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dott. ing. ROBERTO STORACE
CONSULENTE
SICUREZZA DEL LAVORO
IGIENE AMBIENTALE
VALUTAZIONE IMPATTO ACUSTICO
IN AMBIENTE ESTERNO
Relazione tecnica di impatto acustico
per costruzione di centralina idroelettrica
(D.P.C.M. 14/11/97, attuazione legge 447 del 26/10/95
L.R.52 art.3 del 2000)
Committente:
G&G ENERGIA SAS
di Gerbaldo Domenico
Piazza Roma 34-36
12048 Sommariva del Bosco (Cn)
Impianto
BENE VAGIENNA - CN
Alimentazione dal torrente Mondalavia
Data:
Tecnico competente:
Giugno 2014
Ing. Roberto Storace
1
Studio: Via Luigi Gallo, 9 - 12100 CUNEO - / 0171/694286
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Sez. 0
Premessa
0.1
La presente relazione tecnica valuta l'immissione acustica verso l'ambiente
esterno prodotta dall’esercizio della centralina idroelettrica da costruire in
Bene Vagienna, alimentata dal torrente Mondalavia con presa nel canale
del Molino.
0.2
La relazione ha lo scopo di verificare il contenimento dei livelli di immissione
acustica ai sensi: dell’art. 3 comma 1 del D.P.C.M. 14/11/97 (Decreto di
attuazione della legge 447 del 26/10/95 “Legge quadro sull’inquinamento
acustico”), della L.R. 52 del 20.10.2000 ed è redatta secondo i criteri di cui
alla D.G.R. 2/02/2004 n. 9 – 11616.
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Sez. 1
Tipologia dell’opera
1.1
L’area di insediamento della centralina si trova in mapp. 80 e 221 del Fg.31
nel Comune di Bene Vagienna.
L’area di proprietà è composta dai mappali 223, 80, 219, 221 del Fg 31 e
confina in tutti i lati con fondi agricoli.
1.2
La centralina è costituita da due parti: una parte in cui sono installati quadri
elettrici di comando e controllo ed i trasformatori di energia elettrica,
posizionata in un edificio ristrutturato, in precedenza usato come mulino,
( vedi pag.14 ) situato al mappale n.80 e da una seconda parte, costituita
da una struttura interrata situata al mappale 221, contenete il gruppo
generatore di corrente con sottostante turbina ad acqua.
(vedi pag.15-16-17).
1.3
Le distanze dai confini più vicini sono le seguenti:
Edificio contenente quadri elettrici e trasformatore: (ved.pag.18)
= dal confine ovest 13,00 m
= dal confine est 2,0 m. (La linea di confine coincide con l’argine lato est
del canale)
Edificio di centrale (ved.pag.19)
= dal confine nord 4,00 m
= dal confine sud 2,40 m (La linea di confine coincide con l’argine esterno
del canale)
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Sez. 2
Orario di attività
2.1
L’attività è svolta in modo continuo sulle 24 ore giornaliere.
La produzione di energia elettrica avviene senza la presenza di persone in
modo automatico.
Sez. 3
Descrizione delle sorgenti rumorose
3.1
Le sorgenti rumorose sono costituite da:
- turbina, posizionata a fondo del pozzo
- generatore elettrico;
- trasformatore Potenza del gruppo 150 Kw;
Da dati tecnici di centrali idroelettriche similari si apprende che il livello di
rumore nel locale in cui è situato il generatore, soprastante la turbina, non sia
superiore a 75 dBA. Nel ns caso sarà inferiore poiché il gruppo turbina è
annegato i una gettata di calcestruzzo (la girante per manutenzione potrà
essere sfilata verticalmente sollevando l’alternatore), mentre il generatore di
corrente produrrà circa 60 dBA.
Nel locale contenente quadri elettrici e trasformatore il livello di rumore sarà
non superiore a 50 dBA.
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Sez. 4
Caratteristiche costruttive dei locali
4.1
Locale con quadri elettrici e trasformatore: avrà struttura in muratura le cui
caratteristiche ai fini acustici non vengono descritte dato che all’interno il
rumore presente sarà inferiore a 50 dBA.
