ISOLMEC le criticità da non sottovalutare per il rischio incendio in

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Transcript ISOLMEC le criticità da non sottovalutare per il rischio incendio in

Il rischio incendio in
edilizia residenziale:
quesiti e risposte con soluzioni efficaci
3 ottobre 2014
Via Regina 42
FINO MORNASCO COMO
tel. 031/564656 fax 031/564666
www.isolmec.com
mail [email protected]
resp. ufficio tecnico
Roberto Filippetto
339/8935863
distribuzione e trasformazione
materiale isolante per
isolamento termico ed acustico
settore edile ed industriale
assistenza tecnico-commerciale
valutazione soluzioni tecniche
affiancamento professionisti
formazione vari livelli
Le criticità al fuoco:
Progettazione - esecuzione
Riflettiamo:
in questi anni di continuo
“progresso” tecnico (prestazioni
termiche, materiali performanti,
soluzioni innovative) il problema
INCENDIO ha sempre mantenuto
un fattore di criticità importante.
Stasera proveremo a farci delle
domande e valutare meglio gli aspetti
più importanti.
Esistono molte casistiche sottovalutate,
sia in ambito progettuale che esecutivo, nel corso di un
intervento di riqualificazione edilizia:
•“Relativa” conoscenza delle strutture sulle quali andremo
ad intervenire;
•improvvisazione e impiego del fai da te;
•compatibilità dei materiali scelti in funzione dell’intervento;
•operatori non “specialisti”
Aspetto ancora più importante è la
poca chiarezza delle
norme che vanno rispettate e
soprattutto chi le verifica e
come.
le domande che ci portano
ai “10 comandamenti”
Installiamo una canna fumaria: ci
rivolgiamo
ad aziende specializzate o ci fidiamo del
fai da te”?
“
Il materiale isolante impiegato per coibentare il
camino è in grado di resistere alle temperature di
“quella” canna fumaria?
Per realizzare un camino ci rivolgiamo ad un tecnico
specializzato in prevenzione incendi (o VVFF) e ci
facciamo rilasciare la dichiarazione di conformità?
Ci siamo mai domandati se la
canna fumaria che abbiamo
fornito ed installato verrà
utilizzata dai
proprietari come da
specifiche tecniche?
Rilasciamo un
documento alla
committenza che attesti
quali sono le
temperature
massime di
esercizio della
canna fumaria installata?
Se realizziamo o
troviamo un impianto
elettrico in prossimità
di una copertura, un
abbassamento o in
vicinanza a strutture
combustibili … ci
preoccupiamo del
comportamento al
fuoco dei materiali
utilizzati?
Siamo sicuri che i prodotti isolanti impiegati nelle
strutture “a rischio” (coperture in legno, case in legno)
garantiscano il rispetto delle norme
“prevenzione incendi”?
Quando si installa un impianto elettrico si chiede
la conformità dell’impiantista…. ma siamo
in
grado di rilasciare una conformità del
rispetto al fuoco delle strutture realizzate?
Siamo sicuri che
l’ispezione da parte dei
VVFF effettuata solo negli
ambienti a rischio (Garage,
corselli, locali caldaia, ecc)
garantisca la messa a
norma “a corpo” di
tutte le strutture realizzate?
Se non c’è dolo, a
chi viene attribuita la
responsabilità di un incendio e soprattutto …
siamo certi che l’assicurazione rimborsa?
