BILANCIO DI MISSIONE ANNO 2013

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BILANCIO DI MISSIONE
ANNO 2013
Ed.1 Rev. 4
25/01/2014
C.I.F.A. ONLUS - CENTRO INTERNAZIONALE PER L’INFANZIA E LA FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
Indice
1.
Introduzione: Dichiarazione del C.D.N
p. 3
2.
Caratteristiche istituzionali e organizzative
2.1
2.1.1
2.1.2
2.2
2.2.1
2.2.2
2.2.3
2.2.4
2.2.5
2.2.6
2.2.7
2.3
2.4
2.4.1
2.4.2
2.4.3
2.5
2.5.1
2.5.2
2.5.3
IDENTITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE
CONTATTI
STORIA DELL’ORGANIZZAZIONE
MISSIONE, VALORI, OGGETTO SOCIALE
VISION
MISSION
PRINCIPI E VALORI
OGGETTO SOCIALE
TIPOLOGIA DEI BENEFICIARI
CODICI DI CONDOTTA
CREDENZIALI
STAKEHOLDERS
ASSETTO ISTITUZIONALE
ORGANO DELIBERATIVO
ORGANO DI GOVERNO
ORGANI DI CONTROLLO
RETI
RETI INTERNAZIONALI
RETI NAZIONALI
RETI LOCALI
p. 5
p. 6
p. 6
p. 7
p. 8
p. 8
p. 8
p. 8
p. 10
p. 11
p. 12
p. 13
p. 14
p. 16
p. 16
p. 18
p. 19
p. 20
p. 20
p. 20
p. 21
3.
Preventivo di Bilancio 2014
p. 22
4.
Qualità nell’Organizzazione
4.1
4.2
4.3
CERTIFICAZIONE UNI ISO 9001:2008 – IST. ITALIANO DONAZIONE
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
BASE SOCIALE
p. 24
p. 24
p. 25
p. 25
5.
Aree di attività e relativi risultati sociali
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
5.6
5.7
5.8
5.9
5.10
CORSI DI FORMAZIONE INTERNA
CORSI DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
COLLOQUI INFORMATIVI E CORSI FORMAZIONE
ADOZIONI
GESTIONE DELL’ATTESA
INCONTRI POST ADOZIONE
CENTRO DI ASCOLTO
REPORT POST ADOZIONE
PROGETTI REGIONALI
STATO DELL’ARTE PAESI
6.
Cooperazione Internazionale
p. 26
p. 27
p. 27
p. 28
p. 29
p. 29
p. 29
p. 29
p. 30
p. 31
p. 33
6.1
PROGRAMMA DI SOSTEGNO A DISTANZA (SAD)
p. 36
p. 41
7.
Attività di Fund Raising, Comunicazione, Family Card
p. 44
2
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ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
1. INTRODUZIONE
DICHIARAZIONE DEL C.D.N.
Dopo la rinomina degli organi associativi, seguita all’assemblea dell’Aprile 2012, l’anno in chiusura ha
avuto uno svolgimento regolare e costante. L’Ente ha totalmente recuperato, all’esterno, la propria
credibilità e reputazione.
Dobbiamo però sottolineare due fatti importanti che hanno caratterizzato il mondo dell’adozione nel
2013:

la crisi economico sociale

l’assenza di una guida strategica da parte del Governo.
La crisi economica ha fatto sospendere, quando non ha annullato, il progetto di molte famiglie di
adottare minori in stato di abbandono, ovvero di accogliere dei figli tramite l’adozione. Il numero delle
adozioni, in Italia, ha avuto un calo superiore al 20%. Il calo si è però verificato non solo in Italia ma in
tutti i Paesi Europei. Gli Stati Uniti poi, hanno addirittura dimezzato tale dato.
La diminuzione delle coppie che si sono rese disponibili ad adottare bambini ha creato situazioni di
pesante difficoltà agli Enti che debbono ripartire i costi delle loro strutture su minori entrate.
La campagna degli Enti intrapresa per poter ottenere , in sede di emendamenti alla legge di stabilità,
risorse destinate all’aiuto alle famiglie, attraverso un totale recupero fiscale dei costi procedurali
dell’adozione, è stata sostenuta da un numero insufficiente di parlamentari e pertanto non ha prodotto
alcun risultato. Evidentemente non è stato considerato meritevole di attenzione da parte dei nostri
politici.
La crisi economica degli enti ha accentuato la competitività tra di loro trasmettendo un’immagine
“commerciale” per nulla consona alla loro natura e al loro operato.
Il 2013 ha visto la chiusura, non ancora definitiva dati i ricorsi in atto, di un ente di notevoli
dimensioni:’Airone, ma 66 Enti Autorizzati sono troppi, altri Paesi, più popolosi del nostro hanno un
numero notevolmente inferiore di Enti.
Ci sono state alcune “Intese” tra Enti, per accedere ad un numero maggiore di Paesi, ma nessuno intende
fondersi per il timore di perdere la propria identità, la propria libertà di azione e il proprio
individualismo.
CIFA ha sottoscritto un accordo di collaborazione, nell’ambito della cooperazione, con Anpil di Milano,
che auspichiamo possa assumere un’importanza e uno spessore tali da portare ad un coinvolgimento
degli organi direttivi di entrambi le organizzazioni. Sulla base di detto accordo svilupperemo attività in
altri Paesi dedicandosi Cifa all’adozione ed Anpil alla cooperazione con attività complementari e
sussidiarie. Questo accordo ha già portato alla condivisione di una sede in Milano e, nel mese di gennaio
2014, all’apertura di uno sportello informativo a Bitonto (Bari). Le prime informazioni insieme ad altre
attività legate al post adozione verranno gestite dal dr. Michele Augurio, responsabile del settore
adozioni di Anpil.
La crisi, già citata, ha inoltre azzerato i pochi fondi a disposizione presso il Ministero degli Esteri e
presso la stessa Commissione adozioni che non ha presentato alcun bando di sussidiarietà dal 2011. Gli
enti, Cifa compreso, a fatica riescono a mantenere le iniziative ed i progetti in essere, nessuna nuova
campagna, nessun nuovo progetto può essere intrapreso, per mancanza di fondi.
Cifa ha concentrato le sue attività di cooperazione in Cambogia, dove si prevede che le adozioni
possano riprendere nel 2014, ed in Etiopia. La scelta è stata quella di mantenere e concentrare le
iniziative di cooperazione in pochi Paesi di grosse dimensioni.
Durante l’anno sono state testate le reazioni di altri enti, con finalità etiche confrontabili con le nostre, al
fine di valutare fusioni od incorporazioni ma le reazioni tiepide hanno evidenziato il timore degli Enti
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più piccoli di essere fagocitati , mentre gli Enti di maggiori dimensioni, come si è già detto, temono di
perdere la loro identità e la loro liberà. Questi timori hanno di fatto azzerato iniziative in questo senso;
forse non sono ancora maturi i tempi.
Dal 2012, la Presidenza della Cai, affidata ad un Ministro con delega ai problemi della famiglia, è stata
caratterizzata dalla totale assenza di rapporto tra gli Enti ed il Presidente della Commissione stessa. Ad
oggi, dopo la formazione del nuovo Governo, nel febbraio 2013, nessun incontro o confronto è
avvenuto tra gli Enti ed il Ministro, che avrebbe il compito di delineare le linee politico/strategiche
dell’intero settore.
La posizione di Cifa, in questa realtà, che si è contratta del 30%, secondo stime accreditate, è rimasta
saldamente nella posizione di leader e, pur diminuendo il numero di procedure portate a termine
dell’11%, è sempre il primo Ente italiano con una prevalenza del 20% rispetto al secondo (AiBi).
Lo sviluppo delle relazioni internazionali ha portato Cifa a richiedere l’autorizzazione ad operare in
ulteriori Paesi: Haiti, Repubblica democratica del Congo e Moldavia, dove si avvale, nel caso di Haiti e
Congo, di un importante partnership con Anpil, limitatamente alla cooperazione che potrà così
svilupparsi parallelamente alle adozioni che potranno a loro volta avvalersi di struttura logistica di i tutto
rispetto chiamata “Casa Italia” dove le coppie di Cifa potranno ricevere una cura ed una assistenza di
elevata qualità.
Nel 2013, i principali Paesi di provenienza dei minori, sono stati la Repubblica popolare cinese, la
Federazione Russa e l’Etiopia. Restano solidi ma limitati i rapporti con la Bulgaria e con le Filippine, in
contrazione quelli con il Brasile e critici quelli con il Vietnam. Con il Vietnam, dove peraltro e adozioni
di minori in buone condizioni di salute sono contingentate, l’atteggiamento dell’Autorità centrale in
perenne disaccordo con le Provincie, non ci garantisce quella trasparenza e quella tranquillità che
abbiamo in altri Paesi. Sono previste missioni e revisioni organizzative.
A fine anno è partita la prima coppia per il Togo mentre la maggiore delusione è stato il rapporto con il
Kazakhstan dove il numero risibile di procedure non consente di coprire i costi fissi delle strutture nel
Paese nonostante l’alto costo sostenuto dalle coppie che adottano in quello Stato. Questo
contingentamento, che il consolato del Kazakhstan in Italia sta attuando attraverso il numero limitato dei
dossier che transitano presso di loro, non ha riscontro in alcuna norma ma nasce dalla richiesta di più
enti accreditati in nome di una sana competizione, senza monopolio.
Nel corso del 2013 non sono ancora stati risolti i problemi relativi alle nuove configurazioni giuridiche
dell’ente atte a trasformare il Cifa da ente di volontariato ad organizzazione no profit di stampo
europeo; per giungere a questo obiettivo sono stati avviati i necessari controlli e verifiche dagli organi
di vigilanza.
Affrontiamo ora il 2014 con traguardi ambiziosi ma realizzabili, a meno di fatti eclatanti e
imprevedibili, con la certezza della solidità strutturale del Cifa e della determinazione di tutto lo
staff che si spende senza risparmio per mantenere la leadership conquista ormai da parecchi anni.
Gianfranco Arnoletti
Presidente
Torino, 14 Gennaio 2014
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2.
CARATTERISTICHE ISTITUZIONALI ED ORGANIZZATIVE
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2.1
IDENTITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE
2.1.1 CONTATTI
A)
Sede Legale:
TORINO 10126, via Ugo Foscolo n. 3,
Tel. +39 011 43 38 059/433 08 53
Fax + 39 011 43 38 029
Email [email protected]
B)
B.1
Sedi operative:
MIRANO (VE) 30035, via Bastia Fuori n. 4
Tel. +39 041 57 02 779
Fax +39 041 57 27 469
Email [email protected]
B.2
FALCONARA M.MA (AN) 60015, V. Guglielmo Marconi, 102
Tel. +39 071 59 03 000
Fax +39 071 91 66 399
Email [email protected]
B.3
ROMA 00196, Via Giambattista Vico n. 22
Tel. +39 06 44 40 991
Fax +39 06 49 38 27 99
Email [email protected]
C)
Referenti sul territorio:
C.1 MILANO
Email: [email protected]
C.2 REGGIO EMILIA
Email: [email protected]
C.3 FIRENZE
Email: [email protected]
C.4 NAPOLI
Email: [email protected]
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2.1.2 STORIA DELL’ORGANIZZAZIONE
L’Ente C.I.F.A. ONLUS - CENTRO INTERNAZIONALE PER L’INFANZIA E LA FAMIGLIA è
un’Associazione legalmente riconosciuta fondata il 28 aprile 1980, dalla volontà e dall’impegno di
alcune famiglie che avevano concluso un’Adozione Internazionale nei Paesi in via di sviluppo.
L’Ente, apolitico e apartitico, slegato da alcuna confessione religiosa incentra la propria attività sul
diritto dei minori a crescere all’interno di una famiglia, condividerne i sentimenti, avere concrete
possibilità di realizzazione nella società.
Queste finalità vengono perseguite tramite i seguenti impegni sociali:

conoscenza e diffusione dell'istituto dell'adozione con particolare riferimento a quella
internazionale;

espletamento di pratiche di Adozione Internazionale;

studio dei problemi riguardanti gli aspetti giuridici ed umani dell’adozione;

consolidamento dell’amicizia tra le famiglie e le persone che sono favorevoli all’adozione, nel
rispetto delle singole credenze politiche, religiose e culturali incentivando gli incontri per il
proficuo scambio di esperienze.

prevenzione dell'abbandono, tutela dei diritti dei minori e miglioramento delle loro condizioni di
vita nei loro Paesi d’origine, attraverso la promozione e la realizzazione di un’azione diretta di
Cooperazione Internazionale allo Sviluppo ed il supporto ad altri enti impegnati sul campo ad
alleviare le condizioni dell’infanzia disagiata nei Paesi in via di sviluppo.
L’Ente è aperto a chiunque desideri farne parte purché condivida integralmente lo Statuto
Associativo,il Regolamento ed accetti, per quanto possibile, di cooperare volontariamente alla
vita e allo sviluppo delle attività dell’ Associazione.
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2.2
MISSIONE, VALORI, OGGETTO SOCIALE
2.2.1 VISION
Sogniamo un mondo di pace in cui a tutti i bambini e agli adolescenti siano garantiti acqua, cibo, salute,
scuola, gioco, affetto e protezione. Un mondo in cui i bambini e gli adolescenti si sentano amati e
rispettati all’interno di una famiglia e di una comunità, divenendo soggetti attivi della propria crescita
armoniosa.
2.2.2 MISSION
Agiamo per migliorare le condizioni di vita dei bambini e degli adolescenti in situazione di bisogno o in
stato di abbandono, impegnandoci a garantire loro una identità, una famiglia ed una crescita armoniosa e
promuovendo la cultura dei diritti dell’infanzia come sanciti nella convenzione ONU.
2.2.3 PRINCIPI E VALORI
Interesse superiore dei bambini e dei ragazzi
CIFA in tutti i suoi interventi valuta come prioritario l’interesse superiore dei bambini e degli
adolescenti, partendo dall’analisi del contesto locale e con la partecipazione attiva degli stessi,
consentendo loro di esprimere liberamente le proprie opinioni su tutte le questioni che li riguardano.
Non discriminazione
CIFA agisce affinché tutti i bambini e gli adolescenti godano dei propri diritti senza che possano essere
fatte discriminazioni di alcun tipo.
Volontariato
CIFA considera fondamentale l’impegno dei volontari che si adoperano per contribuire al
conseguimento degli obiettivi dell’organizzazione.
Rispetto verso i propri collaboratori e partner
CIFA riconosce nei propri collaboratori, italiani e stranieri, il valore della professionalità, dell’impegno e
del contributo anche in termini di risultati raggiunti.
CIFA si rapporta ai propri partner, italiani e stranieri, garantendone l’autonomia, il pieno
coinvolgimento, la cooperazione e lavorando con loro in un’ottica di interscambio di esperienze,
conoscenze e professionalità.
Trasparenza
CIFA garantisce una gestione trasparente, sia nei confronti dei donatori sia nei confronti dei partner,
riconoscendo la necessità di rendere conto delle proprie attività, tanto sul piano finanziario che su quello
dell’efficacia degli interventi.
Correttezza e Onestà
CIFA assume comportamenti corretti e leali in tutte le attività proprie dell’organizzazione, nel pieno
rispetto dei soggetti coinvolti.
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Pluralismo
CIFA è apartitico, apolitico, non è legato ad alcuna confessione religiosa.
CIFA riconosce a tutti i suoi collaboratori e partner il diritto alla libertà di opinione, politica e
confessionale.
Rispetto della cultura, leggi e regole locali
CIFA opera nel rispetto della cultura locale, favorendo il dialogo interculturale e promuovendo i diritti e
la dignità della persona come previsto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni
Unite.
Solidarietà e cooperazione tra i popoli
CIFA promuove azioni che mettono al centro la persona umana e che sono volte a rafforzare forme di
autosviluppo attraverso una collaborazione alla pari tra le popolazioni del Nord e del Sud del mondo.
Rifiuto della guerra e di ogni forma di violenza
CIFA considera la pace un elemento essenziale per lo sviluppo dei popoli e promuove la cultura della
non violenza.
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2.2.4 OGGETTO SOCIALE
ADOZIONI INTERNAZIONALI
Attraverso lo strumento dell’Adozione Internazionale garantiamo una famiglia a quei bambini cui non è
data la possibilità di crescere in un ambiente familiare adeguato all’interno del proprio Paese di origine.
CIFA, nello spirito del principio di sussidiarietà sancito dalla Convenzione dell’Aja del 1993 sulla
protezione dei minori e sulla Cooperazione in materia di Adozione Internazionale, considera l’Adozione
come la scelta estrema e residuale rispetto ad altre forme di aiuto ai bambini che si trovano in situazioni
difficili di estrema precarietà.
In quest’ottica affianchiamo gli aspiranti genitori adottivi nel processo di accrescimento della
consapevolezza di sé e delle proprie capacità genitoriali nel percorso di Adozione e nell’inserimento del
minore, attraverso l’erogazione dei seguenti servizi:

incontri di prima informazione, dove vengono fornite alle Coppie aspiranti l’Adozione
Internazionale informazioni su: aspetti psicologici dell’adozione internazionale, tempi, costi, procedure
dell'adozione internazionale, metodologie operative e legislazioni relative ai paesi di origine del
bambino;

corsi di formazione, che hanno l’obiettivo di trasmettere alle Coppie partecipanti una conoscenza
approfondita su:
filosofia, struttura e metodologia operativa dell’Ente;
aspetti psicologici, sanitari e giuridici, grazie alla collaborazione di professionisti;
nozioni tecniche su procedure adottive e costi;
esperienza vissuta da famiglie adottive che hanno già concluso l’iter.

