In classe con i computer - Accordo Scuola Digitale

Download Report

Transcript In classe con i computer - Accordo Scuola Digitale

!
In#classe#con#i#computer#
istruzioni#per#l’uso#
Paola%Limone%%
!
2"
In"classe"con"i"computer"
!
!
!
http://creativecommons.org/licenses/by6nc6sa/2.0/it/!
A!scuola!con!i!computer!!
Prefazione
Sono un’insegnante di scuola primaria da trent’anni. Da molti anni mi occupo di didattica e
tecnologia, gestisco il sito scolastico del mio Circolo (1° Circolo di Rivoli To), cerco e
seleziono materiali e risorse per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado,
e lo raccolgo all’interno del portale “Siete pronti a navigare?”
Grazie anche all’esperienza di coordinatrice di un gruppo di scuole in rete per la
progettazione dei curricoli verticali secondo le Indicazioni Nazionali del 2007 ho imparato
quanto fosse importante trovare e offrire ad altri docenti i migliori suggerimenti, i progetti,
le esperienze e le risorse offerte dalla rete per fare scuola, dando loro un ordine logico per
facilitarne la fruizione e l’utilizzo.
Essendo anche creatrice e amministratrice del gruppo “insegnanti” 1 che raccoglie decine
di migliaia di docenti su Facebook e co-redattrice della rivista Bricks2 (che si occupa di
tecnologie e didattica ho modo di leggere quotidianamente quanto fatto in molte classi
italiane, e di selezionare le esperienze che mi appaiono più significative.
In queste pagine voglio raccontare ciò che è già stato fatto e ciò che si può fare in classe e
a casa per imparare anche con il supporto della tecnologia. Voglio raccontare anche degli
errori più comuni in cui ci si può imbattere, di ciò che si deve prevedere e organizzare
prima di qualsiasi lavoro con gli allievi. Parlerò di ciò che potrà e dovrà fare l’insegnante
ma anche di ciò che spetta alle famiglie e dei compiti delle amministrazioni comunali e del
Ministero.
Ringrazio tutti i colleghi conosciuti in questi anni con cui ho avuto il piacere di collaborare
e con i quali ho imparato e continuo a imparare.
Prima del lavoro in classe
Uno degli errori più comuni che ho potuto cogliere parlando con centinaia di insegnanti è
che all’arrivo dei computer nella scuola non siano state approntate tutte le necessarie
operazioni per renderne l’utilizzo immediato, sicuro e senza troppi oneri a carico del
docente. Alcune di queste operazioni devono essere attuate dalla scuola stessa, altre dal
Comune, altre ancora da tecnici di supporto e/o da associazioni e esperti. Molto spesso
poi gli insegnanti delle classi vincitrici di bandi delle classi 2.0 sono stati lasciati da soli
nella scelta dei computer da acquistare, e questo ha creato molte criticità nel momento del
lavoro.
Il rischio della sottovalutazione di alcuni problemi è alto, e può inficiare tutto il lavoro in
classe.
Analizziamo insieme alcune delle operazioni che andrebbero compiute:
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
1!https://www.facebook.com/groups/tantiinsegnanti/!
2!http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/ !
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
4"
In"classe"con"i"computer"
!
1. La scuola deve essere dotata di rete wii fii abbastanza potente da sopportare più
computer. Ottimi i suggerimenti dati da Dschola 3 per creare una rete Campus e per
non commettere errori
2. E’ necessario che tutti i computer possano salvare i loro documenti in uno spazio o
piattaforma comune. E’ necessario che la scuola installi dei Nas: un Network
Attached Storage (NAS) è un dispositivo collegato ad una rete di computer la cui
funzione è quella di condividere tra gli utenti della rete una memoria di massa. Il
Nas deve garantire l’accesso minimo a 128 utenti simultanei
3. E’ necessario che la scuola sia dotata di firewall e filtri di protezione per la
navigazione in internet. Una soluzione italiana e gratuita per le scuole è stata
realizzata da Asso.Dschola4. Si tratta di una soluzione firewall Open-Source che
trasforma un normale PC in un potente strumento professionale di filtro per la
navigazione.
4. I computer dovrebbero essere consegnanti ai bambini già con tutta la dotazione di
programmi necessari per la didattica, eventuali arricchimenti dovrebbero essere fatti
su tutti i computer una sola volta all’anno.
5. La scelta del computer è importante: lo schermo non deve essere troppo piccolo,
deve essere garantita la durata di almeno 10 ore delle batterie, sono necessari 2Gb
si RAM. In caso si siano scelti dei tablet sarebbe opportuno l’acquisto di tastiere
rimovibili, per facilitare la scrittura. Anche la risoluzione video è importante, non
dovrebbe essere inferiore a 1280x800
6. Tutti i computer degli studenti devono avere la stessa configurazione, e trattandosi
di bambini di scuola primaria dovrebbero essere usati sistemi per inibire loro lo
scaricamento e l’installazione di programmi.
7. La manutenzione dei computer deve essere ridotta al minimo, il computer è uno
strumento di lavoro al pari di un libro e di un quaderno e non si può lasciare gli
allievi per troppo tempo senza uno strumento di lavoro.
8. Se i computer vengono portati a casa dai bambini è auspicabile che siano protetti
da filtri di navigazione, o deve essere fatto un patto scuola –famiglia in cui
entrambe le parti si impegnano a seguire il minore nelle sue attività al computer con
accorgimenti diversi.
9. Se i netbook e i tablet vengono usati anche a casa è necessario preventivare
l’acquisto di custodie protettive.
10. La scuola deve prevedere cosa succederà nel momento in cui la garanzia del
fornitore scadrà.
Molto utili possono essere queste slides del professor Dario Zucchini del Majorana di
Grugliasco Geek Dschola Infrastruttura per il Mobile Learning - Zucchini5 e il video relativo
alla giornata Adotta una app- la scuola dei tablet secondo Dschola6 (dal minuto 1.30)
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
3!http://www.dschola.it/2013/06/20/realizzare-un-wireless-campus/ !
4!http://www.associazionedschola.it/asso/default.aspx!
5!http://www.associazionedschola.it/Presentazioni/Geek Dschola Infrastruttura per il Mobile
Learning - Zucchini.pptx!
6!https://www.youtube.com/watch?v=eLaPuSbqDnI&list=UUVQMIurZnkZPF7QhX3kQJEw!
A!scuola!con!i!computer!!
Esperienze di classi 2.0
Nell'anno scolastico 2008-2009 la mia classe ha avuto un pc per ogni bambino,
precorrendo in qualche modo le classi 2.0. Si può rintracciare in rete il racconto
dettagliato7 della nostra esperienza. L'azione Cl@ssi 2.0 è partita nell’anno scolastico
2009/2010 con 156 classi di Scuola Secondaria di primo grado.
Gli istituti sono stati selezionati tramite un bando, ripartiti regionalmente in base al numero
di classi attive nell’anno scolastico 2008/09 ed al numero medio di classi per regione.
Per l’anno scolastico 2010-1011, è stata prevista l’estensione dell’azione Cl@ssi 2.0 alle
scuole primarie e secondarie di secondo grado. Alle classi vincitrici del bando sono stati
assegnati fondi per l’acquisto di netbook o tablet, in alcuni casi, laddove il numero di allievi
lo consentiva) è stato possibile acquistare anche stampanti e lim (lavagne interattive).
In alcune sperimentazioni i computer possono essere portati a casa dagli studenti, al pari
di un libro o di un quaderno, in altre i computer restano sempre a scuola e vengono messi
in carica al termine delle lezioni. Anche la scelta dei computer nelle varie scuole in Italia è
stata diversa: alcune classi hanno scelto dei notebook, altre dei tablet. E diversi sono stati
anche i sistemi operativi scelti: Windows, Machintosh, Android, Edubuntu…
L’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, la Regione Piemonte e il Comune di Torino
hanno siglato nel 2012 il Protocollo d’Intesa “Scuola Digitale”8, che ha avuto tra gli obiettivi
quello di implementare il progetto nazionale [email protected], sviluppare il modello didattico già
sperimentato nel progetto regionale "un computer per studente" 9che mi ha vista tra gli
ideatori, e avviare attività di monitoraggio e di valutazione.
Il nostro modello si è differenziato da altre sperimentazioni italiane per alcuni punti molto
importanti:
•
•
•
i computer sono stati acquistati dalle scuole ma preparati (con software scelto dai
docenti e filtri per la navigazione) dai professori e dagli studenti dei centri di
Servizio, Animazione e Sperimentazione (CSAS) del Piemonte e della Valle
d’Aosta. I Centri sono 27 Istituti scolastici che, grazie alla loro significativa
esperienza nell’uso dell’ ICT in ambito scolastico e nella sperimentazione in campo
didattico, sono stati indicati dalla Direzione Scolastica Regionale del Piemonte e
dalla Sovrintendenza della Valle d’Aosta per svolgere una funzione di riferimento e
di laboratorio sul territorio regionale.
anche la formazione dei docenti, l’assistenza e l’aiuto nella fase di
infrastrutturazione della scuola (studio della copertura wireless, aggiornamenti alle
connessioni di rete, attivazione di un filtro per la navigazione protetta e per
l'installazione di sistemi di condivisione dei lavori in rete) è a cura dei centri Csas
i computer vengono usati a casa e a scuola.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
7!http://paolalimone.wordpress.com/article/un-computer-per-ogni-studente-dq6gp1q9gjfz-2/!
8!http://share.dschola.it/scuoladigitalepiemonte/default.aspx!
9!http://paolalimone.wordpress.com/article/un-computer-per-ogni-studente-dq6gp1q9gjfz-2/
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
!
6"
In"classe"con"i"computer"
!
Il kit del docente
Ho già parlato in precedenza dell’importanza della distribuzione di computer già dotati di
tutti gli strumenti di lavoro ai bambini. Non è pensabile che un ‘insegnante possa perdere
durante l’anno scolastico ore e ore di lavoro per installare su ogni singolo computer i
programmi che ritiene utili: la scelta del software dev’essere fatta preventivamente.
Qui di seguito fornirò un elenco di software per netbook e per tablet. Il software proposto è
gratuito.
kit per netbook
I software elencati qui sotto sono installabili su sistema windows, sono tutti gratuiti e molti
sono open source.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
LIBREOFFICE: suite Open Source e gratuita di produttività personale per
Windows, Macintosh e Linux, che offre sei applicazioni ricche di funzionalità per
tutte le necessità di produzione di documenti ed elaborazione dati: Writer, Calc,
Impress, Draw, Math e Base
GEOGEBRA: un software libero e multi-piattaforma di matematica dinamica per la
didattica, che comprende geometria, algebra e analisi.
