i temi della psicologia dello sviluppo

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Transcript i temi della psicologia dello sviluppo

Fondamenti
di
Psicologia dello sviluppo
Prof.ssa Rosalba Larcan
I grandi temi “storici”
della Psicologia dello Sviluppo
Rapporto tra “natura” e “cultura”
Se il processo di sviluppo sia limitato ad un
determinato periodo (età evolutiva) o duri
tutta la vita
Se la natura dello sviluppo sia “continua” o
“discontinua”
Se ci siano periodi “sensibili” in cui
determinate abilità debbano svilupparsi
Evoluzione della disciplina
Cambiamento
dell’oggetto di studio
(età evolutiva vs. ciclo di vita)
Cambiamento
dei modelli teorici di
riferimento (uni-causali e deterministici vs.
multi-causali e probabilistici)
Cambiamento
dei metodi di ricerca
Cambiamento nei modelli
teorici di riferimento
Passaggio dai modelli deterministici
uni-causali ai modelli multi-causali e
probabilistici
I modelli deterministici
uni-causali Y=f (x)
Una
o poche cause per spiegare il
comportamento
fattori biologici
Le
cause invocate erano
fattori
ambientali
I modelli multi-causali
e probabilitici
La ricerca nella complessità
Anni ’70
Il contributo delle scienze biologiche e fisiche:
Il modello sistemico di Von Bertalanffy (1968)
Passaggio da una visione statica a una visione dinamica
L’effetto farfalla
(ogni evento subisce influenze complesse da molteplici variabili)
(piccole cause
grandi effetti)
Le “previsioni” non possono essere deterministiche, ma
“probabilistiche”
Anni ’70
Il contributo delle scienze biologiche e fisiche:
Il modello sistemico di Von Bertalanffy (1968)
Passaggio da una visione statica a una visione dinamica
L’effetto farfalla
(ogni evento subisce influenze complesse da molteplici variabili)
(piccole cause
grandi effetti)
Le “previsioni” non possono essere deterministiche, ma
“probabilistiche”
Conseguenze sulla
psicologia dello sviluppo
I modelli probabilistici multi-causali
sostituiscono i modelli uni-causali e
deterministici
Si afferma il modello interazionista e transazionale:
Stretta e precoce interconnessione tra aspetti
biologici, psicologici e contestuali
Reciprocità delle influenze
Relazione tra sistemi
ambiente
persona
AMBIENTE
fisico
organico
sociale
PERSONA
biologico
cognitivo
affettivo
emotivo
relazionale
Prospettiva
interazionista e sistemica
Bronfembrenner :
Le interazioni della persona con l’ambiente
(prossimale e distale)
Microsistemi (ambienti di vita)
Mesosistemi (rapporti tra microsistemi)
Esosistemi (influenze indirette)
Macrosistemi (ambiente distale)
L’ecologia dello sviluppo umano
implica lo studio scientifico dell’adattamento
progressivo e reciproco tra lo sviluppo attivo
dell’essere umano e le proprietà mutevoli degli
ambienti nei quali l’individuo, che si sta
sviluppando, vive.
Inoltre, sostiene che questo processo è
influenzato dalle relazioni tra questi setting e
dai contesti più ampi nei quali i setting stessi
sono collocati.
Modello dinamico trans-azionale
L’individuo non è considerato come una tabula rasa che
l’ambiente modifica a suo piacimento, ma cresce e si
muove, dinamicamente, in esso ristrutturandolo.
L’interazione tra individuo e ambiente è
bidimensionale, l’uno modifica e influenza l’altro.
L’ambiente ecologico è visto come una serie ordinata
di strutture concentriche incluse l’una nell’altra.
Queste strutture prendono il nome di: microsistema,
mesosistema, esositema e macrosistema.