gestione dell’iter adottivo, dal momento del Conferimento d’Incarico da parte della Coppia
all’Ente fino alla realizzazione dell’Adozione Internazionale;

gestione dell’attesa, che prevede incontri tematici specifici e sui Paesi in cui opera il CIFA;

monitoraggio post adottivo, che prevede il supporto alla Coppia nell’elaborazione delle relazioni
post adottive richieste dalle Autorità dei Paesi di origine dei bambini.
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO
Attraverso i progetti di Cooperazione internazionale allo Sviluppo a favore dell’infanzia, realizzati con il
pieno coinvolgimento di partner locali, preveniamo l’abbandono dei bambini e promuoviamo i loro
diritti.
Favoriamo il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini e degli adolescenti, il soddisfacimento
dei loro bisogni fondamentali quali acqua, cibo, assistenza sanitaria, istruzione e protezione.
CIFA è impegnato in diversi Paesi del mondo per la realizzazione di progetti di emergenza, progetti di
Cooperazione di medio-lungo termine e programmi di sostegno a distanza. Oggi l’Ente ha progetti in
corso in Paesi dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa. L’obiettivo principale dei progetti è quello di
tutelare e garantire i diritti fondamentali dell’infanzia e dell’adolescenza ; nascono rper rispondere a
precisi bisogni segnalati dai nostri partner, e sono finalizzati a migliorare le condizioni di vita
dell’infanzia nei Paesi d’intervento.
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Lo sviluppo umano è alla base dei nostri interventi di Cooperazione: ogni individuo, e in particolare ogni
bambino, deve poter condurre una vita sana, acquisire competenze, accedere alle risorse e ai servizi
necessari per vivere dignitosamente e poter contribuire allo sviluppo del suo Paese. Le ‘parole-chiave’
presenti in ogni idea progettuale sono: partecipazione attiva della comunità beneficiaria e sostenibilità
dei progetti. CIFA ritiene sia essenziale mantenere vitali nel tempo i benefici delle azioni implementate.
Il S.A.D. (abbreviazione di Sostegno a Distanza) è una particolare forma di intervento di Cooperazione
sviluppato dal nostro Ente. Il S.A.D. è un gesto solidale mediante il quale uno ‘sponsor’ si impegna in
modo libero e continuativo ad accompagnare un bambino che vive una situazione di difficoltà in un
Paese in via di sviluppo nel suo percorso di crescita e sviluppo psico-fisico. Questo intervento
rappresenta un contributo economico stabile che permette ai bambini beneficiari, in condizioni di
necessità, di migliorare le proprie condizioni di vita, rimanere nel proprio Paese e partecipare allo
sviluppo della propria comunità.
PROMOZIONE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
Attraverso le nostre attività di Educazione allo Sviluppo promuoviamo quanto sancito dalla Convenzione
ONU sui diritti dell’infanzia e una cultura della Cooperazione quale strumento per il miglioramento delle
condizioni di vita dei bambini e degli adolescenti.
Attraverso l’attività di promozione della cultura dell’Adozione sosteniamo la difesa dei diritti dei
bambini e degli adolescenti; favoriamo l’accettazione della diversità quale valore di arricchimento per i
futuri genitori e per la comunità accogliente, con particolare attenzione alla scuola.
Educare allo sviluppo significa, quindi, utilizzare un approccio pedagogico per creare una più diffusa
consapevolezza sui diritti dell'uomo e dell'infanzia, sulla valorizzazione delle differenze e sul tema della
cittadinanza globale.
2.2.5 TIPOLOGIA DEI BENEFICIARI
CIFA identifica 3 tipologie di Beneficiari:
A)
Beneficiari intesi come Destinatari, cioè coloro che beneficiano degli interventi di sostegno
offerti dall’Ente (bambini, adolescenti, giovani, madri in difficoltà, nuclei familiari);
B)
Beneficiari intesi come Sostenitori, cioè coloro che sostengono con i propri contributi economici
i progetti di Cooperazione Internazionale allo Sviluppo o il programma di Sostegno a Distanza (SAD);
C)
Beneficiari intesi come Fruitori, cioè le coppie aspiranti l’adozione che, dietro Rimborso Spese
di Gestione e Costi Estero, usufruiscono dei servizi offerti dall’Ente.
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2.2.6 CODICI DI CONDOTTA
EUROCHILD MEMBERS’ CHARTER
La carta dei Soci di Eurochild è il documento che ogni socio del coordinamento sottoscrive e si impegna
a rispettare nell’ambito del lavoro con Eurochild.
Tale carta regola tutti gli aspetti della vita di Eurochild e le modalità con cui ogni socio si interfaccia con
tale rete.
Eurochild è un network internazionale di associazione e di individui che si impegnano a migliorare le
condizioni di vita dell’infanzia in Europa.
I principi ed i valori a cui si ispira l’azione di Eurochild sono contenuti nella Convenzione Onu dei diritti
dell’infanzia.
La carta dei soci di Eurochild non è un documento giuridicamente vincolante, ma fornisce le condizioni
e le specifiche legate all’associarsi a Eurochild, i servizi offerti dalla rete e il contributo che ci si aspetta
da ogni singolo socio alla vita del network.
Tale Carta completa lo Statuto.
Associandosi a Eurochild ogni socio, qualsiasi sia la sua natura tra Full Member o Associate firma
automaticamente tale Carta.
La Carta è stata approvata dall’assemblea annuale di giugno 2009 e viene automaticamente aggiornataed eventualmente emendata- in occasione di ogni assemblea annuale.
Eurochild considera come accettazione tacita di ogni eventuale modifica la partecipazione attiva di ogni
socio alle attività di Eurochild.
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2.2.7 CREDENZIALI
L’Ente, nel corso della sua trentennale attività, ha ottenuto le seguenti credenziali:

Il 16 dicembre 1993 l’Ente è stato iscritto all’Albo Regionale del Piemonte per il Volontariato ai
sensi della Legge quadro sul Volontariato n. 266/91.

Il 30 agosto 1993 l’ Ente è stato iscritto all’Albo Regionale del Veneto per il Volontariato ai
sensi della Legge quadro sul Volontariato n. 266/91.

L’ 8 agosto 1996 l’Ente è stato eretto in Ente Morale con Decreto Ministeriale.

L’ Ente è una O.N.L.U.S. – D.L. 460/1997 – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale.

L’ Ente è Autorizzato a svolgere pratiche relative all’Adozione Internazionale ai sensi della
Legge 476 del 31/12/98.

L’Associazione è stata Autorizzata con competenza sull’intero territorio nazionale: (Legge
4/5/1983 n°184, come modificata dalla Legge 31/12/1998, n° 476).

Nel febbraio 2005 l’Ente è stato riconosciuto O.N.G. (Organizzazione Non Governativa) dal
M.A.E. - Ministero Affari esteri.

Il 16 gennaio 2008 l’Ente è stato riconosciuto dal M.A.E. idoneo ad operare nel campo della
Cooperazione Internazionale per l’ “Informazione ed Educazione allo Sviluppo” ai sensi dell’art. 28
della Legge n. 48/87.

Il 2 dicembre 2009 l’Ente ha ottenuto la certificazione ISO 9001:2008 da parte dell’Ente di
certificazione Bureau Veritas (certificato n. IT232894) per il campo di attività “Adozioni Internazionali e
attività di Cooperazione Internazionale allo Sviluppo” relativamente alla sede legale di Torino e alle sedi
operative di Mirano (VE) e Falconara M.ma (AN). La certificazione è sempre stata riconfermata.

