1 Girolamo Savonarola Il tempo della penitenza

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Girolamo Savonarola

Il tempo della penitenza

Presentiamo qui un brano di una predica in cui Savonarola invita ogni categoria sociale alla penitenza, rivolgendosi direttamente a • un appassionato invito a pentirsi e cambiare vita monaci, sacerdoti, mercanti, madri di famiglia. La tecnica di appellarsi senza mediazioni agli ascoltatori si trova già nelle prediche di san Bernardino da Siena (cfr. cap. III, § 1), ma la bonomia di san Bernardino è ormai venuta meno. L’appello di Savonarola è minaccioso. Lo stile, basato sulla iterazione degli stessi stilemi, ha una insistenza ossessiva, che non lascia scampo. Si noti anche il riferimento al Morgante di Pulci, libro condannato come immorale, alla pari di altre opere dell’Umanesimo ed evidentemente destinato ai “roghi delle vanità”, nei quali si bruciavano in piazza i segni del peccato e della corruzione. È questa una conferma della popolarità del poema di Pulci, ma anche delle contraddizioni che attraversavano la cultura fiorentina nell’ultimo decennio del secolo.

da G. Savonarola,

Prediche e scritti

, a cura di M. Ferrari, Hoepli, Milano 1930.

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Le tue scelleratezze adunque, o Italia, o Roma, o Firenze, le tue empietà, le tue fornicazioni, le tue crudeltà, le tue scelleratezze fanno venire queste tribolazioni. Ecco la causa! E se tu hai trovato la causa di questo male, cercane la medicina.

1 Rimuovi il peccato, che è causa di que sto male; e sarai medicata

quia, remota causa, removetur effectus

.

2 Leva via i peccati, e non ti noce ranno le tribolazioni; e se non fai questo, credi a me, che null’altro ti gioverà. Tu t’inganni, Italia e Firenze, se non credi questo, che ti dico. Null’altro ti può giovare se non la penitenza; fa’ quanto vuoi, tutto sarà invano senza questa: tu lo vedrai.

O sacerdoti, udite le mie parole; o preti, o prelati della Chiesa di Cristo, lasciate i benefici, 3 i quali non potete tenere; lasciate le vostre pompe e i vostri conviti e desinari, i quali fate tanto splendidamente; lasciate, dico… ch’egli è tempo, dico, da far penitenza, ché ne vengano le gran tribolazioni, per le quali Dio vuol racconciar la sua Chiesa.

4 Dite le vostre messe con devozione; altrimenti, se non vorrete intendere quel che vuole Dio, voi alfine perderete i benefici e la vita.

O monaci, lasciate la superfluità delle veste e degli argenti e di tanta grassezza delle vostre badie e benefici. Datevi alla semplicità; e lavorate con le mani vostre come facevano gli antichi monaci, vostri padri e vostri antecessori; 5 altrimenti, se non lo farete volentieri, verrà tempo che lo farete per forza.

O monache, lasciate ancora voi le vostre superfluità; lasciate le vostre simonie, 6 accettate le monache che vengono a star ne vostri monasteri; lasciate tanti apparati 7 quando e tante pompe, quando si sacrano 8 le vostre monache; lasciate i canti figurati; piangete, dico, più pre sto i vostri difetti e i vostri errori; perché vi dico, che viene più presto 9 tempo da piangere che da cantare e da far feste, perché Dio vi punirà se non mutate vita e costumi. Se non lo farete, non vi meravigliate poi se viene lo sterminio e se pericolerà 10 ogni cosa.

O frati miei, a voi dico: lasciate le superfluità e vostre dipinture e vostre frasche.

11 Fate le tonache non con tanta largezza e di panni ben grossi. Con le vostre superfluità non vi accorge te, che togliete le elemosine a’ poveretti? O fratelli, o figliuoli, egli è 12 bisogno di dire aperta mente a questo modo, acciocché nessuno possa poi dire «Io non lo sapevo», e scusarsi. A me è forza dire così, 13

et vae mihi si non evangelizavero!

14 Guai a me, se io nol dicessi! Io vi annunzio, che, se non udirete la voce di Dio, egli vi punirà.

O mercatanti, lasciate le vostre usure, restituite il mal tolto e la roba d’altri; altrimenti voi perderete ogni cosa.

O voi che avete del superfluo, datelo ai poveri, ché non è vostro. Portatelo alla Compagnia di S. Martino, 15 acciocché lo distribuiscano alle povere persone vergognose, 16 che molte volte

1 2 la medicina

:

la cura, il rimedio

quia…effectus

: .

perché, rimossa la causa, sarà rimosso

[

anche

]

l’effetto

; latino.

