scarica il giornale sul tuo computer ()

Download Report

Transcript scarica il giornale sul tuo computer ()

Anno V n° 3-4-5-6-7 Luglio 2014
Dir. Resp. Rocco Toma
Maglie, Madonna delle Grazie
Il restauro della discordia
Pag. 2
Città Futura Luglio 2014
Petizione a Laura Boldrini e Beppe Grillo
REGOLAMENTATE I CANNABIS SOCIAL CLUB
M
i chiamo Laura Lubelli, ho 23
anni e sono una studentessa di Scienze
Politiche, dell'Università del Salento
con la passione per il giornalismo e proprio questa passione mi ha portato a indirizzare la petizione a Laura Boldrini e
Beppe Grillo, i due più grandi personaggi presenti sul palco della politica
italiana che io personalmente stimo, gli
unici che rendono la mia personale passione per la politica un sogno e non
un'utopia.
È certo che solo le montagne non si incontrano mai, ma credo che su certe
questioni le montagne parlino col vento,
messaggero di verità e ingiustizie.
Sicuramente la politica estera, le emergenze internazionali e le riforme costituzionali sono più importanti della
regolamentazione dei Cannabis Social
Club, ma vi assicuro che mentre siete
impegnati a discutere dei maxi-problemi, la precarietà non fa che sviluppare la micro criminalità organizzata.
Dunque, considerando che il nostro sviluppo economico è legato all'inseri-
mento del nostro Paese in un circuito internazionale sarebbe giusto depenalizzare ulteriormente il consumo di
cannabis e regolamentare i Cannabis
Social Club per uso ludico, perché:
- la maggioranza dei paesi europei ha
depenalizzato il consumo e la produzione di cannabis,
- la regolamentazione avrebbe una ricaduta positiva sul dramma italiano: l'occupazione, creando contratti a tempo
determinato e indeterminato o contratti
di prestazioni occasionali,
-le tasse e i salari del settore rilancerebbero l'economia ufficiale divenendo un
sintomo di ripresa economica,
-i giovani come noi, le nostre precarie
generazioni, smetterebbero di essere
considerati criminali per uno spinello,
-le associazioni e i privati potranno produrre e comprare presso produttori riconosciuti senza paura di essere arrestati
ingiustamente, di essere privati della
propria libertà senza compiere un reato,
-i proventi di un sistema associativo basterebbero per alimentare una politica di
educazione sanitaria che comprenda
una prevenzione oggettiva e la riduzione
La punizione
infinita
di Francesco Tronci
Sono passati più di cinque anni
dall’Operazione “Piombo fuso”
del dicembre 2008. Ancora una
volta il refrain mediatico è sempre
lo stesso: Israele si sta difendendo
da una minaccia. Lo si è detto tante
volte, ed è il caso di ripeterlo: non
è esattamente così. Questa volta il
governo di Israele ha approfittato
del ritrovamento dei corpi senza
vita dei tre ragazzi israeliani, un
rapimento in cui Hamas non è probabilmente coinvolta in modo diretto, per accelerare una strategia
non recente: indebolire il movimento islamico e annettere l’Area
C (il territorio palestinese sotto
controllo militare e civile israe-
liano) al proprio Stato. In 7 giorni
si contano 184 morti e 1200 feriti
palestinesi, in gran parte civili innocenti, in spregio a qualsiasi legalità internazionale, nel silenzio
scandaloso dell’Unione Europea e
nell’acquiescenza degli USA. Nel
movimento sionista, e poi in
Israele, i problemi della sicurezza
erano indicati con un metatermine,
bitachon in ebraico, usato per riferirsi a questioni molto diverse e per
giustificare numerose politiche di
fondo, inclusa la politica adottata
contro la popolazione palestinese
locale, ritenuta da sempre un pericolo per l’omogeneità etnica e
quindi per l’esistenza stessa dello
Stato come stato a maggioranza
ebraica. Il nocciolo della questione
resta sempre lo stesso, ovvero quale
pace si vuole come soluzione al
conflitto israelo-palestinese. Biso-
dei rischi legati all’assunzione di tutte le
droghe.
Perché regolamentare?
La depenalizzazione del consumo (insieme alla tolleranza per l’auto-produzione)
è
solo
una
misura
d’accompagnamento di questo fenomeno
sociale di massa. Reintegra la cannabis
nella sfera del privato, abbassa la pressione della polizia e della società soprattutto verso i giovani e favorisce un
dialogo costruttivo sulla salute pubblica.
Un organismo di controllo effettuerà le
analisi e le inchieste volte a garantire
l’integrità della catena. Le forze di polizia e l’amministrazione fiscale manterranno il loro ruolo nella repressione del
mercato di contrabbando e nel far rispettare le regole della tolleranza. Le
autorità potranno limitare il numero di
deroghe per le coltivazioni.
Firmate è importante! È un diritto da
conquistare, una libertà da garantire, un
obiettivo per evitare ingiusti e inutili arresti o abusi di potere!
A mio fratello, ai miei amici.
http://www.change.org/it/petizioni/regolamentate-i-cannabis-social-clubs
gna abbandonare il paradigma di
una pace basata sulla soluzione dei
due stati e concentrarsi sul vero
problema: l’ideologia dello Stato
ebraico, il sionismo, e la sua natura
etnica. E quindi l’antico problema
dell’ingiustizia storica compiuta
dal movimento sionista verso i nativi palestinesi e perpetuata dallo
Stato israeliano. La verità è che
l'idea di pace, come si leggeva sul
quotidiano israeliano Haaretz, è
un'idea vuota: «Il "campo della
pace" israeliano è crollato perché
l'idea della pace non è la soluzione
del conflitto in cui ci troviamo invischiati ». E sottolineava: « Prima
la giustizia, dopo la pace». Tutti i
popoli oppressi hanno sempre suscitato simpatia nel corso del XX
secolo. E allora la domanda è sempre la stessa: perché nessuna simpatia per i palestinesi?
Città Futura Direttore Responsabile Rocco Toma
Registro Tribunale di Lecce n° 1068 del 15/09/2010 Redazione: Vicinale S. Rocco s.n. Melpignano
Editore: Rocco Toma Melpignano - Stampa: AGF ARTICA Srl Via Malta, 186 Muro Leccese
Città Futura Luglio 2014
Succhi sonno
di Tebe Toma
Succhi sonno
dalle mie orbite
come
siringa ingorda.
Esanime
sul giaciglio,
sono fachiro
trafitto in ogni dove
dalla tua assenza.
pag. 3
Bruno Toma
Via N. Ferramosca, 84 73024 Maglie
Tel.0836.423833
Pag. 4
Città Futura Luglio 2014
Scorrano:La sanità che funziona
Cardiologia, reparto d’eccellenza
Il comandante della Costa Magica: “Sono rimasto impressionato
dalla bravura dei sanitari. Mi sono sentito subito al sicuro”
A sx l’Ospedale di Scorrano e il dott. Vilei, a dx la nave Costa Magica e il comandante Palomba
L
di Giovanni Delle Donne
a brutta avventura è
ormai soltanto un ricordo.
L’infarto, arrivato inaspettato
mentre la nave da crociera solcava l’Adriatico all’altezza del
canale di Otranto, non ha lasciato segni. E così, dopo una
settimana di soggiorno forzato
nel reparto di Cardiologia
dell’ospedale Veris Delli
Ponti di Scorrano, Severino
Palomba, comandante della
Costa Magica, ha potuto fare
ritorno nella sua casa di
Lucca. Il comandante è partito
portandosi dietro il ricordo di
«una accoglienza fantastica» e
la promessa di «tornare al più
presto in questa parte della penisola che mi ha lasciato a
bocca aperta per l’ospitalità
della sua gente e per l’alta
professionalità del reparto di
Cardiologia dell’ospedale di
Scorrano». Insomma, il Salento è riuscito a fare una bella
figura con un ospite speciale;
e non solo per le sue ricchezze
Città Futura Luglio 2014
naturali e umane. A dare
un’ottima prova di sè è stata
anche quell’assistenza sanitaria spesso al centro di critiche
feroci ed a volte ingiuste.