PIVOT: Pivot Stickfigure Animator è un programma semplice ma divertente che
consente di creare animazioni GIF con la classica tecnica "stop-motion", cioè
fotogramma per fotogramma.
GOOGLE EARTH: un software che genera immagini virtuali della Terra utilizzando
immagini satellitari ottenute dal telerilevamento terrestre, fotografie aeree e dati
topografici
AUDACITY: editor di file audio multipiattaforma.
TUX PAINT: programma di disegno per bambini. Ha un'interfaccia semplice e facile
da usare, contiene effetti sonori
DIDAPAGES: programma basato su Flash che permette di costruire facilmente dei
libri interattivi e multimediali. L'interfaccia è quella classica del libro, con le pagine
che si sfogliano cliccando sull'angolino in basso a destra. Può servire agli
insegnanti per preparare esercitazioni e tutoriali multimediali e può essere utile
come strumento di progettazione e di lavoro cooperativo con i bambini, per
produrre libri interattivi multimediali.
DRAPE: programma per insegnare a tutti alcuni aspetti di base della
programmazione. Ha qualche somiglianza con il Logo, ma è completamente
orientato sulle immagini.
IRFANVIEW: Questo programma offre molte possibilità di lavoro e supporta
numerosi formati grafici e multimediali. Non serve per disegnare, ma ha molteplici
ed utili funzioni per la manipolazione delle immagini
PHOTOSCAPE: semplice applicazione per l'editing e la gestione delle fotografie
SCRIBUS: applicazione che permette la produzione di newsletters, piccoli
quotidiani e presentazioni interattive e animate, realizzazione di volantini, piccoli
poster.
CMAP TOOLS: software per mappe concettuali
FREE MIND: software per mappe mentali
BALABOLKA: software di sintesi vocale che converte testi in audio.
DISPLAYNOTE: software per il controllo e la gestione dei contenuti digitali
all’interno della classe. Il software è compatibile con diverse piattaforme (Windows,
A!scuola!con!i!computer!!
OS X, Android e IOS). Con DisplayNote il docente può controllare la LIM da
distanza, sottolineare, creare note, inviare testi e messaggi personalizzati ad uno o
più studenti, visualizzare il contenuto gestito da ogni singolo studente, salvare e
condividere lezioni, visualizzare immagini o testi o qualsiasi contenuto digitale.
kit per ipad
Moltissime sono le app disponibili per la didattica nella fascia di scuola primaria. E
importante che i docenti decidano, dopo averle provate, quali app saranno utili per la
didattica (elenco che poi con il tempo si potrà sempre arricchire).
Possiamo suddividere le app in:
•
•
•
•
app gratuite
a pagamento
con banner pubblicitari
versioni ridotte con estensioni e versioni PRO a pagamento
Un’interessante raccolta è stata fatta da “Il portale dei ragazzi del fiume”10, rete che
raccoglie molte scuole che stanno utilizzando l’ipad nella didattica.
Altre raccolte molto ricche sono state fatta dalla classe 2.0 Istituto Comprensivo
Marconi11 Cassola (Vi) e dal progetto [email protected] di Scuola Città Pestalozzi12.
Raccolte utili anche quelle del professor Auletta13 e su http://appxbambini.tumblr.com/ .
Da non dimenticare il blog App…però14, che si occupa in particolar modo dell’uso dei
tablet come ausilio in casi di handicap e bisogni educativi speciali.
Queste raccolte possono esserci utili per la nostra indagine e selezione.
Kit per tablet android
Non ho trovato in rete una raccolta italiana di app utili nella didattica per tablet Android,
pertanto mi limiterò a segnalare questa raccolta in inglese15.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
10
http://www.ragazzidelfiume.it/?p=7278
http://ipadascuola.wordpress.com/2012/12/04/apps-selezionate/
12
http://www.scuolacittapestalozzi.it/sperimentazione/progetto-scuola-2-0/
13
http://it.calameo.com/read/0006418122057c009ab0e
14
http://appinclusion.blogspot.it/
15
http://www.educatorstechnology.com/2013/08/a-list-of-great-android-appsfor.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+educatorstechnology%2Fp
DkK+%28Educational+Technology+and+Mobile+Learning%29!
11
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
8"
In"classe"con"i"computer"
!
L'esperienza byod
Mentre ripartono i bandi per Scuole e Classi Digitali in tutta Italia in tanti ci si chiede come,
nelle realtà in cui i finanziamenti non sono arrivati e non arriveranno, si possa comunque
utilizzare nella didattica le tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Un termine che ho appena imparato è BYOD (Bring your own device).
L'idea è quella di permettere agli studenti di portare a scuola i propri computer, cellulari e
tablet da usare insieme ai compagni e all'insegnante per fare scuola.
Con l'organizzazione byod i server di rete sono inutili, ci sono meno costi di gestione (il
terminale è dell'utente). Con una connessione di rete wireless e un buon filtro per la
navigazione nella scuola i problemi tecnici maggiori sono risolti.
Alcune esperienze sono visionabili sul sito Byod16.
Un tablet per ogni alunno (scuola primaria)
Ringrazio gli insegnanti Alessandro Ramasco e Nicole Bianchetto e la cooperativa
Tantiintenti17 per le risposte date sul progetto dell’uso dell’ipad a scuola.
Classe: 2°, 3°, 4°, 5°
Scuola: Primaria di Sagliano Micca
Città: Biella
numero allievi: 60 (13, 17, 15, 15)
Da quanti anni è in atto la sperimentazione? Due (2012/2013; 2013/2014).
Quali tablet vengono utilizzati? Apple I-Pad.
Gli allievi portano i tablet a casa? No.
In caso contrario come vi siete organizzati per ricaricarli? È stata acquistata,
unitamente ai tablet, una cella in grado di stoccare tutti e dodici i dispositivi: per ognuno di
essi è presente un vano con tanto di caricatore. La cella è alimentata a corrente e fornisce
energia a tutti e dodici i dispositivi quando è in funzione.
Come avete scelto le app da caricare? I formatori e gli insegnatni, attraverso un
costante lavoro di ricerca e sperimentazione avviato nel 2012 e tutt'ora in atto, hanno
testato e valutato diverse app, per poi selezionarne alcune e approfondirne i contenuti
attraverso un loro utilizzo regolare e sistematico.
Avete predisposto una programmazione di classe che prevede l’uso del tablet in
modo interdisciplinare? No. In genere il tablet viene utilizzato dalla singola insegnante in
relazione alla singola materia.
In quali discipline è maggiormente usato? Nelle discipline umanistiche quali italiano e
storia, ma anche scientifiche quali geografia e scienze. Al momento, nonostante la
presenza di numerose app a riguardo, la matematica risulta essere la materia meno
applicabile in quanto le app sono in genere altamente strutturate per le unità didattiche
previste nella scuola primaria.
Per quali attività?
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
16!https://sites.google.com/a/g.istruzioneer.it/byod/!
17!http://www.tantintenti.org/
!
A!scuola!con!i!computer!!
Attività di ricerca, attraverso il browser e l'ausilio di materiale audiovisivo;
attività di schematizzazione e riassunto delle lezioni attraverso l'utilizzo di mappe
concettuali.
Attività di discipline specifiche attraverso l'utilizzo di app altrettanto specifiche (ad esempio
Pages/italiano, Google Earth/geografia, Duolingo/inglese, ecc.).
Avete stabilito un numero minimo-massimo di ore d’uso del tablet in classe? No.
Avete una protezione per la navigazione in internet? Si, abbiamo attivato i i filtri e le
restrizioni attraverso le impostazioni di sicurezza presenti nei dei dispositivi.
Quali difficoltà avete incontrato? Inizialmente un po' di resistenze da parte delle
insegnanti. In seguito, sempre nel periodo iniziale del progetto sono sorti alcuni problemi
risolvibili soltanto da tecnici (connessione internet). Sono sorte alcune difficoltà relative alla
scelta degli strumenti e delle applicazioni funzionali alla didattica che pian piano,
attraverso la selezione e l'utilizzo costante di poche applicazioni. Il problema sta andando
via via risolvendosi. Il problema più grande, che persiste tutt'ora, è l'organizzazione del
tempo da dedicare alle attività digitali. Per come sono strutturate le lezioni e la scuola in
generale, risulta difficile integrare il lato tradizionale con quello innovativo in modo
costante, almeno per quanto riguarda l'utilizzo dei dispositivi da parte dei ragazzi. Per
quanto concerne le insegnanti infatti, esse ne fanno un utilizzo maggiormente costante ed
integrato con la lezione tradizionale (schematizzazioni, visualizzazioni di immagini e video,
utilizzazioni di app funzionali all'argomento della lezione, ecc.). Naturalmente, rimane
aperta la questione etica di quanto e come lo strumento vada affiancato all'alunno durante
le attività didattiche.
Come raccogliete i lavori di tutti gli allievi? In funzione del lavoro svolto possiamo
scegliere se caricare il materiale su dropbox (vedi ultima domanda), mandarlo in stampa
oppure entrambe le soluzioni.
Avete anche una lim e/o un videoproiettore? Non disponiamo ne di lim ne di un vero e
proprio proiettore, bensì di apple Tv, ossia tv led normali (LG) alle quali viene applicato un
piccolo marchingegno (appleTv appunto) che permette agli Ipad di interfacciarsi alla tv.
Utilizzate una classe virtuale o qualche altra piattaforma di condivisione?
Abbiamo creato due cartelle condivise su dropbox, una con accesso esclusivo agli
insegnanti, l'altra condivisa con i dodici ipad utilizzati dai ragazzi (gli Ipad hanno ognuno
un loro ID).
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
10" In"classe"con"i"computer"
!
Conoscenze, abilità, competenze
L’unione Europea indica la Competenza Digitale come la quarta Competenza Chiave:
“La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le
tecnologie della società dell’informazione (TIS) per il lavoro, il tempo libero e la
comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per
reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per
comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet “.
Obiettivo prioritario della scuola dev’essere sviluppare negli allievi le capacità di cercare,
trovare, selezionare e utilizzare informazioni per la soluzione di un problema, attivando un
atteggiamento di continua autoformazione, e collegare tutto ciò con la capacità di
instaurare relazioni, confrontarsi e collaborare con altri.
L’approccio costruttivista socio-culturale parte dal presupposto che l’apprendimento sia un
fenomeno fondamentalmente sociale, nel quale la conoscenza è il prodotto di una
costruzione attiva e consapevole, attuata attraverso forme di collaborazione e
negoziazione. Questo tipo di approccio porta ad una continua ristrutturazione della propria
rete concettuale, generando nuovi saperi e rendendo gli allievi consapevoli delle loro
modalità di apprendimento.
