MAX.
Batterie: Rechargeable 12 V nom. - 15 Ah MAX.
Protections:
- entrée secteur: surtensions et court-circuit par fusible de 4A.
- Raccordement batterie: inversions de polarité et surtensions par fusible F1 de 4A.
Temps de recharge batterie 18 h MAX à partir de 11 V
vie prévue pour la batterie: 12 mois minimum.
23
13) Raccordements au bornier (Fig. 4)
MORSETTO
DESCRIPTION
29 OUT + 14,3V
(n°2 sorties)
Sorties charge batterie pour dispositifs autoalimentés (sirènes, transmetteur) 14,3 V
sortie. Protégées par fusibles à réarmement PTC.
9 OUT ALIM.
(n°2 sorties)
Sortie alimentation dispositifs externes 13,6 V
PTC
59 + ALIM AUX
Sortie alimentation pour MODULES, 13,6 V
. Sortie NON PROTEGEE PAR PTC. Cette sortie ne doit
être utilisée que pour alimenter d’autres Modules logés dans le même boitier que le Module Base. Il ne faut pas
utiliser cette sortie pour alimenter des détecteurs ou autres dispositifs comme transmetteurs, sirènes , etc...
49 IN 14,3V
Entrée alimentation principale 14,3V
switching.
19 + ALIM SIR
Sortie alimentation pour sirène interne 13,5 V
39 + BATT
Borne pour relier la batterie (15Ah MAX) pour l’autoalimentation du Module Base en cas d’absence secteur.
Pour relier le négatif de la batterie utiliser un GND.
48 IBA
Sortie de commande de blocage du chargeur (SEULEMENT pour les chargeurs prédisposés). Cette sortie
limite la sortie du chargeur à 11V et vérifie que la tension de charghe de la batterie soit supérieure. En cas
contraire une indication de panne est fournie. La sortie est ouverte au repos et ferme sur un négatif pendant
le contrôle du chargeur. Le contrôle est effectué toutes les heures et systématiquement à chaque mise en
service.
10 (GND) (n°5 sorties)
Négatif commun (masse).
1 ZONE 1
2 ZONE 2
3 ZONE 3
4 ZONE 4
5 ZONE 5
6 ZONE 6
7 ZONE 7
8 ZONE 8
Entrées centrale de type N.F. sur négatif ou encore à double équilibrage (programmation par P2)
Les entrées peuvent être instantanées, retardées ou lançées par programmation effectuée sur la Console.
LAISSER OUVERTES LES BORNES NON UTILISEES.
35 A/P
Entrée autoprotection des dispositifs externes de type N.F. sur négatif.
FERMER A LA MASSE SI NON UTILISEE
12 A/P SIR 1
13 A/P SIR 2
Entrée AUTOPROTECTION sirène de type N.F. vers négatif
FERMER A LA MASSE SI NON UTILISEE
16 EVEXT 1
17 EVEXT 2
Entrée pour évènements en provenance de dispositifs externes de type N.F vers négatif ou à Double équilibrage
(caractérisation par P2)
En mode NF (P2 en place) Entrée de contrôle batterie: FERMER A NEGATIF SI NON UTILISEE.
En mode DOUBLE EQUILIBRAGE (P2 enlevé) l’entrée fournira la signalisation de batterie déchargée et
d’autoprotection (seulement avec sirènes à double équilibrage) EQUILIBRER SUR NEGATIF SI NON UTILISEE
(R= 10Kohm).
11 OR ABIL
Sortie OR des BLOCS du système. Entre en fonction lorsque l’un des blocs du système est en marche et passe
au repos lorsque tous les blocs sont à l’arrêt.. Cette sortie sert pour la commande d’asservissement de dispositifs
extérieurs (ex. transmetteur). La sortie donne un négatif au repos et un positif en marche. Peut être reliée à la
borne ABIL des détecteurs à mémoire.
18 AND ABIL
Sortie AND des BLOCS du système. Entre en fonction lorsque tous les BLOCS sont en marche et passe au
repos lorsqu’un l’un des blocs passe à l’arrêt La sortie fournit un négatif au repos et un positif en marche. A
utiliser pour raccorder un transmetteur qui ne fonctionnera que lorsque tous les blocs seront en service, mise
en service totale.
14 C/SIRINT
Sortie de commande pour la sonnerie de la sirène intérieure (2 minutes en sortie usine, programmable par
console). La sirène doit être bloquée par un positif.
15 C/SIREXT
Sortie de commande de la sirène extérieure (2 minutes en sortie usine mais programmable par console). La
sirène doit être bloquée par un positif.
Important: en cas d’alarme provoquée par une ZONE RETARDEE cette sortie ne s’activera que 30 secondes
après la sirène intérieure.
20 LINE BUS
Ligne bus de communication avec les autres périphériques.
