N. 4 - Aprile 2014 - Visita il sito O.F. Italia

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4 APRILE 2014
Q UANDO IL L EGNO
È P REZIOSO
ADDOBBI
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M A G A Z I N E
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N UMERO 4| APRILE 2014
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Graziano Pelizzaro
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4 APRILE 2014
ESPOSIZIONI
ESPOSIZIONI
SOMMARIO
La selezione dei materiali, la
cura del dettaglio, l’esperienza
ed il gusto italiano rendono
il Gruppo Lorandi una tra
le più importanti industrie
manifatturiere di cofani in
Europa.
CASE FUNERARIE
CASE FUNERARIE
UN NUOVO CONCEPT PER IL SETTORE FUNERARIO.
UN NUOVO CONCEPT PER IL SETTORE FUNERARIO.
di Stefano Vergani & C | via Verdi, 3 - 20010 Inveruno MI | 02 9789255 | [email protected] | www.e-le-menti.com
Sempre all’avanguardia,
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4 Aprile 2014
Numero 8 Settembre-Ottobre
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ADDOBBI
CONTATTI:
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REGISTRAZIONE:
Tribunale di Alessandria
n° 2/2011 del 30/06/2011
di Stefano Vergani & C | via Verdi, 3 - 20010 Inveruno MI | 02 9789255 | [email protected] | www.e-le-menti.com
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4
Editoriale
Franco Capone
Dott. Graziano Pelizzaro
A.N.U.S.C.A.
Giro cultural-funerario
nell’Italia che non và...
Casa Funeraria Pirovano
44 Redazionale
Eurocof
Natura Ambiente Ecologia:
48 L’Italia restituisce agli Usa
Dott.ssa Catassi Katia
6
L’area cimiteriale per la
40 dispersione delle ceneri
Redazionale
il plutonio
Dott. Antonio Fiori
Vergani Onoranze Funebri
10 Importante Certificazione
BL s.r.l.
52 Redazionale
Ciao Nino!
15 La
Redazione
Curiosità:
54 Ningyo Kuyo
I Riti
18 Il rito funebre ortodosso
Cesarano
58 Redazionale
Etern
22 La Rosa del Ricordo
Sport:
62 Thorpe
Redazionale
Dott. Antonio Fiori
Redazionale
Tradizioni:
26 Pesach
Dott. Antonio Fiori
La Redazione
La Redazione
Videolabor
64 www.lemiecondoglianze.it
Redazionale
29 Disef
Redazionale
Divina
68 La
Redazionale
Il Fatto:
32 Allarme lavoro
Lettera del Presidente
71 Informazione mensile
La Redazione
Schettini
34 Redazionale
di Federcofit
Editoriale
Quarto numero di questo 2014, ben ritrovati a tutti voi. Il mese scorso ci siamo
lasciati commentando i primi passi del nuovo Governo, a distanza di diverse settimane pare che qualcosa si sia mosso, anche se i recenti provvedimenti sembrano
essere più utili a riempire le pagine dei quotidiani che a cambiare concretamente
la difficile situazione in cui versa il nostro Paese.
In ogni caso cerchiamo di restare ottimisti, attendendo con ansia la tanto attesa
svolta che ci possa restituire un po’ di respiro e (soprattutto) quella che oramai
pare manchi da troppo tempo, la fiducia per il futuro.
All’interno del Magazine troverete un nostro piccolo tributo a Nino Leanza,
scomparso lo scorso 9 aprile a Bologna, lo Staff O.F. Italia si unisce al dolore della
famiglia porgendo le proprie più sincere e sentite condoglianze.
G
A
Z
Le Imprese di Onoranze Funebri presenti nelle pagine successive, danno la
loro disponibilità ai colleghi per il disbrigo pratiche, documenti, trasporti e/o
altri servizi garantendo serietà e professionalità, al pari di tutte le Imprese
aderenti a “O.F.Italia” e visibili sul Volume e sul portale web dedicato
A
33
Giro cultural - funerario
nell’Italia che non và...
Nel Cimitero di Turigliano, privo della camera
mortuaria i feretri sostano..davanti a Dio!
Dott.ssa Catassi Katia
Iniziamo questo virtuale giro da Turigliano, ridente
paesino nel comune di Carrara ed esattamente dal suo
cimitero, chiamato anche Cimitero comunale di Turigliano.
Il campo dove riposano i defunti è molto vasto, ricco
di belle e artistiche cappelle funerarie, con grandiosi
capolavori degli artisti apuani, da considerarsi davvero monumentale. Entrando nel cimitero vi è presente
anche una cappella per le funzioni funebri e per ospitare i defunti prima della sepoltura. E qui ci soffermiamo...
Perché un cenno particolare lo merita davvero questa
cappella trasformata, seppur per esigenze logistiche,
in una comoda camera mortuaria.
Talora infatti, anzi direi frequentemente, essa viene
superficialmente confusa con un deposito per feretri
in attesa e così...addio funzioni religiose! Impossibile
dir messa con dieci feretri depositati in chiesa. Ma qui
non esiste la camera mortuaria? Purtroppo in questo
4
cimitero, come in molti altri, non c’è! E pensare che
la camera mortuaria è obbligatoria in ogni cimitero,
è uno specifico locale destinato all’accoglimento dei
feretri prima dell’eventuale seppellimento, o quale che
sia la pratica richiesta.
Se il deposito di osservazione e l’obitorio sono destinati ad accogliere i cadaveri, sia per l’effettuazione del
periodo di osservazione, sia per il riconoscimento, sia
per rimanere a disposizione dell’autorità giudiziaria,
sia per le altre funzioni individuate dagli articoli 12
e 13 D.P.R. 285/90, la camera mortuaria del cimitero
è destinata ai feretri, grossolanamente definibili come
cadaveri collocati nella cassa debitamente confezionata ed in condizioni tali che siano già stati attuati e verificati (certificati) gli eventuali trattamenti, caso per
caso, necessari per il trasporto e, semplicemente in
attesa di collocazione cimiteriale. Tale destinazione è
estensibile anche all’accoglimento/sosta, sia in fase di
transito di cassette ossario o urne cinerarie, sia quan-
do si tratti di tempi tecnici eventualmente necessari
per la predisposizione di atti di autorizzazione al loro
trasporto.
La camera mortuaria del cimitero (di ogni cimitero,
salvo che per le regioni che hanno qualificato questa
struttura come comunale, anziché cimiteriale), deve
essere dotata di finestre, che consentano sia l’illuminazione naturale che la ventilazione rivolte unicamente
verso la superficie scoperta interna del cimitero.
Le finestre devono anche essere adeguatamente ampie, in modo da assicurare non solo un adeguata illuminazione, ma soprattutto una corretta ventilazione.
Pur non svolgendo altre funzioni che quella di deposito temporaneo di feretri, la camera mortuaria del
cimitero deve essere dotata di acqua corrente, per le
operazioni di lavaggio e disinfezione quando occorra
e comunque dopo ogni utilizzo. Le pareti interne della
camera mortuaria del cimitero devono essere rivestite
fino all’altezza di due metri di marmo, oppure pietra
o ricoperte di qualsiasi vernice a smalto a condizione
che le superfici risultino facilmente lavabili. Anche il
pavimento deve essere lavabile e posto in modo tale
da consentire lo scolo delle acque di lavaggio.
Ma allora perché tutti i cimiteri non sono dotati di camera mortuaria? Qui la questione è ben più complessa, è preferibile pensare al motivo per cui la cappellina
del cimitero di Turigliano debba “ospitare” così tanti
feretri. Trattasi infatti di sosta forzata, perché a fronte
di numerose richieste per la cremazione non risponde
in egual misura un’offerta di forni crematori sul territorio, e pensare che, visto il numero crescente di tali
richieste, il comune di Carrara aveva valutato nel 2012
di costruire un forno crematorio proprio all’interno
del cimitero. Al momento la cittadinanza sta ancora
aspettando.
Dott.ssa Catassi Katia
Presidente Regione Toscana
Feder.Co.F.It
5
Vergani
Da sempre una grande impresa, sinonimo di garanzia e serietà.
onoranze funebri
Nel difficile momento della perdita,
aiutano i clienti con la professionalità e
la riservatezza che li distingue.
PROFESSIONALITÀ E QUALITÀ
CRISTIAN VERGANI
CIPRIANO VERGANI
STEFANO VERGANI
titolare dell’azienda
presidente FEDERCOFIT Lombardia
fondatore dell’azienda
titolare dell’azienda
fondatore di E-LE-MENTI
Una grande squadra affiatata
per aiutare il cliente in ogni necessità.
Serietà e professionalità
sono le parole su cui ogni giorno
basano il proprio operato.
L’Impresa di Onoranze Funebri Vergani, solida azienda operante
nel settore funerario da quasi 40 anni, è oggi la più grande realtà
nel territorio dell'Altomilanese, grazie alla continuità generazionale
e attraverso il passaggio di testimone da padre a figli, che ha fatto
in modo che una grande famiglia lavori ogni giorno con serietà e
professionalità.
Fondata nel 1976 per volere ed iniziativa di Cipriano Vergani,
l’Impresa si è sempre distinta per il suo forte legame con il
territorio e con i suoi abitanti, per la collaborazione con le
esperienza
professionalità
serietà
istituzioni religiose locali e con le diverse amministrazioni
comunali, radicando così il proprio successo nel legame con la
cultura e le tradizioni.
L'Impresa Vergani lavora con un occhio di riguardo per la
tradizione, da sempre rispettata e seguita con cura insieme agli
sviluppi legislativi e alle nuove pratiche che hanno introdotto novità
nel settore. Non a caso l'Impresa Vergani è cresciuta molto sul
territorio, grazie alla fiducia riposta dai cittadini nel titolare e nella
sua professionalità. Una fiducia sempre ricambiata con il massimo
impegno e dedizione al proprio operato.
L'Impresa Vergani offre a tutti i propri clienti una serie di servizi
completi, mettendo a loro totale disposizione esperienza e
disponibilità durante l'organizzazione del servizio funebre.
Si occupa di tutto ciò che ruota attorno al servizio, dalla vestizione
della salma fino alle pratiche pensionistiche, con scrupolosità,
responsabilità e affidabilità, che mai mancano a un gruppo di
esperti del settore come questo, in modo tale da sollevare i propri
clienti da qualsiasi incombenza burocratica e organizzativa in un
momento delicato come la scomparsa di un proprio caro.
Inveruno, piazza San Martino, 24 | T 02 9787020 - 02 97289248 | F 02 97286499 | M 335 7277680 (Cristian Vergani)
10
L’operato dell’Impresa Vergani si è sempre basato sul rispetto e la
ricerca di questi due valori: professionalità e qualità.
La professionalità è garantita dai continui corsi di aggiornamento
professionale, siano essi obbligatori per legge, siano facoltativi,
quali quelli di tanatoestetica e cerimoniere, acquisiti tramite la
stretta collaborazione col sistema formativo Federcofit.
Tutto il personale aziendale periodicamente viene formato per le
mansioni che svolge in azienda.
Qualità. L’Azienda da sempre fornisce servizi completi di alta
qualità con il massimo rispetto alle volontà del defunto e della
famiglia.
Ad ulteriore conferma, l’Impresa Vergani ha aderito al protocollo
TUV-Thüringen Italia – Federcofit per ottenere la certificazione di
qualità aziendale ISO 9001:2008, nel rispetto della norma UNI
15017:2006, specifica per il settore funerario.
