Bertolini (IREN EMILIA)

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Transcript Bertolini (IREN EMILIA)

Esperienze innovative in Italia sugli aspetti
depurativi: un focus sui fanghi.
L’esperienza sulla gestione dei fanghi di
depurazione del Gruppo Iren nell’area emiliana
Bologna 22 Ottobre 2014
Ing. Eugenio Bertolini
Direttore Operativo di IREN EMILIA Spa
I territori di operatività
Il Gruppo Iren è connotato da un forte legame
con i territori, principalmente in Piemonte,
Liguria ed Emilia, un bacino multiregionale
dove vivono oltre 7 milioni di abitanti.
Iren è presente, in misura minore, anche
nelle altre aree del territorio nazionale.
ENERGIA ELETTRICA
SERVIZI IDRICI INTEGRATI
TELERISCALDAMENTO
SERVIZI AMBIENTALI
GAS
SERVIZI PER LE PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI
Il posizionamento
DATI 2013
TELERISCALDAMENTO
- Calore venduto (GWht)
- Volumi teleriscaldati (ml mc)
3.073
79
1°
GAS
- Volumi venduti a clienti finali (ml mc)
- Volumi distribuiti (ml mc)
- Clienti (000)
- Rete (km)
3.029
1.978
745
8.900
5°
ELECTRICITA’
- Volumi venduti (GWh)
- Volumi prodotti (GWh) incl. Edipower
- Clienti (000)
- Rete (km)
13.231
7.830
715
7.474
ACQUA
- Volumi venduti (ml mc)
- Abitanti serviti (000)
- Reti (km)
171
2.400
15.371
RIFIUTI
- Rifiuti trattati (Kton)
- Abitanti serviti (000)
- Impianti (no.)
1.003
1.140
17
Fonte: Dati societari
5°
3°
3°
I numeri del 2013…
DATI ECONOMICI
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I ricavi ammontano a circa 3.448 milioni di euro
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è pari a 646 milioni di euro
Il risultato netto è pari a 81 milioni di euro
Gli investimenti effettuati ammontano a 352 milioni di euro
PERSONE
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•
•
4.598 dipendenti lavorano in Iren
1,4 milioni di clienti nel settore energetico
2,4 milioni di abitanti serviti attraverso il ciclo idrico integrato
1,2 milioni di abitanti serviti dal ciclo ambientale
Produzione energetica
Le fonti di energia primaria utilizzate dal Gruppo Iren per
la produzione di energia elettrica sono in massima parte
ecocompatibili (rinnovabili o assimilate):
• l’idroelettrico (rinnovabile per eccellenza)
• il fotovoltaico
• la cogenerazione (abbinata al teleriscaldamento)
La produzione di energia con impianti idroelettrici e
fotovoltaici consente di ridurre il ricorso ad altre
modalità di produzione a più alto impatto ambientale.
Le emissioni evitate da teleriscaldamento,
impianti idroelettrici e fotovoltaico sono pari ad oltre
1,9 milioni di tonnellate di CO2 +27% rispetto al 2012
37 impianti di
produzione
Il teleriscaldamento
Nel settore del teleriscaldamento, il Gruppo Iren è leader nazionale e vanta
un’esperienza ormai trentennale.
A fine 2013 la volumetria teleriscaldata sul territorio piemontese è pari a
quasi 56 milioni di mc, mentre per la parte emiliana la volumetria
teleriscaldata è di oltre 19 milioni di mc e per la parte genovese è di circa
3,4 milioni di mc.
Questo sistema evita l’emissione di oltre 1.250.000
tonnellate di anidride carbonica in atmosfera
Il Servizio Idrico Integrato
Il settore idrico, dalla captazione alla depurazione dell’acqua, è un servizio strategico
per il quale il Gruppo effettua importanti investimenti, anche sul fronte della ricerca,
sviluppando significative collaborazioni con associazioni internazionali.
Acqua immessa in rete circa 216 milioni di metri cubi (55% Emilia, 45% Genova).
Depurazione 800 impianti per circa 145 milioni di metri cubi trattati.
Nel 2013 sono stati analizzati oltre 570 mila parametri di controllo sulla qualità delle
acque e sono stati effettuati oltre 58 mila campioni sulle acque potabili e reflue; in
entrambi i casi si registra un aumento rispetto al 2012.
I progetti di miglioramento realizzati hanno prodotto un risparmio di 3.298 Tep.
I distributori di “Acquapubblica”
Prosegue con successo il progetto “Acquapubblica”, con l’attivazione e la gestione
delle “Case dell’acqua”, 56 punti, sull’intero territorio delle province di Parma,
Piacenza e Reggio Emilia, nei quali i cittadini hanno potuto approvvigionarsi di
acqua di acquedotto, anche nella tipologia addizionata con anidride carbonica ed
informarsi sulle tematiche della qualità dell’acqua.
Dall’avvio della loro attività sono stati erogati oltre 151 milioni di litri di acqua,
con i seguenti benefici ambientali:
• Bottiglie di plastica evitate: n. 100.681.133 (da 1,5 litri)
• PET risparmiata: 3.524 t.