Come è noto, il comandante
Palomba si è sentito male
mentre la Costa Magica navigava di notte al largo di
Otranto diretta a Dubrovnik,
una delle tappe della crociera
estiva nell’Adriatico e in Grecia. Un malore che ha fatto
scattare le operazioni di soccorso.
Da Otranto sono arrivate diverse motovedette della Capitaneria di porto con a bordo
alcuni operatori del 118. Il comandante è stato portato a
terra e da Otranto trasferito
con un’ambulanza del 118 nell’ospedale di Scorrano, dove è
stato accolto al pronto soccorso e poi ricoverato nel reparto di Cardiologia diretto dal
dottore Eugenio Vilei. Dopo
una settimana di indagini e di
cure, il comandate Palomba è
stato dimesso, perfettamente
guarito. «Fortunatamente conferma il dottore Vilei - il
malore non ha lasciato esiti».
Prima di partire per Lucca, il
comandante Palomba ha voluto esprimere tutta la sua soddisfazione per l’esito del
soggiorno salentino.
«Probabilmente - dice - sarò
l’unico caso di un paziente che
lascia l’ospedale a malincuore.
Ma qui ho trovato un’assi-
stenza eccellente e sono stato
trattato in maniera fantastica.
Sono stato veramente fortunato a sentirmi male mentre
navigavamo nel canale di
Otranto».
Come sta, adesso, comandante?
«Molto bene, anche se avrò
bisogno di un lungo periodo di
riposo prima di imbarcarmi
nuovamente.
Ora torno ad Altoposcio, in
provincia di Lucca, dove abito
con la mia famiglia, ma porto
con me il ricordo di una terra
bellissima e di gente fantastica. Questa parte dell’Italia
mi mancava, l’ho scoperta per
caso e ci tornerò appena possibile con la mia famiglia per
potermela godere pienamente».
Sembra entusiasta di questa
sua avventura, eppure non
ha passato sette giorni in albergo ma nel letto di un
ospedale.
«Ho girato molti ospedali, ho
tantissimi amici medici, ma a
Scorrano sono rimasto sbalordito. Mi ha impressionato
tutto, dagli operatori del 118
che mi hanno preso in carico
sulla nave, a quelli del pronto
soccorso del Veris Delli Ponti.
Mi sono sentito subito al sicuro. E poi voglio sottolineare
l’encomiabile lavoro di Cardiologia con il primario, dottore
Eugenio
Vilei,
professionista di altissimo li-
vello e uomo straordinario.
Ma tutti sono stati fantastici e
li voglio ringraziare: dalla
dottoressa Giovanna Preite
che mi ha accolto, a Leo Marzano, Lino Palma, Antonella
Gargano, Luigi Urso, Tiziana
Altavilla, Ornella De Donno,
Maria Rosaria De Jaco. E
spero di non aver dimenticato
nessuno. Non mi hanno mai
fatto sentire un numero.
Lei parla con entusiasmo
dell’ospedale ma anche di
questa terra. Cosa l’ha colpito?
«Il rapporto umano. Appena
appresa la notizia del mio malore, la Costa ha inviato
un’auto a Torre del Greco,
dove sono nato, per prelevare
i miei genitori ed accompagnarli nel Salento dove sono
stati sistemati in un albergo di
Maglie. Si sono trovati benissimo, la gente li ha subito considerati parte della comunità,
come se li conoscessero da
sempre. Ogni mattina mia
madre è andata in chiesa e
tutti a salutarla come fosse
una vecchia amica. Siamo
commossi. Veramente il Salento è terra di accoglienza.
Torneremo molto presto».
Il comandante Palomba manterrà certamente la promessa.
E chissà che la sua avventura
non suggerisca a Costa di scegliere il Salento come tappa di
una delle sue crociere nel Mediterraneo.
Pag. 5
Com’eravamo
La bella tesina di Davide
E
di Umberto Marsella
ra latitante dal giorno in cui
si era sentita ingiustamente maltrattata. Barbara con un gesto di grande
affetto era riuscita a individuarla,
rianimarla e ad infonderle quella
salutare dose di coraggio che si
conviene ad una rispettabile tesina
d’esame di (oramai decomposta)
maturità. Così, inaspettatamente,
ma con emozione paragonabile solo
ad una passeggiata sulla litoranea
Otranto-Leuca in Gilera 125,
LE71372 (scomparsa nel 1975),
quello scritto titolato “La questione
meridionale” ora me lo ritrovavo
sotto il piatto di uno di quei pranzi
natalizi che poi ti rendono difficile
la stazione… eretta.
Appariva, tutto sommato, in buona
salute, solo un po’ appesantita dalle
numerose annotazioni apportate dal
commissario-inquisitore-revisionista che aveva confuso me e la mia
compagna di scuola, amica e co-autrice della tesina, per due studenti
universitari. Ma non deve sembrare
stravagante o esagerato tanto coinvolgimento per quell’originale letterina di Natale.
Infatti ogni scrittura è parlante: in
qualche modo ci descrive, ci racconta: già il tema intrecciava l’inquietudine politica di quegli anni,
l’interesse viscerale per le storie e
sottostorie dei luoghi dove non eravamo ancora nati, senza dimenticare (perché no) le pause in estasi
contemplativa degli irripetibili, meravigliosamente ustionanti rustici
del bar Loiacono, serviti in una nu-
Dialogo Insegnante-Alunni negli anni ‘70
vola di noce moscata dall’inossidabile Gino, raro esempio di longevità
lavorativa(più di 50 anni di servizio).
Purtroppo (ora me ne rendo conto)
quei“36 ”fogli dattiloscritti non riuscivano ad andare oltre il dovere
scolastico: senza personalità e pallidi di fantasia si ingolfavano e con
il ritmo di un bradipo finivano
nell’inciampare … nella noia .
Avrei voluto scrivere la tesina di
Davide.
Davide ha concluso con lode il
Liceo. E’ un ragazzo alto, occhi
chiari aspetto nordico e simpatia
mediterranea. Ha il sorriso misurato e i gesti essenziali ed eleganti
di chi pensa in modo lineare, senza
fronzoli, senza contorsionismi.
Forse perché solo a chi ha un lato
oscuro le cose non sembrano mai
limpide e perfette. Ha due fratelli,
due genitori come si deve e una
grande attrazione per il calcio. Un
gioco che ha praticato e che continua ad esprimere ad alti livelli estetici con lo stile di un Lord e una
gestualità lieve. Così, senza alcun
vezzo egocentrico, ha impaginato i
suoi “pensieri e parole” appassionati e ha dato forma alla tesina
d’esame: “Il calciatore nuovo poeta
decadente”.
E’ partito dal saggio: “Il calcio “è”
un linguaggio con i suoi poeti e
prosatori” di Pier Paolo Pasolini, in
cui l’autore mette in relazione le
Bruno Toma
componenti del linguaggio con le
peculiarità di uno sport tra i più
amati e praticati soffermandosi, in
particolare, sulla distinzione tra calcio “in prosa”, basato sul gioco collettivo e schematizzato e il calcio
“in poesia” .
I “momenti poetici”, secondo l’autore, infatti, sono le giocate dei calciatori: dribbling, passaggi e
soprattutto la più esaltante, il goal.
Davide condivide questa visione
portando a modello ideale il calcio
“poetico” tipico della nazionale
brasiliana (amatissimo dalla buonanima di Gino Metto) che non presuppone nessuno schema a cui i
calciatori devono attenersi e permette l’esaltazione di ogni singolo
calciatore tanto che il goal può essere inventato da chiunque e da
qualunque posizione.
Se dribbling e goal sono momenti
individualistici-poetici del calcio,
ecco quindi che il calcio brasiliano
è un calcio “in poesia”.
