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Sun Odyssey
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Assicurazioni
SVN, la vela nel web - la prima rivista digitale interattiva uscita in Italia
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Assicurazioni
Chi paga?
L’assicurazione RC paga i danni che causiamo, ma chi paga
i danni alla nostra barca, e se affondiamo, se prendiamo
uno scoglio? Un viaggio nel mondo delle polizze corpi per
capire come funzionano
di Gianfranco Malfatti
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C
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hi vive il mare ogni giorno, per professione o per passione, sa che pensare alla
sicurezza è quasi un percorso mentale
abituale. E questo non perché il mare sia
un ambiente ostile, ma semplicemente
perché in mare anche una piccola distrazione o un
problema banale possono causare avvenimenti spiacevoli o danni rilevanti, per noi e per gli altri.
Un’utile misura contro i rischi connessi alla navigazione da diporto è rappresentato dalla copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi che,
prendendo spunto dal settore automobilistico, è stata resa obbligatoria da anni. Spesso però questo non
basta: vi sono molte situazioni in cui anche il danno causato alla nostra barca può essere rilevante, e
quindi disporre di una copertura assicurativa globale
per ogni emergenza, in modo da salvaguardare il patrimonio e l’investimento che la barca rappresenta,
può essere un utile salvagente. Ma è possibile disporre di una polizza che sia veramente globale a un
prezzo ragionevole? In questo articolo cercheremo
di fare il punto sul mondo delle polizze assicurative
per il diporto, con l’ausilio, a titolo esemplificativo, di
qualche tabella che riassume le tipologie assicurative di alcune compagnie.
Vediamo, prima di tutto, cosa significa esattamente
l’espressione “danni coperti” in una polizza RC. La
copertura si riferisce in primis ai danni alle persone definite come “terzi”, e cioè coloro che sono una
“parte aliena” rispetto al conducente o al proprietario dell’imbarcazione.
ASSITECA S.p.A.
L’Assiteca S.p.A. offre la polizza Blueline, una copertura “All Risks” con garanzie accessorie od opzionali
quali RC verso Terzi, infortuni dei trasportati, regate
veliche e i danni agli effetti personali.
Questi i punti maggiormente qualificanti della copertura
in caso di danno il valore assicurato concordato è vincolante per gli Assicuratori
l’indennizzo delle spese di riparazione è integrale, senza
applicazione del discusso “degrado” (without deduction
new for old)
Sono inoltre coperti:
i danni in navigazione, all’ancora, all’ormeggio, nel marina, a secco
i danni alle macchine
il sequestro
la negligenza (ma non la colpa grave)
il furto totale e parziale
i danni da vizio occulto
le spese di salvataggio e le spese di rimozione relitto
le spese per visionare la carena dopo un incaglio
i danni in acque non protette
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L’intervista
S
abrina Della Penna è la responsabile di Assiteca per il diporto. La società ha messo a punto,
una polizza che ha delle componenti originali e interessanti per il diportista, inoltre è tra le poche
compagnie a puntare ancora sul rapporto diretto
con il cliente che viene seguito direttamente dagli uffici di Genova. In quest’intervista Della Penna
mette in evidenza le componenti principali della
polizza Blueline e il perché questa sia diversa dalla maggior parte delle polizze che si trovano sul
mercato.
la polizza Blueline. Quali sono le caratteristiche che la
distinguono dalle altre polizze presenti sul mercato.
con il minor numero possibile di articoli che devono essere soprattutto chiari. Non abbiamo franchigie
di secondo livello, ma solo una franchigia frontale.
Ovvero, l’unica franchigia è quella iniziale e vale per
l’intera polizza. In altre situazioni, accade che ci sia
una franchigia per lo scafo, una per il motore e una,
per esempio, per l’armo e le vele, cosa che crea confusione e disorienta l’assicurato.
S.D.P. – Le polizze di norma coprono tutto ciò che
SVN – Abbiamo da poco pubblicato una lettera di un
SVN – Il prodotto dedicato alla nautica di Assiteca è
è riportato in polizza; se un evento particolare non è
scritto in modo chiaro, è considerato non coperto.
Blueline funziona al contrario: lavorando con partner inglesi, seguiamo gli usi del mondo assicurativo
inglese dove regna la regola che tutto ciò che non è
escluso in modo esplicito è assicurato.
SVN – Una differenza notevole. Quindi mi dovrò preoccupare solo che gli eventi per cui mi interessa che
la mia barca sia assicurata, non siano espressamente
esclusi dalla polizza.
