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• La caratteristica fondamentale del tessuto connettivo è
quella di essere costituito da cellule e sostanza
intercellulare
•La sostanza intercellulare a sua volta è costituita da
fibre e sostanza fondamentale amorfa
• Il tessuto connettivo ha sede negli spazi che si trovano
tra gli altri tessuti e perciò li connette tra loro
•concorre con gli altri tessuti a formare organi e apparati
(fa eccezione il sistema nervoso dove il tessuto
connettivo non è presente ed è sostituito da un tessuto
specifico detto Nevroglia)
•In generale svolge diverse funzioni: sostegno
meccanico, trofismo, difesa, riserva energetica
Fanno parte del tessuto connettivo:
◦ tessuto connettivo propriamente
detto
◦ tessuto cartilagineo
◦ tessuto osseo
◦ sangue
Tessuto connettivo propriamente detto:
Fibre

le fibre presenti nel tessuto connettivo propriamente
detto sono di tre tipi: collagene, reticolari ed elastiche
le fibre collagene
 sono molto resistenti alla trazione: il tendine di Achille
può resistere a sollecitazioni di circa 500 kg
 l’allungamento della fibra (deformazione) è del tutto
trascurabile, essendo dell’ordine del 2%
 sottoposte all’ebollizione, il calore denatura le molecole
proteiche che, dopo il raffreddamento della miscela,
danno origine a un gel altamente viscoso (gelatina)
 le fibre collagene presentano un diametro compreso tra
1 e 12 mm mentre la loro lunghezza non è quantificabile
aspetto istologico

nelle sezioni istologiche risultano acidofile e si colorano:
 in rosa con l’eosina
 in rosso con il metodo di Van Geeson
 in blu con la colorazione di Mallory
 sono debolmente PAS positive
 sono scarsamente argirofile

nel connettivo sono distribuite in maniera casuale e assumono un
andamento ondulato a meno che non si trovino sotto tensione e allora
appaiono distese
ogni fibra mostra una debole striatura longitudinale il ché suggerisce che
sia costituita da fibre più piccole
le striature longitudinali corrispondono appunto alle fibrille che
presentano un diametro compreso tra 0,2 e 0,5 mm
le fibrille sono a loro volta costituite da microfibrille di spessore variabile
tra 20 e 150 nm. queste risultano dall’associazione delle molecole di
collagene
le microfibrille, colorate con sali di Pb per la microscopia elettronica,
appaiono striate trasversalmente da bande chiare e scure che si ripetono
ogni 67 – 70 nm
l’esistenza di questa striatura periodica, che rappresenta la caratteristica
fondamentale delle fibre collagene, permette la loro identificazione al
microscopio elettronico
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
composizione molecolare del collagene
le molecole di collagene (tropocollagene) hanno lunghezza di
280-300 nm e spessore di 1,4 nm
 nei Vertebrati superiori il collagene rappresenta la proteina più
abbondante, costituendo quasi 1/3 delle proteine totali
dell’organismo
 il collagene differisce notevolmente dalle altre proteine fibrose
per la ricchezza in glicina, prolina e idrossiprolina
 ogni molecola di tropocollagene è a sua volta costituita da tre
catene polipeptidiche elementari.
 la sequenza aminoacidica di ognuna di queste catene
polipeptidiche hanno dimostrato che ogni catena è costituita
da 333 triplette elementari (glicina X – Y) che si ripetono
periodicamente
 una molecola di tropocollagene presenta quindi triplette
aminoacidiche del tipo (glicina – X – Y)333 dove X e assai
spesso rappresentato dalla prolina e Y dall’idrossiprolina
 in alternativa alla prolina e idrossiprolina si possono trovare
anche lisina, idrossilisina e altri amminoacidi

disposizione delle molecole all'interno delle fibre
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
le singole molecole di tropocollagene si legano attraverso interazioni
molecolari specifiche che vengono a stabilirsi fra le teste e le code delle
varie molecole che si trovano così a raccordarsi le une alle altre
le microfibrille che risultano presentano la bandeggiatura regolare
(periodo), che si ripropone ogni 64-70 nm
possibili spiegazioni della bandeggiatura (ipotesi)

le molecole di tropocollagene si allineerebbero “testa-coda” e le singole
molecole si assocerebbero tra di loro sovrapponendosi su linee parallele,
ma sfasate di un quarto della lunghezza della singola molecola (2800/4)

in ogni linea una molecola distanzierebbe la testa dalla coda
della molecola che la precede lasciando un intervallo
nello spessore delle microfibrille si alternerebbero bande di
sovrapposizione e bande contenenti intervalli (zone porose)
la bandeggiatura sarebbe dovuta alla colorazione negativa della
microscopia elettronica:


◦ le bande di sovrapposizione molecolare appaiono chiare (il colorante
non penetra),
◦ le zone porose appaiono scure (il colorante penetra)
Tipi di collagene
Esistono vari tipi di collagene
 collageni fibrillari: i piu noti sono:
 Tipo I (tendini, legamenti, derma e osso)
 Tipo II (cartilagine ialina)
 Tipo III fibre reticolari (stroma reticolare degli
organi)
 collageni associati ai collageni fibrillari
 Tipo IX al tipo II
 Tipo X e XII al tipo I
 collageni a catena corta
 Tipo IV , V e VII (membrane basali)
Fibre reticolari
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sono costituite da collagene di tipo III
sono presenti a livello delle strutture più
delicate (stroma) degli organi (ghiandole
endocrine e esocrine, tessuto linfoide ecc)
formano un sostegno delicato su cui poggiano
le cellule tipiche di ciascun organo
(parenchima)
non costituiscono fasci grossolani come le fibre
collagene, ma formano una rete a maglie sottili
sono fortemente PAS positive e si colorano in
nero con il nitrato di Argento (metodo del
Bielscowscky).
Fibre elastiche

sono presenti nel connettivo per conferire elasticità al
tessuto
◦ parete delle arterie, ligamenti
◦ organi estensibili come polmoni
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
in certi casi (parete delle arterie,) sono più numerose e
costituiscono il Tessuto elastico vero e proprio
sono sottili e molto resistenti ad agenti chimici e fisici; nel
connettivo si riuniscono a formare una rete a maglie lasse
non si evidenziano con i metodi usuali e si possono
colorare in marrone con l’orceina o in blu con la resorcin
fucsina (metodo di Weigert)
sono costituite da
◦ una componente amorfa: ELASTINA
 differisce dal collagene per il contenuto in aminoacidi (valina,
desmosina)
 esiste in forma solubile ed insolubile
◦ una componente microfibrillare: FIBRILLINA
 glicoproteina che forma microfibrille di 5 -10 nm di dm
 si può trovare allo stato microfibrillare anche al di fuori della
costituzione delle fibre elastiche
Fibroblasti
fibroblasti: sono i responsabili della produzione delle
componenti del tessuto connettivo p.d. (fibre e
sostanza amorfa)
 in genere sono disposti lungo i fasci di fibre collagene e
appaiono nelle sezioni istologiche con una forma
affusata; certe volte possono presentare prolungamenti
o assumere forma stellata
 il nucleo appare sempre evidente
 al microscopio elettronico mostrano un abbondante
reticolo endoplasmatico rugoso soprattutto quando
sono attivi e ciò si traduce anche, in microscopia ottica,
in una intensa basofilia del loro citoplasma

Fibrillogenesi

con metodi autoradiografici è stato possibile studiare le
modalità di sintesi del collagene, dei glicosaminoglicani e
delle glicoproteine
◦ le catene proteiche vengono allestite a livello del reticolo
endoplasmatico rugoso
◦ la formazione di catene zuccherine avviene nell’apparato del
Golgi
◦ l’assemblaggio delle molecole di collagene avviene all’esterno
della cellula
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seguendo le informazioni contenute nel codice genetico
vengono sintetizzate delle catene polipeptidiche che
sono state individuate con il termine catene alfa
queste si organizzano in modo da formare tre catene
che si avvolgono a spirale nella parte centrale ma
rimangono libere alle estremità
si costituisce così una proteina che prende il nome di
procollagene
Assemblaggio delle molecole di collagene
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le parti non spiralizzate sono denominate telopeptide N (l’estremità
ammino-terminale e telopeptide C (l’estremità carbossi-terminale)
la polarizzazione dei due telopeptidi permette l’orientamento del
procollagene (il telopeptide N si contrappone al telopeptide C)
la molecola di procollagene si organizza come struttura filamentosa
nell’interno del fibroblasta viene poi esocitata nell'ambiente extracellulare
dove si orienta; perciò avremo una serie di molecole filamentose che si
dispongono orientate una di seguito all’altra
il fibroblasta sintetizza inoltre due enzimi che hanno il compito di
allontanare i due telopeptidi (telopeptidasi: N proteasi e C proteasi)
quando le molecole filamentose si sono orientate interviene l’azione dei
due enzimi che staccano i telopeptidi
a questo punto si ottiene una molecola compiuta di collagene o
tropocollagene (280nm), molecola che presenta un aspetto lineare con un
ispessimento (testa) ad un’estremità
le fibre reticolari vengono liberate nella stessa maniera, ma a livello
molecolare non tutti i telopeptidi vengono eliminati, alcuni sono trattenuti
ciò non permette il collegamento tra le molecole che compongono la
microfibrilla come avviene per le fibre collagene
in definitiva le fibre reticolari formano fasci più sottili per la presenza dei
telopeptidi