“Scopri i 7 Passi Per Diventare CTU in 30Giorni e Guadagnare

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Transcript “Scopri i 7 Passi Per Diventare CTU in 30Giorni e Guadagnare

“Scopri i 7 Passi Per Diventare CTU
in
30 Giorni
e Guadagnare Anche 4.000 € Al Mese
Lavorando Comodamente Da Casa Tua”
Ciao e ben venuto,
il mio nome è Emanuele Ghiotti.
Sono un professionista in campo edile e imprenditore Online.
Ho 45 anni e lavoro e vivo a Torino.
Sono il proprietario di questo sito internet nonché l’autore dell’eBook che
trovi in questo sito. Il mio Corso intitolato “Diventa CTU in 30 Giorni” è
interamente dedicato alle persone che hanno una buona esperienza in
qualche ambito lavorativo e che con essa vorrebbero riuscire anche a farne
un mestiere per guadagnare un degno stipendio o anche solo un integrazione
di quello che hanno.
Se dovessi fare una breve descrizione professionale di me stesso potrei definirmi un tecnico C.T.U.
nell’ambito delle consulenze in campo edile da sempre anche alla ricerca di nuove avventure e possibilità di
crescita personale, umana e lavorativa con nuovi interessi soprattutto rivolti verso l’Internet Marketing ed il
Network Marketing.
Mai e poi mai avrei pensato di avvicinarmi a questi due mondi così distanti dalla mia cultura o meglio dal
mio retaggio culturale.
Negli ultimi anni ho letto molti interessantissimi libri su svariati argomenti con l’intento di maturare, di
crescere, di migliorarmi e di trovare nuove prospettive di vita.
L’aspetto più apprezzabile del crearsi il proprio lavoro, consiste nella possibilità di avere o creare appunto
un ambiente di lavoro commisurato alle tue esigenze. Un ambiente dove poter liberamente scegliere
quando è ora d’iniziare e quando è ora di smettere. Un Ambiente dove poter fare liberamente uso della tua
creatività per fare crescere un’attività che si possa veramente considerare come una tua creazione.
Anche se non tutti la vedono così, per quanto mi riguarda non esiste una situazione o un posto migliore
dell’essere al comando di un’attività che hai scelto di creare con la tua passione e le tue energie.
Se poi si aggiunge la possibilità di poter svolgere questa attività semplicemente da casa o da dove vuoi tu
con un semplice pc, questo valore aggiunto è incommensurabile.
Ciò che fece scattare una molla nella mia mente, fu quando mi resi finalmente conto che
indipendentemente dalla mia formazione, istruzione, esperienza o posizione, finché avrei lavorato sempre
e soltanto come lavoratore dipendente da altri non avrei mai potuto contribuire al miglioramento della mia
qualità, né alla vita della mia famiglia, né a quella altrui.
Avere un posto di lavoro fisso può certo aiutarti a pagare le spese, fornire vitto e alloggio a te e i tuoi cari,
ma se desideri vivere una vita intensa, ricca di significato e di opportunità in ogni senso, creare un lavoro
tutto tuo è una cosa irrinunciabile. Non è forse questo il significato più profondo ed autentico del famoso
detto “il lavoro nobilita l’uomo”?
Negli ultimi anni ho compreso che i tempi stanno velocemente cambiando e che se non volevo essere
sottomesso dagli eventi avrei dovuto dominarli.
Scelta decisiva e fondamentale è stata il mettermi in discussione ed aprire la mia mente a nuovi interessi,
nuovi studi e nuove opportunità.
Ho fatto e sto facendo molti errori durante il mio cammino di crescita ma tuttavia non rimpiango nulla
proprio perché è solo dagli errori che si può migliorare e progredire.
Ho degli obiettivi e non so se li raggiungerò ma in ogni caso so che essere in cammino per raggiungerli è già
molto più di quello che fanno tanti altri a questo mondo.
Ora che mi conosci di più, vediamo insieme I 7 Passi che mi hanno permesso di Diventare CTU:
Passo 1: PREPARAZIONE
a. Essere, Fare e Avere
Esistono al mondo diversi professionisti che hanno raggiunto livelli eccelsi nel proprio lavoro perché
hanno compreso una serie di elementi essenziali nella loro vita e che li hanno portati a vivere in
modo “perfetto” grazie a tre logici passaggi formativi.
Sono coloro che hanno compreso l’importanza di ESSERE che permette loro di poter FARE nella
maniera migliore e dunque per AVERE i risultati desiderati e pianificati con obiettivi.
A me sembrerebbe inutile stare qui e mettermi a dettagliare i tre singoli aspetti in quanto mi sono
documentato molto ed ho compreso la profonda verità che li sostiene. Ti consiglio di documentarti e
su Internet in merito troverai molto materiale. Tuttavia non posso esimermi dal lasciare qualche
spunto in merito ai tre singoli ed importanti aspetti che a ben vedere sono poi il più grande
elemento formativo di ogni persona prima ancora che professionali.
I brevi cenni che seguiranno saranno dunque da me calati nell’ambito della professione del CTU e
non lasciati troppo generici.
Allora vediamo.
Essere, cosa può voler dire Essere un CTU?
