Mattinale del 17 luglio 2014 - Ordine dei Farmacisti di

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Data: 17/07/2014 13.09
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© Ordine dei Farmacisti di Roma
ANNO III, n. 117
17 luglio 2014
S. Alessio
La (in)citazione di oggi
Un'azienda non è né migliore
né peggiore di chi ci lavora dentro
Kaoru Ishikawa
Inoltra a un amico
In questo numero:
1. Si inasprisce la vertenza Farmacap,
lavoratori in sciopero il 21 luglio
2. Assofarm: "Farmacie comunali,
aziende sane e conti in attivo"
3. Riforme di Iss, Aifa e Agenas,
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la Camera avvia un'indagine
4. Federfarma, sarà Cossolo (Piemonte)
il coordinatore del Consiglio delle Regioni
5. Farmaci ai bambini, il 40%
dei genitori sbaglia le dosi
6. Manuale Merck, arriva la sesta edizione
italiana del manuale di diagnosi e terapia
Si inasprisce la vertenza Farmacap,
lavoratori in sciopero il 21 luglio
Roma, 17 luglio - “Farmacap non può essere svenduta ai privati: né con
la vendita totale né con la cessione di quote." Questa la perentoria
conclusione del comunicato che i dipendenti dell'azienda delle farmacie
pubbliche capitoline hanno diramato per annunciare la giornata di
sciopero proclamata per il prossimo 21 luglio, insieme ad altre iniziative
di mobilitazione che vogliono soprattutto essere, spiegano i lavoratori,
"occasioni di dialogo con i cittadini beneficiari dei servizi offerti da
Farmacap, per spiegare quanto sta accadendo."
Si radicalizza, dunque, lo scontro tra i lavoratori dell'azienda e l'amministrazione capitolina,
colpevole - a giudizio dei primi - di mantenere un atteggiamento a dir poco ambiguo sulle
sorti dell'azienda, nell'occhio del ciclone da quando è emerso un disavanzo di 15 milioni
che ad avviso dei lavoratori "è del tutto inesistente, prodotto da analisi poco trasparenti."
Secondo quanto scrivono i dipendenti Farmacap, infatti, i conti fatti dalle organizzazioni
sindacali sono ben altri e farebbero emergere crediti che non sono stati inseriti nei bilanci.
"Ad esempio si dimentica che Farmacap vanta un credito di 12 milioni di euro verso la
Regione Lazio e di 4 milioni verso Roma Capitale" scrive la nota dei lavoratori,
chiedendo chiarezza sui conti.
“I 370 lavoratori sono stati sottoposti a sacrifici enormi con riduzioni salariali,
demansionamenti, carenze di personale" si legge ancora nel comunicato. "Al contrario,
l’azienda ha mantenuto consulenze esterne di dubbia utilità e pari a 585.000 euro nel
solo anno 2013”.
Quindi l'attacco alla Giunta Marino, colpevole di aver mantenuto nei confronti di Farmacap
"un atteggiamento ambiguo, deliberando ma non stanziando 15 milioni di euro per il
risanamento mentre non si è fatta chiarezza sul mantenimento o meno dell’azienda
pubblica. "
Nel mirino dei lavoratori finiscono inevitabilmente le recenti dichiarazioni rese dal sindaco
Ignazio Marino (nella foto) ampiamente riprese dalla stampa, relative a furti di medicinali
che si sarebbero verificati nelle farmacie comunali. A indignare i dipendenti sono le
affermazioni secondo le quali sarebbe stato riscontrato un ammanco di 9 milioni di euro a
causa del furto di farmaci poi rivenduti nel mercato nero. Accuse che, secondo i lavoratori
sono "false e ingiuste" e servono soltanto "a legittimare la vendita delle 44 farmacie o la
trasformazione dell’azienda speciale in SpA con successiva cessione del 40% ai privati.
Non ci stiamo, sindaco Marino! Il gruppo dirigente della Farmacap avrebbe dovuto
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gestire e tutelare il patrimonio aziendale, così come l’amministrazione comunale avrebbe
dovuto controllare i bilanci”.
