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ASSICURARE LA
RESPIRAZIONE
Donatella D’Accolti
Elementi teorici
Le funzioni primarie della respirazione
sono:
l’ossigenazione del sangue
la rimozione dell’anidride carbonica dal
sangue
il mantenimento dell’equilibrio acido-base.
Fattori che influenzano la
respirazione (1)
Età: man mano che aumenta l’età, aumenta la capacità
dei polmoni e diminuisce la frequenza respiratoria; in età
matura diminuisce l’elasticità dei polmoni e aumenta
nuovamente la frequenza respiratoria.
Farmaci e alcool: barbiturici, narcotici e alcuni sedativi
possono deprimere il SNC e compromettere la
respirazione. Lo stesso effetto lo provoca l’alcool, che
combinato al vomito può provocare ostruzione delle vie
aeree.
Stress: come le situazioni emotive, stimola il sistema
nervoso simpatico, aumentando frequenza e profondità
del respiro.
Esercizio: aumenta la richiesta di O2 e l’eliminazione di
CO2 e calore; aumenta frequenza e profondità.
Fattori che influenzano la
respirazione (2)
Altitudine: l’O2 diminuisce con l’aumentare
dell’altitudine quindi per meccanismo di
compenso aumenta frequenza e profondità.
Sesso: gli uomini hanno normalmente una
capacità polmonare maggiore, quindi hanno una
frequenza respiratoria inferiore.
Posizione del corpo: la posizione accasciata
riduce la capacità polmonare, di conseguenza
aumenta la frequenza.
Febbre: il corpo ha necessità di eliminare il
calore in eccesso, quindi aumenta la frequenza
respiratoria.
Fattori che influenzano la
respirazione (3)
Ambienti inquinati e fumo: sono sostanze che provocano
irritazione delle vie respiratorie incrementando la produzione di
muco, la riduzione dell’attività delle cellule mucociliari,
provocando ostruzione delle vie aeree, con conseguenti
bronchiti, infezioni e tumori.
Pollini e allergeni: sono sostanze che provocano risposta
allergica influendo in modo grave sulla respirazione e
provocando danni sull’apparato respiratorio; si manifesta con
broncospasmo che può diventare anche fatale.
Alimentazione: un corretto apporto di calorie e proteine è
necessario per mantenere la forza dei muscoli respiratori;
un’adeguato apporto di liquidi rende le secrezioni fluide e più
facili da espellere. Un’alimentazione corretta migliora anche la
risposta immunitaria, infatti nelle malnutrizioni si riscontrano
maggiori infezioni respiratorie, mentre gli obesi hanno
limitazioni nell’espansione polmonare per l’eccessiva massa
che richiede anche un supplemento di consumo di ossigeno
Rilevazione della respirazione:
frequenza
Cambia con l’età:
in un neonato a riposo è 30-60 atti/min;
nell’adulto è 12-20 atti/min
ETA’
Neonato
1-11 mesi
1-2 anni
2-6
6-10
FREQU. RESPIRATORIA
30-60 atti r./m
26-40
20-30
20-30
18-24
Alterazioni della frequenza
Si parla di:
Tachipnea: > 20 atti/min
Bradipnea: < 12 atti/min
Apnea: assenza di respiro; se l’apnea è
continua è sinonimo di arresto respiratorio.
Rilevazione della respirazione:
ritmo e profondità
La respirazione deve essere regolare nel ritmo e
nella profondità.
L’espirazione normale dura due volte
l’inspirazione; la profondità si accerta
osservando i movimenti della parete toracica.
Alterazioni della respirazione per ritmo e
profondità sono la respirazione di:
Biot,
Cheyne-Stokes
Kussmaul.
Rilevazione della respirazione:
qualità
La respirazione di solito è automatica, tranquilla
e senza sforzo.
Anomalie qualitative sono da considerarsi
l’aumento di sforzo e rumore.
La dispnea: è una respirazione faticosa
descritta soggettivamente come la “mancanza di
respiro” o “affanno” e può avere sia origine
respiratoria che cardiaca.
La dispnea può essere associata a cianosi.
La rilevazione della respirazione
Scopo:
Valutare lo stato respiratorio
Valutare l’influenza di farmaci e terapie sulla
respirazione.
Attrezzature:
Orologio con lancetta dei secondi
Penna e modulo per documentare i parametri
vitali
La rilevazione della respirazione
Procedura:
Lavarsi le mani
Identificare il paziente
Non spiegare la procedura al paziente, perché se cosciente della
stessa può influire sul controllo del suo modello normale di
respirazione.
Normalmente si esegue dopo la rilevazione del polso “fingendo” di
continuare questa rilevazione.
Mantenendo le dita a riposo sul polso osservare e sentire l’elevazione
e l’abbassamento del torace. Se il paziente dorme si può poggiare
delicatamente una mano sul torace per evitare di scoprirlo.
Dopo che è stato osservato un ciclo completo di inspirazione ed
espirazione osservare l’orologio e contare i cicli completi.
Se il ritmo è regolare, contare per 30” e moltiplicare per due; se si
tratta di bambini o adulti con frequenza irregolare contare per un
intero minuto.
Se la respirazione è lenta e difficile da contare, osservare lo sterno
dove è più evidente.
