CESE - EESC European Economic and Social Committee

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ISSN 1830-6349
Comitato economico e sociale europeo
CESE info
Comitato economico e sociale europeo
un ponte tra l’ Europa e la società civile organizzata
Dicembre 2014 | IT
EDITORIALE
Cari lettori,
“
Ma vogliamo anche segnalare
le speranze suscitate dall’avvento
di una nuova Commissione,
notevolmente ristrutturata, di
un Parlamento europeo appena
rinnovato e di un nuovo Presidente
del Consiglio europeo.
con l’avvicinarsi della fine dell’anno portiamo la nostra riflessione sui problemi che
l’Europa si trova ad affrontare oggi, comprese
le difficoltà sistemiche come la disoccupazione, la traballante fiducia nel progetto
dell’UE e nelle sue istituzioni e l’emergere
di conflitti che danno luogo a fenomeni di
migrazione forzata. Ma vogliamo anche
segnalare le speranze suscitate dall’avvento
di una nuova Commissione, notevolmente
ristrutturata, di un Parlamento europeo
appena rinnovato e di un nuovo Presidente
del Consiglio europeo.
L’aspetto positivo è che il progetto europeo ha radici molto profonde – radici
che affondano nei cuori e nelle anime di
milioni di nostri concittadini. Perché l’Unione europea possa soddisfare i bisogni
e le aspettative dei cittadini, tuttavia, devono essere portati a compimento quattro grandi
cambiamenti – quattro «rivoluzioni», cui va dato avvio senza indugi.
”
Sostengo pienamente il pacchetto di misure da 300 miliardi di euro proposto da Jean-Claude
Juncker per stimolare l’economia. Tutte le persone che incontro – imprenditori, lavoratori,
pensionati, giovani – a Cipro, in Grecia, Spagna o Portogallo esprimono un’unica esigenza:
«basta con l’austerità – quello che serve è stimolare la ripresa!»
La seconda cosa da fare è attuare due nuove politiche comuni per allineare le priorità dei
cittadini europei con quelle delle istituzioni UE: una politica dell’energia, un settore in cui
l’Europa, disorganizzata e incapace di parlare con una sola voce, appare non all’altezza del
compito, e una politica dell’immigrazione. Condizioni di accoglienza comuni, regole per la
mobilità, disposizioni umane in materia di asilo ecc. sono tutte questioni che richiedono una
risposta europea.
La terza «rivoluzione» necessaria è il coraggio che serve per integrare maggiormente l’eurozona
con una strategia economica e sociale. Infine, tutte queste «rivoluzioni» non serviranno a nulla
se l’Unione europea non si impegnerà pienamente a rivedere a fondo la sua governance, in
particolare rafforzando la democrazia e coinvolgendo più direttamente i cittadini nelle sue
scelte politiche chiave, un tema, questo, su cui il nostro Comitato sta lavorando attualmente
nel quadro del progetto La mia Europa domani.
Costruire la speranza e combattere i pregiudizi
Il Centro slovacco per lo sviluppo sostenibile (ETP) si è classificato al primo posto del
Premio CESE per la società civile, dedicato
quest’anno ai progetti per l’inclusione dei Rom.
Il secondo premio è stato attribuito ex aequo
all’archimandrita Athinagoras Loukataris (Grecia) e alla IQ Roma servis (Repubblica ceca).
Vincitore del 1° premio – Centro slovacco
per lo sviluppo sostenibile (ETP)
L’attesissima cerimonia di chiusura del premio
per la società civile 2014 si è svolta il 16 ottobre
durante la sessione plenaria del CESE. Tutte le
organizzazioni vincitrici erano accompagnate
da rappresentanti delle comunità Rom che
beneficiano dei rispettivi programmi per l’alloggio, l’istruzione e la protezione sociale.
«Ci auguriamo che la nostra iniziativa di selfempowerment costituirà un modello per
i decisori politici europei», ha dichiarato Slávka
Mačáková, direttrice del Centro per lo sviluppo
sostenibile, dopo aver ricevuto il primo premio (15 000 EUR) dalle mani del Presidente
del CESE Henri Malosse. Il progetto vincitore,
denominato Building Hope («Costruire la speranza»), offre alle famiglie Rom l’opportunità di
12 dicembre 2014 –
CESE, Bruxelles:
2
3
4
Convegno sul sovraindebitamento
delle famiglie
21 e 22 gennaio 2015 –
CESE, Bruxelles:
sessione plenaria del CESE
Tavola rotonda
sull’obsolescenza
programmata
Dichiarazione di Milano – Il
CESE esorta a creare un’Europa
che protegga i cittadini
Prospettive della società
civile sull’attuazione della
Convenzione dell’ONU sui
diritti delle persone con
disabilità (UNCRPD)
«L’umanità ha bisogno di più persone specializzate nel far accadere l’impossibile», ha
osservato l’archimandrita greco Loukataris,
Vincitore del 2° premio – IQ Roma servis
strategia e le relative raccomandazioni in un
convegno ad alto livello che si terrà a Roma
nel dicembre 2014. Stefano Palmieri, relatore
di un parere sull’argomento, condivide le sue
riflessioni con CESE Info.
