Riforma sulla contabilità 08/10/2014

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Transcript Riforma sulla contabilità 08/10/2014

La riforma della contabilità degli Enti L li i fi i d ll’
Locali ai fini dell’armonizzazione dei i
i
d i
sistemi contabili
Grosseto, 8 ottobre 2014
Dott. Davide Zenti
Premessa
L’armonizzazione contabile negli enti locali
gg 196/2009
/
che ha avviato un
discende dalla legge
processo di riforma diretto a rendere i bilanci di
tutte le pubbliche amministrazioni omogenei,
omogenei
confrontabili e aggregabili.
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2
I limiti della contabilità pubblica vigente
I sistemi contabili e ggli schemi contabili sono
diversi; i principi contabili non sono uniformi.
La contabilità pubblica non è in grado di
misurare
i
debiti
delle
pubbliche
amministra ioni Si pensi a tutti
amministrazioni.
t tti gli obblighi che
sono scaturiti di registrazione delle fatture e dei
pagamenti sulla piattaforma del MEF.
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3
I riferimenti normativi per gli enti locali
Legge 42/2009, art. 2;
gg
/
,
;
Dlgs 118/2011, titolo I;
DPCM 28/12/2011 – sperimentazione;
DPCM 28/12/2011 Dlgs 126/2014 correttivo e integrativo del Dlgs
118/2011;
118/2011
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4
Il Dlgs 118/2011 coordinato e integrato dal Dlgs
126/2014
Il Dlgs 118/2011 ha definito i principi generali della riforma
della riforma.
Il D.M. 28/12/2011 ha avviato la sperimenta ione biennale (2012 e 2013 estesa
sperimentazione biennale (2012 e 2013, estesa poi al 2014).
Gli allegati al DPCM 28/12/2011 hanno definito i p
principi applicati.
p pp
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5
Il Dlgs 118/2011 coordinato e integrato dal Dlgs
126/2014
Dopo (quasi) tre anni di sperimentazione, il Dlgs
126/2014 integra e aggiorna il Dlgs 118/2011 e 126/2014, integra e aggiorna il Dlgs
118/2011 e
il Dlgs 267/2000.
I principi contabili applicati più olte oggetto di
I principi contabili applicati, più volte oggetto di modifiche e integrazioni durante la fase sperimentale, sono stati approvati ed entrano in g
p
g
vigore per tutti gli enti dal 2015.
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II nuovi sistemi contabili: contabilità finanziaria o i i
i
bili
bili à fi
i i
economico – patrimoniale?
L’armonizzazione contabile conserva la distinzione fra enti in contabilità finanziaria che devono adottare la contabilità finanziaria garantendo al rilevazione unitaria dei fatti gestionali e gli enti in contabilità economico – patrimoniale cui è richiesta una riclassificazione dei propri incassi e pagamenti secondo regole uniformi agli enti in contabilità finanziaria.
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I cardini della riforma contabile
Il Dlgs 118/2011 prevede:
Un piano dei conti integrato;
Schemi di bilancio comuni;
Regole contabili uniformi;
Il bilancio consolidato.
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Il piano dei conti integrato
Il piano dei conti è unico e obbligatorio per tutte le amministrazioni. Prevede i necessari adattamenti per tener conto delle peculiarità dei singoli comparti. Contiene le voci del bilancio gestionale finanziario e dei conti economici e patrimoniali in modo da consentire la rilevazione unitaria dei fatti gestionali.
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Gli schemi di bilancio
Le entrate sono classificate in: TITOLI secondo la fonte di provenienza delle entrate;
p
;
TIPOLOGIE in base alla natura delle entrate;
CATEGORIE secondo l’oggetto
CATEGORIE secondo l
oggetto delle entrate.
delle entrate.
Le categorie di entrata, ai fini della gestione, sono Le
categorie di entrata, ai fini della gestione, sono
ripartite in capitoli eventualmente articolati in articoli.
articoli
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Gli schemi di bilancio
Le spese sono classificate in: MISSIONI: individuano le funzioni e gli obiettivi g
strategici della spesa in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 della
competenze di cui agli articoli 117 e 118 della Costituzione, in coerenza con le missioni del bilancio dello Stato;
dello Stato;
PROGRAMMI: aggregati omogenei di attività diretti al conseguimento degli obiettivi strategici
conseguimento degli obiettivi strategici.
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Gli schemi di bilancio
MACROAGGREGATI: secondo la natura economica della spesa.
p
I macroaggregati, ai fini della gestione, sono ripartiti in capitoli che a loro volta possono essere ripartiti in
in capitoli che a loro volta possono essere ripartiti in articoli.
Capitoli e articoli si raccordano al quarto livello del
Capitoli e articoli si raccordano al quarto livello del piano dei conti.
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Le regole contabili
Le regole contabili sono definite attraverso:
‐ principi contabili generali;
p
p
g
;
‐ principi contabili applicati.
I principi applicati riguardano:
I principi applicati riguardano:
‐ la programmazione;
‐ la contabilità finanziaria;
la contabilità finanziaria;
‐ la contabilità economico patrimoniale;
‐ il bilancio consolidato;
il bilancio consolidato;
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I problemi e le modalità applicative per avviare l’armonizzazione contabile negli enti locali.
g
L’armonizzazione contabile è un processo che p
coinvolge tutti servizi dell’ente e non solo i servizi finanziari.
E’ necessaria la partecipazione attiva del personale degli atri servizi; prima di a tutto è necessario
degli atri servizi; prima di a tutto è necessario assimilare i concetti base del nuovo principio di contabilità finanziaria “potenziata”
contabilità finanziaria potenziata e con i nuovi e con i nuovi
schemi di bilancio.
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L’assimilazione del nuovo principio applicato della contabilità finanziaria è essenziale perché i servizi p
sono direttamente coinvolti nelle fasi di assunzione degli impegni di spesa e degli accertamenti di entrata.
g
p g
p
g
La comprensione del nuovo principio di contabilità finanziaria è inoltre indispensabile per procedere al
finanziaria è inoltre indispensabile per procedere al primo adempimento necessario all’applicazione dell’armonizzazione
dell
armonizzazione contabile: il riaccertamento
contabile: il riaccertamento
straordinario dei residui.
