Transcript tutte le società di Galan finite sotto la lente

Dietro l'inchiesta Il governatore, l'ospedale di Padova, i manager e il gas
Dalla sanità all'energia verde
tutte le società cli Galan finite
sotto la lente degli inquirenti
I legami con Ruscitti e i lombardi
e la rete di rapporti imprenditor iali
VENEZIA - L'inchiesta della
procura veneziana è destinata
ad espandersi ben al di là dei
confini lagunari e regionali.
Lo si può intuire dalle parole
del procuratore aggiunto Carlo Nordio («E la fine dell'inizio, la fine di una prima fase
che avrà ulteriori sviluppi») e
dall'enorme quantità di omissis presenti nelle carte dalla
magistratura. Le frasi cancellate nascondono infatti nomi di
persone e di veicoli societari
che raccontano di collegamenti con la sanità lombarda e di
legami con professionisti e finanzieri ben conosciuti nell'ambiente vaticano e vicini a
Comunione e Liberazione.
In questa galassia societaria
ricorre in più occasioni il nome dell'ex governatore Giancarlo Galan che attraverso una
fiduciaria milanese - la Sirefid
Spa - possiede il 5o%a della 1HFL Srl, società che «opera nel
campo delle consulenze sanitarie, nella costruzione e nella
gestione di strutture ospedaliere». Al vertice della IHFL siede
un nome noto della politica e
della sanità veneta. Le visure
della Camera di Commercio indicano senza ombra di dubbio
che l'amministratore unico è
Giancarlo Ruscitti, ex direttore della Sanità veneta prima
della nomina di Domenico
Mantoan.
E proprio per Ruscitti i ma-
gistrati veneziani avevano
chiesto il carcere (poi respinto
dal giudice per le indagini preliminari che ha deciso di iscriverlo al registro degli indagati
senza applicare misure cautelari) per i suoi collegamenti con
il Coveco, la coop rossa del
Consorzio Venezia Nuova utilizzata per far girare i fondi neri e contribuire alle campagne
elettorali di Giorgio Orsoni,
Lia Sartori e Gianpietro Marchese. Secondo la procura, il
presidente del Consorzio Giovanni Mazzacurati «è stato
sensibilimente interessato alla
realizzazione del nuovo ospedale di Padova a partire dal
201x» e per questo ha spinto il
Coveco a fare un contratto a
progetto da 200 mila euro allo
stesso Ruscitti (nominato coordinatore del piano per la realizzazione dell'ospedale proprio da Galan). Lo scopo era scrive la procura - «cercare il
consenso da parte delle autorità politiche regionali, provinciali e nazionali per promuovere la costruzione del nuovo
ospedale di Padova piuttosto
che la ristrutturazione del vecchio già esistente».
D'altra parte non è un mistero che l'ex governatore fosse il
promotore e il padrino politico del polo sanitario e dunque
la nascita della IHFL di Ruscitti (29 dicembre 2011) andrebbe ricondotta proprio al tenta-
tivo di controllare il project financing della Palladio finanziaria di Roberto Meneguzzo
destinato al polo padovano.
L'ex governatore, ormai tagliato fuori da palazzo Balbi a causa della staffetta con Luca Zaia, l'avrebbe dunque fondata
per restare sul campo di gioco.
IHFL però non appartiene
soltanto a Galan e Ruscitti. I
due sono in società con Massimo Bufacchi, direttore dell'Ufficio del lavoro della sede apostolica del Vaticano (Ulsa), da
Bortolo Simoni, direttore delh
UsI di Asolo, da Giovanni Pavesi, direttore generale dell'UsI
di Monselice, e da Alberto
Prandin, ex direttore generale dell'ospedale di Motta di
Livenza. Con loro fa capolino nelle visure anche Stefano Del Missier, nome quasi
sconosciuto in Veneto, ma
noto a Nordovest come vicedirettore generale della sanità lombarda.
I collegamenti sanitari tra le
due Regioni erano già finiti
sui media nazionali. Al nette
delle vicende giudiziarie che
hanno travolto la clinica Maugeri (quella che avrebbe pagato le vacanze all'ex governatore Roberto Formigoni) e l'ei
direttrice dell'UsI veneziani
voluta da Antonio Padoan, Maria Alessandra Massei, anche
Ruscitti ha un piede in Venetc
e uno in Lombardia. L'ex diret-
tore regionale è
membro del
Cerismas, centro di
ricerche in management sanitario dell'Università Cattolica
di Milano dove insegna Angelo Caloia, ex direttore dello Ior
prima
dell'arrivo di Ettore
Gotti Tedeschi e
presidente del Consiglio di amministrazione di Sirefid, la società di Galan che controlla 1HFL e che - secondo la procura -
puntava ai lavori del nuovo
ospedale di Padova. Sirefid a
sua volta è collegata a Paolo
Venuti, commercialista della
famiglia Galan finito agli arresti per i suoi collegamenti con
il Consorzio Venezia Nuova.
La procura comunque non
si sta limitando ad indagare in
ambito sanitario. I magistrati
hanno infatti passato al setaccio tutte le società collegate
all'ex governatore e al commercialista Paolo Venuti attraverso le partecipazioni del veicolo Sirefid. Galan infatti possiede il 20% di Amigdala srl, società collegata all'imprenditore Giuseppe Stefanel (che GaIan lanciò come possibile candidato alla presidenza della Regione Friuli) e di Thema Italia
Spa, società che secondo la
procura di Venezia «rappresenta la facciata italiana di un importantissimo affare stimato
in 55 milioni di dollari avente
per oggetto il commercio di
gas proveniente dall'indonesia». Tramite Margherita Srl,
ennesima società di famiglia, i
Galan sono collegati anche alla Energia Green Power (diventata famosa perché ci lavorava la signora Bruno, quella
della gaffe di Berlusconi in
campagna elettorale: «Ma lei
quante volte viene?») e alla società agricola Frassineto, una
tenuta da quasi un milione di
euro che fino al 2008 era di
proprietà di don Pierino Gelmini, amico di Gianfranco Fini, di Bettino Craxi (celebrò la
prima messa di commemorazione) e di Silvio Berlusconi.
Alessio Antonini
Rusciitt'i e Meneguzzo
L'ex direttore della sanità veneta e l'amministratore di Palladio Finanziaria avrebbero contribuito alle operazioni di Galan
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