Henri Malosse,
Presidente del Comitato economico e sociale europeo
IN QUESTO NUMERO
Ai secondi classificati – l’archimandrita Athinagoras Loukataris (Grecia) e la IQ Roma
servis (Repubblica ceca) – i premi (7 500 EUR
ciascuno) sono invece stati consegnati
dalla vicepresidente Jane Morrice. «È molto
importante, per noi, che il nostro lavoro
venga riconosciuto. Questo Premio della
società civile ci infonde l’energia necessaria
per andare avanti», ha dichiarato la direttrice
della IQ Roma servis Katarína Klamková. La
sua organizzazione aiuta le comunità Rom
nella regione della Moravia meridionale promuovendo l’istruzione inclusiva dei loro figli,
offrendo consulenze professionali e familiari
alle famiglie Rom e realizzando campagne
volte a contrastare la discriminazione e gli
stereotipi riguardanti i Rom.
Vincitore del 2° premio – Archimandrita Loukataris
che da dieci anni collabora con la comunità
Rom di Dendropotamos, a ovest di Salonicco.
Il suo progetto Lighthouse of the World (Faro
del mondo) è incentrato sulle esigenze dei
bambini Rom – dalle necessità quotidiane di
base come il vitto e l’alloggio per gli orfani ad
attività supplementari quali lo sport, i corsi di
lingua e l’istruzione in generale.
Il Premio CESE per la società civile è inteso
a dare un riconoscimento all’eccellenza nelle
iniziative della società civile. L’edizione 2014,
dedicata alle iniziative per l’integrazione dei
Rom, ha ricevuto 81 candidature provenienti
da tutta l’Unione europea.
Per saperne di più sul Premio per la società
civile e sui vincitori, nonché per visionare
i video e il materiale fotografico, si prega
di consultare la pagina web del CESE:
http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.
en.events-and-activities-civil-society●
prize-2014 (sg)
Europa 2020: il futuro è ora o mai più
Auguro a tutti buone feste di fine d’anno.
DATE DA RICORDARE
costruirsi una casa di proprietà grazie al microcredito e ai loro risparmi, e in tal modo contribuisce a risolvere alcuni dei problemi abitativi
delle famiglie giovani e a basso reddito delle
comunità Rom emarginate della Slovacchia.
Stefano Palmieri, membro del CESE e presidente
del comitato direttivo Europa 2020
La Commissione europea sta effettuando
la revisione intermedia della strategia Europa
2020 dell’UE per una crescita intelligente,
sostenibile e inclusiva. Nel quadro di questo
processo è stata realizzata una consultazione
pubblica, che si è conclusa alla fine di ottobre
2014. A sua volta, il CESE presenterà i risultati
della propria valutazione intermedia della
CESE info: La crisi dalla quale
l’Unione europea si sta
risollevando ha cambiato
significativamente la
situazione in Europa: quali
sono le conseguenze per
la strategia Europa 2020?
Stefano Palmieri: La strategia Europa 2020
deve essere in grado di aggredire efficacemente i nodi critici di natura congiunturale
(crisi economica) e strutturale (crisi di competitività) che oramai da troppo tempo stanno
interessando l’UE. La strategia Europa 2020
deve essere rilanciata passando attraverso il
reale coinvolgimento della società civile organizzata in tutte le diverse fasi di governance
della strategia. L’UE deve tornare ad essere il
ww
www.eesc.europa.eu
continente che si caratterizzava per una forte
coesione sociale. Nei prossimi cinquant’anni
il 40 % dei posti di lavoro che esistono oggi
è destinato a sparire. Occorre fin d’ora favorire l’adattamento della forza lavoro mediante
l’istruzione, la formazione continua e la riqualificazione professionale.
Il CESE è stato consultato
in merito alla revisione
della strategia Europa
2020. A quale valutazione
si è arrivati?
A tutt’oggi, il giudizio che il CESE dà della
strategia Europa 2020 è sostanzialmente
negativo. Si corre il serio rischio di replicare il fallimento della strategia di Lisbona,
>>> pagina 2
Tavola rotonda sull’obsolescenza programmata
Lo sapete che il televisore che avete acquistato è fatto
per durare solo pochi anni? Le lampadine che si fulminano dopo un certo tempo o le batterie che si scaricano
entro un determinato periodo sono solo alcuni esempi
di «obsolescenza programmata». La commissione consultiva per le trasformazioni industriali (CCMI) del CESE
ha organizzato, il 17 ottobre 2014, una tavola rotonda su
questo tema. All’evento hanno preso parte imprenditori,
sindacalisti e consumatori per avere una visione
migliore del problema
L’iniziativa è stata indetta per esaminare il fenomeno pratico della obsolescenza programmata in
Europa. «Lo scopo finale è quello di fornire ai consumatori informazioni più precise sulla durata di vita
dei prodotti», ha precisato Thierry Libaert, relatore
del CESE sul tema del «consumo sostenibile».
Nel 2013 il CESE ha infatti adottato un parere dal
titolo «Per un consumo più sostenibile: la durata
di vita dei prodotti industriali e l’informazione dei
consumatori per ripristinare la fiducia». La tavola
rotonda perseguiva pertanto un triplice obiettivo:
analizzare l’impatto del parere sulla obsolescenza
programmata, valutare i risultati tangibili delle
campagne di sensibilizzazione dei consumatori ed
esaminare le disposizioni e le migliori pratiche in
materia di etichettatura dei prodotti concernenti
“
Lo scopo finale è quello
di fornire ai consumatori
informazioni più precise sulla
durata di vita dei prodotti.
”
la fornitura d’informazioni sulla prevista durata dei
prodotti stessi.
