Caos sulle cattedre per il sostegno

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Caos sulle cattedre per il sostegno
Alcuni docenti per i ragazzi disabili sono di ruolo ma senza un posto e qualche studente
resterà senza professori
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27/08/2014
Il g ior n o in cu i com in cia il fu t u r o C’è
la ca t t edr a , a ddio pr eca r iet à
NIC C OLÒ ZANC AN
È stata una giornata intensa per i tanti prof in attesa di assunzione e di nomina, conteggi ed elenchi alla mano per
scegliere la cattedra più vicina a casa. Ma all’inizio delle lezioni il rischio è che i ragazzi disabili si ritrovino senza
docente o con uno diverso
Cons iglia
30
L ETIZIA TO RTEL L O
Tw eet
14
1
28/08/2014
Alle 13 di ieri, nell’Aula Magna del Liceo D’Azeglio, dove si facevano le tanto attese
nomine dei nuovi docenti di ruolo, mancava la risma di carta per continuare le
procedure. Solo un piccolo intoppo. Nulla in confronto a ciò che succederà, da
metà settembre, sui posti del sostegno. Il rischio concreto, denunciano i sindacati,
è che ci siano cattedre che resteranno vuote o coperte da insegnanti senza
specializzazione. Forse anche senza abilitazione.
Il risc h io per tu tti
Vale a dire ragazzi disabili che saranno senza docente fisso, oppure che si vedranno
cambiare da sotto il naso quello che li aveva seguiti finora, o ancora classi con
docenti di ruolo, ma senza titolo per il sostegno. Insomma, un caos.
Nella scuola dell’infanzia, alle elementari e nelle medie, gli elenchi del sostegno si
esauriranno con questa tornata di assunzioni e rimarranno posti vuoti. Sono pochi
i docenti che vogliono dedicarsi al sostegno. Nel caso delle superiori a Torino, a
fronte di 407 cattedre disponibili, sono 484 gli insegnanti in graduatoria (molti dei
quali arrivati dal Sud), ma la maggior parte di loro sceglierà qualche altra materia e
non il sostegno, anche perché questo vincola per almeno 5 anni.
L’in toppo
Come se non bastasse, a Torino c’è un altro intoppo. L’Ufficio Scolastico
Provinciale non è riuscito a calcolare in tempo quanti sono i precari con
specializzazione per i disabili nelle scuole della provincia. Aveva promesso di farlo
entro la settimana, ma «ci sono stati problemi tecnici di visualizzazione a computer
delle graduatorie di istituto», dice l’Usr, per giustificarsi. Una bella gatta da pelare
che blocca di fatto l’assegnazione delle cattedre scoperte.
Per legge, infatti, un precario specializzato ha più diritto a ottenere il posto di un
docente di ruolo, anche anziano, ma non specializzato (si chiamano «utilizzi»,
vengono adoperati sul sostegno, anche senza abilitazione specifica). Se le
graduatorie non sono ancora uscite e l’anno scolastico inizia il 1° settembre, ci sono
insegnanti di ruolo che vogliono il sostegno, ma non sapranno dove andare.
L’a tta c c o del sin da c a to
Teresa Olivieri, Cisl Scuola Torino attacca: «Se gli elenchi li avessero fatti prima,
non avremmo questo problema». Il giovane con specializzazione avrebbe la
possibilità di avere il posto, e pure il docente di ruolo non specializzato, che chiede
di lavorare con i disabili. Magari nella stessa scuola in cui era l’anno precedente,
garantendo continuità all’alunno.
Per denunciare la situazione, ieri i sindacati uniti, Flc Cgil, Cisl e Uil, hanno scritto
all’Ufficio Scolastico Regionale e al Provveditorato. «E’ un falso problema – spiega
Paola D’Alessandro dell’Usp –. Alle superiori ci sono più docenti in graduatoria che
posti da dare. Per le altre classi di concorso, esauriremo le graduatorie a
disposizione e lasciamo posti di ruolo scoperti per gli utilizzi. Non si crei
allarmismo». In serata voci non ufficiali hanno riferito che qualcosa potrebbe
essersi sbloccato: potrebbero esserci, secondo i primi calcoli, più insegnanti
specializzati dei posti da coprire ma i ritardi nelle nomine si avrebbero ugualmente.
La c a ric a dei n u ovi prof
Tra martedì (Infanzia e Primaria), ieri (Medie e Superiori) e oggi sono stati assunti
540 nuovi insegnanti, vincitori del concorso del 2012. Altri 500 docenti verranno
assunti dalle Gae, Graduatorie ad Esaurimento. Per un totale di 1.156 nuove
immissioni a tempo indeterminato.
«Vogliamo concretezza e una riforma complessiva della scuola – dice Diego Meli,
segretario Uil –. Che senso ha parlare di 100 mila assunzioni a livello nazionale se
non si sa quanti ne serviranno, ad esempio, calcolando il turn over?». Rodolfo
Aschiero della Flc Cgil puntualizza: »Non ci possono imporre nulla. Si parta dal
rinnovo del contratto degli insegnanti, bloccato da troppi anni». Maria Grazia
Penna, segretaria regionale Cisl Scuola, aggiunge: «Da quali graduatorie saranno
presi i 100 mila precari stabilizzati? Inoltre, ci rende molto perplessi la proposta del
ministro di rivedere i criteri di valutazione degli insegnanti».
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