Modulo di richiesta di riesame del diniego all

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Modulo di richiesta di riesame del diniego all’accesso agli atti
Il sottoscritto Franco Picchi
via posta CERTIFICATA
ha presentato in data 23/06/2014 alla Direzione Generale della Fondazione ENPAM una richiesta formale di
visione/estrazione di copia di documenti.
Tale richiesta è stata integrata successivamente, in data 11/07/2014 e 20/07/2014, riguardo ad altri
documenti.
I documenti richiesti sono:
1)riguardo al titolo Irish Life & Permanent xs0133963024:
- delibera di acquisto del titolo ( anno 2001)
- il term sheet e il final terms originali del titolo (2001)
- i documenti che comprovano l'affermazione del Collegio Sindacale “Risulta peraltro essere stata svolta
una valutazione dagli Uffici che hanno analizzato la Tender Offers and Proposals utilizzando risorse interne
che si sono rivolte, per le vie brevi, a consulenti legali ed esperti di settore, come anche emerso dall’analisi
della documentazione interna e dalle comunicazioni interne”.
- resoconto della seduta del Consiglio di Amministrazione ENPAM del 18/04/2011, per la parte riguardante
il titolo Irish Life;
- delibera presidenziale d'urgenza che ha stabilito la vendita del titolo e resoconto della seduta del Consiglio
di Amministrazione ENPAM del 29/07/2011, per la parte riguardante il titolo Irish Life;
- i resoconti di altre eventuali sedute del Consiglio di Amministrazione ENPAM che hanno riguardato la
modalità di vendita il titolo Irish Life;
- i documenti che evidenziano e quantificano l'elevato costo di una eventuale causa legale nei confronti di
Irish Life;
- i documenti riguardanti l'attività dell'Ufficio ENPAM proposto alla ricerca di acquirenti per il titolo Irish
Life, comprendenti e inerenti tutte le fasi del beauty contest in cui sono state chieste e poi valutate offerte di
acquisto del titolo Irish Life;
- i documenti relativi alla vendita del titolo Irish Life;
- i documenti relativi alle rilevazioni del prezzo del titolo Irish life dal 01/09/2008 fino alla vendita (come
riportato esistenti dal Collegio Sindacale) e gli eventuali specifici report riguardanti le oscillazioni/alterazioni
del prezzo;
- i testi dei verbali e le carte di lavoro del Collegio Sindacale ENPAM che hanno riguardato le mie 3 denunce
ex art 2408 relative alla vendita del titolo Irish Life (anno 2012) ;
2)riguardo alle modalità operative del Servizio Investimenti e Gestione Finanziaria
- dal Manuale delle procedure in materia di Asset Allocation, Investimenti e Disinvestimenti 2013, l'attuale
procedura prevista per la vendita di titoli oggetto di Tender Offer & Proposal e le eventuali precedenti
versioni nello stesso manuale o in altri simili;
-dal Manuale delle procedure in materia di Asset Allocation, Investimenti e Disinvestimenti 2013, l'attuale
procedura prevista per il monitoraggio titoli distressed (vicini al default) e le eventuali precedenti versioni
nello stesso manuale o in altri simili;
3)riguardo all' acquisto di quote FIP
-la proposta di vendita di quote FIP presentata dalla SOPAF e la lettera con cui il Dipartimento Patrimonio
Immobiliare ha incaricato la REAG di eseguire la due diligence sul Fondo FIP, come riportato dalla delibera
69/2008 (18/12/2008);
-il documento fiscale attestante il pagamento (da parte dell' ENPAM) della due diligence effettuata dalla
REAG sul fondo FIP ( come da richiesta, con lettera, del Dipartimento del Patrimonio Immobiliare, riportata
nella delibera di acquisto);
4)riguardo all' attività dell' Organismo di Vigilanza della Fondazione Enpam
-prima relazione annuale dell'Organismo di Vigilanza ( 01/06/2008 al 03/05/2009);
-lettera del 17 giugno 2009 dell' Organismo di Vigilanza, indirizzata al Presidente dell’ENPAM;
-relazione del direttore del Dipartimento Immobiliare del 26 febbraio 2009
-eventuale altra documentazione presentata dai dirigenti del Servizio investimenti e gestione finanziaria e
del Dipartimento immobiliare nei colloqui con i membri dell'Organismo di Vigilanza
ha indicato i seguenti motivi alla base della propria richiesta di accesso agli atti:
La vendita del titolo Irish Life ha determinato una perdita patrimoniale di circa 14 milioni € per la
Fondazione ENPAM, mentre chi ha acquistato il titolo ha guadagnato in soli 30 giorni circa 7,5 milioni di €.