Penso che potrei sintetizzarlo in questi pochi punti
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Essere appassionati per ciò che si sta facendo
Essere critici ed oggettivi verso gli eventi e le situazioni
Essere acuti ed attenti osservatori e “guardare” le cose con occhi diversi
Essere disposti a mettersi in gioco
Fare, cosa può significare il Fare il CTU?
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Fare ragionamenti pratici e precisi cercando la soluzione ai problemi e non creandone di
nuovi
Fare attenzione alle piccole cose che poi quasi sempre si manifestano in tutta la loro
importanza
Fare le indagini e le operazioni peritali in modo diligente e preciso
Avere, cosa può significare l’Avere i risultati dalla professione del CTU?
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Avere un lavoro che da soddisfazioni professionali.
Avere clienti sempre nuovi e incarichi talvolta importanti
Avere un lavoro regolare e continuativo
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Avere maggiore sicurezza economica
Avere maggiore libertà di movimento, scelta e tempistiche lavorative.
Avere la possibilità di lavorare da casa o da dove vuoi.
Attenzione dunque a scegliere di realizzate in questo ordine i tre passaggi che sono quelli applicati
dai migliori professionisti.
Essere, Fare ed Avere sono dunque tre elementi fondamentali da coltivare per raggiungere risultati
soddisfacenti nella propria vita e dunque nella propria professionalità.
Prova a pensare ora in maniera sincera con te stesso se stai seguendo questo principio e se lo segui
nell’ordine corretto.
b. Coltiva i tuoi interessi, studia, fai esperienza continua
Per fare bene qualunque professione ci vogliono senza alcun dubbio due presupposti. La passione e
la cultura.
Si rende necessario coltivarle entrambe in modo costante e crescente. Oggi non è più possibile
pensare che una volta acquisito un posto fisso e un “mestiere” si è a posto per tutta la vita.
Ci vuole costante aggiornamento, curiosità, flessibilità e determinazione ad essere sempre pronti ad
affrontare nuove sfide. Questo è esattamente ciò che accade nel fare il Consulente del Tribunale.
Ogni causa è a se, ogni cliente è a se, ogni incarico è diverso e affronta tematiche diverse e necessita
di cultura diversa. Magari troverai casi simili e sostanzialmente le procedure per affrontarle sono
standard ma nel dettaglio il caso è specifico.
Tuttavia non spaventarti. Sarai chiamato ad affrontare problematiche in funzione dei tuoi requisiti e
di un elenco preciso di competenze per cui non si corre il rischio di dover affrontare tematiche
totalmente estranee alle proprie competenze.
Dunque non è poi così difficile.
c. Comprendi se sei un tecnico
Diventare un tecnico del Tribunale dunque richiede uno sforzo iniziale essenziale che ti permetterà di
comprendere se davvero sei tagliato per fare questo mestiere.
Nel mio Corso “Diventare CTU in 30 Giorni” affronto proprio un intero capitolo per scoprire questo
aspetto.
Nella realtà delle cose comunque a questo quesito sei tu l’unico che può dare una risposta concreta e
specifica.
Hai notato? Ho involontariamente (deformazione professionale) utilizzato il termine quesito. E’ un
termine che caratterizza profondamente la vita del CTU proprio perché siamo chiamati a dare
risposte ad un “quesito peritale”!
Certo ti sarà facile sapere se sei un puro teorico o un praticone, se sei sempre stato solo sui libri, su
progetti, su testi scritti, seduto ad una scrivania o se piuttosto hai anche fatto esperienze sul campo,
in sopralluoghi, visitando pazienti, andando in cantieri o in corsie di ospedali o di case di cura o chissà
cos’altro.
d. Verifica se la tua competenza potrebbe essere utile
È davvero molto probabile che la tua competenza specifica possa essere utile ad un Giudice. Esiste un
elenco del Ministero Italiano che comprende più di 1.300 competenze professionali idonee per
rientrare nelle sfere delle CTU.
Dunque non credo proprio che per te ci siano particolari problemi a trovare gli ambiti giusti per
crearti una proficua professione.
L’importanza è, come ti ho già detto, che tu sia un professionista competente.
PASSO 2: ISCRIVERSI AD UN ALBO DEI CTU
e. Devi diventare CTU prima di poter operare
Per fare questa professione, come per tante altre, devi essere iscritto ad un Albo dei Periti.
Puoi iscriverti presso l’Albo dei Periti solo di un Tribunale per cui non puoi, per esempio, iscriverti a
Torino ed a Roma. Puoi iscriverti ad uno solo.
Poi qualche Tribunale ha delle sezioni distaccate più o meno lontane ma che comunque fanno tutte
parte integrante dello stesso. Ad esempio il Tribunale di Torino sino al 2013 aveva come sedi
distaccate anche i Tribunali di Susa, Chivasso, Moncalieri e Ciriè. Adesso sono stati accorpati tutti
sotto la stessa sede di Torino ma il concetto che vorrei trasmetterti è che pur essendo iscritto ad un
solo Tribunale in quelle occasioni in cui ci sono altre sedi distaccate potrai estendere il tuo raggio
d’azione anche sulla provincia (sempre che esistano ancora le Province quando leggerai questo
testo!!).
Per iscriverti però non è tutto immediato e ci sono dei passaggi obbligati.
