8-10 - DesignYour

Download Report

Transcript 8-10 - DesignYour

31mm x 31mm
31mm x 31mm
MERCOLEDÌ 8 OTTOBRE 2014 ANNO IV N. 775
Silmo-Mido, un’alleanza per monitorare il mercato
«Per meglio identificare le aspettative e le realtà del settore e offrire all’industria uno strumento di sviluppo economico pertinente, le due
manifestazioni leader mondiali hanno deciso di commissionare all’istituto GfK un barometro semestrale di misura delle performance
economiche del settore dell’ottica-occhialeria in Europa», si legge nel comunicato a consuntivo del salone francese, che si è concluso il 29
settembre
Il primo appuntamento con questa iniziativa congiunta tra le due fiere è per marzo
2015, in occasione della prossima edizione di Mido a Milano: lo hanno anticipato durante
l’ultimo Silmo Philippe Lafont, presidente della mostra parigina, Cirillo Marcolin e Giovanni
Vitaloni, rispettivamente presidente e vicepresidente della rassegna milanese, nella
conferenza stampa di presentazione delle novità di Mido 2015.
Intanto gli organizzatori fanno sapere che l’ultima edizione di Silmo ( nella foto,
un'immagine tratta dalla pagina Facebook della fiera) ha chiuso con 33.301 visitatori, il
56% dei quali internazionali: un numero stabile rispetto alle edizioni precedenti,
«nonostante lo sciopero dei piloti di Air France, che ha certamente penalizzato l’afflusso
dei visitatori francesi e internazionali», precisa la nota. Per la ventunesima volta sono stati
assegnati i Silmo d’Or, ripartiti in otto categorie: il Premio Speciale della giuria è stato
conquistato dal designer italiano Piero Massaro, con il modello PM415.
Il “made in Italy” non esiste più
“Tra cinque o dieci anni non esisterà più il “made in Italy”. Avremo un made by Luxottica, un made by Safilo, un made by De Longhi ma
l’Italia come Italia non vorrà dire assolutamente nulla”, Simone Filippetti, autore di “Serenissima Affari”
È un guardare avanti quello di Filippetti, giornalista de Il Sole 24 Ore, che se da un lato condanna il
paese dall’altro indica che ci sono aziende capaci di crescere nonostante il paese. E così questo futuro
prossimo in cui il made in Italy non esisterà più, in realtà è già qua. “Oggi - ha recentemente dichiarato
a Vicenza, presentando il suo libro - un’obbligazione Luxottica è valutata A mentre l’Italia è ferma a
BBB. Perché l’Italia come paese non significa più nulla, perché è un luogo dove la produzione va dal
cinese che fa il tessile in nero nei capannoni di Prato fino a Brunello Cucinelli. Per questo il made in
Italy come marchio di qualità non significherà più nulla e saranno solo le singole imprese a garantire
sul valore dei prodotti”. Raccolgo questa “bordata” grazie alla segnalazione Facebook di un’amica e
collega. Approfondisco la notizia e nonostante colga un’interpretazione finanziaria all’origine individuo
il valore di questa provocazione che si mescola a una dura realtà.
È vero, oggi il made in Italy ha un valore anche nell’occhiale inferiore al passato per due motivi opposti. Sono cresciuti i competitor
stranieri: la moda e il design non sono più esclusiva degli italiani ma anche di tedeschi, inglesi, coreani… In secondo luogo il nostro stesso
paese ha sperperato il patrimonio del made in Italy permettendo la sua diffusione internazionale senza regole chiare e restrittive. Un domani
quindi saranno le stesse aziende a essere garanti dei valori del made in Italy: heritage, ingegno, bellezza, fattura, qualità. Se l’occhiale italiano
fosse stato un formaggio come il Parmigiano Reggiano, forse sarebbe più intuibile difendersi dagli attacchi della concorrenza vigliacca e delle
imitazioni e sofisticazioni interne. Un territorio d’origine preciso, un forte consorzio di tutela, un marchio che vale per tutti i produttori. Il
futuro per noi dell’ottica è probabilmente quello dell’ordine sparso: ognuno a raccontare la propria storia, chi con la distribuzione e i fatturati,
chi con un ritorno al passato fatto di sapienza e genialità. Due qualità che, per fortuna, ancora ci appartengono. E per l’ottico italiano quali
controindicazioni suggerire verso questo scenario? Scegliere e proporre oggetti di personalità che abbiano una storia vera e intelligente da
raccontare indipendentemente dalla loro origine e valore. Il vero made in Italy è quello in grado di raccontare una storia vera: quella che deve
far sognare il vostro pubblico e rendervi custodi della bellezza e del genio passato che ancora ci circonda. [email protected]
202mm x 31mm
30mm x 31mm