4.2
Parte ospitante il gruppo di generazione: il locale interrato ospitante
l’alternatore avrà:
= copertura in c.a. di spessore 25 cm con una botola di ispezione in acciaio,
formata da struttura reticolare interposta tra due fogli in lamiera di spessore 10
mm ciascuno.
= Una scala di accesso con porta esterna in acciaio composta da materiale
termo acustico interposto tra due fogli di lamiera di 10 mm ciascuno.
Poiché il locale non avrà accessi aperti sull’esterno, qualora fosse necessario
attuare un raffreddamento interno, si provvederà con un elettroventilatore ed
uno scambiatore di calore a tubi d’acqua prelevata allo scarico della turbina.
Sez. 5
Identificazione e descrizione dei ricettori presenti
5.1
Nella pianta di Zonizzazione Acustica, in scala 1:10000, (ved. pag. 20) si è
indicato con cerchio in rosso la posizione della centrale elettrica. La distanza
delle due costruzioni costituenti l’impianto risulta di m.118 circa (ved.pag.21).
Considerato che il rumore significativo potrà essere prodotto dal locale in cui
sarà installata la centralina, si considerano da tale punto le distanze dei
ricettori più vicini.
Osservando la vista aerea dell’area (ved.pag..22) si nota che in vicinanza
della centralina si individuano tre ricettori:
1) Ricettore lato ovest alla distanza di 357 m
2) Ricettore lato est alla distanza di 295 m
3) Ricettore lato nord, schermato dalla collina situata a nord della centralina,
che non viene considerato (ved. pag. 22)
Si ritiene che i ricettori 1 e 2 siano costituiti da edifici abitativi agricoli.
Tutti i ricettori non sono visibili dalla centralina, data l’area boscosa
circostante e la posizione sopraelevata degli stessi rispetto al fiume
Mondalavia.
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Sez. 6
Planimetria dell’area di studio
6.1 L’area di studio è indicata nella mappa catastale 1:2000 ed in fotografia aerea
di pag. 22.
Risulta che l’area circostante il luogo di installazione della centrale è
prevalentemente agricolo boschivo ed il posizionamento della centralina
idroelettrica si trova al fondo della valle a quota 283 m a lato del fiume
Mondalavia.
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Sez. 7
Classificazione Acustica definitiva
7.1
Il Comune di Bene Vagienna, in ottemperanza alla normativa vigente, l’area in
oggetto in classe acustica III. in cui valgono i limiti di immissione di 60 dBA di
giorno e 50 dBA in periodo notturno.
7.2
I limiti di immissione all’esterno del rumore sono riportati nella tabella seguente.
Valori limite assoluti di immissione – Leq in dB(A)
Classi di destinazione
Tempi di riferimento
d’uso del territorio
Diurno
Notturno
(06.00-22.00)
(22.00-06.00)
I aree particolarmente protette
50
40
II aree prevalentemente residenziali
55
45
III aree di tipo misto
60
50
IV aree di intensa attività umana
65
55
V aree prevalentemente industriali
70
60
VI aree esclusivamente industriali
70
70
Il D.P.C.M. del 14/11/97 stabilisce altresì dei limiti di carattere differenziale che
devono essere rispettati all’interno di eventuali ambienti abitativi .
Per limite differenziale si intende il limite posto alla differenza tra i livelli di
rumore misurati nell’ambiente abitativo in presenza ed in assenza del
disturbo. Il limite differenziale è di 5 dB di giorno e di 3 dB di notte determinato
a finestre aperte, con penalizzazioni nel caso che il disturbo abbia
caratteristiche qualitative particolarmente fastidiose (componenti tonali o
impulsive) riconoscibili strumentalmente in modo oggettivo secondo modalità
specificate dalla norma.