• CO2 evitata: 9.173 t.
Dal punto di vista sociale, si può stimare per le comunità locali un risparmio di
oltre 25 milioni di euro.
I Servizi Ambientali
Il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani è
attualmente attivo in 116 Comuni delle Province
di Reggio Emilia, Parma e Piacenza, servendo un
bacino di circa 1 milione 200 mila abitanti.
Le attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti,
di generazione di energia elettrica e calore e di
produzione biogas vengono realizzate mediante 12
impianti di trattamento, selezione e stoccaggio, 1
discarica attiva, 2 impianti di termovalorizzazione e
2 impianti di compostaggio.
Il successo della raccolta differenziata
Nell’anno 2013 sono state gestite oltre 1 milione di
tonnellate di rifiuti:
• 778.000 ton di rifiuti urbani, di cui oltre 448.000
tonnellate da raccolta differenziata
• 276.000 ton di rifiuti speciali.
La gestione di Iren ha determinato, nelle
Province interessate, una percentuale di raccolta
differenziata pari a quasi il 62%, rispetto ad una
media nazionale pari a circa il 40%.
Rifiuti da Raccolta Differenziata per
modalità (t.)
Il Servizio Gas
Il Gruppo Iren nel 2013 ha distribuito circa 1.978 milioni di metri cubi di gas naturale.
La rete di distribuzione gas si estende complessivamente per circa 9.000 chilometri.
Sul fronte dell’affidabilità del servizio, rispetto al 2012, si sono ridotte di quasi il 39% le
interruzioni complessive e del 13% le dispersioni rilevate sulle reti.
Nel 2013 sono proseguite le attività riguardanti il risanamento decennale della rete che
prevedono la progressiva sostituzione delle tubazioni in ghisa grigia, in conformità a
quanto previsto dall’Autorità.
I Servizi per le Pubbliche Amministrazioni
Nel 2013 il Gruppo Iren ha erogato servizi di pubblica utilità agli Enti Locali
quali i servizi energetici (illuminazione pubblica, gestione degli impianti
semaforici, degli impianti elettrici e termici) e il servizio di igiene ambientale.
Nel corso del 2013 i progetti realizzati da Iren nell’ottica di un minore impatto
ambientale, hanno consentito un risparmio di 2.056 Tep.
Fra questi, a titolo di esempio:
• Grazie ad una accurata gestione degli impianti termici
comunali è stato ottenuto un risparmio di 1.276 Tep.
• Il piano di sostituzione degli apparecchi di illuminazione
pubblica ha consentito un risparmio di circa 550 Tep.
La depurazione delle acque reflue urbane
La gestione dei fanghi di depurazione delle acque
reflue urbane nell’area emiliana
Impianto depurazione reflui urbani – assetto
SOLLEVAMENTO
Dalla rete
fognaria
SEDIMENTAZIONE
PRIMARIA
RICIRCOLO
FANGHI
1
2
GRIGLIATURA
3
5
4
DISABBIATURA
DISEOLEATURA
6
SEDIMENTAZIONE
SECONDARIA
OSSIDAZIONE
Effluente
depurato
FANGO PRIMARIO
10
DISIDRATAZIONE
MECCANICA
FANGO SECONDARIO
9
8
POSTISPESSITORE
Utilizzo agronomico
Discarica
Termovalorizzazione
7
PREISPESSITORE
DIGESTIONE
ANAEROBICA
DEI FANGHI
LINEA FANGHI
14
La depurazione delle acque reflue urbane
Il bacino di utenza nelle tre province di Piacenza,
Parma e Reggio Emilia conta oltre un milione di
abitanti serviti
1.065.458
136.156.000
1.749.795
Stabilizzazione fanghi: criteri generali
CARATTERISICHE PER POTENZIALITA’ DI IMPIANTO
• potenzialità > 50.000 AE - digestione anaerobica mesofila
• potenzialità < 50.000 AE - digestione aerobica in via separata o in
aerazione prolungata
• impianti a biomassa adesa (RBC, letti percolatori < 2.000 AE)
digestione anaerobica dei fanghi in vasche tipo Imhoff
Disidratazione fanghi: criteri generali
• Negli impianti con potenzialità > 25.000 AE disidratazione
meccanica fissa (generalmente centrifuga)
• Negli impianti di potenzialità < 25.000 AE la disidratazione avviene
secondo le seguenti modalità alternative:
1.Disidratazione con unità mobile
2.Trasporto in fase liquida ad un impianto centralizzato
Disidratazione Fanghi
A Piacenza la disidratazione è
eseguita presso l’impianto di
Tecnoborgo in cui avviene anche
l’essicamento e la co-combustione
con i rifiuti
La destinazione finale dei Fanghi
I fanghi prodotti in ambito emiliano sono avviati a 3 destinazioni
principali:
• A beneficio diretto dell’agricoltura
• Al co-incenerimento con rifiuti
• In discarica
Destinazione Fanghi per territorio
Il panorama Regionale della destinazione Fanghi
depurazione acque reflue urbane
Entrata in vigore normativa Regione Emilia
Romagna sulla gestione dei fanghi di
depurazione da avviare all’utilizzo
agronomico
Con le norme regionali (DGR 2773/04 e s.m.i.) si riduce drasticamente l’utilizzo diretto
a beneficio dell’agricoltura dei fanghi di depurazione dal 2006, e aumenta in
contemporanea il ricorso alla discarica, che solo recentemente, a seguito delle
restrizioni normative e alla ulteriore disponibilità impiantistica dei termovalorizzatori è
in diminuzione.
