La tecnologia medioevale

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La tecnologia medioevale La tecnologia medioevale • L’homo sapiens cominciò ben presto ad ada5are l’ambiente alle sue esigenze e imparò per esempio a cacciare con ogge8 acumina9 ai quali induriva la punta sul fuoco. • 8.000 anni fa alcune popolazioni addomes9carono gli animali, iniziarono a col9vare semi e a modificare il paesaggio con l’aratura. Inoltre inventarono arnesi necessari per le varie operazioni, come la zappa, l’acce5a, l’aratro. All’inizio ques9 ogge8 erano di rame, poi di bronzo e quindi di ferro. • Sono queste le origini della storia della tecnologia La tecnologia medioevale •
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Risulta impossibile offrire una storia completa delle invenzioni dai tempi più an3chi fino al termine del XIX secolo. Questo per tre mo9vi: a) non esisteva nessuna normalizzazione dei prodo9 e ogni inventore realizzava opere su misura che non si assomigliavano tra loro. • b) un altro mo9vo consiste nella frequente difficoltà di dis3nguere le invenzioni descri>e sulla carta e non realizzate da quelle che sono state poste in opera (bas9 pensare ai disegni di Leonardo da Vinci per rendersi conto di quante idee non siano mai state trado5e in pra9ca). • c) la terza ragione che rende impossibile un inventario esauriente è dovuta al fa5o che molte invenzioni sono andate perdute e sono state poi reinventate a distanza di mol3 chilometri o decenni. Prima dell’invenzione della stampa i soli documen9 che descrivevano un’invenzione erano dei manoscri8 di cui esistevano chiaramente pochissimi esemplari. La tecnologia medioevale • Le invenzioni possono sparire anche per la cosidde5a “regressione”, cioè per il fa5o che una determinata civiltà non le ri9ene necessarie e quindi le me5e nel dimen9catoio (è noto per esempio che durante il Medioevo furono dimen9ca9 i principi della rotazione triennale, che i Romani avevano portato a un livello di perfezione considerevole per la loro epoca). • La rotazione era una pra9ca agraria consistente nel suddividere un appezzamento in tre porzioni nelle quali, per non esaurire il suolo, nei primi due anni si alternavano col9vazioni differen9 e il terzo anno il suolo veniva lasciato riposare. La tecnologia medioevale • Ci sono altri due esempi significa9vi di “regressione”: • il primo è quello della macchina a vapore, che fu inventata tra il I e il II secolo a.C. da Erone di Alessandria, ma si è poi persa per quasi 2.000 anni senza che nessuno si fosse reso conto delle possibili applicazioni. • il secondo esempio è quello delle carte geografiche. Dal III secolo i matema9ci greci avevano messo a profi5o le lezioni di Pitagora per l’applicazione della trigonometria alla geografia. Il geografo Erastotene stabilì non solo che la Terra era tonda, ma anche che aveva un raggio di circa 6.000 km (infa8 è di 6.350). Inoltre nell’an9chità erano state prodo5e carte abbastanza esa5e del mondo sconosciuto. Eppure, Cristoforo Colombo non solo ignorava la presenza dell’America, ma aveva anche so5os9mato la lunghezza della traversata, fa5o che provocò l’ammu9namento dei marinai partecipan9 alla spedizione. La tecnologia medioevale • Anche molte invenzioni realizzate in civiltà che non commerciavano con le altre sono andate perdute: le macchine perforatrici cinesi, che avrebbero fa5o la fortuna dei faraoni egiziani, per esempio, rimasero confinate in Cina e gradualmente abbandonate. • Nel passato si è quindi verificato un notevole spreco di invenzioni. Una delle cause fu l’ossessione del diavolo. Nel Medioevo qualsiasi invenzione un po’ troppo astuta era considerata fru5o di un pa5o con il diavolo e l’inventore rischiava di finire sul rogo. • I progressi nella tecnologia cominciarono ad affermarsi molto lentamente a par3re dall’Alto Medioevo. Nel VI secolo si diffuse il mulino ad acqua, nel VII l’aratro pesante, nell’VIII la rotazione agraria triennale, nel IX il ferro di cavallo e il basto per cavallo.