500 mA MAX par
500 mA MAX par sortie. Protégées par fusible à réarmement
. On peut relier sur cette borne le positif d’alimentation du chargeur
500 mA MAX protégée par fusible à réarmement PTC
IMPORTANT:
Pour conserver le degré de protection de l’enveloppe, les câbles de raccordement devront entrer dans le boitier par l’arrière de celui-ci. Pour
les raccordements des dispositifs au Module Base nous conseillons d’utiliser un câble blindé (section 0,22 mm² min - voir tableau page 2
pour plus ample information). L’écran de ce câble devra être relié à la borne GND du MODULE BASE et doit être libre de l’autre côté.
24
14) PROGRAMMATION CAVALIERS
PONTET P1: programmation de l’autoprotection.
P1 en place
Sorties 14 (C/SIRINT) et 15 (C/SIREXT) opérationnelles pour AUTOPROTECTION EN ET HORS-SERVICE.
P1 enlevé
Sorties 14 (C/SIRINT) et 15 (C/SIREXT) opérationelles pour AUTOPROTECTION SEULEMENT EN MARCHE.
PONTET P2: programmation du type de détecteurs utilisés sur le Module de Base.
P2 en place
Les détecteurs reliés aux zones de 1 à 8 sont de type normalement fermé (N.F.) sur négatif
Entrées EVEXT 1 (16), EVEXT 2 (17) de type N.F. (contrôle batterie).
P2 enlevé
Les détecteurs reliés auz zones de 1 à 8 sont à Double Equilibrage.
Les sirènes reliées aux bornes 16 et 17 sont à double équilibrage.
PONTET P3: tension de référence sur le BUS.
S’il y a plusieurs MODULES BASE sur le même système, le pontet P3 ne devra être plaçé que sur le premier MODULE. Par contre
si l’on utilise qu’un seul MODULE BASE il faudra mettre P3 en place.
25
15) Exemple de CONFIGURATION D’UN SYSTEME:
1) Configurer les MODULES BASE en partant de la lettre A. Exemple MODULE 1 = “A”, Module 2 = “B”, etc...
2) Configurer les Modules Radio en partant de la première lettre disponible. Exemple si le dernier Module s’appelait “A” le Module Radio
s’appellera “B” s’il gère 8 détecteurs, “B” et “C” s’il en gère 16 et “B” “C” et “D” s’il en gère 24.
3) Configurer les détecteurs Bus en partant de la première lettre disponible. Exemple si la dernière lettre utilisée était “D”, le premier détecteur
s’appelera “E1” puis “E2” et ainsi de suite.
4) Configurer la première Console comme “A”
5) Configurer le premier LECTEUR 6 Blocs comme “A”
GND
OR ABIL
MAN SIR 1
MAN SIR 2
C/SIRINT
+ALIM SIR.
GND
MANOM
GND
+ 14,3V
C/SIREXT
EVEXT1
EVEXT2
AND ABIL
+
LINE
ELN 5
+
LINE
Détecteur bus
E LN 6
Détecteur bus
10 11 12 13 14 19 10 35 10 29 15 16 17 18
+
LINE
IN. 14,3V
IBA
GND
GND
+ BATT
+
LINE
Détecteur bus
A
49
48
10
10
39
ELN 3
10
59
IDENTIFICATEUR
E LN 4
Détecteur bus
GND
+ ALIM AUX
+
SUIVRE LA FLECHE GRISE POUR
UNE CORRECTE CONFIGURATION
P1
P2
LINE
ELN 1
+
LINE
Détecteur bus
E LN 2
Détecteur bus
AUTOPROTECTION
P3
29 1
2
3
4
+
9 10 20 10 9
5
6
7
LINE
8
D LN 7
+
LINE
Détecteur bus
+ 14,3V
IN1
IN2
IN3
IN4
+ ALIM
GND
LINE
GND
+ ALIM
IN5
IN6
IN7
IN8
Détecteur bus
D LN 8
+
LINE
D LN 5
+
LINE
Détecteur bus
CODE
PERDU
A
IDENTIFICATEUR
LINE
MIC.
SPEAK.
AUTOPROTECTION
+
LINE
MIC.
SPEAK.
+
Détecteur bus
Console
Console
9 10 20 36 50
AUTOPROTECTION
CODE
PERDU
B
+
LINE
IDENTIFICATEUR
9 10 20 36 50
D LN 3
+
LINE
Détecteur bus
A
IDENTIFICATEUR
AUTOPROTECTION
B
+
Lecteur 6 blocs
+
LINE
+
Lecteur 6 blocs
AUTOPROTECTION
9 10 20
LINE
D LN 1
Détecteur Bus
LINE
IDENTIFICATEUR
D LN 6
D LN 4
Détecteur bus
+
LINE
D LN 2
Détecteur bus
9 10 20
B
L
N
7
Détecteur radio
B
L
N
8
Détecteur radio
INTERFACE RADIO
B
L
N
5
Détecteur radio
B
L
N
6
Détecteur radio
C
L
N
5
Détecteur radio
C
L
N
6
Détecteur radio
AUTOPROTECTION
GND
+ ALIM AUX
10
59
C
B
B
(17÷24) ID3
(9÷16) ID2
(1÷8) ID1
L
N
3
Détecteur radio
B
L
N
4
Détecteur radio
C
L
N
3
Détecteur radio
C
L
N
4
Détecteur radio
Led Rouge
+ALIM
GND
LINE
RESET CONFIG.
