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ciclostilato in proprio
UN SUV
VALE QUANTO
UNA VITA UMANA?
Un Suv vale quanto la vita di un uomo,
benché reo di un furto? È la risposta a questo
interrogativo che ha indotto Stezzano Bene
Comune a votare contro la mozione,
presentata da Lega Nord-Forza Italia-Vivere
Stezzano, a sostegno della richiesta
di grazia per Antonio Monella.
RICORDIAMO BREVEMENTE I FATTI
Nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2006 quattro
malviventi si introdussero nell’abitazione
di Antonio Monella, imprenditore 48enne
residente ad Arzago d’Adda, sposato
e padre di due figli.
L’uomo reagì al tentativo di furto imbracciando
il fucile che deteneva regolarmente.
Dei due colpi sparati dal balcone, uno colpì
al fianco il 19enne albanese Ervis Hoxha,
che con i compagni stava salendo sull’auto
di Monella. Il giovane, ricoverato d’urgenza,
morì la mattina seguente.
Dopo un iter processuale lungo 8 anni
e scandito da tre gradi di giudizio, il 25 febbraio
scorso la Corte di Cassazione ha condannato
in via definitiva Monella per omicidio volontario.
L’imprenditore dovrà scontare 6 anni e 2 mesi
di carcere e pagare un risarcimento danni
di 150 mila euro ai familiari del ragazzo.
Non si comprende l’utilità e il significato di tale mozione,
dal momento che la raccolta firme organizzata
spontaneamente da privati cittadini in favore di Monella
è iniziata 7 mesi fa, la richiesta di grazia è già stata depositata
presso il Ministero della Giustizia ed è rimessa alla valutazione
del Capo dello Stato.
Il Consiglio Comunale non è la sede
deputata a risolvere una controversia su cui
la magistratura si è già espressa, rigettando
la giustificazione della legittima difesa.
Ci sembra quindi inopportuno caricare tale
richiesta di clemenza di una valenza politica
meramente strumentale.
Inoltre, concedere la grazia a un uomo che ha commesso
un omicidio per difendere la propria automobile da un furto
rischia di portare con sé un messaggio pericoloso,
da cui noi prendiamo le distanze: incoraggerebbe i cittadini
ad armarsi per autodifesa.
Riteniamo che nessun bene materiale meriti
di essere salvaguardato al prezzo
della vita di un uomo.
Dal punto di vista politico, morale ed etico Stezzano Bene
Comune è contro l’utilizzo delle armi e soprattutto non vuole
legittimare alcuna forma di giustizia privata.
Questa vicenda evidenzia ancora una volta che la stringente
esigenza di sicurezza dei cittadini non può mai essere
trascurata dalle istituzioni, e non può di certo trovare
soluzione in una sorta di far-west domestico.
Quando un cittadino esasperato
crede che per tutelarsi sia legittimo
difendersi con mezzi propri fino
a compiere gesti estremi,
lì le istituzioni dovrebbero
interrogarsi sul proprio ruolo
e sui motivi della loro assenza.
STEZZANO
BENE
COMUNE
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