Il recupero a beneficio dell’agricoltura
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Dir. 86/278/CEE
Working document on sludge, 3° draft
D.Lgs. 27 gennaio 1992 n° 99
DGR 2773/2004
DGR 285/2005
DGR 1801/2005
DGR 550/2007
DGR 297/2009
Iren ha adeguato la propria struttura
impiantistica e gestionale alle norme
stabilite dalla Regione Emilia Romagna
in materia di recupero dei fanghi di
depurazione delle acque reflue a
beneficio diretto dell’agricoltura a partire
dal 2007.
Il recupero a beneficio dell’agricoltura
Anno 2009: realizzato IL NUOVO
STOCCAGGIO FANGHI COPERTO
Potenzialità: 47.000 t
Area coperta:16.000mq
E’ in grado di contenere l’intera
produzione annuale dei depuratori con
fango idoneo di Parma e Reggio Emilia
Impianto fotovoltaico 7.000 mq e potenza installata di
992,64KWp
Il recupero a beneficio dell’agricoltura
IREN recupera i fanghi a beneficio dell’agricoltura
su terreni ubicati in Regione Emilia Romagna nelle
Province di Parma, Reggio Emilia, Modena e
Ferrara
I terreni di destinazione dei fanghi sono
preventivamente autorizzati
Ogni anno sono coperti quasi 2,500 Ha di terreno
sulle quattro province nel periodo da Luglio a
Ottobre
Il recupero a beneficio dell’agricoltura
IREN è sia produttore che soggetto utilizzatore
dei fanghi e mantiene un rapporto diretto con le
Aziende Agricole e con gli Enti.
Coltura
Anno di semina
Stagione di semina
Coltura prevista
Gruppo
Anno di semina
Gruppo
Coltura
Stagione di utilizzo del
fango
2016
Coltura prevista
Stagione di semina
Anno di semina
Stagione di utilizzo del
fango
Coltura
Stagione di semina
In zona
In zona non
vulnerabile ha vulnerabile ha
2015
Coltura prevista
Gruppo
Superficie utile allo
spandimento dei fanghi
Stagione di utilizzo del
fango
Superficie catastale
ha
Particella
Foglio
Sezione catastale
Comune
Titolo di disponibilità
2014
Dati catastali
prescrizione
data scadenza analisi
data ultima analisi terreni
presentata
quantità di sostanza secca
ha/anno max t.
Azienda agricola
riferimenti alla zone omogenee
delle analisi dei terreni
I Fanghi sono sottoposti a diversi livelli di controllo
analitico:
1. Caratterizzazione preventiva
2. Monitoraggio periodico secondo frequenze
prestabilite
3. Analisi dei singoli Lotti di Stoccaggio
4. Analisi a piede di campo da parte degli organi
di controllo
Piano di distribuzione dei fanghi
Il recupero a beneficio dell’agricoltura
I fanghi e il loro potere di fertilizzazione
Con i fanghi si apportano alle colture delle sostanze
nutrienti in relazione al contenuto delle stesse nei fanghi,
alle dosi di fango apportabili a seconda delle colture
asportanti e al tipo di zona (vulnerabile o non vulnerabile
ai nitrati)
parametro
u.m.
quantità contenuta nel fango
azoto
fosforo
potassio
carbonio organico
kg/ettaro
kg/ettaro
kg/ettaro
kg/ettaro
100 - 250
34 - 85
6 - 15
800 - 2.000
Conclusioni
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E’ necessario continuare ad investire per ridurre all’origine la produzione dei
fanghi migliorando la stabilizzazione e la disidratazione - su questo fronte molti
gli interventi di ottimizzazione rimangono da fare.
Lo smaltimento/recupero dei fanghi di depurazione deve fare riferimento sempre
ad un sistema integrato che preveda più strade;
In ambito emiliano e nel breve termine Iren destinerà all’essicamento e coincenerimento nel PAI di Parma i fanghi residuali che ad oggi sono smaltiti
facendo ricorso alla discarica;
Il recupero in agricoltura, pur avendo Iren raggiunto un buon livello di
integrazione con tutta la «filiera» di gestione del processo di recupero sino
all’interramento finale, mantiene sempre una certa criticità per gli effetti degli
stakeholders (concorrenza con biomasse agricole, comitati, ecc.) e per una non
stabilizzata normativa nazionale che dia uniformità alle varie norme regionali: (es.
delibera 1/7/2014 Regione Lombardia);
La gestione dei fanghi di depurazione ha costi impattanti sulla tariffa del servizio
idrico e pertanto una quadro normativo e politiche di indirizzo certe sono un
quadro auspicabile.