Dal 22 febbraio 2010 CIFA è stato ammesso all’IID (Istituto Italiano Donazione) in qualità di
Socio ordinario, alla luce della trasparenza e della correttezza evidenziata dall’organizzazione.
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2.3 STAKEHOLDERS
Il CIFA, nel delineare i propri stakeholders, fa riferimento alla definizione del termine inglese data dalle
Linee guida per la redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni No Profit elaborata dall’Agenzia
per le Onlus nel 2010:
“tutti i soggetti (interni o esterni) che influenzano e/o sono influenzati dall’organizzazione”.
Dal momento che, però, l’influenza esercitata da uno stakeholder sul nostro operato varia a seconda del
soggetto specifico di riferimento, convenzionalmente CIFA distingue tre diverse tipologie:
1) PER CHI OPERIAMO
In questa categoria vengono elencate le persone che rappresentano il motivo per cui CIFA è nato, la
ragione per la quale lo staff dell’Ente, da più di trent’anni, ogni giorno lavora, con passione e
professionalità, nel superiore interesse del bambino.
TIPOLOGIA STAKEHOLDER
Il bambino nei Paesi a basso reddito
Il bambino in stato di abbandono
Il bambino in Italia
La famiglia in Italia
La famiglia nei Paesi a basso reddito
SOGGETTO
I bambini aiutati dai progetti di Cooperazione
Internazionale e dal programma di Sostegno a
Distanza (S.A.D.)
I bambini aiutati dai progetti di Cooperazione
Internazionale, beneficiari dei percorsi adottivi e
della fase di post adozione
I bambini beneficiari dei percorsi educativi
Le
famiglie
beneficiarie
dell’Adozione,
Internazionale, dei percorsi educativi e titolari
della Family Card
Le famiglie supportate dal programma S.A.D.
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2) CON CHI OPERIAMO
Fanno parte di questa categoria quelle persone, fisiche o giuridiche, senza le quali la nostra azione non
sarebbe possibile o quantomeno non così efficace.
TIPOLOGIA STAKEHOLDER
Staff
Volontari
Referenti Paesi esteri
O.N.G. e associazioni partner
Associazioni di II livello cui Cifa aderisce
Piattaforme
Università
Partner corporate
Enti finanziatori
SOGGETTO
Dipendenti, collaboratori, professionisti
Board e operatori
Adozioni
internazionali
e
Cooperazione
internazionale allo sviluppo
Bahay Tuluyan (Filippine), BICE (Togo), BNCE
(Francia), Child Alert (Filippine), CVM (Italia),
ECPAT (Italia), Ifejant (Perù), IFSO (Etiopia), Il
Sole
(Italia),
RFC
(Cambogia),
Stellit
(Federazione Russa).
COP, COM, AOI
EUROCHILD, Fundamental Rigths Agency,
Piattaforma EAS, Piattaforma MAE
Bologna, Torino
MEL Servizi & Turismo srl, Universal spa,
Quercetti & C. spa, KLAB K.G.O. s.s.d.a.r.l.
Commissione Adozioni Internazionali (C.A.I.),
Regioni
Piemonte-Veneto-Marche,
Tavola
Valdese, Fondazione Zanetti, Sanofi Aventis
3) A CHI RENDIAMO CONTO
In questa accezione vengono considerati i soggetti a cui rendiamo conto, perché vogliamo essere sempre
trasparenti.
TIPOLOGIA STAKEHOLDER
Soci
Tribunali per i minorenni
Autonomie locali e Stato centrale
Autorità estere
Auditor esterni
Enti finanziatori
SOGGETTO
Soci CIFA Onlus
Torino, Venezia, Ancona e Roma
Comuni: Torino, Venezia, Ancona, Roma
Capitale; Regioni: Piemonte, Veneto, Marche,
Lazio; Ministero affari Esteri (M.A.E.); C.A.I.
Paesi in cui vengono espletate procedure adottive
(Brasile, Perù, Colombia, Panama, Bulgaria,
Federazione Russa, Ucraina, Kazakhstan, Etiopia,
Togo, Sri Lanka, Vietnam, Filippine, Cina).
Paesi in cui sono attivi progetti di Cooperazione
Internazionale (Perù, Togo, Etiopia, Cambogia)
BureauVeritas, Istituto Italiano Donazione, Global
Consult s.a.s., K.P.M.G., A.P.C.I.
C.A.I., Regioni Piemonte-Veneto-Marche, Tavola
Valdese, Fondazione Zanetti, Sanofi Aventis
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FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
2.4
ASSETTO ISTITUZIONALE
2.4.1 ORGANO DELIBERATIVO
ASSEMBLEA DEI SOCI
Possono essere Soci tutti coloro che, maggiorenni, ne facciano domanda e che, ai sensi dell’art. 3 dello
Statuto, condividano le finalità dell’Associazione tendente ad uno spirito di solidarietà umana e si
impegnino ad accettare e rispettare il contenuto del presente Statuto, dimostrando un ampio senso di
collaborazione democratica (art. 7 Statuto).
I Soci avranno il diritto di frequentare i locali sociali e di servirsi gratuitamente del materiale di studio e
della documentazione in possesso dell’Associazione.
La qualità di Socio si perde per recesso, dimissioni, morosità od indegnità.
La morosità verrà dichiarata dal Consiglio Direttivo qualora non venga versata la quota annuale dopo
almeno due solleciti scritti.
L’indegnità verrà sancita dal Consiglio dei Probiviri per gravi atti o comportamenti tenuti dagli associati
nei loro rapporti con l’Associazione, con altri associati o con terzi, che abbiano leso l’immagine
dell’Associazione o a seguito di condanne penali per reati infamanti.
La quota associativa sarà stabilita annualmente e comunque non oltre la data fissata per l’Assemblea
ordinaria che dovrà esaminare il bilancio preventivo entro il 31 dicembre di ogni anno.
I Soci nulla debbono, nemmeno a titolo di volontario contributo, per le prestazioni effettuate
dall’Associazione (art. 9 Statuto).
Le assemblee sono ordinarie e straordinarie.
I soci sono convocati in assemblea ordinaria dal Consiglio Direttivo almeno una volta all'anno, mediante
avviso di convocazione contenente l'ordine del giorno inserito sul sito dell'ente www.cifaong.it ed affisso
presso gli Uffici della sede legale dell'Ente, nonché pubblicato su uno o più quotidiani a diffusione
nazionale, nonché - ove l'indirizzo di posta elettronica sia comunicato dall'Associato - inviato a mezzo
posta elettronica con conferma di ricezione, almeno quindici giorni prima di quello fissato per
l'assemblea.
L'Assemblea deve essere convocata quando sia richiesto con regolare domanda firmata da almeno un
decimo dei soci a norma dell'art. 20 del C.C.
L'Assemblea può essere convocata anche in un luogo diverso dalla sede sociale. (art. 18 Statuto).
L’Assemblea ordinaria delibera sul conto consuntivo e sul bilancio preventivo, sugli indirizzi generali
dell’Associazione, sulla nomina dei componenti il Consiglio Direttivo, il Collegio dei Revisori dei Conti,
il Collegio dei Probiviri e su quant’altro alla stessa demandato per Legge o per Statuto.
L’Assemblea straordinaria è convocata ogni qualvolta il Consiglio Direttivo lo ritenga opportuno in
relazione all’importanza delle decisioni da adottare, nonché per deliberare sulle modificazioni dello
Statuto e sull’eventuale scioglimento dell’Associazione.
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Per le convocazioni valgono le stesse modalità previste per l’Assemblea ordinaria (art. 19 Statuto).
Hanno diritto ad intervenire alle Assemblee tutti i Soci in regola con il pagamento della quota annuale; a
ciascun socio spetta un solo voto.
L’Assemblea ordinaria delibera validamente in prima convocazione con l’intervento della metà dei Soci
e la maggioranza dei voti.
In seconda convocazione, da tenersi almeno un giorno dopo di quello fissato per la prima, delibera a
maggioranza assoluta dei voti, qualunque sia il numero dei presenti.
L’Assemblea straordinaria delibera validamente in prima convocazione con la maggioranza di almeno
due terzi dei Soci, purché sia presente almeno il cinquanta per cento dei Soci.
In seconda convocazione, con la maggioranza dei due terzi dei soci presenti qualunque sia il loro numero
(art. 20 Statuto).
I Soci possono farsi rappresentare da altri Soci. Ciascun Socio non può essere delegato a rappresentare
più di altri due Soci. Le deleghe devono essere conferite per iscritto (art. 21 Statuto).
L’Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo e, in caso di sua assenza o di
impedimento, dal Vice Presidente.
L’Assemblea nomina un Segretario e, se lo ritiene opportuno, due scrutatori.
Spetta al Presidente dell’Assemblea constatare la regolarità delle deleghe ed in genere il diritto di
intervenire all’Assemblea.
Delle riunioni d’Assemblea si redige processo verbale firmato dal Presidente e dal Segretario (art. 22
Statuto).
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2.4.2 ORGANO DI GOVERNO
C.D.N. – CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE (mandato Aprile 2012- Aprile 2015)
PRESIDENTE – G. Arnoletti
VICE PRESIDENTE – M. Bacci
TESORIERE – S. Giannini
CONSIGLIERE –M.P. Maurino
CONSIGLIERE – M. Scarpati
L’ Associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo composto da 5 membri eletti dai Soci per la
durata di un triennio. I Componenti del Consiglio sono rieleggibili (art. 11 Statuto).
Il Consiglio Direttivo è composto da un Presidente, un Vice Presidente, un Tesoriere e due Consiglieri.
Nessun compenso è dovuto ai componenti il Consiglio Direttivo, che prestano la loro opera
gratuitamente salvo il rimborso delle spese, documentate, sostenute.
La carica di Presidente dell'Associazione viene attribuita dall'Assemblea dei soci; le altre cariche del
sodalizio vengono attribuite in seno al Consiglio Direttivo.
Il Presidente, il Vicepresidente ed i componenti del Consiglio Direttivo, tutti coloro i quali hanno la
delega per operare nel settore delle adozioni internazionali, devono possedere i requisiti di
professionalità ed esperienza certificata e documentabile ai sensi della normativa vigenti (art. 12
Statuto).
Il Consiglio Direttivo si riunisce tutte le volte che il Presidente lo ritenga necessario o quando ne sia fatta
richiesta da almeno due dei componenti e, comunque, almeno una volta ogni tre mesi (art. 13 Statuto).
Al Consiglio Direttivo è demandata la formazione del bilancio consuntivo e preventivo nonché la
determinazione delle quote associative annuali.
Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza della maggioranza effettiva dei componenti il
Consiglio Direttivo ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti, in caso di parità prevale il voto
del Presidente (art. 14 Statuto).
Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente e, in sua assenza od impedimento dal Vicepresidente,
che per fatto stesso di presiedere il Consiglio Direttivo certifica l’assenza e giustifica l’impedimento del
Presidente (art. 15 Statuto).
Il Consiglio Direttivo è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria
dell’Associazione, senza limitazioni che non siano quelle previste dal presente Statuto e dalla Legge (art.
16 Statuto)
Il Presidente del Consiglio Direttivo rappresenta legalmente l’Associazione nei confronti dei terzi ed in
giudizio, cura l’esecuzione delle delibere dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.
Nei casi di urgenza può esercitare i poteri del Consiglio Direttivo salvo ratifica da parte di questo alla
prima riunione. In caso di sua assenza di questi i poteri spettano al Vicepresidente (art. 17 Statuto).
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FAMIGLIA
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2.4.3 ORGANI DI CONTROLLO
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI INTERNI (mandato Aprile 2012- Aprile 2015)