Prima di iscriverti devi essere ammesso all’Albo.
Ora, io non sono un esperto di ciò che accade esattamente nel Tribunale in cui tu vorresti essere
consulente. Qui ti posso dire cosa accade nel Tribunale di Torino che ad oggi risulta essere
considerato uno dei migliore italiani per qualità di servizio, efficienza e celerità di processi.
Di seguito cito testualmente quanto riportato nel sito internet ufficiale del Tribunale di Torino a
questa pagina:
http://www.tribunale.torino.giustizia.it/it/Content/Index/25830
Domanda di iscrizione albo CTU e albo periti
Presso il Tribunale sono istituiti l’albo dei Consulenti Tecnici (esperti in ambito civile) e l’albo dei Periti (esperti in ambito
penale), suddivisi in categorie. Per particolari accertamenti, il giudice può farsi assistere dagli esperti iscritti nei rispettivi
albi.
NORMATIVA
Art. 61 Codice di Procedura Civile;
Art. 13 e segg. disp. att. Codice Procedura Civile
Art. 67 e segg. disp. att. Codice di procedura penale (per i periti in materia penale)
CHI PUO' RICHIEDERLA
Possono richiedere l’iscrizione agli Albi, coloro che possiedono i seguenti requisiti:
Essere residenti in un comune della giurisdizione del Tribunale di Torino (nel caso di residenza in un comune diverso, è
necessario avere domicilio e svolgere attività lavorativa in un comune della giurisdizione);
essere iscritti da almeno tre anni ad un Ordine Professionale territorialmente competente;
i traduttori e/o interpreti debbono essere iscritti da almeno tre anni al relativo ruolo tenuto dalla Camera di Commercio di
Torino;
non essere iscritti all’Albo dei CTU o all’Albo dei Periti di altro Tribunale.
COME SI SVOLGE
L’albo è tenuto dal Presidente del Tribunale; le decisioni relative sono assunte da un Comitato, composto da un magistrato,
un Procuratore della Repubblica e un rappresentante dell’Ordine professionale e/o della Camera di Commercio. Ad essi si
aggiunge per le iscrizioni all’Albo dei Periti, un rappresentante dell’ordine degli avvocati. Il Comitato si riunisce
annualmente, con eventuali sessioni straordinarie.
Per la richiesta di iscrizione all’albo dei CTU e all’albo dei Periti vanno compilate due pratiche distinte.
Per l’albo dei CTU è possibile richiedere anche l’iscrizione nella sezione con competenza riferibile alle categorie di specifico
interesse del Giudice dei Minori nell’ambito della “biologia, psichiatria, antropologia criminale, pedagogia, psicologia” come
previsto dall’art. 2 del R.D. Lgs. 1404/34, nonché “ogni altra materia relativa ai problemi dell’età evolutiva”, circolare C.S.M.
89/97 comma 6.
Dunque, come vedi da questo esempio, devi cercare su internet il sito del “tuo” Tribunale e chiedere
con una telefonata qual è l’ufficio preposto per lasciare la tua domanda di ammissione e poi seguire
tutte le istruzioni che ti daranno.
In ogni Tribunale dovrebbe esserci tale ufficio ed è superfluo che io mi metta a contattare tutti quelli
d’Italia per darti istruzioni che occuperebbero inutilmente pagine e pagine di testo.
f.
Per iscriverti ad un Albo CTU devi presentare una documentazione idonea.
Prepara dunque il tuo Curriculum Vitae
Lo puoi fare in diversi modi ed a seconda del campo in cui vorrai applicarti.
Il curriculum sarà certamente differente per un perito in campo edile ed architettonico, informatico o
psicologico.
I campi sono svariati perché di cause ce ne sono di tutti i tipi e dunque i Giudici hanno bisogno di
consulenti in tutti gli ambiti.
Per fare un buon curriculum trovi decine di siti e modelli gratuiti su Internet.
Per trarre ispirazione ti consiglio di visitare i seguenti siti:
http://curriculum-vitae-europeo.forumer.it/
http://www.cvlavoro.com/modelli-curriculum-in-italiano.html
http://www.okpedia.it/curriculum-vitae-da-compilare
Oppure trovi anche degli ottimi eBook sul tema:
http://www.cvlavoro.com/come-scrivere-un-curriculum-vitae/8203-la-guida-per-scrivere-uncv-perfetto-di-cvlavorocom.html
http://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home/pages/catalogo/searchresults.html?prkw=curriculum
&x=0&y=0&cat1=&prm
Il tuo curriculum è solo uno dei documenti da presentare.
Ricordati di farlo in maniera da evidenziare bene e chiaramente tutte le tue esperienze tecniche in
modo da favorire immediatamente la lettura di chi, nella commissione, potrà prendere in
considerazione la tua candidatura.
g. Raccogli documentazioni e dichiarazioni di colleghi
Molto importanti per la commissione valutatrice delle tue qualità sarà avere chiari elementi
sufficienti per integrare il tuo curriculum. Devi dunque fornirgli le prove che tu sarai in grado di
assolvere ai mandati che ti saranno conferiti, qualunque essi siano.
Devi procurarti la documentazione dettagliata di tutti i lavori da te svolti che attestino la tua
esperienza in campo tecnico e lavorativo.