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L’obiettivo del principio contabile della contabilità finanziaria potenziata.
p
In precedenza sono stati ricordati gli obiettivi p
g
dell’armonizzazione (dati omogenei, confrontabili, aggregabili).
Dal punto di vista del principio della contabilità finanzia per gli enti locali, si vede che l’obiettivo
finanzia per gli enti locali, si vede che l
obiettivo è la è la
riduzione dei residui attivi e passivi nei bilanci degli enti.
enti
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Il necessario supporto di tutto l’Ente è necessario per una buona riuscita del passaggio
necessario per una buona riuscita del passaggio alla nuova contabilità.
Procederemo ad una disamina teorica del principio della contabilità finanziaria potenziata d ll
bl àf
per poi trattare del riaccertamento dei residui, con una proposta applicativa.
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Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria
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Il principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria
((Dlgs
g 118/2011, allegato 4/2)
/
,
g
/ )
Definizione (art. 1)
Nelle amministrazioni pubbliche che la
Nelle amministrazioni pubbliche che la adottano, la contabilità finanziaria costituisce il la contabilità finanziaria costituisce il sistema
sistema contabile principale e fondamentale per contabile principale e fondamentale per
fini autorizzatori
fini autorizzatori e di rendicontazione della gestione
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Definizione (art. 1)
La contabilità finanziaria rileva le obbligazioni g
attive e passive, gli incassi e i pagamenti riguardanti tutte le transazioni poste in essere
riguardanti tutte le transazioni poste in essere da una amministrazione pubblica, anche se non determinano fl ssi di cassa effetti i
determinano flussi di cassa effettivi.
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Definizione (art. 1)
Transazione: ogni evento o azione che determina la h d
l
creazione, la trasformazione, scambio, trasferimento o estinzione di valori economici, patrimoniali e finanziari (debiti e crediti) che si origina dall’interazione tra differenti soggetti (pubbliche amministrazioni, società, famiglie ecc.) che avviene per mutuo accordo o per atto unilaterale dell’amministrazione pubblica.
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Principio della competenza finanziaria (art. 2)
Il principio della competenza finanziaria p
prescrive:
Il criterio di registrazione delle operazioni di accertamento e di impegno con le quali vengono
accertamento e di impegno con le quali vengono imputate agli esercizi finanziari le entrate e le spese deri ati da obbliga ioni gi ridicamente
spese derivati da obbligazioni giuridicamente perfezionate (attive e passive);
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Principio della competenza finanziaria (art. 2)
(Il principio della competenza finanziaria p
prescrive):
)
b) Il criterio di registrazione degli incassi e dei pagamenti che devono essere imputati agli
pagamenti che devono essere imputati agli esercizi in cui la tesoreria ha effettuato l’opera ione
l’operazione.
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Principio della competenza finanziaria (art. 2)
Il bilancio di previsione almeno triennale almeno triennale di p
, e di cassa nel primo esercizio,
p
, ha competenza, e di cassa nel primo esercizio,
carattere autorizzatorio costituendo limite agli impegni di spesa e ai pagamenti fatta eccezione
impegni di spesa e ai pagamenti, fatta eccezione per i servizi per conto terzi e per i rimborsi delle anticipa ioni di tesoreria La f n ione
anticipazioni di tesoreria. La funzione autorizzatoria fa riferimento anche alle entrate per accensione di prestiti.
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Principio della competenza finanziaria (art. 2)
Le obbligazioni giuridiche perfezionate sono g
nelle scritture contabili al momento registrate
della nascita dell’obbligazione
nascita dell’obbligazione, imputandole
imputandole
all’esercizio
all
esercizio in cui l
in cui l’obbligazione
l obbligazione viene a viene a
scadenza.
scadenza
La scaden a dell’obbliga ione è il momento in
La scadenza dell’obbligazione è il momento in cui l’obbligazione diventa esigibile. Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Principio della competenza finanziaria (art. 2)
Nascita dell’obbligazione
Registrazione
Esercizio in cui l’obbligazione viene a scadenza Imputazione a tale esercizio dell’accertamento / impegno.
Scadenza dell’obbligazione Momento in cui l’obbligazione diventa esigibile
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Principio della competenza finanziaria (art. 2)
Un credito è esigibile
Se non vi sono ostacoli alla sua riscossione ed è consentito, ,
quindi, pretenderne l’adempimento (Cassazione, giurisprudenza consolidata)
giurisprudenza consolidata).
Pertanto, esigibilità di un credito = possibilità di esercitare il diritto di credito
esercitare il diritto di credito.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.1, 3.2)
L’accertamento costituisce la fase dell’entrata q
attraverso la quale sono verificati e attestati dal soggetto cui è affidata la gestione:
La ragione del credito;
La ragione del credito;
Il titolo giuridico che supporta il credito;
L’indi id a ione del soggetto debitore
L’individuazione del soggetto debitore;
L’ammontare del credito;
La relativa scadenza;
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L’accertamento delle entrate (art. 3.1, 3.2)
L accertamento presuppone idonea L’accertamento presuppone idonea documentazione e si perfeziona mediante l’atto gestionale … con il quale si da atto specificamente ti
l il l si da atto specificamente i d tt ifi
t della scadenza del credito in relazione a ciascun esercizio finanziario contemplato nel bilancio di i i fi
i i l l bil
i di previsione.
L’
L’accertamento
d ll delle entrate è effettuato è è è effettuato ff
nell’esercizio in cui sorge l’obbligazione sorge l’obbligazione attiva con imputazione contabile all’esercizio in cui scade il imputazione contabile scade il credito.
credito
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L’accertamento delle entrate (art. 3.3)
Anche le entrate di dubbia e difficile esazione (per le h l
d d bb
d ff l
(
l
quali non è certa la riscossione integrale) sono accertate per intero (sanzioni codice strada, oneri di urbanizzazione, proventi lotta evasione).
