Scheda di sicurezza

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SCHEDA DI SICUREZZA
PERLOFON
DATA DI REVISIONE 09/07/2014
DATA DI STAMPA24/07/2014
SCHEDA DI SICUREZZA
Perlofon
1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PRODUTTORE
1.1 DENOMINAZIONE DEL PRODOTTO: Perlofon
1.2 IDENTIFICATORE DEL PRODOTTO: Perlite – minerale inorganico in forma granulare di
colore bianco
N° CAS: 93763-70-3; N° EINECS: --1.3 REGISTRAZIONE REACH: La Perlite è un minerale presente in natura. I minerali naturali che
hanno subito un processo chimico o trattamento o una trasformazione fisico-mineralogica non
hanno obbligo di registrazione REACH a condizione che nessun componente della sostanza sia
stato modificato (Vedere Allegato V, cap. 7, del Regolamento REACH). La Perlite espansa non viene
chimicamente modificata quindi è esonerata dall’obbligo di registrazione REACH.
1.4 USI PERTINENTI IDENTIFICATI DELLA SOSTANZA: Utilizzo per l’isolamento di forni industriali,
nella produzione di malte refrattarie e intonaci speciali e come assorbente di liquidi pericolosi e
inquinanti.
1.5 USI RILEVANTI IDENTIFICATI DELLA SOSTANZA. Prodotto per uso industriale; professionale;
privato; ricerca, analisi ed educazione scientifica.
1.6 USI SCONSIGLIATI DELLA SOSTANZA: Nessuno.
1.7 NOME E INDIRIZZO DEL PRODUTTORE:
Saint-Gobain PPC Italia S.p.A.
Via Ettore Romagnoli, 6 - 20146 Milano
Tel +39 02 61115.1
web: www.gyproc.it
e-mail: [email protected]
1.8 TELEFONO di EMERGENZA: Centro Antiveleni Niguarda tel. 02/66101029 (24 ore)
2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
La Perlite non è classificata come pericolosa secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008 (EU –
GHS/CLP) e la Direttiva 67/548/CEE e non ha obbligo di etichettatura secondo quanto definito dal
regolamento (CE) n. 1272/2008 (EU – GHS/CLP).
Non si conoscono effetti acuti o cronici pericolosi per la salute. La perlite è solo considerata una
polvere "fastidiosa" e può indurre un'irritazione meccanica temporanea per la pelle, gli occhi e le
vie respiratorie.
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Le patologie pre-esistenti alle prime vie respiratorie o ai polmoni (quali bronchiti, enfisemi, asma)
possono essere aggravate in caso di esposizione prolungata.
La perlite non è considerata una sostanza cancerogena e non presenta patologie croniche.
3. COMPOSIZIONE E INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
La perlite (CAS: n. 93763- 70- 3) è un silicato complesso naturale di alluminio, sodio e potassio non
trattato chimicamente.
La perlite è chimicamente inerte e non contiene asbesto e silice cristallina libera in quantità
maggiori dell’1 %.
La perlite espansa è un materiale estremamente leggero con un elevato potere di isolamento
termico.
La perlite non è elencata nell’Allegato VI del CLP.
4. MISURE DI PRONTO SOCCORSO
4.1 CONTATTO CON GLI OCCHI. In caso di contatto oculare con le polveri non strofinare,
rimuovere eventuali lenti a contatto e lavare gli occhi a palpebre aperte con acqua corrente per
almeno 15 minuti. In ogni caso, se persistono dolore e arrossamento, consultare un medico
oculista.
4.2 CONTATTO CON LA PELLE. In caso di contatto cutaneo nella manipolazione delle polveri,
lavare delicatamente le parti esposte con acqua e sapone neutro. In presenza di insistente
sintomatologia irritativa, consultare il medico.
4.3 INALAZIONE In caso di comparsa di sintomatologia respiratoria (tosse, dispnea) conseguente
all’inalazione di polveri, portare il soggetto all'aria aperta e tenerlo in posizione semiseduta. Fargli
bere dell'acqua al fine di sciacquare la gola e fargli soffiare il naso per eliminare la polvere. Se del
caso ricorrere a cure mediche..
4.4 INGESTIONE. Materiale inerte per ingestione. Sciacquare la bocca e bere acqua.
4.5 ALTRE INFORMAZIONI. Le irritazioni acute o le infiammazioni sono dovute ad azione
meccanica. Rivolgersi ad un medico se i sintomi persistono.
5. MISURE ANTINCENDIO
Prodotto non combustibile e non comburente.
6. MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE
Evitare la generazione di polvere.
6.1 PRECAUZIONI INDIVIDUALI. Se necessario, predisporre mezzi di protezione individuali. Vedere
Cap. 8.
6.3 PRECAUZIONI AMBIENTALI. l prodotto non danneggia l’ambiente.
6.3 METODI DI PULIZIA. Spazzare l’area interessata ed aspirare la polvere.
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7. MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO
7.1 MANIPOLAZIONE. Evitare la dispersione della polvere. Mantenere l’ambiente ventilato.
Evitare il contatto con gli occhi e l’inalazione. Normali precauzioni devono essere prese per
proteggersi dalla polvere che potrebbe generarsi durante la manipolazione.