I limiti differenziali non si applicano:
- se il rumore ambientale misurato nell’ambiente disturbato di giorno è inferiore
a 50 dB(A) a finestre aperte e a 35 dB(A) a finestre chiuse, e di notte inferiore
a 40 dB(A) a finestre aperte e a 25 dB(A) a finestre chiuse;
- se il ricettore si trova in classe acustica VI;
- se il rumore proviene da infrastruttura di trasporto stradale, ferroviaria.
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Sez. 8
Principali sorgenti sonore già presenti nell’area
8.1 Nell’area circostante la centrale non sono presenti rumori.
8.2
Considerato che l’area in esame è prevalentemente boschiva e che dal 2011
non presenta modifiche sia per nuovi insediamenti che per la viabilità, lo
scrivente utilizza, per la presente valutazione di impatto acustico, una
rilevazione fonometrica notturna da lui eseguita nel luogo il 18/10/2011.
Tale diagramma venne inserito nella valutazione di impatto acustico per conto
della ditta Ecoenergia Cuneo srl, relativa alla centrale in esame posizionata più
a sud, poco distante dalla posizione attuale.
Si riportano le condizioni di misura di quella rilevazione.
In data18/10/2011 alle ore 22,10 veniva misurato il rumore residuo esistente
nell’area di insediamento della centralina. Il fonometro è stato posizionato nel
luogo in cui sarà eretto l’edificio della centralina.
Il diagramma del rumore è allegato alla presente.
8.3 La strumentazione utilizzata è descritta nel seguito:
- Fonometro integratore Larson Davis
modello: 824
matricola No. 2692
omologato secondo norme IEC 651-804 tipo 1 - 1260 Classe 1
costante di tempo di risalita < 50 microsecondi
costante di misurazione Fast = 31,25 microsecondi
- Microfono Larson Davis
modello: 2451
matricola No. 7550
- Calibratore acustico Bruel & Kjaer
modello: 4231
matricola No. 1858962
- Cavo di estensione Larson Davis
Tutta la strumentazione utilizzata risulta essere di classe “1”.
Fonometro tarato in data 26/07/2010 ad opera della Eurofins/Modulo Uno che
ha rilasciato il certificato M1.10.FON.199 di conformità alle norme CEI EN 60
651 ed CEI EN 60804.
La calibrazione è stata controllata prima dell’inizio e dopo la fine della misura
ed ha evidenziato scostamenti compresi entro 0,1 dB(A) rispetto al valore
nominale di emissione del calibratore (94 dB(A)).
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Risultati ottenuti
Rumore residuo notturno:
La misura é stata effettuata dalle ore 22,10 alle ore 22.32 circa.
Durata rilevazione 1303.1 sec;
Valori trovati: Leq = 53,4 dBA;
LN 95 = 53,2 dBA.
Non sono presenti tonali né rumori impulsivi.
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Sez. 9
Verifica dei livelli sonori in fase di esercizio e di costruzione
9.1
Livelli sonori in fase di esercizio
9.1.1 Immissione al confine
Per il locale quadri elettrici si considera rispettata l’immissione notturna al
confine di 50 dBA poiché all’interno del locale il livello risulta inferiore a 50
dBA.
9.1.2 Immissione dal locale macchine.
Il rumore presente nel locale è valutato inferiore a 75,0 dBA.
Per la legge di massa risulta che:
. la copertura in c.a. di 25 cm offre un isolamento di 50 dB,
. il portone in doppia lamiera di 1+1 cm produce l’isolamento di 55 dB,
. il tombino produce ugualmente attenuazione di 55 dB.
Il rumore all’esterno dell’edificio risulta quindi 75,0 - 50,0 = 25,0 dBA
Al confine distante 2,4 m dall‘edificio è immesso all’esterno il valore:
L2 = L1 – 20 log (d2/d1) = 25,0 – 20 log (2,4/1) = 17,4 dBA.
Quindi al confine è rispettato il limite notturno di 50 dBA.