Osservare profondità e ritmo del ciclo respiratorio
Registrare le caratteristiche della respirazione
Considerazioni:
Nel bambino la procedura deve essere fatta
prima di altre rilevazioni perché durante il pianto
la respirazione non è accertabile. È meglio farla
durante il sonno; se il bimbo piange e non si
riesce a calmarlo documentare “piange” accanto
alla rilevazione del parametro.
I bambini ad alto rischio devono essere
monitorati con un pulsossimetro per essere
immediatamente allertati in caso di bradipnea.
La rilevazione del respiro può essere delegata
alle figure di supporto adeguatamente istruite
che riferiscano prontamente alterazioni al di
sopra o al di sotto dei valori normali.
Diagnosi infermieristiche
Assicurare la respirazione
Indirizzare/Guidare
Azioni
Illustrare alla persona i fattori
ambientali che possono
influenzare la respirazione
Assicurare la respirazione
Guidare
Azioni
Istruire la persona sulle
modalità per mantenere la
funzione respiratoria:
Insegnare ad eseguire:
esercizi respiratori e di
tosse, drenaggio posturale
Insegnare a tossire
Scopo
Migliorare la funzionalità respiratoria
aumentando l'espansione polmonare e
prevenendo il collasso alveolare.
Favorire la rimozione del muco e delle
secrezioni accumulatisi nelle vie respiratorie
in seguito a un'anestesia generale e
all'immobilità.
Insegnare a tossire
Accertamento
Identificare i fattori di rischio per lo sviluppo di
complicazioni respiratorie (cioè anestesia generale, storia
di malattie polmonari o fumo, trauma della parete toracica,
raffreddore o infezioni respiratorie nella settimana
precedente).
Stabilire qualità, frequenza e profondità del respiro.
Auscultare i suoni respiratori.
Esaminare la posizione eventuale dell'incisione chirurgica e
valutare un'interferenza con l'espansione toracica. Valutare
la capacità fisica del paziente di collaborare e di fare
esercizi polmonari:
livello di coscienza;
barriere linguistiche o di comunicazione;
capacità di assumere la posizione di Fowler;
espressioni di dolore (somministrare analgesici come
prescritto).
Insegnare a tossire
Attrezzatura
Cuscini per:
posizionare il paziente
per comprimere l'area dell'incisione
Procedura: Respirazione profonda
Aiutare il paziente ad assumere la posizione di Fowler.
La posizione di Fowler permette una maggiore escursione
diaframmatica grazie all'abbassamento degli organi interni dovuto
alla gravità.
Chiedere al paziente di mettere le mani sul torace, con il palmo rivolto
verso l'interno e il dito medio lungo il margine inferiore della gabbia
toracica. (Le estremità delle due dita medie devono toccarsi).
Questa posizione permette al paziente di avvertire al tatto il
movimento del diaframma che accompagna un respiro profondo.
Chiedere al paziente di inspirare lentamente dal naso (notando che i
due medi si separano) e di trattenere il respiro per 2-3 secondi.
Con l'inspirazione attraverso il naso, l'aria viene filtrata, riscaldata
e umidificata. Trattenere il respiro permette la completa
espansione dei polmoni.
Fare espirare il paziente lentamente dalla bocca. Ripetere 3-5 volte.
Espellere l'aria lentamente spesso stimola il riflesso della tosse,
facilitando la rimozione del muco ed evitando l'iperventilazione.
Procedura: Tosse controllata
Chiedere al paziente di fare un respiro profondo, di
trattenerlo per 3 secondi e di tossire, spingendo l’aria
con forza 2-3 volte. Il paziente deve tossire con forza e
profondamente, non semplicemente schiarirsi la gola.
L'infermiere rimarrà di fianco al paziente per evitare che
egli tossisca verso di lui.
Alcuni colpi di tosse consecutivi smuovono il muco
accumulatosi nelle vie respiratorie, e ne facilitano
l'espulsione, più efficacemente di un singolo colpo di
tosse.
Se il paziente ha un'incisione addominale o toracica che
duole quando tossisce, insegnargli a comprimere
l'incisione con un cuscino (immobilizzazione) mentre
tossisce.
Per tossire si utilizzano i muscoli respiratori accessori, che
possono essere stati tagliati durante l'intervento
chirurgico. L'immobilizzazione sostiene l'incisione e i
tessuti circostanti, riducendo il dolore durante la tosse.
Istruire il paziente a eseguire gli esercizi di
respirazione profonda e a tossire ogni 2-3 ore
dopo l'intervento (se necessario ripetendo
periodicamente le istruzioni) e supervisionare
queste attività.
Eseguire questi esercizi ogni 2-3 ore faciliterà la
ventilazione polmonare e migliorerà la liberazione
delle vie respiratorie senza sovraffaticare il paziente.
Documentare la procedura.
In questo modo si compila una documentazione con
valore legale e si comunica con il resto del personale
sanitario.
Assicurare la respirazione
Guidare
Azioni
Istruire la persona sulle
modalità per mantenere la
funzione respiratoria:
Insegnare come utilizzare i
presidi che favoriscono la
respirazione
L’uso dello spirometro incentivante
Scopo
Migliorare la ventilazione e l'ossigenazione
polmonare.
Smuovere le secrezioni respiratorie.
Prevenire o curare l'atelettasia attraverso
l'espansione degli alveoli collassati.