Dopo aver predisposto e attuato il sistema, l’Impresa Vergani ha
ottenuto le certificazioni.
Il protocollo Federcofit, inoltre, prevede verifiche aggiuntive che
riguardano nello specifico il rispetto delle norme regionali.
Un’azienda altamente specializzata,
sempre alla ricerca della migliore qualità,
seguendo le innovazioni del settore.
E [email protected] | W www.onoranzefunebrivergani.it
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Vergani
La collaborazione tra le imprese che si affidano alle imprese.
onoranze funebri
Contraddistintasi sempre come una grande impresa,
sinonimo di garanzia, serietà e professionalità
f
fessionalità
L’IMPRESA DI ONORANZE FUNEBRI VERGANI
È LA PRIMA AZIENDA ITALIANA DEL SETTORE FUNERARIO
AD AVER OTTENUTO LA CERTIFICAZIONE
TUV TH Ü RINGEN ITALIA - FEDERCOFIT
per il sistema di gestione per la qualità
ISO 9001:2008
ed essere conforme ai requisiti della norma
UNI 15017:2006
Certificazione Tuv Th Üringen Italia Federcofit attraverso Methode Nord, di
cosa si tratta?
UNI EN 15017
SERVIZI FUNERARI
“REQUISITI DEL SERVIZIO”
La norma UNI – EN 15017 “Servizi Funerari. Requisiti del Servizio”
elaborata a livello europeo dal CEN (Comitato europeo di normazione Tecnica) con la partecipazione di tutti i soggetti interessati (Enti,
Federazioni, Associazioni, ecc), si applica a tute le aziende che operano nell’ambito dei Servizi Funerari.
Si tratta di una norma tecnica che nasce come esigenza di definizione di requisiti qualificanti del servizio, ma che rimane pur sempre
nell’ambito di applicazione volontaria.
Come può una organizzazione che eroga servizi funerari dimostrare
di rispettare i requisiti della norma?
Escludendo la “autocertificazione” e la creazione di “ispettorati”
pubblici di riferimento, rimane la verifica effettuata da un soggetto
terzo indipendente.
Il fine di questa verifica è il rilascio di una CERTIFICAZIONE DI SERVIZIO, da parte un Organismo di Certificazione competente nel settore (in Italia ne esistono più di 100, anche se non tutti abilitati per
il settore funerario), il nostro ente di certificazione di riferimento è il
primo ente in italia ad aver affrontato questo tipo di certificazione).
Oltre a ciò vi è l’eventuale rilascio di un Marchio di Categoria, qualora sia richiesto da un sistema di qualifica interno ad Associazioni/Federazioni, il CENTRO SERVIZI SVILUPPO AZIENDE METHODE
NORD ha ottenuto da FEDERCOFIT, la più importante associazione
di categoria del settore funerario a livello nazionale, l’esclusiva ad
operare per questa certificazione su tutto il nord Italia.
Con la Certificazione di Servizio si ottiene un riconoscimento nazionale ed internazionale con un meccanismo simile alla famosa
certificazione ISO 9001: 2008.
È opportuno ricordare che la certificazione del servizio secondo UNI
EN 15017 è complementare e non alternativa alla certificazione del
Sistema di Gestione della Qualità secondo la ISO 9001: 2008 (una
riguarda il servizio, l’altra il sistema organizzativo alla base dell’erogazione dello stesso).
Ciò nonostante tale regola tecnica può comunque diventare un riferimento obbligatorio in diversi ambiti. I Regolamenti Regionali o
Comunali, per esempio, possono fare riferimento a tale regola per
il rilascio di autorizzazioni o la definizione del livello di servizio per
i cittadini utenti. In caso di liti o contenziosi, in assenza di Regole
Tecniche specifiche, può essere un riferimento per il Giudice.
In definitiva il valore aggiunto di questa norma europea, ancorché
non obbligatoria, è quella di delineare un vero e proprio codice di
comportamento e di gestione dei vari soggetti che concorrono alle
attività di onoranze funebri, cimiteriali e di ornamento funebre per
raggiungere l’obiettivo del seppellimento dei defunti senza che la
promozione delle attività commerciali interferisca in maniera indebita sulle scelte religiose, sociali e personali dei parenti e/o dolenti.
La Norma è perfettamente integrabile con tutte le altre norme Certificabili quali ISO 9001:2008, ISO 14001:2004, SA 8000 e OHSAS
18001.
Inveruno, piazza San Martino, 24 | T 02 9787020 - 02 97289248 | F 02 97286499 | M 335 7277680 (Cristian Vergani)
UNI EN ISO 9001:2008
SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità - Requisiti. Riferimento normativo, riconosciuto a livello mondiale, per la
certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità di ogni tipologia aziendale.
I requisiti specificati possono essere applicati, oltre che per la certificazione, internamente all’organizzazione e/o nell’ambito di rapporti contrattuali.
La ISO 9001:2008 prevede un approccio globale e completo di certificazione per cui non è possibile escludere alcuni settori o processi
aziendali, se presenti nell’organizzazione, necessari a soddisfare i
clienti.
La ISO 9001:2008 è integrabile con tutte le altre certificazioni (ISO
14001:2004- OHSAS 18001:2007- SA 8000- ISO/IEC 27001 ecc), o
con UNI specifiche di settore ( UNI 10891- UNI 15017- UNI 15593)
anch’esse certificabili congiuntamente alla 9001.
Come per tutte le certificazioni quando si applica uno schema esistono vari settori nei quali vengono inquadrate le aziende i cosiddetti EA (European Accereditation), naturalmente per alcuni settori
l’implementazione e la certificazione di Sistemi di Gestione per la
Qualità richiedono uno sforzo maggiore dal punto di vista del cliente.
La certificazione ISO 9001:2008 può dare ad un’azienda certificata
i seguenti benefici:
•
Massima fidelizzazione del Cliente
•
Riduzione degli sprechi
•
Coinvolgimento e consapevolezza del personale
•
Miglioramento prestazionale dell’organizzazione
•
Miglioramento del posizionamento aziendale sul mercato
•
Partecipazione a gare con agevolazione sul punteggio finale
•
Accessibilità a finanziamenti regionali, provinciali e formativi
•
Miglioramento dei profitti
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Ciao Nino!
A Bologna, lo scorso 9 aprile, si è spento Nino Leanza; il patron di Tanexpo, editore di Oltre Magazine e
Presidente di Conference Service, è venuto a mancare
all’affetto dei suoi cari dopo mesi di lotta contro un
male incurabile.
Nino godeva di grande stima da parte di tutto il settore funerario italiano ed internazionale, ha portato
Tanexpo ai vertici mondiali delle Fiere di settore, ma
non solo, distintosi per la sua caparbietà e le capacità
imprenditoriali, è stato per oltre 25 anni un punto di
62
riferimento per tutta la funeraria.
Ricordiamo inoltre l’impegno profuso in tutti questi
anni nel seguire le problematiche del comparto, apportando tra l’altro preziosi contributi.
Si tratta di una grande perdita per tutti noi, la sua dipartita lascia un grande vuoto nel panorama del settore funebre italiano ed internazionale.
Lo Staff O.F. Italia si stringe al dolore della famiglia
porgendo le proprie più sentite condoglianze.
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IL RITO FUNEBRE
ORTODOSSO
Una complessa cerimonia accompagna i fedeli
nel loro ultimo viaggio
Dott. Antonio Fiori
La Chiesa Ortodossa è presente in alcune città italiane e, dal 2010, è stata caratterizzata da alcune vicissitudini interne originatesi dal tentativo, in seguito
non concretizzato, di portare sotto un’unica giurisdizione le comunità ortodosse
composte prevalentemente da italiani.
18
I Riti
Innanzitutto cos’è la Chiesa Ortodossa? Ortodossia è una parola di
origine greca che, letteralmente,
significa “retta dottrina”. La tradizione ecclesiale orientale aggiunge
a questo significato primario, un
secondo, complementare al primo, quello di “retta glorificazione”.
Questi due significati esprimono la
medesima realtà, cioè la professione della retta fede cristiana, sia essa
formulata sul piano concettuale
(dottrina) o celebrata nella liturgia
della Chiesa (glorificazione).
Fin dagli albori del cristianesimo il
termine ortodossia ha significato,
nel linguaggio della Chiesa, l’adesione piena al messaggio evangelico originario di Gesù Cristo trasmesso dagli apostoli, senza alcuna
modifica.
Le chiese che professavano questa
sorta di fedeltà al messaggio “originario”, si autodefinivano ortodosse e, con il passare degli anni,
l’aggettivo “ortodossa” è divenuto
una qualifica ufficiale per definire
queste chiese fino a divenire identificante per una specifica confessione cristiana e la sua struttura
ecclesiale.
Una volta sopraggiunta la morte,
il corpo di un cristiano ortodosso
viene lavato, rivestito con abiti puliti e coperto con un lenzuolo funebre, sul suo capo viene posta una
fascia, questo gesto sta a simboleggiare le corone incorruttibili di
giustizia che Dio ha preparato per
coloro che lo amano. Il capo viene
rivolto verso est, sulla parete appena dietro la sua testa si colloca in
genere un’immagine sacra in stile
bizantino.
Il funerale segue lo svolgimento
di tre funzioni che sono la veglia
chiamata Trisagio, la cerimonia
religiosa in chiesa che vuole la celebrazione della Divina Liturgia e
l’addio al defunto al momento della sepoltura in cui si ripete anche il
Trisagio.
Le Sacre Scritture non permetterebbero al cristiano ortodosso di
essere cremato, il corpo deve essere sepolto nella terra, la sua bara
deve essere in legno, o comunque
in un materiale biodegradabile che
permetta al corpo di ritornare naturalmente alla terra, sono dunque
proibiti anche i trattamenti che
possano alterare la naturale decomposizione della salma, nel caso
in cui il funerale si debba svolgere alcuni giorni dopo il decesso, è
possibile ricorrere alle celle di refrigerazione.
All’interno della bara non devono
essere collocati oggetti personali
ma solo una croce, questa, viene
posta tra le mani del defunto per
simboleggiare che egli ha seguito
Cristo. La sepoltura della salma
può avvenire il primo giorno dopo
la morte, ma anche il secondo, il
terzo o più tardi a seconda delle
circostanze; il feretro deve essere
portato in chiesa ed in seguito se-
polto in un cimitero ortodosso, se
le condizioni lo permettono.
Una croce deve essere poi posta sopra la tomba, o nel caso ciò non sia
possibile, potrà anche essere incisa
sulla lapide.
Il Sorokoust, o quaranta liturgie divine, riguarda la commemorazione
dei defunti ortodossi e consiste in
una serie di celebrazioni liturgiche
eseguite in memoria di una persona passata a miglior vita.
Il numero quaranta deriva dalla
tradizione ortodossa, 40 sarebbero i giorni necessari all’anima per
raggiungere il trono di Dio. Inoltre
i primi 40 giorni dopo la morte sarebbero i più difficili per lo spirito
del defunto, che ha quindi bisogno
di molte preghiere.