Occorrono quindi testi, progetti, perizie, elaborati di qualunque genere che dimostrino che TU (e non
altri!) hai l’esperienza richiesta.
E se non hai nessuna esperienza? In questo caso bisogna proprio che prima tu te ne faccia un po’ e
poi potrai chiedere di essere ammesso all’albo. D’altra parte, se tu fossi una persona che deve subire
un intervento al cuore e ti dicono che il chirurgo non ha avuto alcuna esperienza in precedenza, non
ha studiato e non ha fatto tirocinio presso centri specializzati, che cosa faresti? Ti faresti operare da
lui? Penso che prima diresti al chirurgo di farsi l’esperienza e poi di avere a che fare con il tuo cuore.
Analogamente le persone che sono in causa si affidano ad un Giudice per far valere i propri diritti. A
sua volta il Giudice ricorrerà a te per dire cosa è giusto e cosa sbagliato in quel preciso campo
tecnico. Dalla tua risposta stabilirà chi è dalla parte del torto o della ragione.
Ti ricordo poi che è fondamentale inoltre riportare anche dichiarazioni ed attestazioni di tuoi colleghi
con cui hai collaborato per i vari lavori, progetti o esperienze.
In questo modo dimostri anche quanto hai fatto non da solo ma in collaborazione.
Ed infine ecco la “sentenza” della commissione:
AMMESSO ALL’ALBO DEI PERITI.
Evviva! Ce l’hai fatta ed ora Buon Lavoro!!
Oppure
NON AMMESSO ALL’ALBO DEI PERITI.
O cavolo! Ed ora che faccio?
Te lo dico io svelandoti un buon escamotage che potrebbe farti risparmiare quantomeno un anno di
tempo e cioè il tempo sino alla prossima analisi della commissione.
Hai tre possibilità.
Abbandonare il campo e le speranze dedicandoti ad altro. Nooooooooo!!!
Aspettare la prossima commissione e riproporti accumulando nel frattempo altra esperienza ed
altro materiale. Fattibile ma che batosta!
Fare ricorso. Già hai capito bene. Chiedendo alla commissione di riprendere in mano la tua
candidatura per riesaminarla e riconsiderarla.
Le commissioni hanno decine e decine di richieste di ammissione e una gran mole di documentazioni
da osservare. E dunque possibile che l’adozione di alcuni criteri di analisi portino all’esclusione della
tua candidatura.
Pochi sanno del ricorso ma se effettivamente sei stato scartato per un errore la tua candidatura verrà
riconsiderata e se ne avrai effettivamente le caratteristiche sarai in fine ammesso.
Comunque tieni anche conto che la professione del CTU ad oggi non è a “numero chiuso” per cui
potenzialmente molti nuovi consulenti possono entrare a far parte dell’albo ma tuttavia non è
neppure possibile saturare una professione di persone che poi, magari, non sono così competenti.
La selezione esiste ed è giusto che ci sia. Dunque se non sei proprio convinto di questa tua
aspirazione e nelle tue capacità, forse è persino meglio non essere ammesso e non fare ricorso per
non perdere tempo piuttosto che creare potenziali danni futuri.
PASSO 3: FATTI CONOSCERE
h. Osa e sarai premiato
Perché ti scrivo questa cosa?
Nella mia lunga carriera ho notato un certo cambiamento nel mio volume di lavoro e dunque nel mio
volume d’affari nel momento in cui ho cominciato a forzare il mio esser timido ed introverso alla
volta di un più aperto approccio verso i Giudici.
Se te ne stai rintanato nel tuo ufficio con la sola speranza che i lavori ti arrivino e basta, si ti
arriveranno prima o poi ma con qualche visita mirata in tribunale riuscirai anche a triplicare i tuoi
incarichi solo facendoti vedere dai Giudici e questo ti aiuterà ad arrivare ad avere buoni guadagni che
in certi casi possono anche superare i 4.000,00 €/mese.
i.
Mantieni un certo ordine con i rapporti nella tua professione
Anche questo aspetto potrebbe apparirti banale ma in realtà è bene che tu sappia che in questa
professione ti troverai a dover interagire davvero con tantissimi contatti.
Qualche contatto talvolta – e ti assicuro che capita in questo ambente - lo troverai anche in più
occasioni.
Ovviamente i Giudici e gli avvocati saranno grossomodo sempre gli stessi ed avrai un contatto
periodico a parte le loro rotazioni con uscite di scena e nuove leve che emergono.
Potrai però trovarti con diversi CTP, con tecnici comunali, con medici, con personale di vario genere e
poi le stesse persone in causa che magari vedi poche volte o addirittura solo una e poi per molto
tempo non più.
Quando poi dopo tanto tempo ti capiterà allora di vederti “ri sbucare” un nome a te noto ma di cui
non sai più identificare il suo ruolo, come ti eri comportato con lui, come era andata la causa o chissà
cos’altro allora ti tornerà utile l’esser stato scrupoloso di volta in volta nell’archiviarti ogni dato.
j.
Dai risposte chiare e precise al giudice
Un segno evidente se stai dando risposte precise all’Ill.mo G.I. è semplicissimo da verificare e
riscontrare nelle tue memorie.