Sull'acquisto di quote del Fondo FIP indaga la Procura della Repubblica di Milano.
Come si legge nella domanda di accesso, nel 2012 ho inviato al Collegio Sindacale ENPAM 3 denunce ex
art 2408 relative alla vendita del titolo Irish Life (allegati 1,2,3).
Dalle risposte del Collegio Sindacale ENPAM alle mie denunce (allegati 4 e 5) si deduce che la procedura
che ha portato alla decisione di vendita ha dimostrato evidenti carenze a livello organizzativo, sulle cause
delle quali non sono state date chiare spiegazioni, anzi le risposte del Collegio Sindacale mostrano ulteriori
incongruenze e si rivelano anche contraddittorie.
Infatti non sono stati spiegati i motivi per cui:
- 1) Il Consiglio di Amministrazione sia stato messo a conoscenza dell'aumentata rischiosità del titolo solo
nella seduta del 18/04/2011.
A tale riguardo, ho chiesto la delibera di acquisto del titolo ( anno 2001) e il term sheet e il final terms
originali del titolo (2001) per verificare se era facilmente riconoscibile la tipologia del titolo, se questa era
stata posta in evidenza al momento dell'acquisto, la legge a cui era sottoposto il titolo e i termini contrattuali
del bond e del trust deed, importanti per la valutazione della eventuale azione legale.
Sempre a tale riguardo ho richiesto anche gli eventuali documenti relativi alle rilevazioni del prezzo del
titolo Irish life dal 01/09/2008 fino alla vendita e gli eventuali specifici report riguardanti le
oscillazioni/alterazioni del prezzo.
Questo perché sia l'emittente del titolo che il titolo stesso, già dal settembre 2008 erano stati oggetto di
misure di supporto da parte del Governo irlandese che erano proseguite nel 2009 e nel 2010.Il supporto al
titolo sarebbe terminato comunque con il 30/09/2010, ma già dalla prima metà del 2010 il Governo irlandese
aveva previsto di mettere in atto azioni di rivalsa (burden sharing) riguardo ai possessori di titoli subordinati
( come il nostro).
Inoltre il primo caso di Tender Offers & Proposal coercitiva su titoli subordinati irlandesi, come quella che
ha poi interessato il nostro titolo, è stata effettuato in Irlanda il 21/10/2010 da Anglo Irish Bank.
Per questo il monitoraggio delle fluttuazioni del prezzo del nostro titolo e del suo rating avrebbe dovuto
essere portato all'attenzione del CdA ben prima del 18/04/2011, e ben prima avrebbe dovuto iniziare una
valutazione legale interna sulla legge speciale irlandese CISA 2010 e sull' evoluzione dei claims che aveva
già sollevato;
- 2) non sia stata richiesta né eseguita nessuna due diligence finanziaria o legale (anche solo interna) sulla
proposta di riacquisto effettuata dall' emittente del titolo;
- 3) non sia stata evidenziata adeguatamente al Consiglio di Amministrazione ENPAM l' inefficacia, per l'
obbligazione detenuta dall' ENPAM della swepeer clause, che rendeva così solo “volontaria” l'adesione
all'offerta di riacquisto, annullando la coercizione implicita nell' offerta;
- 4) non sia stato precisato dal Collegio Sindacale come si sarebbe avverato “ il paventato rischio di default,
tra l'altro segnalato dal Risk Advisor”(in allegato 5), per il nostro titolo, che scadeva solo 6 gg dopo la
scadenza dell' offerta di riacquisto, come richiamato nella risposta alla mia denuncia del 25/11/2012;
- 5) non sia stata presentata dal Servizio Investimenti Finanziari nessuna relazione scritta, base certa e
documentata perché la scelta decisoria del Consiglio di Amministrazione fosse informata e meditata,
nonostante che dal “ gennaio 2011 le attività dell’Ufficio sono state coadiuvate da un consulente, che
operava in modo coordinato e continuativo, che a decorrere dal mese di giugno 2011, e sino alla vendita
del titolo, si è occupato di detta problematica.”.
