Millennium, 400 firme contro le aperture festive e

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Transcript Millennium, 400 firme contro le aperture festive e

COMMERCIO
«Human rights» sul Colle di Miravalle: 110 artisti per parlare di pace
È stata inaugurato domenica al Colle
di Miravalle, presso la Campana dei
Caduti «Human Right? #Memento. Dalla Guerra alla Pace», l’evento internazionale di arte contemporanea organizzato da Spazio-Tempo Arte in collaborazione con la Fondazione Opera
campana dei Caduti e curato da Roberto Ronca (nella foto un momento dell’inaugurazione).
Iniziativa della Uil Tucs:
«I dipendenti costretti a
rinunciare alla vita privata»
DATA: 24 GIUGNO 2014
Appuntamento fisso da cinque anni,
l’evento riscuote sempre un grande
successo di critica e di pubblico. Quest’anno vede protagonisti di questa
edizione 110 Artisti provenienti da 24
nazioni; ognuno di loro riflette attraverso l’arte in modo personale sul percorso dalla guerra alla pace, requisito necessario e indispensabile perché
la società civile possa definirsi tale.
TESTATA: L’ADIGE
Inserito tra gli eventi dedicati al centenario dello scoppio della Grande
guerra, prende spunto dalla tragedia
per parlare di pace come unica, vera
risposta al presente e al futuro.
Una riflessione che attraverso l’arte
vuole parlare della pace e della partecipazione come strumento per contrastare la guerra e le guerre. La mostra resterà aperta fino al 28 luglio.
PAGINA: 27
Aperture domenicali, il fronte del no
Al Millennium 400 firme
di lavoratori e clienti
LORENZO BASSO
Quattrocento firme per chiedere all’amministrazione provinciale di intervenire sulla normativa che liberalizza l’apertura di negozi e centri commerciali in Trentino, limitando gli orari di lavoro ai soli giorni feriali. La sottoscrizione, che verrà consegnata all’assessore Alessandro Olivi corre-
La petizione anti
liberalizzazione sarà
consegnata all’assessore
Olivi. «I lavoratori sono
ricattabili, le grandi catene
se ne approfittano»
data di un documento, è stata promossa dai dipendenti dei diversi esercizi presenti all’interno del «Millennium Center» di Rovereto per contrastare quella che è ormai diventata
una consuetudine per catene di distribuzione al dettaglio e grandi
aziende: l’apertura delle botteghe e
dei punti vendita anche la domenica
e nei giorni di feste civili o religiose.
L’iniziativa, oltre ad aver raccolto
l’adesione della maggior parte del
personale impiegato all’interno di
uno dei centri commerciali più grandi a livello proviciale, è stata accolta con entusiasmo anche dai numerosi clienti, che hanno aderito alla
raccolta firme per esprimere la propria vicinanza a lavoratori del settore.
«La petizione - ha specificato Massimo Bertolli, promotore della petizione assieme a Yuri Bellotti e Zeno Taddei - rappresenta una netta presa di
posizione nei confronti della legge introdotta da Mario Monti. Non siamo
d’accordo sul fatto che i dipendenti
debbano lavorare anche la domenica ed i giorni festivi, rinunciando di
fatto alla possibilità di crearsi una vita privata. Essere costretti a recarsi
sul posto di lavoro quando le altre
persone sono a casa significa rinunciare alla famiglia ed ai propri cari».
Secondo i dipendenti che hanno promosso la sottoscrizione, supportata
dalla Uil-tucs, domeniche e festivi sarebbero un’inutile spesa per i proprietari dei negozi, dato che gli acquisti delle giornate non giustificherebbero l’apertura straordinaria. Inoltre, la prassi creerebbe anche disparità tra gli stessi dipendenti, che,
prendendosi la libertà di rinunciare
allo straordinario (per legge i festivi
sono facoltativi, a decisione del lavoratore), potrebbero rischiare il licenziamento.
«In un momento di crisi come questo
- ha detto in merito Bellotti - le grandi catene di distribuzione, che spes-
Via del Garda
Il centro commerciale
Millennium ha adottato
una politica di apertura
praticamente integrale. Per
un contratto interno, tutti
gli operatori sono costretti
ad aprire o chiudere
contemporaneamente,
pena forti penali. Qui i
promotori dell’iniziativa
contraria alle
liberalizzazioni introdotte
dal decreto Monti hanno
raccolto, nell’arco di una
settimana, 400 firme. Di
queste, 180 da parte dei
lavoratori. Le altre 220
firme da parte di avventori,
che hanno sposato la
battaglia per il riposo
domenicale
so dispongono dei locali più ampi all’interno del centro commerciale e di
un conseguente maggior potere decisionale, non si fanno tanti problemi a lasciare a casa un dipendente,
soprattutto nell’attuale contesto di
grave mancanza di lavoro. Di fatto,
molti di noi sono ricattabili».
Un’altra ragione addotta per sostenere il congelamento del provvedimento di liberalizzazione riguarda i
servizi a disposizione degli eventuali acquirenti: secondo i portavoce dei
lavoratori, infatti, nei giorni di festa
la clientela sarebbe limitata anche
dalla mancanza di autobus e mezzi d
trasporto urbani.