Nell'ottica costruttivista il docente progetta ambienti di apprendimento, intenzionalmente
costruiti per consentire percorsi attivi, ricchi, variegati e consapevoli per orientare ma non
dirigere lo studente, consentendogli l’utilizzo di una grande varietà di strumenti e di
risorse. Ambienti arricchiti da momenti di riflessione individuale e collettiva, da domande e
da consegne che lo studente potrà affrontare scegliendo percorsi e modalità, a seconda
del proprio stile, di interessi e di strategie personali.
Qualsiasi innovazione implica una visione sistemica e richiede progettazione, formazione
continua e aggiornamento delle competenze. Le innovazioni metodologiche più
significative mettono lo studente al centro del processo di apprendimento, e lo coinvolgono
in modo attivo.
Le tecnologie e la rete, contenitore di informazioni e comunità virtuale, rappresentano uno
strumento ricco di potenzialità a disposizione di chi ha la responsabilità di organizzare e
gestire i sistemi di formazione e di educazione.
Anche la formazione dei docenti dev’essere coerente con un modello di scuola che vuole
diventare ambiente atto a costruire competenze oltre che conoscenze e non più luogo di
trasmissione di saperi codificati e rigidi. Solo un docente che utilizzi con un minimo di
continuità queste modalità di studio e formazione può trasferire in modo significativo
questo comportamento a scuola facendolo sperimentare ai propri studenti.
Le tecnologie possono essere finalizzate al miglioramento dell’apprendimento se utilizzate
all’interno di specifiche strategie didattiche, per sostenere la realizzazione di “attività di
apprendimento” che portino gli allievi ad esplorare ed a costruire nuove conoscenze, ad
applicarle per la realizzazione del “prodotto” ed a rappresentare ciò che hanno appreso.
Usando le tecnologie per “costruire” (artefatti materiali ed immateriali) gli allievi:
A!scuola!con!i!computer!!
-
assumono un ruolo attivo nel proprio apprendimento;
sviluppano responsabilità;
sono coinvolti cognitivamente ed emozionalmente;
elaborano e rielaborano le proprie conoscenze;
esplorano ed analizzano nuove conoscenze;
sviluppano abilità di pensiero;
Le competenze indicate dalle Nuove Indicazioni Nazionali e il curricolo
verticale
Chi apprende non impara direttamente dalla tecnologia, impara pensando a ciò che sta
facendo.Nel corso dell'anno scolastico 2008-2009 ho avuto l'opportunità di guidare un
gruppo di docenti appartenenti al gruppo di lavoro di scuole in rete sulle Nuove Indicazioni
Nazionali. L'impegno è stato quello di costruire curricoli verticali (dalla scuola dell’infanzia
al primo biennio della scuola secondaria di primo grado) per le diverse discipline.
Ho lavorato con il mio gruppo alla costruzione dei curricoli di tecnologia e di didattica e
tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Il curricolo verticale è stato poi
aggiornato nel 2013 alla luce delle Nuove Indicazioni. In questa guida riporto la tabella
relativa al curricolo per la scuola primaria.
Nel curricolo verticale abbiamo voluto dare grande spazio al gioco didattico digitale, che a
nostro parere rappresenta un approccio ottimale per tutti i campi di conoscenza,
utilizzabile per sviluppare abilità, per presentare un nuovo argomento, per
l’approfondimento o in fase di verifica delle competenze. Il gioco ha una funzione
aggregatrice, stimola gli allievi a collaborare tra loro, e permette anche al docente più
“intimidito” dalle tecnologie di attivare percorsi didattici imparando e divertendosi con i suoi
allievi.
L'avvicinamento e la familiarizzazione con le tecnologie della comunicazione, se supportati
dalla presenza di un adulto fin dalla scuola dell’infanzia, favoriscono il passaggio del
pensiero concreto a quello simbolico, supportandone la maturazione delle capacità di
attenzione, riflessione, analisi e creatività, attraverso la progettazione di esperienze
significative a livello affettivo, cognitivo, metacognitivo e relazionale. In questo libro
presento la sezione dedicata alla scuola primaria.
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
12" In"classe"con"i"computer"
!
Traguardi di Competenze al termine della scuola primaria (Nuove
Indicazioni)
1. L’alunno si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso
adeguato a seconda delle diverse situazioni.
2. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando
elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
3. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della
tecnologia attuale
Contesto didattico interdisciplinare 1
Classi 1°-2°-3°
Esplorazione di interfacce
Approccio alla logica operativa del pc
Motricità fine
Abiilità oculo-manuali
Aree di riferimento
• attività propedeutiche all’uso del pc
• educazione fisica
Skills (abilità-conoscenze)
•
•
•
•
•
Sa utilizzare il mouse
Sa riconoscere le principali icone
(verificare preconoscenze)
Sa salvare i propri lavori
Sa utilizzare alcune opzioni della barra degli
strumenti
Contenuti/attività
•
•
•
•
•
•
•
Giochi di manualità
Giochi di riconoscimento
Creazione di una cartella personale
Salvataggio di documenti di testo e disegni
Copia/incolla
Scelta dimensione e colore del carattere
Allineamento del testo
Risorse digitali
• Giochi di gestione del puntatore
• giochi di trascinamento
• desktop
Valutazione in itinere
• Gioco a punteggio e a tempo
• Riconoscimento icone e abbinamento al loro
significato
• Creazione di una cartella personale
A!scuola!con!i!computer!!
• Salvataggio di un documento
• Precisione nella produzione di brevi testi
seguendo la consegna
Contesto didattico interdisciplinare 2
Classi 1°-2°-3°
Gioco
Analisi/scoperta/costruzione di relazioni:
causa-effetto
tempo
spazio
ordinamento e classificazione
Aree di riferimento
•
•
Skills (abilità-conoscenze)
•
•
•
Contenuti/attività
attività interdisciplinari
area matematico-scientificotecnologica
• area storico-geografica
• area linguistico-artistico-espressiva
Giochi per:
•
•
•
•
•
•
•
•
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
Sa trovare e usare giochi
su internet e sul computer
Sa essere collaborativo nei momenti
di gioco
abilità e riflessi
coordinazione
puzzle
memoria
logica
colorare e disegnare
attenzione e osservazione
singole discipline per:
14" In"classe"con"i"computer"
!
•
introdurre un nuovo argomento
o Ripassare
o Consolidare
o Approfondire
Risorse digitali
•
•
Giochi in rete
Giochi e app da scaricare
Valutazione in itinere
•
Capacità di accedere al portale ed ai
giochi desiderati
• Capacità di collaborare
Contesto didattico interdisciplinare 3
Classi 1°-2°
Scrittura e lettura
area linguistico-artistico-espressiva
Aree di riferimento
Skills (abilità-conoscenze)
•
•
Sa gestire la tastiera
Sa abbinare immagini a parole e a
semplici frasi
Contenuti/attività
•
•
•
Risorse digitali
•
•
•
Programmi di word processing
Giochi in rete
Giochi e app da scaricare
Valutazione in itinere
•
Completamento di semplici frasi,
semplici operazioni
Scrivere lettere, numeri,
alcuni semplici simboli,
Cancellare, annullare la digitazione,
salvare.
• Uso degli spazi tra le parole
• Giochi ed esercizi di abbinamento,
trascinamento
A!scuola!con!i!computer!!
•
•
Abbinamento immagine/parola.
Immagine/frase
Contesto didattico interdisciplinare 4
Classi 1°-2°
Scrittura creativa
area linguistico-artistico-espressiva
Aree di riferimento
Skills (abilità-conoscenze)
Sa completare brevi storie
Contenuti/attività
Giochi di completamento
Risorse digitali
•
•
•
Valutazione in itinere
Programmi di word processing
Giochi in rete
Giochi e app da scaricare
Saper inventare la fine di una storia
Contesto didattico interdisciplinare 5
Classi 3°- 4°-5°
Scrittura e lettura
area linguistico-artistico-espressiva
Aree di riferimento
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
16" In"classe"con"i"computer"
!
Skills (abilità-conoscenze)
Sa scrivere semplici testi
Sa inserire immagini inerenti al testo da
file e da Internet
Contenuti/attività
Utilizzo della tastiera e della barra
degli strumenti
• Riassunti
• Testi liberi- poesie – filastrocche
•
Risorse digitali
Programmi di word processing
Valutazione in itinere
Analisi del testo prodotto
(errori, formattazione, immagini inserite…)
Contesto didattico interdisciplinare 6
Classi 3°- 4°-5°
Schematizzazioni e mappature
area linguistico-artistico-espressiva
area matematico-scientificotecnologica
• area storico-geografica
•
•
Aree di riferimento
Skills (abilità-conoscenze)
Sa progettare, collaborativamente e con
l’aiuto dell’insegnante, diagrammi, mappe
mentali e concettuali
Contenuti/attività
Produzione di mappe in gruppo e con
l’aiuto dell’insegnante
Risorse digitali
Programmi per rappresentazioni grafiche
della realtà
A!scuola!con!i!computer!!
Valutazione in itinere
Correttezza in produzione/ completamento
di mappe
Contesto didattico interdisciplinare 7
Classi 3°- 4°-5°
Scrittura creativa
area linguistico-artistico-espressiva
Aree di riferimento
Skills (abilità-conoscenze)
Sa progettare e creare un fumetto
utilizzando disegni o fotografie
Contenuti/attività
Produzione fumetti
Risorse digitali
Programmi per fumetti
Valutazione in itinere
Contesto didattico interdisciplinare 8
Classi 3°- 4°-5°
Composizione di storie ramificate
area linguistico-artistico-espressiva
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
18" In"classe"con"i"computer"
!
Aree di riferimento
Skills (abilità-conoscenze)
•
Contenuti/attività
•
•
•
Produzione di audiolibri
Produzione di ipertesti e ipermedia
Uso di macchina digitale , scanner,
programma di fotoritocco,
stampante
Risorse digitali
•
•
•
•
Programmi di word processing
Programmi per audiolibri
Programmi per ipertesti
Scanner, stampante, macchina
fotografica, programma di
fotoritocco
Valutazione in itinere
Sa utilizzare le risorse per la
creazione di testi
• Sa usare scanner e stampante, sa
scaricare fotografie sul computer
Grado di partecipazione ed impegno nella
progettazione e creazione di un fumetto,
individuale o di gruppo
Contesto didattico interdisciplinare 9
Classi 3°- 4°-5°
Attività grafiche e creative
Aree di riferimento
area linguistico-artistico-espressiva
Skills (abilità-conoscenze)
•
Ricercare, utilizzare e modificare le
immagini(disegni, fotografie)
Contenuti/attività
•
Ritoccare e modificare disegni e
fotografie
A!scuola!con!i!computer!!