Nonostante tutto questo, alla fine della relazione del Collegio sindacale (allegato 4) si legge:
“il Collegio Sindacale osserva che non esisteva allora una specifica procedura per la vendita di titoli in
perdita prima della loro scadenza e sollecita la definitiva predisposizione di quella in corso, auspicando che
vengano anche chiaramente indicati i casi in cui si renda necessario il ricorso a consulenti esterni altamente
specializzati per le questioni tecniche particolarmente complesse e non ricorrenti.
Il Collegio alla luce della presenza nel portafoglio mobiliare di titoli subordinati o strutturati complessi e di
notevole entità ritiene che debbano essere garantite al’interno del Servizio le adeguate professionalità
specializzate nel settore legale-finanziario internazionale.
Il Collegio non ha nulla da osservare sull’attività posta in essere dal Consiglio di Amministrazione con
riferimento alla problematica segnalata.”
Eppure già dal 2010 era stato implementato, applicato e certificato (29/11/2010) al Servizio Investimenti e
Gestione Finanziaria un Sistema Gestione Qualità pienamente conforme allo standard UNI EN ISO
9001:2008, prevedendo quindi comunque processi e procedure specifiche, documentate, controllate e
aggiornate per il monitoraggio degli investimenti finanziari, declinate in istruzioni operative di dettaglio di
cui dovrebbe esistere anche la registrazione dell' eventuale esecuzione.
Per questo ho richiesto la visione/copia anche delle procedure previste dal Manuale delle procedure in
materia di Asset Allocation, Investimenti e Disinvestimenti 2013, e le eventuali precedenti versioni nello
stesso manuale o in altri simili, dato che per la loro compilazione è stata valutata anche la prassi interna
precedentemente seguita.
Il Collegio Sindacale in questa sua relazione (solo a fine 2012...) ha rilevato anche la necessità di garantire
all’interno del Servizio Investimenti Finanziari le adeguate professionalità specializzate nel settore legalefinanziario internazionale...
Eppure da anni erano stati investiti circa 2,9 miliardi € in complesse obbligazioni strutturate emesse sotto il
diritto anglosassone.
Eppure, dal 2009 al 2010, il Servizio Investimenti Finanziari aveva eseguito, coadiuvato dallo studio legale
dell' ENPAM, in collaborazione con gestori specializzati, risk manager e studi legali internazionali,
importanti operazioni di vendita e ristrutturazione di circa 500 milioni € di complessi titoli distressed (vicini
al default) partecipando direttamente a tutte le fasi commerciali, tecniche e legali relative alle operazioni.
L' operazione di conferimento di circa 400 milioni € (nominali) in BTP stripped e BEI zero coupon a
protezione di alcuni CDO prossimi al default, negli stessi anni, era stata effettuata con il supporto dello
studio legale dell' ENPAM che aveva negoziato i termini contrattuali, garantendo così la segregazione dei
titoli conferiti rispetto ad eventuali richieste derivanti dal fallimento dei CDO o delle banche emittenti.
Quanto sopra, relativamente alla specializzazione finanziaria-legale acquisita negli anni 2009-2010 dal
Servizio Investimenti Finanziari e dallo studio legale ENPAM, è stato scritto (nei primi mesi del 2011)
dall'attuale Risk Advisor dell' ENPAM riferendosi agli interventi di ristrutturazione sopracitati, aggiugendo,
che è evidente che “ la partecipazione dell' ente e dei suoi funzionari a tutte le fasi dell' intervento ha
consentito di sviluppare un experties tecnico adeguata alla complessità di questi strumenti”.