Accertamento
Identificare il paziente a rischio di atelettasia.
Completare l'accertamento respiratorio (storia di
fumo, suoni respiratori, frequenza e ritmo del
respiro, produzione di espettorato).
L’uso dello spirometro incentivante
Attrezzatura
Spirometro incentivante; la scelta del tipo
di spirometro dipende normalmente dagli
strumenti disponibili per la terapia
respiratoria.
Procedura
Verificare le disposizioni mediche e identificare il paziente.
Previene possibili errori.
Lavarsi le mani . Lavarsi le mani riduce il rischio di trasmissione
di microrganismi.
Aiutare il paziente ad assumere la posizione di Fowler elevata o a
sedersi. Queste posizioni facilitano un'espansione polmonare ottimale.
In base ai volumi polmonari calcolati, stabilire un obiettivo da
raggiungere con la spirometria incentivante. Allo scopo è possibile
consultare gli appositi diagrammi o ricorrere all'aiuto del terapista della
respirazione. Persone di taglia diversa hanno diverse capacità
polmonari. Personalizzare l'obiettivo favorisce un'espansione
polmonare ottimale e fornisce una motivazione realistica.
Istruire il paziente per la procedura:
Le labbra devono essere ben strette attorno al boccaglio. Un corretto
posizionamento evita perdite d'aria attorno al boccaglio .
Inspirare lentamente e profondamente dalla bocca .
Trattenere il respiro per 2-3 secondi. Trattenere il respiro permette di
mantenere la massima espansione degli alveoli
Espirare lentamente intorno al boccaglio e respirare normalmente varie
volte. Previene l'iperventilazione.
Ripetere la procedura 5-10 volte ogni 1-2 ore, secondo prescrizione
medica. Un uso frequente previene il collasso degli alveoli.
Assicurare la respirazione
Sostenere
Azioni
Favorire la respirazione
Aumentare la circolazione di
aria davanti al viso.
(OSSIGENOTERAPIA)
Ossigenoterapia
Scopo
Somministrare ossigeno in quantità sufficiente a ridurre
l'ipossia.
Accertamento/ preparazione
Valutare lo stato respiratorio (cioè, suoni respiratori,
frequenza e profondità respiratorie, presenza di
espettorato, livello dei gas del sangue arterioso).
Raccogliere l'anamnesi clinica del paziente, notando
un'eventuale broncopneumopatia cronica ostruttiva
(BPCO).
Per pazienti con BPCO, l'ipossiemia è spesso uno stimolo a
respirare, poiché i livelli ematici di CO2 sono cronicamente elevati.
Se è necessario un supplemento di ossigeno, è essenziale
utilizzare un sistema a basso flusso, in modo da mantenere una
leggera ipossiemia e quindi stimolare la respirazione.
Verificare segni e sintomi clinici di ipossia: ansia, riduzione
del livello di coscienza, incapacità di concentrarsi,
affaticamento, capogiri, aritmie cardiache, pallore o cianosi,
dispnea.
Ossigenoterapia
Attrezzatura
Adeguato sistema di somministrazione d'ossigeno
Cannula e tubo nasale (concentrazione di 02: 22%-44%)
Maschera per ossigeno semplice (concentrazione di 02: 40%-60%)
Maschera di Venturi: eroga ossigeno al 24%-50% con errore dell'
1 %. Spesso usata per pazienti con BPCO
Maschera con ri-respiratore parziale: sistema di erogazione a
basso flusso (concentrazione di 02: 50%-70%).
Maschera senza ri-respiratore. Fornisce la più alta concentrazione
di 02 possibile senza ventilazione meccanica (80%-90%). La valvola
di non ritorno evita l'inspirazione di aria dall'ambiente o dell'aria
espirata.
Fonte di ossigeno
Misuratore di flusso
Cartello di "Vietato fumare"
Umidificatore e acqua distillata
Misuratore di flusso
Umidificatore e acqua distillata
Cannula e tubo nasale
(concentrazione di 02: 22%-44%)
Maschera per ossigeno semplice
(concentrazione di 02: 40%-60%)
Maschera di Venturi: eroga
ossigeno al 24%-50%
Maschera con ri-respiratore
parziale: sistema di erogazione
a basso flusso (concentrazione
di 02: 50%-70%). Il serbatoio a
sacchetto permette al paziente
di ri-respirare parte dell'aria
espirata. Il serbatoio non deve
sgonfiarsi completamente
durante l'inspirazione; nel
caso, si dovrebbe aumentare il
flusso di 02
Maschera senza ri-respiratore.
Fornisce la più alta
concentrazione di 02 possibile
senza ventilazione meccanica
(80%-90%). La valvola di non
ritorno evita l'inspirazione di
aria dall'ambiente o dell'aria
espirata.
Tenda di ossigeno facciale eroga
O2 al 21-30%
Norme di sicurezza
Posizionare dei segnali di pericolo indicando "vietato fumare:
ossigeno in uso" sulla porta del paziente, ai piedi o sulla
testiera del letto e sui dispositivi eroganti ossigeno.
Istruire il paziente e i visitatori sulla pericolosità del fumare
mentre si usa l'ossigeno.
Assicurarsi che gli strumenti elettrici (ad es. rasoi, apparecchi
acustici, radio, televisioni, caricabatterie) funzionino
correttamente, per prevenire un corto circuito e/o scintille.