•
Inserire elementi
Risorse digitali
•
•
•
Programma per ritocco fotografico
Foto camera
Scanner
Valutazione in itinere
•
Descrizione ed attuazione del
percorso necessario per
l’inserimento di un link ipertestuale
• Descrizione ed attuazione del
percorso necessario per trasferire
una foto su computer e per
modificarla
Contesto didattico interdisciplinare 10
Classi 3°- 4°-5°
Ricerca, selezione, organizzazione e elaborazione di informazioni
area matematico-scientificotecnologica
• area storico-geografica
• area linguistico-artistico-espressiva
•
Aree di riferimento
Skills (abilità-conoscenze)
Sa usare Internet per fare ricerche e per
conoscere ambienti diversi
Contenuti/attività
•
Risorse digitali
•
•
•
•
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
Costruire un percorso di ricerca a
partire da una mappa mentale.
• “Caccia al tesoro” digitale
• Simulazione di viaggi
• visite a musei, mostre e altri ambienti
virtuali
Motori di ricerca
Per bambini
Siti per
bambini
20" In"classe"con"i"computer"
!
•
Valutazione in itinere
Google earth
Modifica di una fotografia o di un
disegno(con consegna)
• Inserimento nel testo dell’immagine
adeguata
• Descrizione ed attuazione del
percorso necessario per trasferire
una foto su computer e per
modificarla
•
Contesto didattico interdisciplinare 10
Classi 3°- 4°-5°
Introduzione di un nuovo argomento, ripasso, consolidamento approfondimento
Gioco
area matematico-scientificotecnologica
• area storico-geografica
• area linguistico-artistico-espressiva
•
Aree di riferimento
Skills (abilità-conoscenze)
Contenuti/attività
Risorse digitali
Sa trovare e usare giochi su internet
e sul computer
• Sa essere collaborativo nei momenti
di gioco
•
Giochi su singole discipline per:
•
•
•
•
introdurre un nuovo argomento
Ripassare
Consolidare
Approfondire
•
•
Giochi in rete
Giochi e app da scaricare
A!scuola!con!i!computer!!
Valutazione in itinere
Data una domanda, sa cercare e riportare
il risultato della sua ricerca
Contesto didattico interdisciplinare 10
Classi 3°- 4°-5°
Analisi/scoperta/costruzione di relazioni:
causa-effetto
tempo
spazio
ordinamento e classificazione
Aree di riferimento
Attività interdisciplinari
area matematico-scientificotecnologica
• area storico-geografica
• area linguistico-artistico-espressiva
Skills (abilità-conoscenze)
•
•
•
Contenuti/attività
Risorse digitali
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
Sa trovare e usare giochi su internet
e sul computer
• Sa essere collaborativo nei momenti
di gioco
Giochi per:
•
•
•
•
•
•
abilità e riflessi
coordinazione
puzzle
memoria
logica
attenzione e osservazione
•
•
Giochi in rete
Giochi e app da scaricare
22" In"classe"con"i"computer"
!
Valutazione in itinere
Osservazione e registrazione dei
punteggi raggiunti in alcuni giochi
• Osservazione dell’atteggiamento nei
momenti di gioco a coppie/in gruppo
• Verifica del miglioramento
preventivato (schede,
interrogazioni, mappe)
•
Contesto didattico interdisciplinare 10
Classi 3°- 4°-5°
Scambio di messaggi
Partecipazione a gruppi di discussione
Scambio di informazioni finalizzate
•
area linguistico-artistico-espressiva
Aree di riferimento
•
attività interdisciplinari
Skills (abilità-conoscenze)
•
Sa usare Internet per comunicare
con gli altri
Contenuti/attività
•
Scambi di informazioni anche in
lingua, notizie, lavori,foto (con
amici, insegnanti, esperti, autorità
ecc..)
•
Gemellaggi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Posta elettronica
Chat
Giornalini
On line
Blog
Wiki
Skype
Social
networks
Classi
Risorse digitali
A!scuola!con!i!computer!!
•
Valutazione in itinere
virtuali
Osservazione e registrazione dei
punteggi raggiunti in alcuni giochi
• Osservazione dell’atteggiamento nei
momenti di gioco a coppie/in gruppo
•
•
Grado di partecipazione e impegno
E’ possibile vedere le presentazioni di molte classi 2.0 in uno spazio di Scuola Digitale.18
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
18!http://www.scuola-digitale.it/documentazione/classi20/?page_id=9!
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
24" In"classe"con"i"computer"
!
Mappe per imparare, anche al computer!!
Sono convinta che un approccio didattico basato sulla cooperazione e l’utilizzo di
rappresentazioni grafiche della conoscenza possa migliorare la qualità dell'apprendimento
di tutti gli alunni (dotati, con medie capacità, con difficoltà), sviluppando una maggiore
motivazione e capacità di pensiero critico, e livelli superiori di elaborazione. Condivido
un’idea espressa da più parti: il miglioramento delle abilità di lettura non deve essere
l’unico obiettivo di una didattica specifica per la dislessia. E’ necessario però che le lezioni
frontali (“io spiego, voi imparate”) lascino spazio a una didattica che parta dalla
consapevolezza delle preconoscenze dei bambini e veda gli studenti come protagonisti
attivi della costruzione sociale delle conoscenze. Attraverso le conversazioni “cliniche”
veniamo a conoscere le prime e attraverso il cooperative learning (apprendimento
cooperativo) si esercita la seconda.
La conversazione clinica (l'aggettivo non rimanda a qualche significato patologico o
terapeutico, ma solo alla specificità del pensiero di ogni soggetto) permette agli studenti di
far emergere e condividere preconoscenze e concezioni spontanee. Le domande devono
far emergere preconoscenze nei settori che ci interessano, e conferme o smentite delle
nostre ipotesi. Possiamo formulare domande-stimolo di carattere generale (es. "Avete mai
sentito parlare di ...?", "Che cos'è per voi...?"), e domande per sollecitare risposte più
chiare e meditate (es. "Quando...?", "Dove...?", "Da chi...?"). In questa fase sarà facile
imbattersi in pregiudizi e false conoscenze, che verranno in seguito analizzati dal team di
insegnanti e rimesse successivamente in discussione con percorsi didattici ad hoc,
strutturati per far sì che ciascuno si renda conto da solo della necessità di modificare le
proprie concezioni.
Gli insegnanti, dopo aver svolto un ruolo di mediazione alla discussione, con domande
stimolo e di specificazione, avranno gli elementi per rappresentare in una “matrice
cognitiva” una mappa su cui si innesterà tutto il percorso didattico mirante all’obiettivo
comune preventivato tra docenti. È vero che la matrice cognitiva deve contenere
esclusivamente le idee dei bambini, ma esse saranno filtrate in base a criteri di attinenza e
conformità rispetto all’obiettivo didattico. Per organizzare graficamente le associazioni che
i bambini fanno a partire dall’idea centrale, e per far capire che non si sta parlando a ruota
A!scuola!con!i!computer!!
libera, si può produrre una mappa mentale alla lavagna. Questa faciliterà la condivisione e
la documentazione, aiuterà a differenziare-precisare concetti simili e ad evitare ripetizioni.
Grazie all’apprendimento cooperativo gruppi di studenti lavorano insieme per raggiungere
obiettivi comuni e per migliorare reciprocamente e da protagonisti il loro apprendimento.
All’interno del gruppo-classe si creano migliori rapporti di amicizia e sostegno reciproco, in
cui la diversità viene rispettata e apprezzata, si sviluppano l’autostima ed una maggiore
capacità di gestione delle difficoltà. La nostra mente decodifica e memorizza le
informazioni in modi diversi, e quello sequenziale è solo uno dei tanti: l’utilizzo di mappe
(mentali, strutturali, concettuali) nella didattica favorisce l’elaborazione globale e sintetica,
fortemente attiva nei dislessici. Esistono molti software ed applicazioni on line per la
produzione di mappe e schemi. Ne suggerisco alcune utilizzabili nella scuola primaria:
•
•
•
•
•
•
Freemind19 È fra i software più popolari per la creazione di mind maps, e per ottime
ragioni: è gratuito, basato su licenza open source, ricco di funzionalità e sviluppato
in Java; questo significa che può essere utilizzato su qualunque sistema operativo
garantendo la medesima interfaccia e le stesse funzionalità.
XMind20 Come Freemind anche XMind è un programma gratuito, basato su
licenza open source e sviluppato in Java. È inoltre compatibile con il formato file di
Freemind e di MindManager: è dunque possibile importare senza problemi le
mappe generate da questi due programmi.
Popplet21: è un sito web capace di combinare in un'unica soluzione uno strumento
per creare presentazioni, un generatore di mappe mentali e una bacheca on-line.
Coggle22: si presenta come un semplice strumento per creare mappe mentali
online. Si può accedere gratuitamente tramite Google e poi procedere
al mindmapping, anche in forma collaborativa invitando persone a contribuire.
Ottimo per i progetti di lavoro, di scuola o per il brainstorming personale, le mappe
mentali realizzate possono essere salvate in PDF o come immagine PNG.
Cmap:23 è un programma Open Source multipiattaforma per progettare “learning
object” specifico per l’elaborazione di mappe concettuali, che può essere utilizzato
per realizzare anche altre rappresentazioni delle conoscenza. Consente di integrare
file e documentazione nelle mappe, trascinandoli semplicemente con il mouse: è
possibile creare collegamenti tra mappe e di condividerle attraverso archivi on line.
E' scaricabile gratuitamente per fini educativi, anche in italiano.
Grapholite24: per creare online diagrammi, organigrammi e mappe concettuali.
Una presentazione da scaricare per approfondire l’argomento25.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
19!http://freemind.sourceforge.net/wiki/index.php/Download!
20!http://www.xmind.net/!
21!http://popplet.com/!
22!https://coggle.it/!
23!http://cmap.ihmc.us/download/!
24!http://grapholite.com/!
25!https://dl.dropboxusercontent.com/u/169629398/Mappe
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
Scuola Digitale Piemonte.ppt!
26" In"classe"con"i"computer"
!
Didattica e tic
La navigazione dei minori in rete
A differenza di qualsiasi computer usato normalmente i computer dello studente non
dovrebbero richiedere nessun tipo di manutenzione (sono sempre con lo studente), non
dovrebbero prendere virus e dovrebbero proteggere la navigazione sia a casa che a
scuola.
Con un’adeguata progettazione e con una collaborazione tra scuole tecniche superiori e
scuole primarie, con il progetto “Scuola digitale Piemonte” ci siamo riusciti con ottimi
risultati.