Tale adeguata capacità operativa, finanziaria e legale, non poteva non trasferirsi anche nell'analisi di altre,
diverse ma senz'altro meno complesse, fattispecie di disinvestimento finanziario, che non a caso sono state
anche alla portata di un semplice iscritto.
La mancanza di una procedura specifica da seguire, come rilevato a posteriori dal Collegio Sindacale, non
riduce le capacità professionali, rende solo meno trasparente ( e generalmente meno “ergonomico”) l'agire,
nel senso che difficilmente può essere ricostruito e spiegato nei dettagli, chiarendo le ragioni delle decisioni.
La risposta del Collegio Sindacale deve essere valutata anche in rapporto alle diverse denunce ed esposti
effettuati da me fin dal 2008 che richiedevano sempre al Collegio Sindacale di verificare l' adeguatezza dell'
assetto organizzativo deputato agli investimenti finanziari e immobiliari, e al fatto che già dal 2009 un
organismo interno di controllo della Fondazione ENPAM (Organismo di Vigilanza), avesse evidenziato la
parziale applicazione delle corrette procedure di investimento mobiliare e immobiliare, indicando specifici
criteri da adottare, come rilevato dal Comitato di Controllo Interno ENPAM e anche dalla Corte dei Conti
(allegato 6, pgg 9,10 e 45)
Analoghe osservazioni sull' inadeguatezza e la mancanza di fondamentali dati di reporting finanziario, sono
ripetibili anche per l'acquisto delle quote del fondo FIP, di cui sembra non essere stato ricercato il reale
prezzo di mercato delle quote, basandosi solo sul valore comunicato dalla società di gestione del fondo.
Ritenendo quindi completamente inadeguata la risposta del Collegio Sindacale alle mie denunce, intendo
valutare l'eventualità di ricorrere nelle opportune sedi legali per verificare l' esistenza di responsabilità, sia
operative, che decisionali o di controllo ( per questo richiedo anche la documentazione riguardante la prima
relazione dell' Organismo di Vigilanza) nella perdita patrimoniale dovuta alla decisione di vendere 30gg
prima della scadenza il titolo Irish Life e riguardo all'acquisto di quote del fondo FIP.
Il sottoscritto in quanto odontoiatra è iscritto obbligatoriamente alla Fondazione ENPAM . Contribuisco in
tal modo alla formazione del patrimonio ENPAM con i miei contributi previdenziali
Atti degli organi di gestione e/o controllo dell' ENPAM, impropri e pregiudizievoli per l' integrità del
patrimonio ENPAM, possono produrre effetti anche sulla mia futura pensione, essendo la stessa garantita
anche dal patrimonio ENPAM.
E' mio legittimo interesse tutelare l' entità della mia futura pensione, salvaguardando l' integrità del
patrimonio ENPAM, ricorrendo, eventualmente, anche nelle opportune sedi legali nel caso di un
comportamento inadeguato da parte dell’amministrazione ENPAM.
IL RESPONSABILE DELL’UFFICIO:
non ha dato risposta entro 30 giorni dalla richiesta;
CHIEDE
Alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi che riesamini il caso e,valutata la legittimità del
diniego opposto dall’Amministrazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 della legge n. 241/90, assuma le
conseguenti determinazioni, dandone comunicazione all’Ufficio interessato.
Allega:
□copia dell’istanza di accesso inviata in data 23/06/2014
□copia dell’ integrazione alla domanda presentata in data 11/07/2014
□copia dell’integrazione alla domanda presentata in data 20/07/2014
□ altro:
allegato 1) denuncia ex art 2408 del 04/10/2012
allegato 2) denuncia ex art 2408 del 09/10/2012
allegato 3) denuncia ex art 2408 del 25/11/2012
allegato 4) relazione Collegio Sindacale ENPAM sul Bilancio di Previsione 2013 (pagg 13-15)
allegato 5) relazione Collegio Sindacale ENPAM sul Bilancio consuntivo 2012 (pag 2)
allegato 6) Corte dei Conti delibera 24/2011(pag1,9,10 e 45)
19/08/2014