Scarica il pressbook completo di Brick Mansions

Download Report

Transcript Scarica il pressbook completo di Brick Mansions

presenta
un film diretto da Camille Delamarre
BRICK MANSIONS
Con
Paul Walker, David Belle, RZA, Gouchy Boy e Catalina Denis
DAL 1 MAGGIO AL CINEMA
Durata: 89 minuti
I materiali sono scaricabili dall’ area stampa di www.eaglepictures.com
Ufficio Stampa:
[email protected]
Stefania Collalto – tel. +39 0246762519
Lisa Menga – tel. +39 02-46762529
LA PRODUZIONE
In una Detroit del futuro, giacciono gli edifici - ormai vestigia abbandonate da un passato migliore –
occupati dai criminali più pericolosi della città. È “Brick Mansions”, quartiere popolare, desolato,
semi-apocalittico. Ormai impotenti di fronte al crimine imperante, le autorità hanno deciso di
erigere spesse mura attorno a Brick Mansions per proteggere il resto della città da criminali violenti,
degeneri e sprezzanti della legge. A Brick Mansions sopravvivono solo i più forti. In questa società
dominata dalla legge del branco, Tremaine, interpretato da RZA, padrone e signore del traffico di
droga, occupa il primo posto della “catena alimentare”. Fino a quando l’ennesimo colpo non fa
incrociare la sua strada con quella di Damien Collier, poliziotto sotto copertura, interpretato da Paul
Walker. Damien lotta contro il crimine e la corruzione; per quanto tutt’altro che facile all’inizio,
l’uomo trova un insospettato alleato nell’ultima delle anime ‘pure’ di Brick Mansions, Lino,
interpretato da David Belle. Stretto nelle maglie dell’imprevedibile e pericolosa giungla di cemento
di del quartiere, anche Lino lotta ogni giorno per vivere onestamente. Difensore dei propri diritti,
Lino combatte per il bene di tutta la comunità. Fin dal primo incontro, le differenze tra Damien e
Lino fanno, però, emergere la parte migliore dei due. Per quanto l’idea di allearsi sembri più
utopistica che mai, Damien e Lino scoprono di avere un nemico comune: Tremaine.
I due provengono da due mondi totalmente diversi e apparentemente inconciliabili, ma il rapimento
della ragazza di Lino da parte di Tremaine scatenerà una spirale di eventi adrenalinici in cui Damien
e Lino saranno alleati. Sulle prime, Damien sarà riluttante a fidarsi dell’agile e sprezzante Lino, già
condannato per omicidio, ma infine i due cercheranno di sventare insieme un pericolosissimo
attacco alla città. Scopriranno, così, di avere molte più cose in comune di quanto non pensassero
inizialmente. Un sospettoso rispetto reciproco che si trasformerà in amicizia, e che li accompagnerà
nella scoperta che ciò che accade dentro e fuori Brick Mansions non è ciò che sembra.
Brick Mansions, un film di Camille Delamarre (Last Call, cortometraggio; al montaggio di Taken
– La vendetta e Taken 3; Colombiana). Relativity Media e Europacorp presentano una coproduzione
Europacorp-Transfilm International Inc. Una co-produzione franco-canadese in collaborazione con
Canal + DB e Cine +. Con Paul Walker (serie Fast & Furious), David Belle (Banlieue 13), RZA
(G.I. Joe – La vendetta), Gouchy Boy (Maximum Conviction, Cosmopolis), Catalina Denis (Taxxi 4,
Le Mac), Carlo Rota. Costumista Julia Patkos (Another House, Wetlands, Taxidermia). Scenografie
di Jean A. Carriere (I bambini di Cold Rock, Territories). Direttore della fotografia Cristophe
Collette (Western Confidential). Montaggio Carlo Rizzo (Hitman – L’assassino, Transporter 3),
Arthur Tarnowski (Legami di sangue). Musiche di Mark Bell (Dancer in the Dark). Produttori
esecutivi Ryan Kavanaugh (The Fighter), Tucker Tooley (The Fighter), Matt Alvarez (La bottega
del barbiere) Romuald Drault (Taken), Ginette Guillard (Erased, Upside Down), Henri Deneubourg
(Colombiana). Prodotto da Claude Leger (Upside Down), Jonathan Vanger (Upside Down). La
sceneggiatura Banlieue 13, da cui il film è tratto, è di Luc Besson (3 Days to Kill, la serie Taken, Il
Quinto Elemento) e Bibi Naceri (Je Te Tiens, Tu Me Tiens cortometraggio ; Banlieue 13 in cui ha
recitato come attore) . La sceneggiatura è di Luc Besson. Regia di Camille Delamarre.
