vademecum per la preparazione

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Transcript vademecum per la preparazione

3.
Parlare di questo evento:
• come si parla di un fatto di famiglia … e
di invitare a informarsi e a pregare.
• in occasione di incontri - di catechismo di gruppo di riflessione o di preghiera e
di Caritas.
• nell’ambito delle associazioni (AC, AGESCI, NOI, Polisportiva …)
4.
CALENDARIO
Parrocchia
Appuntamento
ven 6 febb 2015 ore 20:30
Mirano
San Michele
CELEBRAZIONE DI APERTURA
interventi:
giovani / famiglie-adulti / carità / catechesi)
Invitate tutte le corali e cori.
sab 7 febb 2015 ore 18:30
Ballò
S. MESSA
Partecipare:
Invitati: I Ministri straordinari della Comunione.
• all’apertura venerdì 6 febbraio 2015,
dom 8 febb 2015 ore 9:30
ore 20:30 in Duomo (sono invitati i rappresentanti di tutti i gruppi della comunità, assieme ai rappresentanti di tutte le
altre parrocchie della Collaborazione).
• alle celebrazioni nella propria parrocchia o nelle parrocchie della Collaborazione secondo calendario.
• all’incontro di sabato 14 febbraio, dalle
15:00 alle 18:00 nella Sala polifunzionale della parrocchia di San Leopoldo,
per i Consigli Pastorali Parrocchiali,
Consiglio di Collaborazione e 4 Commissioni di settore.
Così dice il nostro Vescovo Gianfranco Agostino:
«Ribadisco il desiderio che possiamo parlarci
con schiettezza aprendo reciprocamente il cuore
con spirito fraterno e con volontà costruttiva.
Eviteremo le esteriorità inutili, le ritualità prive
di risonanza, cercheremo tutti di andare
all’essenziale, di costruire con frutto, di
esercitare la corresponsabilità, di cercare prima
di tutto ciò che ci chiede il Vangelo, di
correggerci con carità»
Visitati dal “Buon Pastore”
per una conversione
ecclesiale
e personale.
Zianigo
S. MESSA
Invitati: Azione Cattolica, NOI e operatori di
Pastorale Giovanile .
dom 8 febb 2015 ore 11:30
Mirano
San Michele
S. MESSA
Invitati:
AGESCI (Mirano 12 e Zianigo).
dom 8 febb 2015 ore 13:00
Mirano
San Michele
PRANZO
Invitati:
Sacerdoti e Segreteria della Collaborazione.
mer 11 febb 2015 ore 20:30
Mirano
San Leopoldo
S. MESSA
Invitate: Caritas e Associazioni di carità.
gio 12 febb 2015 ore 20:30
Scaltenigo
S. MESSA
Invitati: Catechisti.
sab 14 febb 2015 ore 15:00-18:00
Mirano
San Leopoldo
ASSEMBLEA
Invitati:
CPP, CPAE, Consiglio della Collaborazione e 4
Commissioni di settore (Carità, Catechesi, Pastorale Giovanile, Catechesi degli adulti).
dom 15 febb 2015 ore 9:00
Campocroce
S. MESSA
Invitati: operatori di Pastorale Famigliare.
dom 15 febb 2015 ore 11:00
Vetrego
S. MESSA
Invitati: Polisportive
Con il nuovo
anno civile iniziamo una più
intensa preparazione alla Visita Pastorale
che, come è noto, avverrà per le nostre 7 parroc-
da venerdì 6 febbraio a domenica 15 febbraio 2015.
chie della Collaborazione
Nella nostra Comunità parrocchiale il Vescovo
sarà presente Domenica 8 febbraio, nella Santa
Messa delle 11:30, in Duomo.
Questo è un evento di Grazia per ciascuno e per tutta la Comunità e prepararsi è doveroso. Il Vescovo ci ricorda che la Visita Pastorale
è occasione per ravvivare le energie degli operatori pastorali, incoraggiarli, consolarli … per richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita cristiana e a un’azione apostolicomissionaria più intensa.
Il Vescovo verrà anche per:
- prendere atto dell’attuale situazione
sociale, morale e religiosa, delle difficoltà per
l’evangelizzazione e nella formazione cristiana
in particolare degli adulti;
- definire meglio le priorità dell’attività
pastorale anche nel progetto della Collaborazione pastorale delle 7 parrocchie del miranese.
- valutare l’efficienza delle strutture e
degli strumenti destinati al servizio pastorale.
