foglio informativo uno
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IL PERCORSO AMMINISTRATIVO
Cosa è stato fatto finora
Dopo la consultazione del 26 maggio 2013, le Amministrazioni e i Consigli
Comunali di Bersone, Daone e Praso hanno steso ill progetto di fusione
fusione,
presentato alla Regione il 30 settembre 2013. A dicembre 2013 i tre Consigli
Comunali hanno deliberato la richiesta di avvio della procedura di fusione
fusione,
supportata poi dal parere favorevole della Giunta provinciale.
A tutti i cittadini
dei comuni di Bersone, Daone, Praso
Chi decide e in che tempi?
Con il Referendum del 13 aprile 2014 i cittadini di Bersone, Daone e Praso
con diritto di voto saranno chiamati a esprimere un SÌ o un NO alla fusione.
La fusione avverrà solo se in tutti e tre i paesi si raggiungerà il quorum dei
votanti (ossia dovrà recarsi alle urne il 50% + uno dei cittadini) e se la
maggioranza dei cittadini votanti si esprimerà favorevolmente.
Se in un comune prevale il "NO" e negli altri il "SI"" che suc
succede?
Il procedimento è unico: o si realizza la fusione con tutti e tre i comuni
oppure non si procede… o tutti, o nessuno! See in un paese prevalesse il NO
o se non si raggiungesse il quorum dei votanti, la fusione non si attuerebbe.
Nel caso si raggiunga il quorum e vincano i “SI” cosa accadrebbe?
Laa Regione approverà la legge speciale di fusione che prevede la cessazione
dei Comuni di Bersone, Daone e Praso al 31 dicembree 2014, e la nascita del
nuovo comune di Valdaone a partire dal 1 Gennaio 2015.
Il 31 dicembre 2014 i tre Comuni cesseranno di esistere e con essi
decadranno i Sindaci e quindi le Giunte e i rispettivi Consigli Comunali.
Il nuovo comune subentrerà ai tre Comuni originari e l’Amministrazione
sarà eletta con le elezioni amministrative previste nel 2015.
Fino ad allora il nuovo comune sarà retto da un Commissario.
VERSO LA FUSIONE
…
Foglio informativo n. 1
dei Comuni di
Bersone, Daone, Praso
PERCHE’ PENSARE ALLA FUSIONE?
Bersone, Daone e Praso già da alcuni anni condividono alcune funzioni (si
pensi all’Ufficio Tecnico Intercomunale e a quello Tributi).
Questo ha fatto maturare la consapevolezza che una gestione coordinata
garantisce il benessere dei cittadini, migliora l’efficacia della struttura
amministrativa, consente di contenere costi ed effettuare investimenti
mirati.
La fusione dei comuni di Bersone, Daone e Praso in un nuovo e unico
soggetto giuridico costituisce un importante passo in avanti, garantisce un
approccio omogeneo al territorio e una gestione coordinata sia dal punto di
vista amministrativo che politico.
Unire tre comuni in uno solo, condividere risorse ed infrastrutture,
risparmiare
parmiare sui costi e beneficiare dei contributi previsti
è un’opportunità da cogliere senza rinunciare, per questo
questo, a un
comune a “dimensione di Cittadino”.
Che indicazioni giungono dalla Provincia?
Carlo Daldoss, assessore della Pat, ha tracciato le linee guida della riforma
istituzionale che sarà presentata al consiglio provinciale. Gli obiettivi sono:
accelerare sulle fusioni dei comuni per ridurne il numero e dare più
forza ai comuni stessi perché più grandi;
semplificare i processi decisionali, ridurre i costi, rendersi conto che
con 217 comuni, alcuni piccolissimi, non è possibile razionalizzare la
spesa pubblica e orientarla alla crescita;
premiare finanziariamente le unioni penalizzando chi decide di
rimanere da solo: tutto quello che un comune spenderà in più
rispetto al costo standard sarà decurtato sui trasferimenti di denaro
dalla Pat ai comuni.
QUALI VANTAGGI PER LA COMUNITA’?
COMUNITA’
La nuova organizzazione degli uffici, la
l semplificazione della macchina
amministrativa, le razionalizzazioni e le sinergie consentiranno una migliore
specializzazione del personale che, ancora di più, fornirà
fornir risposte concrete e
servizi più efficienti ai cittadini.
e che:
Inoltre, non si deve dimenticare
saranno ridotti i costi della politica:
politica di tre comuni se ne farà uno
solo, quindi ci sarà un solo sindaco e diminuiranno assessori e
consiglieri rispetto all’attuale situazione;
nuove risorse da destinare alla comunità deriveranno dai contributi
regionali
gionali previsti per le fusioni dei comuni. L’esatto ammontare e
l’erogazione degli stessi saranno determinati in sede di
approvazione del bilancio 2014;
2014
il nuovo comune sarà tra i più grandi della Valle del Chiese per
territorio e numero di abitanti; questo
ques permetterà di avere un
maggiore peso politico nelle future scelte di sviluppo locale.
I finanziamenti per la fusione saranno ripartiti in base alle
dimensioni geografiche e/o demografiche dei tre paesi?
NO. Il nuovo comune sarà un unico soggetto e gli investimenti avverranno
dove c’è necessità, a prescindere dai vecchi confini.
Che
he fine faranno le associazioni, le Pro Loco, i Vigili del Fuoco?
Saranno costretti a fondersi?
NO. Resteranno tali e quali. Il comune unico potrebbe contribuire a
sostenerle meglio e favorire il consolidamento di forme di collaborazione.
collaborazione