TORRE WINKEL - Via Lomasti

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TORRE WINKEL – Via Lomasti
TORRE WINKEL, 2044 m
relazione di Dimitri Nardin e Roberto Geromet (giugno 2014)
Via Lomasti (Spigolo Sud)
Pietra miliare dell’alpinismo friulano degli anni 70 e una delle più famose realizzazioni di
Ernesto Lomasti. In un primo tentativo, il 26 giugno, Lomasti salì i primi due tiri e poi
proseguì direttamente per fessure e diedri fino alla vetta, senza avvicinarsi allo spigolo.
Ritornò due mesi più tardi e percorse un sistema di vaghe fessure e diedri poco a dx dello
Spigolo Sud. Questo è il tratto chiave della via, continuo, impegnativo e in esposizione
totale.
Nel 2007 le guide austriache avevano spittato l’intero percorso, posizionando in alcuni punti anche delle staffe di ferro.
Ne seguì una feroce polemica riguardo l’opportunità di trasformare una via storica come questa in un percorso
addomesticato. Nel 2011 gli spit e il resto delle attrezzature sono state rimosse, segando o rendendo inutilizzabili i fix
presenti, tranne qualche isolato spit di sosta. Pertanto, allo stato attuale, la scalata della via presenta nuovamente la
severità e l’impegno originari, da non sottovalutare nonostante la brevità.
Primi salitori: Ernesto Lomasti, Alessandro Piussi, 23 agosto 1977.
Dati via: 130 m, 6°, 3h, roccia ottima, NDA.
Come per l’accesso alla Torre Clampil si giunge sotto il canale che divide le pareti S delle Torri Winkel e Clampil.
Traversare a dx su cengette a zolle erbose (fare molta attenzione, pp. 2°) e salire poi fino a un comodo terrazzino. 2SF.
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Salire le fessure sopra la sosta tendendo leggermente a dx fino a raggiungere una placca inclinata incisa da una
fessura che si risale fino alla sua fine. Aggirare a dx uno spigoletto e seguire un'altra fessura appoggiata fino a
portarsi sotto un diedrino strapiombante (1D). Si scala il diedrino atletico (2C in uscita) e si monta su ampio
terrazzo. 30 m; 4°+; 1SF.
Si scala completamente l'evidente larga fessura, molto atletica e difficilmente proteggibile (a dx una piccola
fessura parallela accoglie qualche protezione). Si sosta su clessidra, non molto rassicurante, con cordone. 20 m;
5°+ e 6°; 2C, 1CL, 1D, 1CLF.
Si aggira uno spigolo a sx e si sale per due fessure parallele usando ora l'una ora l'altra, stando sulla dx quando si
dividono fino a giungere in sosta. 25 m; 4°+, 5°; 2C, 1SF.
NB: da qui prosegue dritta, per il sistema di fessure e diedri, l’uscita del primo tentativo di Lomasti (ca. 2 tiri, 4°,
4°+).
Si rimonta il caminetto soprastante la sosta obliquando poi verso dx fino ad agganciare una fessura orizzontale
che con deciso traverso porta a una nicchia. 25 m; 4°+; 2SF.
Traversare verso dx alcuni metri fino a raggiungere un primo spigoletto che si aggira salendo leggermente (1C). Si
sale ancora aggirando con passaggio delicato ed espostissimo un secondo spigoletto giungendo sulla parete S
(1C). Si va in verticale alcuni metri puntando a 1C visibile continuando in obliquo a dx mirando la base di diedro
giallo/nero appena accennato, dove ci si ferma, nonostante la scomodità della sosta appesa. 20 m; 6°; 3C, 3CF.
Si prosegue verticalmente superando uno strapiombino (1C sopra), puntando poi a una fessurina che sale verso
dx (1C). La si risale tutta fino sotto una fascia leggermente strapiombante (1C). Si esce verticalmente su roccia
friabile (delicato) giungendo direttamente in cima alla Torre Winkel (sosta su masso). 25 m; 5°+; 3C.
NB: invece di uscire direttamente in vetta su roccia friabile, si può traversare verso dx per roccia più solida (4°+)
fino a un terrazzino poco sotto la cima (forse soluzione preferibile). Da facilmente in vetta (5 m; 2°). 20 m; 5°+, 5°;
V°+ e V°; sosta in vetta su masso.
Discesa:
Si scende lungo la facile via ferrata della Creta NE, in direzione di Sella Madrizze (Passo Pramollo). Raggiunta una spalla
erbosa sul margine della parete SO, conviene abbandonare la ferrata e scendere per ripida erba e sassi direttamente
all’attacco. 0h30.
Album fotografico (clicca qui)
TORRE WINKEL – Via Lomasti