Questa prospettiva pasoliniana calcio-poesia porta Davide ad identificare la figura del calciatore nel
poeta decadente. Il calciatore ambisce ad essere ricordato (come Maradona che tutti ricordano perché
segnò smarcando tutta la squadra
avversaria, incluso il portiere) e, per
raggiungere questo scopo, deve superare la razionalità degli schemi
fissi, che tendono a limitare la sua
originalità e la sua individualità.
Al di là dei paragoni, l’avrei voluta
così la mia tesina: poetica e intelligente. Ispirata come quella di Davide dallo stesso magnetismo per il
calcio e impegnata a dipingere con
colori accesi, come si deve fare in
un’età di mezzo, la grande passione
che ognuno di noi si porta nel
cuore. Perché quel gioco artigianale
e spontaneo di provincia era per me
e per gli altri compagni uno dei
quotidiani pensieri sin dalla prima
media. A fine Liceo gli Assi Maglie, incredibilmente, avevano raggiunto mete ed emozioni in campo
nazionale inimmaginabili e indescrivibili.
Avrei potuto dire, perciò, del calcio
“poetico” e “corale”, quello coccolato in tanti anni, fuori dagli schemi
fissi, “a memoria”, o disquisire
della democrazia dello “spogliatoio” dove si diventa davvero tutti
uguali e solidali “a vita”. Avrei potuto coniugare questo interesse
“leggero” con qualcosa di più
“serio” perché nel rettangolo di
prato (allora di sansa) inviolabile,
in queste liturgie che coinvolgono
atleti e spettatori, sacrificatori e fedeli, c’è sempre stato spazio per
quella che ci si ostina a chiamare “
politica”.
Forse, anzi sicuramente, non sarei
riuscito a coinvolgere Barbara in
questo gioco. Ne avremmo parlato
e discusso, comunque, nelle pause
o nella sua Renault 4 dopo le improvvise partenze effettuate senza
accertarsi se eravamo tutti completamente artigliati a bordo o mancava ancora qualche gamba, piede
o lobo d’orecchio. D’accordo sull’aspetto fantasioso e dirompente di
questo ipotetico elaborato nei riguardi del conformismo intellettuale ma persuasa di quel
“codicillo” non scritto che vede lo
sport, corporeità e dintorni argomenti minori, comunque indegni di
un esame di stato.
Non erano altri tempi. Questi tic
culturali continuano a disturbare
tanti docenti e commissari “illuminati”. Pacienza!
Fotografo
Pag. 6
Bruno Toma Via N. Ferramosca, 84 73024 Maglie tel.0836.423833
Città Futura Luglio 2014
Poggiardo:Il teatro di agosto
Salvatore Della Villa mattatore indiscusso
A
Di Salvatore Ciriolo
...e il 25 agosto è di scena Giorgio Albertazzi
Poggiardo il teatro fa rima con Della
Villa. Al noto attore, regista e musicista salentino,
infatti, l’amministrazione
comunale ha affidato l’organizzazione delle pièces
teatrali che si terranno nel
mese di agosto e la direzione artistica del “Baxta
Festival”, in quella che si
profila come una collaborazione destinata a proseguire anche oltre la
stagione estiva. Si inizia,
dunque, martedì 5 agosto
in piazza Giovanni Paolo
II (piazzetta chiesa) con la
rappresentazione de “Il
piccolo principe”, scritto
da Antoine de Saint-Exupéry per l’adattamento e
la regia di Della Villa ed
interpretato da un cast di
attori costituito, oltre che
dallo stesso Della Villa,
da Gabriele Martano, Rebecca Metcalf, Matteo
Padula, Sara Perrone, Ti-
ziano Caggese, Domingo
Nisi, Otto Marco Mercante, Dario Cadei, Silvia
Lodi e dall’attore poggiardese Angelo Longo,
con musiche originari firmate da Gianluigi Antonaci. Per sabato 16
agosto, sempre nel centro
storico di Poggiardo, avrà
luogo una riflessione sulla
solitudine che si sviluppa
tra poesia, cinema e musica, grazie alle note del
pianoforte della musicista, apprezzata a livello
internazionale, Valeria
Vetruccio. “L’uomo solo”
è il titolo di questa riflessione che, ripescando
anche dal contributo fornito al tema da grandi autori che vanno da
Giacomo Leopardi a Fabrizio De Andrè, rappresenta un elogio alla
solitudine, pensata non
come
emarginazione
bensì come scelta compiuta dall’uomo per ritrovare se stesso. Per il 25
agosto, invece, quale
prima serata del Baxta Fe-
stival, sarà di scena sull’area archeologica dei
Santi Stefani di Vaste una
delle icone del teatro nazionale: Giorgio Albertazzi. Il famoso attore e
regista porterà in scena le
gesta leggendarie compiute da personaggi mitologici Achille, Ulisse ed
Enea, con lo spettacolo
“Miti ed eroi”. Il 28 agosto, in piazza Dante a
Vaste, invece, il Teatro di
Brigitte, per la regia di
Della Villa, manderà in
scena “Difetti di coppia”,
una commedia che traccia
un percorso che passa dall’umorismo paradossale
di Eduardo De Filippo a
quello più amaro di Peppino. Per il 29 agosto, infine, sempre sull’area
archeologica di Vaste, è
prevista la seconda serata
del Baxta Festival in cui
dovrebbe - lo spettacolo è
ancora provvisorio al momento in cui si scrive –
essere proposto il dramma
satiresco di Euripide dal
titolo “Il ciclope”.
Giorgio Albertazzi, Salvatore Della Villa
e sotto “Il Piccolo Principe”
Dario Morganti nuovo presidente
Maglie - Rinnovate le cariche dell’Associazione Artigiani
Oronzino Leucci confermato alla Cooperativa di Garanzia
Redazione
Dario Morganti è il nuovo presidente
dell’associazione degli artigiani di Maglie. E per Oronzino Leucci arriva la
conferma a capo della cooperativa di
garanzia Artigiani e P.M.I. di Terra
D’Otranto.
Il rinnovo delle cariche sociali si è
svolto nei giorni scorsi ed ha visto, oltre
alle nomine dei presidenti, anche quelle
dei consigli direttivi. Per l’associazione
degli artigiani sono stati eletti Giuseppe
De Pascalis Giuseppe (Vice Presidente), Carmelo Blasi (Segretario),
Claudio Congedo, Marcello Costa,
Giuseppe Mengoli, Rocco Portaluri,
Antonio Rizzo, Salvatore Tamborino.
I consiglieri aggiuntivi di diritto sono
Giuseppe Botrugno, Giuseppe Pe-
Città Futura Luglio 2014
trucci, Sergio GianNel corso degli anni,
naccari.
è diventata punto di
Per la cooperativa di
riferimento per le imgaranzia, invece, il
prese artigiane della
vicepresidente è Giocittà e dei paesi vivanni Rollo, Mauricini. Fra le tante attizio Agrosì, Giuseppe
vità promosse a
Botrugno, Marcello
favore delle aziende:
Melcore,
Dario
mostre artigianali,
Morganti, Giuseppe
servizi di consulenza
Petrucci.
aziendale e del laL’associazione Artivoro, attività di patrogiani di Maglie, che
nato, Caf, spicca la
Dario Morganti
oggi conta circa 700
creazione della cooiscritti e aderisce alla
perativa di garanzia,
Confartigianato imprese di Lecce, è nata nel 1978 per fornire assistenza e
nata allla fine degli anni cinquanta al- consulenza al credito agevolato e fortel’interno dell’Azione Cattolica ed ha mente voluta dall’allora giovane imaderito sin da subito all’ACAI (Asso- prenditore Oronzino Leucci e da un
ciazione Cristiana Artigiani italiani). piccolo gruppo di artigiani.
