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STRUMENTI
Biblioteca di sezione
Scompiripigli e altre storie possibili
Lorenzo Luatti
Esperto di letteratura per l’infanzia e ricercatore Oxfam Italia
FEBBRAIO 2014
Libri magici
e burloni
78
Si chiama Talfino perché è figlio
di una talpa e un delfino. È il protagonista che ci accompagna per
tre piccole avventure dove incontriamo altri scompiripigli come
lui, animaletti simpatici e curiosi,
mix molto diversi tra loro: c’è Formiglio, un formichiere + coniglio,
il cuoco della Scompiripappa;
Polnacchia, polipo + cornacchia
e così via. Scompiripiglio! (Topipittori, p. 40) è un libro gioco
che ricorda i labirinti, nato dalla
fantasia nipponica dello Studio
Euphrates, per bambini dai 3
anni che interagiscono con la
storia scegliendo quale strada far
percorrere a Talfino. La possibilità di scegliere da che parte andare
(e quindi di modificare la storia) è
per il bambino motivo di grande
soddisfazione. Tutto è possibile,
nelle storie, e ancor di più se la
storia è aperta, ovvero se la pagina
è intesa come campo di scambio,
di dialogo tra personaggio e autore. Succede in Giovanna va in
treno (Officina Libraria, p. 34) di
Kathrin Schärer, un libro magico
e burlone, dove la protagonista,
una simpatica maialina, interagisce con la mano che la disegna
in maniera divertente e del tutto
inaspettata attraverso un viaggio
in treno che sarà un meraviglioso
viaggio, ricco di incontri. Philip C.
Stead in Orso ha una storia da
raccontare (Babalibri, p. 32) narra il desiderio di un orso di condividere con gli amici una bella
storia, ma nessuno ha il tempo di
ascoltarlo: il ttopo non hha ancora
raccolto abbastanza semi per superare l’inverno, e allora Orso lo
aiuta con le provviste. L’anatra
deve mettersi in volo verso sud, e
Orso l’aiuta a stabilire la direzione
del vento. La talpa sta dormendo
già da un pezzo… Orso deve così
aspettare la primavera per poter
raccontare la sua storia… ma se la
ricorderà ancora?
Trama semplice, epilogo favoloso,
come si addice a una fiaba per La
valle dei mulini (Terre di mezzo,
p. 40), un albo scritto e illustrato
da Noelia Blanco e Valeria Docampo. Un giorno in una valle
arrivano delle macchine perfette
in grado di fare ogni cosa e gli
abitanti della valle dimenticano
persino di poter sognare. Nemmeno il vento soffia più, così i mulini
smettono di funzionare e la valle
cade nel silenzio. Per fortuna,
però, ci sono ancora due persone
che non hanno rinunciato ai loro
sogni: una è Anna la sarta e l’altro
è l’uomo Uccello. Sempre da Terre
di mezzo esce il bellissimo Cane
nero (p. 32) di Levi Pinfold, un libro poetico e raffinato che insegna
ai bambini (e non solo) a guardare
in faccia e ad affrontare le proprie
paure e ansie. Magari scoprendo
che non sono poi così tremende
come uno pensa. A parlare delle
(anche nostre) paure d’infanzia
è I tre piccoli gufi (Mondadori,
p. 32) di Martin Waddel e Patrick
Benson, un volume per molti anni
fuori catalogo e adesso finalmente
ristampato.
Racconta di tre
it
piccoli gufi, Sara, Bruno e Tobia
che nel bel mezzo della notte si
svegliano e “Mamma Gufa non
c’è più!”. Inizialmente cercano di
farsi coraggio ma poi cominciano
ad avere tanta paura dove è andata la loro mamma? Il timore per
l’assenza della mamma, il terrore
dell’abbandono, la paura del buio
e della notte e il desiderio di farsi
coraggio stringendosi vicini sono
raccontati con parole e immagini
perfettamente fuse in un tutt’uno
visivo-letterario, bello ed emozio-
nante. Storie di grande solidarietà
e amicizia, divertenti e ironiche,
sono infine quelle raccontate negli
albi, sempre per i più piccoli, Il
pulcino e l’elefante (La Margherita, p. 24) di Sandro Natalini e
Amico Ragnolo (Fatatrac, p. 32)
di Gloria Francella. Il primo, dalle
pagine cartonate, è una storia di
“smisurato amore” tra un piccolo
saputello e un gigantesco amico
di poche parole; il secondo è un
libro che prova a sfatare l’idea del
ragno sempre e solo ripugnante.
Storie di amicizia che dimostrano che la paura della diversità si
supera con la curiosità e la conoscenza reciproca.
Le storie di Tomi
Fortunatamente, per grandi e piccini, continua la riscoperta degli albi di Tomi Ungerer, il grande scrittore e
illustratore di numerosi libri per l’infanzia, insignito di
prestigiosissimi premi internazionali (tra cui l’Hans
Christian Andersen nel 1998). Riproposte, ma anche
storie inedite, almeno per il mercato italiano. Electa
Kids pubblica Emilio (p. 32) e L’uomo della nebbia (p. 44), mentre Donzelli fa uscire Orlando. L’avvoltoio coraggioso (p. 32). Il primo albo narra delle gesta
eroiche di un polpo, Emilio, che prima salva un celebre
palombaro, poi diventa un affermato pianista; facendo il
bagnino salva dalle onde bambini a non finire, lotta co-raggiosamente contro una banda di contrabbandieri senzaa
scrupoli e a lui viene addirittura dedicata una nave. Anchee
la storia dell’avvoltoio Orlando racconta di un diverso caapace di trionfare sulle forze del male e che, amatissimoo
per il suo generoso altruismo, verrà omaggiato quasi
come una divinità. Ne L’uomo della nebbia, ambientato
in Irlanda, due giovani fratelli da soli, con la barchetta,
si avventurano nella Baia, e incontrano l’Uomo che governa la macchina della nebbia. Le atmosfere sono rarefatte, fiabesche, mentre l’epilogo è fortemente realistico: una bbicicletta,
l
un sacco di patate e i volti del popolo che ascolta le storie, le racconta,
trasformandole. Storie ironiche, delicate e di grande fascino. Imperdibili.