La gestazione di Brick Mansions inizia in Francia, con i famosi film Banlieue 13 e Banlieue 13
Ultimatum. La presenza di grandissimi stunt Parkour lo rendono diverso da ogni altro film d’azione,
soprattutto perché uno dei padri fondatori della disciplina, David Belle, recita nel film. Il Parkour,
l’arte di muoversi in un qualsiasi ambiente agilmente ed efficacemente usando solo e soltanto il
corpo umano per oltrepassare gli ostacoli, è al tempo stesso un abile gioco mentale e una
combinazione di azioni fisiche.
Questa idea è stato un mix attraente ed esplosivo per Luc Besson, che ha scritto e prodotto sia
Banlieue 13 Sia Banlieue 13 Ultimatum consacrandosi agli onori della gloria con film d’azione
mozzafiato, come Taken e The Transporter. Quando è poi arrivato il momento di trasporre la storia
in inglese, Luc Besson ha subito cercato Camille Delamarre. Delamarre, che ha iniziato la propria
carriera come montatore e ha mosso i primi passi come regista cinematografico proprio con Brick
Mansions, è stato sempre un grande fan dei film sui generis e del loro “appeal” globale. Banlieue
13 e Banlieue 13 Ultimatum sono stati un successo mondiale. Mi sono ritrovato a parlarne con
tantissime persone, negli Stati Uniti, in Canada e in Francia: i due film hanno ricevuto feedback
eccellenti, erano e sono molto conosciuti. Non è strano, quindi, averne fatto un adattamento
americano”- racconta il regista.
Delamarre ha lavorato gomito a gomito con Besson fin dalle prime fasi di sviluppo del film e ha
quindi molto apprezzato la fiducia riposta in lui dal regista. “Lavorare con Luc è un piacere
immenso. Ho una stima immensa per lui, mi ha insegnato tantissime cose. In fase di preproduzione, abbiamo lavorato due giorni interi sulla sceneggiatura. Luc ha discusso con me le sue
idee e come si aspettava di realizzarle. Abbiamo poi sviluppato assieme altri aspetti della trama e
Luc ha sempre incoraggiato molto le mie idee. Lavorare con lui è stata un’opportunità incredibile”.
Il legame tra Besson e Delamarre si è consolidato in fase di produzione. Avere Besson alla
produzione ha rassicurato non poco Delamarre, alla sua “prima volta” dietro la telecamera. “E’ stato
molto collaborativo: una vera pozione magica per me.”
Il fil rouge tra il film francese e il suo adattamento americano è la grande star del Parkour David
Belle che interpreta il proprio ruolo in modo del tutto nuovo, per non parlare del fatto che Brick
Mansions segna la sua prima apparizione in un film in inglese. Come molti altri fan, anche
Delamarre è rimasto affascinato dalle sequenze di Parkour e ha voluto conservare l’approccio e la
“filosofia” di questa disciplina nelle strade futuristiche del set americano di Brick Mansions.
“Volevo esplorare e sperimentare l’incarnazione del Parkour in un ambiente urbano, per questo
abbiamo cercato di sfruttare le caratteristiche di questa disciplina a nostro vantaggio. Questo mix di
stunt e performance fisiche in un ambiente urbano così decaduto e devastato, fatto di cemento e
rovine, è interessante. David mi ha aiutato a capire di più del Parkour e come utilizzarlo nel film.
Mi ha raccontato la sua storia, il legame con la sua famiglia e il rapporto con suo padre. Mi ha fatto
vedere tanti, tantissimi video. Incredibile…Un vero spettacolo senza effetti speciali, uno spettacolo
di non-professionisti che non hanno paura di saltare da un tetto all’altro. Chiaramente, oltre a questo
straordinario spettacolo visivo e fisico, il Parkour è una vera disciplina: non ci sono stunt da
supereroi. Abbiamo voluto riflettere lo spirito proprio del Parkour, cioè non fingere” dice
Delamarre.
Il particolare mix di azione e humour è ciò che lo differenzia dagli altri film d’azione. Le acrobazie
del Parkour si uniscono ad incredibili scenari urbani, in una commedia vibrante, graffiante e
anticonformista che crea un film d’azione diverso ed entusiasmante.
Luc Besson non è certamente nuovo ai film d’azione costruiti su coppie di personaggi,
data
l’esperienza con Il Quinto Elemento. Con Brick Mansions, Belle recita il ruolo dell’alleato di Paul
Walker nella lotta contro l’astuto e malvagio signore della droga, Tremaine, interpretato da RZA.
