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Corriere di Novara
SABATO 25 GENNAIO 2014
C U LT U R A
AUTRICE DEL LIBRO È CRISTINA DE STEFANO CHE MERCOLEDÌ SARÀ ALLA IBS DI NOVARA
Oriana Fallaci, un ritratto inedito
U
n ritratto vivo, che palpita dietro la
scrittura. Lo scolpisce Cristina De
Stefano nel libro “Oriana. Una donna” (324 pagine, 19 euro) edito da Rizzoli: sarà
presentato mercoledì 29 gennaio alle 18 alla
libreria Ibs.it di Novara. Giornalista e scrittrice, nata e cresciuta a Pavia ma che da oltre
dieci anni vive a Parigi (come scout letteraria
per case editrici di vari Paesi del mondo), entrata giovanissima nella redazione di Elle, dove fin dall’inizio ha seguito la Pagina dei Libri
e la sezione Storia di donne, De Stefano è l’autrice della prima biografia autorizzata di Oriana Fallaci (che in vita ha sempre respinto ogni
proposta), basata su materiale inedito. «L’unica italiana – commenta l’autrice - insieme a
Sofia (Loren) che le era molto legata, a essere
conosciuta in tutto il mondo con il solo nome
di battesimo. Troppo spesso e sbrigativamente presentata come la Grande Antipatica d'Italia, era in realtà una donna complessa e contraddittoria, al tempo stesso molto fragile e
molto aggressiva. Sapeva essere allegra, anticonformista, romantica, generosissima e usava la corazza della carogneria, come la chiamava lei stessa, per difendersi dal mondo. Ho
scelto di raccontarla partendo dal privato, per
mostrare come la sua vita abbia alimentato la
sua opera e non viceversa. Per questo non
mancheranno le sorprese, anche per chi crede
di conoscerla». Oriana Fallaci, una donna che
ha fatto grande il giornalismo e la letteratura.
Ha intervistato i grandi della Terra, ha seguito
i conflitti più importanti del pianeta, i suoi
libri sono tradotti in tutto il mondo.”Il famoso
cattivo carattere di Oriana – scrive De Stefano
– oscura troppo spesso il talento e la determinazione che l’hanno
fatta diventare quello
che era: la giornalista e
scrittrice italiana più
celebre del Novecento”. La nascita in una
famiglia povera di antifascisti, la tragedia
della guerra, l’arrivo
in redazione, la tenacia e la determinazione fino alla consacrazione. Ha scoperto
l’America negli anni
Cinquanta, ha intervistato divi di Hollywood e astronauti
della Nasa, ha scelto di vivere a New
York, è andata in Vietnam nel 1967,
unica giornalista italiana. Alla spalle
c’è un grande lavoro di ricerca e documentazione compiuto da De Stefano: articoli, libri,
testimonianze. Tutto è passato al setaccio per
raccontare la storia di una donna modernissima, coraggiosa e sempre libera, comunque
controcorrente. Amori, passioni, sentimenti,
l’ossessione per la morte (“Io non ho mai capito la morte. Non ho mai capito chi dice la
morte è normale, la morte è logica, tutto finisce quindi anch’io finirò”), le gravidanze interrotte e poi il tumore. Due grandi amori
hanno segnato la sua vita, sua madre Tosca e
il “suo uomo”, Alekos Panagulis, simbolo della resistenza contro il regime dei colonnelli in
Grecia, fondatore e leader di Resistenza greca.
Paladina intransigente della lotta all’Islam,
sempre coerente, fino all’ultimo, con le sue
scelte di vita. “Intuivo alcune fessure – scrive
De Stefano -: le origini umili, la relazione con
la madre, la contraddizione tra fragilità interiore e aggressività esteriore, l’ossessione per
le radici, il continuo gioco di specchi tra la vita
e l’opera”. E dopo essersi “riconciliata” in sogno con Oriana, il libro ha preso corpo. Pagina dopo pagina. Sono pagine dense di vita.
Quella di una grande donna.
Eleonora Groppetti
RACCOLTA DI POESIE PER PIERO RANAUDO CHE RISIEDE A VERBANIA
“Le vertebre del tempo”, canzoniere vitale
Nell’elegante collana dedicata alla poesia – volumi in tiratura limitata dalla copertina d’un tiepido colore primaverile - Interlinea pubblica
“Le vertebre del tempo”, raccolta di versi di Piero Ranaudo (66 pagine, 12 euro). Ranaudo, giunto alla sua sesta
raccolta poetica dopo l’esordio nel 2003, autore di diversi
testi scientifici e docente
presso l’ Università di Chieti
e Pescara, è valente osteopata, in particolare si occupa
della correzione di difetti posturali, nel caso di neonati
addirittura con l’intento di
plasmare tessuti ancora malleabili.
Non meno sorprendenti ap-
paiono queste sue poesie, che
si scoprono con sentimenti di
una felice rivelazione e in cui
Ranaudo allestisce un suo
canzoniere sensualmente vitale, navigando – “Essere è il
viaggio” - tra rabbia e idillio,
sulle “acque del sentimento”
di “pescatori senza mare”.