Pasti e servizi memoriali si svolgono il terzo, il nono e il quarantesimo
giorno dopo la morte, oltre all’anniversario della morte. Se possibile,
non dovrebbero essere invitati solo
amici e parenti, ma anche i poveri,
le persone sole e addolorate. Oltre
a questo, è una lodevole consuetudine aiutare i poveri e donare a
cause meritevoli in memoria di un
defunto. Alle commemorazioni
per i defunti è inoltre consentito
portare il kolivo, grano bollito con
l’aggiunta di miele o frutta dolce o
secca. Il grano ci ricorda che siamo
sepolti nel terreno, al fine di risorgere a nuova vita. Il miele e la frutta
ricordano la dolcezza della vita futura con Dio.
19
Numero Verde
800 680850
Numero Verde
800 680850
PESACH
Tradizioni
La Pasqua ebraica
Dott. Antonio Fiori
Pesach è la ricorrenza di maggiore importanza, ed è una delle tre festività che,
insieme a Sukkot e Shavuot, si legava ad un pellegrinaggio quando, durante
queste feste, il popolo si recava al Tempio di Gerusalemme offrendo doni sacrificali, animali e prodotti della terra.
26
Pesach, la pasqua, commemora la liberazione del popolo ebreo dalla schiavitù d’Egitto, evento che diede
origine all’indipendenza del popolo d’Israele e che fu
il primo passo verso la promulgazione della Legge di
Dio.
Pesach inizia il quindicesimo giorno del mese di Nissan (tra marzo e aprile, il calendario ebraico è basato
sui cicli lunari, questo non permette di fissare per le
feste una data precisa nel calendario solare), e continua per 7 giorni (8 per coloro che vivono in Diaspora,
ovvero al di fuori dello stato di Israele), dei quali il primo e l’ultimo di festa solenne, gli altri di mezza festa.
Come racconta la Torah, il popolo di Israele era stato
ridotto in schiavitù ed il faraone non avrebbe mai permesso il suo ritorno nelle proprie terre d’origine, ma
Dio scatenò su di lui e il suo popolo le 10 piaghe finché, guidati da Mosè, gli ebrei riuscirono a fuggire attraverso il deserto del Sinai, dove vissero per 40 anni.
Durante questo periodo il popolo divenne più unito
e solidale, preparandosi al ritorno nelle proprie terre,
per questo motivo Pesach è anche conosciuta come
la festa della libertà, aspetto enfatizzato sia nei rituali
che nelle preghiere, l’esodo simboleggia la redenzione,
dalla schiavitù alla libertà, intesa anche come libera-
27
zione spirituale oltre che fisica.
In ricordo del fatto che quando furono liberati dalla
schiavitù gli Ebrei lasciarono l’Egitto tanto in fretta da
non avere il tempo di far lievitare il pane, per tutta la
durata della ricorrenza è assolutamente vietato cibarsi
di qualsiasi alimento lievitato o anche solo di possederlo. Si deve invece far uso di matzah, il pane azzimo,
un pane non lievitato e scondito, che è anche un simbolo della durezza della schiavitù.
Pesach deriva del verbo ebraico Pasoah che significa
“passare oltre”, e si riferisce all’episodio terrificante in
cui l’angelo della morte, durante la notte della decima piaga, si fermò nelle case degli egiziani colpendone tutti i primogeniti, ma pasach, ovvero “passò
oltre” le case degli ebrei sugli stipiti delle quali, in segno di riconoscimento, era stato spruzzato del sangue
dell’agnello sacrificale.
Ma perché Pesach viene identificato come Pasqua?
Verso il VI secolo prima dell’era cristiana, in tutto il
mondo mediorientale si diffuse una nuova lingua,
l’aramaico. Molti fra gli stessi ebrei adottarono l’aramaico come lingua corrente, e in aramaico il termine
Pesach è tradotto con Pascha, l’attinenza fra le due pa-
28
role, Pascha e Pasqua, è evidente.
I giorni che precedono il Pesach vengono solitamente dedicati alla pulizia della casa per eliminare anche
i piccoli residui di sostanze lievitate. La prima sera
viene invece celebrato il Seder (“ordine” in ebraico),
suggestiva cena nel corso della quale vengono rievocate e discusse secondo un ordine prestabilito le fasi
dell’Esodo, rileggendo l’antico testo della Haggadah.
Si consumano vino, azzime ed erba amara in ricordo
dei dolori e delle gioie degli Ebrei liberati dalla schiavitù. Durante la cena tutti i presenti spiegano, commentano ed analizzano insieme ai più piccoli i significati
dell’esodo e della miracolosa liberazione dall’Egitto, le
implicazioni della schiavitù e della liberazione.
La matzà, il duro alimento che sostituisce il morbido
e saporito pane di tutti i giorni, rappresenta il contrasto tra l’opulenza dell’antico Egitto, l’oppressore, e le
miserie di chi, schiavo, si accinge a ritrovare appieno
la propria identità, ma simboleggia anche la libertà, la
quale è come un duro pane, l’eliminazione dei lieviti
rappresenta invece la necessità di liberarsi dalla corruzione della vita servile e dalle passioni che covano
nell’intimo dell’animo umano.
DISEF srl - Via della Pisana, 431 - 00163 ROMA (RM)
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ALLARME
Il Fatto
LAVORO
Secondo la CISL sarebbero 223 mila i lavoratori a rischio
La Redazione
Nonostante la Banca centrale europea appaia ottimista, parlando di segnali di ripresa sul fronte del mercato del lavoro, e il Fondo monetario
internazionale, così come il G20, veda con fiducia un’imminente ripresa
dell’economia, in Italia lo stato di allerta sul fronte lavoro resta ancora ai
massimi livelli.
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Secondo l’Osservatorio CISL sarebbero 223.165 i lavoratori a rischio occupazione nel primo trimestre
2014., nel primo trimestre dello scorso anno erano
199.987, più di 200 mila lavoratori che al giorno d’oggi
si trovano in cassa integrazione straordinaria (CIGS)
e in deroga.
In base ai dati raccolti, la cassa integrazione guadagni
(CIG) a marzo 2014, avrebbe toccato la soglia dei 100
milioni di ore autorizzate, mentre complessivamente
i lavoratori coinvolti ammonterebbero a 500 mila, il
livello della CIG sarebbe stabilmente alto, con un aumento del 2.1% rispetto ai dati di marzo 2013, e del
2.4% rispetto a febbraio di quest’anno.
Secondo Luigi Sbarra, segretario confederale della
CISL, sarebbe necessario un rifinanziamento della
CIG in deroga per il 2014, “La dinamica delle ore autorizzate di CIG in deroga è ripresa, con la crescita
delle autorizzazioni grazie alle ultime assegnazioni di
risorse, ma si tratta di autorizzazioni riferite perlopiù
a periodi del 2013, mentre si fa fatica a coprire l’inizio
del 2014 senza una ulteriore ripartizione di risorse”.
Per i sindacati siamo di fronte ad una vera e propria
emergenza per quanto riguarda la CIG in deroga, che
necessita al più presto di un rifinanziamento. “Chiediamo di assegnare immediatamente le risorse già disponibili per gli ammortizzatori in deroga, pari ad un
miliardo. – prosegue Sbarra - Non si possono, infatti,
restringere le indennità di sostegno al reddito nel bel
mezzo di una crisi così profonda, il Governo deve ricercare al più presto le coperture per far fronte alle
richieste per l’intero anno”.
Dello stesso parere la CGIL, “Le situazioni di crisi
aziendali che continuano a verificarsi in molte regioni e l’assenza di notizie certe circa i tempi e lo stanziamento del miliardo di euro più volte annunciato dal
ministro Poletti per la cassa integrazione in deroga ci
preoccupano fortemente” – dichiara Serena Sorrentino segretaria confederale della CGIL – “Come più
volte già denunciato al ministro Poletti, la crisi e la
mancanza di risorse per gli ammortizzatori in deroga,
soprattutto in alcune regioni, stanno determinando
licenziamenti. Rispetto alle rassicurazioni più volte
reiterate dallo stesso Ministro circa lo stanziamento di
un miliardo per la Cassa in deroga, chiediamo, vista
l’assenza di qualsiasi confronto in merito, che il ministero renda noti i tempi e modalità relativi all’erogazione degli stanziamenti”.
“Non vorremmo – conclude Sorrentino – che mentre
si fanno proclami e si promette un aumento dell’occupazione, a causa del mancato finanziamento alla cassa
integrazione in deroga, ci si ritrovasse piuttosto con
un aumento della disoccupazione. Ci auguriamo pertanto che il ministro Poletti intervenga e ci dia presto
risposte certe”.
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L’AREA CIMITERIALE
PER LA DISPERSIONE
DELLE CENERI
Dott. Graziano Pelizzaro
La legge 30 marzo 2001, n.130 “Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri”, nell’introdurre la possibilità di autorizzare la dispersione
delle ceneri, ha anche individuato i luoghi dove la dispersione è ammessa, luoghi che possono essere ulteriormente oggetto di regolamentazione a livello regionale e/o comunale.
La dispersione non è ammessa all’interno del centro
abitato, come definito dall’articolo 3, comma 1, numero 8), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285
(Nuovo codice della strada), tranne che in un caso:
l’apposita area cimiteriale per la dispersione delle ceneri. E’ frequente, infatti, che i cimiteri siano posti
all’interno del centro abitato.
Ma come deve essere questa area? Quali caratteristiche deve avere?
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Sono domande che spesso mi vengono poste dagli addetti ai lavori.
La legge 130/2001 si limita a disporre che “la dispersione delle ceneri e’ consentita, nel rispetto della volonta’ del defunto, unicamente in aree a cio’ appositamente
destinate all’interno dei cimiteri(…)”.
Né ci possono essere d’aiuto le normative regionali.
Quasi tutte le Regioni ormai hanno emanato proprie
normative finalizzate a dare attuazione ai principi
contenuti nella legge 130/2001, ma nessuna norma
regionale fornisce indicazioni su quali caratteristiche
debbano avere queste aree.
Peraltro, per quanto ne so, moltissimi Comuni non
hanno ancora provveduto a dotarsene, mettendo a
repentaglio il godimento di un diritto previsto dalla
legge per i loro cittadini.
Molte norme regionali, però, dispongono in maniera
più o meno vincolante che i Comuni provvedano a
dotarsi della pianificazione cimiteriale.
Tra i diversi aspetti della gestione cimiteriale che una
pianificazione può e deve affrontare, può trovare sicuramente spazio anche l’individuazione di questa area
all’interno di almeno uno dei cimiteri del Comune.
Non è affatto necessario che l’area sia presente in tutti
i cimiteri. Ciò che conta è che sia garantita ai cittadini
utenti la possibilità di poter usufruire del servizio. Nei
piccoli Comuni dove il servizio cimiteriale è gestito in
forma associata, nulla impedisce che anche l’apposita area per la dispersione delle ceneri segua la stessa
sorte.
Ma la collocazione dell’area dipende anche dalle sue
dimensioni. Ribadito che nessuna norma dà indica-
zioni utili in questo senso, si può ritenere che le dimensioni di quest’area debbano essere determinate
essenzialmente sulla scorta di due elementi: le modalità per eseguire la dispersione stessa, da prevedersi
a livello regolamentare e il numero di dispersioni da
effettuarsi.
Quali possono essere le modalità di dispersione?
L’aspersione superficiale, l’interramento, la dispersione in percorsi d’acqua creati ad arte.