7.2 STOCCAGGIO. Conservare in luogo asciutto e fuori dalla portata dei bambini.
8. CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE / PROTEZIONE INDIVIDUALE
1.1 LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE.
Per la polvere (totale e respirabile) l’ACGIH fissa il limite pari a 10 mg/m³ come valore medio
ponderato (TLV–TWA) per la frazione inalabile, valido in Italia.
1.2 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE. Si raccomanda agli operatori di essere provvisti di mezzi
protettivi quali:
- occhi: occhiali di sicurezza
- mani: guanti
- pelle: normali abiti di lavoro
- apparato respiratorio: maschere antipolvere tipo 3M 8710E, certificate secondo EN
149:2001 – test secondo la norma per la classe FFP1, se la concentrazione di polvere nell’aria è
eccessiva e crea disturbo.
9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
stato fisico
colore
odore
pH
temp.ebollizione
temp. di fusione
p.to di infiammabilità
infiammabilità
autoinfiammabilità
proprietà esplosive/comburenti
pressione di vapore
massa volumica
massa volumica apparente
idrosolubilità
liposolubilità
coeff. Ripartizione ottanolo /H2O
viscosità
velocità di evaporazione
densità di vapore
conduttività
solido, polvere
bianco, grigio chiaro
inodore
7
non applicabile
1200 ÷ 1300°C
non applicabile
non combustibile
non combustibile
non esplosivo e non comburente
non volatile
non determinato
80 ÷ 120 Kg/m3
insolubile
insolubile
non attinente
non attinente
non attinente
non attinente
non attinente
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10. STABILITÀ E REATTIVITÀ
Stabilità
Condizioni da evitare
Materiali da evitare
Prodotti di decomposizione pericolosi
Buona a tutte le temperature.
Non si conoscono condizioni che provochino reazioni
pericolose
Non noti.
Reagendo con acido fluoridrico da' origine a
tetrafluoruro di silicio, tossico.
11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
A tutt'oggi, nessun risultato di test o informazioni indicano che la perlite possa causare dei rischi
alla salute, sia per effetti acuti sia per effetti cronici.
L’esposizione prolungata o frequente a concentrazioni di polveri diffuse nelle operazioni di
manipolazione può provocare irritazione degli occhi e delle vie respiratorie.
12.INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12.1 ECOTOSSICITÀ. La Perlite si trova naturalmente nell’ecosistema e provoca un basso impatto
ambientale.
12.2 MOBILITÀ NEL SUOLO. Non attinente.
12.3 PERSISTENZA E DEGRADABILITÀ. Non attinente.
12.4 POTENZIALE DI BIOACCUMULO. Non attinente.
13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
La sostanza eventualmente destinata a smaltimento e gli imballaggi usati devono essere gestiti
secondo quanto disposto dal decreto legislativo 152/2006 parte 4 “Norme in materia di gestione
dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” e s.m.i. La scelta del codice CER deve essere fatta in
accordo con le direttive, relativamente all’uso adottato. Il rifiuto deve essere mantenuto separato
da altri tipi di rifiuti fino al trattamento stesso.
Codice CER suggerito: 01 04 13 - Rifiuto derivante dalla lavorazione della pietra.
Nel caso in cui i rifiuti siano contaminati da altre sostanze essi devono essere smaltiti rispettando
le modalità previste dalla legge per esse.
14. INFORMAZIONI RELATIVE AL TRASPORTO
La sostanza non rientra in alcuna classe di pericolo per il trasporto di merci pericolose e non è,
quindi, sottoposto ai relativi regolamenti modali: IMDG (via mare), ADR (su strada), RID (per
ferrovia), IACO/IATA (via aria). Durante il trasporto, evitare la dispersione eolica utilizzando
contenitori chiusi.
15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
Questo prodotto è una sostanza non classificata come pericolosa secondo il regolamento (CE) n.
1272/2008 (EU – GHS/CLP) e la Direttiva 67/548/CEE.
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Indicazioni di pericolo
Simbolo di pericolo
Frasi di rischio
Consigli di prudenza
Nessuna
Nessuno
Nessuna
Nessuno
16. ALTRE INFORMAZIONI
I dati e le informazioni contenute nella presente scheda sono il risultato delle conoscenze
disponibili alla data della pubblicazione. La Società non si assume alcuna responsabilità per danni a
persone o cose che possono derivare da un uso improprio delle conoscenze riportate nel presente
documento.
La scheda non sostituisce, ma integra, i testi e le norme che regolano l’attività dell’utilizzatore.
L’utilizzatore ha piena responsabilità per le precauzioni che sono necessarie per l’uso che farà del
prodotto.
Bibliografia
Valori Limite di Soglia 2010
TLV 2010 - Valori Limite di Soglia e Indici Biologici di Esposizione (IBE)
ACGIH 2010 (Tradotti in italiano da AIDII)
Scheda rilasciata da: Direzione Tecnica
Persona da contatrare in Azienda: Monica Menozzi; tel. +39-0536-837215
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