LICEO CLASSICO STATALE "G.D.ROMAGNOSI" Il liceo a teatro Il

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LICEO CLASSICO STATALE "G.D.ROMAGNOSI"
Viale Maria Luigia, 1 -43125 Parma
Tel. 0521/282115 - Fax 0521/385159
E-mail : [email protected]
Sito: www.liceoromagnosi.org.
Il liceo a teatro
Il progetto, che a quindici anni dall’inaugurazione assurge ormai al rango di
stabile complemento dell’offerta culturale del nostro Liceo, fa riferimento
anno per anno ad un ventaglio di spettacoli teatrali che i docenti referenti
selezionano nel cartellone della stagione teatrale del Piccolo Teatro di
Milano.
Per l’anno scolastico 2014/2015 si propone di nuovo questa
esperienza come sostanzialmente aperta, in linea di principio, a tutti gli
studenti del triennio, previa verifica di fattibilità dal punto di vista
organizzativo.
In questi termini, il progetto è dunque proposto agli alunni e ai vari Consigli
di classe del triennio: essi liberamente scelgono di aderirvi o no, secondo i
loro interessi e, ovviamente, la disponibilità di tempo, poiché si prevedono
quattro pomeriggi domenicali da dedicare alla visione degli spettacoli
selezionati. Dal punto di vista degli obiettivi è, questo di cui si parla, un
progetto di educazione al teatro, prevalentemente di prosa, che si propone
di suscitare o consolidare una specifica sensibilità culturale per lo
spettacolo teatrale. Tale acquisizione può prospettarsi come un
potenziamento speciale del percorso formativo offerto dal nostro liceo che
ruota intorno al perno centrale dello studio dei diversi linguaggi della
comunicazione, dalle loro radici più profonde alle più recenti ramificazioni,
fino alla comprensione del segno artistico e teatrale.
Docente referente e coordinatore è il professore Alessandro Calzolari,
coadiuvato dalla prof.ssa Lorenza Reverberi e dalla prof.ssa Francesca
Tarasconi.
La selezione per il corrente a. s. 2014/2015 include quattro spettacoli
compresi tra fine ottobre e inizio marzo, tutti in cartellone al Teatro
Strehler, secondo il calendario seguente:
Enrico IV di Luigi Pirandello, con regia diFranco Branciaroli, il 26 ottobre
2014
Le voci di dentro di Eduardo De Filippo, con regia di Toni Servillo, il 7
dicembre 2014
BALLATA DI UOMINI E CANI di e con Marco Paolini, il 15 febbraio 2015
Re Lear di William Shakespeare, con regia di Michele Placido e Francesco
Manetti, il 1 marzo 2015.
Perché sia possibile farsi un’idea di argomenti e messa in scena dei testi
teatrali in parola, ecco qualche squarcio dalle rispettive presentazioni del
Piccolo Teatro di Milano
Enrico IV: Franco Branciaroli prosegue il proprio percorso di esplorazione
dei grandi personaggi del teatro occidentale (dopo le recenti prove di Il
teatrante, Servo di scena, Don Chisciotte) e sceglie Enrico IV di Pirandello.
La commedia racconta la storia di un nobile, di cui l’autore non svela mai il
vero nome, che partecipa con un gruppo di amici a una mascherata di
carnevale scegliendo di impersonare l’imperatore Enrico IV. Alla festa
prendono parte anche la donna di cui è innamorato, Matilde, e un altro uomo,
Belcredi. Durante la messa in scena, il protagonista cade, batte la testa,
sviene e, risvegliatosi, crederà di essere realmente Enrico IV… Pirandello
disse di aver tratto spunto da una storia vera per scrivere questo testo in
cui ritroviamo i temi a lui cari: perdita d’identità, sovrapposizione tra realtà
e immaginazione, amore non corrisposto, follia.
Le voci di dentro: Torna ancora a Milano, questa volta sul palcoscenico del
Teatro Strehler, Le voci di dentro di Eduardo De Filippo, diretto e
interpretato da Toni Servillo, affiancato in scena dal fratello Peppe e da una
folta compagnia di attori napoletani di diverse generazioni. Questo affresco
corrosivo della nostra società, in cui l’odio e l’invidia sono i convitati di una
cena che si consuma ogni giorno tra ipocrisia e corruzione morale, ha
conquistato il pubblico e la critica di oltre 30 città italiane e del mondo, tra
le quali Chicago, San Pietroburgo, Parigi, Londra e sarà a maggio a Madrid,
quindi, nel 2015/16 in Francia, Belgio e Germania. “Eduardo” –spiega Toni
Servillo– “è il più straordinario e forse l’ultimo rappresentante di una
drammaturgia contemporanea popolare capace di parlare come i grandi
classici a tutti”.
Ballata di uomini e cani: “È un tributo a Jack London. A lui devo una parte del
mio immaginario di ragazzo, ma Jack non è uno scrittore per ragazzi. È un
testimone, si schiera, si compromette, quello che fa entra in contraddittorio
con quello che pensa”. Così Paolini spiega la scelta di mettere in scena uno
spettacolo solo all’apparenza lontano dal teatro civile cui ci ha abituato. In
realtà si tratta sempre di un viaggio nella natura umana che parla di
avventura e libertà, di paesaggi selvaggi, di vita e di morte. Un viaggio che si
può definire musicale: le ballate composte per lo spettacolo non
accompagnano il racconto, lo completano, diventando parte integrante della
narrazione. Ballata di uomini e cani è tratto da tre racconti di London,
Macchia, Bastardo e Preparare un fuoco.
Re Lear: Michele Placido porta in scena una delle tragedie più intense di
Shakespeare. Lear si spoglia dell’essere Re per tornare uomo tra gli uomini.
Come un bambino pretende l’amore e, in cambio del potere, pretende che le
figlie lo traducano in parole, ma Cordelia sa che il vero amore non ha parole.
Questo confondere l’amore con le parole, nel momento in cui le altre figlie si
mostreranno per quello che sono, farà crollare Lear. E con lui è il mondo
intero che va fuor di sesto. Il palcoscenico è la distruzione del mondo. La
storia di Lear è la storia dell’uomo, delle civiltà che si credono eterne ma
che fondano il loro potere su resti di altri poteri, in un continuo girotondo di
catastrofi e ricostruzioni.
Modalità di realizzazione: gli studenti che aderiscono all’iniziativa si
ritroveranno, nelle prime tre domeniche previste secondo il calendario di cui
sopra, alle 12,45 in piazzale Rondani, dove un pullman li attende; per l’ultima
data in elenco, il 1 marzo, a seguito del blocco del traffico in centro, la
partenza avverrà dal parcheggio del Palazzetto di via Pellico. Una volta a
Milano, dopo una breve pausa, si va a teatro, all’uscita dal quale, visto lo
spettacolo, gli studenti troveranno il pullman che li riporta a Parma (presso il
luogo di ritrovo indicato nella convocazione alla partenza).
Pagamento della quota di partecipazione: sul conto corrente della scuola
(C/C n. 14555437) gli alunni verseranno il costo sia dell’abbonamento che del
viaggio, scrivendo nella causale “Piccolo Teatro: abbonamento a 4 spettacoli”.
La quota complessiva pro capite, ipotizzando un numero effettivo di 65
partecipanti ca., sarà con tutta probabilità di euro 95 (ogni spettacolo viene
così a costare allo studente euro 23,75 -10 di biglietto + 13,75 di pullman).
Il Docente referente del progetto
Prof. Alessandro Calzolari