Le 400 firme della petizione sono state raccolte nell’arco di una settimana all’interno dello stesso «Millennium Center» dagli impiegati e dai lavoratori dei punti vendita. Assieme
a 180 sottoscrizioni da parte dei lavoratori, compresi alcuni datori e
qualche commerciante privato, il documento è stato sostenuto da più di
duecento clienti. «L’iniziativa - ha aggiunto Bertolli - ha trovato l’appog-
gio della maggior parte degli impiegati del Centro commerciale (pressapoco i tre quarti del totale) e di
molte persone di passaggio. Abbiamo deciso di estendere la possibilità di firma anche alla clientela per
comprendere quel’è il sentore tra la
popolazione. Ci fa piacere constatare che molti clienti siano come noi
contrari alle aperture domenicali».
Nei prossimi, il documento, corredato delle firme, verra consegnato dagli esponenti sindacali all’amministrazione provinciale.
DATA: 24 GIUGNO
TESTATA: CORRIERE DEL TRENTINO PAGINA: 11
zione al vaglio
L’iniziativa «Cambiare la legge»
ra locale
Festività in negozio
Al Millenium
raccolte 400 firme
ovranno tenere conto dell'oettivo di salvaguardare tale
odello ed eventualmente inodurre logiche perequative».
Per quanto concerne il settodel lavoro e dei servizi si evienzia «come le nuove normave europee pongano forte atnzione alle questioni legate
li aspetti sociali e di interespubblico. In particolare conntrano l'attenzione sulla creita intelligente e sostenibile,
ll'inclusione sociale e profesonale di persone svantaggia, prevedendo un forte innalmento delle soglie di rilevancomunitaria con riferimenad appalti di servizi sociali
speciali di tipo sanitario, soale, assistenziale, educativo
culturale. Ciò potrà rapprentare un'ulteriore occasione
er il Trentino di fungere da
aboratorio di innovazione"
aggiunta alle già concorrenali disposizioni provinciali,
vorendo maggiori opportutà di lavoro da parte delle imese cooperative, comprese
uelle di tipo "B"».
In materia di credito «si convide la necessità di un approndimento complessivo e
untuale che parta dalla analidi tutti gli strumenti di soegno all'investimento delle
mprese, per valutarne la nessità, la coerenza, l'efficiene l'efficacia. Si dovrà decidequali azioni sono da tenere
vita, quali da eliminare e
uali da correggere e come.
entro questa analisi sarà prein esame l'approccio delle
asse Rurali sia nei confronti
lle imprese sia dei privati citdini che accedono ad un muo per l'acquisto della prima
sa. In occasione della manoa finanziaria 2015 dovrebbeesserci provvedimenti spefici.
TRENTO — Tre lavoratori del Millenium center di Rovereto, supportati dalla Uiltucs Uil, nel giro di una settimana hanno raccolto quasi 400 firme di dipendenti e clienti contro le
aperture festive e domenicali. «Un’iniziativa che parte dai lavoratori — dice il segretario Walter Largher —. Un segnale
che la normativa va cambiata».
I tre addetti, Massimo Bertolli, Zeno Taddei e Juri Bellotti,
hanno presentato i moduli con le firme raccolte: si tratta di
circa 180 dipendenti dei negozi del Millenium e per il resto
clienti. Un grande contingente di lavoratori, fra cui figurano
anche «alcuni proprietari dei negozi». Il problema è che il centro commerciale, dopo le liberalizzazioni varate da Monti, ha
deciso «a maggioranza» di essere sempre aperto. «Funziona
come nei condomini — spiega Largher —, vale a dire con il
sistema dei millesimi. Chi ha le strutture più grandi ha più
peso nelle decisioni». Significa che il Superstore del Sait ed
Eurobrico hanno voti «pesanti», mentre esercizi commerciali
piccoli devono adeguarsi.
L’adesione di 180 lavoratori provenienti da tutti gli esercizi
commerciali, su un totale di circa 250 addetti impiegati in vario modo al Millenium, rappresenta un risultato importante.
«Per tenere aperti le aziende sono gravate di costi superflui, che rischiano di
mettere in pericolo il nostro
posto di lavoro» dicono i
tre «volontari». La loro è
una difesa a denti stretti dei
lavoratori
diritti conquistati negli anGli addetti del Millennium
ni, che danno la possibilità
che hanno firmato contro
di rimanere a casa nelle 12
domeniche e festività
festività «comandate», oltre
aperte, 200 i clienti
che alla domenica. Pause
che hanno senso dal punto
di vista, a sentir loro, della «mentalità» trentina, attenta a
sfruttare le domeniche per rimanere in famiglia e dedicarsi
allo svago, «non è che se trovano chiuso il negozio in Trentino le persone vanno al centro commerciale in Veneto». C’è da
dire che però sull’argomento le opinioni sono discordanti.
L’iniziativa va inquadrata nel movimento di opinione crescente, contrario alle liberalizzazioni di Monti, con cinque regioni italiane che hanno proposto un referendum in questo
senso. Inoltre di recente proprio la Uiltucs trentina ha vinto
una causa contro l’Obi: il datore di lavoro non può costringere il dipendente a lavorare nelle festività, come ad esempio il
2 giugno o il primo novembre. Secondo i tre lavoratori del
Millenium, durante le domeniche i clienti veri, che comprano, non ci sono. «Ci sono solo immigrati, che vagano nel negozio e fanno perdere tempo». Forse però occorre tenere conto del tipo di prodotto venduto: negozi di alimentari (come i
supermercati) sembra che siano quasi «costretti» a tenere
aperto, per via della concorrenza.
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Enrico Orfano
180
E. O.