S.D.P. – Esattamente, e ciò riflette bene la filosofia
delle nostre polizze, che hanno come primo obiettivo
la chiarezza. La polizza è scritta in modo semplice,
nostro lettore che si lamentava di un rimborso troppo
lontano dal valore della sua barca, che è affondata l’estate scorsa. La polizza Blueline di Assiteca come stabilisce il rimborso in caso di perdita totale?
S.D.P. – Normalmente le polizze riconoscono un
rimborso pari al valore di mercato del mezzo o a una
sua percentuale. Questo sistema crea molti problemi: chi stabilisce il reale valore di mercato del mezzo? Assiteca ragiona in modo diverso. Al momento
della stipula della polizza, l’assicurato deve compilare un questionario dove fra le altre cose stabilisce
il valore del mezzo. L’assicurazione, se conviene con
l’assicurato sul valore riportato nel questionario che
è parte integrante della polizza, emette la polizza e il
valore, in caso di perdita totale del mezzo, è quello
riportato nel questionario.
SVN – Un altro punto delicato nel capitolo rimborsi
sono i danni al motore della barca. Come vi comportate
in questo caso?
S.D.P. – Anche nel caso dei danni al motore, As-
Sabrina Della Penna
responsabile del
settore nautico di
Assiteca
siteca cerca di essere il più chiara possibile: niente
franchigie supplementari per i danni al motore e coperture totali.
SVN – Quali sono i limiti della polizza?
S.D.P. – Fondamentalmente due: il valore minimo
assicurato che è di 50.000 euro e la vetustà. Per barche che hanno oltre dieci anni di vita chiediamo una
perizia tecnica sullo stato d’uso che è peraltro richiesta da quasi tutte le compagnie assicuratrici.
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Una polizza corpi che copre solo la perdita totale, in
questo caso, non coprirebbe
i danni
Il termine comprende quindi i trasportati e i soggetti
presenti nelle altre barche, o a terra, o in acqua; tutti
coloro, insomma, che per disgrazia o per la tipologia
di evento siano venuti a soffrire di un danno a causa
del comportamento dell’imbarcazione assicurata. La
polizza RC copre, inoltre, i danni prodotti alle “cose”
dei terzi. Rimangono perciò esclusi dalla copertura
assicurativa i danni alla propria imbarcazione o a
parte di essa. Per questa tipologia di danni (dovuti a
una nostra incauta manovra, i danni subiti all’ormeggio o prodotti da un incendio), esistono invece specifiche polizze, comunemente definite polizze “Corpi”.
Il regime assicurativo Corpi più diffuso è solitamente
definito come “garanzia massima” o “A”: esso copre
i danni materiali e diretti subiti dall’unità da diporto
in seguito a qualsiasi avvenimento, inclusa la perdita totale e l’abbandono dell’imbarcazione, nonché i
cosiddetti “danni parziali” entro specifici limiti (per
esempio: i danni alle vele sono indennizzabili in conseguenza della rottura delle manovre fisse o degli alberi). Un altro regime, di diversa e meno estesa portata, è quello solitamente definito come “garanzia
ridotta” (B), che copre la perdita totale e l’abbandono dell’imbarcazione intercorsi a seguito di qualsiasi
avvenimento, ma offre una copertura assai limitata
per i danni parziali.
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Generali
GENMar è la polizza Generali che prevede, oltre alle
classiche coperture RC e Corpi, condizioni aggiuntive
che possono coprire:
- il trasporto terrestre
- l’utilizzo in regate veliche
- la locazione, il noleggio o altri contratti di utilizzo
dell’unità da diporto
- l’utilizzo per effettuare scuola di vela con istruttore
a bordo
- i rischi relativi a natanti registrati in Stati esteri
- i rischi causati a imbarcazioni e persone trasportate
su imbarcazioni appartenenti ad aziende municipalizzate di trasporto
- i rischi con carattere di particolarità od eccezionalità
(guerre, avvenimenti socio-politici)
- le coperture per perdita di bagagli e oggetti di uso
personale
- ogni altra specifica esigenza
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Infine, esiste anche una disciplina cosiddetta di “garanzia minima” (C), che copre solamente la perdita
totale e l’abbandono, esclusi i casi di furto, rapina
e pirateria.
