Fabrizio Giunco [modalità compatibilità]

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Transcript Fabrizio Giunco [modalità compatibilità]

Trend di settore e indicatori di appropriatezza
Osservatorio settoriale sulle RSA
8° convegno annuale
Università Carlo Cattaneo, Castellanza, 18 dicembre 2014
DGR 1765/2014 e indicatori di appropriatezza.
Fra qualità e possibili criticità
Fabrizio Giunco
Fabrizio Giunco
Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS, Presidio Nord 1
Direzione sanitaria Istituto Palazzolo
Programmazione, Ricerca e Coordinamento servizi socio-sanitari
Via Don Luigi Palazzolo, 21 Milano
Cosa fanno le RSA?
• Elementi minimi di base da cui non è
possibile prescindere nell’ambito del
processo assistenziale
• Elementi di qualità integrativa o
aggiuntiva utili a arricchire gli
interventi clinici e assistenziali di
base
imprescindibili
per
una
appropriata azione di nursing
Sperimentazione VAOR 2013. Distribuzione per classi di età. Popolazione
totale, 3772 valutazioni
1200
1048
1000
807
800
Numero
708
600
465
400
242
233
200
118
78
4
2
3
20
40
45
50
55
44
0
65
70
75
Classi di età
80
85
90
95
100
> 100
Istituto Palazzolo, Milano. Distribuzione per classi SOSIA della
popolazione tipica di RSA (dati al 30-11-2014)
100%
2,0
5,3
11,4
12,2
90%
25,0
20,0
3,8
3,8
13,2
9,6
4,1
80%
15,6
11,7
2,0
70%
6,7
2,6
15,7
2,2
12,5
ND
60%
7-8
5-6
50%
1-4
92,3
30%
84,2
83,8
40%
76,0
73,4
72,9
75,6
IIIM
IVM
RAG
62,5
20%
10%
0%
RAM
IM
IIM
IIIG
IVG
Da Alzheimer’s Association Report, A&D 2011
La malattia di Alzheimer è la quinta causa di morte negli USA. Mentre le
altre principali cause di morte sono in calo, le morti per AD tra il 2004 e il
14
2008 sono cresciute drammaticamente (66%).
• Le persone con demenza muoiono
soprattutto in RSA (50-92%).
• Le persone con demenza raramente
muoiono a casa (3-5%), con l’eccezione del
Belgio (11%).
• Il luogo dove le persone muoiono dipende
da: sesso, età, disponibilità di letti in
ospedale e in RSA, paese dove si abita.
Il Progetto Individuale (PI)
• DGR 3540/2012
• DGR 4980/2013
• DGR 1765/2014
• DGR 2569/2014
Regione Lombardia, DGR 1765 dell’8 maggio 2014: Progettazione (Progetto
Individuale)
“Il Progetto Individuale, sulla base della valutazione dei bisogni emersi, deve definire le
aree di intervento ed esplicitare, in ogni area individuata, gli obiettivi perseguibili. Il
Progetto Individuale si caratterizza dei seguenti elementi:
- sintesi dei bisogni come esito della valutazione/rivalutazione multidimensionale;
- individuazione dell’area di intervento;
- descrizione degli obiettivi della presa in carico;
- individuazione degli indicatori (misurabili) relativi agli obiettivi;
- definizione dei tempi di verifica per i singoli obiettivi
Il Progetto Individuale deve dare evidenza dell’informazione/condivisione con l’assistito
o l’avente titolo o il famigliare o il caregiver ..”
Regione Lombardia, DGR 1765 dell’8 maggio 2014: Pianificazione degli
interventi (PAI, PEI, PRI)
“….. la Pianificazione degli interventi è costituita dai seguenti elementi:
- descrizione degli obiettivi individuati per le diverse aree di intervento;
- definizione degli interventi e delle modalità di attuazione (come? con quale intensità?
dove? per quanto tempo?);
- individuazione dell’équipe o degli operatori coinvolti;
- declinazione delle attività di monitoraggio degli obiettivi e dei tempi previsti;
- evidenza della sospensione/interruzione degli interventi e relative motivazioni;
- verifica del raggiungimento degli obiettivi individuati.”
Legge 8 novembre 2000, n. 328
"Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" (Pubblicata
nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale 13 novembre 2000, n. 265)
Capo III DISPOSIZIONI PER LA REALIZZAZIONE DI PARTICOLARI INTERVENTI DI
INTEGRAZIONE E SOSTEGNO SOCIALE
Art. 14. (Progetti individuali per le persone disabili)
1. Per realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all'articolo 3 della legge 5
febbraio 1992, n. 104, nell'ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell'istruzione
scolastica o professionale e del lavoro, i comuni, d'intesa con le aziende unità sanitarie
locali, predispongono, su richiesta dell'interessato, un progetto individuale, secondo quanto
stabilito al comma 2.
