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ECONOMIA II nuovo istituto avrà crediti per 2,2 miliardi di euro: aumento di capitale di 170 milioni
La superbanca delle imprese
5? della Provincia alla fusione Mediocredito-Cassa Centrale
L'iniziativa arriva pochi
giorni dopo la notizia
dell'incorporazione di
Btb nel gruppo Intesa
D
ecolla il progetto della nuova «superbanca» delle imprese che raggrupperà Mediocredito Trentino Alto Adige e
il ramo «corporate» (imprese, appunto) di Cassa Centrale Banca. Il
nuovo istituto avrà un portafoglio
crediti di 2,2 miliardi di euro, che
arrivano a 7 miliardi se si considerano le operazioni in pool. Un vertice tra le Province di Trento e Bolzano e il credito cooperativo regionale ha dato il via libera all'iniziativa, che segue di pochi giorni
l'incorporazione di Btb nel gruppo Intesa. Le Casse rurali saranno
chiamate a sforzi importanti: l'operazione richiede infatti due aumenti di capitale, per un totale di circa 170 milioni di euro.
Vertice Province-Credito cooperativo: via libera al progetto
Alle Rurali il 17% della Regione in Mediocredito in cambio
di azioni della holding Crr-Rn, che aumenta il capitale
Da Cassa Centrale il ramo imprese a Mediocredito: nuova
banca da 2,2 miliardi di crediti, 7 con le operazioni in pool
Gli enti pubblici restano minoranza ma con patti parasodali
Nasce la superbanca, 7 miliardi gestiti
Al via la fusione Mediocredito-Cassa Centrale
Due aumenti di capitale per 170 milioni totali
TRENTO - Decolla il progetto
della nuova «superbanca» delle imprese che raggrupperà Mediocredito Trentino Alto Adige
e il ramo «corporate» (imprese,
appunto) di Cassa Centrale Banca. Il nuovo istituto avrà un portafoglio crediti di 2,2 miliardi di
euro, che arrivano a 7 miliardi
se si considerano le operazioni in pool. Un vertice tra le Province di Trento e Bolzano e il
credito cooperativo regionale
ha dato il via libera all'iniziativa. Le Casse rurali saliranno a
oltre il 50% di Mediocredito attraverso l'acquisizione della
quota della Regione.
Dopo l'annuncio della fine del-
l'autonomia della Btb nel gruppo Intesa, di locale sulla piazza
di Trento resta solo il credito
cooperativo. «Solo la Cassa Rurale ha ancora Trento nella denominazione - osserva il presidente della Cassa della città e
di Cassa Centrale Giorgio Fracalossi - Questo ci porterà a fare
dei ragionamenti».
Intanto la contromossa del credito coop è la nascita della banca territoriale per le imprese.
Un progetto fortemente sostenuto dalla Provincia e sottolineato dal presidente Ugo Rossi,
nella conferenza stampa di ieri, tra le priorità del 2015. La
Provincia non verserà soldi ma
resterà in campo attraverso patti parasociali con le Rurali.
Chi sarà chiamato a fare uno
sforzo finanziario, invece, saranno proprio le Casse rurali. I
passaggi cruciali dell'operazione, che dovrebbe svilupparsi
nella prima metà del prossimo
anno, richiederanno infatti due
aumenti di capitale per un totale di circa 170 milioni. Il primo passo sarà l'acquisizione da
parte delle Rurali e delle Raiffeisen altoatesine, attraverso la
holding Crr-Fin (50% Cassa Centrale, 50% Raiffeisen Landesbank), della quota di Mediocredito in mano alla Regione,
pari al 17,489%. In questo modo Crr-Fin, cioè il credito coop,
arriverà a controllare il 52,696%
del capitale sociale della banca
regionale, rispetto all'attuale
35,207%.
Crr-Fin pagherà l'acquisizione,
almeno in parte, cedendo proprie azioni alla Regione. «Per
ora abbiamo solo delle stime in
base ai patrimoni, devono ancora essere fatte le valutazioni
specifiche» puntualizza Fracalossi. Il patrimonio netto di Mediocredito è pari a 190 milioni.
Su questa base, la quota della
Regione varrebbe circa 33 mi-
lioni. Per questo Crr-Fin, che attualmente ha un patrimonio di
35 milioni, farà un aumento di
capitale che dovrebbe attestarsi sui 70 milioni, sia al servizio
dell'ingresso della Regione, sia
per la successiva operazione in
Mediocredito.
Per costituire la nuova, più
grande banca delle imprese,
Cassa Centrale conferirà a Mediocredito il ramo d'azienda
corporate. «Crediti per circa 800
milioni - spiega Fracalossi - e voci connesse, compreso il personale». In questo modo il volume di finanziamenti di Mediocredito alle imprese trentine e
del Nord Est, pari attualmente
a 1,4 miliardi, salirà a 2,2 miliardi.
Mediocredito prevede a sua volta un aumento di capitale di circa 100 milioni, parte in conferimento di ramo d'azienda e parte in contanti, che porterà il patrimonio della nuova banca a
sfiorare i 300 milioni. L'aumento sarà sottoscritto essenzialmente dalle Rurali. Così una
maggioranza molto più consistente di prima sarà in mano al
credito cooperativo.
Le banche altoatesine probabilmente non saranno interessate
a sottoscrivere. Non lo faranno
neanche gli enti pubblici, che
quindi scenderanno rispetto all'attuale 17,489% a testa delle
Province di Trento e Bolzano.
«Mediocredito sarà controllata
dal credito cooperativo - dice il
direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti - Noi però resteremo dentro con patti parasociali. La necessità di una banca territoriale è stata confermata nella nostra strategia 2015».
E Cassa Centrale senza i crediti alle imprese? Sarà il fulcro della nuova holding del credito
cooperativo del Nord Est. «Anche questo progetto - sottolinea Fracalossi - va avanti».