IW0CZC Stefano Castriotta "ARI Sezione di Roma

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ARI Sezione di Roma
Agenda
Il gruppo
Le bande di frequenza
Le antenne
Gli apparati
Il controllo remoto
Il sistema nel suo insieme
Il gruppo
Nell’ambito della sezione di Roma, un
gruppo di persone con in comune
l’interesse per le VHF e superiori si è
riunito con lo scopo di promuovere
le attività radio in queste bande.
Nel 2010 il nascente gruppo, partecipando
ai vari contest nazionali sente l’esigenza di
avere dei punti di riferimento utili alla
verifica del setup prima e durante le uscite
in /p.
Con queste prerogative, estendendo poi
l’opportunità a tutta la comunità
Radioamatoriale, nasce il gruppo di progetto
del sistema di beacons oggi in aria.
Le bande di frequenza
La scelta delle frequenze è stata fatta in
base ad un breve sondaggio tra i colleghi
attivi nelle bande centimetriche. Alla fine
si è visto un netto interesse per i 10 GHz
e i 1,3 GHz, mentre i 2,3 e i 5,7 GHz non
avevano un gran numero di colleghi che
li sponsorizzavano. Volendo comunque
un sistema a minimo 3 beacons ci siamo
orientati verso i 2,3 GHz visto che il
numero di TRV attivi era sicuramente
maggiore rispetto a quello dei TRV a 5,7
GHz.
Le antenne
Per la banda dei 3 cm si è optato per
un’antenna di tipo slot con doppia foratura
orientata Nord-Sud.
L’antenna è stata realizzata da un collega
di Zona 1 e successivamente fatta
risuonare sulla frequenza del beacon
10.368,796 MHz ritoccando la lunghezza
del lanciatore con l’ausilio dello ZVA24
della Rohde&Schwarz (RL < 30 dB).
Il Radome è stato recuperato dalla
dismissione di un’antenna professionale in
gamma 5 GHz.
L’intero sistema è stato poi riverificato a
banco per valutare gli impatti del radome
sull’antenna a slot.
Le antenne
Per la banda dei 23 cm si è optato per
un’antenna tipo Alford.
L’antenna in oggetto ben si adatta allo
scopo in quanto è omnidirezionale, ha una
polarizzazione orizzontale ed ha un
leggero guadagno rispetto al dipolo di
riferimento pari a 5 dB.
La realizzazione è stata eseguita da un
membro del team utilizzando un tubo di
ottone del diametro richiesto, passato
successivamente sotto una fresa a testa
verticale per realizzare la slot uniforme.
L’alimentazione e’ stata eseguita con due
lamelle sempre di ottone ed uno spezzone
di RG223.
Le antenne
Anche per la banda dei 13 cm si è optato
per un’antenna tipo Alford.
La realizzazione è stata eseguita da un
membro del team utilizzando un tubo di
rame del diametro richiesto, passato
successivamente sotto una fresa a testa
verticale per realizzare la slot uniforme.
L’alimentazione è stata realizzata con due
lamelle di rame ancorate ad un UT141 che
e’ stato usato come codino di
alimentazione. In entrambi i casi la scelta
del radome non è stata semplice, dopo
vari tentativi fatti con vari tubi in PVC, il
migliore è risultato quello grigio per lo
scarico della acque.
Le antenne
Andrew Alford nasce in Russia nel 1904, nel
1927 inizia a lavorare nei Sound Lab del
California Institute of Technology.
Successivamente entra nel mondo delle
wireless comunications con varie esperienze
sia nel campo della radionavigazione che del
broadcasting.
Nel 1965 con altri pionieri sperimenta le
prime emissioni broadcast in FM realizzando
un impianto sull’Empire State Bulding dove
installa una prima versione dell’omonima
antenna.
Gli apparati
Dal punto di vista dell’hardware non è
stata usata molta fantasia, si è optato per
l’utilizzo di prodotti già in commercio quali
quelli di DB6NT. Volendo comunque
personalizzare i trasmettitori, sono state
aggiunte delle sorgenti di frequenza
termostabilizzate al fine di ridurre lo
slittamento della portante e dare così un
riferimento quanto più attendibile
possibile.
E’ in fase di realizzazione un sistema di
sincronizzazione agganciato al GPS che
verrà installato nella prossima primavera.
Il controllo remoto
Il sistema è dotato di un controllo remoto
operante nella banda dei 2m con backup
in 70cm. L’operatore, da remoto, può
controllare singolarmente i 3 trasmettitori
attraverso una sequenza di toni DTMF.
Il tutto è stato realizzato con un palmare
commerciale tipo TH75 Kenwood ed una
scheda relè controllata da un PIC.
E’ in fase di sperimentazione un sistema
di supervisione basato sulla piattaforma
Arduino in grado di monitorare i parametri
vitali del sistema inviando periodicamente
agli operatori le informazioni sulla salute
dei beacons.
Il sistema nel suo insieme
Beacon 13cm 1W @ 2320,819 MHz
Beacon 23cm 1W @ 1296,818 MHz
Il sistema nel suo insieme
L’assemblaggio
Il sistema nel suo insieme
Il lavoro ultimato in JN61FW attivo come IQ0RM/B
‘73 de UMT