Relazione HALT2 Prof.ssaZotti dott.ssa Stillo
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Transcript Relazione HALT2 Prof.ssaZotti dott.ssa Stillo
HALT
2
Health-care associated infections and antimicrobial
use in European Long-term care facilities
Dott.ssa
Michela Stillo
1
Prof.ssa Carla M. Zotti
Andamento della popolazione giovane e anziana
nel periodo 1951 - 2024
14.000.000
12.000.000
10.000.000
8.000.000
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
1951
1961
1971
1981
>65aa in Italia al 31/12/2004: 11.394.596
1991
1999
2004
2014
2
Fonte: elaborazione dati ISTAT
2024
Modello controllo infezioni: prospettive
ADI
RIABILITAZIONE
OSPEDALE
LUNGODEGENZA
Jarvis-CDC-4th International
Conference, Atlanta 2000
AMBULATORIO
Ospedale/Territorio
L’INTEGRAZIONE
Problemi per una attività di sorveglianza
e problemi di contesto
Strumenti condivisi (definizione
di caso; tipologia di
informazioni)
Strumenti semplici
Assenza di personale dedicato
Organizzazione diversa
dall’ospedale
Modalità diverse di assistenza
medica
Complessità dei residenti
Deterioramento funzionale e
cognitivo
Utilizzo intensivo di presidi
invasivi
6
Studi di prevalenza precedenti:
Emilia Romagna 2003: 11,3%
Friuli 2003: 12,8%
Friuli 2005-2011: 7,3%
Bergamo 2005: 8%
Torino 2006 : 16,7%-24,0%
Torino 2008: 8,1%-6.9%
7
LO STUDIO
Studio di prevalenza puntuale della frequenza
di Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA)
e Uso di Antibiotici sistemici (UA) nelle
strutture socio-sanitarie per anziani.
Protocollo di studi messo a punto dal
Progetto Europeo HALT (HealthcareAssociated infections in Long- Term care
facilities in Europe), finanziato e promosso
da ECDC (European Centre for Disease
Prevention and Control).
Partecipazione allo studio, su base
volontaria, consentita a tutte le strutture
socio-sanitarie residenziali per anziani, con
assistenza infermieristica h24.
Rilevazione dei dati condotta in una singola
giornata includendo tutti gli ospiti presenti in
struttura alle 8 del mattino del giorno
dello studio e residenti a tempo pieno,
da almeno 24 ore.
8
PARTECIPANTI
STUDIO PILOTA
Maggio-Settembre 2010
25 Paesi Europei
722 strutture
64007 residenti eleggibili
9
Media: 67,5%
10
Media: 55%
(range 11,5-98%)
11
Media: 51%
12
13
14
PREVALENZA DI INFEZIONI: 4.7% (RANGE 1,2% - 11,1%)
15
5,44% (da 0% a 33.3%)
16
17
PARTECIPANTI
Aprile-Maggio 2013
19 Paesi Europei
1051 strutture
77624 residenti eleggibili
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ITALIA: CHI HA PARTECIPATO
ALLO STUDIO 2013
235
strutture da 11 regioni
113
strutture pubbliche, 46 privati noprofit e 73 privati for profit, in 3 casi dato
mancante.
Dimensione
media delle strutture di 84
posti letto. Tasso di occupazione mediano
del 96,7% (min 16,3% - max 100%).
L’assistenza
medica era fornita da un
medico interno della struttura nel 39% dei
casi, dal medico di medicina generale del
singolo ospite nel 33% dei casi, da
entrambi nel rimanente 28% delle strutture.
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DATI PREVALENZA 2013
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PREVALENZA INFEZIONI ITALIA
Durante lo studio 616 ospiti presentavano una ICA,
prevalenza pari a 3,3%, equivalente a 1 ospite ogni
30.
Le infezioni delle vie respiratorie sono state le più
frequenti (38% del totale). Di queste le infezioni
delle basse vie respiratorie (23%) e le polmoniti (4%)
rappresentavano 1 infezione su 4 tra tutte le
infezioni diagnosticate
vie urinarie: secondo sito di infezione (29%). Il 47% è
confermato da urinocoltura positiva.
Cute: 16% di tutte le infezioni
2% =Altre infezioni non incluse nelle definizioni,
principalmente infezioni dell’apparato sessuale
maschile e femminile e infezioni odontoiatriche.
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PREVALENZA USO ATB ITALIA:
4,3 trattamenti ogni 100 ospiti
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CARATTERISTICHE OSPITI
ITALIA:
18418 ospiti, su 18671 presenti nel giorno
della rilevazione, sono risultati eleggibili ed
inclusi nello studio.
Popolazione molto anziana, prevalente sesso
femminile, a elevato carico assistenziale
Esposizione a procedure o dispositivi
invasivi molto variabile.
Pochi ospiti avevano subito un intervento
chirurgico nei 30 giorni precedenti (mediana
0%) ma in alcune strutture questi
rappresentavano il 13,5%.
