Torrenti, vegetazione sì ma solo se controllata

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46 .Savona
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 22 OTTOBRE 2014
Torrenti, vegetazione sì
ma solo se controllata
Dibattito aperto sugli effetti delle piante nei corsi d’acqua carsici
Inchiesta
MICHELE COSTANTINI
SAVONA
S
ul caso della vegetazione rigogliosa nei
torrenti savonesi il
dibattito è aperto. Il
Comune, sul caso del
torrente Letimbro continuano ad essere tranquillizzante,
con la rassicurazione che le
piante presenti nell’alveo contribuiscono a rallentare il corso dell’acqua in caso di piena.
Che la vegetazione sia molto fitta è un dato di fatto. Dalla
foce alla zona di Castel S.Agata, Cimavalle, Santuario,
S.Bartolomeo, Riborgo, Pizzuta sino all’abitato di Lavagnola, il Letimbro e una «foresta» di piante spontanee con
canne, cespugli, ailanti, salici,
olmi e una infinità di vegetazione fluviale, che necessita di
alcune spiegazioni e considerazioni tecniche.
La resistenza offerta al moI NUMERI DEL RISCHIO
Letimbro e altri rii
protagonisti di 12
alluvioni in 45 anni
to della corrente dalla vegetazione è un fatto assodato, ma è
anche vero però che le diverse
tipologie di vegetazione, l’altezza, le caratteristiche di
flessibilità, insieme alla quantità, alla larghezza dell’alveo,
alla profondità e alla pendenza del torrente, possono rimettere tutto in discussione,
sino a rivedere le teorie sugli
effetti del deflusso.
Nei corsi d’acqua carsici,
come il Letimbro, dove l’acqua
è presente solo in occasione di
piene significative, la vegetazione si insedia dovunque, anche nelle zone centrali dell’alveo, che in altre circostanze
sarebbero tenute sgombre
dalla costante presenza della
corrente. Si tratta in genere di
canne e arbusti dalla flessibilità elevata e significativa che
aumentano la scabrezza dell’alveo e riducono la velocità
dell’acqua alla foce.
LAVAVETRI ROMENI IN AZIONE IERI IN CITTA’
Puliscono le vetrine
in cambio di un’offerta
«Non c’è lavoro...E insomma
qualche cosa dovevamo inventarci...» Ventitré anni, nazionalità romena, il giovanotto, spazzolone e Glassex (il detersivo liquido per pulire i vetri) in mano, gira per il centro cittadino.
Ecco i lavavetri 2.0. La nuova
generazione non si piazza più
agli incroci e pulire il parabrezza delle auto, ora punta alle vetrine dei negozi. Via Paolo Boselli, mezzogiorno: il giovane si
ferma davanti a una macelleria.
«Posso dare una pulita?». Risposta negativa, anche perchè
la vetrina non ne ha proprio bisogno. Il romeno se ne va via deluso.
«Non ci sono tariffe per il servizio, chiedo solo un’offerta - spiega
- e accetto quello che mi danno.
Ma non è facile... Vengo spesso a
Savona, ma vado anche in provincia...». Intanto il giovanotto
viene raggiunto da altri due colleghi, anche loro con spazzolone e
Glassex. Si dividono le zone e a fine giornata i guadagni. Sono diffidenti, niente nomi niente foto.
Poi però uno ci ripensa e si mette
in posa...La foto? Solo se mi pa[C.V.]
ghi...». Ma gli va male.
ALBISSOLA MARINA INIZIATI I LAVORI
Fognatura, sarà sostituita
la condotta dei Bruciati
Il corso del Letimbro nella zona vicino alla basilica del Santuario, un’area coperta dalla vegetazione
I punti
1
A due passi
dal
Santuario
1 In numerosi tratti la
vegetazione fitta e intricata nasconde totalmente
l’alveo del torrente
2
Sul ponte
vicino
a S. Bernardo
1 Le piante presenti nel-
l’alveo sono canne, cespugli, ailanti, salici e olmi senza soluzione di continuità
3
L’alveo
verso
la foce
1 La vegetazione alla fo-
ce non rappresenta un particolare rischio in caso di
piena del torrente
Insieme a questa vegetazione però è presente anche quella
arborea con altezza elevata ed
elasticità limitata se non rigida,
che rappresenta un rischio potenziale in caso di piena. Insomma, il corretto approccio al problema, non è quello di procedere ad inutili tagli generalizzati
della vegetazione o di lasciarla
crescere senza controllo. La soluzione va ricercata nella gestione corretta e selettiva delle
piante fluviali, eliminando quelle morte, ammalate, pericolanti, debolmente radicate, vecchie e pronte a cadere alla prima spinta.
Tutte condizioni queste che,
in caso di piena del torrente,
possono favorire la formazione
di pericolose «dighe» allo scorrimento dell’acqua, dagli effetti
devastanti. Insomma, la presenza della vegetazione nel torrente, va soprattutto gestita
correttamente, con un suo periodico trattamento manutentivo di disboscamento selettivo.
E poi, oltre al Letimbro e al Lavanestro che scorre nella vallata opposta lungo la strada provinciale del Piemonte, ci sono
anche i numerosi rii che attraversano la città, da Legino al
confine con Albissola Marina,
molti dei quali «sotterranei»
nascosti da case e strade, tutti
dai nomi purtroppo noti per
aver provocato insieme al Letimbro ben 12 alluvioni negli ultimi 45 anni.
Sono iniziati i lavori di sostituzione della condotta fognaria di
via Bruciati, il lungostrada che
scende accanto a largo Arcobaleno, nel quartiere collinare di
Albissola Marina. Da tempo gli
abitanti chiedono l’intervento
sugli impianti perché spesso avvengono fuoriuscite di liquami
fognari. Luigi Silvestro, assessore ai Lavori pubblici, dichiara: «Il perdurare del problema
può essere pericoloso sia per la
salute pubblica sia per danni al
decoro pubblico. Con l’ufficio
manutenzione municipale, ab-
biamo fatto eseguire un’ispezione
al tratto di condotta in esame per
verificare la consistenza del danno. Considerando l'impianto è
piuttosto datato e la difficile localizzazione della perdita, abbiamo
ritenuto di sostituire l’intero tratto di fognatura per uno sviluppo
di circa trenta metri lineari, compreso l’allaccio della stessa alla
rete pubblica a monte e a valle
dell’intervento». L’intervento è
eseguito dalla ditta «Olivieri Carlo» di Albisola Superiore. Il costo
complessivo preventivato è di circa otto mila euro.
[M.PI.,]
SCALETTO DELLE FORNACI
Proteste per la fermata senza riparo
1 Sono molti i cittadini che protestano per le condizioni della fer-
mata alle Fornaci, davanti allo Scaletto. Da alcune settimane infatti,
manca una protezione laterale. Nei giorni di maltempo, la struttura in
acciaio inossidabile e vetro, più bella che pratica, non ha consentito ai
viaggiatori in attesa, di ripararsi dalla pioggia e dal vento.
[M.C.]