Il modello ecologico di
Bronfembrenner
microsistema
microsistema
mesosistema
microsistema
esosistema
macrosistema
Sistemi dinamici
Organizzazioni complesse composte di
molteplici parti, ciascuna con specifiche
funzioni, che influenza le altre e ne è a sua
volta influenzata
Principi fondamentali:
Globalità
Integrità dei sottosistemi
Stabilità e cambiamento
Circolarità dell’influenza
Modelli lineari vs. modelli complessi
Nei
modelli lineari l’influenza è
unidirezionale
Nei
modelli complessi l’influenza è
circolare
Stili di parenting
ed effetti sul bambino
(esempio di modello lineare)
iperprotettivo
•Eccessive dimostrazioni di affetto
•Rinforzamenti indiscriminati
•Attenzioni esasperate
•Ansia
•Scarse opportunità di apprendimento
•Difficoltà decisionali
•Inadeguate strategie di coping
ipercritico
•Manifestazioni di biasimo
•Ironia
•Ridicolizzazione
•Svalutazione
•Ansia
•Insicurezza
•Paura di sbagliare
•Scarsa autostima
•Tendenza all’isolamento
Esempio di reciprocipocità dell’influenza
nella relazione caregiver-bambino.
parenting
ansioso
temperamento
evitamento delle
interazioni
difficile
interazioni difficili
disturbi
difficoltà
comportamentali -
emotivo-
deficit cognitivi
relazionali
attaccamento
insicuro
Concetto di sviluppo
Esteso
- ciclo di vita
- perdita della visione adulto-centrica
- Interesse crescente per le prime fasi dello sviluppo
e per gli anziani
Dinamico (tiene conto dei contesti e delle esperienze)
Probabilistico (non è predeterminato)
Cambiamento dei
metodi di ricerca
Il bisogno di conoscenza
Principali finalità della ricerca
Ampliare
il nostro bagaglio di conoscenze
su un determinato fenomeno (ricerca
esplorativa; speculativa)
Rispondere
a specifici quesiti
Oggetto specifico della ricerca
in ambito evolutivo
descrizione
e spiegazione dei
cambiamenti nel comportamento o nelle
modalità di funzionamento dell’individuo,
che si presentano in funzione dell’età
Identificazione
del livello di competenza
del bambino a una data età e dei fattori
che possono influenzarlo
I quesiti della ricerca scientifica
Quando…..?
Come…...?
ricerca della “norma” e delle
differenze individuali
ricerca della “norma” e delle
differenze individuali
Ricerche descrittive
Perché…?
teorie-prevenzione-interventi
Ricerche esplicative e valutative
Si può rispondere ai quesiti
in modo:
soggettivo (intuizioni, esperienze personali,
pareri di altre persone)
oggettivo (ricerche scientificamente
valide)
Entrambe queste modalità influenzano le nostre
conoscenze e il nostro comportamento
Come si scelgono i quesiti a cui
rispondere?
Interessi
sociali
Interessi
culturali
Osservazioni
casuali (serendipity)
Disponibilità
di strumenti adeguati
Tipologie di ricerca
Il modo di impostare una ricerca è
influenzato dal paradigma teorico di
riferimento del ricercatore
Paradigmi di base in Psicologia
POSITIVISMO (ricerca quantitativa)
I fenomeni psichici sono misurabili e riproducibili sperimentalmente.
I risultati della ricerca devono essere “validi” e “attendibili”
(falsificabili)
COSTRUTTIVISMO (ricerca qualitativa)
I fenomeni psichici non sono misurabili e riproducibili
sperimentalmente.
L’osservazione di un fenomeno non può essere oggettiva né
generalizzabile, in quanto i fenomeni psichici sono fortemente
influenzati dal contesto e dal significato che vi si attribuisce
Possibilità di
interpretazioni erronee
positivista: l’artificialità delle
condizioni di studio può alterare i
risultati
Approccio
costruttivista:
l’interpretazione del dato osservato può
essere alterata dal significato
soggettivo che gli attribuisce il
ricercatore
Approccio
I metodi di ricerca scientifica
Metodi
quantitativi (Sperimentazione;
osservazione sistematica)
Metodi qualitativi (Osservazione naturalistica,
diretta/indiretta; studio di casi singoli; narrazioni)
• Ricerche longitudinali
• Ricerche trasversali
Disegno di ricerca trasversale
Somministrazione
di strumenti a
soggetti di età differente da mettere a
confronto
Esempio: i bambini di 7 anni hanno abilità
verbali diverse rispetto ai bambini di 9
anni?