Pag. 7
Muro Leccese: campagna elettorale infinita
Continua la “guerra di manifesti”
I
di Vincenzo Miggiano
n città si respira l’aria della
campagna elettorale. E l'impressione è che continui la campagna elettorale e la “battaglia”
in vista delle prossime elezioni
regionali sia solo all'inizio. I
manifesti affissi in questi giorni
sarebbero, insomma, un anticipo dei manifesti elettorali. La
guerra di manifesti tra opposizioni e maggioranza a distanza
di pochissimi giorni evidenzia,
con forza, la questione della
qualità della vita dei cittadini e
del loro diritto alla salute.
Credo che la questione ambientale non appartenga a questo o
quel gruppo politico, ma che investa direttamente tutti i cittadini. Come questione di
rilevanza collettiva le decisioni
connesse all'ambiente vanno
prese con la maggiore discussione e con il maggiore consenso possibile. Il luogo
principe della democrazia e
della composizione dei punti di
vista è il consiglio comunale.
Sarebbe opportuno, quindi, che
la giunta recepisse le indicazioni e le linee guida del consiglio, applicandole. Sul tema
della salvaguardia della salute
io sono disponibilissimo ad impegnarmi in prima persona, così
come tutta la redazione del periodico Città Futura, composta
anch'essa da padri di famiglia
che hanno a cuore la salute dei
propri figli. Di fronte ad un
tema così delicato andare avanti
da soli in silenzio, arroccati nei
propri uffici, con una media di
pochissime delibere ad ogni
giunta, come fa la politica o meglio partitica, o fare manifesti
pubblici non sempre letti, non è
una buona idea. Bisogna organizzare dei dibattiti pubblici per
tranquillizzare tutti i cittadini,
turisti compresi, che negli ulpag. 8
La guerra di manifesti, campagna elettorale senza fine
timi anni maggiormente vengono e comprano case nella nostra splendida Muro Leccese.
Un ulteriore punto su cui soffermarsi è il dato relativo all’ambiente: nel nostro comune
maggiore è il legame affettivo
con il territorio e minore è la
percezione di un turismo come
dannoso per l’ambiente. In realtà ci saremmo aspettati, una
maggiore preoccupazione per
un eventuale degrado ambientale dovuto al turismo, è invece
emerso senza distinzione di genere, che i muresi vedessero il
loro ambiente come già “deturpato” così che anche se dovesse
svilupparsi un maggior turismo
questo non potrebbe arrecare
ulteriori danni al territorio. In
democrazia la verità è rivoluzionaria. Ognuno ha la propria.
Però non creiamo allarmismi e
facciamo chiarezza! Molti cittadini chiedono che cosa è un deposimetro: apparecchio per la
determinazione quantitativa
delle polveri che si depositano
liberamente nell’atmosfera. È
costituito da un recipiente
aperto superiormente e avente il
fondo formato da materiale fibroso che trattiene la polvere;
quest’ultima viene poi recuperata mediante lavaggio del
fondo fibroso. Il deposimetro
con buona pace di tutti è stato
rimesso al suo posto sul terrazzo del Centro Anziani. Il
gruppo consigliare Vivere Muro
che in passato ha dovuto pagare
l’urgenza per le affissioni di Sabato dichiara: Oggi sabato 12
luglio 2014 apprendiamo con
stupore, ma nel contempo con
ns favorevole riscontro che gli
uffici comunali hanno modificato quella regola che impediva
le affissioni di manifesti di
gruppi politici nella giornata di
sabato ( senza il pagamento dei
diritti di urgenza). La Città di
Muro Leccese però vuole che
questa sia l'occasione del cambiamento, vuole una nuova vivibilità per uomini, donne,
bambini, anziani che vogliono
camminare, correre, vivere
negli spazi di questa bellissima
città ritrovando un'aria e un respiro ormai dimenticati. Tre
manifesti non basteranno forse
neanche a farci uscire dal dubbio, ma sono un inizio dal quale
partire per provvedimenti seri,
strutturali, che guardino al futuro di questa città, per provare
a farla finalmente rivivere. La
vita, si sa, comincia sempre con
un respiro. Buone vacanze ai
lettori!
Città Futura Luglio 2014
Alleanze:tutto in alto mare
Maglie-Elezioni amministrative primavera 2015
F
di Cosimo Giannuzzi
ra circa un anno si terranno a
Maglie le elezioni amministrative.
In quell’occasione si fronteggeranno quelle alleanze che condividono programma e progetto
organizzativo. L’interrogativo che
sin da oggi occorre porsi è: come
sarà scelto chi dovrà rappresentarci? Nel centro destra sembra
ormai consolidata l’idea che la
scelta del candidato a sindaco e dei
candidati consiglieri debba avvenire in conformità a un’investitura
da parte degli organismi dirigenziali del partito di appartenenza. E
nel centro sinistra? Percorrere la
strada del centro destra sarebbe un
suicidio perché in questi anni tale
schieramento non ha saputo darsi
uno strumento di democrazia in
grado di fare chiarezza su tanti
aspetti della rappresentanza. Questo strumento sono le primarie di
coalizione perché sono ritenute
una vera occasione di condivisione, di approfondimento e di dibattito politico. C’è ancora il
tempo per fissare le regole sul
quando e sul come si dovranno
svolgere e soprattutto il partito con
maggiore peso elettorale, dovrà
farsi carico di coinvolgere altre
forze politiche, movimenti e associazioni che intendono partecipare
a questa competizione, chiamandoli a indicare i propri rappresen-
Quale futuro politico per Chirilli e Fitto?
tanti nella scelta del candidato a
sindaco, a esprimere le proprie
idee per la formazione del programma da sottoporre al giudizio
della collettività e a suggerirne le
strategie elettorali. Il P.D. ha in
questi giorni mostrato interesse per
le primarie di coalizione al fine di
favorire la nascita di uno schieramento in grado di guidare un’alternativa al centrodestra. Non è
escluso che entrambe le coalizioni
si presenteranno come liste civiche. Il cambiamento del sistema
elettivo del Comune di Maglie,
causato dalla diminuzione del numero di abitanti (meno di 15.000),
impone un voto col sistema maggioritario per il sindaco e per il
consiglio comunale. Questa procedura richiede un solo turno che assegna la vittoria al candidato che
ha ottenuto il maggior numero di
voti, anche se essi non rappresentano la maggioranza assoluta
(anche meno del 50%). La lista associata al candidato sindaco vincente ottiene i due terzi dei seggi
del consiglio, il resto dei seggi è
distribuito proporzionalmente tra
le altre liste. In ogni lista è eletto il
candidato sindaco e chi ha ottenuto
più voti di preferenza. Nelle scorse
Bruno Toma
elezioni amministrative che si tennero col sistema elettorale maggioritario a doppio turno, fu proprio la
mancata adozione dello strumento
delle primarie a privare la coalizione di centrosinistra della possibilità di presentare uno scenario
diverso da quello che le arrecò
l’insuccesso non approdando al secondo turno per una manciata di
voti. Si dovrebbe entrare nella logica del superamento del “partito”
improponibile in una situazione di
tipo maggioritario. Tutti gli attori
dovrebbero trovare posto in uno
dei due schieramenti. Tertium non
datur, in altre parole una terza soluzione non esiste salvo che non
s’intende partecipare alla competizione per rappresentare una realtà
che non trova alcuna collocazione.
Avrebbero un senso, le cosiddette
liste di disturbo, come sono definite quelle liste che in teoria difficilmente
potrebbero
avere
successo, qualora esistesse la possibilità di apparentamento al secondo turno, ma questo non potrà
più avvenire non essendo previsto,
nel sistema maggioritario, come
già detto, il ballottaggio. L’interrogativo più interessante è sapere
cosa farà il Movimento delle 5
stelle o meglio i movimenti delle 5
stelle perché a Maglie ne sono sorti
due. Quale sarà la loro collocazione? Si alleeranno i due movimenti per proporre un terzo polo o
cercheranno una collocazione all’interno degli altri schieramenti?
E’ difficile ancora dirlo. Un’altra
incognita è costituita dal N.C.D.