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Italia 2013
55% LINEE GUIDA SULL’USO DI ANTIBIOTICI
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Strumenti di raccolta del dato:
Questionario di Struttura
A. Informazioni generali sulla
struttura
B. Dati dei denominatori
(popolazione)
C. Assistenza medica e
coordinamento
D. Misure di prevenzione e
controllo delle Infezioni
E. Politica antibiotica
F. Come è stato condotto lo studio
in struttura
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Strumenti di raccolta del dato:
QUESTIONARIO RESIDENTE
SOLO PER RESIDENTI CHE
PRESENTINO SEGNI/SINTOMI DI
INFEZIONE E/O RICEVANO UN
ANTIBIOTICO
Dati sul case mix del residente
Dati sulla prescrizione antibiotica
Dati su infezione
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CHI HA PARTECIPATO ALLO STUDIO
PIEMONTE:
63 strutture appartenenti a tutte le ASL
della Regione:
•30 pubbliche
•8 Non profit
•18 Privati for profit
•44 RSA + 10 RSA Anni Azzurri
•9 tra Dimissioni Protette e Continuità
assistenziali
•Dimensione media delle strutture 71 posti
letto
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CARATTERISTICHE OSPITI PIEMONTE
3984 OSPITI ELEGGIBILI SU
4095 PRESENTI NEL GIORNO
DELLA RILEVAZIONE
ITALIA
PIEMONTE
28
CARICO ASSISTENZIALE PER TIPOLOGIA DI STRUTTURA
Nelle CA/DP pazienti
meno anziani
Minor carico
assistenziale
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PREVALENZA ESPOSIZIONE A PROCEDURE O DISPOSITIVI INVASIVI
ITALIA
PIEMONTE
30
PROCEDURE E DISPOSITIVI INVASIVI PER TIPOLOGIA DI STRUTTURA
Catetere urinario utilizzato in media
nel 7,5% dei casi ( 20,1% nelle CA/DP)
Catetere vascolare utilizzato in media
nel 3,1% (25% delle CA/DP)
Lesioni da pressione riportate nell’ 8,5%
dei residenti (23,6% delle CA/DP)
Altri tipi di ferita presenti nel 9,3% dei
residenti.
Ospiti che avevano subito un intervento
chirurgico nei 30 giorni precedenti
meno del 1%, nelle strutture CA/DP
questi rappresentavano l’8,3% di tutti i
residenti eleggibili.
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DATI PREVALENZA PIEMONTE
Prevalenza infezione 2,8% (RSA 2,5% AZ 2,6% CA/DP 10,4%)
Prevalenza uso antibiotico 4% (RSA 3,5% AZ 3,5% CA/DP 17,4%)
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PREVALENZA INFEZIONI REGIONE PIEMONTE
Il giorno dello studio 115 ospiti presentavano
una ICA per una prevalenza pari a 2,9%.
Prevalenza di infezioni sale a 10,4% nelle
strutture CA/DP
Le infezioni delle vie respiratorie sono
state le più frequenti . Di queste il 27,4%
erano infezioni delle basse vie respiratorie,
seguite da raffreddore (10,6%), influenza
(3,5%) e dalle polmoniti (4%).
Secondo sito di infezione per frequenza
cute: 23,5%.
Infezioni delle vie urinarie terzo sito per
frequenza: 12,2%. Il 35,7% confermato da
urinocoltura positiva.
infezioni gastrointestinali 8% di tutte le
infezioni. 1 isolamento di C. Difficile.
ITALIA
33
PIEMONTE
MISURE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONE
Nel 33,3% delle strutture presente figura
addetta al controllo delle infezioni (strutture
private AZ (25%) nelle CA/DP (55,6%))
Il 20,6% delle strutture ha un programma di
sorveglianza delle ICA.
Presenza di protocolli assistenziali per la
gestione dei dispositivi medici in linea con i
dati Nazionali.
Protocolli per la gestione dei microrganismi
multiresistenti (MDRO) e degli ospiti portatori,
sono stati indicati solo nel 50% delle strutture.
frequenti risultano l’isolamento/applicazione di
precauzioni aggiuntive dei colonizzati (68,2%)
ma in pochi casi è prevista la registrazione
scritta degli ospiti colonizzati/infetti (27%).
PIEMONTE
ITALIA
34
IGIENE DELLE MANI
protocolli sull’igiene delle mani
(87,3%) molto diffusi. Formazione
effettuata solo nel 33,3% delle
strutture.
Sapone liquido antisettico (100%) e
il gel idroalcolico (57,14%) prodotti
più diffusi per l’igienizzazione delle
mani.
Solo il 30,2% delle strutture
partecipanti ha previsto regolare
organizzazione dell’attività o
verifica dell’adesione.
Carenti i momenti di formazione sul
tema delle ICA: solo il 41,3% delle
strutture ha organizzato almeno un
evento
PIEMONTE
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CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE (2)
Linee guida sull’uso appropriato degli
antibiotici sono presenti nel 17,46%
delle strutture (media Nazionale 55%)
Linee guida mirate al trattamento
delle infezioni delle vie urinarie
presenti nel 36,5% delle strutture,
delle infezioni della cute/lesioni da
pressione nel 30,1% e delle infezioni
respiratorie nel 30,1%.