Da qui la decisione di inasprire la mobilitazione e proclamare la giornata di sciopero, a
difesa del posto di lavoro, scrivono i lavoratori Farmacap, ma anche a difesa "del diritto
della cittadinanza a un Servizio Pubblico che, sino a oggi, è servito anche da ‘calmiere’
rispetto ai prezzi dei medicinali."
Contro la decisione dei dipendenti delle farmacie comunali si è subito pronunciato il
consigliere radicale Riccardo Magi, animatore di Opencampidoglio, il portale che si
propone di informare con trasparenza sull'amministrazione della Capitale e che sette mesi
fa ha dedicato il suo primo dossier proprio al "caso Farmacap", denunciandone l'opacità
della gestione, i bilanci disastrosi e la sostanziale inutilità di un'azienda definita, più che
una società pubblica di servizi al cittadino "una spugna succhiadenari, un vero e proprio
pozzo nero, uno sperpero di risorse pubbliche."
"Il 21 luglio probabilmente nessuno in città sentirà la mancanza delle farmacie comunali"
ha tagliato corto Magi, picconando così il ruolo dei 44 esercizi Farmacap, a suo giudizio
tutt'altro che coerente con la mission originaria di portare il servizio delle farmacie a fasce
di popolazione disagiate e svantaggiate e in zone in cui non arriva il servizio privato. Ma la
localizzazione di quasi tutte le 44 farmacie comunali, secondo Magi, "non risponde alla
missione dell'azienda, trovandosi quasi sempre a poche decine o centinaia di metri da
altre farmacie, e non offrendo servizi agevolati a quelle fasce di popolazione. O si valuta
che sia possibile e doveroso riportare l'azienda al suo compito originario oppure la cosa
migliore nell'interesse pubblico è la chiusura dell'azienda e la vendita delle licenze."
"Provo rispetto per i lavoratori Farmacap" spiega Magi "ma da amministratore sento il
dovere di agire nell'interesse dei cittadini romani, che pagano tasse altissime per servizi
essenziali scadenti. I 300 posti di lavoro dell'azienda delle farmacie si potrebbero
salvare in altro modo che spendendo milioni per un servizio inutile già superato dal
mercato. Se il Consiglio comunale, ma anche il Governo con il Piano di riequilibrio, non
intervengono neppure su Farmacap vuol dire che manca coraggio per vero risanamento
anche su tutto il resto."
Assofarm: "Farmacie comunali,
aziende sane e conti in attivo"
Roma, 17 luglio - "Speriamo che i dati della nostra recente ricerca
aprano finalmente gli occhi a chi pensa che le farmacie comunali siano
una palla al piede delle finanze pubbliche locali. Il nostro studio
dimostra che è vero il contrario. Il 90% delle farmacie comunali italiane
ha bilanci in attivo e nel triennio 2010-2012 hanno fruttato quasi 150
milioni di euro netti alle amministrazioni comunali loro proprietarie".
Il presidente di Assofarm Venanzio Gizzi (nella foto) è tornato ieri a
difendere le buone ragioni delle farmacie pubbliche italiane, con un comunicato che arriva
- e la coincidenza temporale probabilmente non è casuale - a ridosso della decisione dei
lavoratori della Farmacap, l'azienda delle farmacie comunali capitoline, di proclamare una
giornata di sciopero il prossimo 21 luglio (v. articolo precedente).
L'intento dei vertici di Assofarm è, in tutta evidenza, quello di contrastare la diffusa
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opinione che in Italia il servizio pubblico coincida sempre o quasi con gestioni opache e
conti in perdita, "tanto paga Pantalone". Opinione che, nel caso delle farmacie comunali,
diventa un ingenersoso pregiudizio: "La maggior parte delle nostre aziende negli ultimi
anni ha drasticamente ridotto i costi relativi ai propri organi politici" spiega al riguardo
Francesco Schito, segretario generale di Assofarm.. "Per quanto riguarda invece
l'impegno a favore del territorio, ovunque in Italia le farmacie comunali continuano le
proprie donazioni a favore di associazioni assistenziali, sostengono campagne gratuite
di prevenzione sanitaria e attivano di continuo operazioni di scontistica aggiuntiva sui
farmaci a favore delle fasce economicamente più deboli della popolazione."