Senza volersi addentrare su aspetti complessi e probabilmente non ancora abbastanza acclarati, alcuni
studi svolti in paesi nordici sembra abbiano concluso
che un livello accettabile di conferimento di ceneri nel
suolo, senza rischio alcuno di inquinamento, ammette
una dispersione all’anno ogni dieci metri quadrati.
Non è certo una regola, ma può essere un’indicazio-
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ne.
Sono altre però le considerazioni necessarie: la dimensione dell’area può condizionarne il posizionamento all’interno del cimitero, ma ha rilevanza anche
la forma di dispersione prevista nel regolamento comunale.
Se il regolamento ammette la dispersione superficiale,
è opportuno che l’area sia contigua a percorsi abitualmente frequentati dai dolenti e dai familiari dei defunti e visibile dagli stessi? Evidentemente no. In questo caso, in mancanza di alternative sulla collocazione
dell’area, ritengo sia più opportuno che il regolamento
comunale preveda e consenta solamente l’interramento, sia dell’intera urna biodegradabile che delle sole
ceneri.
Altro aspetto da definire nel regolamento comunale
riguarda il soggetto che può o deve materialmente
eseguire la dispersione delle ceneri nell’apposita area
cimiteriale. A chi la si lascia fare, al soggetto indivi-
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duato dal defunto o dai familiari, oppure ai soli operatori cimiteriali? Quanto possono valere eventuali
procedimento
amministrativo
considerazioni relative alla coperturail assicurativa
su
infortuni, non escludibili a priori, che
accadi possono
verbalizzazione
e registraziodere nella fase di dispersione?
ne di un decesso. Partiamo da tre
Vi è poi da definire, sempre a livello di regolamento
comunale, la questione delle tariffe. considerazioni: Il procedimento
ancor
in uso è arcaico, otLa dispersione delle ceneri nell’apposita
areaoggi
cimiteriale può considerarsi un servizio a tocentesco;
domanda indivi-L’assistenza sanitaduale? Ciò che è certo è che il Decreto
riaMinisteriale
di base 1è oggi generalizzata
luglio 2002 recante il titolo “Determinazione delle tanon
è più quella dell’ottocento.
riffe per la cremazione dei cadaveri eeper
la conservaLa apposite
quasi totalità
dei decessi vede
zione o la dispersione delle ceneri nelle
aree
cimiteriali” all’art. 4, c. 1, prevede: la presenza di un medico, o pri4. Misura della tariffa per la dispersione
ma,o lao conservadurante, o dopo il decesso
zione delle ceneri.
medesimo.
Non parliamo poi dei
1. La tariffa, da corrispondere una tantum,
per la didecessi
in ospedale. E anche per i
spersione delle ceneri all’interno dei cimiteri
è determinata dal comune nella misura massima
di € 160 esenza
può assistenza medica
deceduti
nale). Si risparmierebbe di coinvolgere i familiari o l’agenzia funebre nella fase di dichiarazione
verbale di morte, con risparmio
di tempo, ma soprattutto di costi a carico delle famiglie. Forse
non sarebbero contenti i medici
di base, per questo nuovo onere,
però nella propria vita un assistito può generare diversi certificati
di malattia da trasmettere, ma di
morte uno solo. Certo, sarebbe
necessario rivedere anche alcuni
articoli del D.P.R. 396/2000, ma
(incidenti, suicidi, ecc.) l’art. 77 non credo sia un problema indel D.P.R. 396/2000 prescrive che sormontabile. Se poi si ponesse
il magistrato o l’ufficiale di poli- mano al D.P.R. 396/2000, allora
zia giudiziaria intervenuti siano si potrebbe valutare anche un’alassistiti da un medico. I medici di tra opportunità. L’accertamento
base già oggi inviano telematica- di morte o necroscopico previmente i certificati di malattia e di sto dall’art. 74 e disciplinato da
apposite
norme,
cheal dal
infortunio. La vera innovazione
essere determinata
in misura
differente oltre
in relazione
e dalle normatiallora potrebbe essere questa:
il D.P.R.
luogo di dispersione
delle285/1990
ceneri.
i limiti
tariffari sono
annualmente
rivaregionali,
aveva
senso quando
medico che ha constatatoNaturalmente
la mor- ve
lutati in base al tasso di inflazione programmato. Per il
(nell’ottocento) la presenza del
te (cosa diversa dall’accertamen2014 la tariffa risulta essere di € 199,04 + IVA.
medico curante,
quando
to previsto dall’art. 74) trasmette
Un’ultima considerazione.
Nel cimitero
di non
normadella guardia
medica
del
medico
per via telematica all’ufficiale
di solo
sono accolte
determinate
categoriao di
soggetti,
non certodituttidi
indistintamente.
questo anche per
continuità Vale
assistenziale,
erano
stato civile la constatazione
la dispersione delle ceneri nell’area cimiteriale? Ancodecesso e quest’ultimo provve- radi e non garantiti. Tant’è che
ra una volta dovrà essere il regolamento comunale a
alla dichiarazione di morte resa
de alla stesura dell’atto fornire
di morla risposta.
comunale
“chiunte sulla scorta dell’attestazione
In conclusione,all’autorità
sia che si disponga
di una da
superficie
da potersi que
considerare
un veronotizia”
è proprio doveva
“giardino far
ne avesse
di decesso ricevuta dal tale
medico.
delle rimembranze”, più o meno attrezzato, sia che si
Oggi invece la dichiarazione
di seguito un accertamento sulla vedisponga di uno spazio esiguo, l’essenziale è che venridicità dei
della
dichiarazione
morte avviene per avviso
scritga posta
a disposizione
cittadini
un’area idoneaea del
decesso.
oggi?
Come
to (ospedali, ecc.) o pergarantire
dichia-la fruibilità
di unMa
diritto
sancito
dalla abbialegge,
con
le
modalità
che
il
regolamento
comunale
dei
razione verbale (tralasciamo gli mo visto, c’è sempre un medico
servizi funebri, cimiteriali e di polizia mortuaria deve
atti formati per ordine del
Tribu- che constata il decesso. Che senso
necessariamente indicare.
ha che dopo che un medico ha
constatato il decesso, a distanza
di un certo numero di ore debba
intervenire un altro medico per
accertare se è poi vero ciò che il
primo ha già constatato e certificato? Si tratta casomai di valutare se tenere in vita la figura
del medico necroscopo per i casi
di morte senza assistenza medica, di rinvenimento di cadavere,
ecc. Ma nella stragrande maggioranza dei casi l’accertamento
di morte è inutile. E quanto si
risparmierebbe nella spesa sanitaria nazionale se si togliessero
alcune centinaia di migliaia di
visite necroscopiche inutili? Sicuramente molto più di quanto
si può ottenere con la trasmissione telematica del certificato.
Dott. Graziano Pelizzaro
A.N.U.S.C.A
43
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L’ITALIA RESTITUISCE
AGLI USA IL PLUTONIO
Le scorie erano state conservate per decenni
nel nostro Paese
Dott. Antonio Fiori
L’ultimo carico del materiale radioattivo, conservato negli anni in tre siti, ha lasciato l’Italia il 3 marzo scorso con una nave salpata da La Spezia. Ad annunciarlo, a margine del vertice sulla sicurezza nucleare dell’Aia, è stata una nota ufficiale
dei due governi.
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Natura Ambiente Ecologia
L’Italia si è finalmente liberata di circa 20 chili di plutonio e di quasi 100 di altri materiali radioattivi altamente pericolosi che da diversi anni si trovavano
stoccati nei nostri depositi.
Si tratta di scorie rimaste in eredità dai vecchi programmi di ricerca congiunti in ambito Nato. Il materiale radioattivo, già trasferito dalla Sogin Spa negli
Usa, era conservato in tre siti e l’ultimo carico ha lasciato l’Italia il 3 marzo scorso.
A partire dal 1997 sono complessivamente 100 i chilogrammi di materiali smaltiti. I circa 20 chili di scorie
nucleari dell’ultima spedizione erano stoccati in tre
impianti della Sogin (Società gestione impianti nucleari): l’Eurex di Saluggia, Ipu e Opec di Casaccia, e
l’Itrec di Trisaia.
“Italia e Stati Uniti – riferisce la nota diffusa da Palazzo Chigi – hanno il piacere di annunciare il completamento della rimozione congiunta dal territorio
italiano di circa 20 kg di uranio altamente arricchito
(HEU) e plutonio separato. Al Summit sulla Sicurezza
Nucleare del 2012 Italia e Stati Uniti si erano impegnati a lavorare insieme per rimuovere tale materiale
prima del Summit 2014. La rimozione ha comportato operazioni estremamente complesse, che hanno
richiesto lo sviluppo di nuove scatole a guanti per
l’imballaggio del plutonio, lo sviluppo di un nuovo
processo per convertire HEU da una soluzione ad un
ossido, il coordinamento del trasporto di uranio da tre
diverse località, lo sviluppo di nuove configurazioni di
imballaggio per la riduzione della presenza di plutonio in Italia e la formazione di personale per le speciali operazioni di imballaggio.”
Barack Obama durante la conferenza stampa da L’Aja
lo scorso 25 marzo ha ringraziato Italia e Belgio “Voglio elogiare Roma e Bruxelles per aver completato la
rimozione di plutonio e uranio”, ha dichiarato il presidente Usa, spiegando che ora il materiale radioattivo è
destinato a essere eliminato.
Ma in Italia ancora molto resta da fare sul tema dei
rifiuti radioattivi, 23 le strutture collocate in 11 regioni nelle quali sarebbero stoccati i materiali, otto gli
impianti da smantellare e circa 55.000 metri cubi di
rifiuti radioattivi da trattare e smaltire, il nostro Paese
deve procedere allo smantellamento delle centrali nucleari, degli impianti di produzione del combustibile
nucleare e degli impianti di ricerca del ciclo del combustibile nucleare di Trino (VC), Caorso (PC), Latina
(LT), Garigliano (CE), Bosco Marengo (AL), Saluggia
(VC), Casaccia (RM) e Rotondella (MT), ed avviare
inoltre le attività di chiusura del ciclo del combustibile
nucleare.
Ma in mezzo ad una situazione sicuramente poco
tranquillizzante spunta finalmente una buona notizia,
è infatti di alcune settimane fa l’annuncio della creazione, promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo
Sostenibile in collaborazione con Sogin Spa, dell’Osservatorio per la Chiusura del Ciclo Nucleare, un organismo indipendente che si occuperà delle attività
di bonifica dei siti nucleari, della gestione e messa in
sicurezza dei rifiuti radioattivi e di informare correttamente i cittadini su questo delicato tema.
“Trovare una soluzione ad una situazione precaria e
insicura, – dichiara Stefano Leoni, Presidente dell’Osservatorio – come quella in cui si trova la gestione dei
rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito,
è un atto dovuto. È una responsabilità di tutti noi, anche di chi, come me, ha combattuto per la chiusura
delle centrali nucleari. È questo lo spirito che guiderà
l’attività dell’Osservatorio, non solo per garantire la
sicurezza per i prossimi anni, ma anche per le generazioni future. Solo una scelta condivisa e responsabile
potrà permettere al nostro Paese di chiudere il ciclo
nucleare. Non bisogna inoltre dimenticare che secondo i criteri assunti dall’Onu il decommissioning del
nucleare è considerato green economy e per il nostro
paese significherebbe un investimento di circa 2,5 miliardi di euro.”