Nuovo slancio politico alla
cooperazione UE-ACP alla luce
dell’Agenda per lo sviluppo
sostenibile post 2015
Dal 29 al 31 ottobre si è svolta a Bruxelles la 27a riunione degli
ambienti economici e sociali dei paesi UE e ACP, organizzata dal Comitato economico e sociale europeo (CESE). Nel suo discorso di apertura, il
Presidente del CESE Henri Malosse ha sottolineato che non si tratta di
fare un favore ai paesi ACP: aiutarli è non solo un dovere per
l’UE, ma anche suo interesse. Malosse ha esortato a ridare centralità
alla cooperazione UE-ACP, specialmente alla luce del quadro per lo
sviluppo globale post 2015.
«È molto importante definire in maniera globale il
modello di società che auspichiamo per il futuro», ha
affermato l’europarlamentare Pascal Durand.
«In tale contesto, intendo presentare al Parlamento
europeo un progetto di risoluzione sulla lotta alla «obsolescenza programmata» in Europa al fine di definire uno
●
standard legislativo uniforme». (hb)
Dibattito del gruppo Datori di lavoro sul TTIP
Il partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP) è una delle opportunità più grandi,
realistiche ed evidenti per stimolare la crescita e creare
posti di lavoro nell’UE. L’accordo apporterà benefici sia ai
consumatori che alle imprese delle due sponde dell’Atlantico: questa la convinzione dei partecipanti al dibattito
sul tema «Il partenariato transatlantico su commercio
e investimenti: quali opportunità di sviluppo per l’Europa?» organizzato dal gruppo Datori di lavoro del CESE
e svoltosi il 2 ottobre 2014 nella città polacca di Sopot,
nel quadro del Forum europeo delle idee innovative.
Le personalità invitate, infatti, hanno messo in rilievo le
numerose opportunità che saranno offerte dall’accordo,
specialmente per le piccole e medie imprese europee.
I consumatori trarranno vantaggi concreti dall’accordo, che, contrariamente a quanto sostengono i suoi
detrattori, non porterà a un abbassamento degli
standard, dato che i negoziatori delle due sponde
dell’Atlantico si adoperano costantemente per evitare questa conseguenza. Nel corso del dibattito,
l’accento è stato posto anche sul contesto più generale e mondiale del TTIP, visto che questo accordo
determinerà gli standard per i futuri accordi di libero
scambio (come ad esempio quello con la Cina).
Secondo i partecipanti, inoltre, si sta registrando una
deriva delle discussioni sul TTIP verso argomentazioni politiche e demagogiche, mentre il dibattito
dovrebbe rimanere incentrato sugli aspetti economici. Per convincere i cittadini europei dell’opportunità dell’accordo, la Commissione europea
dovrebbe fornire maggiori informazioni sullo stato
di avanzamento dei negoziati.
I partecipanti alla riunione UE-ACP
Tim Bennett, direttore generale/CEO del Trans-Atlantic
Business Council, Markus Beyrer, direttore generale
di BusinessEurope, Peter Chase, vicepresidente
della Camera di commercio europea degli Stati Uniti
a Bruxelles, Jacek Krawczyk, presidente del gruppo Datori
di lavoro del CESE, Tadeusz Nowicki, CEO dell’ ERGIS
GROUP, Wawrzyniec Smoczyński di Polityka Insight
Tra le personalità invitate al dibattito figuravano rappresentanti di BUSINESSEUROPE, della Camera di commercio degli Stati Uniti e del Trans-Atlantic Business
●
Council. (lj)
Il compito e il ruolo degli «organismi intermedi»
al centro della riunione del gruppo Lavoratori a Roma
intermedi», quali ad esempio i consigli economici
e sociali nazionali.
La rappresentatività delle parti sociali e il ruolo dei
consigli economici e sociali in Europa sono stati
i temi principali all’ordine del giorno della riunione
straordinaria del gruppo Lavoratori del CESE e del
CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del
Lavoro) tenutasi il 26 settembre a Roma.
Riunione straordinaria del gruppo Lavoratori
La crisi economica dell’Europa ha sollevato una
serie di questioni concernenti il ruolo degli «organismi
Presieduto dal presidente del gruppo Lavoratori
Georges Dassis, l’incontro è stato anche l’occasione per esaminare uno studio condotto dall’Università di Verona sul tema ‘»la rappresentanza
del mondo del lavoro nelle istituzioni nazionali
ed europee».
Il CESE e il CNEL hanno sottolineato la necessità di
una decisa inversione di tendenza nelle politiche di
austerità adottate in Europa, politiche che hanno avuto
un impatto sull’occupazione, sulla crescita economica
e sugli investimenti.
I sindacati rappresentati al CESE e al CNEL hanno
chiesto a viva voce che l’occupazione, specie quella
giovanile, diventi il primo punto all’ordine del giorno
della presidenza italiana dell’UE e della nuova Commissione europea. Essi hanno inoltre sottolineato che
il modello di governance europeo, che prevede la
necessaria consultazione delle parti sociali e degli
organismi intermedi quali ad esempio i consigli
nazionali, viene messo in discussione e pericolosa●
mente indebolito. (hb)
Il parere del CESE critica l’accento
posto sull’austerità in tempi
di recessione. Può approfondire
tale aspetto?
e questo sarebbe esiziale per l’UE. Il rilancio della strategia passa attraverso un necessario cambiamento di
paradigma: dalla crescita economica allo sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale, ambientale
e intergenerazionale.
Quali devono essere le priorità per
i prossimi anni, in termini di obiettivi
della strategia Europa 2020?
2
Alcuni Stati membri devono agire per rafforzare
le politiche intese a consolidare le loro finanze
pubbliche, ma se le politiche di austerità vengono applicate in fasi di stagnazione o addirittura
di recessione rischiano di produrre effetti negativi sulla crescita e sugli stessi risultati di bilancio.