(Nuovo Centro Destra) il partito
fondato da Alfano e capeggiato a
Maglie dall’ex sen. Chirilli. Ritornerà nello schieramento di centrodestra da dove proviene o
praticherà altre strade? E’ evidente
che l’andamento delle elezioni europee è stata la cartina di tornasole
per disegnare lo scenario delle alleanze nella competizione elettorale.
Queste
considerazioni
valgono anche per SEL se si riproporrà anche a livello locale la coalizione governativa che vede il
P.D. alleato con il N.C.D. Il collante per le varie componenti esistenti, è il programma la cui
condivisione potrebbe consentire il
superamento dei distinguo e delle
ideologie. Potrà avvenire? Anche
la formazione della lista dovrebbe
suggerire un approccio pragmatico
per accogliere quelle sensibilità capaci di rappresentare tutti i settori
della collettività. Per esempio la
rappresentanza di genere dovrebbe
essere accolta dagli schieramenti
che si presenteranno per dare un
segno anche a livello locale del
cambiamento che si attende dalla
politica, un obiettivo che potrebbe
divenire un motivo di coesione. Infine una variabile da sempre sottovalutata ma che potrebbe divenire
dirompente è costituita dalle astensioni. Pur non esprimendo una rappresentanza, esse simboleggiano il
disgusto per i politici e per il loro
ruolo nella gestione del bene comune, che li ha visti troppo spesso
rincorrere gli interessi personali.
Fotografo
Città Futura Luglio 2014
Bruno Toma Via N. Ferramosca, 84 73024 Maglie tel.0836.423833
Pag. 9
Maglie: Suoli della Copersalento, quale destino?
Dall’incompatibilità alla Ecobio
N
di Antonio Giannuzzi
on si è ancora risolta, la
tanto reclamata e contestata incompatibilità nella quale è incappato il
Sindaco, per la sua doppia o tripla
funzione tra sindaco di Maglie in
quanto tale, componente dell’assemblea dell’ASI (Area di Sviluppo
Industriale) e Direttore Generale
della stessa ASI; come dire: controllore e controllato, in un ente
sempre più presente nelle scelte,
anche della nostra amministrazione.
Avrebbe fatto bene, il Sindaco, ad
accogliere il nostro invito a dimettersi, per rispetto anche dei cittadini
che gli hanno data fiducia, ingannati da un atteggiamento egoistico,
non perseguibile solo in virtù di una
recente sopravvenuta norma, che
consente di rimandare la soluzione
del cumolo degli incarichi incompatibili, voluto da quella politica
contestata e condannata dai cittadini italiani.
C’è l’incompatibilità, tanto che, alcune scelte fatte come sindaco,
V
hanno finito per arrecare danno
all’amministrazione, a causa, per
esempio, dalla condanna del TAR
Puglia, per la faccenda del cavalcavia sulla statale 16.
Non ancora risolta, dicevamo questa incompatibilità, che già si è palesato un altro problema, che vede
ancora il Sindaco, in una situazione
di contestabile atteggiamento a proposito della possibile costruzione ,
sulle aree del ex Copersalento, di
un nuovo impianto di compostaggio di rifiuti e produzione di energia, che non ci farebbe stare
tranquilli, visto che quell’area, non
è stata mai bonificata, nonostante i
tanti problemi causati dai pesanti
indici epidemiologici, rilevati sul
nostro territorio. La costruzione
sull’area della ex Copersalento, alla
quale ci riferiamo, è quella che la
minoranza, ha contestato nel Consiglio Comunale del 26 giugno,
dove avevamo proposto un OdG
che, senza entrare nel merito tecnico, chiedeva, con forza, l’applica-
zione delle indicazioni scientifiche,
che suggeriscono un tempo necessario dai 7 ai 15 anni di riposo dei
territori risultati inquinati alla prima
misurazione, per consentire il dimezzamento dei valori di diossina
depositata. Nel 2009, lo stesso Sindaco aveva fatta sua, quella indicazione, anche se limitata agli
impianti che utilizzavano la combustione, dando così una indicazione
che non bisognava aggiungere inquinamento alle aree già inquinate
(e ci mancherebbe altro). Non vogliamo pensare, che era solo una
finta volontà di applicare il riferimento scientifico, pressato da
un’opinione pubblica arrabbiata,
per i tanti anni di bugie, che lo avevano visto strenuo difensore di
quell’impianto; il fatto è che, poi,
non c’è stata una vera delibera, che
avrebbe consentito, anche in questa
occasione, di opporre, a chiunque,
l’impossibilità di utilizzo di quei
suoli. Nel Consiglio del 26 giugno,
argomenta su altri temi, sostenuto
La Pizzica a Vaste, tra storia e mito
aste di Poggiardo. Ha preso avvio
nei giorni scorsi al Centro Auser Poggiardo
- Vaste di via Manzoni (ex scuola elementare di Vaste), il corso di pizzica salentina.
l’iniziativa che si rinnova tutti i lunedì, mercoledì e venerdì (inizio ore 19,30) si protrarrà sino al 18 agosto, a cura della maestra
Imma Giannuzzi, componente storico della
compagnia Arakne Mediterranea, gruppo
musicale da sempre impegnato nello studio
e nella diffusione delle tradizioni salentine.
Per iscriversi al corso, organizzato nel cortile della sede dell’associazione, è sufficiente tesserarsi al Centro Auser, al fine di
ottenere una copertura assicurativa. “L’iniziativa – spiega il presidente del Centro
Auser Antonietta De Gabriele – è tesa a repag.10
Un’immagine d’archivio della Copersalento
da tutti i suoi fedelissimi, nell’intento di spostare l’attenzione dalla
temporanea inutilizzabilità dei
suoli, proposta, al discusso livello
di inquinamento. Fedelissimi che,
in Consiglio, hanno rimandato, illegittimamente e di prepotenza, con
motivazioni non inerenti, il voto del
nostro OdG, nel tentativo di trovare
un alibi alla volontà suggerita, di
respingere la proposta. Siamo stati
costretti, così, a ripresentare lo
stesso OdG, impedendo il rimando
a chissà quando. Nel frattempo,
come da loro invocato, c’è stato un
tavolo tecnico in provincia, che non
ha chiarito niente, una commissione consiliare di natura propagandistica, che ha ottenuto lo stesso
risultato e, soprattutto, una lettera,
della stessa ECOBIO, che, paventa
“l’intento strumentale e politico”
che l’avrebbe costretta a rinunciare
al progetto. In ogni caso, noi volevamo dare valenza al divieto di non
utilizzare, in nessun modo, i terreni
della Copersalento per almeno 10
anni, mettendoci al riparo da ripensamenti e da pareri positivi che gli
organi interessati, potrebbero rilasciare. Nel Consiglio del 21 luglio,
ancora polemiche, ancora interventi
forti, poi uno spiraglio che ci ha
suggerito di evidenziare nel deliberato, l’auspicio sottinteso, della necessaria
caratterizzazione
e
bonifica, per cui, se ci saranno, sarà
sospeso il divieto di edificabilità.
Ciò ha indotto il Sindaco, insieme
ai consiglieri Corvaglia e Leucci, a
votare con l’opposizione, consentendo di approvare l’agognato
ODG, con la nostra soddisfazione e
il plauso di tutti.
(di Salvatore Ciriolo)
Il Centro Auser Poggiardo Vaste
cuperare e promuovere le tradizioni popolari della nostra gente. Per l’occasione –
prosegue – ci siamo affidati ad Imma Gian-
nuzzi, fondatrice della compagnia Arakne
Mediterranea, gruppo musicale che ha tenuto concerti persino in Cina, e che deve il
suo nome, così come scritto nella “Metamorfosi” di Orazio, ad una giovane principessa greca, Aracne appunto, trasformata
dalla dea Atena in ragno. Quel ragno, o meglio quella taranta che oggi è appunto il
simbolo per eccellenza della pizzica salentina. I corsi – conclude il presidente del
Centro Auser – si terranno presto la nostra
sede, ad eccezione di venerdì 8 agosto,
quando la lezione si trasferirà nella struttura
denominata “Casino”, sempre a Vaste, in
occasione dell’inaugurazione di un sito incantevole che profuma di messapia e che,
tra l’altro, lo scorso secolo fu rifugio di partigiani e caserma degli alleati”.