In questo ambito, come in tutti gli altri nella vita, nel momento in cui tu imparerai ad essere
sufficientemente attento all’altra persona e alle parole che essa usa allora saprai metterti in sintonia
con lei e dare risposte chiare.
Lo stesso vale anche per la realizzazione di una perizia tecnica. Ogni parola utilizzata negli atti può
avere mille significati differenti ma se tu davvero ascolterai e saprai interpretare nella maniera giusta
allora potrai dare risposte corrette e gradite al tuo interlocutore.
Il Giudice ti pone un quesito ben preciso ed oltre al fatto che tu devi rispondere a quello e solo a
quello e non ad altro, dovrai imparare ad utilizzare le stesse terminologie che il giudice inserisce nel
quesito.
Un chiarimento in tal senso ti aiuterà a focalizzare il problema che ti sto descrivendo in maniera così
astratta. Poni il caso che nel quesito peritale ci sia scritto che tu devi rilevare i vizi che sono stati
lamentati.
Vizio non è sinonimo di danno per cui tu dovrai andare a esprimerti solo sui vizi e non anche sui
danni. Sono due aspetti diversi che a ben vedere ti aprono un mondo di prospettive ben differenti.
Qualora tu cominciassi ad esprimere pareri su argomenti che non ti sono stati richiesti verresti
immediatamente ripreso dai legali della “parte offesa” che coglierebbero la palla al balzo per
sminuire il tuo operato, per invalidare il tuo parere o peggio ancora per farti fare una pessima figura
davanti al Giudice il quale non ne sarebbe certamente contento.
È per questo che io sottolineo sempre a tutti i miei colleghi a cui sto insegnando a diventare CTU che
devono imparare ad attenersi strettamente a quanto nel quesito peritale. Non di più e non di meno.
PASSO 4: SI COSTANTE E PERSEVERANTE
k. Non ti arrendere
Come tutti i mestieri e le professionalità prima che tu riesca ad acquisire un livello di tranquillità e
sicurezza ci vorrà del tempo.
Ogni novità nella vita richiede una certa dose di pratica per essere assimilata dal tuo corpo e cervello.
C’è chi dice che una cosa nuova va fatta per 27 volte prima di ottenerne dimestichezza e serenità nel
compimento.
Lo stesso principio potremmo dire che si applica anche nel diventare CTU con però l’eccezione che
c’è la possibilità di acquisire scioltezza anche ben prima della 27° CTU che si segue.
Il mio Corso “Diventare CTU in 30 Giorni” è proprio uno strumento che ho realizzato per far si che la
professionalità sia appresa senza grandi sforzi visto che questi li ho già compiuti io ed invece tu potrai
realizzare il tuo apprendimento molto più rapidamente.
l.
Continua ad aggiornarti
Continua ad aggiornarti non è solamente un titolo a caso ma è una reale esigenza che un buon CTU
deve mettere in conto per riuscire a dare il meglio di sé di ottenere buoni risultati. Il continuo
aggiornamento che peraltro quasi sempre viene richiesto anche dagli ordini professionali e una
caratteristica che ci farà avere delle carte in più rispetto ad altri consulenti tecnici che magari non
hanno più voglia di studiare.
Di fatto nel quesito che ti verrà sottoposto dovrai prendere in considerazione aspetti diversi e
dunque tematiche diverse. Se tu non sarai pronto anche mentalmente a dover affrontare nuove sfide
allora ti potresti trovano in difficoltà quando ti chiederà di dare risposta a qualcosa di cui magari tu
non sei proprio preparato.
È normale ed è anche frequente il caso in cui anche solo una parte delle domande del quesito
peritale andranno un po' fuori dalle tue conoscenze quotidiane o in cui tu sei invece un esperto.
In questo caso oltre alla possibilità di rivolgersi ad altri professionisti per farsi aiutare o per farti
consiliare c'è sempre e comunque la possibilità di doverti rimettere a studiare quegli aspetti che ti
serviranno a dare la risposta al quesito.
Anche se poi ti rivolgerai a professionisti per essere aiutato sarà comunque sempre meglio tutelarsi
verificando quanto loro ti suggeriscono onde evitare spiacevoli inconvenienti.
PASSO 5: ORGANIZZATI COME UN OROLOGIO
m. Rapporto con i Giudici
Ricordati che la precisione che tu metti nella realizzazione delle tue perizie e un elemento molto
importante per il rapporto che si verrà a creare tra te e il giudice.
E infatti da quest'elemento che il giudice deciderà di dati o meno nuovi incarichi.
È per questo che devi essere attento sia alle risposte precise al quesito peritale che ti viene posto, sia
a risolvere i problemi che si possono creare ed infine, ma non meno importante, a rispettare le
tempistiche previste.
Il rapporto con i giudici dunque dovrai riuscire a migliorarlo quasi “corteggiandoli” in ogni perizia.
Nel mio Corso “Diventare CTU in 30 Giorni” troverai alcuni suggerimenti utili in merito.
Tieni conto che i giudici non ti daranno due perizie sino a quando non avranno verificato proprio
questi due tipi di comportamento.