S. Donà
E. Furlan
M. Husse
Il controllo contabile dell’Associazione è affidato a tre Revisori dei Conti nominati dall’Assemblea, tra
gli associati, per un triennio, rieleggibili. La carica è completamente gratuita. E’ prevista la nomina di
due membri supplenti (art. 23 Statuto).
Ogni membro eletto del Collegio dei Revisori dei Conti ha sottoscritto una specifica dichiarazione in cui
viene attestata l’assenza dell’incompatibilità tra ruolo di Revisore dei Conti ruolo di Consigliere del
C.D.N. e/o di componente del Comitato di Direzione (C.D.D.). Oltre a ciò tale documento evidenzia
anche l’assenza delle ipotesi di incompatibilità di cui al primo comma, lett a) e b) dell’articolo 2399 del
Codice Civile.
REVISORE DEI CONTI ESTERNO
CIFA ha conferito incarico al ragioniere P. Briziobello.
Tale attività di revisione contabile è sotto la responsabilità di un professionista iscritto all’Albo dei
Revisori contabili, come disciplinato dal D.lgs. n. 88 del 1992.
COLLEGIO DEI PROBIVIRI (mandato Aprile 2012- Aprile 2015)



P. Bazzoffi
V.M. Liprandi
V. Provenzale
Supplenti:
 P. Strocchio
 L. Quarchioni
Tutte le eventuali controversie tra iscritti e tra questi e l’Associazione o i suoi organi, saranno sottoposte
alla competenza del Collegio dei Probiviri, composto da tre membri effettivi, che durano in carica un
triennio, che sono rieleggibili e la cui carica è gratuita.
E’ prevista la nomina di due supplenti. Essi giudicheranno “ex bono et aequo” senza formalità di
procedure, quali amichevoli compositori. Se della controversia è parte un probiviro, egli sarà sostituito
da un supplente (art. 26 Statuto).
19
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FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
2.5
RETI
2.5.1 RETI INTERNAZIONALI
EUROCHILD
Eurochild è una rete che raccoglie 135 organizzazioni da 35 Paesi europei, impegnate in attività insieme
e a favore dei bambini. La sua missione è promuovere i diritti ed il benessere del bambino in Europa
influenzando le politiche a livello europeo e nazionale, aiutando ad elaborare nuove buone pratiche e
conoscenza, promuovendo la partecipazione dei bambini e dei giovani. Eurochild lavora applicando i
principi espressi nella Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo (UNCRC),
focalizzandosi in particolare sulla lotta contro la povertà infantile e l’esclusione sociale dei bambini e
degli adolescenti.
La forza di questa rete sta nel fornire una serie di servizi ai suoi associati, grazie allo scambio di buone
prassi da realtà più strutturate e provenienti da Paesi che hanno una forte cultura dei diritti dell’infanzia a
realtà provenienti da Paesi di recente adesione all’Unione Europea, tradizionalmente meno attenti a
questi temi.
CIFA è diventato membro associato di EUROCHILD nel 2010.
Cifa è stata coinvolta nei lavori di preparazione e di organizzazione dell’Annual Conference che si è
tenuta a Milano lo scorso novembre 2013, ha partecipato all’organizzazione delle Giornate parallele che
si sono realizzate i due giorni precedenti all’Annual Conference durante le quali un gruppo di ragazzi ha
incontrato il Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza.
FUNDAMENTAL RIGHTS PLATFORM – F.R.A.
CIFA fa parte dal 2010 della Piattaforma per i Diritti Fondamentali, luogo dedicato al dialogo e alla
cooperazione con la società civile per la realizzazione degli obiettivi concernenti la promozione dei
Diritti Fondamentali, creato dall’Agenzia Europea dei diritti Fondamentali.
Il CIFA è stato inoltre invitato dalla F.R.A. in qualità di esperto del settore a partecipare alla conferenza
“Ensuring Justice and Protection for all Children” nel dicembre 2010.
CIFA partecipa ai lavori del F.R.A. a partire dal 2010.
2.5.2 RETI NAZIONALI
PER I DIRITTI ALL’INFANZIA E ALL’ADOLESCENZA - PIDIDA
Il PIDIDA è un libero tavolo di confronto e coordinamento aperto a tutte le Associazioni, ONG, e in
generale le realtà del Terzo Settore che operano per la promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza in Italia e nel mondo.
CIFA fa parte del tavolo di lavoro sulla Partecipazione, del gruppo di lavoro sulla Sessione Speciale (c.d.
“Gruppo UNGASS”) e del gruppo di lavoro sull’approfondimento della Convenzione.
CIFA partecipa ai lavori del PIDIPA a partire dal 2010.
Nell’ambito di Pidida Cifa è attiva nel progetto Partecipare, Infinito, Presente e, attraverso una serie di
azioni condivise con altre associazioni, sta portando avanti la costituzione di Pidida Piemonte
PIATTAFORMA NAZIONALE EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO – E.A.S.
La Piattaforma E.A.S. riunisce oltre 30 operatori di educazione allo sviluppo di diverse ONG italiane ed
è una delle Piattaforme più attive e dinamiche dell’Associazione Italiana delle ONG.
Nasce “ufficialmente” nel 1999 quando, dopo una serie di riunioni ed incontri episodici, decide di
strutturarsi in modo più stabile e di cercare di dare impulso ad attività comuni.
20
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La prima attività comune, a cui CIFA ha recentemente collaborato, è un seminario di confronto e autoformazione, organizzato annualmente, che oramai si ripete periodicamente da 5 anni. Altra attività
comune di rilievo è un’attività di analisi e progettazione sui temi della comunicazione, che, tra l’altro,
porta alla produzione di uno spot sulle Organizzazioni non governative e a diverse iniziative di
sensibilizzazione e attività di confronto e scambio di idee sul territorio nazionale.
CIFA partecipa ai lavori della Piattaforma E.A.S. a partire dal 2010.
GLOBAL CAMPAIGN FOR EDUCATION – G.C.E.
G.C.E. nasce nel 2002 come un movimento composto da associazioni della società civile, educatori,
insegnanti, ONG e sindacati capaci di mobilitare idee e risorse, e fare pressione sulla comunità
internazionale e sui governi affinché si impegnino per il raggiungimento degli obiettivi dell'EFA.
Nel 2008, un gruppo di Organizzazioni Non Governative che aderiscono alla campagna a livello
internazionale hanno lanciato la coalizione italiana, composta tra gli altri da Action Aid, Mani Tese,
Save the Children, etc…
CIFA è entrato a far parte della G.C.E. Italia nel 2011. Ad Ottobre 2013 Cifa ha realizzato la Campagna
per la Giornata Mondiale dell’Insegnante.
2.5.3 RETI LOCALI
CONSORZIO ONG PIEMONTESI – C.O.P.
Il C.O.P. è un'associazione che riunisce le principali organizzazioni operative sul territorio piemontese
che si occupano prioritariamente di cooperazione internazionale e di educazione alla cittadinanza
mondiale.
Nato nel 1997, ad oggi conta 25 organizzazioni, operative in oltre 90 Paesi grazie al lavoro di circa 100
collaboratori, 1.000 volontari in Piemonte e 70 impegnati all'estero. A fianco di collaboratori locali e
centinaia di associazioni ed enti partner, stanno lavorando grazie ai fondi raccolti in Italia e in Europa da
migliaia di privati cittadini ed enti di ogni tipo, permettendo di realizzare al momento attuale circa 260
progetti.
CIFA ha partecipato al C.O.P. a partire dal 2009; è diventato socio del Consorzio nel 2010.
COORDINAMENTO ORGANIZZAZIONI MARCHIGIANE – C.O.M.
C.O.M. è una rete regionale di associazioni e organizzazioni non governative aventi tra le loro finalità
quelle della cooperazione, della solidarietà internazionale, dell’educazione allo sviluppo e delle
migrazioni con particolare riferimento al co-sviluppo.
Il coordinamento intende offrire dei servizi sia ai consociati sia agli esterni, come: formazione interna
sulla progettazione e la gestione dei progetti; formazione esterna per la sensibilizzazione e
coinvolgimento dei giovani; banca dati comune per la gestione del personale e dei volontari;
progettazione condivisa; programmazione di eventi ed attività volte alla visibilità di ogni associazione;
un’educazione allo sviluppo coordinata e capillare; monitoraggio continuo dei bandi per il finanziamento
di progetti di cooperazione allo sviluppo.
CIFA partecipa ai lavori del C.O.M. a partire dal 2010.
21
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3.
PREVENTIVO DI BILANCIO 2014
ENTRATE
ADOZIONE
TOTALE
ENTRATE
Entrate adozione
€
1.600.475,00
Entrate nazionale
€
392.395,00
Entrate altre
€
678.750,00
TOTALE ENTRATE
€
2.671.620,00
USCITE
ADOZIONE
TOTALE