Evitare materiali che generino elettricità statica, come coperte
di lana e materiali sintetici. Vengono utilizzate coperte di
cotone e anche gli infermieri devono indossare indumenti di
cotone.
Evitare l'uso di materiali esplosivi ed infiammabili come olii e
grassi, rimuovere dalle vicinanze dei pazienti in
ossigenoterapia creme e pomate a base di alcool o acetone per
unghie.
Porre attenzione a strumenti di monitoraggio, aspiratori e
strumenti per diagnostica portatili collegati alla rete elettrica.
Conoscere le postazioni degli estintori e assicurarsi che il
personale sia addestrato all'uso.
Procedura
Rileggere nella cartella clinica le disposizioni del medico riguardo
all'ossigenoterapia e assicurarsi che includano metodo di
somministrazione, velocità di flusso, durata della terapia; identificare
il paziente. Previene possibili errori.
Lavarsi le mani.
Spiegare la procedura al paziente. Spiegare che l'ossigeno
diminuirà la dispnea o il disagio e informare il paziente sulle misure
di sicurezza collegate all'ossigenoterapia. Se il paziente utilizza la
cannula, incoraggiarlo a respirare dal naso. L'informazione favorisce
la collaborazione del paziente.
Aiutare il paziente ad assumere la posizione di Fowler elevata o
media, se tollerata. Queste posizioni favoriscono un'espansione
polmonare ottimale.
Inserire il misuratore di flusso nella presa da muro.
Collegare il tubo dell'ossigeno all'ugello del misuratore. Se si
intende utilizzare un elevato flusso di 02 (>6lt) accendere
l'umidificatore. L'ossigeno in concentrazione elevata può seccare la
mucosa.
Aprire il rubinetto dell'ossigeno e regolare il flusso secondo quanto
prescritto. Controllare che l'ossigeno fluisca nel tubo.
Cannula nasale:
Accertarsi che il paziente respiri realmente con
le narici.
Fare soffiare il naso
posizionare l'inalatore della cannula nelle narici;
far passare il tubicino della cannula sopra e
dietro le orecchie;
sistemare il cursore di plastica sotto il mento in
modo che la cannula si adatti perfettamente.
Nota: La cannula permette una certa libertà di
movimento e non impedisce al paziente di
parlare o mangiare.
Maschera.
Posizionare la maschera sulla faccia, partendo dal naso e
abbassandola poi sopra il mento;
Sistemare il bordo metallico sul naso e adattare la maschera al
viso. Quando la maschera aderisce bene al viso, la perdita di
ossigeno è trascurabile.
Sistemare l'elastico della maschera intorno alla testa, in modo
che la maschera si adatti perfettamente. Il paziente collabora più
facilmente alla terapia se la maschera si adatta al suo viso
senza causare fastidio. Controllare il corretto funzionamento del
sistema e osservare la risposta iniziale del paziente alla terapia.
La valutazione dei parametri vitali, della saturazione di
ossigeno, del colorito, del tipo di respirazione e
dell'orientamento del paziente permette all'infermiere di valutare
l'efficacia della terapia e di rilevare le evidenze cliniche di
un'eventuale ipossia.
Monitorare la terapia esaminando la cute e le narici ogni due ore
per identificare eventuali aree di eccessiva pressione e
ricontrollando il flusso di erogazione ogni 4-8 ore. Il
monitoraggio permette una precoce identificazione di lesioni
cutanee o di un flusso inadeguato.
Documentare la procedura e le osservazioni. In questo modo si
compila una documentazione con valore legale e si comunica
con il resto del personale sanitario.
Neonato e bambino
Le isole neonatali/incubatrici e le tende a ossigeno
possono essere utilizzate per somministrare ossigeno e
umidità a neonati e bambini molto piccoli.
Benché sia difficile mantenere un'elevata concentrazione
di ossigeno in un'isola neonatale o sotto una tenda, il
metodo non è invadente e non è irritante.
Programmare gli interventi infermieristici, in modo da
entrare il meno frequentemente possibile sotto la tenda o
nell'isola per non far calare il livello di ossigeno.
I bambini spaventati dalla tenda a ossigeno possono
sentirsi più sicuri se tengono con sé il loro giocattolo
preferito. (ricordare le norme di sicurezza!!!).
Tenda di ossigeno pediatrica
Assistenza domiciliare:
Oltre alle bombole fornite al
domicilio del paziente, vengono
forniti sistemi di erogazione di O2
portatili per favorire l’autonomia e
la vita sociale del paziente
Bisogna istruire sull’utilizzo
dell’attrezzatura e la frequenza di
ricarica; dare indicazioni sul
rivenditore che ha personale
qualificato, servizio emergenza
24/24h, assicura visite mensili per
manutenzione, che abbia
copertura assicurativa.
Assicurare la respirazione
Compensare
Azioni
Mantenere pervie le vie
aeree (senza interventi
invasivi
Effettuare il drenaggio
posturale
Drenaggio posturale
Scopo:
Favorire la forza di gravità per la mobilizzazione delle
secrezioni.
Accertamento: verificare radiologicamente la posizione
delle secrezioni.
Verificare che il paziente non soffra di BPCO o
cardiopatia poiché la posizione di Trendelemburg può
peggiorare la respirazione per la pressione degli organi
endoaddominali sui polmoni.