Città Futura Luglio 2014
Un restauro discutibile
Maglie: Madonna delle Grazie
Cancellata la memoria di una profonda devozione popolare
I
di Vincenzo D’Aurelio
l 16 settembre 2005 la Giunta
comunale di Maglie ha approvato
un progetto di finanziamento, sovvenzionato dalla Provincia, per
l’ammontare di 1,2 milioni di euro
destinati a sussidiare il restauro del
patrimonio architettonico e artistico
di alcune tra le principali chiese
magliesi.
Tra gli edifici religiosi beneficiati
vi è stata la Madonna delle Grazie
che ha ricevuto un fondo di 144
mila euro destinato al restauro della
seicentesca pala raffigurante la titolare, delle tele degli Apostoli e degli
affreschi con la “Cacciata dall’Eden”.
L’impegno pubblico e l’utilizzo di
risorse finanziarie per la salvaguardia del patrimonio artistico o, in genere, di interesse storico merita un
apprezzamento particolare e specialmente in questi tristi anni di declino culturale e di irresponsabilità
diffusa.
Finalmente, lo scorso febbraio la
pala è tornata a splendere nell’altare
maggiore sorprendendo tanti che a
quell’immagine hanno dedicato
preghiere e studio o, semplicemente, le erano affezionati. Un sorprendere, in realtà, che ha suscitato
il disappunto di molti magliesi perché contrariati dalla rimozione di
una settecentesca veduta di Maglie
che, nella prima metà dell’Ottocento, un ignoto pittore aggiunse
durante altri lavori di restauro. Motivo della scelta, autorizzata dalla
Sovrintendenza competente per la
provincia di Lecce, è la scoperta di
una porzione del dipinto originale,
raffigurante due tipici simboli mariani e cioè una torre e un bosco,
che l’aggiunta postuma aveva coperto. Il ripristino dell’immagine
originaria, secondo i responsabili
del restauro, ha potuto ristabilire
l’equilibrio e l’idea della creazione
artistica originaria. Questo, a parere
di chi scrive, non è però sufficiente
a motivare l’intervento eseguito che
di fatto è scellerato ed intollerabile.
La veduta, difatti, pur essendo
un’integrazione successiva, rappresentava una testimonianza del pas-
Città Futura Luglio 2014
tina 1996 p. 65).
La veduta, inoltre, era la riproduzione di un
paesaggio settecentesco molto
realistico, con in
primo piano la
Colonna e la
Chiesa Madre, e
difatti aveva moltissime
corrispondenze con la
famosissima “Veduta di Maglie”
(1781) del Despréz.
La perdita definitiva di questa importantissima
testimonianza,
dunque, ha arrecato un danno
molto grave alla
comunità di Maglie perché ha
tolto alla Città
Pala dell’Altare Maggiore, XVII sec.
non solo una tessera preziosa della sua storia sociale resse storico e/o artistico. Quella
e religiosa ma ha anche violentato veduta di Maglie altro non era che
il suo intimo senso del sacro che gli la testimonianza di una fase storica
avi, attraverso la veduta, vollero in- ben precisa e cioè quella del tempo
delebilmente e con tanto ardore fis- in cui il popolo magliese, attraverso
sare in quell’immagine. La pala la committenza di Salvatore Droso
resta ancora bella ma ora è, in un (XVII sec.) e la Confraternita, volle
fissare a imperitura memoria la sua
devozione verso quell’amatissima
Vergine. L’aggiunta, in definitiva,
era per principio legittimata a restare impressa in quel quadro e per
di più perché rappresentava anche
una vera e propria istanza storica la
quale, per principio, non è eliminabile. Un restauro, difatti, deve sì riportare l’opera alla sua iniziale
concezione artistica ma senza canPrima e dopo il restauro
cellare le modifiche apportate nel
Patrona […]. La pagina della pro- certo senso, anonima, muta e ri- tempo se esse sono una testimotezione e la pagina del culto […] io dotta semplicemente a un esempio nianza della storia dell’opera stessa.
le vedo sintetizzate nella statua delle tanto diffuse opere tardo-ma- Considerando le sofisticate tecnidella Madonna delle Grazie custo- nieristiche realizzate nel Salento del che di restauro oggi esistenti è impossibile comprendere il motivo
dita in chiesa, nella Statua della Seicento.
Madonna eretta sull’alto obelisco Il restauro doveva esclusivamente per il quale non sia stato preso in
all’ingresso del paese […]. La sta- garantire la conservazione del di- considerazione un protocollo altertua della chiesa mi dice che la Ma- pinto e tenere conto di quello che è nativo per recuperare anche quella
donna delle Grazie è il genio stato il suo ruolo nella storia della veduta ed è altrettanto inaccettabile
tutelare della patria. Rimane l’ef- stessa comunità. Gli studiosi d’arte, che un intervento così invasivo non
fige di Maria simbolo di protezione difatti, considerano spesso le ag- abbia sollevato, per tempo, dubbi e
e di difesa; rimanga ai tuoi piedi il giunte come un’evoluzione del- perplessità specialmente da parte di
cuore del popolo come tempio di l’opera, una sorta di adattamento chi doveva diligentemente indagare
fede, come altare di virtù, come dell’idea artistica al tempo e al- sulla storicità di quell’opera. Il
monumento d’amore. E tu, o Maria, l’uomo. Quella nel quadro delle danno è dunque fatto, nessuno
con pupilla di Madre guarda il Grazie, inoltre, non comprometteva potrà ridare alla comunità di Maglie
cuore del tuo popolo, fiammante ai e non falsava - semmai li enfatiz- quella splendida veduta e chi vorrà
tuoi piedi; benedicilo oggi, proteg- zava – sia il messaggio iconologico ricordarla dovrà accontentarsi della
gilo sempre, non abbandonarlo mai, e sia i modelli iconografici e per di riproduzione che fa bella mostra
nella vita, nella morte, nella glo- più essa non pregiudicava né la nella stessa chiesa accanto alla pala
ria». (v. Luigi Manni, Santi e Mira- conservazione dell’opera originaria originale. Un danno irreversibile
coli nel Salento dai panegirici di né tantomeno poteva considerarsi alla memoria storica, dunque, è ciò
Papa Peppino, Congedo Ed., Gala- una superfetazione priva di inte- che resta di quest’infelice restauro.
sato e forniva la prova sia del legame antichissimo e sia della fervente devozione che il popolo di
Maglie ha da sempre riservato alla
sua Madonna delle Grazie. Alla
Vergine, difatti, già da fine Cinquecento era consacrata una Confraternita – tuttora esistente - che nel
secolo successivo commissionò e
fece anche realizzare la costruzione
della splendida Colonna alla stessa
Madre dedicata. Quando a quell’anonimo pittore gli fu chiesto di
dipingere una “Maglie” ai piedi
della Grazia era per significare – e
altra motivazione logica non è formulabile – proprio l’amore del popolo magliese verso Colei che è
stata da sempre ritenuta una protettrice. I documenti comprovano tale
devozione come, per esempio, attesta la conclusione del panegirico intitolato “La Madonna delle Grazie
è il genio tutelare della patria” tenuto a Maglie l’8 settembre 1912
dal sacerdote soletano Giuseppe
Stanca (1879-1959), brillante predicatore richiesto in tutte le diocesi
del Salento. In essa, l’erudito panegirista appunta: «[…] all’inno universale aggiunge una strofa, come
fermaglio d’oro nella ghirlanda,
questo popolo [di Maglie] a te devoto, che ti ha dedicato una chiesa
e un sodalizio e ti venera come sua
pag. 11
PPOGGGIARRDO
POGGIARDO
REGIONE
IA
A
PUG LI
Presidenza
del Consiglio
ORGANIZZANO
MAIN PARTNER
13
ARTIGIANATO
teatro
AREA BAMBINI
scienza
musica
D ANZA
arte e fotografia
RUOTE E MOTORI
GUSTO E TRADIZIONE
AREA SPORT
MERCATINI
A GOS TO 2014
M A R L E N E KU N T Z
i n g r e s s o g r at u i t o
a r t is
i ti di strada
beni cultural i a cura di centro di
Visite guidate aieducazione
ambient
nttale
ale delle serre salentine
Notte Bianca Poggiardo
COLLABORAZIONI
SPECIAL PARTNER
scarpe
p & accessori
uomo - ddonna - bbamb
biino
POGGIARDO - Via N. Sauro, 6 - Tel. 0836/901116
AGENZIA GENERALE LEUKOS s.n.c.