“Una delle grandi sfide del film è stata quella di lavorare con tre attori così diversi. Paul Walker
veniva dal cinema Hollywoodiano, David Belle dal Parkour e dal mondo degli stunt, oltre a essere
francese. RZA è lui stesso regista, oltre a essere un grande musicista e rapper. Ognuno di loro ha un
proprio idiosincratico approccio e un proprio metodo di lavoro. Unire caratteristiche
apparentemente diverse, all’inizio, è stata una sfida, soprattutto perché il tempo a disposizione per
la preparazione non è stata lunghissimo: i tre si sono incontrati il primo giorno delle riprese. La
grande voglia di riuscire li ha fatti andare subito d’accordo. Quando abbiamo girato l’ultima scena
del film ho notato che tra loro era scattata una vera e propria alchimia; tutti e tre hanno grande
fascino e personalità”, dice Delamarre. Belle aggiunge che i colleghi americani hanno reso il lavoro
sul set molto più facile. “Spesso mi serve un po’ di tempo prima di ‘entrare’ in un film; questo, in
particolare, era una sfida del tutto nuova: recitare in inglese, lavorare con attori americani. I colleghi
sono stati molto disponibili con me, mi hanno fatto sentire a mio agio, mi sono sentito libero di
esprimermi come volevo” spiega Belle.
Felice di far parte di questa produzione, Belle non si sentiva però del tutto pronto. “Mi è servita
molta preparazione atletica, perché non facevo Parkour da un po’ di tempo . Era un periodo
piuttosto tranquillo della mia vita, un momento in cui pensavo ‘In fondo, ho già fatto abbastanza!’
Poi Luc (Besson) mi ha chiamato per propormi il film, e ho detto ‘Wow. Adesso devo perdere 10
kg, imparare l’inglese, imparare i movimenti…. Ma ne è valsa la pena” dice Belle.
Belle confessa che Paul Walker, con il quale ha condiviso gran parte del set, lo ha aiutato molto in
questa fase di adattamento: “In altri film, mi sentivo più isolato. Paul mi ha aiutato a rilassarmi, a
lasciarmi andare, è riuscito a creare un’atmosfera molto distesa”.
Walker, che recita nei panni del poliziotto sotto copertura, ha spiegato che nonostante le differenti
nazionalità, molte sono state le cose in comune con Belle. Da subito, i due attori hanno capito di
poter imparare molto l’uno dall’altro: il risultato è stata un’innegabile alchimia sullo schermo.
Walker ha confessato che lavorare con un regista così esperto è stato importantissimo: “Camille
conosce benissimo l’ambito del montaggio, e questo è stato senz’altro un punto a favore.
Inizialmente, è stato un po’ strano, perché sono abituato a lavorare in modo diverso; in alcuni
momenti, avevo l’impressione di vederla lavorare, la sua mente. Camille sapeva già come poi
avrebbe fatto funzionare il tutto in postproduzione. Vederlo lavorare così è stato divertente, una vera
scarica di energia” ha detto Walker.
Oltre ad apprezzare molto il lavoro con Delamarre, RZA era già un grande fan di Belle e dei suoi
film. “A modo suo, David è stato un pioniere: arrivato dalla Francia, ha preso il Parkour e l’ha
messo in scena su un palcoscenico mondiale. Lavorare con lui mi è piaciuto moltissimo, in
particolar modo perché nelle scene in cui di solito vedi una controfigura ci siamo ritrovati davanti
proprio David. Sono rimasto molto colpiti. Abbiamo fatto squadra da subito. Un giorno, Paul e io
stavamo parlando di una scena che dovevamo girare; io sono il cattivo del film, e quel giorno non
dovevamo essere granché cordiali l’uno con l’altro, perché la scena in questione è molto violenta.
Insomma, quel giorno ci siamo tenuti a debita distanza, ma non era affatto naturale” dice RZA.
Anche se agli antipodi di Tremaine, RZA ha capito perché il suo personaggio è leader nel brutto
ambiente che lo circonda. “Tremaine è molto diverso da me, perché è materialista – vedi le auto, ad
esempio – mentre io non lo sono affatto. Non sono impulsivo, pazzo e violento come lui, ma a
volte, e su questo concordo con lui, devi essere leader della tua comunità”, spiega l’attore. “In
quanto membro del Wu-Tang Clan, anche a me è capitato di dover guidare delle persone. Nel caso
di Tremaine, in virtù dell’ambiente in cui vive, il personaggio è naturalmente portato a vivere una
vita negativa; ma c’è in lui qualcosa di positivo che lui stesso sta cercando.”
A parte queste differenze, una passione che RZA e Tremaine condividono è quella per il cibo.