Nelle polizze “Corpi”, però, per definire i casi di perdita totale, si fa solitamente ricorso ai sinistri cosiddetti maggiori, che comportano la necessità imprescindibile di abbandonare l’imbarcazione: è bene
quindi sapere che, qualora la barca sia stata abbandonata senza che ciò fosse strettamente necessario,
la polizza potrebbe non entrare in azione. In merito
poi alla liquidazione del danno, il limite massimo delle obbligazioni della società è pari alla somma assicurata riportata nel frontespizio della polizza stessa,
ma questo importo spesso non corrisponde al reale
valore dell’indennizzo, perché da esso viene dedotto
il valore del relitto. Per quanto attiene i danni parziali,
poi, sono risarcibili le sole spese di riparazione sostenute e quelle accessorie necessarie alla riparazione stessa mentre, in caso di sostituzione di parti o di
oggetti deteriorati, rimarrà a carico dell’assicurato la
differenza fra il valore a nuovo e quello dell’oggetto
sostituito. L’indennità per danni parziali, insomma, è
spesso soggetta a una regola di “riduzione” dovuta
al computo del degrado del bene nel tempo. Infine,
bisogna ricordare che una copertura Corpi spesso
non opera se l’imbarcazione è utilizzata per regate o
competizioni off-shore.
Simbroker
Fra le polizze offerte, oltre alla polizza RC, vengono
inserite estensioni per danni patiti dai terzi trasportati
e i danni a terra in occasione del rimessaggio.
Le garanzie offerte possono inoltre essere estese alle
regate veliche, anche per imbarcazioni prive di motore ausiliario.
SIMBROKER è inoltre in grado di reperire, sia sul
mercato italiano che anglosassone, le polizze più
adatte, fornendo assistenza e consulenza e chiarendo
le differenze esistenti fra contratti e proposte offerte da polizze italiane e da quelle emesse a Londra,
nonché di gestire il confronto fra le diverse proposte
soprattutto per quanto riguarda:
- valutazione dei costi e della congruità dei contratti
- valutazione delle franchigie e delle coperture
- individuazione della copertura per regate veliche e
competizioni off-shore più adeguata
- estensione della polizza con clausola nuovo per vecchio
http://www.simbroker.it/
Il disastro di questa immagine è stato causato dal
passaggio dell’Uragano Sandy
. Fenomeni di tal e intensità in
Mediterraneo sono sconosciuti, ma il clima sta cambiando
e i fenomeni meteo si stanno
facendo sempre più violenti
anche nei nostri mari
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È giusto quindi che per questi eventi si ricorra a
forme di assicurazione particolari.
Insomma, il settore della nautica da diporto si presta molto più di quello delle assicurazioni auto a
una serie di personalizzazioni “a misura di armatore”, unendo coperture di vario tipo, alcune italiane e altre provenienti dalle tradizioni assicurative
straniere. Interessante, proprio per questo, è andare a vedere cosa offrono le compagnie e i singoli
broker assicurativi, verificando con attenzione che
quanto offerto corrisponda esattamente a ciò che
è davvero necessario.
Attenti alle
clausole
Nel sottoscrivere una polizza bisogna fare attenzione a
diverse clausole, ma in particolare a due punti:
A) la polizza deve coprire anche i danni parziali. Le polizze che coprono la perdita totale dell’imbarcazione senza
nominare i danni parziali sono più economiche (classe
“C”), ma nel momento in cui avviene un incidente grave
alla barca, come per esempio una forte collisione che la
semidistrugge e l’affonda per oltre la metà, lasciando
fuori dall’acqua una parte della prua, non c’è perdita totale e l’assicurazione non paga;
B) bisogna fare attenzione alle polizze che condizionano
il risarcimento al valore della barca sul mercato al momento della sua perdita: non esiste un valore certo. Il
mediatore marittimo (broker) è la figura professionale
deputata a dare una valutazione di mercato di una barca,
ma questa è sempre discutibile e l’assicurazione avrà
tutto l’interesse a svalutare il più possibile il mezzo. Se
invece la polizza fa riferimento al valore stabilito in polizza, allora non ci sono discussioni, l’assicurazione paga
quell’importo;
C) è bene accertarsi che nella polizza corpi ci sia un’altra clausola: quella inerente alle calamità naturali. Non è
difficile trovarla, ma con i cambiamenti climatici, se ieri
nessuno ci badava, oggi diventa una clausola importante.
Jongert di appena
tre anni, va a fuoco.
La barca al termine
dell’incendio sarà
completamente
distrutta. Non ci
saranno feriti
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Compagnie con
polizze per la
nautica
Di seguito i link ad alcune compagnie che offrono
polizze per la nautica. Le abbiamo selezionate perché nei loro siti c’è una sezione dedicata alla nautica,
ma non tutte sono specializzate nel ramo
Compagnia
Nome polizza specifica
-
Blueline
Genmar
-
Linea Blu
Lamasnautica
-
Yacht Plan
Naviblu
Corpi Unità da Diporto
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Blueline la polizza All Risks
dedicata alla
nautica da diporto:
un prodotto innovativo,
professionale e
completo che Assiteca
ha creato
per i propri Clienti. ASSITECA spa
Yacht Division
Centro Dir. Corte Lambruschini - Piazza Borgo Pila 39 – Torre B - 16129 Genova
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