Dalle rive del lago, da Verbania, dove risiede, senza indulgere in suggestioni paesaggistiche ad effetto, Ranaudo scorre la grana delle emozioni – “le vendemmie delle
emozioni” - con parole ora
carezzevoli ora graffianti, in
dialogo con se stesso e col
mondo, a segnare (sognare?)
stagioni d’amore e di disamore, di attese e d’illusioni,
auscultando “il suono della
parola” – “la musica delle parole” – che “offusca la mente”. Panicamente stretto in un
abbraccio fra cielo e terra –
“col mondo faccio all’amore
ogni volta che respiro” – Ranaudo
impetuosamente,
tempestosamente, ma tuttavia con infinita e a tratti sfinita dolcezza, affronta e sfida a
viso aperto la “vulnerabilità
del vivere” con la forza innocente e sapiente di chi va in
cerca di “amore vero”, di “luce d’amore”, con l’intima
“consapevolezza che qualcuno ci possa amare comunque”, elevando desiderio e ricerca a urgenza, a necessità
vitale: “in ginocchio ti ascol-
to” : “non te ne andare ogni
volta che mi lasci”. Le poesie
di Ranaudo, al di là di ogni
catalogazione critica, s’impongono alla mente e al cuore del lettore per l’immediata
vivezza delle immagini, per
una grazia spontanea, la stessa che ci fa ammirare l’apparire improvviso di un arcobaleno dopo un acquazzone,
stupefatti e al contempo grati
di partecipare ad un fenomeno naturale affascinante e inconsueto. “Amo i frutti della
terra” confessa Ranaudo, “il
respiro della terra il mio polmone”: con questo animo e
con questo vigore prende vita
il suo sguardo, si allertano le
sue sensibilissime antenne a
captare (a cantare) luci e ombre, voci e silenzi di una vita
che non perde il suo sapore di
scommessa e di avventura e
tanto più merita di essere
esplorata e vissuta con piena
disponibilità, in attesa di una
“rivelazione”, di una presenza, di un incontro, a cominciare da se stessi.
Come una ribollente lava
carsica attraversa queste poesie, di variabile, ma sempre
persuasiva orchestrazione
stilistica – come un canto libero di forza nativa - ritmate
da una passione costante, che
sa accendersi dei colori delle
stagioni del tempo e dell’animo e se “il mio cuore batte
ancora”, può bastare a tocca-
re una possibile salvezza, a
vibrare lungo “silenzi paralleli” che “colorano il vuoto”, a
dar fiato ad una corsa lunga
una vita, una corsa che è la
vita stessa, memori che “la
corsa dell’uomo senza ritorno sa di abbandono”.
Ercole Pelizzone
A VERCELLI IL ROMANZO DI ELISABETTA CAMETTI
Misteri etruschi ad alta tensione
Palcoscenico vercellese per il thriller mistery di Elisabetta Cametti. “K - I Guardiani della Storia” sarà presentato martedì 28
gennaio alle 17.30 nel Salone Dugentesco di Vercelli in occasione dell’incontro “Parola all’autore – Letteratura come vita”
promosso dall’Amministrazione Provinciale. Manager prestata alla scrittura, originaria di Gattinara ma che oggi viaggia
tra Milano e Londra per Eaglemoss, Cametti è sugli scaffali
con il suo romanzo d’esordio, edito da Giunti. Un thriller ad
alta tensione, con protagonista una donna che lotta contro un
destino implacabile. Una grande multinazionale al centro di
un intrigo archeologico che conduce nel cuore della civiltà
etrusca. Un libro coinvolgente e trascinante, scritto con grande passione, in grado di catapultare il lettore nel vortice delle
vicende. Capace di far divorare le pagine ma anche di trasmettere messaggi positivi, affidati alla sua protagonista, Katherine Sinclaire: «In questo mi assomiglia – racconta l’autrice -.
Animalista come me, lotta per la difesa di ogni forma di vita,
contro l’ignoranza, l’avidità, la falsità. Crede in quello in cui
credo io ma non siamo la stessa persona. Dà un senso alle sue
giornate, ha sempre obiettivi e sogni. Attraverso i miei personaggi voglio trasmettere messaggi positivi, legati alla quotidianità: essere determinati, credere in se stessi, non mollare,
seguire quello in cui si crede. E poi combattere la malvagità, la
falsità, l’invidia, il male subdolo di un mondo corrotto. Per
creare un domani migliore». Intrigo, amore, passione e anche
il fascino del popolo etrusco, con i suoi misteri ancora da scio-
gliere e un rito antichissimo… Con Elisabetta Cametti dialogherà Piergiogio Fossale, assessore comunale alla Cultura. Interverrà il presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti.
e.gr.
Tantilibriperpiccolilettori
Anche quest’anno, nell’ambito di Nati per
Leggere, riprendono i cicli di incontri “Letture a merenda” e “Letture e coccole” che
coinvolgono i piccoli lettori della Biblioteca di Galliate.
Per l’iniziativa “Letture a merenda” il primo appuntamento di mercoledì 22 gennaio ha visto protagonisti i bambini dai 7
ai 10 anni che, accompagnati dai loro
genitori, sono così diventati i primi attori.
Il ciclo di incontri proseguirà nei giorni di
mercoledì 29 gennaio e 5 febbraio. Per i
bambini dai 4 ai 6 anni in programma
Letture a merenda e coccole
storie gustose e saporite: al venerdì 24 gennaio per proseguire venerdì 31 gennaio e
venerdì 7 febbraio alle ore 16.30.
L’iniziativa “Letture e coccole” è organizzata per i nostri più piccoli, i lettori di 2 e 3
anni, che saranno resi partecipi con “un
libro, un abbraccio, una coccola…”.
Le letture si svolgeranno sabato 25 gennaio,
1 e 8 febbraio alle ore 10.30. In tutti gli
incontri i nostri lettori vivranno un’esperienza unica con tante storie divertenti da
ascoltare e con cui giocare.
Vi aspettiamo numerosi… e dal 15 febbraio
una mostruosa sorpresa vi lascerà a bocca
aperta in un viaggio fantastico nei comuni
da Galliate a Romentino fino a Oleggio.
Irene Luparia tirocinante presso
la Biblioteca di Galliate