di Liliana Cagnazzo & C.
via ascanio grandi - poggiardo
tel.339.8052369 - [email protected]
Pag. 12
Viale Della Repubblica 16/E– Tel.Fax 0836.909244
0
73037 Poggiardo ( Lecce)
Città Futura Luglio 2014
Notte bianca a Poggiardo
Marlene Kuntz
Il 13 agosto uno degli eventi più attesi dell’estate salentina
I
di Salvatore Ciriolo
l 13 agosto torna a Poggiardo la
“Notte Bianca”. Esposizioni variegate, degustazione di prodotti tipici
locali, concerti, rappresentazioni
teatrali, spazi riservati ai più piccoli, all’ambiente, alla natura, all’arte, alla visita dei beni culturali,
allo sport, alla scienza e al divertimento, rappresentano gli ingredienti del terzo appuntamento di
una manifestazione che nelle due
precedenti edizioni ha registrato la
presenza di circa trentamila persone. Organizzata dall'associazione
Gruppo Giovani Lavori in Corso e
dal comune di Poggiardo, in collaborazione con l'associazione "Mercatini nel Salento", infatti, la Notte
Bianca di Poggiardo si preannuncia
come uno degli eventi imperdibili
dell’estate salentina, caratterizzato,
così come in passato, da una vocazione ecologica, caldeggiata dall’associazione ma anche dal
sindaco di Poggiardo Giuseppe
Colafati e dall’assessore comunale
all’Ambiente Alessandro De Santis, considerato che gli addobbi saranno realizzati con materiali
riciclabili e la presenza di un’area
di design ed eco-design, presso il
mercato coperto, con l’esposizione
di oggetti d’arredo ed accessori vari
creati con materiale di riuso. “Quest’anno – sostiene Davide Resta, il
presidente
dell’associazione
“Gruppo Giovani Lavori in corso”
– l’evento si presenta rinnovato, sia
per le nuove aree di interesse inse-
Città Futura Luglio 2014
rite nel programma, sia per la disposizione che abbraccia uno spazio molto esteso ma più raccolto e
circolare, del centro di Poggiardo.
L’offerta di eventi ed esposizioni,
ad ogni modo, sarà ancora più
ricca delle precedenti edizioni e la
stessa collocazione favorirà una
fruizione piena e completa da parte
del pubblico”. Ampio spazio è stato
riservato alla musica con quattordici concerti che si terranno in sei
diverse aree e che raggiungeranno
l’apice con la partecipazione dei
Marlene Kuntz, uno dei gruppi alternative rock tra i più seguiti della
scena musicale italiana, noto al
grande pubblico anche per aver
duettato nel 2012 con Patti Smith,
al Festival di Sanremo. “Il baricentro sarà ancora Largo piscina – spiega Resta –
dove prima dei Marlene Kuntz si terranno i concerti
dei gruppi “La
Gente” e “Toromeccanica”
e, a seguire,
l’esibizione
dei “Monotron”. Piazza
Umberto
I –
prosegue il presidente dell’associazione che con il
comune di Poggiardo ha organizzato l’evento - sarà invece
l’area riservata alla “pizzica” con
i gruppi “Criamu” e gli “Schiattacore”. In viale Capreoli, invece, si
esibiranno i cantastorie P40, Miro
Durante e Massimo Donno. Il centro storico del paese ospiterà invece la musica jazz, a cura
dell’associazione “Oltretromba”.
In via Alcide De Gasperi, nell’area
antistante l’ingresso della scuola
elementare, si esibirà Rebel Lion
con il suo reggae e infine, novità di
quest’anno, in via Capreoli, nei
pressi dell’Ozium, ci sarà un’area
La Notte Bianca della precedente edizione e sotto Davide Resta
dedicata alla musica “house”. Tra
le novità di questa edizione, inoltre,
vi è l’area scienza, allocata nella
zona del mercato coperto che
prevede un espositore di
pannelli solari a sistema inerziale e a
normale funzionamento, mentre
l’ospite
speciale, il tecnico di laborat o r i o
Vincenzo Cavallo, noto per
la sua partecipazione al programma televisivo
Italia’s Got Talent,
sarà protagonista di una
serie di esperimenti di “Chimica
Spettacolare”. Sarà presente, inoltre, uno stand del museo di Storia
naturale del Salento di Calimera e
un espositore eolico domestico.
Notevole rilevanza verrà data alle
arti figurative proposte nelle diverse sfaccettature da artisti salentini che esporranno le loro
creazioni, dalla pittura alla fotografia, dalle proiezioni video alle installazioni, dalla poesia visiva agli
artisti di strada. Tra le novità vie è
anche l’ampliamento dell’offerta
dell’area sport, con dimostrazioni
di Judo, Box, Spinning, Zumba,
Body Building, Smaggxx, la prova
di tiro con l’arco a cura di A.S.D.
Arcieri del Basso Salento, nonché
quella di tiro a bersaglio con A.S.D.
Contractor (softair). Infine, l’associazione Bmx Freestyle Salento di
Galatone presenterà un’esibizione
su rollerblade e Bmx Freestyle su
Halfpipe. “I visitatori – aggiunge
Davide Resta - potranno ammirare
le lavorazioni dal vivo di fabbri, falegnami, scultori ed altri artigiani.
Potranno degustare, in via Principe
di Piemonte, i prodotti tipici della
terra salentina, nonché, in Largo
piscina, varie specialità di carne
alla brace. Potranno divertirsi –
prosegue Resta - in piazza Giovanni Paolo II, con la comicità irresistibile del Piccolo teatro
scorranese che metterà in scena
una commedia dialettale in due atti.
Faranno contenti i loro bambini
con i mille divertimenti dell’area
bimbi, resteranno ammirati dalle
esibizioni di danza di Kalimba Studio Dance in piazza Episcopo. Gli
appassionati di genere potranno visionare le numerose auto e moto
d’epoca e le tuning car esposte in
viale della Repubblica ed ammirare
Poggiardo e Vaste da un’insolita visuale – conclude - quella offerta
dall’inquadratura di un drone”.
pag.13
Invito all’Opera
N
di Fabio Massimo Conte
grande Renata Scotto, al Santa Cecilia Opera Studio di Roma.
Lo scorso anno, quasi a coronamento del suo straordinario percorso artistico, Maria Luisa,
attraverso la compagnia musicale
“Il Circolo delle Quinte”, di cui è
vicepresidente, ha portato a Maglie
la grande opera: La Traviata, di G.
Verdi, in versione integrale, completa di coro, grande orchestra, scenografie e costumi d’epoca.
L'eccezionale gradimento di un
pubblico straripante, convenuto in
Villa Tamborino da ogni parte del
Salento, si è dimostrato superiore
ad ogni più rosea previsione, a testimonianza della grande validità di
questa tipologia di eventi che risponde sia alla domanda di cultura
proveniente dai magliesi, sia alla
promozione d'immagine della nostra città. Quest’anno, il soprano
magliese ci propone “Invito all’Opera”.