E questo è quanto è accaduto negli ultimi cinque
anni, quando nei 28 Stati membri, tra il 2007 e il
2013, l’indebitamento pubblico rispetto al PIL
I partecipanti hanno espresso pieno sostegno per gli sforzi globali volti
a sradicare la povertà e a realizzare un modello di sviluppo sostenibile
che coniughi giustizia sociale, stabilità economica e protezione dell’ambiente – obiettivo che presuppone una partecipazione forte e attiva dei
soggetti non statali a livello locale, nazionale e internazionale.
● Per quanto riguarda gli accordi di partenariato economico (APE), il
CESE e i soggetti non statali dei paesi ACP hanno esortato a includervi sistematicamente un capitolo sullo sviluppo sostenibile e a
prevedere meccanismi per il monitoraggio dell’attuazione degli
accordi da parte della società civile.
● I piccoli agricoltori svolgono un ruolo di primo piano nello sradicamento della povertà e nello sviluppo di un’agricoltura sostenibile.
Le aziende agricole a conduzione familiare dei paesi ACP dovrebbero organizzarsi in associazioni e cooperative, con il sostegno dei
programmi UE per lo sviluppo delle capacità.
● Il settore imprenditoriale, grazie alle sue attività innovative,
apporta un contributo importante allo sviluppo sostenibile. La
promozione del marchio di certificazione del commercio equo
e solidale e lo sviluppo del microfinanziamento sono strumenti
che vanno promossi di più nel quadro della politica UE per lo
sviluppo.
● La protezione sociale è un diritto umano e fornire un sistema di
protezione sociale è un mezzo per garantire una solidarietà nazionale e un lavoro decoroso, ridurre le diseguaglianze, incrementare
la domanda, aumentare la coesione sociale generale e promuovere
uno sviluppo inclusivo.
Dichiarazione finale – Raccomandazioni
ai responsabili politici
La dichiarazione finale, contenente tutte le raccomandazioni formulate
dai partecipanti, sarà trasmessa a tutte le autorità politiche interessate
●
e alle organizzazioni della società civile. (sma)
In Memoriam –
Göke Frerichs
Continua da pag. 1
Europa 2020: il futuro è ora o mai più
Le priorità fondamentali devono riguardare il
rilancio dell’occupazione, in particolare di quella
giovanile e femminile, il rafforzamento delle reti
di protezione volte a ridurre il fenomeno della
povertà e dell’esclusione sociale e il rilancio della
competitività di sistema dell’UE.
Per sradicare la povertà occorrono soluzioni
sostenibili e la partecipazione di tutti
è passato dal 59 % all’87 %, con un incremento di
ben 28 punti percentuali.
In che modo l’Unione riuscirà
a recuperare nei settori in cui
è rimasta indietro e a mantenere
i progressi compiuti in altri settori?
Il CESE ritiene necessaria l’attuazione di una strategia Europa 2020 paneuropea realmente integrata
e composta da: i) politiche di carattere orizzontale
incentrate sul lavoro, sulle imprese private e sulle
imprese sociali, ossia gli attori principali del rilancio
della competitività europea; ii) politiche verticali
in grado di supportare i motori principali dello sviluppo europeo, quali la politica industriale, l’unificazione della politica energetica, le politiche di ricerca,
innovazione e formazione, le politiche di sostegno al
mercato unico, l’agenda digitale e il rafforzamento
●
delle politiche di welfare.
Il Comitato annuncia, con
profonda tristezza, la scomparsa del suo ex Presidente
Göke Frerichs, avvenuta il
26 settembre 2014. La sua
lunga carriera politica lo ha
portato a presiedere la nostra
istituzione dal 2000 al 2002.
Frerichs è stato inoltre vicepresidente del CESE dal 2002
al 2004 e ha rappresentato il
Comitato in qualità di osservatore alla Convenzione europea
nel 2003. Ha altresì ricevuto la
Gran Croce al Merito con Placca
(Großes Verdienstkreuz mit
Stern) dell’Ordine al Merito
Göke Frerichs
della Repubblica federale
di Germania e la medaglia d’oro della Fondation du Mérite
●
Européen (Fondazione per il merito europeo).
Dichiarazione di Milano – Il CESE esorta a creare un’Europa
che protegga i cittadini
Conferenza internazionale organizzata dal gruppo Attività diverse
Il gruppo Attività diverse del CESE ha organizzato il 23 ottobre a Milano una conferenza ad alto livello sul tema Promuovere l’innovazione per il progresso sociale.
All’evento, che ha registrato oltre 450 partecipanti, hanno assistito via streaming più
di 700 persone.
«Bisogna trovare il coraggio per cambiare radicalmente
i sistemi di welfare europei»
Questa è la conclusione su cui hanno concordato tutti gli esperti e i politici presenti.
«Semplici cifre, come l’aumento del numero di pensionati, i costi sempre più alti dell’assistenza sanitaria, i tassi elevati di disoccupazione e l’aumento del tasso di povertà
dei bambini e dei giovani ci impongono di agire immediatamente», ha dichiarato
Luca Jahier, presidente del gruppo Attività diverse. «Lo Stato non può risolvere questi
problemi da solo: dobbiamo coinvolgere sezioni più ampie di soggetti interessati».
La dichiarazione di Milano, incentrata sull’innovazione sociale
L’incontro si è concluso con la presentazione della Dichiarazione di Milano «La politica
dell’UE per l’innovazione sociale», elaborata, con il sostegno di un gruppo consultivo
ad alto livello, per contribuire al rafforzamento della dimensione sociale nell’Unione
europea.