9 10 20
26
B
L
N
1
Détecteur radio
B
L
N
2
Détecteur radio
C
L
N
1
Détecteur radio
C
L
N
2
Détecteur radio
16) SCHEMA DE RACCORDEMENT:
+ 14,2 V
GND
C/BATT
+ C/SIR
C/SIR
TAMPER
TAMPER
SIRENE ECHO 2000/3000
P1 = pos. A
A
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 1
P2
P1
DT TERVIS NF
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 2
P2
P1
DT TERVIS NF
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 3
P2
P1
DT TERVIS NF
2
3
4
9 10 20 10 9
5
6
7
IN 4
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
P2
P1
+ 14 V
P2
P1
PHONE
OUT
LINE
IN
Console
TRANSMETTEUR TELEPHONIQUE REPORTER 2000 CTR21:
MESSAGE 1 =ALARME et AUTOPROTECTION
MESSAGE 2 = NON UTILISE
PROGRAMMATION PONTETS P1, P2, P3 = POSITION A.
IMPORTANT :
LA BORNE 18 AND ABIL DU REPORTER 2000 CTR21 ETANT RELIEE
A LA BORNE 18 AND ABIL DU MODULE BASE, LE TRANSMETTEUR
NE POURRA TRANSMETTRE QUE SI TOUT LE SYSTEME EST EN
SERVICE
POUR QUE LE TRANSMETTEUR PUISSE TRANSMETTRE AVEC
SYSTEME PARTIELLEMENT EN SERVICE UTILISER LA BORNE 11
OR ABIL DU MODULE.
LINE
MIC.
SPEAK.
+
AUTOPROTECTION
CODE
PERDU
IDENTIFICATEUR
9 10 20 36 50
IDENTIFICATEUR
A
AUTOPROTECTION
CODE
PERDU
9 10 20
B
IDENTIFICATEUR
9 10 20 36 50
IDENTIFICATEUR
Lecteur 6 blocs
AUTOPROTECTION
A
B
Lecteur 6 Blocs
AUTOPROTECTION
LINE
IN1
GND
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 5
DT TERVIS NF PROGRAMMATION:
P1 = NON EN PLACE (FONCTIONNEMENT AND)
P2 = EN PLACE (ANTIMASQUE EXCLUS)
P3 = EN PLACE (ARRACHEMENT NON PRESENT)
+
IN2
P2
P1
Console
29 10 51 52 18 10 41
P1
P2
P3
A
B
GND
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 6
DT TERVIS NF
TAMPER
AND ABIL
P2
P1
DT TERVIS NF
8
TAMPER
OUT TLC
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 7
+
BATT
+ BATT
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
P3 = EN PLACE
29 1
P2
P1
DT TERVIS NF
RACCORDEMENT
AUTOPROTECTION
4
EARTH
LIGNE
TERRE
A
39 10
TEL.
LIGNE
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
IN. 14,3V
GND 10
IBA
+ ALIM AUX 59
GND
IDENTIFICATEUR
GND
HARDWARE
+ BATT
P1 = EN PLACE
P2 = EN PLACE
3
MAN
MAN
ALL
ALL
IN 8
DT TERVIS NF
MAN
MAN
ALL
ALL
DT TERVIS NF
TEL.
49
48
10
10
39
2
LINE
MIC.
SPEAK.
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
10 11 12 13 14 19 10 35 10 29 15 16 17 18
+
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
1
LINE
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
BATT.
MICRO
SWITCH
31 31
GND
OR ABIL
MAN SIR 1
MAN SIR 2
C/SIRINT
+ALIM SIR.
GND
MANOM
GND
+ 14,3V
C/SIREXT
EVEXT1
EVEXT2
AND ABIL
P3
+ ALIM 9
GND 10
ABIL 11
19 10 15 17
LAMP.
+ 14,3V
IN1
IN2
IN3
IN4
+ ALIM
GND
LINE
GND
+ ALIM
IN5
IN6
IN7
IN8
+ ALIM
GND
C/SIR
TAMPER
TAMPER
SIRENE ECHO 3
9 10 20
27
Memorandum configuration système
Adresse détecteur:
de “A1” à “H8”
28
Bloc de “1” à
“6”
Type de détecteur et position
(exemple double technologie salon)
Memorandum configuration système
Adresse détecteur:
de “A1” à “H8”
Bloc de “1” à
“6”
Type de détecteur et position
(exemple double technologie salon)
29
NOTE
30
NOTE
31
Prodotto da:
ELSA S.p.A. - Direzione e stabilimento:
Zona Industriale - Terza Strada - 09032 Assemini (CA)
ITALY P.O. BOX 67 - Tel. 070.247275 - Telefax 070.247002 - Internet: www.tervis.it - E-mail: [email protected]
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