“Tremaine ama la cucina e le ricette di sua madre. Forse la gente non sa che anche a me piace molto
cucinare. Mi sono divertito a mangiare sul set durante le riprese, mi sono sentito come a casa, a mio
agio”, dice RZA .
Anche se all’inizio lo ha messo un po’ a disagio, RZA ha apprezzato moltissimo l’approccio diretto
di Delamarre che somiglia molto a una rappresentazione teatrale. “C’è una scena in cui Damien e
Lino sono praticamente catturati da Tremaine. Abbiamo girato questa sequenza - di circa 5 pagine tutta d’un fiato. È stata una bella sfida per me perché normalmente questo genere di sequenze sono
abituato a girarle pezzo per pezzo. In questo caso, è stato più come a teatro, una vera performance.
Lui continuava! Andava avanti e non si fermava mai! Dopo cinque-sei riprese, è successo qualcosa
di magico a livello personale. A un certo punto, ho sentito di non essere più io, ma di essermi
trasformato, come catapultato nel mondo di Brick Mansions. Non ero preparato, ma è stato bello”
dice RZA. A completare il cast Catalina Denis, nei panni di Lola, la decisa e volitiva ragazza di
Lino, determinata a lasciare il caos di Brick Mansions. Anche se vive e lavora in Francia, Denis
dice che le origini colombiane le hanno permesso di vestire i panni di Lola. “Lola conosce
benissimo Brick Mansions, ha visto accadere tante cose in quel quartiere, ne ha vissuto la sua
rovina e per questo non lo accetta, pretende di più dal mondo e dalla vita. Vuole studiare legge e
magari un giorno tornare ad aiutare le persone rimaste a Brick Mansions. Ma non appena riesce ad
uscirne, viene riportata indietro. Lola è una persona molto forte che ha vissuto tante cose brutte. “Io
sono colombiana e vengo da un paese dove accadono tante brutte cose; questo mi ha aiutato a
interpretare il ruolo di Lola. So che cosa significa voler andare via, volersi rifare una vita altrove.
Lola è una ragazza intelligente, sa adattarsi a qualsiasi situazione senza compromettersi.”
Denis ha apprezzato molto i toni e i personaggi di Brick Mansions. Tutt’altro che in bianco e nero,
assomigliano piuttosto a tante sfumature di grigio. “Di solito, in un film, ci sono personaggi buoni e
cattivi”, ma in Brick Mansions, i buoni non sono buoni come sembrano e i cattivi nemmeno,
proprio come nella vita reale. Questo aspetto mi è piaciuto molto” dice Denis.
Delamarre ha lavorato fianco a fianco con tutti gli attori, nel breve periodo di pre-produzione e
oltre. Ogni relazione ha una propria dinamica. In particolare, il rapporto tra Lino e Damien è
caratterizzato da uno sforzo collaborativo che ricalca e si rispecchia in quello tra Delamarre, Belle e
Walker. “David Belle non aveva fatto tanti film come Paul, specialmente in inglese. L’ho dovuto
rassicurare, e ho dovuto rassicurare me stesso, perché non è facile lavorare così a lungo in inglese
per nessuno. Per lui, inoltre, c’era anche uno sforzo fisico intenso. Si è dovuto allenare per
raggiungere una forma fisica perfetta. Per lui, quindi, sono stati importanti sia il fattore attoriale sia
la grandissima preparazione fisica e atletica. Ho incontrato Paul tardi, appena prima di cominciare
le riprese, quindi il nostro lavoro è stato più intenso sul breve termine. Ci siamo scambiati idee e
abbiamo adattato le battute; è importante, in questo senso, non imporre battute agli attori, altrimenti
i dialoghi non risulteranno naturali. Lavorando con David e Paul, abbiamo sviluppato un senso
dello humour lavorando proprio sulla barriera linguistica che li separa”, dice Delamarre.
RZA ha affrontato il set con idee creative e molto originali per il personaggio di Tremaine, idee che
hanno reso il personaggio molto più dinamico. Delamarre ricorda che “oltre a essere molto
strutturato, preciso e professionale, RZA ha dato tanti suggerimenti per costruire al meglio il
personaggio di Tremaine. Sicuramente è il capo di Brick Mansions e quindi il suo modo di fare e di
essere deve rifletterne la pericolosità, ma al di là di questo, è anche molto educato e professionale.
Queste indicazioni erano già presenti nello script, ma RZA ha dato un apporto molto importante.
Avevo già delle idee sul personaggio, ma è stato RZA a dargli una vera svolta, è stato davvero un
grande lavoro di squadra”.
Quando si è trattato di trovare l’attrice giusta per la parte di Lola, Luc Besson ha suggerito l’attrice
Catalina Denis. La produzione cercava un’attrice capace di tenere testa ai criminali di Brick
Mansions.