Comma aggiunto successivamente: le entrate che in precedenza sono state accertate per cassa, devono continuare ad essere accertate per cassa fino al loro esaurimento.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.3)
Entrate dubbie non registrate in contabilità p
,
finanziaria: iscrizione nello stato patrimoniale, nelle immobilizzazioni o nell’attivo circolante, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità
netto del fondo crediti di dubbia esigibilità.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.3)
Accantonamento a fondo crediti di dubbia esigibilità f d
d d d bb
bl à
va effettuato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti
crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura, e dell’andamento
natura
dell’andamento del fenomeno negli ultimi ultimi cinque esercizi (la media del rapporto fra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata)
accertamenti per ciascuna tipologia di entrata).
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L’accertamento delle entrate (art. 3.3)
Nei primi due esercizi di applicazione del principio è consentito accantonare rispettivamente il 50% e il 75% dell’accantonamento a fondo per crediti di dubbia esigibilità allegato al bilancio di previsione. Dal terzo esercizio è necessario accantonare il 100%. Verifica della congruità
congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità complessivamente accantonato g
complessivamente accantonato p
nel bilancio (in assestamento) e nell’avanzo (salvaguardia e rendiconto).
((salvaguardia e rendiconto)
g
)
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L’accertamento delle entrate (art. 3.3)
Accantonamento a fondo crediti di dubbia g
esigibilità.
L’accantonamento annuo dovrebbe essere pari alla media del rapporto fra il non riscosso e gli
alla media del rapporto fra il non riscosso e gli accertamenti, negli ultimi cinque anni. Tale percent ale a moltiplicata per le entrate
percentuale va moltiplicata per le entrate previste.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.3)
Accantonamento a fondo crediti di dubbia esigibilità
Accantonamento a fondo crediti di dubbia esigibilità.
Il principio contabile 3.3.è stato aggiornato. Su proposta degli enti sperimentatori sono stati
proposta degli enti sperimentatori, sono stati introdotti dei criteri per determinare ll’accantonamento
accantonamento annuale per svalutazione crediti e annuale per svalutazione crediti e
per determinare il valore congruo del fondo svalutazione crediti complessivamente accantonato p
nell’avanzo di amministrazione (Esempio 5).
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L’accertamento delle entrate (art. 3.5)
Come si imputano le entrate proprie
proprie rateizzate?
imputano
p
nell’esercizio in cui l’obbligazione g
Si imputano
nasce, a condizione che la rateizzazione risponda a criteri di ragionevolezza e che non
risponda a criteri di ragionevolezza e che non superi i 12 mesi dell’anno successivo. Gli interessi atti i de ono essere imp tati
interessi attivi devono essere imputati distintamente rispetto alle entrate cui si riferiscono.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.5)
Entrate proprie rateizzate:
3
g
p
p
Es.: a marzo 2013 sorge il diritto a percepire €
1.600,00; il Comune concede una rateizzazione mensile in 16 rate da aprile 2013 a luglio 2014.
L’accertamento di €
L
t
t di € 1.600,00 può essere 6
ò imputato tutto nel 2013.
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37
L’accertamento delle entrate (art. 3.5)
E
Entrate proprie rateizzate:
i i
Se la rateizzazione fosse in 32 rate da € 50,00, l’
l’accertamento sarebbe imputato:
bb
€ 450,00 nel 2013 (€ 50,00 x 9 mesi, apr ‐dic, sempre ipotizzando la prima rata ad aprile 2013);
€ 600,00 nel 2014 (€ 50,00 per 12 mesi):
€ 550,00 nel 2015 (€ 50,00 per 11 mesi)
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L’accertamento delle entrate (art. 3.6)
Il Il momento della scadenza del credito d ll d
d l di (obbligazione) per le diverse tipologie di entrata:
Entrate tributarie ed extratributarie = quando il b
d
b
d l
credito è esigibile;
Trasferimenti e contributi da altre amministrazioni: coincide con l’esercizio in cui è adottato l’atto di impegno con riferimento alle scadenze in cui il trasferimento è erogato. Vi sono due casi:
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L’accertamento delle entrate (art. 3.6)
1) Se l’amministrazione erogante adotta il nuovo principio contabile, si ha coincidenza p
p
,
fra accertamento da parte dell’ente beneficiario e impegno da parte dell ente beneficiario e impegno da parte dell’ente erogante, perché l’ente erogante imputerà ll’iimpegno negli esercizi in cui le singole rate li i i i i l i
l t giungono a scadenza.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.6)
2) Se l’amministrazione erogante non adotta il nuovo principio contabile, l’ente beneficiario imputerà l’entrata in considerazione della esigibilità della stessa, a prescindere dall’esercizio di imputazione dell’impegno da parte p
p g
p
dell’amministrazione erogante. Art. 3.6 lettera c) contributi a rendicontazione): 3
)
)
imputare le entrate negli esercizi nei quali si p
prevede di dover sostenere la spesa, in base ad un p ,
cronoprogramma di spesa Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’accertamento delle entrate (art. 3.6 lett. d)
Permessi a costruire: la registrazione è effettuata al momento del rilascio, l’imputazione è effettuata in d l l
l’
ff
base ai termini di pagamento previsti nel permesso.
Art. 3.7
Entrate tributarie gestite attraverso ruoli ordinari: imputate nell’esercizio in cui è emesso il ruolo.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.7)
L’emissione di ruoli coattivi non comporta p
accertamento di nuove entrate.
Le sanzioni e gli interessi correlati ai ruoli coattivi sono accertati per cassa.
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43
L’accertamento delle entrate (art. 3.7)
Le entrate tributarie riscosse per autoliquidazione dei contribuenti: accertati in q
base alle riscossioni conseguite entro la chiusura del rendiconto (e comunque entro la scadenza prevista per l’approvazione l’approvazione del rendiconto…) oppure per un importo non di
t ) i
t superiore a quello stimato dal Dipartimento Finanze sul portale del federalismo fiscale…
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L’accertamento delle entrate (art. 3)
… la componente dell’avanzo data dai residui p
per accertamenti “convenzionali” è evidenziata nell avanzo di amministrazione; evidenziata nell’avanzo di amministrazione; periodicamente verificarne la realizzazione e d
darne conto nella relazione al rendiconto.
t ll l i
l di
t
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45
L’accertamento delle entrate (art. 3.8, 3.9)
Entrate da gestione servizi pubblici: imputate all’esercizio in cui il servizio è reso all’utenza (in ll’
l
ll’
(
base all’idonea documentazione dell’ente creditore).