Ecco alcune delle principali raccomandazioni esposte nella dichiarazione:
● sostenere un approccio basato sugli investimenti sociali, integrando l’innovazione
sociale nella politica sociale;
Conferenza sul tema Promuovere l’innovazione per il progresso sociale, organizzata dal gruppo
Attività diverse a Milano
Torna il concorso video del CESE,
questa volta con un elemento in più: la
musica. Questa terza edizione, aperta
a videomaker, cori e gruppi canori
dilettanti di tutti i 28 Stati membri
dell’UE, ha per titolo L’Europa in
armonia. I partecipanti dovranno
eseguire una propria interpretazione
dell’Inno alla gioia, accompagnata
da un videoclip dedicato a un tema
europeo di loro scelta. I pezzi dovranno essere presentati entro il 20 febbraio 2015.
Seguirà una votazione pubblica e la selezione finale dei vincitori da parte della giuria.
La cerimonia di premiazione si svolgerà nel maggio 2015. Mettete le vostre voci al
servizio dell’Europa in armonia!
Sistemi aerei a pilotaggio remoto
Il rapido aumento del ricorso agli RPAS (sistemi aerei a pilotaggio remoto) di piccole dimensioni nell’UE ha indotto la
Commissione europea a creare un clima ottimale per gli investimenti riguardanti la produzione e l’impiego di RPAS sul territorio europeo. Il CESE si aspetta che questa decisione abbia
diverse ricadute positive sull’occupazione diretta e indotta
e porti di conseguenza a un aumento della produttività in
generale. Inoltre, il Comitato considera l’introduzione di
norme armonizzate una condizione fondamentale per il
ricorso agli RPAS di piccole dimensioni nell’UE. Ciò vale in
particolare per gli operatori di RPAS, in relazione ai requisiti in materia di sicurezza e di formazione. Servono anche
norme e disposizioni adeguate in materia di rispetto della
vita privata, protezione dei dati, responsabilità e copertura
●
assicurativa.
Relatore: Jan Simons, gruppo Datori di lavoro, Paesi bassi
Voti: 168 favorevoli, 0 contrari e 8 astensioni.
L’impatto dei servizi alle imprese nell’industria
● promuovere la creazione di partenariati sostenendo gli attori pertinenti della
società civile, dare libero corso a tutto il potenziale delle imprese dell’economia
sociale e rafforzare il ruolo delle comunità locali;
● integrare l’innovazione sociale e la politica degli investimenti sociali nella revisione
della strategia Europa 2020.
La versione finale del documento è stata presentata alla presidenza italiana e trasmessa
alle istituzioni europee. «Qualunque sia la strada scelta, la possibilità di questo cambiamento sistemico esiste già, e diventa sempre più forte in tutta Europa. Spetta
a noi responsabilizzare i cittadini e le comunità locali per realizzare un’Europa più
●
inclusiva, un’Europa che protegga le persone», ha concluso Jahier. (sma)
PRESTO AL CESE
Appello a tutti i gruppi canori e videomaker dilettanti:
L’Europa in armonia ha bisogno di voi!
LA SESSIONE PLENARIA IN SINTESI
Convegno sul sovraindebitamento delle famiglie
Il CESE organizzerà, in collaborazione con l’European Consumer Debt Net (ECDN)
e con la Rete europea d’inclusione finanziaria (EFIN), un convegno che si terrà il
12 dicembre 2014 presso la sede del Comitato.
Il convegno rappresenta il seguito del parere sul tema Protezione dei consumatori e gestione corretta del sovraindebitamento per prevenire l’esclusione sociale
(INT/726) elaborato dalla relatrice Reine-Claude Mader (gruppo Attività diverse,
Francia).
Il sovraindebitamento è un problema sempre più importante nella società europea,
per far fronte al quale occorre adottare urgentemente misure a livello UE in modo da
prevenire l’esclusione sociale.
Per saperne di più sul concorso video del CESE, visitate la pagina web: www.eesc.
europa.eu/video-challenge, Facebook: EESC Video Challenge, Twitter: #EuropeIn●
Harmony (sg)
Nel convegno verranno affrontate le seguenti questioni:
● l’esigenza di indicatori europei e di una definizione di sovraindebitamento a livello UE;
● una strategia per eliminare le pratiche sleali e i prodotti tossici dal mercato;
● lo sviluppo di strumenti efficaci per individuare tempestivamente le questioni
relative all’indebitamento e per porvi rimedio;
● un approccio «orientato alla soluzione» e misure adeguate per curare il feno●
meno. (ds)
Il Presidente del CESE Malosse decorato
con la Legion d’onore francese
Il progetto Europa, la dernière chance pour l’Europe?
presentato all’Assemblea del CESE
Il CESE ha avuto il grande onore di ospitare un dibattito con l’ex Presidente francese
Valéry Giscard d’Estaing in occasione del lancio del suo nuovo libro. Nella sua opera,
con prefazione dell’ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt, Giscard d’Estaing presenta
il suo progetto per un’Europa più integrata e chiede che si compia al più presto un
balzo in avanti nel campo dell’economia. I membri del CESE hanno avuto un proficuo
scambio di vedute con l’ex Presidente francese sui diversi aspetti del progetto «Europa»,
soffermandosi in particolare sul coinvolgimento della società civile e sulla necessità
●
che i dirigenti europei ascoltino i propri cittadini. (cad)
Questo parere fa seguito a un parere sulla politica industriale
adottato dal CESE nel 2013, e getta luce sull’impatto che i servizi, la digitalizzazione, le TIC e gli ultimi sviluppi in quest’ambito, ad esempio la stampa 3D e altre applicazioni, possono
avere sui processi industriali. Dato lo stretto collegamento
esistente tra i servizi e l’industria manifatturiera, e considerando il loro impatto sulla crescita sostenibile e l’occupazione
in Europa, il CESE sollecita la Commissione europea a iscrivere
i servizi alle imprese tra le priorità del suo prossimo mandato. Ciò risulta ancor più necessario se si considera il nuovo
modello di produzione: un fenomeno definito da alcuni «la
quarta rivoluzione industriale».