Dopo aver visto il provino di Catalina, la parte le è stata assegnata immediatamente: “Catalina ha
reso il personaggio più coraggioso che mai; il suo ruolo prevede scene terribili per tutto il film, ma
lei non si scompone mai. Non dimentichiamo quanto risulti convincente anche nel confronto fisico
con RZA” racconta Delamarre. Come il resto del cast, anche Catalina è rimasta piuttosto sorpresa di
fronte all’eventualità di fare la controfigura di se stessa. Delamarre ricorda che “non c’è stato
bisogno di convincerla, e l’ho trovato molto coraggioso da parte sua. Ne è uscita certamente molto
stanca e provata, ma ce l’ha fatta. Può essere molto orgogliosa della sua performance.” Ove
possibile, tutti gli attori hanno seguito il suo esempio, non solo per seguire Belle, ma anche per
rendere l’azione e il ritmo più naturali possibile. Certamente sono stati coinvolti delle controfigure,
soprattutto nelle sparatorie e nelle scene di inseguimenti in macchina; per questo, Delamarre ha
collaborato gomito a gomito con il coordinatore Alex Cadieux che ha supervisionato le scene più
complicate.
Una delle sequenze più elaborate è quella che si svolge su un tetto, e in cui la filosofia del Parkour
si sposa bene a quella più prettamente coreografica e cinematografica: “Lo scontro più difficile tra
David e Paul avviene sul tetto, quando i due si trovano in disaccordo sul disinnesco della bomba.
C’erano 40 gradi fuori, faceva caldissimo! La superficie era coperta di ghiaia ma gli attori
indossavano una canottiera o una maglietta. Era difficile piazzare dei cuscinetti con un
abbigliamento simile. David e Paul si sono dovuti buttare dappertutto, ripresa dopo ripresa, si sono
fatti graffi, escoriazioni: sono stati instancabili! Ci sono voluti due giorni e mezzo per completare
tutta la scena ma penso che il risultato sia stato fantastico”, dice Cadieux.
La scena ha colpito molto anche il grande esperto di Parkour David Belle. Ma da questa sfida, dice
Belle, si vede la grande autenticità dei personaggi. “Faceva veramente molto caldo, e continuavamo
a cadere sulla ghiaia. Eravamo stanchi ma dovevamo restare concentrati. Entrambi volevamo che il
risultato fosse realistico e per questo, prima di tutto, dovevamo stabilire dei confini. Una grande
tensione emotiva, che ha portato a un risultato di grande impatto e realismo”, dice Belle.
Certamente, neanche la più brava controfigura può sostituire un vero performer; Delamarre lo sa
bene ed è un grande fan dell’improvvisazione. “A volte, appena dopo aver piazzato la telecamera su
un attore, ti accorgi che potevi fare diversamente, che può esserci un’alternativa migliore. La stessa
cosa vale per gli attori. Non è giusto costringerli; se hanno qualcosa da suggerire, migliorare o
aggiungere… perché no? Spesso sono sorprese molto piacevoli e interessanti. È importante non
dimenticarlo mai – questo dà più libertà in fase di montaggio” dice Delamarre.
Brick Mansions è stato girato a Detroit e a Montreal. Per combinare i due ambienti e ricreare
quello apocalittico, grigio e urbano di Brick Mansions, Delamarre ha usato svariate tecniche, alcune
vecchie, altre nuove, come ammette Christophe Collette, che, proprio come Delamarre, ha debuttato
con questo film nel mondo cinematografico.
Per far sentire il pubblico al centro dell’azione, Delamarre ha usato strumenti tecnici
particolarmente innovativi, capaci di piazzare la telecamera il più vicino possibile all’azione:
“Abbiamo usato dispositivi nuovi come i droni, o meglio, come li chiamano in Canada, ‘veicoli
aerei senza pilota’. Sono simili a un elicottero ma ti permettono di avvicinarti di più al soggetto. Ad
esempio, quando stai girando la scena di un inseguimento, puoi seguire l’azione molto più da vicino
rispetto a quanto non potresti fare con un elicottero” dice Delamarre.
Il regista ha saputo sapientemente giocare anche con la velocità del film, rallentando frame by
frame. “Ho sempre prediletto lo slow motion nei film. Mi piace mettere in pausa ogni volta in cui la
musica si ferma e si vede una caduta o un cazzotto” spiega Delamarre che aggiunge: “È un film
unico, per le persone che amano i film d’azione; c’è tutto – inseguimenti in macchina, sparatorie,
suspence, intrecci, adrenalina, ma anche tanto Parkour, emozione e commedia. È una vera scarica
adrenalinica per tutti gli amanti del genere.” Il film fa entrare il pubblico in questa giungla urbana al
fianco di Damien e Lino, nella missione per salvare Lola e riportare Brick Mansions agli antichi
onori.