I computer utilizzati nel nostro progetto fin dall’inizio hanno utilizzato un’interfaccia
software utile a semplificare la gestione delle operazioni con icone grandi e accattivanti, e
a tutelare i minori. Magic Desktop26, questo è il nome dell’interfaccia, è avviato in
automatico all’accensione del computer e permette al bambino di utilizzare soltanto i
moduli previsti al suo interno (videoscrittura, giochi, disegni) e i programmi autorizzati dagli
insegnanti e dai genitori previo inserimento di password.
Allo stesso modo è possibile controllare l’uso di Internet, mediante la preselezione di siti
considerati navigabili. Quest’ultimo accorgimento è a mio parere uno dei più validi del
“parental control” e viene chiamato “white list”: noi abbiamo autorizzato 900 siti sicuri e
adatti ai bambini della scuola primaria, 80 “preferiti” facilmente raggiungibili.
Il motore di ricerca scelto nella nostra sperimentazione è stato “Ricerche Maestre”27, un
motore di ricerca costruito in collaborazione con altri insegnanti italiani.
In questi ultimi anni si stanno moltiplicando iniziative per rendere consapevoli famiglie e
insegnanti dei pericoli della rete. Troppo spesso purtroppo i toni sono allarmistici e non
tengono in dovuto conto soluzioni semplici già esistenti, quali l’affiancamento dei minori e
l’uso di filtri di sicurezza. La soluzione da noi adottata permette una navigazione protetta
ma efficace, i bambini hanno la possibilità di seguire un percorso didattico che li porterà ad
essere navigatori responsabili e consapevoli dei diritti e dei doveri di chi scrive e comunica
in rete, e che permetterà loro di imparare a fare ricerca utilizzando tutti gli strumenti messi
a loro disposizione (libri, programmi televisivi, racconti orali, esperienze sul campo, web).
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
26!http://www.magicdesktop.com/it-IT!
27!http://www.ricerchemaestre.it/
!
A!scuola!con!i!computer!!
In rete è presente la “mappa concettuale sulla navigazione sicura e consapevole dei
bambini nel web”28 elaborata da me alcuni anni fa e costantemente aggiornata.
In altre sperimentazioni si è scelto invece di proteggere la navigazione con filtri e firewall
solo a scuola, demandando alle famiglie la responsabilità della gestione a casa o non
consentendo ai computer di lasciare la scuola.
Per le classi che utiizzano Ipad esistono app in grado di svolgere il compito di browser
alternativo, all’interno delle quali è possibile inserire i link ai siti autorizzati.
Anche il tema della privacy dei minori in rete è da non trascurarsi. Esiste un importante
documento, “Il Vademecum del Garante della Privacy tra i banchi di scuola”29 che
raccoglie molte informazioni interessanti per le famiglie, i docenti e i ragazzini.
Il patto scuola- famiglia: un esempio
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
28!http://cmapspublic.ihmc.us/rid=1111850408605_689909881_3065/navigazione dei bambini nel
web.cmap!
29http://www.garanteprivacy.it/documents/10160/2416443/La_privacy_tra_i_banchi_di_scuola.pdf!
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
28" In"classe"con"i"computer"
!
In vista della consegna dei computer agli allievi, e in previsione di un loro utilizzo anche a
casa sarebbe opportuno stipulare un patto scuola famiglia , per chiarire i termini d’uso
dello strumento e le responsabilità di tutte le parti.
Una delle preoccupazioni più frequenti tra i genitori è che il computer venga utilizzato per
troppe ore al giorno, a scapito della salute dei bambini. In questo caso dev’essere compito
della scuola e dei docenti rassicurare i genitori, e può essere utile fissare un tetto massimo
di tempo in cui, nell’arco di una giornata, il computer sarà utilizzato nelle attività didattiche.
Ecco un modello che potrebbe essere replicabile in altre sperimentazioni.
Istituto______________________
Indirizzo _____________________ TEL.___________________
E-mail: _________________________
Segue: Patto tra scuola e famiglia
2. DICHIARAZIONI DEI GENITORI
I
sottoscritti………….…………………………………………………………………………………
………….genitori
dell’alunno/a…………………………………………………………………………………frequen
tante la classe del plesso…………………………Istituto
..........................................................di…………………………….prov………..
DICHIARANO
- di essere stati informati sul progetto “……” che offre alla classe l’opportunità di
sperimentare l’utilizzo in classe e a casa di un computer per ogni studente nella didattica;
- di aver ricevuto in data odierna dalla scuola per il proprio figlio/a un computer portatile
…………….., che s’impegnano a riconsegnare al termine della sperimentazione oppure in
caso di trasferimento ad altra scuola in corso d’anno.
- di essere favorevoli alla partecipazione del proprio figlio alla sperimentazione e dunque
accettano di far portare a casa il computer in dotazione per eseguire compiti assegnati e
per svolgere attività ludico-didattiche;
- di essere consapevoli che i computer sono stati preparati per la navigazione a scuola, e
che in caso di cambiamento di impostazioni di connessione a casa o in caso di
autorizzazione da parte nostra di un sito web o inserimento di un programma
apparentemente innocente ma sconosciuto non è più garantita la sicurezza in quanto tali
operazioni potrebbero esporre il computer a infezioni da virus o aprire l’accesso internet a
siti sgraditi;
- pur avendo la garanzia che i computer sono coperti da assicurazione contro danni e furti,
i sottoscritti si impegnano a responsabilizzare, in accordo con i docenti di classe, il proprio
figlio sull’uso appropriato del computer a lui affidato, e a metterlo in carica nelle ore serali
perché possa essere utilizzato il giorno successivo a scuola;
A!scuola!con!i!computer!!
- nel pieno potere della patria potestà i sottoscritti si riservano di stabilire il tempo che il
proprio figlio potrà dedicare a casa ad attività sul computer, pur garantendo che verranno
svolti i compiti assegnati dai docenti;
- autorizza la Scuola …................................................................................................ al
trattamento dei dati personali del proprio figlio contenuti nei lavori realizzati nel corrente
anno scolastico, documentati per mezzo di fotografie, filmati, interviste, prodotti
multimediali o qualsiasi altro supporto nella sua forma originale o conseguente a qualsiasi
altra elaborazione per la diffusione in ambito telematico, multimediale e non, giornalistico,
cinematografico, ai fini della partecipazione a mostre, pubblicazioni, documentazione e
diffusione attraverso stampa cartacea e digitale di progetti, concorsi scolastici ed altri tipi di
concorso banditi dalle pubbliche amministrazioni o da enti pubblici e privati, italiani ed
esteri.
I sottoscritti genitori accettano di collaborare con i docenti nel fornire informazioni su come
il proprio figlio utilizza il computer a casa, sull’impegno e su eventuali problemi di gestione
e/o tecnici
Data…………….. Firma dei genitori
-------------------------------------------
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
30" In"classe"con"i"computer"
!
Prepararsi al viaggio
Quando i bambini della scuola primaria iniziano a navigare in internet alla ricerca di giochi
o di materiale per le ricerche è consigliabile dare loro alcune semplici, ma importanti,
informazioni.
Ho verificato che può essere molto utile partire da una discussione in classe sulle
raccomandazioni più frequentemente ricevute dai genitori quando lasciano i figli per un
breve periodo in casa da soli o quando li inviano a fare commissioni senza
accompagnamento.
Ai primi posti della classifica appaiono le voci:
•
•
•
•
non parlare con gli sconosciuti e non accettare niente da loro;
non aprire la porta di casa;
non rispondere al telefono;
non raccogliere strani oggetti da terra
Si può ora presentare la rete come un mondo virtuale in cui si possono trovare, così come
nel mondo reale, cose bellissime e molto interessanti, ma nel quale possono annidarsi
trabocchetti e pericoli che bisogna saper riconoscere ed evitare.
In prima e seconda elementare molti bambini sanno che i “virus” danneggiano il computer
e raccontano di “terribili” disavventure del pc di casa e dell’antivirus acquistato dai genitori
disperati. Più raro è trovare bambini che siano a conoscenza di altri rischi connessi alla
rete. Preoccupanti statistiche ci parlano di migliaia di minori lasciati soli davanti al
computer con la possibilità di connettersi ad internet, e sono ancora troppo poche le
famiglie che utilizzano sistemi di filtro per la navigazione.
Non mi sono mai piaciuti gli allarmismi, ma è indubbio che sia anche compito degli
insegnanti trovare ed usare strategie per rendere piacevole, coinvolgente, arricchente e
non imbarazzante o pericolosa la navigazione dei propri allievi.
Il tema della navigazione sicura può essere affrontato in modo divertente come
esemplificano con chiarezza i fumetti-gioco di http://disney.it/CyberNetiquette/: due storie
con finali da scegliere spiegano ai bambini quali sono i comportamenti più corretti per
divertirsi nella rete senza correre rischi.
A!scuola!con!i!computer!!
Spazi in rete per bambini
Una soluzione interessante ai problemi prospettati in precedenza sono i portali a misura di
bambino.
Questi spazi propongono giochi on line e da scaricare, canzoni e filastrocche, disegni da
colorare, fiabe e favole, chat protette, materiale per la didattica e molto altro.
Ho elencato a questo indirizzo30 quelli che ritengo più interessanti. Ne suggerisco un uso
propedeutico in funzione della navigazione individuale, finalizzato a farli conoscere ed
analizzare (con i bambini del secondo ciclo si potrebbe anche dar vita ad una classifica di
preferenza) ed a verificare quali aree tra le centinaia di proposte colpiscono maggiormente
l’attenzione degli allievi. Essi sono però utili soprattutto per il bambino che va su Internet a
casa con i propri genitori e può così esplorare spazi privi di link a siti per adulti e con
motori di ricerca adeguati.
L’impiego di questi contenitori come attività didattica vera a propria, invece, crea a mio
giudizio qualche complicazione: spesso nei laboratori davanti ad un solo computer si
ritrovano due o tre bambini che, passata la prima fase di entusiasmo e curiosità per il
portale che stanno esplorando (di solito molto breve) chiedono di giocare. La lettura di
racconti al computer non piace, e molte altre sezioni dei portali vengono ignorate. Se non
è stata preventivamente organizzata dall’insegnante un’attività specifica (caccia al tesoro,
webquest, ricerca di materiale per la costruzione di ipertesti) la richiesta insistente
‘vogliamo giocare’ piuttosto che “navigare a vista” appare più che sensata e legittima. Ogni
portale presenta per altro alcuni giochi, solo in alcuni casi differenziati per fasce d’età o
per argomento.
Il portale "Siete pronti a navigare?"
Da diversi anni ho progettato e gestisco un portale per i bambini: Siete pronti a
navigare?31. L’esperienza nel corso del tempo ha assunto una dimensione sempre più
ampia, grazie all’attenta analisi delle esigenze di bambini e docenti di scuola dell'infanzia,
primaria e secondaria di primo grado.
http://www.ddrivoli1.it/siete_pronti_a_navigare/siete_pronti_a_navigare.htm
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
30!http://rivoli1.scuole.piemonte.it/portospazibimbi/spazibimbi.htm!