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Specialisti del colore
F O N DA L I P E R S O N A L I Z Z A B I L I
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ƒ……‘’ƒ‰ƒ‘‰‹‘”‘†‘’‘‰‹‘”‘Ǥ
‰‹‹ƒ‰‹‡ǡ—”‹…‘”†‘ǡ—ǯ‡‘œ‹‘‡Ǥ
‘Ž–‡†‹“—‡•–‡†‹˜‡–ƒ‘fondamentali per la nostra esistenza,
Ǯ–ƒ’’‡œœƒ†‘ǯŽƒ‘•–”ƒ‡–‡‡†‹Ž‘•–”‘…—‘”‡†‹—ǯ‹ϐ‹‹–†‹
‘‡–‹ǡ†‹˜‡–ƒ†‘“—ƒ•‹‹Žϔ‹Ž†‡ŽŽƒ‘•–”ƒ˜‹–ƒǤ
La potenza di un ricordo legato ad un immagine alla quale siamo
affezionati è sempre dirompente.
‡•ƒ–‡ƒ“—ƒ–‘…‹’‹ƒ…‡…‘•‡”˜ƒ”‡Ž‡ˆ‘–‘‰”ƒϐ‹‡‡‹˜ƒ”‹ƒŽ„—†‹
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Ž‡’ƒ‰‹‡‡…‹–—ˆϐ‹ƒ‘‡‹”‹…‘”†‹Ǥ
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Ecco che un immagine subito ci
stimola, ci riporta di nuovo nel
mondo che appartiene a quella
immagine, a quel ricordo, e di
conseguenza ogni tipo di emozione
legata all’immagine viene fuori,
travolgendoci come la prima volta!
Nel momento più delicato e sensibile, durante l’ultimo saluto in
camera mortuaria, spesso non si
riesce ad esprimere con le giuste
parole ciò che questa persona ha
rappresentato per noi, quanto ha
•‹‰‹ϐ‹…ƒ–‘ la sua esistenza nel
rapporto di affetto ed amicizia, e
non riuscire a contraccambiare
l’importanza di tutto questo con le
persone più vicine al defunto, è un
occasione che non è possibile mancare.
Per riuscire a …‘—‹…ƒ”‡ ƒŽ
meglio tutto questo, abbiamo la
possibilità di sfruttare proprio
immagini e parole attraverso l’utilizzo dei FONDALI.
Come se creassimo dei veri e propri
‘allestimenti’ per la camera ardente, i FONDALI personalizzano la
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moderna ciò che naque come
antica usanza, quella proprio di
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NINGYO KUYO
Arriva dal Giappone il funerale delle bambole
La Redazione
Si tratta di un servizio commemorativo che viene offerto per le tanto amate, ma ormai non più desiderate, vecchie bambole. Le bambole in questione
vengono arse anzi, per essere più corretti, cremate ed offerte così alla dea
della misericordia Kannon Bodhisattva.
54
Curiosità
Secondo la tradizione giapponese, gli oggetti, e quindi anche le bambole, in particolare
quelle con fattezze umane, con il passare del tempo possono acquistare una propria identità ed addirittura un’anima, questo a causa del forte attaccamento che suscitano tra le
persone che li posseggono e, per questo motivo, devono essere trattati con uno specifico
rituale di purificazione.
Mentre nelle altre parti del mondo le bambole sono viste come semplici giocattoli o al
massimo oggetti decorativi, in Giappone hanno anche ruoli simbolici come talismani protettori dagli spiriti maligni. Date queste qualità speciali detenute dalle bambole, secondo
la cultura tradizionale giapponese, non possono essere semplicemente gettate via o abbandonate ma, devono avere il giusto rispetto. Durante il Ningyo Kuyo le bambole vengono
benedette, confortate con canti religiosi e viene loro offerto del tè e dei fiori, dopodiché
possono essere cremate tutte assieme in un grande fuoco di fronte al tempio di turno.
Ma da cosa ha avuto origine questa particolare usanza? Gli studiosi concordano sul fatto
che non si tratti di un rituale buddista o shintoista, pare che l’origine di questa cerimonia
sia nata lentamente con il passare degli anni da un’altra usanza.
Anticamente, le coppie si recavano nel tempio di Kiyomizu Kannondo dove pregavano per
essere benedette con la nascita di un bambino, se il loro desiderio veniva esaudito, la consuetudine prevedeva che la coppia dovesse portare una bambola al tempio in sostituzione
del neonato, garantendo così a quest’ultimo una sorta di protezione da ogni male.
Ma con il passare del tempo, diverse persone, anche coloro che magari non avevano ricevuto la benedizione, iniziarono a portare al tempio delle bambole, la voce si sparse e questo
gesto divenne presto una consuetudine per chiunque non sapesse come disfarsene, in tutta
risposta le istituzioni religiose crearono queste cerimonie per soddisfare questo bisogno.
A ciò si aggiunge la credenza che stabilisce ad esempio che la cura messa nella produzione
degli oggetti (specie artigianali), l’attaccamento ad un oggetto o l’interazione affettiva con
chi l’ha usato, finiscono per conferire un’”anima” anche agli oggetti materiali, con la nascita di un’entità chiamata tsukumogami, uno spirito innocuo che in alcuni casi può anche
essere vendicativo nei confronti di coloro che decidano di disfarsi di un oggetto senza
un’adeguata cerimonia.
Altre cerimonie di “accompagnamento” vengono svolte per tazze e utensili di ceramica
(donabe), oggetti laccati come, ad es., pettini di pregio (nurikushi), etc. Nel secolo scorso, per interessamento di associazioni professionali, nuovi riti sono stati introdotti a “beneficio” anche di occhiali, scarpe, orologi, prodotti tecnici, ma quello che ha conservato
maggiore popolarità è probabilmente l’hari kuyo o memoriale in onore degli aghi (hari)
usati, sia quelli per il cucito che per le iniezioni, ma anche quelli utilizzati per l’agopuntura
e persino gli ami da pesca.
Per soddisfare le esigenze spirituali e pratiche delle persone per quanto riguarda le loro
bambole e i loro oggetti in generale, vengono organizzati eventi appositi nei templi e santuari in tutto il Giappone, uno dei principali “addii alle bambole” della nazione si svolge
oggi al Sacrario di Meiji a Tokyo.
Possiamo dire, pertanto, che tre sono i livelli implicati in queste cerimonie. Uno, materiale,
che vuole evitare la dispersione disordinata di rifiuti nell’ambiente; un secondo, psicologico, che consente di chiudere in armonia, riconoscenza e pace il rapporto con gli oggetti
dismessi; un terzo, infine, spirituale, che consente una consapevole e ordinata restituzione
alla vita cosmica della materia e dell’energia “concentrate” negli oggetti che ci hanno accompagnato e servito.
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69
46
THORPE
Sport
Momenti drammatici per l’ex campione olimpico
La Redazione
Secondo le prime notizie l’ex nuotatore australiano era stato ricoverato all’ospedale di Sydney, nell’unità di terapia intensiva, a causa
di un’infezione al braccio sinistro che sarebbe stata contratta dopo
un’operazione a una spalla, la terza a cui è stato sottoposto l’ex olimpionico 31enne.
Ian Thorpe è nato a Sydney, uno dei migliori nuotatori di tutti i tempi, in particolare nello stile libero, ha
conquistato nove medaglie ai Giochi Olimpici, cinque
d’oro (record assoluto per lo sport del suo paese), tre
d’argento e una di bronzo. Anche nella storia dei Mondiali di nuoto il suo nome è in grande evidenza, avendo vinto 11 ori, 1 argento e un bronzo. Spesso questi
suoi successi sono stati ottenuti con tempi che sono
stati record mondiali, in particolare nei 200 e 400 metri stile libero.
Ma il campione australiano si è dimostrato soprattutto
un ragazzo fragile che è sprofondato sempre più a fondo in un abisso di alcol e depressione.
Recentemente aveva ripreso ad allenarsi, cercando di
rimettersi in sesto per uscire dal difficile momento che
lo aveva visto in preda alla depressione, venne persino
trovato svenuto vicino alla casa dei suoi famigliari.
62
Le prime notizie di qualche giorno fa riportavano che
il nuotatore aveva contratto un’infezione dopo un intervento chirurgico ad una spalla in un ospedale del
Canton Ticino, ricoverato immediatamente in terapia
intensiva rischiava addirittura di perdere un braccio.
Ma per fortuna, secondo quanto dichiarato dal rappresentante di Thorpe, James Erskine, le condizioni
dell’atleta non sarebbero così estreme come riportato
dalla stampa internazionale, “Ian sta bene, è un combattente. – ha fatto sapere Erskine – Da ieri non è in
terapia intensiva. È un po’ stanco, ma è di buon umore
ed è ben curato. Ha subito due importanti operazioni
alla spalla, dopo la seconda ha preso un’infezione, ma
va tutto bene, anche se di certo domani non tornerà in
piscina”.
Il manager ha voluto fare un po’ di luce riguardo alle
reali condizioni del nuotatore, rassicurando i media
e soprattutto i suoi fan, le notizie circolate in questi
giorni sarebbero “tutte fantasie”, Erskine ha poi dichiarato di non sapere con certezza quanto durerà la
degenza in ospedale di Thorpe, “È malato, sicuramente non uscirà a prendere una tazza di caffè con il Principe (William e consorte sono si trovano in visita in
Australia in questi giorni). Ha un’infezione e come ogni
infezione va presa seriamente”.
Dunque un infezione derivante dell’intervento effettuato nei mesi scorsi. “La spalla era in pessime condizioni prima dell’operazione, non so esattamente in
che punto ma guardando la radiografia ho visto che gli
hanno applicato piastre e perni, sembra un uomo bionico”.
In particolare Erskine ha voluto chiarire sulla questione drammatica del braccio: “Credo che sia tutta una
licenza poetica. Si può descrivere il peggior scenario
volendo: alcune persone sono morte a causa di queste
infezioni. Ma certe notizie sono solo delle invenzioni,
delle stupidaggini”. Tutt’altro che rassicuranti invece le
notizie riguardanti il proseguo della sua carriera sportiva, a quanto pare l’infezione ha avuto un impatto devastante e, quasi sicuramente, Thorpe non tornerà più
a gareggiare, lo stesso manager conferma che “Non
andrà ai Giochi del Commonwealth e non sta pensando
di tornare a gareggiare alle prossime olimpiadi”.
Ci auguriamo che Ian possa ristabilirsi al più presto,
sia moralmente che fisicamente, e chissà che la tenacia
che in passato l’aveva portato a conquistare così tanti
riconoscimenti, gli dia la forza per allontanare i fantasmi della depressione che per troppo tempo l’hanno
condizionato e soprattutto gli dia la spinta per non
arrendersi.
63
I N F O R M A Z I O N E M E N S I L E D I F E D E R C O F I T - F E D E R A Z I O N E D E L C O M PA R T O F U N E R A R I O I TA L I A N O
2
- TANEXPO:
Riflessioni e noterelle sulla importante manifestazione fieristica
bolognese
3
- Mentre il giornale va in macchina abbiamo appreso una notizia
molto triste.