Interessi attivi: nell’esercizio in cui sono esigibili. Interessi bancari attivi al 31.12 comunicati nel successivo esercizio: è possibile imputarli all’esercizio precedente se l’incasso precede il rendiconto.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.10)
Entrate da gestione di beni iscritti nel conto g
del patrimonio: imputati nell’esercizio in cui ll’obbligazione è esigibile
obbligazione è esigibile. Se le concessioni Se le concessioni non garantiscono entrate costanti, sono considerate straordinarie non ricorrenti e id t t
di i i
ti vincolate al finanziamento degli investimenti.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.11)
Entrate da rilascio permessi a costruire: la p
prima quota, esigibile al momento del rilascio del permesso è imputata nell’esercizio in cui del permesso, è imputata nell
esercizio in cui avviene il rilascio, anche se vi è possibilità di rateizzazione; la seconda è imputata t i
i
l d è i
t t nell’esercizio in cui si prevede sia riscossa.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.12)
Entrate UE: sono accertate distintamente le quote UE le altre quote di cofinanziamento (Stato Regione ecc ); sono imputate negli (Stato, Regione ecc.); sono imputate negli esercizi in cui l’ente ha programmato di eseguire la spesa, salvo il caso di acconti i l l il di ti accertati quando avviene l’incasso.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.13)
Entrate da cessione di immobili: l’obbligazione nasce al momento del rogito; imputazione all esercizio in cui è previsto il imputazione all’esercizio in cui è previsto il pagamento; possibilità di accertare tutto nell
ll’esercizio del rogito se il pagamento non i i d l it il t oltrepassa il 12 mesi dell’esercizio successivo.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.13)
(momento della scadenza dell’obbligazione)
p
g
g
L’importo è registrato senza distinguere il plusvalore, e il corrispettivo della cessione è interamente destinato ad investimenti al netto dell’IVA.
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Indebitamento (art. 3.17)
A
Attenzione al mantenimento degli equilibri nel i
l i
d li ilib i l tempo.
Il ricorso all’indebitamento si realizza se non sono l
ll’ d b
l
presenti risorse finanziarie alternative;
Opportuno il ricorso a forme flessibili di indebitamento;
Commisurare il periodo di ammortamento dei prestiti con la vita utile degli investimenti correlati
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L’accertamento delle entrate (art. 3.18)
Entrate da assunzione di prestiti: accertate alla stipula del contratto o quando il prestito è p
q
p
concesso, con imputazione nell’esercizio in cui il finanziatore rende disponibili le somme (generalmente i momenti coincidono).
I I correlati impegni sono imputati agli esercizi l ti i
i i
t ti li i i in cui le obbligazioni sono esigibili… la differenza fra accertamenti e impegni è imputata a Fondo Pluriennale Vincolato…
p
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L’accertamento delle entrate (art. 3.18)
Esempio:
, p
Si assume un mutuo di € 1.000.000,00 per finanziare un’opera di pari importo.
Si prevede che nell esercizio 2014 Si prevede che nell’esercizio 2014 matureranno debiti dell’ente, esigibili in tale esercizio per €
i i € 200.000,00.
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L’accertamento delle entrate (art. 3.18)
Esempio:
, ;
Accertamento titolo VI € 1.000.000,00;
Impegno titolo II capitolo 2001 Realizzazione nuova scuola materna €
“Realizzazione nuova scuola materna” €
200.000,00
I
Impegno titolo II capitolo 2001/1 tit l II it l / “Realizzazione nuova scuola materna – Quota fondo pluriennale vincolato” € 800.000,00
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55
L’impegno di spesa e le regole di copertura fi
finanziaria della spesa (art. 5.1)
i i d ll ( )
Non possono essere assunte obbligazioni per esercizi non considerati nel pluriennale (adesso il d
l l
l ( d
l
principio parla di bilancio di previsione), con le seguenti eccezioni:
contratti di somministrazione, di affitto, prestazioni periodiche o continuative, di servizi di cui all’art. 1677 c.c., spese correnti correlate a finanziamenti comunitari, rate di ammortamento. Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura finanziaria della spesa (art. 5)
Nei casi in cui è consentita l’assunzione di spese correnti oltre al pluriennale (di previsione) ll’elenco dei provvedimenti previsione),
elenco dei provvedimenti assunti nell’esercizio è trasmesso al Consiglio d ll’ente per conoscenza. Gli enti strumentali dell
t Gli ti t
t li trasmettono tali provvedimento all’ente vigilante.
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L’impegno di spesa e le regole di copertura fi
finanziaria della spesa (art. 5.2) –
i i d ll ( ) La spesa di L di personale
Rinnovi contrattuali: impegnati nell’esercizio in cui è firmato il contratto. Auspicabile l’accantonamento annuo che in assenza di sottoscrizione concorre all avanzo.
sottoscrizione concorre all’avanzo
Trattamento accessorio: si imputa nell’esercizio in cui è liquidato.
ll’
i i i i è li id
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura finanziaria della spesa (art. 5.2) – La spesa di p
personale
Il principio contabile che disciplina l imputazione del trattamento accessorio è l’imputazione del trattamento accessorio è stato modificato. Il trattamento accessorio che viene liquidato nell
h i
li id t ll’esercizio successivo i i i deve essere comunque stanziato nell’esercizio al quale la contrattazione si riferisce.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura fi
finanziaria della spesa (art. 5.2) –
i i d ll ( ) La spesa di L di personale
In caso di mancata costituzione del fondo per la d
d lf d
l
produttività, le economie confluiscono nell’avanzo vincolato. Nel caso in cui il fondo venga costituito, la premialità e il trattamento accessorio da liquidare nell’anno successivo confluiscono nel Fondo Pluriennale Vincolato.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura finanziaria della spesa (art. 5.2) – La spesa di p
personale
Le verifiche dell’organo di revisione, propedeutiche alla certificazione prevista dall’articolo 40, comma 3 sexies del Dlgs 165/2001, sono effettuate con riferimento 6 /
ff tt t if i
t all’esercizio di bilancio al quale la contrattazione si riferisce.