"Dismettere un patrimonio pubblico simile, cosa che peraltro sarebbe unica a livello
europeo, sarebbe un grave errore - contclude Gizzi - certo è possibile migliorare ancora
le nostre performance, come peraltro è doveroso recuperare quei casi, sia pur
minoritari, in cui si registrano perdite di bilancio, ma non accettiamo di essere
considerati un ramo secco del sistema. I numeri dicono ben altro al nostro riguardo e
tale ricchezza va salvaguardata".
Riforme di Iss, Aifa e Agenas,
la Camera avvia un'indagine
Roma, 17 luglio - La Commissione Affari sociali della Camera ha avviato
un'indagine conoscitiva in merito alla riforma dell'Istituto superiore di
sanità (dove si è appena insediato il commissario straordinario Walter
Ricciardi), dell'Agenas e dell'Aifa, più volte annunciate dal ministro della
Salute Beatrice Lorenzin.
La decisione è stata già deliberata e la prossima settimana inizierà un
ciclo di audizioni formali, anche alla luce degli avvenimenti che, negli ultimi
mesi, hanno riguardato gli assetti di vertici dei tre organismi.
"Più che l'assetto dirigenziale, in questo difficile momento di transizione del nostro Ssn è
in gioco il ruolo attuale, e soprattutto futuro, di questi tre importantissimi enti della nostra
sanità pubblica" ha dichiarato all'Ansa il presidente della Commissione, Pierpaolo Vargiu
(nella foto). "La sanità italiana che cambia e regge la sfida dell'innovazione è chiamata
ad adeguare e modernizzare anche gli elementi cardine della propria capacità di
guidare il sistema" ha concluso Vargiu. "Per questo la riforma dell'Istituto e delle Agenzie
riveste un ruolo fondamentale per le stesse prospettive future del nostro Ssn".
Federfarma, sarà Cossolo (Piemonte)
il coordinatore del Consiglio delle Regioni
Roma, 17 luglio - Marco Cossolo (nella foto), segretario di Federfarma
Piemonte, è stato eletto ieri con voto pressoché unanime (33 voti su 34)
coordinatore del Consiglio delle Regioni di Federfarma, l'organo di
coordinamento delle politiche territoriali del sindacato dei titolari.
Cossolo succede a Francesca Conchiglia, di Federfarma Puglia,
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confermata nella carica ricoperta nello scorso triennio anche lo scorso 2
luglio, dopo un testa a testa con lo stesso Cossolo, finito in parità ma nel
quale aveva finito per prevalere per il criterio dell'anzianità.
Un successo, il suo, del tutto effimero e che aveva fatto sorgere più di un interrogativo
sull'opportunità della sua candidatura e del robusto sostegno che, solo due settimane fa,
essa aveva registrato. Il giorno successivo alla nomina, infatti, la sua stessa Unione
regionale - come era ampiamente previsto - ha designato altri rappresentanti al Consiglio
delle Regioni, provocando così la decadenza di Conchiglia dall'incarico di coordinatore.
Nelle sue prime dichiarazioni, Cossolo (uno dei rappresentanti di maggior spicco di quello
che, fino a ieri, era considerato lo schieramento di minoranza del sindacato) ha ricordato
le sfide difficili che attendono la categoria, su tutte "il rinnovo della Convenzione, la
riforma della remunerazione e le ricadute della sanità digitale", che andranno affrontate
cercando di recuperare, attraverso percorsi di confronto e condivisione, "un clima di
maggiore coesione, facendo tesoro delle migliori esperienze già maturate a livello
regionale e amplificando il ruolo di supporto e assistenza alle Unioni regionali."