Strumenti di sorveglianza e controllo
dell’uso di antibiotici sono poco
diffusi
La sorveglianza dell’ antibiotico
resistenza è effettuata solo nel 17,5%
e ancora più carente è la diffusione di
profili di resistenza locali (14,3%)
ITALIA
PIEMONTE
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QUANTI TRATTAMENTI CON ANTIMICROBICI SISTEMICI?
Durante lo studio 161 ospiti erano in trattamento
con un antibiotico sistemico, per una prevalenza
pari a 4% dei residenti eleggibili. Questa
percentuale sale al 17,4% nelle strutture CA/DP.
4 trattamenti ogni 100 ospiti.
Il 83,2% dei trattamenti è stato prescritto in
struttura
53,4% dei trattamenti è stata prescritta dal medico
di medicina generale dell’ospite. 28 % dal medico di
struttura.
Il 61,5% dei trattamenti è stato somministrato per
via orale, il 36,6% per via parenterale.
140 ospiti ricevevano il trattamento come terapia
(87% di tutti i trattamenti), 21 come profilassi (13%
di tutti i trattamenti).
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Quali trattamenti con antimicrobici sistemici?
175 antibiotici somministrati come terapia
di un’infezione: 46,3% per il trattamento di
infezioni respiratorie, il 13,1% urinarie,
il12% infezioni della cute/tessuti molli.
Le
classi antibiotiche usate sono state le
cefalosporine di 3za generazione (26,3%), i
fluorochinoloni (22,8%) e le associazioni di
penicilline, inclusi inibitori delle βlattamasi (28,6%), macrolidi (2,8%), altri
aminoglicosidi (1,1%), associazioni di
sulfonamidi con trimetoprim (2,3%),
antibatterici glicopeptidici (1,7%),
carbapenemi (2,3%), altri antimicrobici
(10,8%).
38
ITALIA
PIEMONTE
TRATTAMENTI PER SITO DI INFEZIONE
Le infezioni respiratorie sono state trattate
principalmente con cefalosporine di 3za
generazione (40%) e associazione di penicilline
con inibitori delle β-lattamsi, le infezioni delle
vie urinarie con fluorochinoloni (65,2%), le
infezioni della cute con penicilline con inibitore
(60%).
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ITALIA
PIEMONTE
MICRORGANISMI E RESISTENZE
Durante lo studio sono stati richiesti 22
esami microbiologici dei quali 12 sono
risultati positivi (54,5%).
Microrganismi isolati: 16,6%
Escherichia coli (1 su 2 casi resistente
alle cefalosporine di 3za generazione),
16,6% Proteus mirabilis (1 su 2
resistente alle cefalosporine di 3za
generazione), 16,6% Klebsiella
pneumoniae (2 su 2 resistenti alle
cefalosporine di 3za generazione e ai
carbapenemi), 8,3% Providencia spp.,
16,6% Staphylococcus aureus (entrambi
MRSA), altri microrganismi isolati una
sola volta.
ITALIA
40
PIEMONTE
RESISTENZE
Escherichia coli (1 su 2 casi
resistente alle cefalosporine di 3za
generazione)
Proteus mirabilis (1 su 2 resistente
alle cefalosporine di 3za
generazione),
Klebsiella pneumoniae (2 su 2
resistenti alle cefalosporine di 3za
generazione e ai carbapenemi)
Providencia spp. E Staphylococcus
aureus (entrambi MRSA), altri
microrganismi isolati una sola volta.
ITALIA
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USO IMPROPRIO ANTIBIOTICI
Gli ATB prescritti sono
accompagnati da una diagnosi
di certezza?
INFEZIONI RESPIRATORIE: 76
ATB prescritti per patologia
respiratoria. Di queste 41 sono
infezioni del tratto respiratorio
confermate
97,4% prescritti per terapia
90,8% prescritti in struttura
USO IMPROPRIO ANTIBIOTICI
INFEZIONI URINARIE: 24 ATB
prescritti per patologia
urinaria. Di queste 2 sono
infezioni del tratto urinario
(UTI) confermate e 8 sono UTI
probabili
66,7% prescritti per terapia
96% prescritti in struttura
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CONCLUSIONI
I dati di prevalenza relativi alle infezioni e all’uso di antibiotici nelle 63 strutture
della Regione Piemonte sono in linea con i dati Nazionali ed Europei.
Le strutture di tipo CA/DP proprio per la loro natura sono caratterizzate da un minor
carico assistenziale e da un maggior numero di fattori di rischio rispetto alla
popolazione delle RSA, oltre ad presentare una prevalenza maggiore sia di infezioni
che di utilizzo di antibiotici.
Differenza sostanziale rispetto ai dati Nazionali riguarda la presenza di linee guida
per l’uso appropriato di antibiotici (17,5% in Piemonte contro il 55% della media
Nazionale)
Esaminando la corrispondenza tra antibiotici prescritti per patologie respiratorie o
urinarie e l’effettiva conferma dell’infezione sulla base della definizione di caso,
appare evidente come questa sia assente in circa la metà dei casi: ciò evidenzia una
problematica in parte correlabile con l’assenza di indicazioni specifiche.
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