Brano estratto da : " Sono una Milf (purtroppo)" di

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Brano estratto da : " Sono una Milf (purtroppo)" di Mamanegra de Film
"Alla reception c'é una ragazza che ci osserva mentre attraversiamo la hall : sento il suo sguardo
interrogativo. Siamo entrambi evidentemente euforici ed il nostro abbigliamento sottolinea che
non rientriamo da un impegno lavorativo. In quel momento ho un sentimento di superbia :
ebbene si' ho passato gli 'anta e sono in compagnia di uno splendido ragazzo. Durante il nostro
ultimo incontro ti avevo chiesto perché mi avevi sedotta e tu mi hai risposto che sono stata io a
farlo e che all'inizio tu hai combattuto con l'attrazione che provavi per me, un'attrazione che
sono stata io a provocare. Rifletto : sono stata io a scaturire tutto ciò'? La risposta è: purtroppo
si'. Mi rendo conto che la colpa è tutta e solo mia. Ripercorro i miei gesti, i miei sguardi, le mie
battute ironiche, i miei discorsi, il mio abbigliamento, i luoghi che ho scelto per gli avvenimenti .
Tutto è stato inconsciamente architettato per sedurti, forse non all'inizio; quando ti ho
semplicemente accolto come un ragazzo con qualche anno in più di mio figlio. Ma ora metto a
fuoco la verità : io ho iniziato questa liaison amoureuse e questa constatazione mi fa male. Da
quando ho conosciuto il mio ex-marito ho sempre cercato di vivere con eleganza; volevo
adeguarmi all'ambiente in cui lui viveva che è diventato poi il mio. Ho imparato a controllare la
mia esuberanza, che ho represso sino a quando tu mi hai ricordato come ero prima.
La mia liason con te non mi ha cambiata, mi ha fatto ritornare me stessa, quella di 25 anni fa. La
famiglia, il lavoro e l'associazione mi hanno tenuta sempre molto occupata, come tutte le
persone che hanno l'immensa fortuna di avere cio', ma mi ero persa nella quotidianità.
Piano,piano mi sono annullata e vivevo come assopita. Mio figlio è il centro della mia esistenza e
per lui non c'è cosa che non farei, ma ho avuto un momento in cui ho voluto pensare solo a me
e riprendermi qualcosa che avevo perso: la spensieratezza della giovinezza. Rifletto su quanto mi
é successo: le quarantenni della mia generazione hanno vissuto l'adolescenza negli anni 80 ;
epoca delle top model, dei paninari, degli yuppies e dei Depeche Mode. Negli anni '90 le
pubblicità, la televisione, le riviste ci hanno inculcato l'idea dell'eterna giovinezza : chirurgia e
centri estetici, creme miracolose, diete e fitness. In effetti non ci hanno lasciato invecchiare
come le nostre madri, perché bene o male tutte siamo fissate col nostro aspetto fisico e ci
teniamo al nostro aggiornamento intellettuale. Ora, non sappiamo cucinare, ma ci troviamo
ancora piacenti e nessuno che ce lo dica. Poi arrivi tu, mio giovane Delon e ti sorprendo a
lanciarmi una timida occhiata alla mia camicetta aderente, mentre mi dai prova di una raffinata
intelligenza risolvendo un problema a cui non riuscivo venirne a capo. Un giorno un'allusione; un
altro una discussione costruttiva, un altro ancora il primo involontario sfioramento. Mi ricordo
ancora i brividi che ho provato: il tuo braccio nudo che sfiora il mio, l'elasticità ed il calore della
tua pelle. E tu cosa hai provato ? Non te l'ho mai chiesto, per paura che tu mi rispondessi che
non te ne eri neanche accorto. Il mio momento della svolta, per te magari non è stato
assolutamente niente. Invece io...dal quel contatto non ti ho più visto come «le petit» della
Maison, ma ho cominciato a pensare a te come possibile partner. Ho toccato la mia pelle, nello
stesso punto in cui era avvenuto il contatto, cercando di capire cosa avevi provato tu. Una pelle
sicuramente diversa da quelle che conoscevi. Vergogna, paura, tutto è iniziato in quel momento.
In passato erano gli uomini ad avere la crisi della mezza età, ora sono le donne e ce l'hanno
prima, a 40 anni. La nostra cultura ci ha abituato a vedere uomini grandi con giovani ragazze e ci
sembra ormai quasi normale (meno ovviamente alle mogli). Ma quando si vede una donna ed
un ragazzo? Le cose cambiano. E' un nuovo modello sociale a cui ci si abituerà, ma per il
momento è ancora scandaloso. In Francia una nota cantante aveva aperto la strada già molti
anni fa. Ora l'attenzione mediatica è tutta per un giovane ed aitante ministro che è sposato da 7
anni con la sua insegnante di francese del liceo, 20 anni la differenza tra i due ed un amore che è
nato sui banchi di scuola. Mi rincuora sapere che ci sono storie dissociate da interessi venali o
propagandistici , forse come la nostra ? Da parte mia sicuramente, da parte tua : non lo sapro'
mai. Il concièrge ci vede arrivare e chiama l'ascensore , ma abbiamo talmente adrenalina in
corpo che saliamo le scale velocemente, due gradini alla volta, sino al nostro piano. C'è silenzio,
si sente solo il nostro affanno che non è provocato dallo sforzo fisico appena compiuto,ma dal
nostro desiderio. Momento d'imbarazzo davanti alla porta della mia camera, come al solito non
trovo la carta nella borsa. Sorridi, tu sei sempre cosi' ordinato e preciso, io no. Trovo la carta, la
mia mano trema mentre l'inserisco nella fessura per farla scorrere dall'alto verso il basso. Tu sei
dietro a me e non ti muovi quindi non hai intenzione di andare in camera tua. Sento che stai
aspettando che sia io ad invitarti ad entrare e questo invito, sappiamo entrambi, cosa
significherebbe. L'attrazione tra noi è palpabile, come tutte le volte in cui ci siamo trovati vicini :
nel mio o nel tuo ufficio, in ascensore, in auto, ovunque fossimo restati soli per qualche
secondo. Mi sposto lateralmente volgendomi verso di te , i tuoi occhi brillano, sei serio. Spingi la
porta e aspetti che io varchi la soglia. Mi viene in mente che quando sei arrivato alla Maison mi
passavi davanti, non conoscevi la galanteria, te l'ho insegnata io. Ora sei un vero gentiluomo.
Entro, entri ed io chiudo immediatamente la porta, ho sempre questo senso di pudore che mi
blocca. Tu aspetti, immobile, dritto davanti a me. Respiri velocemente, io di più. Sento il cuore
che impazza e un calore nel basso ventre che si diffonde.
Trovo il coraggio di guardarti negli occhi , alzo lo sguardo e mi perdo in quel verde profondo in
cui mi piace immergermi. Sono confusa e ho soggezione, quindi comincio a parlare. Come per
giustificarmi, ti confido che non capisco cosa mi stia succedendo, che non l'avevo mai fatto con
nessuno, che mi vergogno da morire, ma che quando mi avvicino a te ...ti desidero talmente che
ho male alle mie parti intime. Non avevo mai provato un desiderio cosi' potente. Tu arrossendo,
timidamente mi dici : "...e lei vuole sapere quanto la desidero io"? Non me lo aspettavo : tu
afferri la mia mano sinistra .... "