3

pertura di certe cariche religiose.

4 5 benefici

rinnovarsi].

: rendite ecclesiastiche legate alla co-

dico…Chiesa

perché le grandi sventure derivano da questo dal fatto che Dio vuole restaurare la sua Chiesa

[: inducendola attraverso questi ammonimenti a

antecessori

:

è tempo, dico, di fare penitenza,

(

ne

) : il riferimento è agli ecclesiastici

,

del passato e a una Chiesa non ancora corrotta.

6 7 simonie apparati

: traffici lucrosi di beni ecclesiastici. In questo caso il riferimento è alla concessione, da parte dei conventi, dei voti anche a donne indegne moralmente ma portatrici di una buona dote.

:

cerimonie formali

.

8 9 sacrano

:

consacrano

più presto

:

piuttosto.

.

10 11 12 pericolerà frasche egli è

: :

c’è

.

:

rischierà di cadere in rovina sciocchezze, vanità

.

.

13 A me…così

:

Io non posso fare a meno di dire così

.

14

et vae…evangelizavero

:

e guai a me se non avrò evangelizzato

[: se non avrò predicato il Vangelo]; latino.

15 16 Compagnia di S. Martino

zione delle offerte ai poveri.

persone vergognose

: si tratta di un’as sociazione religiosa che si occupa della distribu : persone rispettabili che vivono con un senso di vergogna e di umilia zione lo stato di povertà in cui si trovano.

Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese

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Il tempo della penitenza

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muoiono di fame; e a voi avanza molto del superfluo. Datelo, dico, a quei Buonuomini di S.

Martino, portatelo là a loro; non dico a me né ai miei frati, perché non tocca a noi distribuire le elemosine ai poverelli. Voi, poveretti, andate da coloro, che distribuiscono le elemosine della città; e sarete sovvenuti.

17 Io vi dico, che chi ha del superfluo lo dia ai poveri; e ancora più oltre vi dico, ch’egli è tempo da dare ancora più che il superfluo.

O sacerdoti, bisogna che io ritorni a voi; io dico dei cattivi, con riverenza sempre dei buoni.

18 Lasciate, dico, quel vizio indicibile; lasciate quel maledetto vizio, che tanto ha provo cato l’ira di Dio sopra di voi; ché, guai, guai a voi! O lussuriosi, vestitevi di cilizio 19 e fate peni tenza, che vi bisogna! O voi, che avete le case vostre piene di vanità e di figure e cose disoneste e libri scellerati e il

Morgante

20 e altri versi contro la fede, portateli a me per farne fuoco o un sacrificio a Dio. E voi, madri, che adornate le vostre figliuole con tanta vanità e superfluità e capigliature, portatele tutte qua a noi per mandarle al fuoco, acciocché, quando verrà l’ira di Dio, non trovi queste cose nelle case vostre. E così comando, come padre vostro. In questo caso, se farete così in queste cose come io v’ho detto, sarete sufficienti 21 voi soli a placare l’ira di Dio: altrimenti non vorrei avervi a dare qualche mala nuova.

22

17 sovvenuti

:

sostenuti, aiutati

.

18

ai

[

O sacerdoti…buoni

sario che io mi rivolga di nuovo a voi; io mi riferisco sacerdoti

]

cattivi,

[

poiché

]

: O sacerdoti, è neces dei buoni parlo sempre con rispetto.

19 cilizio

:

cilicio

, strumento di penitenza fatto a forma di cintura nodosa. La penitenza consisteva nel portarla molto stretta sotto gli abiti e a contatto con la carne.

20 vanità…

Morgante

: si tratta di tutti quegli og getti vani (libri, vesti lussuose, quadri ecc.) che Sa vonarola proponeva di bruciare (i cosiddetti “bru ciamenti della vanità”) perché inutili o dannosi alla morale, come nel caso dell’opera di Pulci o delle opere umaniste in genere.

21 sufficienti

:

in grado

.

22 qualche…nuova

:

qualche cattiva

(

mala

)

no tizia

(

nuova

) [

di sciagura

].

Esercizi

ANALIZZARE 1 Questa predica si basa sulla condanna dei peccati ed esorta al pentimento e a una rigorosa penitenza. Eppure le prediche di Savonarola avevano una grande presa sul pubblico degli ascoltatori. Quali argomenti e quali artifici retorici rendono il suo stile così coinvolgente e drammatico? (cfr. l’uso frequente dei vocativi, degli imperativi, delle esclamative e delle interrogative, delle citazioni bibliche, delle ripetizioni).

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