CIFA
GESTIONE SEDE - UTENZE
€
246.349,00
GESTIONE SEDE - SERVIZI
€
46.640,00
GESTIONE SEDI - LOGISTICA
€
45.875,00
GESTIONE SEDI - VARIE
€
5.205,00
GESTIONE SEDI - RAPPRESENTANZA
€
56.950,00
GESTIONE SEDI - HARD. & SOFTW.
€
27.791,00
COSTI PERSONALE DIP. E/O ALTRO
€
944.560,00
COSTO PROFESSIONISTI VARI
€
181.450,00
COSTO PROFESSIONISTI C/ADOZIONE
€
229.200,00
COSTO GESTIONE ESTERO
€
277.200,00
22
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COSTI
PAESI
LEGALIZZAZIONI-ASSIC.-VARIE
€
150.000,00
COSTI GESTIONE PRE-POST ADOZIONE
€
23.000,00
COSTI GESTIONE PROGETTI VARI REGIONE
€
3.300,00
COSTI SAD TRASFERIMENTO
€
122.400,00
COSTI PROGETTI COOPERAZIONE
€
171.800,00
ONERI FINANZIARI
€
11.650,00
COSTI EVENTI VARI
€
87.500,00
IMPOSTE E TASSE
€
10.750,00
GESTIONE AMMINISTRATIVA
€
30.000,00
TOTALE USCITE
€
2.671.620,00
23
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4.
QUALITA’ NELL’ORGANIZZAZIONE
4.1
CERTIFICAZIONE UNI ISO 9001:2008
L’Ente di Certificazione internazionale Bureau Veritas ha confermato nel 2013 la certificazione UNI
ISO 9001:2008 nei confronti di CIFA, relativamente alle attività di Adozione Internazionale e di
Cooperazione Internazionale allo Sviluppo svolte nelle sedi di Torino, Mirano e Falconara M.ma.
Gli audits di verifica condotti da Bureau Veritas hanno rilevato la piena e soddisfacente conformità
dell’assetto organizzativo dell’Ente rispetto agli standards internazionali della norma UNI ISO
9001:2008, evidenziando come “il sistema di gestione per la qualità risulti completo e adatto alla realtà
dell’Ente”.
A parere degli esaminatori risulta evidente la crescita del nostro sistema di qualità interno, nato come un
Sistema artigianale senza apporti consulenziali, ma sviluppatosi nel tempo per rispondere meglio ai
requisiti della Norma.
Questo riconoscimento rappresenta per CIFA un importante traguardo perché premia gli sforzi che sono
stati profusi in questi anni per dotare l’Associazione di una struttura moderna e adeguata alla complessità
ed alla delicatezza delle attività svolte.
ADESIONE ALL’ISTITUTO ITALIANO DONAZIONE
A seguito dell’audit di verifica condotto dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) nel corso del 2013,
CIFA è stato valutato in linea con i requisiti prescritti dalla Carta della Donazione, primo codice italiano
di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi del Non Profit.
L’esito dell’audit di verifica conferma i comportamenti di eccellenza di CIFA nei confronti dei donatori
e dei beneficiari delle attività di sussidiarietà e di Cooperazione Internazionale allo sviluppo.
24
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4.2
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
ORGANIGRAMMA STATUTARIO
VOLONTARI
ASSEMBLEA DEI SOCI
CONSIGLIO DIRETTIVO
NAZIONALE
PRESIDENTE – G. Arnoletti
VICE PRESIDENTE – M. Bacci
TESORIERE – S. Giannini
CONSIGLIERE – M.P. Maurino
CONSIGLIERE – M. Scarpati
REVISORI DEI CONTI
S. Donà
E. Furlan
M. Husse
PROBIVIRI
P. Bazzoffi
V.M. Liprandi
V. Provenzale
P.Strocchio
L. Quarchioni
4.3
BASE SOCIALE
TOT. Soci ordinari
N° Soci aventi diritto di voto nell’anno 2012
N° Soci non aventi diritto di voto nell’anno 2012
N° Soci che prestano attività continuativa di volontariato
3.667
353
3.314
20
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5.
AREE DI ATTIVITA’ E RELATIVI RISULTATI SOCIALI
26
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5.1
CORSI DI FORMAZIONE INTERNA
Per il secondo anno consecutivo CIFA ha utilizzato i fondi destinati alla formazione interna
previsti da Fondimpresa. Sempre all’interno della collaborazione con Poliedra, ormai consolidata
da qualche anno, sono stati organizzati diversi corsi su i seguenti temi, indirizzati al personale della
Sede centrale di Torino:
- Risoluzione pacifica dei conflitti (20 ore): il corso è stato pensato prevalentemente per il
personale della segreteria tecnica adozioni, ed era volto a migliorare il servizio fornito alle coppie,
soprattutto durante i momenti più critici della procedura adottiva.
- Comunicazione nel mondo del no-profit (10 ore): il corso è stato indirizzato prevalentemente agli
uffici di comunicazione, raccolta fondi e family card, ed è stato declinato come un confronto tra
CIFA e un’altra importante realtà del no-profit, Amnesty International Sezione Italiana, sulle
tecniche più efficaci per promuovere la propria Mission.
- Educazione ai diritti umani: il corso è ancora in preparazione e verrà svolto nei primi mesi del
2014, e sarà indirizzato, potenzialmente a tutto lo staff di Torino.
- Lingue straniere: sono stati attivati corsi di base e potenziamento di inglese e spagnolo, dedicati
al personale che per ragioni lavorative necessita di conoscere queste lingue.
Per il 2015 sono in programma nuovi corsi dedicati alla sicurezza e all’informatica.
5.2
CORSI DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
Nel 2013 sono stati attivati 30 incontri di informazione e sensibilizzazione nell’ambito della
programmazione definita dai Protocolli Regionali del Veneto- Emilia Romagna – Friuli - Toscana
e in collaborazione con i Servizi Sociali della Regione Piemonte, con la presenza di circa 330
coppie.
27
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5.3
COLLOQUI INFORMATIVI
Nel 2013 sono stati attivati un totale di 1051 colloqui informativi individuali con la partecipazione
complessiva di 1044 coppie.
CORSI DI FORMAZIONE CIFA
Riguardo ai Corsi di formazione veri e propri, il totale è stato invece pari a, con una partecipazione
di coppie.
SEDE
CORSI-WE
PARTECIPANTI
TORINO
9
97
VENEZIA
9
72
ANCONA
5
36
ROMA
8
63
Il lavoro si è svolto utilizzando diversi strumenti operativi: interventi in plenaria, lavori in piccoli e
grandi gruppi, simulazione di abbinamenti, coppie appoggio, affiancamento medico.
Le maggiori criticità emerse durante i corsi hanno riguardato la gestione del rischio sanitario e la
disponibilità ad accettare bambini più grandi, problematiche amplificate talvolta dalla mancata
preparazione da parte dei servizi territoriali.
Si sono inoltre esplorate varie tematiche relative allo sviluppo del bambino nei diversi contesti
deprivanti e quindi le necessità riparative che il minore porta con sé.
Nella parte pedagogica il tema delle regole, ossia come gestire la genitorialità sin dai primi tempi e
l’importanza di dare priorità ad alcune dimensioni e tralasciarne altre, è risultato di grande aiuto
per le coppie, che hanno potuto trasferire i pensieri in azioni concrete anche grazie la
preparazione” della valigia” per il viaggio dell’adozione.
Altro tema delicato è stato quello dell’inserimento a scuola; si sono date indicazioni concrete e
spendibili, da momento che la questione è oggi maggiormente al centro dell’attenzione formativa
CIFA a causa dell’età media dei minori in adozione.
Da ultimo, particolare attenzione è stata data ai corsi seconde adozioni.
Le tematiche hanno riguardato la motivazione che spinge la coppia ad affrontare nuovamente il
percorso e poi l’inserimento di un altro figlio adottivo; il mutamento familiare con l’arrivo del
secondo figlio e l’affratellamento.
E’ importante sottolineare come questo accompagnamento sia stato visto da alcune coppie come
un momento di ulteriore riflessione e, in alcuni casi, di verifica della stessa volontà di continuare il
percorso adottivo.
28
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5.4
ADOZIONI
Secondo i dati pubblicati a Gennaio 2014 dalla CAI, nel corso del 2013 la Commissione ha
rilasciato l’autorizzazione all’ingresso in Italia per 2.825 bambini provenienti da 56 Paesi, adottati
da 2.291 famiglie residenti in Italia. Rispetto al 2012, si evidenzia dunque un calo pari al 9,1% per
quanto riguarda il numero di minori adottati, al 7,2% per quanto riguarda le coppie adottive. La
flessione registrata nel 2013 risulta minore a quella dell’anno precedente (-22,8% nel 2012) ed è
dovuta principalmente al rallentamento delle attività constatato in Colombia. Il CIFA, che nel 2012
era riuscito non solo a non venire toccato dalla crisi ma anche a migliorare il proprio risultato
rispetto al 2011, quest’anno registra una contenuta riduzione di poco inferiore al 13 %,
mantenendo comunque inalterata la propria posizione di leadership tra gli Enti autorizzati.