30mm x 31mm
MERCOLEDÌ 8 OTTOBRE 2014 ANNO IV N. 775
Zaccariotto & Furlan TODAY
Tasi: si divide tra proprietario e inquilino
Il 16 ottobre gli italiani saranno chiamati a pagare la tassa sui servizi indivisibili
Il presupposto della TASI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo:
• di fabbricati, compresa l’abitazione principale;
• di aree edificabili come definite ai fini dell'IMU.
Gli immobili in locazione o in comodato comportano due diversi obblighi:
• colui che è in affitto è tenuto al versamento nella misura, stabilita dal Comune nel regolamento, compresa tra il 10% e il 30%
dell'ammontare complessivo della TASI. La percentuale a carico dell’occupante è calcolata sull’imposta complessivamente determinata in
capo al proprietario;
• il proprietario è tenuto a corrispondere la restante parte che è quindi compresa tra il 70% e il 90%.
Ciò comporta che non ci sia solidarietà nel pagamento tra inquilino e proprietario (ovvero entrambi sono obbligati per la loro parte) e le
due parti non si possono accordare su quanto corrispondere.
Pertanto anche se il proprietario pagherà il totale dell’imposta per entrambi, il Comune potrà comunque chiedere all’inquilino la parte da
questo dovuta. Si consiglia, quindi, a chi detiene immobili in affitto di verificare quanto effettivamente dovuto dal locatore e dal locatario.
[email protected]
Design Your, l’eco giunge fino agli States
«Per uno dei nostri marchi, Spectaculars, realizzato negli Stati Uniti, si tratta di un debutto vero e proprio: per politica aziendale, i produttori
americani non prevedono la partecipazione a fiere o a eventi. Abbiamo, quindi, spiegato l’importanza di una manifestazione come quella di
Bari e i motivi per cui è fondamentale essere presenti», rivela a b2eyes TODAY Paolo Corraddossi, titolare, insieme alla moglie Patrizia Puliti,
di Florence Distribution, tra le aziende che saranno presenti con un proprio stand negli spazi di Impact Hub
Curiosità, creatività, libertà: sono alcuni dei motivi che porteranno decine di produttori e distributori a presentare i propri marchi di
eyewear di design nel capoluogo pugliese dal 18 al 20 ottobre. «Parteciperemo a Design Your per la prima volta – aggiunge Corraddossi, che
vanta più di vent’anni di esperienza nel settore – Siamo i distributori di tre linee di occhiali: oltre a Spectaculars, abbiamo in portafoglio anche
Lamarca Eyewear, nata in collaborazione con Trisottica e disegnata da Laura Rattaro, e Johann von Goisern, di produzione austriaca». Le
ragioni della scelta sono chiare. «La Puglia, con cui c’è già stato un approccio a livello di distribuzione, è un terreno vergine per il tipo di
selezione che facciamo – sottolinea Caradossi – Gli ottici di questa regione sono, dunque, più curiosi e interessati a scoprire le novità che il
settore di nicchia propone e hanno, quindi, meno pregiudizi». La curiosità spinge anche il titolare di Res/Rei a prendere parte attiva a Design
Your. «Nelle scorse edizioni è stato il mio agente, che si occupa della Puglia, a presenziare alla manifestazione – spiega al nostro quotidiano
online Oliviero Zanon, titolare della società trevigiana, nata alla fine del 2011 – Me ne ha parlato molto bene e quest’anno mi fa piacere
partecipare personalmente a Design Your: l’obiettivo non è quantitativo, quindi relativo al numero di ordini, ma qualitativo, ossia quello di
stringere rapporti di collaborazione con ottici in grado di apprezzare il nostro prodotto».
Marcolin chiude la sede in Arizona
L’azienda, in linea con la strategia definita per la razionalizzazione delle attività di Viva International Usa e della filiale americana, ha disposto
la chiusura, prevista per fine anno, del sito di Scottsdale
Da inizio 2015 i servizi di Marcolin al mercato statunitense verranno assicurati dalla sede di Somerville, in New Jersey, che è stata in
questi mesi adeguatamente attrezzata per far fronte alle nuove necessità operative.
«Questo riallineamento fornirà una maggiore efficienza a tutta l'organizzazione – si legge in un comunicato di Marcolin - Come parte del
processo di integrazione si è deciso di fondere dalla fine dell'esercizio l'attuale sede di Scottsdale, nell'operazione New Jersey, ex sede di Viva
International Group».
38mm x 31mm
Direttore responsabile: Angelo Magri
Coordinamento redazionale: Francesca Tirozzi
E-mail: [email protected]
Supplemento all'8 ottobre 2014 di b2eyes.com
reg. presso Tribunale Milano, n. 292, 17-06-2009
© La riproduzione dei contenuti è riservata
38mm x 31mm