I pazienti che hanno subito traumi cranici non possono
anch’essi assumere la posizione di Trendelemburg
poiché aumenta la pressione endocranica.
Attrezzatura: letto articolato
Il drenaggio posturale può essere
accompagnato da percussioni toraciche
Assicurare la respirazione
Sostituire
Azioni
Mantenere pervie le vie
aeree
Aspirare le secrezioni delle
prime vie aeree
Aspirare le secrezioni delle prime vie aeree
Scopo: rimuovere le secrezione bronchiali,
sangue o vomito che si sono localizzate a livello
del cavo orofaringeo e delle cavità nasali
qualora non possano essere eliminate da tosse
o da procedimenti meno invasivi.
Si assicurano:
La pervietà delle vie aeree
La respirazione
La prevenzione di insorgenza di infezioni
Il benessere della persona
Eventuale prelievo di campioni
Aspirare le secrezioni delle prime vie aeree
Accertamento
Valutare il sistema respiratorio:
prendere nota della frequenza, della profondità e del ritmo della
respirazione;
osservare se la respirazione è rumorosa, umida o gorgogliante;
auscultare i suoni respiratori.
Rilevare la quantità e le caratteristiche dell'espettorato.
Misurare i parametri vitali. Confrontarli con i parametri
vitali basali. Osservare un eventuale aumento della
temperatura.
Valutare il livello di coscienza e le difese delle vie
respiratorie (per esempio, presenza del riflesso della
tosse).
Aspirare le secrezioni delle prime vie aeree
Attrezzatura
Apparecchio portatile o fisso per l'aspirazione, con tubi e
serbatoio
Catetere sterile monouso di calibro adeguato tipo
Nelaton o Yankauer: neonati, 5-8 Fr; bambini, 8-10; Fr;
adulti, 12-18 Fr.
Connettore a Y
Un paio di guanti
Contenitore sterile per soluzione fisiologica
Soluzione fisiologica sterile per lavare e lubrificare il
catetere (in alcuni casi si utilizza lo spray lubrificante
anestetico)
Sacchetto monouso resistente all'acqua per rifiuti
Salviettine di carta
Telo impermeabile
Contenitore per la raccolta dell’espettorato.
Procedura
Spiegare al paziente cosa si sta facendo, perché e come può
collaborare. Illustrare come i risultati saranno usati nella
pianificazione di ulteriori cure o trattamenti.
Informare il paziente sui benefici dell'aspirazione e spiegare che la
procedura è fastidiosa ma indolore e che potrebbe stimolare tosse,
senso di soffocamento o starnuti. La consapevolezza dei benefìci
respiratori dati dalla procedura rassicura il paziente e ne aumenta, di
solito, la cooperazione.
Lavare le mani e osservare le procedure per il controllo delle infezioni.
Provvedere alla riservatezza del paziente. Preparare il paziente.
Posizionare un paziente cosciente che presenta riflesso di
soffocamento, in posizione semiseduta con la testa rivolta da un lato
per l'aspirazione orale o con il collo iperesteso per l'aspirazione
nasale. Queste posizioni facilitano l’inserimento del catetere e aiutano
a prevenire l'aspirazione delle secrezioni nelle vie respiratorie.
Posizionare un paziente non cosciente in decubito laterale con la testa
verso l'infermiere che esegue la procedura. Questa posizione permette
alla lingua di cadere in avanti in modo da non ostacolare il catetere
durante l'inserimento. La posizione laterale, inoltre, facilita il
drenaggio delle secrezioni dalla faringe e previene la possibilità di
aspirazione delle stesse nelle vie respiratorie.
Posizionare un asciugamano o un telo impermeabile sopra il cuscino
o sotto il mento.
Preparare il materiale.
Procedura
Regolare la pressione sulla valvola di
aspirazione ed accendere l'aspiratore.
Molti apparecchi di aspirazione sono calibrati a
tre livelli di pressione:
Unità a parete
Adulti: da 100 a 120 mm Hg
Bambini: da 95 a 110 mm Hg
Neonati: da 50 a 95 mm Hg
Unità mobili :
Adulti: da 10 a 15 mmHg
Bambini: da 5 a 10 mm Hg
Neonati: da 2 a 5 mm Hg
Procedura
Aprire il lubrificante se si pratica l'aspirazione nasofaringea
Aprire la confezione per l'aspirazione sterile.
Preparare la coppetta o il contenitore toccando solo l'esterno.
Versare l'acqua sterile o la soluzione fisiologica nel contenitore.
Indossare i guanti sterili (non è necessario che rimanga sterile
sulla mano non dominante). La mano con il guanto sterile
mantiene la sterilità del catetere di aspirazione
Prendere una misura approssimativa della
profondità per l'inserzione del catetere e controllare
il materiale. Misurare la distanza tra la punta del
naso e il lobo dell'orecchio o calcolare circa 13 cm
per un adulto. Segnare la posizione sul tubo con le
dita del guanto sterile.
Valutare la pressione dell'aspirazione ponendo il dito
indice o pollice della mano non sterile all'entrata o
all'apertura della diramazione del connettore a Y
(controllo d'aspirazione).
Lubrificare e introdurre il catetere.