Grosseto, 8 ottobrev 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura finanziaria della spesa (art. 5.2) –
p
(
5 ) La spesa per beni p
p
e servizi e trasferimenti
Gli impegni si imputano nell’esercizio in cui risulta p g
p
completamente adempiuta la prestazione.
Gli impegni relativi a trasferimenti correnti sono imputati nell’esercizio in cui viene a scadenza l obbligazione, nel caso in cui l atto preveda le l’obbligazione, nel caso in cui l’atto preveda le modalità temporali e le scadenze in cui il trasferimento è erogato.
trasferimento è erogato
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura fi
finanziaria della spesa (art. 5.2) –
i i d ll ( ) La L contabilizzazione dell’IVA.
Le entrate e spese fiscalmente rilevanti sono f
l
l
contabilizzate al lordo dell’IVA.
La contabilità finanziaria rileva solo l’eventuale credito o debito IVA.
L’accertamento relativo al credito IVA è imputato nell’esercizio in cui l’ente presenta la richiesta di rimborso o effettua la compensazione.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura fi
finanziaria della spesa (art. 5.2) –
i i d ll ( ) La L contabilizzazione dell’IVA.
L’impegno relativo al debito IVA è imputato ’
l
ld b
nell’esercizio in cui l’ente effettua la dichiarazione o è contestuale al pagamento.
Il credito IVA derivante da investimenti finanziati da debito non può essere destinato a spese correnti o alla compensazione del debito per altri tributi.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura finanziaria della spesa (art. 5.2) – La contabilizzazione dell’IVA.
La quota di avanzo derivante dal credito IVA su investimenti finanziati con debito è su investimenti finanziati con debito, è vincolato ad investimenti.
L i f
Le informazioni riguardanti la gestione IVA i i i
d ti l ti
IVA devono essere fornite nella nota integrativa al rendiconto.
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L’impegno di spesa e le regole di copertura L
impegno di spesa e le regole di copertura finanziaria della spesa (art. 5.2) – Le spese per i
incarichi a legali esterni.
i hi l li t i
Gli impegni sono imputati all’esercizio in cui il contratto è firmato. Se l’obbligazione non è t tt è fi
t S l’ bbli i
è esigibile nell’esercizio, l’impegno viene cancellato e si provvede alla re‐imputazione all’esercizio nel i d ll i
i
ll’
i i l quale si prevede che sarà esigibile.
Al fine di evitare la formazione di debiti fuori lf
d
l f
d d b f
bilancio l’ente chiede al legale conferma del preventivo di spesa…
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura fi
finanziaria della spesa (art. 5.3) –
i i d ll ( ) Le spese di L di investimento.
Le spese di investimento sono impegnate negli d
l
esercizi in cui scadono le singole obbligazioni passive derivanti dal contratto o dalla convenzione, sulla base del relativo cronoprogramma.
La copertura finanziaria integrale delle spese di investimento deve essere predisposta fin dal momento del primo impegno.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura fi
finanziaria della spesa (art. 5.3) –
i i d ll ( ) Le spese di L di investimento.
Le entrate imputate in esercizi successivi, che h
possono rappresentare idonea copertura alle quote di spesa di investimento imputate in esercizi successivi sono:
Le risorse accertate nell’anno in corso;
L’avanzo di amministrazione o le entrate già accertate imputate negli esercizi successivi …
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura fi
finanziaria della spesa (art. 5.3) –
i i d ll ( ) Le spese di L di investimento.
…la cui esigibilità è perfezionabile mediante l
bl
f
bl
d
manifestazione di volontà pienamente discrezionale dell’ente o di altra pubblica amministrazione.
Le entrate derivanti da mutui (tradizionali, flessibili, prestiti obbligazionari a somministrazione periodica)….
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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L’impegno di spesa e le regole di copertura finanziaria della spesa (art. 5 3) Le spese di investimento.
5.3) –
Le spese di investimento
Entrate quali i permessi a costruire imputati ad esercizi successivi, non costituiscono idonee forme di copertura degli investimenti .
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Il fondo pluriennale vincolato (art. 5.4) Fondo pluriennale vincolato = Accertamenti –
p g
p
Impegni imputabili all’esercizio in corso in quanto corrispondenti ad obbligazioni che giungono a scadenza nel presente esercizio.
giungono a scadenza nel presente esercizio
La differenza è il saldo finanziario che garantisce la copertura finanziaria di spese ti l t fi
i i di imputate agli esercizi finanziari successivi a quello in corso.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Il fondo pluriennale vincolato è stato istituito per rappresentare contabilmente la copertura bil
l finanziaria di spese impegnate nel corso d ll’
dell’esercizio e imputate agli esercizi successivi, l
costituita da entrate accertate e imputate nel corso del medesimo esercizio in cui è registrato l’impegno.
Il FPV è lo strumento che gestisce e rappresenta contabilmente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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delle risorse e il loro effettivo impiego, nei casi in cui le entrate vincolate e le correlate spese, sono i l i
l l l accertate e impegnate nel corso del medesimo esercizio e imputate in esercizi differenti. d ff
A regime il fondo è alimentato da entrate accertate destinate a dare copertura a spese imputate in esercizi successivi.
Nel primo esercizio il FPV si forma anche in seguito al riaccertamento straordinario dei residui.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Riepilogando:
Le entrate vincolate destinate a dare copertura a p
spese impegnate ma imputate ad esercizi successivi confluiscono nel Fondo Pluriennale Vincolato.