IL CAST
Dopo aver attirato l’attenzione del pubblico e dell’industria cinematografica con una serie di ruoli
secondari, PAUL WALKER (Damien Collier) ha raggiunto il successo cinematografico con
l’interpretazione del poliziotto sotto copertura O’Conner nel film del 2001 Fast and Furious. Da
quel momento Walker si è imposto come attore in tutta una serie di film, sia con ruoli drammatici
sia nella produzione fino alla sua tragica scomparsa nel 2013. Tra gli ultimi film, ha recitato nel
thriller Hours, dove ha interpretato il ruolo di un padre in una Orleans messa in ginocchio
dall’uragano Katrina. Il film è stato accolto positivamente dalla critica, ed è valso a Walker il plauso
della critica stessa. Walker ha recitato e si è occupato della produzione esecutiva del film Vehicle
19. Girato a Cape Town, Sudafrica, il thriller è l’adattamento di una sceneggiatura della Black List
2010 (che contiene le sceneggiature non prodotte). Nell’estate 2013, Walker ha recitato ancora nei
panni di Brian O’Conner in Fast & Furious 6 con Vin Diesel. Considerato uno dei film più redditizi
di sempre, la quinta serie è stata campione di incassi, battendo tutti i film dal 2011 a oggi con $86.2
milioni e un successo simile a livello internazionale. All’uscita, il film ha anche battuto il record di
incassi per Universal (battendo anche Jurassic Park). Walker stava lavorando alle riprese del
nuovo, Fast & Furious 7 quando è tragicamente morto in un incidente d’auto a novembre 2013.
Walker ha recitato anche nel film d’azione Takers nei panni di un ladro, al fianco di Matt Dillon e
Hayden Christensen. Il film è stato campione di incassi al botteghino anche dopo la prima
settimana. Walker ha sempre dimostrato enorme versatilità, passando dal ruolo di ladro a quello di
soldato, per il regista Clint Eastwood nel film Flags of Our Fathers, vestendo i panni del ricercatore
scientifico nell’Artico per la Disney nel film 8 Amici da salvare, e quelli del subacqueo alle prese
con un signore della droga dopo aver scoperto il carico illegale di un aeroplano affondato, nel film
Trappola in fondo al mare.
Tra gli altri film: Pleasantville, Varsity Blues, Kiss me, Radio Killer e The Skulls - I teschi solo per
citarne alcuni.
Paul ha co-fondato un’organizzazione no profit, la Reach Out Worldwide (ROWW), che si occupa
di primo soccorso e aiuto umanitario per le catastrofi naturali. L’ultima missione si è svolta ad Haiti
e in Cile dopo il terremoto. Per maggiori informazioni www.roww.org.
Nato in Normandia, DAVID BELLE (Lino Dupree) è atleta, scalatore e appassionato di arti
marziali.
Suo padre e suo nonno gli hanno trasmesso grandissima passione per lo sport; entrambi erano
soccorritori professionisti per i pompieri in Francia. David è dotato di un’agilità perfetta; le sue doti
fisiche sono straordinarie, perfezionate grazie al kung-fu, di cui è cintura nera. L’obiettivo sportivo
di David è “andare sempre oltre”.
All’età di 15 anni, David ha lasciato la scuola e si è trasferito a Parigi per frequentare un corso di
primo soccorso e di ginnastica. Ha conosciuto, in questa occasione, tanti altri giovani con cui ha
condiviso grande passione ambizione creativa per lo sport.
David ha poi coordinato un piccolo gruppo, conosciuto come Yamakasi e ha co-fondato Parkour*, o
arte del movimento, disciplina in cui ogni traceur concepisce l’architettura urbana come ostacolo da
padroneggiare e superare. Il Parkour*, nome ispirato da suo padre, è considerata una forma di street
art, che include salti, arrampicate e corse. Nel 1993, David è entrato in un gruppo di pompieri
parigini, ma è stato costretto ad uscirne dopo un piccolo incidente fisico. Successivamente, è entrato
nella fanteria marina di Vannes per il servizio militare. Campione di arrampicata con la corda, come
già suo padre prima di lui, e campione di superamento ostacoli, David ha ricevuto un diploma
d’onore nel reggimento. Ben presto, però, ha capito di provare un’enorme, irrefrenabile bisogno di
libertà e avventura e ha realizzato che questa filosofia personale non poteva essere compatibile con
la vita militare. Dopo aver terminato il servizio militare, David ha organizzato una campagna di
sensibilizzazione per promuovere il Parkour attraverso materiale video da diffondere sui principali
media. Nel 1997, sedotto dalle sue incredibili performance, il gruppo Stade 2 gli ha dedicato un
documentario. Questa esperienza gli ha permesso di conoscere anche l’attore Hubert Koundé (La
Haine).
