CHIRURGIA POST BARIATRICA Si intende per chirurgia

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CHIRURGIA POST BARIATRICA
Si intende per chirurgia postbariatrica la chirurgia plastica di rimodellamento
corporeo che va effettuata nei soggetti precedentemente affetti da obesità patologica,
che sono dimagriti, subendo quindi un importante calo ponderale , in seguito a diete,
cure mediche o interventi di chirurgia bariatrica (chirurgia dell’obesità).
In questi soggetti la cute ed il tessuto sottocutaneo che erano distese dall’obesità
patologica si presentano sovrabbondanti, con pliche pendule che determinano
importanti limitazioni funzionali al movimento, macerazioni cutanee con dermatiti e
micosi, sovraccarico sulla colonna, gravi problematiche di tipo psicologico: questa
condizione è definita dermocalasia.
I distretti corporei dove la dermocalasia è più evidente sono:
la regione addominale: dove si associa anche una relaxatio delle parete muscolo
fasciale addominale con diastasi dei muscoli retti addominali, con frequente
estensione della dermocalasia anche alle regioni addominali laterali ed ai fianchi, e
talvolta alla regione dorsale;
le regioni mammarie: con falsa ginecomastia e ptosi nell’uomo e gigantomastia nella
donne;
la superficie interna delle coscie: solitamente dalle regioni inguinali al terzo medio di
coscia;
la superficie mediale e posteriore delle braccia: solitamente nella sua metà prossimale.
Il trattamento di questa condizione, che consiste nel rimodellamento del contorno
corporeo con rimozione chirurgica ampia del tessuto eccedente (cute e sottocute),
associato o meno a lipoaspirazione, rappresenta un fondamentale intervento di
chirurgia funzionale che consente a questi soggetti, spesso giovani, di riprendere una
normale attività fisica e lavorativa e di superare le problematiche psicologiche legate
alla loro condizione; inoltre la riapproprazione di un “contorno corporeo” accettabile,
che non è assolutamente conseguibile con la semplice perdita di peso, rappresenta per
questi pazienti un potente incentivo a dimagrire ulteriormente e comunque a
mantenere il dimagrimento conseguito.
Gli interventi chirurgici più comunemente eseguiti sono:
addominoplastica riduttiva: prevede l’escissione del tessuto eccedente a losanga
orizzontale, associata o meno ad una escissione verticale, lo scollamento del lembo
superiore fino all’arcata costale, la plastica dei muscoli retti per trattare la relaxatio
della parete muscolo fasciale addominale, lo stiramento verso il basso del lembo
superiore con sutura orizzontale o a T invertita e la trasposizione dell’ombelico.
(figura 9); può essere estesa ai fianchi e se necessario essere associata a torsectomia
divenendo in tal caso una adipectomia circonferenziale
mastoplastica riduttiva: prevede la riduzione delle mammelle iperplastiche e la loro
simmetrizzazione con trasposizione del complesso areola capezzolo (NAC) che viene
sollevato per risolvere la ptosi mammaria associata; residuano una cicatrice
periareolare ed una cicatrice a T invertita, con branca verticale nel quadrante
inferiore e branca orizzontale nel solco sottomammario; non vi sono quindi segni
visibili nei quadranti mammari superiori. (figura 10).
Plastiche di riduzione di ampiezza di coscie e di braccia: consistono nella
rimozione del tessuto dermocalasico (cute e sottocute) fino al piano fasciale e nello
scorrimento, lifting, del lembo inferiore verso la radice dell’arto (regioni inguinali,
regioni ascellari), dove vengono meglio mascherate le cicatrici, (figura 11)