L’UE ha bisogno di iniziative concrete in tutti i settori connessi con la rivoluzione digitale, nonché con la trasformazione dell’economia e della società che essa porta con sé.
La presa di coscienza di tutto ciò, tanto da parte delle istituzioni pubbliche che della società civile, è un prerequisito
●
indispensabile.
Relatore: Joost van Iersel, gruppo Datori di lavoro, Paesi bassi
Voti: 100 favorevoli, 0 contrari e 2 astensioni.
I giovani nella regione euromediterranea
Nelle diverse parti del Mediterraneo i giovani si trovano oggi
in situazioni sociali e politiche molto diverse, ma col comune
denominatore di una crescente disoccupazione, di grande
frustrazione e di un impoverimento generalizzato. In questo
contesto i giovani, sempre meglio organizzati e coordinati,
rivendicano il proprio ruolo nel processo decisionale ed esigono una vera democrazia partecipativa a tutti i livelli.
Nel suo parere il CESE chiede un riorientamento delle politiche economiche attuali, e si esprime a favore di un aumento
degli stanziamenti di bilancio per affrontare la crescente
disoccupazione nel bacino del Mediterraneo e la mancanza di
prospettive di lavoro attraverso una cooperazione regionale
più stretta e una strategia di lungo termine volta a valorizzare
●
il potenziale dei giovani nella regione.
Relatore: Pedro Narro, gruppo Attività diverse, Spagna
Servizi alla famiglia
Il parere del CESE esamina gli ostacoli da superare e le condizioni da soddisfare per sviluppare servizi di qualità a favore
delle famiglie, allo scopo di creare posti di lavoro dignitosi
e appetibili.
L’attività precedentemente svolta sulla professionalizzazione del lavoro domestico è stata aggiornata descrivendo
la natura degli ostacoli che attualmente bloccano lo sviluppo e la professionalizzazione delle professioni connesse,
nonché facendo conoscere le esperienze positive e le buone
pratiche attualmente portate avanti in una serie di Stati
membri.
Rafforzare questi servizi potrebbe permettere di creare
milioni di posti di lavoro. Se ogni famiglia esternalizzasse
un’ora a settimana di lavoro domestico, si potrebbero creare
●
5,5 milioni di posti di lavoro.
Relatrice: Beatrice Ouin, gruppo Lavoratori, Francia
Voti: 141 favorevoli, 17 contrari e 16 astensioni.
Protezione internazionale di minore non accompagnato
Il Presidente del CESE Malosse riceve la Legion d’onore francese
Il 15 ottobre scorso il Presidente del CESE Henri Malosse è stato insignito del titolo
di Cavaliere della Legion d’onore. Tale onorificenza gli è stata conferita dall’ex Presidente della Repubblica francese Valéry Giscard d’Estaing nel corso di una cerimonia
privata svoltasi alla rappresentanza permanente della Francia presso l’Unione europea,
alla presenza dell’ambasciatore Pierre Sellal. Giscard d’Estaing è poi intervenuto alla
●
sessione plenaria del CESE per presentare la sua visione dell’Europa.
L’ex Presidente francese Valéry Giscard d’Estaing alla sessione plenaria di ottobre
Il CESE approva la proposta della Commissione, ma raccomanda al tempo stesso che il principio dell’«interesse superiore del minore» prevalga su qualsiasi altra normativa. Il
Comitato osserva che la proposta di regolamento in esame
non fornisce dei criteri su «come» debba essere stabilito
l’«interesse superiore del minore» né «da chi». Per evitare
i conflitti d’interessi, l’interesse superiore del minore deve
essere determinato da un organismo indipendente non collegato con le autorità preposte all’immigrazione, e tutto
il personale che si occupa dei minori non accompagnati
deve essere formato adeguatamente al rispetto dei diritti
●
dei bambini.
Relatrice: Grace Attard, gruppo Attività diverse, Malta
Voti: 143 favorevoli, 1 contrario e 0 astensioni.
3
I diritti umani delle persone con
disabilità dovrebbero essere
al centro del programma della
prossima Commissione europea
Il diritto delle persone con disabilità di partecipare pienamente, e a parità di condizioni con
le altre, alla vita sociale ha costituito il punto di
partenza di un’audizione pubblica organizzata dal
gruppo ad hoc del CESE sulla disabilità. L’evento
ha fatto emergere proposte volte a inserire questo
tema nell’agenda della prossima Commissione
europea e a conseguire l’obiettivo di un’Europa
senza barriere, previsto dalla strategia europea
sulla disabilità. L’audizione si è svolta a Bruxelles
il 2 ottobre 2014.
L’attuazione della Convenzione, che l’UE ha ratificato nel 2011, è difficile a causa della molteplicità dei soggetti interessati e dei settori coinvolti.