Hubert ha guidato i primi passi di David nel campo dello spettacolo, portandolo ad entrare nella
famosa scuola di recitazione Pygmalion. Dopo tanti ruoli in video musicali, cortometraggi, serie
TV e spot commerciali di respiro internazionale, Luc Besson ha contattato David per il film
Yamakasi – I nuovi samurai (2001). David non ha potuto, però, prendervi parte a causa di alcuni
problemi con il gruppo di cui faceva parte, ma il nuovo contatto stabilito con Luc Besson si è
rivelato poi molto importante.
Il primo ingresso di David al cinema si deve al film Engrenage di Franck Nicotra (2001), seguito da
Femme Fatale di Brian de Palma, Intervento Divino di Elia Suleiman (2002) e Fiumi di Porpora 2
di Olivier Dahan (2004), dove ha incontrato l’attore Cyril Rafaelli, al suo fianco nell’esplosivo
Banlieue 13 (2004) di Luc Morel, prodotto da … Luc Besson. Il successo del film e il ruolo
interpretato da David l’hanno consacrato al pubblico francese e internazionale. A seguire un ruolo
secondario nel film Le Transporteur 2 di Louis Leterrier (2005) e la partecipazione al thriller
futuristico Babylon A.D. di Matthieu Kassovitz (2007), nel quale si esibiva già in coreografie
Parkour . Le sue abilità tecniche gli sono valse oltre 50 milioni di click su Youtube. È stato
contattato quindi da Sam Raimi per vestire i panni di Spiderman per le scene di combattimento nel
terzo sequel della serie. Non è stato però in grado di accettare la parte a causa di alcuni problemi
con il ruolo che stava interpretando, intanto, in Banlieue 13 : Ultimatum di Patrick Alessandrin
(2009). In quello stesso periodo, l’ha contattato anche il produttore Jerry Bruckheimer . David è
stato ingaggiato, così, per insegnare Parkour a Jake Gyllenhall sul set di Prince of Persia – Le
sabbie del tempo di Mike Newell (2010).
L’anno successivo, David ha recitato in Colombiana di Olivirer Mégaton (2011) accanto a Zöe
Saldana, in Cose Nostre - Malavita, di Luc Besson, assieme a Robert De Niro, Michele Pfeiffer e
Tommy Lee Jones (2013).
RZA (Tremaine Alexander)
GOUCHY BOY (K2) ha recitato accanto a delle vere leggende di Hollywood – da Jon Voight
(Second
String) a John Hurt (New Blood). Goûchy Boy ha recitato con Robert Pattinson nel film di David
Cronenberg - nominato a Cannes - Cosmopolis, e ha combattuto contro Steven Seagal nel film
Maximum Conviction. Tra gli altri film, ha recitato anche per John Moore in Max Payne e The Last
Kiss, per la regia di Tony Goldwyn. Ha inoltre recitato nel ruolo dell’aiutante di Val Kilmer per la
mini serie TV XIII.
Artista completo a tutti gli effetti , Goûchy Boy si è avvicinato alla recitazione in età abbastanza
precoce e da allora non ha perso un colpo. Boy è arrivato agli onori del cinema con Highlander 3, al
fianco di Mario Van Peebles, film che gli ha permesso di fuggire dalla vita difficile e problematica
di Montreal, Quebec.
Iniziata in Colombia, la carriera di CATALINA (Lola) è nata con Gérard Krawczyk, nel
blockbuster francese Taxxi 4 scritto e prodotto da Luc Besson. Nel 2008, è stata scelta per il ruolo
femminile principale accanto a Roschdy Zem nel film di Olivier Van Hoofstadt Go Fast in cui
recita il difficile ruolo di un doppio agente. Ha inoltre recitato per Pascal Bourdiaux in Le Mac e
per Hervé Renoh in Paris Express, che ha riscosso grande successo sia in Francia sia nel resto
d’Europa. Nel 2011, ha recitato assieme a Tomer Sisley e a Joey Starr nel fil di Frédéric Jardin
Notte Bianca.
Dal 2013, ha recitato nella serie TV francese Pep’s dove recita nel ruolo di un’infermiera. L’anno
scorso ha recitato per Canal + in The Tunnel per la regia di Dominik Moll. La vedremo, ancora, per
ABC nella mini serie spy The Assets ambientata nella guerra fredda. Sarà la moglie di Aldrich
Ames, Rosario Ames. A parte questi riconoscimenti, studia lingue e parla correntemente inglese
francese e spagnolo.