Media, mediana e moda dei punteggi
ottenuti dai bambini di 7 anni si
confrontano con quelle dei punteggi
ottenuti dai bambini di 9 anni
I concetti di
media, mediana e moda
MODA: Dato che si presenta con MAGGIOR FREQUENZA,
ossia il dato che è prevalente in una situazione.
MEDIA : Indicatore ipotetico della distribuzione dei dati
1. si sommano tutti i valori;
2. si divide il risultato per il numero delle frequenze.
MEDIANA : Valore che occupa il posto di MEZZO; si usa
per conoscere se un dato è situato al di sopra o al di sotto
del valore medio.
E' il valore centrale, indica i valori di una metà confrontati a
valori dell'altra metà del campione analizzato.
Per trovarlo occorre prendere tutti i dati ed ordinarli in
modo crescente o decrescente, quindi individuare "il valore
di mezzo".
Esempio
Verificare se ci sono
differenze nell’altezza
tra uomini e donne
Calcolare media,
mediana e moda delle
due distribuzioni
Rappresentare
graficamente
Applicare un test
statistico
uomini
170
175
173
182
180
175
168
187
175
185
donne
158
167
171
165
167
162
180
155
160
170
Disegno di ricerca longitudinale
Prevede
osservazioni (dirette/indirette)
dello stesso soggetto e dello stesso
gruppo di soggetti in periodi di tempo
diversi
Valido soprattutto nelle ricerche
descrittive, meno nelle ricerche
esplicative
Limiti:
Cambiamenti nel campione iniziale
Uso di strumenti analoghi
Esempio
Verificare come cambia l’altezza col variare
dell’età in età prescolare e se cambia
differentemente tra maschi e femmine
0
maschi
femmine
1
2
3
4
Metodi quantitativi
Ad
ogni rilevazione viene attribuito un
valore numerico
Ai
risultati si applicano le regole dei
numeri (eleborazione statistica)
I
risultati ottenuti su un campione si
possono generalizzare alla popolazione di
riferimento
Strumenti
Questionari tarati attraverso “studi pilota”
Inventari o check list, adeguati al livello di età
oggetto di studio
Devono essere validi (misurare esattamente
ciò che si prefiggono di misurare) e affidabili
(fornire misure analoghe anche a distanza di
tempo)
Attraverso la “standardizzazione” si può
ricavare il cutoff di normalità
Prima di utilizzarli è necessario chiedere il
“consenso informato”
Il metodo sperimentale
Il fenomeno oggetto di studio (VD) viene
artificialmente provocato per individuarne le
cause (VI)
E’ indispensabile un gruppo di controllo in cui
non si fa agire la variabile indipendente (VI)
E’ indispensabile isolare e controllare
(neutralizzandole) le variabili che potrebbero
influenzare i risultati (variabili confusive o di
disturbo)
Può essere utilizzato in laboratorio o in
contesti naturali
La prospettiva ecologica
Assumere
una “prospettiva ecologica”
significa tenere conto delle interazioni
dinamiche tra il ricercatore, il soggetto
e il contesto in cui avviene la ricerca
Variabili indipendenti e
variabili dipendenti
indipendenti : fattori che
rappresentano le “ipotetiche” cause del
fenomeno oggetto di studio
Variabili
Variabili
dipendenti: comportamenti
osservati e misurati
Variabili confusive
(o di disturbo)
Fattori
estranei alla ricerca, non
specificamente previsti nell’ipotesi, che
potrebbero comunque influenzare i
risultati
Esempi:
Effetto Sperimentatore
Effetto Rosenthal
Effetto Hauthorne
Desiderabilità sociale
Esempio
Leggere ai bambini pre-linguistici fa aumentare
la loro quantità di vocalizzazioni
Costruire un piano di ricerca sperimentale sulla
base di quali e quante informazioni si vogliono
ricavare
Individuare VI e VD
Selezionare il campione, controllando le variabili
potenzialmente di disturbo
Ciclo della ricerca
Decidere il tipo di ricerca (esplorativa, descrittiva, esplicativa) che si
vuole condurre
Individuare una teoria di riferimento (letteratura scientifica)
Formulare un’ipotesi (es. relazione tra variabili)