- Rapporti Federcofit Feniof e prospettive di rafforzamento ed unificazione
4
- ASSISTENZA POST-MORTEM
Importante convenzione tra Federcofit e Epasa-Cna
5
- Diamantificazione delle ceneri, realtà consolidata anche in Italia
6
- ELENCO ASSOCIATI FEDERCOFIT - Imprese Funebri
8
9
- FORMAZIONE ISTITUZIONALE
- FORMAZIONE FINANZIATA
- Nuovo corso di Tanatoestetica a Milano 6-7-8-9 maggio 2014
- IMPORTANTE
VIALE CERTOSA, 147 - 20151 MILANO - TEL. 02 33 40 39 92 - FAX 02 33 49 60 48 - WWW.FEDERCOFIT.ORG - [email protected]
70
1
TANEXPO: RIFLESSIONI E NOTERELLE SULLA IMPORTANTE
MANIFESTAZIONE FIERISTICA BOLOGNESE
Tanexpo 2014 si è chiusa da pochi giorni
e sono naturali riflessioni e valutazioni
sulla manifestazione fieristica bolognese, senza la presunzione di definire un
vero e proprio consuntivo.
La prima constatazione è che Bologna
e Tanexpo sono, positivamente, entrati
negli appuntamenti canonici degli operatori funebri: al di là ed indipendentemente dalla maggiore o minore presenza di espositori, offerte, ecc., questo è un
appuntamento da non perdere.
Quest’anno, ancora di più, la presenza
folta di operatori stranieri ha caratterizzato Bologna come un punto di incontro europeo di primaria rilevanza.
Si tratta di un risultato molto importante per tutti, non solo per Conference
Service, patrimonio da salvaguardare e
da non disperdere.
Onore al merito di un lavoro continuo
di tanti anni e della capacità del patron
di Tanexpo Nino Leanza.
Lo sottolineiamo nello stesso momento
in cui registriamo la scelta di Tanexpo
di escludere il patrocinio alla fiera di Federcofit, rea di avere risposto ai continui attacchi con il superamento di ogni
esclusiva nell’accordare il proprio patrocinio ad iniziative del settore.
L’offerta di Tanexpo 2014 ha visto,
come nelle ultime edizioni, una moltiplicazione di offerte alle imprese funebri
relative alla comunicazione ed ai servizi
alle imprese: non solo prodotti ma sempre più servizi.
Si tratta di un dato positivo?
Non è facile dare una risposta; nelle
tante proposte si sono notate anche fantasie, …, sicuramente si deve registrare
l’avvio del settore funebre ad una sua
“maturità”.
Purtroppo rimane ancora irrisolto il
problema di una presenza significativa
di offerte sul fronte cimiteriale, oltre ai
tradizionali manufatti ornamentali e legati all’espressione del ricordo.
I temi legati alle problematiche cimiteriali rimangono esclusi dalla manife-
evidenziato una grande cura da parte
degli espositori, in numerosi casi, superiore alle passate edizioni.
Molti gli esempi, senza andare agli operatori più importanti, come Matthews /
Caggiati, Pilato, Valnico, BM Specialcars, di operatori minori che hanno
manifestato grande reattività a cogliere
le possibili opportunità e segnali di fuoriuscita dalla crisi per posizionarsi in
modo più forte e sicuro.
Nuovi prodotti e servizi hanno caratterizzato l’edizione di quest’anno. Il dato
più evidente si è manifestato in una
sorta di festival dell’”urna cineraria”: la
domanda aguzza l’ingegno, si potrebbe
dire, con risultati estremamente differenziati.
Sicuramente da segnalare le urne pre-
sentate dal Gruppo Urciuoli riproducenti in “copia conforme” tre teste di
Modigliani, quasi a sottolineare la continuità e contiguità tra arte e ricordo
funebre, secondo la migliore tradizione
cimiteriale italiana.
Ma non solo le urne, … tutti gli spazi
possibili relativi al settore funebre ed al
ricordo, anche quelli di nicchia, hanno
trovato adeguata espressione con un
confronto vasto, europeo e mondiale.
Poca l’informazione ed il confronto,
presente, invece, nelle edizioni passate
della manifestazione; pregevole eccezione, non per auto elogio, la distribuzione
gratuita della raccolta delle disposizioni nazionali e regionali sulla funeraria,
nella terza edizione di un CD, da parte
di FEDERCOFIT, grazie anche ai nu-
merosi sponsor che hanno permesso
l’edizione.La manifestazione non ha
mancato di proporre, anche in questa
edizione, il rilancio della formazione
professionale condotta dalla Scuola Superiore di Formazione per la Funeraria:
iniziativa che appare sempre più curiosa
se promossa, contro qualche organizzazione del settore, da una rivista e da un
Ente Fieristico.
La domanda, ancora una volta è: Tanexpo vuole occupare tutto lo spazio
della Funeraria e fare il mestiere di altri
soggetti, comprese le organizzazioni di
categoria del settore? È libera di farlo,
l’importante e dichiarare le proprie intenzioni.
Per parte nostra i più sinceri auguri di
successo ….
MENTRE IL GIORNALE VA IN MACCHINA ABBIAMO
APPRESO UNA NOTIZIA MOLTO TRISTE.
stazione bolognese quasi a marcare una
separatezza di questo settore dal complesso della funeraria.
Riflessione, questa, da estendere anche
alle problematiche insite nei vari progetti di rinnovamento, anche legislativo,
del settore.
Assenza vistosa quella dei grandi produttori nazionali di cofani; delle tre
gambe che reggono tradizionalmente
le manifestazioni fieristiche del settore,
produttori di cofani, trasformatori di
auto funebri, bronzisti, per schematizzare, una gamba, a Bologna, era un po’
zoppa.
2
Colpa della crisi, come qualcuno si è affrettato a sostenere?
E’ tesi semplicistica ed insufficiente a
spiegare queste assenza.
Non è il luogo per affrontare il tema;
deve essere sottolineato che questa essenza, pesante per una manifestazione
del settore funebre e non rimediabile
o sostituibile con la presenza di tanti
produttori di urne cinerarie, deve essere recuperata, ovviamente affrontando i
problemi che stanno alla radice di questa vistosa assenza.
Gli spazi espositivi, in vari casi ridotti
e contenuti negli spazi occupati, hanno
Ieri, Mercoledì 9 Aprile, pomeriggio, alle
ore 16 a Bologna, è venuto a mancare all’
affetto dei suoi cari Nino Leanza, patron
di Tanexpo. Una grave perdita per tutto il settore funebre italiano...
Lo abbiamo conosciuto da vicino ormai
15 anni fa, quando è nata la Federazione, ed abbiamo avuto tanti momenti di
collaborazione positiva e feconda e momenti di confronto vivace e duro, e, come
è frequente nei rapporti veri, momenti di
scontro e di distanza.
In tutte queste vicende Nino non ha mai
perso il senso dell’impegno e della tenace
difesa della sua posizione e delle sue idee.
Il futuro dirà quali giuste e quali meno
giuste, come per tutti. Sicuramente gli
deve essere riconosciuta non solo la grande capacità realizzatrice, Tanexpo ne è
l’esempio più evidente, ma anche il grande contributo della sua azione all’innovazione del settore e delle varie componenti
impegnate nella funeraria italiana.
Alla sua famiglia ai collaboratori di Nino
ed a tutto lo staff di Conference Service le
condoglianze più vere da parte di tutta
Federcofit ed un grande abbraccio.. ciao
Nino!
3
RAPPORTI FEDERCOFIT FENIOF E PROSPETTIVE
DI RAFFORZAMENTO ED UNIFICAZIONE
Dopo i vari rumors e voci più o meno diffuse, Tanexpo è stata
anche l’occasione per fare il punto della situazione in merito ad
un percorso avviato da due anni e di cui molto si è parlato nel
settore: la prospettiva di realizzare una unità anche organizzativa del settore funebre.
In preparazione della riunione del Consiglio Nazionale di Federcofit, in programmazione durante lo svolgimento della manifestazione bolognese, le rappresentanze ristrette delle Presidenze
di Federcofit e Feniof si sono incontrate ed hanno affrontato nella massima schiettezza il problema.
L’incontro ha permesso di fugare ogni interpretazione distorta
di posizioni espresse da qualche parte in merito a valutazioni
sulle singole persone e ristabilire il clima di corretta comprensione dei problemi presenti nelle singole organizzazioni senza
strumentalizzazioni di sorta.
Si è registrata una oggettiva difficoltà da parte di Feniof ad accelerare il percorso, o, quantomeno, a confermare scadenze anticipate da più parti nel corso di questi mesi, pur mantenendo
la volontà di non bloccare questo processo: “Abbiamo bisogno
di tempo…”.
Il Consiglio Nazionale di Federcofit ha, doverosamente, preso
atto di queste esigenze ed ha assunto le conseguenti decisioni
al fine di non trascinare infruttuosamente un periodo di stallo,
sicuramente non utile per la categoria.
La Federazione riprenderà con la dovuta determinazione le
proprie autonome iniziative a tutti i livelli, in tutti i territori e
su tutti i temi sul tappeto.
Stante la consapevolezza che in questo periodo, soprattutto in
alcune regioni, sono cresciuti rapporti di convergenza che non
Per informazioni contattare:
EPASA CNA Milano tel. 02 26168323
sig.ra Corbetta
EPASA CNA Brescia tel. 0303519602
sig.ra Maccarinelli
EPASA CNA Bergamo tel 035 285136
sig.ra Nervosi
EPASA CNA Cremona tel. 0372 442222
sig.ra Gerelli
solo hanno presentato la categoria compatta e non divisa, ma
hanno anche permesso di realizzare importanti risultati, Federcofit, per parte sua, curerà di coinvolgere anche Feniof sulle varie iniziative al fine di non disperdere quel patrimonio unitario
sviluppato, augurandoci che questa attenzione sia reciproca.
Se sarà possibile faremo le cose insieme altrimenti procederemo
da soli. Sul piano organizzativo Federcofit provvederà a riprendere quel cammino di riorganizzazione interna al fine di supportare la Segreteria di risorse adeguate alle necessità.
ASSISTENZA POST-MORTEM
IMPORTANTE CONVENZIONE TRA FEDERCOFIT E EPASA-CNA
FEDERCOFIT e EPASA-CNA hanno
attivato una convenzione per risolvere
i frequenti problemi posti dalle famiglie colpite da un lutto, a partire dalla
reversibilità delle pensioni, senza dovere ricorrere a prestazioni onerose.
EPASA è il patronato della CNA per la
tutela sociale a favore degli artigiani,
delle loro famiglie, dei cittadini che grazie a centinaia di operatori, di esperti, di
medici e di legali, garantiscono un’attività di tutela efficiente e sollecita.
EPASA interviene, gratuitamente, su
estendersi, progressivamente, in tutte
le regioni. Gli operatori potranno contattare direttamente i referenti CNA per
ogni esigenza delle famiglie dei defunti
che ne abbiano necessità, come pure potranno ricorrere alle prestazioni EPASA
anche per le necessità proprie e dei loro
addetti.
Federcofit, soprattutto nella fase iniziale, sarà disponibile per i soci che avranno necessità di supporto per accedere ai
servizi in rete del patronato, contattando la Segreteria
tutte le prestazioni previdenziali e assicurative previste dalla legge sui patronati.