Il Vescovo ci invita inoltre a concentrare la nostra
attenzione su:
1.
l’impegno a seguire il Signore Gesù e la
capacità di trasmettere la fede in Lui alle
nuove generazioni educando alla “vita buona del Vangelo”;
2.
la precisa volontà di essere testimoni: cristiani credibili nel nostro tempo e nella nostra terra;
3.
la partecipazione attiva e convinta alla celebrazione dei Santi Misteri di Cristo nella
Liturgia: l’Eucaristia in particolare;
4.
la disponibilità a tessere una reale comunione ecclesiale fra gruppi e altre comunità;
l’appartenenza alla Chiesa, come comunità
5.
dei discepoli di Gesù, resa fedele a Cristo
dalla sua povertà, anche mediante una carità
attiva, creativa e che nasca dalla relazione
figliale con Dio Padre.
Dobbiamo verificarci su queste dimensioni fondamentali per la vita cristiana, per poter arrivare a
scelte coraggiose e profetiche perché testimonianza viva del Risorto.
Crescere insieme verso Cristo. Questa frase ripresa
dalla Lettera di Paolo agli Efesini (Ef 4,15-16) è stata scelta dal Vescovo come motto per la Visita pastorale.
Per aiutarci a comprenderla e ad attuarla qui e oggi, proponiamo a tutta la Comunità cristiana di
Mirano di:
1.
Pregare:
• in ogni Santa Messa feriale e festiva ci
sia un’intenzione di preghiera dei fedeli
per la Visita pastorale.
• ogni lunedì in Chiesetta del Patronato
durante l’Adoro il Lunedì (dalle 20:00
alle 20:45) Preghiera semplice per giovani.
• ogni giovedì in Duomo durante la preghiera di Adorazione eucaristica (dalle
17:30 alle 18:30) sia animata da testi e
preghiere riguardanti la Visita pastorale.
• partecipando all’incontro di preghiera
assieme ai cristiani delle 6 parrocchie
che con noi formano la Collaborazione
pastorale miranese. L’incontro sarà nella
chiesa di San Leopoldo, venerdì 30 gennaio 2015 alle ore 20:30. (ci sarà la possibilità di accostarsi al Sacramento della
Confessione).
2.
Riflettere:
•
Prima lettera di Pietro (1,1-9) «Gesù
voi lo amate pur senza averlo visto e
ora senza vederlo credete in lui.»
• Atti degli Apostoli (2,42-47. 4, 32-35) Come viveva la prima comunità cristiana.
•
Lettera a Diogneto (II sec. d. C.) nn.5-6.
È un testo che descrive l’alta moralità dei
fedeli di Cristo, la santità della loro vita vivendo in un mondo pagano, la loro serena
accettazione del martisio, la rettitudine delle
loro istituzioni. Il Cristianesimo come fratellanza universale e come popolo di Dio.
• sul testo proposto dal Vescovo citan-
do il Convegno ecclesiale di Aquileia:
«Centro e meta del primo annuncio delle nostre Chiese è la persona di Gesù Cristo, morto,
risorto e vivo oggi in mezzo a noi, presente nell’Eucaristia e nella Parola. Dal nostro confronto è
emersa l’immagine di una Chiesa che è chiamata
a vivere lo stile famigliare dell’accoglienza, del
perdono, del ringraziamento, del sostegno reciproco e del saper chiedere aiuto. Le nostre comunità sono chiamate a mostrare un volto di benevolenza verso tutti (credenti, non credenti, di altre religioni, uomini in ricerca). Più che di una
moltiplicazione di iniziative c’è bisogno di relazioni significative nelle situazioni in cui la gente
vive (“confondersi tra la gente” nel lavoro, nella
scuola, nei luoghi della sofferenza e nelle famiglie) realizzando una catechesi di primo annuncio che si innesti nel vissuto delle persone.
In fondo al cuore di ognuno c’è sete di infinito
che dia senso alla vita personale, famigliare, sociale e ecclesiale. Alla nostra Chiesa è chiesto di
andare incontro a questa sete con uno stile di accoglienza totale, di condivisione nella ricerca e di
sobrietà nelle sue varie forme (apparati, istituzioni, economia, liturgia) c’è chiesto di recuperare lo
spirito dei primi apostoli, uno stile trinitario di
comunione e di missione con coraggio, con gioia e
con umiltà. Siamo chiamati tutti a convertirci
umanizzandoci. Abbiamo bisogno di innamorarci
sempre più di Cristo e degli uomini del nostro
tempo, per testimoniarlo con sempre maggior coerenza.
La nostra attenzione più che ai numeri va alla
qualità e profondità della relazione, senza demonizzare il mondo, favorendo itinerari di sequela e
di comprensione pazienti e rispettosi della libertà
e dei tempi di ciascuna persona.»