Le entrate vincolate destinate a dare copertura a spese non ancora impegnate in quanto relative ad obbligazioni non ancora giuridicamente perfezionate confluiscono nella quota vincolata del risultato di amministrazione.
risultato di amministrazione
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Il fondo pluriennale vincolato (art. 5.4) L’
L’ammontare complessivo del fondo è pari alla l i d l f d è i ll sommatoria delle economie sui singoli capitoli intestati ai singoli fondi pluriennali vincolati alla l f d l
l
l
ll
realizzazione di specifiche spese, appostati nei singoli programmi di bilancio, nonché dal saldo dei residui attivi e passivi eliminati in occasione del riaccertamento straordinario dei residui per adeguare lo stock dei residui stessi al nuovo principio di competenza finanziaria. Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Il fondo pluriennale vincolato (art. 5.4) Esempio (esercizio 2014):
p
Descrizione
Acc.to / Imp.
p
Cap.
E 4001
Oneri urbanizz.
1.000,00
E 4002
Alienazioni beni
2 000 00
2.000,00
U 2001
Nuova scuola materna
200,00
U U 2001/1
/ Nuova scuola –
N
l fondo
f d
8
800,00
U 2002 Nuova piscina
500,00
U 2002/1 Nuova piscina – fondo
1.500,00
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Il fondo pluriennale vincolato (art. 5.4) Esempio:
p
g
Nell’ipotesi che il risultato della gestione sulle altre entrate e spese sia di 2.000,00, e ipotizzando di avere un risultato nullo dalla gestione dei residui e non avere avanzo di anni precedenti stanziato o da stanziare, i d ti t
i t d t
i
avremo:
Risultato di amministrazione = € 4.300,00
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Il fondo pluriennale vincolato (art. 5.4) E
Esempio:
i
Di cui € 2.300,00 di FPV, che coprirà le quote degli investimenti sui cap. 2001 e 2002 negli esercizi l
successivi.
La quota di € 2.000,00, proveniente da vere economie di spesa e dal saldo di maggiori e minori entrate, rappresenta la quota di avanzo utilizzabile con le modalità previste dai principi contabili. Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Il fondo pluriennale vincolato (art. 5.4) Nell’esempio visto in precedenza, le economie sui capitoli 2001/1 e 2002/1, col precedente p
,
p
principio di competenza finanziaria, avrebbero costituito residui passivi sul titolo II. Adesso fanno parte del fondo pluriennale vincolato e sono destinate a coprire le spese i
l t d ti t i l imputabili negli esercizi successivi.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Il fondo pluriennale vincolato (art. 5.4) Proseguiamo l’esempio.
p g
Se in base al cronoprogramma dei due investimenti visti in precedenza, si prevede che questi siano ultimati nel 2016 che questi siano ultimati nel 2016, ipotizzando per entrambi le obbligazioni che scadono nel 2015 e nel 2016, avremo:
d
l l 6 Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Il fondo pluriennale vincolato (art. 5.4) Nel 2015:
p
Descrizione
Acc.to / Imp.
p
Cap.
E ….
Utilizzo FPV
2.300,00
U 2001
Nuova scuola materna
500 00
500,00
U 2001/1 Nuova scuola – fondo
300,00
U U 2002
N
Nuova piscina
i i
1.000,00
U 2002/1 Nuova piscina – fondo
500,00
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Il fondo pluriennale vincolato (art. 5.4) Nel 2016:
p
Descrizione
Acc.to / Imp.
p
Cap.
E ….
Utilizzo FPV
800,00
U 2001
Nuova scuola materna
300 00
300,00
U 2001/1 Nuova scuola – fondo
0,00
U U 2002
N
Nuova piscina
i i
500,00
U 2002/1 Nuova piscina – fondo
0,00
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Esempi di applicazione del principio ad alcune entrate e spese Proventi da sanzioni al codice della strada
Occorre prima di tutto partire dal criterio con il quale si contabilizzavano i proventi fino ad oggi e passare ad applicare il criterio di competenza.
t
Nel Comune di Prato, negli ultimi esercizi, i proventi da sanzioni al codice della strada erano accertati col seguente criterio:
g
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
83
Verbali notificati nell’esercizio di competenza = accertati col criterio di cassa;
p
Recupero coattivo = accertati col criterio di competenza, nel momento in cui il comando della Polizia municipale invia gli elenchi all’agente della riscossione (nel caso del C
Comune di Prato dal 2011, la riscossione di P t d l l i
i
coattiva delle sanzioni al codice della strada è gestita dalla società in house che gestisce accertamento e riscossione delle entrate comunali.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
84
Nel 2012 non abbiamo cambiato criterio.
3,
g
Lo abbiamo fatto nel 2013, con la seguente modalità.
Verbali notificati nell esercizio = accertati per Verbali notificati nell’esercizio = accertati per competenza (in base all’importo dei verbali emessi);
i)
Recupero coattivo = accertati per competenza come in precedenza;
Abbiamo inoltre creato un capitolo sul quale p
q
accertare le riscossioni spontanee di verbali notificati in esercizi precedenti.
notificati in esercizi precedenti
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
85
Dal 2014, via via si esaurirà la possibilità di iscrivere al coattivo verbali non pagati di p g
esercizi precedenti (mai accertati in quanto accertavamo per cassa).
accertavamo per cassa)
A regime accerteremo per competenza i verbali notificati, e i recuperi coattivi saranno b li tifi ti i i tti i imputati sui residui attivi di esercizi precedenti.
Le eventuali maggiorazioni, quali le sanzioni, gg
,q
,
aumentano l’accertamento.
Gli interessi sono accertati per cassa.