Cosa dobbiamo considerare
per ridurre al minimo il
rischio incendio
suddivisione cause incendio ambito civile
53% realizzazione non a regola d’arte del camino
18% cattiva manutenzione del camino
17% incendi avvenuti in cantiere
12% altre cause / elettriche o elettrodomestici
incidenza interventi nel corso di un anno
primo trimestre 60%
secondo trimestre 15%
terzo trimestre 5%
quarto trimestre 20%
interventi da parte dei vigili del fuoco nel corso di un anno
novembre
marzo
(fonte vigili fuoco Torino – anno 2008)
interventi da parte dei vigili del fuoco nel corso di un anno
(fonte vigili fuoco Torino – anno 2008)
25%
4%
71%
Attenzione: per i VVFF un incendio può avere solo due matrici:
DOLOSO o COLPOSO
E’ quindi chiaro che l’origine
di
quasi tutti gli incendi in
edilizia residenziale si possono
ricondurre a impianti di
riscaldamento / camini / canne fumarie
Anche gli impianti fotovoltaici sono considerati fonte di elevato
rischio di innesco di incendi per il tetto in legno.
E’ stata emanata una recente guida (
7/2/12) dal Ministero
dell’Interno che recepisce i contenuti del D.P.R. 1 agosto
2011, n. 151
“… l'interposizione tra i moduli fotovoltaici e il
piano di appoggio, di uno strato di materiale di
resistenza al fuoco almeno El 30 ed
incombustibile (Classe 0 secondo il DM
26t0611984 oppure classe A1 secondo il DM
10/03/2005)….”
Altro elemento molto utilizzato in riqualificazione edilizia risulta essere la
facciata ventilata. Pur avendo notevoli vantaggi, ha per contro la capacità
di alimentare un eventuale principio di incendio grazie all’aria che viene trasportata al
suo interno. Anche qui vige la norma “prevenzione incendi” ma esistono linee guida
dedicate che specificano quanto segue:
“…. I rivestimenti, i pannelli, gli
elementi decorativi fissi, i cappotti
termici, gli isolanti termici, i materiali
di tenuta, i sigillanti devono essere
almeno di classe 1 di reazione la
fuoco ovvero classe B-s3-d0,
(oppure D-s3-d2 se protetti con
materiali almeno di classe A1) in
accordo alla decisione della
Commissione europea 2000/147/CE
del 8.2.2000….”
IL RISCHIO ASSICURATIVO.
E’ importante sapere quali sono le condizioni
previste da una Compagnia di Assicurazione nel
caso ci sia una richiesta per un risarcimento danni
dovuto dall’incendio di una abitazione:
testimonianze fotografiche
Soluzioni corrette
e interventi risolutivi
Distanza di
sicurezza
(GXX)
La distanza di sicurezza da
materiali combustibili (GXX)
(es: travi di legno, tubi in plastica, isolamento dei
muri, mobili, divani, tende ecc…) deve
essere sempre rispettata come
indicato dalle norme di installazione ed in
conformità a quanto indicato nelle istruzioni di
montaggio del produttore del camino, la stessa
dipende dal tipo di combustibile utilizzato e dalla
temperatura di esercizio prevista, perché il
pericolo sussiste già a 130°/140° C
Nel caso in cui la distanza di sicurezza non sia indicata, dalla
designazione CE o dal Benestare Tecnico Europeo “ETA” del produttore
del camino, neppure dal posatore secondo il calcolo della UNI EN 15287
occorre considerare la distanza minima di 500 mm.
nel caso di combustibile gassoso, liquido e solido.
fonte: linee guida camino – CTI / consulta degli spazzacamini (LVH – APA)
Non da ultimo occorre
“istruire” e documentare la proprietà
dell’immobile / locatario sulla
corretta manutenzione, pulizia
e periodicità di ispezione della canna fumaria e degli
impianti collegati.
protezione canna fumaria
Canna fumaria
doppia camera
coppelle
lana di
roccia
“Isolpipe”
ISOLMEC
struttura tetto in legno
Pannello PN/7 225
Pannello H.R.ENERGY
pareti cartongesso e controsoffitti
Pannello PN/4 CROSS
Pannello PN/7 225
facciata ventilata o cappotto esterno
Pannello Front R.
Pannello AirRock
Grazie per l’attenzione
3 ottobre 2014
Via Regina 42
FINO MORNASCO COMO
tel. 031/564656 fax 031/564666
www.isolmec.com
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resp. ufficio tecnico
Roberto Filippetto
339/8935863