Per l'aspirazione nasofaringea, lubrificare la punta
del catetere con acqua sterile, soluzione fisiologica o
lubrificante idrosolubile; per l'aspirazione
orofaringea, lubrificare con acqua sterile o soluzione
fisiologica. Ciò riduce la frizione e facilita
l'inserzione.
Per l'aspirazione orofaringea
Tirare in avanti la lingua, se necessario, usando
le garze.
Non attivare l'aspirazione (ossia allontanare il
dito dall'apertura) durante l'inserzione. Attivando
l'aspirazione durante l'inserimento si possono
causare traumi alle mucose.
Fare avanzare il catetere per circa 10-13 cm
lungo un lato della bocca, nell'orofaringe.
Direzionando il catetere lateralmente si evita il
soffocamento.
Per l'aspirazione nasofaringea
Senza attivare l'aspirazione, inserire il catetere misurato
in precedenza oppure inserirlo per la lunghezza
necessaria in una delle narici e procedere lungo il
pavimento della cavità nasale. Ciò evita i turbinati nasali.
Non forzare mai il catetere contro un ostacolo. Se una
narice è ostruita, tentare dall'altra parte.
Effettuare l'aspirazione.
Applicare il dito sul foro di controllo per iniziare
l'aspirazione e, con molta delicatezza, far ruotare il
catetere. La rotazione delicata del catetere assicura che
tutte le superfici vengano raggiunte ed evita traumi a una
qualsiasi area della mucosa dovuta all'aspirazione
prolungata .
Attivare l'aspirazione per 5-10 secondi mentre
delicatamente si sfila il catetere, poi sollevare il dito dal
foro di controllo e rimuovere il catetere.
Un tentativo di aspirazione dovrebbe durare solo da 10 a 15
secondi. Durante questa fase il catetere viene inserito, viene
praticata l'aspirazione e poi il catetere viene rimosso.
Durante l'aspirazione orofaringea può essere necessario aspirare le
secrezioni che si raccolgono nel vestibolo della bocca e sotto la
lingua.
Pulire il catetere e ripetere l'aspirazione come sopra.
Pulire il catetere con la garza sterile, se è coperto di secrezioni
dense. Eliminare tutte le garze utilizzate negli appositi contenitori.
Sciacquare il catetere con acqua sterile o soluzione fisiologica.
Lubrificare di nuovo il catetere e ripetere l'aspirazione finché non si
sono liberate le vie aeree.
Attendere 20-30 secondi tra un'aspirazione e l'altra, fino al massimo
di 5 minuti. L'aspirazione prolungata aumenta le secrezioni e
diminuisce l'apporto di ossigeno al paziente.
Alternare le narici per aspirazioni ripetute.
Incoraggiare il paziente a respirare profondamente e a tossire tra
un'aspirazione e l'altra. La tosse e la respirazione profonda aiutano
il movimento delle secrezioni dalla trachea e dai bronchi alla faringe,
dove possono essere raggiunte dal catetere di aspirazione.
Prelevare un campione
Se richiesto, usando il contenitore per
l'espettorato, fare come segue:
Collegare il catetere di aspirazione
al tubo di gomma del contenitore
per l'espettorato.
Collegare il tubo di aspirazione alla
valvola dell'aria del contenitore per
l'espettorato.
Aspirare il nasofaringe o l'orofaringe del
paziente. Il contenitore per l'espettorato
raccoglierà il muco durante l'aspirazione.
Rimuovere il catetere. Scollegare il tubo di
gomma del contenitore per l'espettorato dal
catetere di aspirazione. Rimuovere il tubo di
aspirazione dalla valvola dell'aria del
contenitore.
Collegare il tubo di gomma del contenitore alla
valvola dell'aria. Questo trattiene all'interno
tutti i microrganismi.
Collegare il catetere di aspirazione al tubo.
Sciacquare il catetere per rimuovere le
secrezioni dal tubo.
Garantire il comfort del paziente.
Offrire assistenza al paziente durante l'igiene nasale o
orale.
Assistere il paziente ad assumere una posizione che
faciliti la respirazione.
Sistemare il materiale e assicurarsi della disponibilità per
l'aspirazione successiva.
Gettare il catetere, i guanti, l'acqua e il contenitore.
Arrotolare il catetere intorno alla mano con il guanto
sterile e tenerlo fermo mentre si toglie il guanto per
eliminarlo.
Sciacquare il tubo di aspirazione come necessario
inserendo la parte terminale del tubo nel contenitore con
l'acqua usata. Svuotare e sciacquare il contenitore di
raccolta d'aspirazione come necessario o come indicato
dal protocollo della struttura.
Cambiare giornalmente il tubo di aspirazione e il
contenitore.
Assicurarsi che i materiali siano disponibili per
l'aspirazione successiva (kit di aspirazione, guanti, acqua
o soluzione fisiologica).
Assicurare la respirazione
Sostituire
Azioni
Mantenere pervie le vie
aeree
Eseguire la manovra di
Heimlich
OSTRUZIONE DELLE VIE
AEREE DA CORPO ESTRANEO
•e’ dovuta alla presenza di corpi
estranei nelle vie aeree superiori,
che impediscono del tutto o in parte
il passaggio dell’aria
•si verifica in soggetti con riflessi
della tosse torpidi per eta’ avanzata,
alcoolismo, malattie neurologiche
La presenza di un corpo
estraneo va sospettata quando:
Difficoltà respiratoria improvvisa
accompagnata da sforzi respiratori e tosse
inefficaci, sensazione di soffocamento.