Selezionare il campione (controllando le possibili variabili confusive)
Scegliere gli strumenti d’indagine (operazionalizzazione delle variabili)
Raccogliere i dati in base ad una specifica procedura
Elaborare statisticamente i dati
Interpretare i risultati in relazione all’ipotesi formulata
Collegare i propri risultati con la teoria di riferimento
Come garantire scientificità
Uso di campioni rappresentativi
Uso di strumenti standardizzati o
validati (interviste, questionari, check list,
test psicometrici, osservazioni sistematiche)
Controllo dei fattori di disturbo
Analisi statistiche (generalizzazione dei
risultati)
Metodi qualitativi
Descrivono concetti ed eventi senza riferimento
specifico ai numeri
Non richiedono campioni ampi e rappresentativi
Non consentono ampie generalizzazioni
Sono basati prevalentemente sull’osservazione
naturalistica e sul metodo narrativo
Forniscono indicazioni utili in ambito applicativo
(educativo e clinico)
L’osservazione naturalistica
E’ una registrazione del comportamento in
assenza di tentativi di influenzarlo
I soggetti sono liberi di variare le loro risposte
I risultati vengono interpretati dal ricercatore
sulla base di un modello teorico
Strumenti e metodi
Colloqui
Interviste
strutturate
semi-strutturate
Aperte
Osservazione (diretta/indiretta)
Studi
di casi singoli
Intervista strutturata
L’intervistatore pone delle domande seguendo una
precisa sequenza e senza influenzare la persona
Domande aperte: sono molto generali e quindi permettono
allo intervistato di esprimersi liberamente. Il ricercatore
deve registrare letteralmente la risposta.
Domande semi aperte: consentono all’intervistato di
specificare l’alternativa aggiungendo commenti.
Domande chiuse: l’intervistato deve scegliere una risposta
tra quelle offerte dal ricercatore.
Intervista semi-strutturata
L’intervistatore può porre le domande predeterminate nell’ordine che ritiene più utile
caso per caso
Può formulare le domande nel modo che
ritiene più adatto all’intervistato
Il ricercatore per ottenere una effettiva
partecipazione deve tenere uno stile di
conduzione non direttivo che prevede:
l’astensione da ogni valutazione.
un atteggiamento di disponibilità, accettazione ed
interesse.
L’intervista aperta
L’intervista non strutturata è denominata così
in quanto non vi sono domande preparate in
precedenza e all’intervistato è proposto
soltanto un tema su cui discutere.
L’intervistatore deve cercare di limitare le
eccessive divagazioni dai temi di interesse,
senza assumere atteggiamenti costrittivi.
Questa forma di intervista viene spesso
definita colloquio in profondità per porre
l’accento sul fatto che è collocata in un
conteso più comunicativo che interrogatorio.
Lo studio del caso singolo
Si
usa prevalentemente in psicologia
clinica, o nello studio di casi rari, su
uno o pochi soggetti con caratteristiche
simili
Vengono
utilizzati: video-registrazioni,
biografie e metodi narrativi (colloqui,
interviste, ecc.)
Da
distinguere dalla ricerca
sperimentale applicata su casi singoli
Esempio di ricerca sperimentale
su soggetto singolo
A
B
A
B
Etica della ricerca
Rapporti
di potere tra ricercatore e
partecipante (desiderabilità sociale)
I
partecipanti devono sentirsi liberi di
partecipare o ritirarsi (consenso informato)
L’uso
dell’inganno nelle sperimentazioni
Protezione
Garantire
dal danno fisico e psicologico
la privacy
In sintesi…
La ricerca quantitativa è più opportuna
quando si fa riferimento a ciò che accomuna i
comportamenti di popolazioni di individui
La ricerca qualitativa è più opportuna quando
si vogliono cogliere aspetti individuali che
possono essere generalizzati solo a pochi
individui
I due tipi di ricerca si integrano e sono
entrambi necessari all’elaborazione di teorie
sullo sviluppo