Gli interessi sono accertati per cassa
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
86
Caso 1: sanzione non contestata: il trasgressore ha 10 gg. Per pagare la sanzione ridotta alla metà;;
Se la sanzioni non contestata non viene pagata entro 10 gg presupponendo che non pagata entro 10 gg., presupponendo che non sia stata ritrovata dal trasgressore, viene effettuata la notifica della stessa (sanzione ff tt t l tifi d ll t
(
i
ridotta + € 15,00 di spese di notifica ), vengono concessi 60 gg. per il pagamento; è il momento dell’accertamento;;
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
87
Trascorsi i 60 gg. assegnati per il pagamento, i vigili effettuano l’iscrizione al recupero coattivo, iscrivendo la sanzione intera + 15 ,
5
euro di spese procedurali + gli interessi che decorrono dal 61° giorno dalla notifica fino decorrono dal 61
alla data definita nella determinazione di accertamento della polizia municipale.
t
t d ll li i i i l
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
88
Caso 2: la sanzione è contestata al trasgressore, che ha 60 gg. per pagare la sanzione ridotta della metà; ;
Trascorsi i 60 gg. assegnati per il pagamento, i vigili effettuano l iscrizione al recupero vigili effettuano l’iscrizione al recupero coattivo, iscrivendo la sanzione intera + gli i t
interessi che decorrono dal 61°
i h d
d l 6 ° giorno dalla i
d ll notifica fino alla data definita nella determinazione di accertamento della polizia municipale.
p
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Gli aggi corrisposti sulle riscossioni: art. 5.2 lettera b) del principio: imputati nell’esercizio in ,p
p
cui le entrate sono accertate, per un importo pari a quello previsto nella convenzione per la riscossione dei tributi applicato all’ammontare
riscossione dei tributi applicato all
ammontare delle entrate accertato, al netto dell’eventuale relati o accantonamento al fondo crediti di
relativo accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
90
L’accantonamento a fondo crediti di dubbia esigibilità merita uno approfondimento a g
pp
parte.
La destinazione del 50% dei proventi in base al Codice della strada, su quale importo si calcola? Si calcola sull’importo al netto del l l ? Si l l ll’i
t l tt d l fondo crediti di dubbia esigibilità e del compenso al concessionario. (si veda la FAQ 37)
37).
Si veda inoltre la suddivisione del piano finanziario.
finanziario
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Esempi di applicazione del principio ad alcune entrate e spese Incentivi ai legali dell’Avvocatura: art. 5.2 g
5
lettera a): considerato che la normativa prevede la liquidazione dell incentivo solo in prevede la liquidazione dell’incentivo solo in caso di esito del giudizio favorevole all’ente, questo deve limitarsi ad accantonare le risorse t d li it i d t
l i
necessarie per il pagamento degli incentivi, stanziando le risorse che, in assenza di impegno, incrementano il risultato di p g ,
amministrazione…
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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…che dovrà essere vincolato alla copertura delle eventuali spese legali.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
93
Esempi di applicazione del principio ad alcune entrate e spese Dividendi di società: noi li accertavamo nell esercizio in cui viene deliberata la nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione, quindi nell’esercizio successivo a quello in cui si è formato il relativo utile di ll i i i è f
il l i il di esercizio.
Poiché il nuovo principio prevede che l imputazione delle entrate e delle spese l’imputazione delle entrate e delle spese avvenga quando l’obbligazione è esigibile, abbiamo mantenuto tale principio.
abbiamo mantenuto tale principio
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
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Esempi di applicazione del principio ad alcune entrate e spese Canone concessione rete distribuzione gas: g
imputiamo l’accertamento nell’esercizio in cui emettiamo la fattura; emettiamo la fattura alla fine dell’esercizio al quale il canone si riferisce. Abbiamo emesso la fattura del if i
Abbi
l f tt d l canone 2013 a novembre e abbiamo assunto l’accertamento di entrata.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
95
I passi da compiere per introdurre l’armonizzazione :
Il riaccertamento straordinario dei residui
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
96
Nel primo esercizio di adozione del principio della competenza potenziata, contestualmente all approvazione del contestualmente all’approvazione del rendiconto dell’esercizio precedente, si procede al riaccertamento straordinario dei residui al fine di adeguare lo stock di dei residui, al fine di adeguare lo stock di residui esistente al nuovo principio, con d
decorrenza dal 1 gennaio dell’anno in d l i d ll’
i corso.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
97
Il Dlgs 118/2011 coordinato con il Dlgs 126/2014 prevede che il riaccertamento straordinario dei residui sia effettuato con riferimento alla data del 1/1/2015 contestualmente all’approvazione del rendiconto 2014.
rendiconto 2014
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
98
La finalità del riaccertamento straordinario è:
t
di i è
‐ la cancellazione definitiva dei residui attivi e passivi ai quali non corrispondono obbligazioni formalmente costituite;
‐ la cancellazione dei residui attivi e passivi ai quali non corrispondono obbligazioni esigibili e immediata reimputazione negli esercizi in cui l
saranno esigibili.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
99
Costituzione del Fondo Pluriennale Vi
Vincolato e iscrizione nell
l t i i i
ll’entrata del t t d l bilancio autorizzatorio 2015 (ex DPR 5
194/1996) e del bilancio di previsione armonizzato 2015 2017 per un importo armonizzato 2015 –
pari alla differenza fra i residui passivi e quelli attivi reimputati.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
100
Il consiglio è di predisporre anche delle stampe preimpostate, in modo da aiutare gli altri servizi dell’Ente
gli altri servizi dell
Ente in questa delicata in questa delicata
attività.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
101
L’attività di riaccertamento ordinaria e straordinaria può essere effettuata
straordinaria può essere effettuata contemporaneamente in occasione del rendiconto dell’esercizio 2014 lavorarando
su un prospetto preimpostato
su un prospetto preimpostato.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
102
(art. 3 comma 4 Dlgs 118/2011) Le variazioni agli stanziamenti del fondo
Le variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato e agli stanziamenti correlati, dell’esercizio in corso e dell’esercizio
dell
esercizio precedente, necessarie alla precedente necessarie alla
reimputazione delle entrate e delle spese riaccertate, sono effettuate con provvedimento amministrativo della
provvedimento amministrativo della Giunta entro i termini previsti per l’
l’approvazione del rendiconto precedente i
d l
di t
d t
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
103
(Articolo 3 comma 5 del Dlgs 118/2011)
La creazione del FPV
La creazione del FPV
In entrata due voci: parte corrente e conto capitale.
Nella spesa occorre creare una voce
Nella spesa occorre creare una voce denominata FPV per ciascuna unità di voto (
(programma) e distintamente per ciascun )
titolo di spesa.
titolo di spesa.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
104
Il FPV in spesa è dato dalle spese che si prevede di impegnare nel corso del primo
prevede di impegnare nel corso del primo anno e spese già impegnate negli esercizi precedenti con imputazione agli esercizi successivi.
successivi
La copertura delle spese imputabili agli esercizi successivi è costituita dalle entrate che si prevede di accertare nel corso dell’ che si prevede di accertare nel corso dell
esercizio di riferimento.