Stridore inspiratorio caratteristico
(cornage),
Cianosi (colorazione blu delle labbra e
della pelle del volto),
Perdita di coscienza inspiegabile.
OSTRUZIONE PARZIALE
delle vie aeree superiori (1)
• consente un certo passaggio di
aria, che permette di rimanere
coscienti
• la respirazione e’ molto rumorosa
e difficile, ma si riesce a tossire e
a parlare anche se con difficolta’
OSTRUZIONE PARZIALE
delle vie aeree superiori (2)
•il soccorritore deve rimanere accanto
alla persona, incoraggiandola a
tossire, a respirare e a restare calma
•non deve interferire con manovre
esterne
OSTRUZIONE COMPLETA
delle vie aeree superiori
• il passaggio di aria attraverso le vie
aeree e’ completamente impedito
• la persona non riesce a respirare, ne’
a tossire, ne’ a parlare, oppure ha
gia’ perso conoscenza
IL SOCCORRITORE DEVE UTILIZZARE
LA MANOVRA DI HEIMLICH
LA MANOVRA DI HEIMLICH
è un meccanismo di "tosse artificiale"
mediante compressioni addominali e sottodiaframmatiche:
L'aumento brusco della pressione
nelle vie aeree produce una spinta
verso l'alto che può dislocare o
far espellere il corpo estraneo.
Tecnica delle manovre di
Heimlich
A. Se la vittima è in piedi o seduta:
il soccorritore si posiziona alle spalle del paziente;
pone entrambe le braccia attorno alla vita del paziente;
pone una mano stretta a pugno con il pollice all’interno tra
l'ombelico e l'estremità dello sterno e con l'altra mano stringe il
polso della prima;
comprimendo il pugno
nell'addome esercita
ripetutamente delle
brusche spinte dal
basso verso l'alto.
Tecnica delle manovre di
Heimlich
B. Se la vittima è a terra:
viene messa in posizione
supina;
il soccorritore si posiziona
in ginocchio a cavalcioni
delle cosce della vittima;
appoggia il "calcagno" di
una mano tra l'ombelico e
l'estremità dello sterno
della vittima e l'altra
mano sopra la prima;
esercita ripetutamente
delle brusche spinte verso
l'alto (il diaframma viene
spinto in direzione della
testa).
Tecnica delle manovre di
Heimlich
Nel caso di paziente
gravemente obeso o in
stato di gravidanza
avanzata, non essendoci
spazio sufficiente sotto
lo sterno per esercitare
spinte addominali,
vengono effettuate
spinte toraciche sullo
stesso punto utilizzato
per il massaggio
cardiaco;
Se la vittima è in terra
il soccorritore si
posiziona in ginocchio a
fianco del torace.
Dopo cinque o sei spinte si controlla
se il corpo estraneo è stato
dislocato in bocca e se sì, lo si
asporta; in caso contrario si ripete
la manovra.
Se dopo l’espulsione del corpo
estraneo la persona è incosciente,
si continuano le manovre di
rianimazione secondo lo schema del
BLS, assistendo la respirazione e
se necessario la circolazione.
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE:
colpi interscapolari nell’infante
dai 5 colpi tra le due scapole…
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE:
spinte toraciche nell’infante
…e in sequenza 5 spinte toraciche
Assicurare la respirazione
Sostituire
Azioni
Mantenere pervie le vie
aeree
Far assumere la posizione di
sicurezza
LA POSIZIONE LATERALE
DI SICUREZZA
LA VALUTAZIONE
DEL RESPIRO
E’ una posizione sul fianco che:
• mantiene
la
stabilita’
del
corpo
A. ascoltare il rumore dell’aria
S. sentire
il flusso dell’ariadi materiale
• facilita la
fuoriuscita
eventualmente presente nella bocca
• mantiene l’estensione del capo e
quindi la pervieta’ delle vie aeree
G. guardare i movimenti del torace
Per mettere una
persona in Posizione
Laterale di Sicurezza
(PLS):
1. il soccorritore mette il
braccio più vicino ad
angolo retto con il
corpo e col palmo
della mano verso
l’alto.
2. Piega l’altro braccio
sul torace e solleva il
ginocchio della gamba
della stessa parte.
3. Afferra spalle e
ginocchio e ruota il
corpo verso di sé.
Fase B
Si sistema poi la
mano del braccio
sotto la testa per
facilitare
l’iperestensione del
capo.
Per stabilizzare la
posizione, si flette
bene il ginocchio
della gamba piegata
in modo che il corpo
non rotoli.
ATTENZIONE: la Posizione Laterale di
Sicurezza non deve essere utilizzata in caso
di trauma!!!
Posizione Laterale di Sicurezza
Assicurare la respirazione
Sostituire
Azioni
Attuare manovre di
rianimazione respiratoria
Eseguire la ventilazione
manuale con Ambu e
maschera
La caduta all’indietro
della lingua è la causa
più comune di
ostruzione delle vie
respiratorie in caso di
perdita di coscienza. La
perdita di coscienza
infatti determina un
rilasciamento
muscolare, in seguito
al quale la lingua può
ricadere contro la
parete posteriore del
faringe e determina
un’ostruzione delle vie
aeree.