31!http://www.ddrivoli1.it/siete_pronti_a_navigare/siete_pronti_a_navigare.htm
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
!
32" In"classe"con"i"computer"
!
Gli obiettivi che mi sono posta fin dall’inizio sono stati:
•
•
•
•
progettare uno spazio prevalentemente dedicato al gioco, ma con materiali
utilizzabili anche per ricerche nella scuola elementare
favorire il più possibile la scelta autonoma dei bambini, con link che portassero
direttamente al singolo gioco/risorsa.
inserire in questo spazio un motore di ricerca a misura di bambino.
guidare le famiglie e i docenti ad un uso consapevole e sicuro della rete.
L’idea di inserire materiali utilizzabili anche per ricerche nella scuola primaria, con
particolare attenzione a produzioni ipertestuali di altre scuole italiane è nata da molte
osservazioni sul campo. I prodotti digitali dei coetanei, se elaborati in modo intelligente,
sono utili ed apprezzati dai bambini, che ne sono assai incuriositi. Da questo materiale è
possibile partire per progettare nuove attività didattiche.
Grazie alle ricerche effettuate in questi anni ed alla prova diretta di centinaia di giochi mi è
stato possibile progettare e realizzare uno spazio da cui i bambini possono partire
decidendo a priori “a cosa vogliono giocare”.
L’arte di creare giochi didattici virtuali
E’ una triste realtà, in Italia la produzione di giochi didattici virtuali è davvero scarsa:
esperienze positive si sono avute in anni passati con i giochi prodotti da docenti per
l’Iprase del Trentino, e una perla rara risulta essere il lavoro di Betty Liotti (una mamma,
non un’in- segnante) che ha iniziato a produrre giochi per suo figlio e ora ha un sito ricco
di risorse utilizzate da molte scuole e famiglie (http://www.baby-flash.com). Grande
ricchezza di proposte anche su Vbscuola e sul sito di Ivana Sacchi, ma in questi casi si
tratta di risorse da scaricare e installare. Ho dedicato una sezione del portale anche a tutti
questi programmi, ma il mio obiettivo è offrire risorse fruibili da tutti i bambini direttamente
dalla rete. In altri spazi commerciali o legati ad associazioni è possibile trovare alcuni
giochi per la scuola, ma il lavoro per rintracciarli e offrirli all’interno di percorsi coerenti è
stato molto lungo e complesso. In Francia la produzione di giochi didattici è notevole, così
come in Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Alla base di tale produzione spesso vi sono comunità di insegnanti che cooperano,
lavorando in base a obiettivi di raggiungimento di skills, abilità e competenze
preselezionati.
Un mio sogno? Mi piacerebbe vedere nascere anche in Italia una sinergia tra i docenti di
tutti i vari livelli scolastici, con la partecipazione di allievi degli istituti informatici, per
progettare insieme e far produrre dagli studenti più grandi giochi didatticamente validi per i
più piccoli.
Ma a scuola si gioca?
Personalmente credo che proporre in modo giocoso qualsiasi tipo di attività didattica sia
utile, perché un forte coinvolgimento emotivo favorisce l’apprendimento e incentiva
impegno ed interesse.
Giocare a scuola, al computer come in palestra o in aula, non è mai una perdita di tempo:
il gioco è il modo più antico, più semplice ed efficace per conoscere il mondo. L’approccio
A!scuola!con!i!computer!!
ludico è però ancora troppo sottovalutato nella scuola italiana, pur essendo evidente che il
miglior apprendimento è quello che riguarda l'esperienza diretta e che coinvolge
sensorialità e pensiero analogico,
Forme diverse d'apprendimento come quella sensoriale e quella alfabetica dovrebbero e
potrebbero invece interagire, anche attraverso la multimedialità interattiva. La dimensione
ludica del virtuale può rappresentare in certe situazioni uno dei migliori modi possibili per
imparare, attraverso la simula- zione. I giochi virtuali possono affiancare le attività fatte in
classe oralmente, su schede e quaderni, in palestra e in cortile. Per la riuscita di una
buona torta tutti gli ingredienti devono essere presenti, q.b. E’ altresì importante che tutte
queste attività siano inserite in modo coerente nella programmazione scolastica, affinchè
l’uso estemporaneo delle tecnologie non risulti banalizzato e possa invece dare risultati
valutabili quantitativamente e qualitativamente dall’insegnante.
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
34" In"classe"con"i"computer"
!
Didattica e tic: alcune mappe e un percorso
Ho preparato alcune mappe per chiarire quanto si può trovare in rete e cosa si può fare
nella didattica con le tic per alcune discipline e aree di interesse
Matematica e tic nella scuola primaria
http://cmapspublic.ihmc.us/rid=1LM0YN2TV-MN5YG9-1XYV/matematica geometria e tic nella
scuola primaria.cmap
Scienze e tic nella scuola primaria
http://cmapspublic.ihmc.us/rid=1LHB9Q50R-MDCHQ3-1WDH/Scienze e tic.cmap
Fiabe e favole a scuola con le tic
http://cmapspublic.ihmc.us/rid=1LKRZFDG5-1Y8X3BR-1ZWP/Fiabe e favole a scuola.cmap
A!scuola!con!i!computer!!
Percorso didattico sulla simmetria
http://paolalimone.wordpress.com/article/percorso-verticale-sulla-simmetria-dq6gp1q9gjfz-8/
Percorso didattico sulle frazioni
http://paolalimone.wordpress.com/article/percorso-verticale-sulle-frazioni-dq6gp1q9gjfz-13/
Percorso per le classi prime
http://paolalimone.wordpress.com/article/prima-la-prima-lavori-in-corso-dq6gp1q9gjfz-15/
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
36" In"classe"con"i"computer"
!
Il libro di testo digitale
Da diversi anni si sente parlare di libri scolastici digitali. Le case editrici inizialmente
fornivano insieme ai testi un cd contenente uno o alcuni documenti in pdf con schede e
stampabili. In seguito alcune di esse hanno iniziato ad offrire versioni digitali dei libri, sulle
quali era possibile fare sottolineature, scrivere note e in alcuni casi registrare appunti.
Su ammissione delle stesse case editrici questi materiali sono rimasti quasi sempre
inutilizzati dai docenti, e le motivazioni sono da rintracciarsi nella scarsa formazione del
personale docente ma soprattutto nella mancanza di computer, lettori ebook, lim e
videoproiettori.
La normativa sui libri di testo, tra cui in particolare l’art.15 della Legge n.133/2008 che
dispone che i libri di testo adottabili a partire dall’anno scolastico 2011/12 debbano essere
in forma digitale o mista ,il D.M. 41/09, che definisce le caratteristiche tecnologiche dei
testi adottabili, seguita da due circolari ministeriali sull’adozione dei libri di testo, ha aperto
una riflessione culturale e scientifica sull’introduzione dell’editoria scolastica digitale.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha partecipato alla definizione del
nuovo panorama di azioni e riflessioni in questo settore con l’iniziativa “Editoria Digitale
Scolastica”. Questa iniziativa è consistita nell’acquisizione di 20 prototipi di “edizione
digitale scolastica”, cioè di prodotti che dovevano affrontare una porzione di curricolo,
progettati in un’ottica di trasversalità tra discipline scolastiche diverse, funzionali al
conseguimento di competenze, e che dovevano consentire di interagire in modo efficace
con le tecnologie digitali ormai presenti nella didattica quotidiana.
Ad ogni regione italiana è stata assegnata un’area tematica e una fascia scolare di
riferimento.
Area tematica
Fascia scolare di riferimento
Italiano-Arte-Musica
IV e V classe sc. primaria
Storia – Geografia – Cittadinanza e
Costituzione
IV e V classe sc. primaria
Matematica-Scienze
IV e V classe sc. primaria
Inglese-Tecnologia
IV e V classe sc. primaria
Italiano-Arte
I classe sc. secondaria 1° grado
A!scuola!con!i!computer!!
Scienze-Tecnologia
I classe sc. secondaria 1° grado
Matematica-Musica
I classe sc. secondaria 1° grado
Geografia-Storia
I classe sc. secondaria 1° grado
Latino e Greco
1° biennio sc. secondaria 2° grado
Matematica – Scienze naturali
(Biologia,
1° biennio sc. secondaria 2° grado
Chimica, Scienze della Terra)
Inglese-Seconda lingua straniera
1° biennio sc. secondaria 2° grado
Tecniche di rappresentazione grafica
1° biennio sc. secondaria 2° grado Licei e
Ist. Prof
Scienze integrate (Chimica)
Nell’estate 2013 le varie commissioni regionali si sono riunite e dopo attente valutazioni
hanno decretato in ogni regione il prodotto migliore, che ora dovrà essere sperimentato
nelle scuole.
Poche e minori sono state le case editrici che hanno partecipato ai bandi ministeriali,
mentre le grandi case hanno preferito lavorare alla produzione di libri e piattaforme in
autonomia. Il bando ministeriale prevedeva tra le centinaia di clausole anche la cessione
di tutti i diritti, cosa evidentemente non gradita.
Viste le evidenti difficoltà ad avere su tutto il territorio nazionale e in tutte le classi gli
strumenti che dovrebbero permettere ad ogni allievo di accedere ai testi digitali anche per
il prossimo anno scolastico è prevista un’adozione di tipo misto (cartaceo e digitale), e il
Ministero ha rilasciato alcune indicazioni a proposito:
I testi misti si dovranno comporre di due parti, adottabili in maniera disgiunta:
•
una parte "testuale-narrativa, descrittiva-esplicativa", in formato cartaceo o digitale,
che contiene i fondamenti della singola disciplina (leggi, definizioni, fatti,
processi…);
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
38" In"classe"con"i"computer"
!
•
una parte di contenuti digitali integrativi. Questa parte conterrà, ad esempio: prove,
argomentazioni, dimostrazioni, esempi, esercizi, approfondimenti, spunti di
riflessione, problemi reali. Alcune case editrici offrono anche piattaforme on line per
la creazione e la condivisione di materiali digitali.
I libri interamente digitali si differenziano dai misti perché la parte "testuale-narrative,
descrittiva-esplicativa" deve essere anch'essa in formato digitale.
A!scuola!con!i!computer!!
Alexandria: una proposta per gli insegnanti italiani.
http://www.alexandrianet.it/htdocs/
Alexandria ha l’ambizione di diventare una nuova biblioteca universale
online di risorse didattiche digitali italiane, che cresce nel tempo con il
contributo dei suoi utenti, autori e lettori insieme, per rinnovare l'insegnamento
e l'apprendimento con il digitale e la rete. Si tratta di un ambiente dedicato alla
pubblicazione online di materiali e risorse digitali autoprodotte dai docenti per
la scuola italiana, preferibilmente in formati aperti per promuovere la
collaborazione didattica, e la conoscenza come bene comune.