CAST TECNICO
Per molti anni, CAMILLE DELAMARRE (Regista) ha lavorato come editor per film, video clip
musicali e spot commerciali. Tra i lavori più recenti, Taken 2, Transporter 3 e Colombiana. Di
recente, ha cominciato a lavorare alla regia, specializzandosi in film d’azione e pubblicità per auto e
prodotti di bellezza. Brick Mansions segna il suo debutto alla regia cinematografica.
LUC BESSON (Sceneggiatore, script tratto da ‘Banlieue 13’ di Luc Besson e Bibi Naceri) ha
iniziato a muovere i primi passi nel cinema nel 1977, lavorando come assistente in Francia e negli
USA, e imponendosi gradualmente come uno dei pochi registi e produttori francesi di respiro
internazionale. Nel 1983, ha diretto il primo film, The Last Battle, che gli è valso grandi
riconoscimenti all’Avoriaz Film Festival.
Due anni dopo è la volta di Subway, con Isabelle Adjani e Christopher Lambert. L’industria
cinematografica lo ha insignito per questo di tre premi Cesar . Lo stile visivo di Besson inizia così
ad essere consacrato alla critica.
Sulla scia di questo successo, Luc Besson ha lavorato alla regia de Le Grand Bleu. Malgrado la
freddezza con cui è stato ricevuto al festival di Cannes, il film ha fatto staccare 10 milioni di
biglietti, ed è diventato un vero fenomeno sociale. Malgrado un clima poco favorevole da parte
della critica, sia
Nikita (1990) sia Leon (1994) hanno riscosso grande successo, consacrando
definitivamente la popolarità di Besson in Francia e a livello internazionale. Tra gli altri film, ha
diretto Atlantis (1991), un documentario volto a sensibilizzare il pubblico sulla natura e la necessità
di proteggere l’ambiente. Nel 1995 ha diretto un film di science fiction: Il Quinto Elemento. Il film
è diventato uno dei più grandi successi di sempre ai botteghini sia in Francia sia negli Stati Uniti.
Nel 1998, Besson è stato premiato con un César come Miglior Regista. Nel 1999 ha diretto una
propria versione di Giovanna d’Arco, che gli è valsa un’altra nomination come Miglior Regista ai
Cesar Awards. Nel 2000 è stato nominato Presidente di Giuria del Festival di Cannes, imponendosi
come il più giovane presidente della giuria in tutta la storia del Festival. Nei 5 anni successivi si è
dedicato alla produzione. In dieci anni, EuropaCorp è diventato uno dei maggiori Studio
dell’industria europea.
Nel 2005, è tornato a dirigere Angel-A, e l’anno successivo, il suo primo film d’animazione, Arthur
e il Popolo dei Minimei, adattato dal libro che lui stesso ha scritto. Questo film è stato seguito da
altri due: Arthur e la Vendetta di Maltazard (2009) e Arthur e la Guerra dei due Mondi.
Nel 2010, Luc Besson ha adattato per Tard Adele e l’enigma del Faraone, con Louise Bourgoin nel
ruolo principale. Il 2011 segna l’uscita di The Lady, con Michelle Yeoh nel ruolo del Premio Nobel
per la Pace Aung San Suu Kyi. Cose nostre – Malavita del 2013 l’hai visto dirigere attori del
calibro di Robert De Niro, Tommy Lee Jones e Michelle Pfeiffer. Ben presto sarà al lavoro sul
prossimo film Lucy, con Scarlett Johansson. Nella sua lunga carriera di regista, Luc Besson ha
diretto molti video musicali, anche per Serge Gainsbourg e Mylène Farmer, oltre che per brand
molto conosciuti a livello internazionale. Oltre ai numerosi film diretti, Luc Besson è autore di oltre
venti sceneggiature, tra cui la serie Taxxi e il più recente Taken 2, che ad oggi è il più grande
successo francese ai botteghini negli Stati Uniti.
Filmografia del Regista
2014 Lucy
2013 Cose Nostre-Malavita
2011 The Lady
2010 Arthur e la Guerra dei due Mondi
2010 Adele e l’enigma del Faraone
2009 Arthur e la vendetta di Maltazard
2006 Arthur e il popolo dei Minimei
2005 Angel-A
1999 Giovanna d’Arco
1997 Il Quinto Elemento
1994 Leon
1991 Atlantis
1990 Nikita
1988 Le Grand Bleu
1985 Subway
1983 The Last Battle
1981 L‘Avant-Dernier (cortometraggio)