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Tessuto connettivo propriamente detto: la
sostanza fondamentale amorfa
è un gel altamente idratato in cui sono immerse le altre
componenti del connettivo (fibre e cellule)
 è costituito da una fase acquosa in cui transitano le
sostanze nutritive e le sostanze di rifiuto nel passaggio tra
il sangue e le cellule costitutive degli organi (parenchima)
 nelle preparazioni istologiche la sostanza fondamentale si
conserva difficilmente a meno che non si usino metodiche
come il freeze drying o le sezioni criostatiche
 quando è conservata nelle sezioni, la sostanza
fondamentale amorfa può essere messa in evidenza con il
metodo del PAS e con la metacromasia
 infatti la sostanza fondamentale amorfa è costituita, oltre
che da acqua, sali minerali e vitamine, da mucopolisaccaridi
acidi o glicosaminoglicani e glicoproteine

Glicosaminoglicani (GAG)

i glicosaminoglicani (GAG) vengono distinti in solforati e
non solforati
 del primo gruppo fanno parte i condroitinsolfati A, B e C, il
cheratansolfato e l’eparansolfato
 al secondo gruppo appartengono l’acido ialuronico e l’acido
condroitinico

sono costituiti da lunghe catene in cui si ripetono unità
disaccaridiche (formate da 2 zuccheri)
◦ esempio:
 Zucchero 1): acido glicuronico (più frequente)
 Zucchero 2): un aminozucchero (glucosamina o galattosamina che
possono essere a loro volta acetilate o solforate in diverse
posizioni della loro molecola


il peso molecolare varia da alcune centinaia di migliaia fino
ad alcuni milioni di daltons
la funzione principale é quella di formare una matrice
gelatinosa che promuove la coesione cellulare ed è in
grado di trattenere l’acqua a livello degli spazi interstiziali
acido ialuronico
 è il GAG più diffuso nella sostanza fondamentale;
ha distribuzione praticamente ubiquitaria anche
in forma isolata (non legato a proteine)
 controlla la diffusione di sostanze nell’ambito del
tessuto connettivo, impedendo per esempio la
diffusione di agenti tossici e di batteri
 la ialuronidasi, prodotta da alcuni batteri
(estratto dal testicolo e dal veleno di alcuni
serpenti), è in grado di demolire i polimeri di
acido ialuronico, e quindi riduce la viscosità del
tessuto connettivo e ne aumenta la permeabilità
 Per le sue caratteristiche è un eccellente
lubrificante e molecola antiurto (articolazioni)
proteoglicani
composizione e proprietà



i proteoglicani sono molecole costituite da un singolo
filamento proteico su cui si inseriscono numerose catene
polisaccaridiche, costituite da glicosaminoglicani (GAG)
le molecole dei proteoglicani interagiscono formando lattici
tridimensionali gelatinosi a costituire una rete tridimensionale
aggrovigliata le cui maglie, occupate esclusivamente da acqua ed
elettroliti, vengono dette domini o spazi esclusi
a causa della notevole idrofilia (per la presenza dei GAG)
hanno la capacità di legare acqua e di ripartirla per tutta la
sostanza fondamentale; ciò permette di regolare gli scambi
osmotici con le popolazioni cellulari confinanti
Funzioni dei proteoglicani
sistema barriera: la rete della matrice
extracellulare impedisce il passaggio di
alcune molecole e facilita la diffusione di
altre
 determinano la consistenza delle diverse
sostanze fondamentali: minime variazioni
dei GAG, dei proteoglicani o delle
glicoproteine sono responsabili della
consistenza (rigida, anelastica, elastica) della
sostanza fondamentale

Produzione dei proteoglicani
i proteoglicani vengono elaborati in quantità
variabili da quasi tutte le cellule
 li producono attivamente le cellule deputate
alla sintesi e al ricambio dei componenti
stromali degli organi:

◦
◦
◦
◦
◦
fibroblasti dei connettivi
condroblasti dei vari tipi di cartilagine
osteoblasti del tessuto osseo
cellule della cornea
mioblasti delle pareti vasali
Glicoproteine della sostanza fondamentale
sotto la denominazione “glicoproteine della sostanza
fondamentale” sono raggruppati vari tipi di molecole
 al contrario dei proteoglicani, le glicoproteine
presentano una modesta quota carboidratica
 molte glicoproteine non hanno origine nella sostanza
fondamentale, ma sono glicoproteine plasmatiche (del
sangue) passate nella matrice extracellulare
 le glicoproteine proprie della matrice, sono le
maggiori responsabili della PAS-positività della
sostanza fondamentale
 possono interagire con i vari costituenti molecolari
delle matrici
 la loro percentuale non è costante ed è correlata
all’età: tende ad aumentare nel tempo (marcatore
dell’invecchiamento)

Glicoproteine strutturali
le glicoproteine strutturali hanno il
ruolo principale di raccordare il
complesso di molecole della matrice
extracellulare alle popolazioni cellulari
in essa accolte
 le principali glicoproteine sono:

 fibronectina
 laminina
 condronectina
 nidogeno o entactina
 osteonectina/SPARC)
FIBRONECTINA


il termine fibronectina indica una famiglia
molecolare comprendente elementi dimerici,
costituiti da subunità di peso molecolare variabile
fra 235 e 270 kD
è possibile distinguere le fibronectine in
◦ plasmatiche (presenti nel plasma sanguigno, dimeriche e
solubili)
◦ cellulari (presenti nella matrice extracellulare, polimeriche
e insolubili)
Funzioni delle fibronectine
partecipano alla adesione delle cellule al substrato e ai
fenomeni di “spreading” cellulare
 le fibronectine sono state individuate nella maggior
parte delle membrane basali
 possiedono “domini di legame” (binding sites) specifici
per altri componenti della matrice (collagene, fibrina,
eparina, eparansolfato) e per proteine transmembrana
(integrine)
Produzione delle fibronectine
 le fibronectine sono l’espressione tipica di elementi
cellulari di origine mesenchimale







fibroblasti
mioblasti
condroblasti
cellule endoteliali
macrofagi
cellule muscolari lisce
LAMININA
anche la laminina è una glicoproteina che
entra nella costituzione delle lamine basali
 la laminina è una molecola di circa 800 kD,
nella quale sono individuabili 3 sub-unità:

◦ una catena a di circa 400 kD
◦ 2 catene omologhe, bl e b2, di 200 kD ciascuna
possiede una struttura a croce con braccia
lunghe e braccia corte
 contiene grandi quantità di carboidrati (circa il
12-15% del peso totale) con il 4-6% di acido
sialico

Funzioni della laminina
la laminina è una glicoproteina con capacità
adesiva che media l’adesione di popolazioni
cellulari epiteliali al collagene delle membrane
basali
 la laminina è in grado di interagire con il collagene
di tipo IV e con le cellule (integrine)
 la laminina lega anche l’eparansolfato e l’eparina,
(eparansolfato è un costituente delle lamine
basali)
Produzione della laminina
 la laminina non è sintetizzata dai fibroblasti, la
producono invece:

◦ cellule epiteliali
◦ cellule endoteliali
◦ cellule muscolari lisce