In questo ambiente l'insegnante (ma anche lo studente) può costruire contenuti
didattici digitali, con un editor integrato: accanto alla funzione di caricamento e
condivisione delle risorse già prodotte e disponibili (come documenti di testo,
presentazioni, ebook multimediali, immagini, mappe, test di verifica,
animazioni, video, podcast, musiche...), l'editor di Alexandria rende facilmente
costruibile, classificabile e pubblicabile un contenuto digitale nuovo, nel
formato universale e standard ePub3, fruibile da tutti su ogni supporto (PC,
LIM, tablet, smartphone...) e in ogni ambiente operativo (MS-Windows, Linux,
Apple iOs, Android...).
Su Alexandria si possono offrire anche a pagamento le proprie produzioni, e
proporle ad altri docenti e soprattutto agli studenti, definendo liberamente le
tipologie di licenze (Copyright o Creative Commons) e il prezzo di vendita della
singola unità (in licenza personale, o di classe/scuola).
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
40" In"classe"con"i"computer"
!
Un’idea per una piattaforma social per la scuola italiana:
Socialclassroom
Intervista a Federico Del Freo Presidente della società Zetasocial del gruppo Zucchetti
produttrice della piattaforma Social Classroom.
- Com'è nata l'idea di socialclassroom?
In azienda ci occupiamo di piattaforme Social (Social Intranet e Social Publishing) e le
Social Community sono l’oggetto principale del nostro lavoro.
Ma da padre di due figlie alle prese con le “nuove problematiche” legate al mondo della
scuola, ho vissuto attraverso loro l’impatto dell’innovazione tecnologica introdotta nelle
scuole Ho avuto l’esperienza di una figlia che improvvisamente si è trovata con un tablet
in mano, dentro una classe 2.0. E il problema non è solo dei ragazzi che si trovano
apparentemente a loro agio con gli strumenti tecnologici ma anche degli insegnanti
spesso impreparati a declinare le proprie competenze per mezzo di una tecnologia che
non è ancora uno strumento didattico.
Abbiamo approcciato il problema partendo da un analisi “dal basso”, parlando con gli
insegnanti. E’ nato tutto così: il contatto con questo mondo da un lato e i nostri strumenti
ed esperienza dall’altro, ci hanno permesso di dare forma a Social Classroom: una
piattaforma social per la didattica WEB 2.0
Sviluppando un progetto ampio e completo per gestire “la scuola” fatta di tanti insegnanti,
classi, ragazzi, materie. Ne è venuto fuori un ambiente articolato per le varie possibilità ma
al contempo semplice. La decisione di riportare nel mondo della scuola le modalità di
interazione e le interfacce simili a quelle del più ludico facebook è stata vincente: siamo
riusciti ad abbattere completamente la curva d’apprendimento rendendo anche gradevole
lo strumento.
La scommessa infatti era quella di creare davvero uno strumento che semplificasse il
lavoro portando del valore senza oberare gli insegnanti con sovrastrutture e ulteriore
impiego di tempo in ciò che non è di per sé “didattica”.
- Cosa offrite a chi lavora nel mondo della scuola?
Offriamo una piattaforma social, un supporto diretto on line ed off line costante, soprattutto
in fase di attivazione; offriamo l’accesso diretto ad una community di insegnanti dove si
dialoga, nascono crescono e si sviluppano nuove idee sulla didattica e sul metodo di
studio (http://social.libriliberi.it è una community per docenti e studenti DSA e BES).
Offriamo uno strumento utile per chi vuole sperimentare metodi nuovi per
insegnare coinvolgendo ragazzi che hanno sviluppato modalità di apprendimento diverso.
I ragazzi sono nativi digitali: leggono studiano si informano usando la rete, vivono sui
social. Stiamo (molto lentamente) abbandonando la fase della carta sprecata in fotocopie
per appunti e approfondimenti, o il solo frontale relegato a qualche ora extra, per la
gestione dei recuperi.
Con Social Classroom i contenuti preparati dall’insegnante sono sempre disponibili e on
line. L’insegnante dispone di uno strumento ottimale per compiere un’operazione
educativa fondamentale ai tempi d’oggi dove l’uso di internet è così pervasivo: può
educare i ragazzi ad orientarsi nella giungla dei materiali più o meno validi presenti in rete,
operando una selezione ed una proposta ed insegnando a “scegliere” le risorse. Non si ha
necessità esclusivamente del tempo dell’ora frontale per apprendere o per dialogare
perché le lezioni e i contenuti sono sempre disponibili per chi ha bisogno di rivedere,
A!scuola!con!i!computer!!
chiedere, comprendere. La lezione rimane lo strumento fondamentale, ma la piattaforma
aiuta, semplifica, costruisce valore nel tempo.
Ma la cosa più importante che vorrei sottolineare è che la piattaforma non deve essere
vista come “tecnologia”, ma piuttosto come un vero e proprio strumento d’aiuto alla
didattica di ciascuno.
Dall’analisi dei vari casi (Abbiamo al momento più di 400 installazione ) abbiamo
constatato che lo strumento consente di applicare modelli di insegnamento innovativi
(notare non strumenti, ma modelli) in cui l’insegnante diventa il regista e i ragazzi i veri
protagonisti. Vi è maggiore collaborazione e soprattutto coinvolgimento. Usando il
linguaggio e lo strumento a cui il ragazzo nativo è ormai abituato, si attiva la sua volontà,
curiosità, partecipazione, pro attività. Si apprende meglio e per più tempo, in modo più
proficuo, il tempo dell’apprendimento si dilata ma soprattutto si ampliano le possibilità
anche di rendere più evidente la propria personalità. Questi diventano quindi strumenti
aggiuntivi e complementari per l’insegnante, sia dal punto di vista dell’approfondimento dei
contenuti, sia come vero e proprio strumento e metodo didattico.
In base alla sua esperienza se dovesse definire in “tags” i benefici di Social
Classroom, che parole userebbe?
Abbiamo recentemente avviato una ricerca e uno studio condotto da alcuni esperti in
campo educativo, che sull’analisi delle esperienze reali, stanno cercando di valutare lo
strumento proprio dal punto di vista didattico. Rispondo con le parole che sono state da
loro “estratte” dalle varie esperienze:
Inclusione
Collaborazione
Semplificazione Educazione ai
nuovi strumenti
Coinvolgimento Didattica attiva
Ascolto/Dialogo Comprensione
Approfondimento
Gestione delle
varie velocità
d’apprendimento
Ci descriva meglio in che cosa consiste la piattaforma Social Classroom.
Social Classroom può essere attivata sia dal singolo insegnante in modo autonomo, sia
dalla scuola la quale decide di attivarlo come strumento condiviso, coinvolgendo anche
genitori, tutor, personale di segreteria ecc, altre scuole, altri docenti, Miur, ricerche
interscolastiche e interdisciplinari.
L’insegnante che lo attiva può gestire le varie classi e le materie insegnante
(organizzazione in gruppi di lavoro).
All’interno di ciascun gruppo potrà condividere contenuti. Ma che cos’è un contenuto per
social classroom?
Un contenuto è un approfondimento in forma di testo o di documento allegato (in
qualunque formato esso sia: proprietario o open (word, immagini, power point, pdf .. tutto
ciò che oggi viene stampato e fotocopiato).
Un contenuto è anche un link ad un sito internet che approfondisce o tratta un certo
argomento, ma anche un video preso da youtube, vimeo, o da altri canali.
La domanda più frequente è: ma se i contenuti esistono già in rete, che bisogno ho di
social classroom?
La rete è piena di contenuti più o meno ben fatti. Lo studio libero in rete presuppone
tempo e capacità di discernimento. L’insegnante è colui che ha la preparazione e la
missione di insegnare ai ragazzi anche il metodo di studio. La preselezione del materiale
innesca il meccanismo virtuoso per cui:
- Si comprende senza inutili perdite di tempo quali sono i buoni materiali.
- I materiali già organizzati non generano dispersione
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
42" In"classe"con"i"computer"
!
-
Innescano il meccanismo della ricerca per similitudine: abbiamo visto molto casi in
cui in risposta allo stimolo dell’insegnante i ragazzi sono stati capaci di proporre a
loro volta buoni materiali. Inutile credo approfondire con la platea degli insegnanti il
valore educativo e formativo di questo tipo di dinamica.
Un contenuto è anche una wiki: un testo su cui ragazzi ed insegnanti possono lavorare a
più mani per raggiungere un risultato a più mani, dove è possibile riconoscere il contributo
di tutti.
Social Classroom fornisce inoltri strumenti come la video lezione: l’insegnante può creare
la propria lezione anche video semplicemente usando la webcam del proprio computer e
corredarli di link, documenti e altri testi.
Attraverso Social Classroom si possono inoltre erogare test per la verifica
dell’apprendimento ( i ragazzi possono auto verificare il proprio apprendimento in
preparazione ai compiti).
La piattaforma fornisce poi il calendario per la pianificazione di compiti, interrogazioni, altri
eventi e la programmazione didattica diviene davvero condivisa e trasparente.
Ma la cosa importante è che ciascun contenuto può essere “commentato” (e si creano
interessanti discussioni) ma anche proposto dagli stessi studenti (ruolo regista – attore).
Il tutto in un ambiente protetto e sicuro, monitorato dall’insegnante che può intervenire in
ogni dinamica e su ogni contenuto ove ce ne sia la necessità.
Ha parlato di protetto e sicuro, quindi garantisce la privacy ed è a norma con le
leggi italiane?
Questo in realtà è uno dei cavalli di battaglia della nostra piattaforma. Un social network
nasce col preciso scopo di essere attrattivo. È una trappola, è il paese dei balocchi che ci
viene concesso in uso al fine di vendere noi e la nostra identità, i nostri dati, vendere la
nostra attenzione a chi ci vuole indirizzare messaggi pubblicitari, vendere i nostri dati a chi
fa statistica marketing.
Tutto questo avviene con la nostra autorizzazione espressa ed esplicita che autorizza il
produttore di turno ad usare i nostri dati in modo chiaro, direttamente e indirettamente in
ogni ambito.
È pensabile che tutti i dati relativi alla didattica possano andare persi senza nessun
coinvolgimento da parte del fornitore ? quali garanzie vengono date ? c’è un contratto
scritto e firmato ?