Quello che sto dicendo non è scritto da nessuna parte ma è il frutto dell'esperienza diretta sul campo
che ho potuto fare in questi lunghi anni di carriera.
n. Realizzazione perizie
Altro aspetto importante relativo alla precisione ed alla puntualità, all'interno del tuo ruolo di
ausiliari del giudice, è proprio quello che riguarda la realizzazione delle perizie che anch'esse
sottostanno a certe regole non scritte e ad altre invece ben precise quale le tempistiche per la
consegna dell'elaborato.
Ti consiglio vivamente di adottare con precisione una tecnica che a me è sempre servita ed ha dato
buoni frutti.
Ti consiglio dunque di richiedere già dall'inizio del tuo incarico del tempo in più per la realizzazione
del tuo mandato piuttosto poi che chiedere una o più proroghe che ti faranno mettere in cattiva luce
con il giudice perché sembra che tu non voglia lavorare.
A tal proposito è bene che prima dell'udienza del tuo giuramento, se riesci anche solo fuori dall'aula
del tribunale dove si terrà il giuramento, incontri gli avvocati che hanno le informazioni relative alla
causa e da questi cerchi di percepire in anticipo di cosa si tratta.
Quasi mai, quando ti arriverà alla nomina, avrà un quesito tanto dettagliato da farti comprendere in
anticipo di cosa si tratti e fino a quando tu non ti trovi con i fascicoli in mano non potrai sapere quale
sarà la mole di lavoro del tuo incarico.
È per questo che è importante riuscire ad incontrare i legali prima di prestare il giuramento in modo
tale che quando sarai di fronte al giudice potrai chiedere il tempo che reputi necessario per lo
svolgimento del tuo mandato.
Potrai allora far forza sulle tue informazioni per richiedere tempi sufficienti che ti permettano di
lavorare in maniera agevole tenendo conto anche degli altri tuoi impegni magari in altre cause.
Ti assicuro che è molto meglio procedere in questa maniera piuttosto che chiedere una successiva
proroga con tutto quanto ne consegue.
Se tu riuscirai a far capire al giudice già dall'inizio che il tuo lavoro necessita di tempo perché è
complesso lo stesso sarà disposto a concederlo.
Ovviamente poi devi rispettare quei tempi altrimenti vanificherai tutto ciò che ti ho appena detto.
o. Organizzati con più incarichi contemporanei
Altro aspetto da non sottovalutare nella tua organizzazione professionale è quello relativo alle
lavorazioni di più incarichi contemporaneamente.
Ti capiterà, spero per te molte volte, di dover affrontare magari quattro, cinque o più cause
contemporaneamente in cui tu sei il CTU.
In questo caso diventa strettamente necessario che tu sia veramente preciso e quasi maniacale nella
realizzazione di tutte le incombenze causa per causa.
Nel caso tu cominci a mischiare le idee e i materiali e magari nella tua mente anche i nomi delle parti
o dei CTP o dei legali ne risulterà un caos difficilmente risolvibile e ti troverai di conseguenza
veramente nei pasticci.
Dovrai dunque essere estremamente preciso e settoriale.
Il consiglio, che mi sento di darti oggi, è quello di lavorare a piccole sessioni per ogni causa ma
dedicarti "anima e corpo" una alla volta.
Se fai il sopralluogo di una causa o se magari visiti un paziente o ancora se prendi in mano dei
documenti di una delle tante cause che sta affrontando fermati e realizza un piccolo passo alla volta
in quella causa ma che sia preciso e finito.
Cerca di crearti le tempistiche di sessioni di lavoro in modo tale che tu possa essere concentrato il più
possibile su una causa per volta puoi potrai staccare la mente e passare ad un'altra causa o altro
argomento.
p. Sii molto ordinato e preciso
Come ti dicevo cerca di essere molto preciso e ordinato anche nella redazione dei documenti senza
fare confusione tra una causa e l’altra.
In caso contrario ti troverai magari a dover portare avanti tanti argomenti che hai nella testa ma che
non riesci concretamente a sviluppare in maniera organica.
Anche essere ordinato e tenere ordinato il tuo materiale, come ad esempio la tua scrivania, i fascicoli
di causa, le cartelline, i file e tutto il materiale di ogni causa ti aiuterà a essere più preciso ed incisivo
nel tuo lavoro.
Cerca dunque di chiudere un lavoro anche se solo in parte e poi ritirare il materiale di quella causa
per poi passare alla causa successiva.
Sembra un suggerimento banale e stupido quasi da “mammina” ma ti assicuro che lavorare
nell'ordine ti aiuterà a concentrarti e a ottenere migliori risultati quando sarai sotto stress e starai
affrontando molte cause contemporaneamente.
PASSO 6: IMPARA COME FARTI PAGARE
q. Persegui i tuoi obiettivi
Nella tua attività è necessario che tu ti faccia una programmazione annuale degli obiettivi che
possono aiutarti a raggiungere la sicurezza economica che ti sei prefissato.
Durante l'anno poi non ti resterà altro che dar corso al lavoro per il raggiungimento di questi
obiettivi. In effetti detto così sembra molto semplice ma non lo è per niente.
È per questo che dopo che avrai incominciato a lavorare e capire quali saranno i livelli di tuoi
guadagno ti consiglio di farti uno specchietto in cui ti programmi la cifra annua a cui vorrei arrivare e
la suddividerai con la media delle liquidazioni delle tue parcelle per capire quanti incarichi che
saranno necessari per raggiungere l'obiettivo.