D. - Maria Luisa, in questo recital
presenterai al pubblico di appassionati una raccolta di arie
tratte dai
più fa-
el calendario delle iniziative
estive magliesi non poteva mancare, per l'estate 2014, l'atteso appuntamento con la Lirica. Un
appuntamento che, per la soddisfazione dei tanti appassionati di questo genere musicale, va ormai
assumendo la connotazione della
consuetudine. Il 13 agosto, infatti,
all'interno del parco “Villa Tamborino”, andrà in scena “Invito all'Opera”, un recital , con ingresso
gratuito, del soprano magliese
Maria Luisa Lattante. Il merito di
questa attenzione culturale va indubbiamente riconosciuto alla sensibilità dei promotori di questo
evento, Comune di Maglie, Pro
Loco di Maglie e Fondazione “F.
Capece”, i quali, sin dagli inizi,
hanno puntato sulle qualità vocali e
artistiche della loro concittadina.
Risale infatti al 2005 la prima esibizione di questo soprano, ormai
molto apprezzato e noto nel panorama lirico nazionale ed internazionale.
In
quell’occasione, unitamente ad altre
meritevoli allieve del soprano Olivia
Toma, componenti del
gruppo
“Le Voci
d e l
Ve n t o ” ,
M a r i a
Luisa fece
riecheggiare,
in
Piazza Municipio, le arie intramosi
m o n t a b i l i
meloMaria Luisa Lattante
dell’Operetta, tratte da
drammi.
La Vedova Allegra e da Il
Quali sono gli
Paese dei Campanelli.
autori che proporrai e chi
Da allora, gli incontri magliesi con sarà in scena insieme a te?
la lirica, firmati Maria Luisa Lat- R. - Nella serata che si svolgerà altante, si sono succeduti con regola- l'interno della splendida cornice
rità, sia all'interno di manifestazioni del parco “Villa Tamborino” esequali “Stranotte”, “Il Mercatino del guirò arie tratte dalle opere di GiuGusto”, “Premio Meridiana”, sia in seppe Verdi, Nino Rota, Georges
pregevoli concerti personali. Tutto Bizet, Vincenzo Bellini ed altri comquesto mentre lei affinava e perfe- positori. Non mancherà un omagzionava la sua arte diplomandosi gio al grande tenore leccese Tito
dapprima presso La Regia Accade- Schipa. Al mio fianco avrò il barimia Filarmonica di Bologna, quindi tono Giorgio Schipa, pronipote del
frequentando i Corsi di Alto Perfe- grande Tito ed altri professionisti di
zionamento dell’Accademia Inter- prim’ordine, per cui lo spettacolo è
nazionale di Perugia, diplomandosi, assicurato.
poi, in Canto Lirico col massimo D. - Non pensi che, dopo il
dei voti nel Conservatorio Tito grande successo de La Traviata
Schipa di Lecce, con la docente dello scorso anno, tanti appassioRaffaella Liccardi, per accedere, in- nati del bel canto si aspettassero
fine, ai prestigiosi masters della la messa in scena di una nuova
Pag. 14
Maria Luisa Lattante con Renata Scotto
opera?
R. – Un po’ mi aspettavo questa domanda per cui ti rispondo: magari
avessi potuto accontentarli! Anche
se, con la mia compagnia musicale,
siamo in fase di ultimazione di un’altra grande
opera verdiana, Il Trovatore, purtroppo, non
siamo ancora pronti.
Allestire un’opera lirica in maniera
degna non è cosa
facile. Si pensi che
La Traviata dello
scorso anno ha
comportato un
lavoro preparatorio di diversi
mesi. Capisco
che per gli
amanti del
m e l o dramma,
siano essi
ascoltatori o
interp re t i ,
nulla
è paragonabile
alla rappresentazione scenica di un’opera lirica, ma gli appassionati possono
stare tranquilli. Nel mio recital potranno gustare le arie più famose
del repertorio melodrammatico e
non solo di quello.
D. – La Traviata, Il Trovatore,
solo Verdi nei vostri programmi?
R. - Le eroine verdiane sono indubbiamente quelle che sento particolarmente
vicine
al
mio
temperamento come intensità dei
personaggi, ma posso anticiparti
che il nostro maestro collaboratore
sta già lavorando alle partiture di
Norma di Bellini e che, subito
dopo, toccherà a La Boheme di
Puccini.
D. – Una mole di lavoro notevole,
senza dubbio, ma quali saranno
le location in cui potremo applaudirti?
R. – Un po’ difficile, al momento,
rispondere a questa domanda. At-
tualmente siamo in una fase interlocutoria, diciamo pure, di preparazione. Quest’inverno “Il Circolo
delle Quinte” ha acquisito una bellissima esperienza curando la Stagione Lirica del Teatro “Il Ducale”
di Cavallino. La mia speranza,
avendo toccato con
mano l’elevato
li-
vello
culturale
della
m i a
città e
del suo
circondario,
è
quella
di
poter contribuire alla nascita di una
Stagione Lirica
Magliese. Potrebbe rivelarsi
un bel fiore all’occhiello, per
Maglie, un segnale forte e distintivo, all’insegna delle sue migliori
tradizioni.
D. – Cosa vorresti aggiungere a
conclusione di questa breve intervista?
R. – Nient’altro che i doverosi ringraziamenti. Ringrazio Città Futura per la puntuale, graditissima
ospitalità e ringrazio chi, in tutti
questi anni, ha creduto in me, dandomi sempre l’opportunità di portare il fascino della grande lirica
a Maglie: dal sindaco Antonio
Fitto, all’assessore alla cultura
Rossano Rizzo, dal Presidente
della Fondazione “F. Capece”,
Dario Vincenti, alla Presidente
della Pro Loco Unpli-Maglie,
Anna Maria Puzzovio. Un grazie,
di cuore, a tutti!
Città Futura Luglio 2014
Città Futura Luglio 2014
pag. 15
Mercatino del Gusto 2014
I
I n n o vazion e e s os t en ib ilit à
d all’ id en t it à a llo s cam b io
nnovazione e sostenibilità
dall’identità allo scambio. Questo il tema che ispira la quindicesima edizione del Mercatino
del Gusto di Maglie. Per cinque
giorni, la Puglia
mette in mostra
parte della sua
variegata identità, a partire
dalla
ricerca
dell'integrazione con altre
culture ed esperienze, con la
biodiversità globale e la qualità
del lavoro di numerosi artigiani
e imprenditori.
Chi visita il
Mercatino del Gusto ha la possibilità di fare un viaggio da
nord a sud della regione passeggiando tra le numerose bancarelle allestite nel centro storico
di Maglie, incontrando gli espo-
sitori, dialogando con loro per
conoscere e comprendere il valore di centinaia di prodotti e di
materie prime che in molti casi
sono state riscoperte per rispondere a un mondo che sta cambiando. I produttori presenti
Mercatino del Gusto
sono i migliori interpreti della
tradizione agroalimentare, ma
non solo, hanno saputo recuperare con modernità e innovazione antichi sapori operando
con una mentalità professionale
gli operatori e
i consumatori.
Ricerca, condivisione di
nuove armonie, capacità
d'intercettare il
futuro e metodo innovativo segnano il
lavoro che per
tutto
l'anno
l'Associazione
svolge per inSalvatore Santese
dividuare
i
rivolta al futuro, temi emergenti che attraversano
sempre attenti alla il mondo del cibo, del vino e dei
sostenibilità ambien- nuovi consumi. Tutto questo ditale, sociale e ai fendendo e valorizzando l'amnuovi stili di con- biente e il territorio, con idee e
sumo. Proiettare il progetti aperti, promuovendo
territorio e il suo modelli di consumo intelligente
"saper fare" com- e consapevole, per garantire
plessivo entro dina- processi di crescita misurata ma
miche globali, è questa la non conservativa, sempre a famission che l'Associazione vore di un generale miglioraMercatino del Gusto persegue mento della qualità della vita
con il suo progetto e con il suo per tutti.
operato sempre a contatto con Info:www.mercatinodelgusto.it