È paradossale, nel nostro sistema normativo, quando emettono una fattura a mio nome, io
devo dare un consenso esplicito e firmare documenti cartacei al fine di consentire a
qualcuno di gestire i miei dati contabili, che di solito sono limitati ad una stringatissima
anagrafica corredata da una partita iva o codice fiscale. Viceversa c’è qualcuno che pensa
di poter affidare ad un social network non solo anagrafiche complete, ma anche di poter
affidare a società che non rispondono alle leggi italiane, un insieme spaventosamente
ricco di informazioni altamente riservate e ultra sensibili su soggetti di minore età.
Supponiamo che all’interno di una materia umanistica vengano espresse opinioni, o
comunicati dati relativi alla salute, parlando di dieta e di cibi per celiachi, diabetici,
piuttosto che kosher (dati sull’orientamento religioso), o più semplicemente che esprimano
tendenze e orientamenti politici o sessuali. È possibile pensare di affidare questi dati a
qualcuno che risponde alla normativa delle Antille? Cosa accade se questi dati vengono
trafugati ? o peggio, venduti ?
Chi è responsabile ?
A!scuola!con!i!computer!!
Il garante delle Privacy ha diramato una serie di documenti che sono raggiungibili anche
sul web ad interpretazione della normativa vigente. Consultabili on line32.
Noi abbiamo affrontato il problema in modo credo più che serio. Social CLassroom
attualmente è l’unico prodotto che attraverso la firma di un contratto esplicito,
garantisce la scuola ma anche il singolo insegnante che lo utilizza:
- L’assoluta sicurezza del trattamento dei dati personali (secondo quanto sancito
dalla legge)
- La residenza di tutti i dati in una server farm italiana
- Esplicita nome e cognome del responsabile del trattamento dei dati.
Sottolineo il fatto che spesso, quando attiviamo certi prodotti, noi “spuntiamo” tramite
check box delle lunghe clausole inerenti la privacy, clausole che spesso non leggiamo e in
quelle clausole e non c’è una presa in carico di responsabilità, ma l’esatto opposto: cioè
una deroga a quanto previsto dalla legge italiana!
L'utilizzo di socialclassroom è gratuito?
Ne esitono due versioni: la prima in versione Insegnante è riservata al singolo insegnante
ed è gratuita. Per utilizzarla è sufficiente richiedere l’attivazione compilando una
semplicissima form disponibile sul sito www.socialclassroom.it . L’insegnante riceverà il
link (http://cognomenome.socialclassroom.it) e le credenziali d’accesso insieme ad un
piccolo manuale a supporto delle prime operazioni di configurazione base per attivare le
proprie classi. Anche nella versione “singolo insegnante” l’insegnante può creare la
propria community ed estenderla ad altri docenti e creare gruppi interdisciplinari.
La seconda: attivata dalla scuola prevede un costo calcolato sul numero degli studenti
abilitati in pratica rimane gratuita per il corpo docente e non docente e per tutti gli altri
invitati nei vari gruppi di lavoro. Si tratta di una configurazione più estesa ed articolata per
una intera scuola su cui prevediamo impatto di banda e spazio più cospicuo e che
garantisce backup costanti atti a garantire l’integrità dei dati e il salvataggio di ogni attività.
In pratica Social Classroom garantisce ceh nessun dato o attività possa essere né perso
né ceduto a terzi. Social Classroom ha inoltre la possibilità di attivare il modulo webinar
per i seminari e lezioni on line. Vi sono aree dedicate ad attività generali della scuola
(Biblioteche, Gite, Diffusione, collegi docenti ecc.).
La nostra azienda promuove iniziative etiche per cui si valutano caso per caso eventuali
aiuti per consentire a scuole con meno possibilità di investimento, l’accesso all’uso della
piattaforma.
In definitiva il costo di 80 centesimi mese/studente serve a garantire dati sicuri e rispetto
assoluto della privacy.
- Oltre al fatto di essere in italiano, qual è il vostro punto di forza rispetto a realtà più
grandi come ad esempio Moodle?
La semplicità d’uso. La velocità si start e avvio. E devo dire la gradevolezza
dell’interfaccia. Anche la flessibilità e la sicurezza giocano a favore di social classroom. Il
motivo è semplice: le piattaforme derivano da un sw sviluppato per le aziende dove è
molto importare articolare permessi ed autorizzazioni con granulometria molto fine, e
configurare ogni possibile situazione in modo sicuro. Anche Moodle, molto valido, ha varie
opzioni di configurazione, ma le operazioni non sono semplicissime da imparare (il tempo
che un insegnate deve impiegare per attivare e configurare il proprio ambiente è
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
32!
http://www.garanteprivacy.it/documents/10160/2416443/La_privacy_tra_i_banchi_di_scuola.pdf!
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
44" In"classe"con"i"computer"
!
assolutamente superiore al tempo necessario per ottenere lo steso risultato con social
classroom).
Altro vantaggio: un team di persone con cui parlare che si occupano non solo di
tecnologia ma di come usarla bene per raggiungere i propri obiettivi e che hanno un
canale diretto ad un Editore che parla di didattica e metodo di studio.
- Pensate di introdurre nuove funzionalità in futuro?
Certo! Contattiamo con cadenza costante o tramite newsletter i nostri utenti chiedendo
esplicitamente di farci avere i propri feedback. Queste piattaforme per noi sono sempre
“work in progress”: cresceranno integrando l’esperienza e codificando le esigenze di chi lo
usa davvero.
-Socialclassroom si aprirà al mobile? (smartphone, tablet, etc)?
Sono già disponibili le App per iPad, e Android, Tablet e Smarthphone.
A!scuola!con!i!computer!!
Insegnanti nella rete
Diciamocelo, facciamo davvero fatica a volte a parlare con il collega della classe a fianco
anche solo davanti alla macchinetta del caffè ma ci ritroviamo poi a passare ore in rete a
discutere, a scambiare idee e a condividere materiali e progetti con colleghi mai visti e che
probabilmente non conosceremo mai in carne e ossa.
Gli insegnanti che sono iscritti e partecipano a diversi gruppi nei socialnetwork o a forum e
comunità on-line sono sempre più numerosi.
Le motivazioni
Quali sono le motivazioni che portano un insegnante a frequentare gruppi dedicati alla
scuola sui social network? Ho posto questo quesito all’interno del gruppo “Insegnanti” 33
che da qualche anno amministro su Facebook, e queste sono le risposte ricevute, in
ordine di importanza:
• perché mi piace condividere idee e progetti;
• perché è un modo comodo per aggiornarsi;
• perché con i colleghi della mia scuola faccio fatica a collaborare;
• perché mi fa sentire meno isolato;
• perché trovo sempre nuovi spunti per migliorare;
• perché, anche se non partecipo, mi piace leggere cosa scrivono i colleghi.
Da un altro sondaggio risulta che molti insegnanti sono iscritti a più gruppi, alcuni più
generalisti e altri con tematiche più specifiche (dislessia, uso della lavagna interattiva,
progettazioni in 3D, lingua straniera, …).
Si entra in un gruppo, si curiosa, se l’ambiente è accogliente si partecipa con commenti
e/o con segnalazioni e spunti di riflessione; si invitano i membri ad iscriversi anche ad altri
gruppi che si apprezzano o che noi stessi abbiamo creato …
Dopo un po’ tanti nomi iniziano ad essere familiari, si impara a conoscere le competenze
acquisite dagli altri e a rivolgersi a loro nel momento del bisogno. Se il gruppo è attivo e
“vivace” succede spesso che non appena si inserisce un appello o si pone una domanda
si venga bombardati da offerte di aiuto e da segnalazioni di materiale che potrebbe esserci
utile.
Ho voluto dedicare un capitolo a questo tema perché è importante che gli insegnanti che
utilizzano e utilizzeranno i computer nella didattica di tutti i giorni si possano confrontare in
rete e possano condividere le loro esperienze, difficoltà e dubbi compresi.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
33!
http://www.google.com/url?q=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fgroups%2Ftantiinsegnanti%
2F&sa=D&sntz=1&usg=AFQjCNE2Szwe_tS7ZQeBqqYank14uzlRPg!
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
46" In"classe"con"i"computer"
!
http://cmapspublic.ihmc.us/rid=1K3ZB2GMY-BNLW42-1G89/Insegnanti%20nella%20rete.cmap
A!scuola!con!i!computer!!
Bricks, una rivista gratuita sulla didattica e le Tic
http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/?page_id=41
___________________________________________
Editori
AICA – Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico www.aicanet.it
SIe-L – Società Italiana di e-Learning www.sie-l.it
___________________________________________
Direttori
Antonio Fini
Pierfranco Ravotto
___________________________________________
Redazione
Antonio Fini
Paola Limone
Pierfranco Ravotto
Nicola Villa
___________________________________________
Editing
Nicola Villa
Bricks è la rivista online per la scuola prodotta congiuntamente da AICA e SIe-L e
dedicata all’uso delle ICT nella scuola (primaria, secondaria inferiore e secondaria
superiore).
Le attività redazionali sono svolte su base volontaria e non vi è la possibilità di retribuire gli
autori.
Il sito Bricks e le versioni PDF e ePub della rivista sono rilasciati sotto
licenzaCreativeCommons Attribution-No commercial. Inviando gli articoli per la
pubblicazione gli autori accettano che i loro articoli siano pubblicati sotto tale licenza e
attestano di non violare con questo diritti di altri.
La rivista Bricksha le seguenti rubriche:
• Tema (ogni numero ha un diverso tema)
• Competenze e certificazioni,
• Progetti europei,
• Dalla rete,
• Dall’estero.
Il taglio che si è scelto è quello divulgativo, di diffusione di buone esperienze in atto nelle
scuole e di indicazioni utili per realizzarle. La forma non deve quindi essere quella di
articoli scientifici, come richiesta da Je-LKS (SIe-L) o da Mondo digitale (AICA) o altre
riviste accademiche. Tuttavia, il comitato di redazione auspica che i contributi proposti per
la pubblicazioni siano particolarmente curati, sia dal lato contenutistico che stilistico
Paola!Limone!–!1°!Circolo!di!Rivoli!
48" In"classe"con"i"computer"
!
Bibliografia
Insegnare e imparare con le mappe. Strategie logico-visive per l'organizzazione delle
conoscenze
Fogarolo Flavio; Guastavigna Marco, 2013, Centro Studi Erickson
Graficamente. Modelli e tecniche per rappresentare, apprendere, elaborare
Guastavigna Marco, 2008, Carocci
Imparare con il digitale. Computer e internet per arricchire gli apprendimenti
Guastavigna Marco; Perino Oscar; Rosso Luciano, 2005, Carocci
Mappe per capire. Capire per mappe. Rappresentazioni della conoscenza nella didattica
Gineprini Mario; Guastavigna Marco, 2004, Carocci
iPad in classe: il metodo; Alberto Pian 2012 epub