La manovra di iperestensione
della testa si esegue
ancorando due dita di una
mano sotto la parte ossea del
mento e portandolo in avanti
ed in alto, mentre con l’altra
mano a piatto si spinge la
fronte indietro e in basso.
In questo modo la lingua
viene riportata anteriormente,
mantenuta in una posizione
che rende possibile il
passaggio dell’aria.
ATTENZIONE: questa manovra è
controindicata in caso di trauma!!!
Oltre che dalla lingua il
passaggio dell’aria può
essere ostacolato da corpi
estranei o da liquidi.
E’ perciò necessario
assicurarsi che il cavo orale
sia libero, osservandolo e
asportando eventuali corpi
estranei solidi, quali residui
di alimenti, dentiere o altro,
oppure asciugando con un
pezzo di stoffa il materiale
liquido presente, quale
vomito o sangue.
Iperestensione della testa
Una volta assicurato il
passaggio dell’aria, occorre
valutare la presenza o
l’assenza del respiro.
Per fare questo è necessario
osservare i movimenti di
espansione del torace,
mantenere il mento sollevato
ed il capo esteso all’indietro
e avvicinare la propria
guancia alla bocca e al naso
della persona per ascoltare il
rumore del respiro e sentire
sul viso il passaggio dell’aria
espirata.
LA VALUTAZIONE DEL RESPIRO
G: guarda i movimenti del torace
A: ascolta il rumore dell’aria
S: senti il flusso dell’aria
Valutazione del respiro
La cannula orofaringea
La cannula faringea facilita
il mantenimento della
pervietà delle vie aeree.
Posta tra la lingua e la
parete posteriore del
faringe garantisce il
passaggio dell'aria
attraverso le vie aeree
superiori impedendo il
collabimento della base
della lingua contro la
parete posteriore del
faringe, sia in caso di
respiro spontaneo che
durante la ventilazione
con maschera.
Esistono cannule di diverse
dimensioni.
Le giuste dimensioni della cannula
possono essere stimate prendendo la
distanza tra il lobo dell'orecchio e
l'angolo della bocca.
La cannula deve
essere introdotta nella
bocca con la concavità
inizialmente rivolta
verso il naso del
paziente e
successivamente
ruotata di 180° durante
l'introduzione, fino a
posizionarla con la
concavità rivolta verso
il mento.
Attenzione: se sono presenti i riflessi
faringei, è possibile che lo stimolo
meccanico della cannula provochi il
vomito; in questo caso l’ostruzione
delle vie aeree può venire aggravata.
È opportuno quindi non impiegare la
cannula se il soggetto reagisce al
tentativo di inserimento.
Ventilazione pallone-maschera
Si effettua utilizzando il sistema pallone
autoespansibile - maschera e, non
appena possibile, ossigeno.
Una valvola unidirezionale permette
all'aria espirata di non rientrare nel
pallone e quindi di non essere
reinspirata.
Tecnica di ventilazione
pallone-maschera
posizionarsi dietro la testa del paziente;
appoggiare la maschera, sollevare la mandibola ed
estendere la testa con la mano sinistra;
comprimere il pallone con la mano destra.
ATTENZIONE:
Insufflazioni brusche o
eseguite senza una
adeguata pervietà delle vie
aeree possono provocare
distensione gastrica.
Attenzione: nel caso che la ventilazione
con il pallone non risulti efficace (non si
osservano le escursioni del torace), è
necessario passare subito ad un altro
tipo di ventilazione (bocca-maschera o
bocca-bocca).
La difficoltà di mantenere una buona
aderenza della maschera e di garantire
un sufficiente volume corrente rendono
necessario un addestramento specifico
per raggiungere una manualità
adeguata.
Invece dell’aria espirata
dal soccorritore,
la ventilazione con il
pallone
utilizza aria ambiente
o arricchita con ossigeno
e risulta molto più
efficace.
La ventilazione con il pallone
permette anche di regolare
la quantita’ di aria somministrata,
grazie alla velocita’ e alla forza
con cui si comprime il pallone.
Con la respirazione bocca-bocca
o bocca-maschera, la quantita’
di aria dipende dall’attivita’
respiratoria del soccorritore.
Per approfondire
ALBERTO LUCCHINI
Il sito del collega offre pubblicazioni interessantissime: tra le
tante, segnaliamo quelle inerenti i drenaggi toracici, la
prevenzione delle affezioni respiratorie, la broncoaspirazione e
il nursing delle vie aeree.
PNEUMOLOGIA ONLINE
Come avere informazioni generiche sulle affezioni polmonari
piu' diffuse e le terapie?
Questo sito fa per noi: semplice ma abbastanza completo.
Buone le letture ed i test.
Si offre anche un servizio di consulenza online.
E-PNEUMOLOGIA.IT
Molte informazioni cliniche, dalle infezioni ai tumori.
PNEUMONET
Diviso in 2 aree, rispettivamente scientifiche e divulgative;
troppo mirato al medico, ma utile all'utente.
Per approfondire
http://www.fumo.it
http://www.ministerosalute.it
http://www.sinermet.it
http://www.codacons.it
http://tracheostomy.com
http://www.aioso.it
http://www.laringect.it
http://www.cdc.gov
http://assogastecnici.federchimica.it/ggm