Grosseto, 8 ottobtre 2014 - Zenti
105
Agli stanziamenti di spesa riguardanti il FPV è attribuito il codice della missione e
è attribuito il codice della missione e programma di spesa cui il fondo si riferisce e il codice del piano dei conti relativo al FPV.
FPV
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
106
(Articolo 3 comma 7 Dlgs
(Articolo
3 comma 7 Dlgs 118/2011)
a) cancellazione residui attivi e passivi cui non corrispondono obbligazioni perfezionate e scadute alla data
perfezionate e scadute alla data dell’1/1/2015;
b) d t
b) determinare l’FPV come differenza fra i
l’FPV
diff
f
residui passivi e attivi eliminati ed p
iscrizione dell’FPV in entrata;
c) variazione al bilancio 2015 2017 c) variazione al bilancio 2015 –
2017
autorizzatorio e conoscitivo (con D.G. anche in esercizio provvisorio)
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
107
(Articolo 3 comma 7 Dlgs 118/2011)
d) i
d) reimputazione
i
entrate e spese cancellate agli esercizi in cui sono esigibili g
g
con copertura mediante FPV;
e) accantonamento risultato di )
t
t i lt t di
amministrazione a fondo crediti di dubbia esigibilità, anche se il risultato non è capiente o è negativo
capiente o è negativo.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
108
(Articolo 3 comma 8 Dlgs 118/2011)
Il i
Il riaccertamento
va fatto con un unico atto f
i
deliberativo e vi sono allegati i prospetti di g
p p
determinazione dell’FPV secondo gli schemi allegati 5/1 e 5/2; la delibera è h i ll ti 5/1 5/2 l d lib
è
tempestivamente trasmessa al Consiglio.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
109
(Articolo 3 comma 13 Dlgs 118/2011)
S i id i
Se i residui passivi reimputati
i i i
i ad un d
esercizio sono superiori all’FPV stanziato in p
entrata e dei residui attivi reimputati, possono essere coperti con entrate ti
t t
dell’esercizio o costituire disavanzo tecnico. L’esercizio può essere approvato in disavanzo per un importo non superiore al
disavanzo per un importo non superiore al disavanzo tecnico.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
110
(Articolo 3 comma 14 Dlgs 118/2011)
S i id i i i i
Se i residui attivi reimputati
i ad un esercizio d
ii
sono superiori all’FPV stanziato in entrata e p
dei residui passivi reimputati, tale diff
differenza è vincolata alla copertura degli è i l t ll
t
d li
impegni reimputati agli esercizi successivi. Nel bilancio di previsione è effettuato un accantonamento.
accantonamento
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
111
(Articolo 3 comma 14 Dlgs 118/2011)
Esempio:
i
Al 31.12.2014 i residui attivi da reimputare
p
sono pari a 1.000,00, così suddivisi:
500 l 2015
500 al 2015;
200 al 2016;
300 al 2017;
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
112
(Articolo 3 comma 14 Dlgs 118/2011)
Esempio:
i
I residui passivi da reimputare
p
p
sono pari a p
1.200,00, così sudidvisi:
600 l 2015
600 al 2015;
300 al 2016;
300 al 2017
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
113
(Articolo 3 comma 14 Dlgs 118/2011)
Esempio:
i
FPV all’1.1.2015 = 200
Bilancio 2015:
I E t t
In Entrata
FPV = 200
Residui attivi reimputati = 500
In spesa
In spesa
Residui passivi reimputati =
600
Spese non impegnabili = 100
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
114
(Articolo 3 comma 14 Dlgs 118/2011)
Esempio:
i
Bilancio 2016:
In Entrata
FPV
FPV = 100
Residui attivi reimputati = 200
In spesa
Residui passivi reimputati =
Residui passivi reimputati
300
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
115
(Articolo 3 comma 14 Dlgs 118/2011)
Esempio:
i
Al 31.12.2014 i residui attivi da reimputare
p
sono pari a 1.000,00, così suddivisi:
500 l 2015
500 al 2015;
200 al 2016;
300 al 2017; Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
116
(Articolo 3 comma 14 Dlgs 118/2011)
Esempio:
i
I residui passivi da reimputare
p
p
sono pari a p
800,00, così sudidvisi:
400 l 2015
400 al 2015;
200 al 2016;
200 al 2017 Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
117
(Articolo 3 comma 14 Dlgs 118/2011)
Esempio:
i
Bilancio 2015:
In Entrata
R id i tti i i
Residui attivi reimputati
t ti = 500
In spesa
Residui passivi reimputati =
400
Fondo =
Fondo =
100
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
118
(Articolo 3 comma 14 Dlgs 118/2011)
Esempio:
i
Bilancio 2016:
In Entrata
R id i tti i i
Residui attivi reimputati
t ti = 200
In spesa
Residui passivi reimputati =
200
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
119
(Articolo 3 comma 14 Dlgs 118/2011)
Esempio:
i
Bilancio 2017:
In Entrata
R id i tti i i
Residui attivi reimputati
t ti = 300
Fondo = 100
In spesa
Residui passivi reimputati = Residui passivi reimputati
= 200
Copertura FPV =
200
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
120
(Articolo 3 comma 15 Dlgs
(Articolo
3 comma 15 Dlgs 118/2011)
Importante:
M d lità t
Modalità e tempi di copertura del i di
t
d l
disavanzo all’1.1.2015 saranno disciplinate p
con DPCM, anche con incentivo sul patto di stabilità e sui limiti di spesa di personale
stabilità e sui limiti di spesa di personale per gli enti che non abbiano disavanzi al 31.12.2017.
Comma 17: nelle more del DPCM il ripiano
Comma 17: nelle more del DPCM, il ripiano dei disavanzi deve avvenire in misura pari ad almeno il 10% l’anno.
Grosseto, 8 ottobre 2014 - Zenti
121
Grazie per l’attenzione