Solo così potrai tener d'occhio come comportarti, quali azioni compiere per farti dare maggiori
incarichi, sollecitare con varie urgenze i pagamenti, programmare l'esecuzione di una o più
consulenze tecniche in contemporanea.
Sembra un aspetto che potrebbe essere trascurato ma ti assicuro che è l'unico modo per raggiungere
una cifra economica considerevole con questa professione.
r.
Creati quello che io chiamo “Un polmone di sopravvivenza”
Quando hai definito l'importo annuo e l'importo mensile che vorrei raggiungere non ti resta che
attendere il momento in cui si sta creando un ciclo naturale tra la consegna dei tori lavori e gli
effettivi pagamenti delle tu parcelle.
Intendo dire che sino a quando non avrai creato la giusta armonia tra le nuove consulenze tecniche
che realizzi ed i vecchi pagamenti che devono arrivarti ti troverai ancora in leggera difficoltà.
Poi, una volta “messa in moto la macchina” vedrai che, realizzando i nuovi lavori, finalmente ti
arriveranno i pagamenti dei vecchi lavori.
Il ciclo dunque è quello classico di realizzare i primi lavori realizzare, realizzare le prime parcelle,
richiedere i pagamenti e intanto realizzare già nuovi lavori.
Non sto dicendo nulla di nuovo rispetto a qualunque altro lavoro e la cosa potrà sembrare banale ma
di fatto per la tua serenità economica e fondamentale creati un ciclo economico con i tuoi ritmi e
fare in modo che questo non si interrompa mai tenendo sempre d’occhio i tuoi obiettivi.
s. Non essere troppo magnanimo o ne approfitteranno
Ti voglio dire una cosa molto importante che ho imparato con una lunga esperienza sul campo e che
ti servirà a lungo nella tua carriera di CTU.
Quello che vorrei trasmettere è un concetto che non devi travisare in quanto non si tratta di essere
buoni o cattivi ma semplicemente realisti.
Ti capiterà spesso nella tua, spero lunga, carriera di ricevere richieste dai tuoi clienti di dilazionare i
pagamenti delle tue parcelle.
Potresti ricevere molti tipi di richieste ed addirittura qualcuno anche chiederti di pagare tantissime
rate mensili con un importo relativamente basso.
Magari la sua parcella è realmente una bella parcella dunque potrebbe effettivamente mettere in
difficoltà il tuo cliente per il pagamento. Tieni però in conto che se c'è una bella parcella è anche vero
che tu hai affrontato diverse incombenze e un grosso lavoro che giustifica la parcella altrimenti
nessun giudice ti permetterebbe di fare una parcella così alta.
Se la parcella ti viene richiesto di dividerla in molte rate dovrai tener conto di molti fattori che in quel
momento giocano a tuo sfavore.
Ovviamente starà a te prendere in considerazione tale proposta.
Questo fenomeno è una cosa sempre più frequente a causa della ristrettezza economica che le
persone si trovano ad affrontare in questo periodo.
Tuttavia tu devi sempre tenere bene in mente che quasi sempre sono le stesse persone che fanno la
causa a chiederti di dilazionare i tuoi pagamenti.
Sono dunque loro in pratica che ti hanno commissionato il lavoro tramite il tribunale e dunque sono
loro che dovrebbero già sapere di dover affrontare certe spese alla fine del tuo mandato.
Chissà perché finché si tratta di farti fare il lavoro sono sempre gentili disponibili ed accoglienti
pronte a venirci incontro nelle tue ricerche e studi del caso di cui alla causa.
Alla fine però quando tu presenterai la tua parcella non avranno lo stesso atteggiamento.
Stai dunque attento a chi realmente fa il furbetto ed invece a chi è proprio impossibilitato a pagare.
Qui si aprono molte strade e possibilità per farsi pagare e le ho illustrate nel mio Corso in formato
eBook che trovi a questo link: “Diventare CTU in 30 Giorni”
PASSO 7: CREA LA TUA RETE DI ASSISTENZA
t. Sempre più ogni mestiere necessita di aiuto dall’esterno; creati al tua rete di conoscenze.
Non è più come una volta e se stai leggendo questo report intuisci cosa intendo dire.
Non si può più pensare di essere competenti in tutto. Una volta ce la si poteva anche cavare. Si
dovevi essere pur sempre preparato e professionale ma comunque le cose erano assai più semplici.
Tanto per farti un esempio ricordo perfettamente che mio padre, ingegnere, quando prendeva un
appalto pubblico di progettazione da un Comune andava a parlare con il Sindaco, si scambiavano
qualche lettera di accordo, una stretta di mano e via a realizzare l’opera. Ora se non hai una laurea in
scienze economiche, un master in sicurezza sul lavoro, una specializzazione in questa o quell’altra
legge non vai più da nessuna parte.
Non è così forse anche nel tuo ambito. Tutto si è complicato all’ennesima potenza.
Questo è anche uno dei motivi per cui io ho smesso totalmente di fare architettura e mi sono
dedicato esclusivamente alle CTU.
Ormai in ogni lavoro, appalto, incarico ci si sente zoppicanti in qualcosa proprio per questo motivo.