5.5
GESTIONE DELL’ATTESA
Sono stati attivati 12 corsi attesa sui seguenti Paesi: Russia, Filippine, Cina, Bulgaria, Etiopia,
Perù.
L’obiettivo di tali giornate è stato quello di fornire alle coppie un aggiornamento sulle procedure,
trasmettere un contributo di tipo socio-culturale, presentare i nostri progetti di Cooperazione
Internazionale nel Paese e favorire l’immedesimazione con le esperienze di altre famiglie adottive.
Gli incontri sono stati molto positivi, e sembra abbiano risposto adeguatamente alle reali necessità
delle coppie di sentirsi accompagnante nel percorso adottivo ed entrare maggiormente in contatto
con la realtà del Paese di provenienza del bambino che andranno ad accogliere.
Il lavoro si è svolto utilizzando diversi strumenti operativi: interventi in plenaria, coppie appoggio,
video e mediatori culturali.
5.6
INCONTRI POSTADOZIONE
Per l’anno 2013 gli incontri proposti sono stati i seguenti:
da coppia a genitori;
ABC della genitorialità;
compiti per casa: le fatiche dei bambini tra scuola e famiglia;
la ricerca dell'identità nell'adolescente adottato;
la crescita affettiva e lo sviluppo sessuale: un dialogo senza tabù;
ruoli genitoriali e ruoli parentali: la famiglia allargata come risorsa (sono stati invitati gli zii
e i nonni dei bambini);
la Torre di Babele. Incontro o scontro tra culture d’origine e cultura italiana.
Narrare la storia adottiva: parole difficili
Gli incontri post-adottivi sono stati condotti dai professionisti CIFA, psicologhe, psicopedagogiste
e educatori.
5.7
CENTRO DI ASCOLTO
La possibilità di potersi riferire ad un Centro di ascolto è risultata importante e rassicurante per le
famiglie. Nel 2013 molte sono state le richieste d’intervento: la maggior parte di queste ha
richiesto un incontro diretto e personale, mentre alcune di queste hanno trovato soddisfazione
grazie ad una consulenza telefonica.
29
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Le richieste giunte sono state di diverso tipo e specifiche a seconda dei diversi momenti che la
coppia si è trovata a vivere.
Un elemento di grande significato è stato quello di collaborare in equipe con altri operatori che
privatamente seguivano i bambini in aree specifiche (logopedisti, psicomotricisti), al fine di creare
una rete di supporto il più funzionale possibile.
Altro servizio che è risultato molto richiesto dalle famiglie è stata la consulenza psicologica
prestata ai figli adolescenti in crisi evolutiva.
Numerosi sono stati i contatti via Skype con le famiglie all’estero nelle prime settimane di
convivenza con i loro bambini, in particolare in quei Paesi dove la permanenza è più lunga e le
dinamiche da gestire possono rivelarsi più complesse.
Da ultimo, il CIFA ha risposto positivamente alle sempre maggiori richieste provenienti dalle
famiglie per organizzare interventi nelle classi, e direttamente con gli insegnanti, dei bambini
adottati, per agevolare il loro inserimento in Italia.
5.8
REPORT POST ADOZIONE
Dal 01/01/2013 al 31/12/2013 il CIFA ha gestito un totale di 2.418 relazioni (rispetto alle 1.893 del
2012) con un incremento di quasi il 22%.
PAESE
BRASILE
ETIOPIA
PERU’
CINA
RUSSIA
BULGARIA
COLOMBIA
FILIPPINE
VIETNAM
CAMBOGIA
SRI LANKA
UCRAINA
KAZAKHSTAN
TOTALE
N° REPORT
93
275
60
514
745
62
24
29
45
366
49
108
48
2.418
Il servizio di post adozione (report adottivi) è garantito da equipe di psicologhe e assistenti sociali,
da personale che si occupa della gestione della segreteria post adozione, nonché dell’allestimento
delle relazioni post adottive.
Si desidera mettere in risalto che il lavoro del post adozione non prevede unicamente la semplice
produzione di un report scritto, ma implica una complessità maggiore di cui si deve tener conto
nell’ottica di un lavoro proficuo, utile alla famiglia adottiva e volto a garantire un servizio di
qualità.
30
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FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
5.9
PROGETTI REGIONALI
REGIONE VENETO
In conformità con quanto previsto dalla Dgr. n. 1098 del 28 del 28 giugno 2013 finalizzata alla
promozione, sviluppo e consolidamento di interventi a sostegno della genitorialità adottiva e del
minore adottato, gli interventi delle progettualità, condivise con i Servizi territoriali, hanno visto la
continuazione delle azioni programmate del 2012 e il loro consolidamento nell’anno 2013.
Le azioni sono state articolate seguendo le fasi del processo adottivo stesso:
1. l’informazione, la formazione ed il sostegno, aperto alle coppie che hanno dato disponibilità
all’adozione e sono nella fase dell’attesa (fase dell’attesa);
2. l’attuazione di attività dedicate alle famiglie adottive (fase del post adozione);
3. gli interventi di integrazione nell’ambiente scolastico, rivolti all’inserimento di singoli minori,
ma anche interventi rivolti alla totalità dell’ambiente scolastico, quali ad esempio, interventi
di sensibilizzazione e formazione per docenti (fase del post adozione);
Sono stati pubblicati due opuscoli per definire le buone prassi e proposte operative per
l’inserimento scolastico dei bambini adottati (PARLARE DI ADOZIONE A SCUOLA e
APPRENDERE DALL’ADOZIONE)
REGIONE EMILIA ROMAGNA
FORMAZIONE:E’ proseguita l’attività di supervisione per operatori delle équipe adozione ed enti
autorizzati con la dott.ssa Cecilia Edelstein, se disponibile a proseguire il percorso di supervisione,
viene riportato l'interesse espresso dalla dott.ssa Martelli, responsabile neuropsichiatria Bologna,
di individuare momenti comuni di confronto su alcune situazioni particolarmente
SCUOLA:Formazione adozione e scuola: è stata effettuato un formativo per i neo assunti
dell'Ufficio Scolastico Regionale.
E’ stato organizzato un Convegno (OGGI TEMA-L’adozione: essere con, essere per il benessere
scolastico degli studenti) promosso dalla Provincia di Bologna in collaborazione con la Regione
Emilia Romagna con l’obiettivo di presentare il contenuto del protocollo recentemente siglato da
MIUR e da C.A.R.E. (coordinamento associazioni familiari in rete) valutarne le sue implicazioni
operative e raccordarlo con il lavoro svolto in questi anni sul tema di adozione e scuola nei diversi
territori e più in generale su quanto fatto sui temi della promozione dei diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza a del benessere scolastico sul territorio regionale.
Partecipazione al tavolo di lavoro per la stesura del Protocollo scuola nella Provincia di Forlì in
collaborazione con i Servizi Sociali di zona
TRIBUNALE PER I MINORENNI:Si è svolto un incontro di confronto con il Presidente del
Tribunale per i Minorenni al fine di favorire la reciproca conoscenza e scambio delle esperienze e
delle difficoltà connesse allo relazioni fra i diversi attori Servizi-Enti-famiglie.
REGIONE TOSCANA
L’organizzazione di attività di sensibilizzazione coppie sono svolte a livello di aree vaste,
comprendenti più zone socio-sanitarie coordinate dai quattro comuni capofila di Firenze, Prato,
Pisa e Siena. Negli stessi territori l’Ente ha svolto attività di formazione per i Servizi Sociali
relativamente ai nuovi scenari dell’adozione internazionale ( special needs –età sempre più elevata
dei bambini)
31
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FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
L’Ente ha partecipato al tavolo di lavoro per la stesura delle linee guida per il sostegno della fase
attesa e post adozione che vedranno azioni integrate di accompagnamento per le coppie fra
servizi territoriali e enti autorizzati.
Diversi Professionisti sono stati chiamati in qualità di relatori presso L’Istituto degli Innocenti
nell’ambito dei percorsi formativi programmati dall’istituto stesso.
REGIONE LAZIO
E’ stato programmato un ciclo di formazione per gli operatori dei Servizi sulle quattro macroaree
con l’obiettivo di fornire aggiornamenti sulle procedure dei vari paesi, riflettere sulle condizioni
dei bambini con particolare focus ai minori inseriti nelle special needs.
Inoltre l’Ente ha partecipato ai corsi di sensibilizzazione” BAMBINI NEL MONDO” XI edizione
REGIONE PIEMONTE
La Regione Piemonte organizza corsi strutturati su due giornate, a cadenza almeno mensile, tenuti