Tuttavia, il gruppo ad hoc intende contribuire al
conseguimento di questo obiettivo facendo il possibile affinché il tema sia ai primi posti nell’agenda
della strategia Europa 2020. L’unico percorso
La Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone
con disabilità è la prima convenzione sui diritti
umani cui l’Unione europea abbia aderito, e ciò
comporta una serie di sfide fondamentali per le
istituzioni e gli altri organi dell’UE. Una di queste
sfide consiste nel garantire che l’elaborazione
delle politiche dell’UE tenga conto degli obblighi della Convenzione. Nel corso dell’audizione
pubblica si è discusso delle possibili modalità di
includere meccanismi idonei nel nuovo processo
di elaborazione delle politiche, ad esempio riesaminando gli orientamenti relativi alle valutazioni
d’impatto. Si è inoltre discusso della necessità di
riformare la strategia Europa 2020 e il semestre
europeo al fine di includere, conformemente alla
Convenzione, criteri sociali nelle raccomandazioni specifiche per paese. Infine, alcuni partecipanti hanno proposto che i fondi strutturali e di
investimento europei siano utilizzati per favorire
l’inclusione delle persone con disabilità e non
per creare nuovi ostacoli alla loro partecipazione
alla vita sociale.
Relazione dell’UE alla
Commissione dell’ONU sui diritti
delle persone con disabilità
Nel corso dell’audizione si è parlato anche
della relazione dell’Unione europea alla Commissione dell’ONU sui diritti delle persone con
disabilità, un organo internazionale composto da esperti in materia di disabilità che nel
2015 avrà il compito di valutare l’attuazione
della Convenzione. L’UE dovrà dimostrare
i progressi da essa compiuti in questo senso,
dopodiché la Commissione ONU formulerà
raccomandazioni riguardanti possibili miglioramenti da apportare in una serie di ambiti di
intervento. Il processo è inclusivo, e consente
alle organizzazioni delle persone con disabilità
di rivolgersi direttamente alla Commissione.
Il Forum europeo delle disabilità, in collaborazione con l’International Disability Alliance,
pubblicherà una relazione alternativa al fine di
promuovere cambiamenti e miglioramenti alle
politiche e al quadro giuridico dell’UE.
Su proposta del presidente del gruppo ad hoc
Ioannis Vardakastanis (gruppo Attività diverse,
Grecia), nel corso della plenaria del CESE del
10 e 11 dicembre 2014 si terrà un dibattito
sul tema della disabilità, in occasione della
Giornata internazionale ONU delle persone
con disabilità. Saranno invitati a intervenire
alcuni rappresentanti delle istituzioni più
importanti, quali la Commissione europea, il
Parlamento europeo, il Mediatore europeo e il
Forum europeo sulla disabilità. (va/ao) ●
Thierry Libaert nominato membro del Consiglio per l’etica nella pubblicità
Il 29 settembre 2014 Thierry Libaert (gruppo
Attività diverse, Francia) è stato nominato membro del Consiglio per l’etica nella pubblicità (CEP).
Quest’organo francese è composto da due collegi, il primo dei quali riunisce i professionisti del
settore pubblicitario e il secondo personalità di
spicco. Libaert fa parte del collegio delle personalità di spicco in considerazione delle conoscenze
a livello universitario che vanta nell’argomento
da lui insegnato e dell’esperienza europea in
qualità di consigliere del CESE. Il suo mandato
sarà di tre anni. L’obiettivo del CEP è di proporre
una deontologia per il mondo della pubblicità, al fine di evitare qualsiasi forma di abuso.
I lavori più recenti di tale Consiglio hanno avuto
Thierry Libaert, membro del CESE
per tema «la pubblicità sui social network», «la
pubblicità politica», «la pubblicità ambientale
e il greenwashing», «l’immagine della persona
umana nella pubblicità», «la diversità culturale
nella pubblicità» e infine «la pubblicità sui pro●
dotti per la salute». (ab)
Riconoscimento in campo
ambientale per il consigliere Haken
Roman Haken, membro del CESE
In occasione del quarantesimo anniversario
di una delle più antiche associazioni ambientaliste della Repubblica ceca, Hnuti Brontosaurus (il
Movimento del Brontosauro), è stato consegnato
un premio al consigliere Roman Haken (gruppo
Attività diverse, Repubblica ceca). Haken è stato il
primo presidente di questa associazione tra il 1990
e il 1992, subito dopo la Rivoluzione di velluto avvenuta in quella che era allora la Cecoslovacchia. ●
Cari lettori,
con l’avvicinarsi della fine dell’anno vorremmo cogliere l’occasione
per augurarvi un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo. Il nostro
augurio è che il 2015 porti a tutti gioia, serenità, salute e successo.
© Meranda19
© Commissione europea 2003
efficace a questo scopo consiste nel coinvolgere
già nel prossimo futuro il movimento dei disabili
(ad esempio il Forum europeo sulla disabilità)
nella elaborazione delle politiche e delle normative e nel ricorrere a strumenti di finanziamento
come i fondi strutturali. Occorre inoltre un buon
quadro normativo che tenga conto di principi
quali l’accessibilità e la vita indipendente.
IN BREVE
QE-AA-14-009-IT-N
Prospettive della società civile sull’attuazione
della Convenzione dell’ONU sui diritti
delle persone con disabilità (UNCRPD)
Ai nostri abbonati, ai nostri lettori e a tutti coloro che contribuiscono
al CESE Info vanno anche i nostri più sentiti ringraziamenti.