9.1.3 Immissione ai ricettori.
Si considera il ricettore abitativo 2 più vicino, situato ad est a 295 m. Per
maggior tutela si ritiene che il rumore si propaghi a semisfera su una
superficie riflettente piana. Tale condizione è assolutamente molto più
gravosa in quanto diversa dalla realtà, sia per la densità di vegetazione, sia
per il fondo non riflettente ma molto assorbente e sia per la posizione molto in
basso della centrale, rispetto al ricettore, anziché in piano.
Ciò premesso il rumore immesso al ricettore risulta:
L2 = L1 – 20 log (d2/d1) = 17,4 – 20 log (295/1) = 0 dBA
Per quanto visto alla Sez.7 non si ha disturbo al ricettore poichè il rumore
immesso a finestre aperte è inferiore a 40 dBA ; quindi inferiore al limite
notturno della classe terza e minore del limite di applicazione del criterio
differenziale.
9.2
In fase di costruzione
9.2.1 Immissione al confine
Considerato che l’attività più rumorosa è data dalla attività di escavazione per
l’esecuzione della condotta forzata adiacente alla sala quadri, risulta che
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utilizzando un escavatore cingolato, che sviluppa la potenza sonora di Lw =
108 dBA (dato rilevato per il SIMIT mod. SL11 dal catalogo del Comitato
Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni di Torino e Provincia:
“Valutazione dell’inquinamento acustico prodotto dai cantieri edili”), durante la
costruzione il rumore al confine più vicino, vale:
Lp = Lw – 8 – 20 log d
dove:
Lw = 108 dBA potenza acustica
d = 1 m distanza dell’escavatore dal confine
sostituendo risulta:
Lp = 108-8-20 log 1 = 100,00 dBA
Il valore di immissione al confine è quindi superiore al limite diurno di 60 dBA,
ammesso per la classe acustica III.
9.2.2 Immissione ai ricettori
Al ricettore 2 il livello di rumore risulta:
Lp = 108-8-20 log 295 = 50,6 dBA.
Quindi inferiore al limite di immissione diurno di 60 dBA per la classe
acustica III.
Sez. 10
Incremento di rumore dovuto all’aumento del traffico veicolare
10.1 Non è previsto l’uso di automezzi durante l’esercizio.
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Sez. 11
Provvedimenti tecnici di contenimento del rumore
11.1
Dalle valutazioni esposte alla Sez. 9.2 secondo cui non è rispettato il limite di
immissione al confine in fase di costruzione della condotta in pressione, lo
scrivente ritiene di attuare le seguenti misure tecniche.
Per la fase di costruzione, chiedere deroga al Comune di Bene
Vagienna al rispetto dei limiti di immissione, non essendo possibile stare
nei limiti con provvedimenti tecnici.
Sez. 12
Programmi di rilevamenti e di verifica
12.1
Durante la futura attività lavorativa si dovrà eseguire una serie di misurazioni
per verificare il contenimento dei rumori entro i limiti previsti della normativa.
Sez. 13
Provvedimento Regionale
13.1 Con provvedimento regionale D.G.R. n.120-21338 del 29.07.1997 lo
scrivente ing. Roberto Storace è stato riconosciuto Tecnico Competente in
Acustica Ambientale.
Il Consulente Tecnico
ing. Roberto Storace
14
ALLEGATI:
-
Pag. 14
Pianta locale sala quadri e trasformatore
Pag. 15
Pianta locale centralina idroelettrica
Pag. 16-17 Sezioni centralina
Pag. 18
Distanza dai confini del locale quadri
Pag. 19
Distanza dai confini della centralina
Pag. 20
Estratto di zonizzazione acustica
Pag. 21
Distanza tra locale quadri e centralina
Pag. 22
Vista aerea dell’area
Pag. 23
Distanza centralina dal ricettore ovest
Pag. 24
Distanza centralina dal ricettore est
Pag. 25
Diagramma realtime rumore residuo notturno del 18/10/2011
Pag. 26
Certificato di taratura del fonometro
Pag. 27
Attestazione Tecnico Competente in Acustica
=
Mappa catastale scala 1.2000
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16
17
18
19
20
21
22
118 m
23
24
357 m
25
295 m
26
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28
29
30