Farmaci ai bambini, il 40%
dei genitori sbaglia le dosi
Roma, 17 luglio - Fino al 40% dei genitori sbaglia le dosi dei farmaci
somministrati ai bambini. è quanto emerge da due ricerche appena
pubblicate su Pediatrics, delle quali riferisce un lancio Ansa.
La prima è una review che individua la scarsa precisione dei dosaggi
nella somministrazione dei farmaci, evento che accade anche negli
ospedali e non solo a casa, ed è stata condotta in più ospedali
statunitensi e coordinata dalla John Opkins university di Baltimora.
Nella seconda ricerca, fatta alla New York University, gli specialisti fanno un appello a
medici e famiglie affinché non utilizzino più cucchiai e cucchiaini per misurare la quantità di
sciroppi e farmaci liquidi per bambini.
Meglio dosaggi esatti in millilitri - affermano gli studiosi che hanno scoperto che oltre il
39% dei genitori sbaglia la dose presunta, lo fa anche il 41% dei genitori che si attiene
alle prescrizioni. Il 16% calcola la dose addirittura a occhio. Chi usa il cucchiaio al posto
dei millilitri è a rischio doppio di fare errori.
Commenta Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di Pediatria e ordinario di
Pediatria all'università di Palermo: "Aderiamo alle ricerche pubblicate, la Sip si occupa
del problema che esiste anche in Italia dove la regola è usare cucchiaini e misurazioni
empiriche. I genitori sottovalutano l'importanza delle dosi. Nell'infanzia invece i farmaci
vanno somministrati con grande cautela. È anche poco rispettato l'orario della
somministrazione".
"I farmaci per i bambini sono uno strumento così decisivo che impone somministrazioni
scrupolose" conclude Corsello "e rispettare le dosi garantisce anche la giusta efficacia
del farmaco.".
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Manuale Merck, arriva la sesta edizione
italiana del manuale di diagnosi e terapia
Roma, 17 luglio - Da generazioni. è un imprescindibile
riferimento e un prezioso compagno di viaggio di medici,
specializzandi, studenti di medicina, infermieri, farmacisti e, più
in generale, di tutti gli operatori sanitari. Si tratta del
celeberrimo Manuale Merck, da 110 anni la pubblicazione
medica di diagnosi e terapia forse più apprezzata (anche per la
praticità di consultazione) in tutto il mondo.
Tradotta dalla diciannovesima edizione in lingua inglese, è stata presentata ieri la VI
edizione italiana, edita da Springer-Verlag Italia, che si propone al pubblico dei
professionisti sanitari ulteriormente arricchita di contenuti, in un volume di quasi 4.400 le
pagine che raccolgono gli interventi di oltre 350 specialisti.
La nuova versione italiana include alcuni aggiornamenti già introdotti nella versione
elettronica dell'edizione americana. Le diverse sezioni sono organizzate per distretti
corporei o per specialità mediche, con 85 sintomatologie, incluse quelle più comuni come
il dolore toracico o la tosse, riprese dal 'Manuale Merck dei Segni e Sintomi'.
Completano la trattazione sintesi introduttive specifiche per ogni patologia, riepiloghi e box
focalizzati su aspetti critici dell'argomento trattato, figure, tabelle e indici. Non mancano
un'appendice sui valori normali degli esami di laboratorio e, per la prima volta, un inserto a
colori.
L'importante novità di quest'anno è un'intera sezione dedicata alla medicina geriatrica, in
cui vengono illustrati l'approccio più corretto al paziente anziano, le misure di prevenzione
delle patologie e delle disabilità, gli obiettivi terapeutici e di qualità della vita, nonché i
metodi per la valutazione delle capacità residue dell'anziano, anche nell'ottica dell'idoneità
alla guida.
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dell'Ordine dei Farmacisti di Roma
Servizio di informazione plurisettimanale
a cura di Giorgio Flavio Pintus
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