L’équipe di CESE Info
La dignità della povertà
La mostra dal titolo «La dignità della
povertà», che espone le foto scattate dal
membro del CESE Ákos Topolánszky (Ungheria, Attività diverse), è stata inaugurata lo
Ákos Topolánszky racconta
la visita del CESE a Tirana
In concomitanza con la riunione del
comitato di monitoraggio Balcani occidentali
organizzata a Tirana il 23 e 24 ottobre 2013,
i collaboratori dell’Ombudsman albanese di
recente nomina hanno fatto conoscere ad
alcuni di noi uno dei sette ghetti Rom della
città. Qui vivono circa 350 persone, senza
acqua corrente, rete fognaria o elettricità, in
baracche costruite con materiale di fortuna
che poco riparo offrono dalle condizioni climatiche inclementi. Gli abitanti del ghetto
sono costituiti per metà da bambini, un
terzo dei quali non va a scuola. Nei volti e nei
gesti abbiamo letto una capacità illimitata di
realizzare qualunque loro aspirazione, ma le
loro possibilità reali sono praticamente nulle.
Più efficienza energetica
significa più partecipazione
scorso ottobre, in occasione della sessione
plenaria del Comitato, ed è aperta al pubblico, nei locali della mensa del CESE, fino
●
all’11 dicembre prossimo.
Dal momento che, in molti casi, essi non sono
registrati all’anagrafe, il resto della società ne
ignora l’esistenza. Non sono soltanto esclusi;
sono invisibili. Non hanno un nome, né diritti.
Eppure, nonostante i pregiudizi profondamente radicati, si mantengono effettuando
lavori pesanti e degradanti e riescono a tener
puliti i loro alloggi di fortuna nonostante il
fango che li circonda. Gli abitanti del ghetto
lottano per la loro sopravvivenza alla periferia
della capitale albanese.
Ma non è la presenza, sulle colline circostanti,
delle ville lussuose dei quartieri bene, le cui
terrazze si affacciano sul ghetto, a evidenziare
al meglio la follia e l’assurdità della vita sventurata di questi Rom, quanto piuttosto l’immediata vicinanza di un complesso di edilizia
popolare con un centinaio di appartamenti
Ákos Topolánszky, membro del CESE, insieme ad
alcuni Rom di Tirana
completamente vuoti. Gli abitanti del ghetto
non possono accedere ai servizi di base,
vogliono solo andarsene, ma non hanno
nessuno su cui contare, oltre a se stessi.
Potremmo dire che, grazie a questa visita, ci
siamo trovati faccia a faccia con il livello locale.
In quegli occhi meravigliosi, nelle continue
manifestazioni di ospitalità, nei legami esistenti in seno alla comunità, sui volti segnati
da un destino incerto si affaccia il medesimo
interrogativo: che ne sarà di noi? Già, quale
sarà il loro futuro? Resteranno per sempre in
questa situazione o riusciranno ad uscirne
e ad andare avanti? Che cosa ha in serbo per
●
loro la strategia Europa 2020? (fgr)
Oltre 200 persone hanno preso parte al convegno sul tema Un modello partecipativo per
l’efficienza energetica nel settore dell’edilizia,
organizzato dalla sezione TEN e svoltosi a Parigi il
29 settembre 2014. Il convegno è stato ospitato
dalla compagnia di assicurazione cooperativa
francese MACIF con il sostegno di Notre Europe,
l’istituto fondato da Jacques Delors. Al centro dei
dibattiti un approccio completamente nuovo
all’efficienza energetica: coinvolgere nuovi soggetti della società civile per creare partenariati
solidi e una cooperazione rafforzata, al fine di
realizzare nella pratica gli ambiziosi obiettivi
politici in materia di efficienza energetica.
«Oggi l’efficienza energetica non è una scelta,
è un obbligo», ha affermato Stéphane Buffetaut,
presidente della sezione TEN, sottolineando poi
che le bollette energetiche dei consumatori statunitensi sono inferiori di circa il 50 % rispetto ai
prezzi medi dell’UE. Buffetaut ha raccomandato
di costituire partenariati concreti e innovativi
tra proprietari e inquilini e ha sottolineato che
il risparmio energetico comincia mettendo in
discussione le proprie abitudini quotidiane
grazie a informazioni precise e a iniziative di
sensibilizzazione collaborative.
Tutti i livelli di governo interessati all’efficienza
energetica – la regione dell’Île-de-France, il
comune di Parigi, il governo nazionale francese
e la Commissione europea – hanno apportato
un valido contributo al convegno, che si è svolto,
con ottimo tempismo, immediatamente prima
che iniziasse il mandato della nuova Commissione. Un centinaio di partecipanti ha inoltre
potuto visitare un complesso di alloggi sociali in
fase di ristrutturazione nel 16º arrondissement di
Parigi, dove Stéphane Buffetaut, nella sua qualità di presidente di un’organizzazione francese
per l’edilizia sociale, ha illustrato assieme ai suoi
collaboratori le molteplici opportunità e i rischi
connessi alla profonda ristrutturazione di edifici
●
obsoleti. (ms)
Il CESE info è inoltre disponibile in 23 lingue, in formato PDF, sul sito Internet del CESE:
ESE: http
http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.eesc-info
Henry Borzi (hb)
Leszek Jarosz (lj)
Martin Schneider (ms)
Milen Minchev (mm)
Silvia M. Aumair (sma)
Valeria Atzori (va)
CESE info viene pubblicato nove volte l’anno in occasione delle sessioni plenarie del CESE.
Béatrice Ouin – rappresentante dei membri
CESE nel comitato editoriale (Francia, gruppo
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Redattrice:
Comitato economico e sociale europeo
CESE info non può essere considerato un resoconto ufficiale dei lavori del CESE.
A tal fine si rimanda alla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o ad altre pubblicazioni del CESE.
Comitato editoriale:
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Hanno collaborato a questo numero:
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Prossimo numero: gennaio 2015
Dicembre 2014/9