2. Nell'ambito delle risorse disponibili in base ai piani di cui agli articoli 18 e 19, il progetto
individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale, le prestazioni di cura
e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale, i servizi alla persona a cui
provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e
all'integrazione sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di
condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. Nel progetto individuale sono
definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare.
3. Con decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro per la solidarietà sociale, da
emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite,
nel rispetto dei principi di tutela della riservatezza previsti dalla normativa vigente, le modalità per
indicare nella tessera sanitaria, su richiesta dell'interessato, i dati relativi alle condizioni di non
autosufficienza o di dipendenza per facilitare la persona disabile nell'accesso ai servizi ed alle
prestazioni sociali.
La Commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale è dunque chiamata a mettere a punto un
nuovo strumento di rilevazione, che sarà somministrato alle Asl, eventualmente con il supporto dei Nas, per
"contare" le persone gravemente disabili nelle diverse regioni. Il punto cruciale è capire quali siano i criteri per
riconoscerle. A questo proposito, il Comitato 16 Novembre Onlus ha dunque elaborato un documento,
recepito dalla Commissione d'inchiesta sul servizio Sanitario Nazionale che serva a definire dei criteri per
individuare le disabilità gravi "in attesa di una ridefinizione dei criteri di valutazione della disabilità aderenti a
quanto previsto dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (‑¬¦) ed in particolare dell'adozione
della nozione di persona con necessità di sostegno intensivo prevista dalla stessa Convenzione".
Come si legge nella premessa del documento, l'aspetto che discrimina le persone con grave non
autosufficienza sono il fatto di trovarsi "in condizione di dipendenza vitale da assistenza continua e vigile
24 ore su 24". Nel dettaglio, il documento del Comitato afferma che si possono definire persone con grave
non autosufficienza quelle che rientrano in almeno una di queste condizioni:
•gravi patologie degenerative non reversibili in ventilazione meccanica assistita o NIV a permanenza 24h o
coma;
•pazienti che a seguito di una malattia neoplastica, si trovano nella fase terminale, clinicamente
documentabile, della loro vita (scala di Karnofsky con punteggio pari o inferiore al 30% oppure ECOG con
punteggio pari o superiore a 3)
•grave stato di demenza valutato sulla base della scala CDR (Clinical Dementia Rating scale), punteggio 5
•patologie ad andamento cronico degenerativo con pluripatologia valutate sulla base della scala di
valutazione CIRS (Cumulative Illness Rating Scale) a 14 item, con indice di severità uguale o maggiore di 3 e
con indice di comorbilità uguale o maggiore di 3 e con almeno altre due patologie, non concorrenti, oltre la
principale.
•gravissimi disagi psichici o intellettivi o sordocecità che necessitino di assistenza vigile 24h con grave
rischio della loro incolumità vitale
•cerebro lesioni o stati vegetativi che necessitino di assistenza vigile 24h con grave rischio della loro
incolumità vitale.
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In sintesi
• La delibera è interessante. Propone una metodologia di
lavoro orientata verso l’applicazione di un buon metodo
geriatrico e verso il miglioramento della qualità e della sua
misurabilità
• Sottovaluta o non sembra riconoscere ambiti di azione tipici
della RSA, come il nursing clinico e tutelare, la specificità
degli interventi sanitari e l’azione attuale verso nuove
popolazioni e nuove esigenze
• Emergono alcune criticità nella identificazione di interventi
di provata efficacia verso cui orientare con sicurezza e
aporpriatezza le risorse umane e economiche e il sistema di
intervento residenziale socio-sanitario.
Annotazioni
• Metodo di calcolo del livello di accettabilità con soglia
di tolleranza del 5%. Il problema della numerosità del
campione e del peso dei singoli errori
• Utilizzare gli indicatori ex DGR 1765 su FASAS riferiti
a annualità precedenti
• Il tempo della valutazione; rapporto costo/benefici del
sistema di controllo rispetto agli obiettivi di
qualificazione attesi
• I
costi
di
sistema:
evoluzione
isorisorse,
contenimento delle risorse o qualificazione?
Conclusioni
• Quale modello per le RSA di domani?
• RSA appropriata, per le persone appropriate nel momento
appropriato della loro esistenza e della loro storia di
malattia
• Da standard e tariffe di minima a standard e tariffe di
appropriatezza
• Quali investimenti condivisi per il miglioramento della
qualità in una logica di sistema?