• pensione: di vecchiaia, invalidità,
anzianità, inabilità, sociale, reversibilità, superstiti, ricostituzioni,
maggiorazione e supplemento di
pensione, RED, ISEE;
• infortuni e malattie professionali;
• riconoscimento degli eventi contestati dall’INAIL;
• richiesta indennità per inabilità
temporanea;
4
•
•
•
valutazione postumi permanenti e
richiesta per riconoscimento rendite (per inabilità permanente, per
morte, in sede di revisione);
richiesta di tutte le prestazioni sociali acquisite o da acquisire
nell’ambito dell’Unione Europea,
USA, Australia, Canada;
accertamento e recupero di periodi
assicurativi maturati all’estero.
La convenzione tra Federcofit e CNA
prende avvio nella LOMBARDIA per
DIAMANTIFICAZIONE DELLE CENERI,
REALTÀ CONSOLIDATA ANCHE IN ITALIA
Algordanza, la società svizzera che realizza i diamanti dalle ceneri di cremazione conferma: “Siamo presenti in Italia
dal 2008 - affermano dalla sede di Roma
- e il Diamante della Memoria è già stato
scelto come forma di sepoltura da decine
di persone”.
A fine marzo è stato possibile incontrare, al Tanexpo di Bologna, i referenti per
l’Italia della multinazionale Algordanza
assieme ai colleghi svizzeri e austriaci.
Algordanza, fondata a Coira, nel cantone dei Grigioni, nel 2004, è presente in
Italia dal 2008 e oggi può vantare una
numerosa clientela molto eterogenea
per livello economico, culturale e religioso.
“Il Diamante della Memoria risponde
a una esigenza di legame con il proprio
caro scomparso e di elaborazione del
lutto che va al di là del costo per la realizzazione del prezioso, costo peraltro
paragonabile a quello di forme di sepoltura più tradizionali” afferma Walter
Mendizza, uno dei soci fondatori di Al-
gordanza Italia Srl.
La fiera del settore funerario è stata l’occasione per stabilire nuovi rapporti di
collaborazione con le imprese di onoranze funebri che in Italia, come negli
altri paesi dove Algordanza è presente,
stanno accogliendo con entusiasmo la
possibilità di proporre ai propri clienti
un servizio in grado di dare alla sepoltura un nuovo significato, dove la luce
e la simbolica rinascita sotto forma di
5
diamante vincono sul buio delle tombe
e delle urne.
Nel corso della fiera sono stati stabiliti
nuovi rapporti di collaborazione con oltre 70 imprese di onoranze funebri.”
Nello stand di Algordanza è stato possibile scoprire le fasi della trasformazione
chimico/fisica delle ceneri di cremazione in diamante e visionare un vero
diamante realizzato dalle ceneri di una
persona.
UMBRIA
O.F. MASSIMO ACCIARINI
ELENCO DELLE IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI ADERENTI A FEDERCOFIT CHE
SI PROPONGONO AI COLLEGHI PER IL “DISBRIGO PRATICHE” O PER ALTRI SERVIZI.
ELENCO
DELLE ad
IMPRESE
DI ONORANZE
FUNEBRI
A FEDERCOFIT
CHE
I soci interessati
essere inseriti,
si possono
rivolgereADERENTI
alla Segreteria
della Federazione.
SI PROPONGONO AI COLLEGHI PER IL "DISBRIGO PRATICHE" O PER ALTRI SERVIZI.
I soci interessati ad essere inseriti, si possono rivolgere alla Segreteria della Federazione.
(elenco pubblicato anche sul nostro sito www.federcofit.org - sezione “servizi e convenzioni”)
PIEMONTE
O.F. EUROFUNERALI
Via Isonzo, 26/A-Torino
Tel 011 389335
Fax 011 3828958
O.F. LA FENICE
C.so Siracusa, 148/A-Torino
Tel 011 3094257
Fax 011 19480154
COCCATO & MEZZETTI
Via U.Foscolo,12 - Galliate (NO)
Tel 0321 866920
Fax 0321 809319
O.F. TIRONE
LOMBARDIA
Via F.lli Bagna, 25 - Casale Monferrato (AL)
Tel 0142 452063
Fax 0142 781315
O.F. GIOVINETTI E CONSOLI
Via Podere la Vigna, 10 -Settimo M.se (MI)
Tel 02 33512049
O.F. C.O.F.
Viale Matteotti, 58 - S.S. Giovanni (MI)
Tel 02 2409498
Fax 02 33500561
Fax 02 2481603
O.F. PIROVANO
Largo XXV Aprile, 4 - Monza (MI)
Tel 02 6125036
Fax 02 6128585
O.F. IMPRESA GENERALI
Via Ceresio, 3 -Milano
Tel 02 341898
Fax 02 34533461
O.F. OSIOF
Viale Piave, 15 -Treviglio (BG)
Tel 0363 302678
Fax 0363 304042
O.F. SELMI
Piazza Ospedale Maggiore, 6 – Milano
Tel 02 66101963
Fax 02 6439135
MARCHE
O.F.UMBRIA
LUCADEI
MASSIMO ACCIARINI
O.F.O.F.
CORVATTA
O.F.MARCHE
DAMIANI
LUCADEIPAOLO, GIULIANO
O.F.O.F.
TOCCACELI
CORVATTA
O.F.O.F.
F.LLI
ROSSI
DAMIANI
O.F.O.F.
CORDELLA
O.F.O.F.
SOSITOCCACELI PAOLO, GIULIANO
Via Umberto I, 56 – Foligno (PG)
Tel 337 651010
Fax 0742 450068
Via Salaria, 215 - Colli del Tronto (AP)
Via Umberto
I, 56 – Foligno
Via Oberdan,
28 -Tolentino
(MC)(PG)
Tel 0736 899185
Tel 337
651010
Tel 0733
968086
Fax 0736 891126
Fax 0742
450068
Fax 0733
968086
Via Tito Afranio, 58 – Ascoli Piceno
Via Salaria,
Tronto (AP)
Via XXII
Agosto,215
12 -–Colli
Caglidel
(PU)
Tel 0736 259012
Tel 0736
899185
Tel 0721
781560
Fax 0736 346987
Fax 0736
891126
Fax 0721
780021
Tel 0733
968086
Tel 0721
892208
Fax 0733
968086
Fax 0721
879182
Fax 0736 346987
Fax 07169645
Via Oberdan,
-Tolentino
(MC)
Via Flaminia
90 – 28
Tavernelle
di Serrungarina
(PU)
ViaAdriatica
Tito Afranio,
58 – Ascoli Piceno
Via S.S.
sud 186/A-Senigallia
(AN)
Tel 69645
0736 259012
Tel 071
Tel 0721
781560
Tel 0736
362251
O.F. F.LLI ROSSI
TOSCANA
ViaG.XXII
Agosto,
12 – Cagli
(PU)
Piazza
Spalvieri
– Venarotta
(AP)
Via Flaminia 90 – Tavernelle di Serrungarina (PU)
CORDELLA
O.F.O.F.
LA COLOMBA
Via S.S. Adriatica
186/A-Senigallia
Via Sugherella,
3/A -sud
Montevarchi
(AR)(AN)
69645
Tel Tel
055071
980017
O.F. SOSI
OFISA
O.F.TOSCANA
FRANCINI BRUSCHI
G. Spalvieri
– Venarotta (AP)
VialePiazza
Milton,
89/91 – Firenze
Tel 0736
362251
Tel 055
489802
362210
Fax Fax
055 0736
489101
Via V. Veneto, 40 - Pontassieve (FI)
Via Sugherella,
- Montevarchi
(AR)
Via Cavour,
58/80 - 3/A
Empoli
(FI)
Tel 055 8368197
Tel 055
980017
Tel 0571
76644
Fax 055 8368273
Fax 055
983744
Fax 0571
72340
Viale
Milton, 89/91 – Firenze
Via di
Tempagnano,120
Lucca
Tel 055
489802
Tel 0583
491594
Tel 6580824
055 8368197
Tel 055
Fax 055
489101
Fax 0583
91155
8368273
Fax Fax
055 055
294508
O.F.O.F.
SIFELA COLOMBA
O.F.OFISA
FRANCESCHINI
FRANCINI BRUSCHI
O.F.O.F.
SPAGNOLI
SIFE
O.F.O.F.
CASCINESI
FRANCESCHINI
O.F.O.F.
LA PACE
SPAGNOLI
O.F.O.F.
SANTINI
Via
V. Veneto,
40–- Firenze
Pontassieve (FI)
Via F.
Datini,
25 A/B
ViaRomagnola,
Cavour, 58/80
- Empoli
(FI) Cascina (PI)
Via T.
2081Navacchio
Tel 0721 892208
Fax 0721
780021
Fax 0736
362210
Fax 0721 879182
Fax Fax
055 07169645
983744
Tel 775503
0571 76644
Tel 050
Fax 715291
0571 72340
Fax 050
Via di42
Tempagnano,120
– Lucca
Via Pace,
- Grosseto
Via F. Datini,
25 A/B
– Firenze
Via Veneto,
1 - Cecina
(LI)
Tel 0583
491594
Tel 0564
456262
Tel 055
6580824
Tel 0586
680087
Fax 0583
91155
Fax 0564
456262
Fax 055
294508
Fax 0586
691229
Via T. Romagnola,
2081- Navacchio Cascina (PI)
Via Sardegna,
35 – Siena
CASCINESI
O.F.O.F.
E. NANNONI
LA PACE
O.F.O.F.
PALADINI
ENRICO
Via Pace,896
42 - Querceta
Grosseto (LU)
Via Aurelia,
Tel 050
775503
Tel 0577
280963
Tel 0564
456262
Tel 0584
769001
Fax 050
715291
Fax 0577
280963
Fax 0564
456262
Fax 0584
768914
O.F. SANTINI
O.F.A.R.
ViaS.Veneto,
- Cecina
(LI)
Piazza
Donato,1 32
– Arezzo
Tel 0586
680087
Tel 0575
907070
Fax 0586
691229
Fax 0575
907050
O.F.O.F.
IFA E. NANNONI
O.F. PALADINI ENRICO
GENESI
ViaGasperi,
Sardegna,
35 –-Siena
Via De
59/62
Arezzo
Via Aurelia, 896
- Querceta
(LU)
Documentazione
Funeraria
e Cimiteriale
Tel 0577
280963
Tel 0575
900226
Tel 4708713
0584 769001
Tel 338
Fax 0577
280963
Fax 0575
903444
768914
Fax Fax
05830584
91155
O.F.O.F.A.R.
LAMBARDI
O.F.
IFA
I.F. L’
ANGELO
Piazza
S. Donato, 32 ––Arezzo
Piazza
del Mercato,c.p.69
Montalcino (SI)
Via De Gasperi,
59/62 (PI)
- Arezzo
Via Polidori,
42 - Bientina
Tel 0575 907070
Tel 3470793110
Tel 0575
900226
Tel 334
377864
0575 907050
Fax Fax
0577094672
903444
Fax Fax
05870575
755675
O.F. 2F
Piazza Ospedale Maggiore - Milano
Tel 02 6427552
Fax 02 55185720
O.F. GENERALI DI BRESCIA
Via Milano, 34/B- Brescia
Tel 030 2350068
Fax 030 2350096
GENESI
ABRUZZO
LAMBARDI
O.F.O.F.