Quando fai le CTU invece sono rare le volte in cui tu dovrai avvalerti di un tuo ausiliario per dare
risposta al quesito peritale. Si, può capitare ma è comunque abbastanza raro.
Più frequente invece è il caso in cui tu voglia avere un parere da qualcuno che è esterno per
verificare se la tua visione dei fatti è realmente oggettiva e se non ti sei per caso fatto influenzare da
qualcosa o da qualcuno.
Ed ecco che allora diventa essenziale che tu abbia una rete di contatti, un elenco di colleghi, di altri
CTU o CTP con cui confrontarti serenamente.
Diventa allora indispensabile che tu, sin dall’inizio della tua carriera da CTU, non ti faccia tanti
scrupoli magari quando sei proprio in Tribunale e magari prendi contatti con altri colleghi.
È questa anche l’occasione di trovare buoni amici ma soprattutto è l’occasione di sveltire il tuo lavoro
e minimizzare gli sforzi.
A volte è più rapido fare una breve telefonata ad un esperto che ti chiarisce un dubbio o ti da il suo
parere piuttosto che passarti ore a fare ricerche su internet su qualcuno che ha avuto casi simili ai
tuoi.
u. Fidati e delega
La crescita di ogni attività sia in campo commerciale che in campo professionale sempre più spesso
dipende dalla capacità di delegare agli altri e di non essere tentati nel fare tutto da soli quando in
realtà si sa benissimo di non riuscire per diversi motivi a raggiungere risultati soddisfacenti.
È dunque il caso di imparare a delineare al momento giusto almeno per quelle cose o funzioni che
possono essere fatte meglio da qualcuno con più competenza di tre pur restando sempre tu il CTU e
quindi di riferimento per il giudice.
Ci saranno, nella tua carriera professionale, dei momenti in cui dovrai mettere in conto
effettivamente che per te è più semplice dare un incarico parziale ad un altro professionista rispetto
che svolgerlo tu personalmente.
Non posso in questo breve articolo scrivere le varie casistiche in cui ciò può accadere riconducendolo
alla tua attività di CTU.
Nel mio caso in qualità di tecnico del tribunale in ambito edilizio posso citarti ad esempio quando mi
sono trovato a fare alcune ricerche catastali o presso particolari uffici comunali o altro del genere. Io
preferito delegare ad un altro professionista tali ricerche è ovviamente pagati la relativa parcella. In
questi casi ti troverai di fronte a un piccolo dilemma e cioè se spetta a te direttamente il pagamento
della parcella di questa persona che ti sta aiutando o se spetta al tuo cliente che è in causa.
In realtà la distinzione è netta e chiara e dipende da un semplice fattore:
Se tu reputi di non essere in grado di svolgere determinate attività e vuoi richiedere al giudice un
ausiliario che ti dia una mano perché in quella determinata materia non sei competente allora devi
fare un'istanza direttamente a lui dove, con un preventivo ben dettagliato, gli spieghi il perché ed il
per come devi avvalerti di un ausiliario.
Una volta che ha ottenuto la risposta del giudice che ti concede e ti autorizza ad avvalerti di un
ausiliario potrai far svolgere a lui i compiti per cui non ritieni di essere in grado.
In questo caso le spese dell’ausiliario vengono poi ribaltate nella tua parcella direttamente alle parti
soccombenti a cui il giudice ha deciso di attribuire le spese processuali. In questo caso la tua parcella
risulterà comprensiva anche della parcella di tuo ausiliario.
Tieni conto che così facendo ti capiterà che magari la parcella del tuo ausiliario verrà pagata per
intero perché preventivata in anticipo invece la tua parcella potrebbe essere drasticamente tagliata
proprio perché la somma della tua parcella è quella del tuo ausiliario creano una parcella totale
troppo alta da attribuire alla parte soccombente.
In questo modo, se è pur vero che tu ti sei tolto del lavoro, è anche vero che spesso la tua parte non
ti verrà adeguatamente riconosciuta proprio perché il giudice avrà l'impressione di una parcella
troppo alta.
Nell'altro caso invece se non richiederai un ausiliario ufficiale ma ti avvarrai di qualcuno che ti dà una
mano potrai metterti d'accordo direttamente con lui per il saldo della sua parcella che potrà stabilire
in percentuale sul ricavato oppure a ore o ancora secondo quello che lui stesso si richiederà.
In questo caso non potrai in nessun modo richiedere il pagamento di queste spese al giudice che non
sarebbero giustificate ed autorizzate però nello stesso tempo non correrai il rischio di farti
drasticamente tagliare la parcella perché sembra una parcella troppo alta.
Ovviamente la cosa migliore è riuscire a fare le cose da solo ma se non riesci in ogni caso ti consiglio
di delegare ed affidati a validi colleghi.
E così siamo arrivati alla fine di questo Report.
Spero realmente che le informazioni condivise con te, possano esserti d’aiuto nel cammino necessario a
Diventare CTU e iniziare a lavorare con il Tribunale.
Per ulteriori approfondimenti sull’argomento, ti invito a leggere attentamente il Corso: “Diventare CTU in
30 Giorni”, perché al suo interno condivido la mia esperienza diretta e tutti i segreti (che nessuno ti
racconta) per iniziare a svolgere questa attività in modo molto redditizio.