AETERNA
O.F. S.MICHELE
Viale Agnelli, 34 -Lodi
Tel 0371 429229
Fax 0371 429229
O.F. SANTINO SERVIZI FUNEBRI
Via Ceriani, 11/a - Uboldo (VA)
Tel 02 96789382
Fax 02 9959097
O.F. ARENZI
Via Emilia, 55 - Melegnano (MI)
Tel 02 9834237
Fax 02 98125133
O.F. RICCIARDI E CORNA
Viale Pirovano 5/A - Bergamo
Tel 035 212179
Documentazione Funeraria e Cimiteriale
Tel 338 4708713
Fax 0583 91155
L’ANGELO
O.F.I.F.
EMIDIO
E ALFREDO DE FLORENTIIS
Piazza del Mercato,c.p.69
– Montalcino (SI)
Via Salomone,
94 - Chieti
Via Polidori,
- Bientina (PI)
Via Spaventa,
6/3 42
- Pescara
Tel 3470793110
Tel 0871
348898
Tel66021
334 377864
Tel 085
Fax 0577094672
Fax 0871
348898
Fax 66466
0587 755675
Fax 085
O.F.ABRUZZO
VERROCCHIO
Via Vestina, 420/b - Montesilvano (PE)
Tel 085 4682032
Fax 085 4682032
Fax 035 4195441
AETERNA
O.F.O.F.
DI DONATO
CAMPANIA
O.F. EMIDIO E ALFREDO DE FLORENTIIS
Via Salomone, 94 - ChietiM.R. (TE)
Via Intagliata,13-Castiglione
Via Spaventa, 6/3 - Pescara
Tel 0871
348898
Tel.0861
990230
Tel 085 66021
Fax 0871
348898
Fax 0861
909643
Fax 085 66466
O.F. VERGANI
P.za S. Martino, 24 - Inveruno (MI)
Tel 02 9787020
Fax 02 97289248
O.F.O.F.
GENNARO
TAMMARO
VERROCCHIO
Via Giacinto
Gigante,
- Napoli
Via Vestina,
420/b70
- Montesilvano
(PE)
Tel 081
Tel 5448745
085 4682032
Fax 081
Fax 5448773
085 4682032
IMPRESA FUNEBRE MOMBELLI
Via Rudiano, 29 -Chiari (BS)
Tel 030 7002221
Fax 030 7000277
Via Vitulanese
snc - Montesarchio (BN)
Via Intagliata,13-Castiglione
M.R. (TE)
Tel 0824
847369
Tel.0861
990230
Fax 0824
837975
Fax 0861
909643
O.F. GALAZZI VIRGINIO
Via Europa, 44 -S. Donato Milanese (MI)
Tel 02 5276381
Fax 02 5272831
O.F.O.F.
CSGDI
MOLINARO
DONATO
O.F.CAMPANIA
GRAZIANO
O.F. RAMPININI
Fino Mornasco (CO)-Lomazzo(CO)-Como
Tel 031 920361
Fax 031 880888
Via Pincipe Lancellotti, 27 – Lauro (AV)
Via Giacinto
70 - Napoli
Via Frustelle,
44 –Gigante,
Monte Miletto
(AV)
Tel. 339 3447137
Tel 081
5448745
Tel. 0825
963408
Fax 081 8250350
Fax 081
5448773
Fax 0825
963408
O.F. FRATELLI FERRARIO
Busto Arsizio(VA)-Lonate Pozzolo (VA)
Tel 0331 631057
Fax 0331 631954
O.F. MORO
Via Mons.Pogliani, 42 Cesano Boscone (MI)
Tel 02 4581416
Fax 02 48602490
Via Vitulanese
snc - Montesarchio
(BN)
Via Tiglio,4
– Melizzano
(BN)
Via Pincipe Lancellotti, 27 – Lauro (AV)
Tel 0824
847369
Tel 0824
979773
Tel. 339 3447137
Fax 0824
837975
Fax 0824
609159
Fax 081 8250350
O.F. MOTTA (DI)
Via Silvio Pellico, 31 – Carate Brianza (MB)
Tel 0362 993081
Fax 0362 993081
Via Frustelle,
44 – Monte
Miletto
Via Garibaldi,
2- Martina
Franca
(TA)(AV)
963408
Tel Tel.
337 0825
935840
Fax 4805048
0825 963408
Fax 080
O.F. CONCORDIA
Via IV Novembre, 72-Quistello (MN)
Tel 0376 618182
O.F. GAMBARO
Via Gallarate, 36 – Castano Primo (MI)
Via Del Canneto 5/7 – Borgosatollo (BS)
Tel 0331 880154
Tel 0302702592
Fax 0376 626448
Fax 0331 877087
Via Tiglio,4 – Melizzano (BN)
Contrada San Nicola, 5- Saracena (CS)
Tel 0824 979773
Tel 0981 34193
Fax 0824 609159
Fax 0981 34193
Vial Inferiore, 49/51 - Treviso
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Via Carpaneto, 13 -Genova
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Via XXV Aprile, 239 -Pietra Ligure (SV)
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Via F.lli Viziano,20 -Albenga (SV)
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Tel 010 414241
Fax 010 414244
Tel 019 627793
Fax 019 6294217
Tel 0182 541414
Fax 0182 554406
Tel 0521 292726
Fax 0521 344056
Via del Pozzo, 138 -Modena
Tel 059 366999
Fax 059 361391
Via Calari, 12 - Zola Predosa (BO)
Tel 051 6167475
Fax 051 755904
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SICILIA
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O.F. BOLA S. SANTA CROCE
O.F. GRAZIANO
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Fax 0302502512
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O.F. GIGI TREVISIN
GENNARO
TAMMARO
O.F.O.F.
NAZZARO
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CSG
MOLINARO
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Tel 337 935840
Fax 080 4805048
Via Empedocle Restivo, 30 - Palermo
Contrada San
Saracena
(CS)
Via V.Emanuele
III,Nicola,
358 – 5Santa
Venaria
(CT)
Via Garibaldi, 2- Martina Franca (TA)
Tel 091 525259
Tel 953766
0981 34193
Tel 095
Fax 091 7292953
Fax2884882
0981 34193
Fax 095
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Via V.Emanuele
358 – Santa Venaria (CT)
Via Mandrolisai
27/AIII,
– Cagliari
Tel 281495
091 525259
Tel 070
Tel 255026
095 953766
Tel 070
Fax 2082166
091 7292953
Fax 070
2884882
FaxFax
070095
255026
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070 281495
Cell Fax
348 070
0929799
2082166
O.F. I TULIPANI
Via Mandrolisai 27/A – Cagliari
Tel 070 255026
Fax 070 255026
ROMANIA-EUROPA EST
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Viale Gabriele D’Annunzio,7 - Milano
Tel 02 49500327
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Tel 06 72672333
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Tel 06 61522522
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Via dell’Amba Aradam,17/A - Roma
Tel 06 770003
Fax 06 77209075
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Piazzale del Verano, 60 - Roma
Tel 06 4457777
Fax 06 4959337
O.F. LORENZETTI A.
Via Diego Simonetti, 111- Ostia (RM)
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Tel 06 5686000
Tel 07 71727473
Fax 06 5667695
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Viale Furio Camillo, 76/78
Tel 06 7847849
Fax 067800636
Fax 07 71730121
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FORMAZIONE ISTITUZIONALE
NUOVO CORSO DI TANATOESTETICA A MILANO
6-7-8-9 MAGGIO 2014
Continua la programmazione dei corsi per:
• Operatore Necroforo
• Addetto al Trasporto Cadavere
• Direttore Tecnico
I primi di Maggio inizierà un nuovo corso a Milano. Considerando che la frequenza dei corsi è ormai semestrale consigliamo a tutti di iscriversi quanto prima.
Vi ricordiamo che da marzo 2012 ,secondo il Decreto Dirigenziale n. 1331/2012, sono in vigore disposizioni diverse rispetto al passato.
È necessario avere dei precisi REQUISITI per l’accesso al corso:
• 18 anni compiuti;
• per gli stranieri buona conoscenza della lingua italiana
orale e scritta, da verificare attraverso un test di ingresso;
• per Operatore Funebre e per Addetto al Trasporto cadavere : diploma di scuola secondaria di I grado (ovvero
licenza media);
• per Direttore Tecnico/addetto alla trattazione affari: diploma di scuola secondaria di II grado o qualifica almeno
triennale, anche del sistema di Istruzione e Formazione
Professionale;
te di sperimentazione diretta nella preparazione e vestizione
della salma.
Ringraziamo inoltre la ditta Ceabis, del gruppo Vezzani, per
la fornitura dei materiali necessari allo svolgimento dei corsi
nella parte di sperimentazione in camera mortuaria.
Come sempre, i partecipanti saranno coinvolti sia nella parte
teorica sia nella parte di sperimentazione pratica che prevede
per tutti la possibilità di operare concretamente, con SPERIMENTAZIONE DIRETTA E ATTIVA (non su manichini
che non danno la possibilità di provare le diverse tecniche rispetto alle diverse casistiche).
Ringraziamo il Servizio Mortuario Irccs Ospedale San Raffaele per la disponibilità e la collaborazione determinanti per il
successo dei nostri corsi .
Le ORE di formazione sono:
Operatore Funebre: 24 ore
Addetto al Trasporto: 36 ore
Direttore Tecnico:
60 ore
Il partecipante dovrà superare una PROVA DI VERIFICA
FINALE
- sono ammessi alla prova di verifica solo chi ha frequentato
almeno il 90% delle ore di formazione previste
- verrà rilasciato “l’attestato di competenza” della Regione
Lombardia solo al superamento della verifica finale
Vi invitiamo a mandarci le vostre pre-iscrizioni per poter organizzare le diverse aule.
Per avere informazioni sui corsi e il modulo di iscrizione contattate la segreteria al n. 02 33403992
FORMAZIONE FINANZIATA
Come preannunciato, ad aprile parte un nostro progetto finanziato dalla Provincia di Milano con il primo corso, quello
di “Cerimoniere Funebre”. A maggio si svolgerà il secondo
“Tanatoestetica”
La partecipazione è completamente gratuita per i nostri soci
di Milano e provincia
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La quota di partecipazione è socio € 700+iva e non socio
€800+iva. Invitiamo gli interessati ad iscriversi quanto prima
poichè il numero massimo di partecipanti non può superare
i 15, considerata la metodologia adottata estremamente pratica.
Ricordiamo che il programma del corso prevede per la prima
giornata un’ampia analisi teorica dei principali fenomeni cadaverici, della cronologia della toilette funeraria, della preparazione e vestizione della salma e successivamente tre giorna-
Per maggiori informazioni e iscrizione contattate la Segreteria
Federcofit al n .02 33403992
IMPORTANTE
In occasione dell’edizione di TANEXPO ‘14 a Bologna, la società SARTORIA DI FILOTTRANO srl ha subito un furto a
seguito del quale parte degli ordini e dei contatti registrati ed acquisiti sono stati sottratti.
La società invita tutti gli interessati ed i visitatori dello stand a ricontattare i responsabili della Sartoria di Filottrano al tel
071 7223320 - mail [email protected]
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ADDOBBI
ADDOBBI
ESPOSIZIONI
ESPOSIZIONI
CASE FUNERARIE
CASE FUNERARIE
UN NUOVO CONCEPT PER IL SETTORE FUNERARIO.
UN NUOVO CONCEPT PER IL SETTORE FUNERARIO.
di Stefano Vergani & C | via Verdi, 3 - 20010 Inveruno MI | 02 9789255 | [email protected] | www.e-le-menti.com