quest'anno da due enti in copresenza. Nella prima giornata vengono affrontate questioni tecniche
procedurali, mentre la seconda affronta tematiche psicologiche. Quest'anno gli appuntamenti che
hanno coinvolto il Cifa sono stati tre: due tenuti dal Servizio di psicologia ed uno dalla Segreteria
Tecnica.
PROGETTO SPERIMENTALE-CIFA
La propria autobiografia come avvicinamento alla storia del bambino adottato.
Dottor Leonardo Luzzatto Dottoressa e Paola Re.
Gruppi autobiografici con genitori in attesa dell’incontro con il bambino.
Nell’adozione, uno dei più frequenti passaggi critici riferiti dai neo-genitori adottivi è
rappresentato dal confronto con la storia passata del bambino. Quella che si è svolta quando ancora
non era avvenuto l’incontro tra lui e loro, momento dal quale ha inizio il percorso per diventare
effettivamente genitori e figlio.
Si ritiene che un’esperienza riguardante la rivisitazione della propria storia personale nei suoi
molteplici aspetti, trasferendosi alla situazione vissuta insieme al bambino, possa rendere i genitori
adottivi più pronti all’incontro con le problematiche della sua storia e con le sue reazioni personali
Nel corso del 2013 è stato portato a termine il primo ciclo d’incontri con le coppie in attesa presso
la sede CIFA di Mirano; in novembre è iniziato il secondo presso la sede CIFA di Roma.
I risultati fino ad ora dimostrano come tale sperimentazione abbia trovato condivisione e
soddisfazione fra le coppie .
I risultati della sperimentazione verranno successivamente pubblicati.
32
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FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
5.10
STATO DELL’ARTE PAESI
Attività 2013 - Adozioni
Paesi
Coppie
Minori
CINA
88
89
BRASILE
10
18
RUSSIA
82
98
UCRAINA
5
5
PERU’
PERU’
5
6
COLOMBIA
5
8
BULGARIA
14
15
CAMBOGIA
-
-
SRI LANKA
-
-
KAZAKHSTAN
2
2
ETIOPIA
35
39
VIETNAM
5
5
FILIPPINE
5
6
Coppie
Minori
Adottati
256
291
COMPLESSIVAMENTE
Attività 2013 - Altri dati
ANNO
2013
COPPIE IN LISTA DI ATTESA al 31/12/2013
502
INCARICHI ASSUNTI nel 2013
304
INCARICHI REVOCATI e RIMESSI nel 2013
73
TEMPO MEDIO DI ATTESA in mesi (incarico/chiusura)
20
ETA’
ETA’ MEDIA MINORI ADOTTATI in anni,mesi (arrivo)
4,9
ANNO
2012
COPPIE IN LISTA DI ATTESA al 31/12/2012
537
INCARICHI ASSUNTI nel 2012
319
INCARICHI REVOCATI e RIMESSI NEL 2012
46
TEMPO MEDIO DI ATTESA in mesi (incarico/chiusura)
20
ETA’
ETA’ MEDIA MINORI ADOTTATI IN anni,mesi (arrivo)
4,11
33
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FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
NUOVE STRADE
Nel 2013 si è proseguito il lavoro iniziato l’anno precedente di approfondimento della conoscenza
dei Paesi della Repubblica d’Haiti, Repubblica Democratica del Congo e Repubblica di Moldavia.
Sono state effettuate due missioni conoscitive ad Haiti e Repubblica Democratica del Congo e si
sono approfonditi i rapporti con ANPIL, nostra associazione partner in entrambe le realtà. A
settembre sono state presentate le domande di autorizzazione ad operare presso la CAI e si è in
attesa di riscontro.
In Bolivia, si è continuato il lavoro con l’Autorità Centrale per ottenere l’accreditamento.
Negli ultimi mesi dell’anno si è cominciato a lavorare anche sulla possibile richiesta di
autorizzazione per Sudafrica e Polonia.
L’obiettivo del settore Sviluppo Strade è quello che mettere le competenze di CIFA al servizio dei
minori del maggior numero di Paesi possibile, pur nell’attenzione necessaria ad aprire in contesti si
curi e conosciuti dall’Ente e soprattutto ottimali per le coppie italiane.
BRASILE
Il lavoro con il Brasile è proseguito nel 2013 come da lunga tradizione, seppur con una non
irrilevante contrazione rispetto al 2012. Sono state completate 10 adozioni e 18 bambini brasiliani
sono arrivati in Italia.
BULGARIA
Per la Bulgaria il 2013 è stato un buon anno. 15 minori sono arrivati dal Paese est europeo grazie a
14 adozioni concluse.
CAMBOGIA
Attualmente il Paese è ancora chiuso dopo la ratifica della Convenzione dell’Aja, si è in attesa di
riottenere l’accredito come tutti gli altri Enti. Insieme con gli altri Enti Accreditati si sta lavorando
con la CAI per ottenere informazioni e tempistiche della riapertura. Ultime notizie danno il Paese
in apertura per i primi mesi del 2014.
COLOMBIA
Il 2013 continua ad essere un anno critico per la Colombia. Le conseguenze della sentenza T844
della Corte Suprema, continuano ad incrementare i tempi di attesa in quanto per poter dichiarare
adottabile i bambini è necessaria la verifica fino al sesto grado di parentela. Questo rende il
processo lungo ed allunga ulteriormente una procedura adottiva già molto articolata.
A giugno del 2013 la Colombia ha stabilito l’impossibilità di presentare domande di adozione nella
fascia 0-6 (decisione già da tempo intrapresa dall’ente) per i prossimi due anni visti i tempi di
attesa di oltre 5 anni.
Molte coppie sono state invitate a cambiare paese, altre ad ampliare la disponibilità di età, ma la
lista d’attesa anche per le fasce d’età più elevate continua ad aumentare.
Il CIFA, non avendo il Paese tra i suoi prioritari, è riuscito tuttavia a mantenere sostanzialmente
inalterato il numero di procedure concluse. Se nel 2012 si sono completate 6 procedure con
l’arrivo di 9 bambini., l’anno appena concluso ha visto la fine di 5 percorsi adottivi e l’arrivo in
Italia di 8 bambini.
Tuttora continuiamo ad adottare solo tramite abbinamenti formalizzati dal Bienestar Familiar
(ICBF).
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FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
CINA
Nel 2013 sono state concluse 88 adozioni, con l’arrivo di 89 bambini in Italia.
Il numero di adozioni nel Paese ha subito un’importante riduzione rispetto al risultato (comunque
eccezionale) delle 124 adozioni registrate nel 2012. 88 adozioni sono comunque in linea con gli
anni precedenti, ed si segnala la prosecuzione di ottimi rapporti con il CCCWA. Il CIFA ha infatti
coordinato, insieme agli altri Enti italiani accreditati nel Paese e la CAI, un corso di formazione di
tre settimane a 12 dirigenti del Autorità centrale cinese e di alcuni Orfanotrofi del Paese, nel mese
di Ottobre.
ETIOPIA
Nel 2013 sono state chiuse 35 procedure di adozione per un totale di 39 minori adottati.
Il rinnovo dell’accredito nel Paese è avvenuto regolarmente per altri tre anni.
FILIPPINE
I rapporti con l’Autorità Centrale ICAB continuano ad essere di reciproca collaborazione. Nell’
anno 2013 abbiamo concluso n. 5 adozioni (di cui una da lista speciale). Attualmente abbiamo in
gestione n. 18 pratiche, di cui 4 con abbinamento ( di cui una da lista speciale) . Nel corso del
2013 l'ICAB ci ha dato la possibilità di depositare solo 6 nuove pratiche. Siamo in attesa di
conoscere il numero dei nuovi dossier che potremo depositare nel 2014.
KAZAKHSTAN
A seguito della ratifica della Convenzione dell’Aja il CIFA è stato accreditato a giugno del 2012,
l’accreditamento è stato rinnovato per un altro anno a partire da giugno del 2013.
Nel 2013 sono state concluse le prime due procedure, e formalizzate 4 proposte di abbinamento,
nello specifico 3 bambini in età prescolare (4 anni) ed uno in età scolare 7 anni.
La procedura prevede 3 viaggi, un primo viaggio della durata di 30 giorni, un secondo viaggio per
l’udienza di circa una settimana e l’ultimo viaggio di una settimana, tuttavia si segnala che sino ad
ora le coppie hanno effettuato solo due viaggi in quanto l’udienza è stata fissata già al termine del
primo viaggio.
Un elemento di criticità è legato alla difficoltà di fornire indicazioni precise circa i tempi di
deposito dei documenti presso il Ministero dell’Istruzione, infatti dopo la legalizzazione presso il
Consolato (che pur non essendo più formalmente richiesta secondo quanto previsto dal nuovo
regolamento attuativo, risulta di fatto ancora necessaria ai fini del deposito) i documenti vengono
inviati presso la Rappresentanza dell’Ente in attesa di ricevere indicazione da parte del Ministero
circa il deposito.
Si sottolinea il permanere di costi procedurali elevati, che rendono il Kazakhstan uno dei paesi più
dispendiosi e delle difficoltà di relazioni con il Consolato Kazako.
PERÙ
Il Perù sta vivendo, come gli altri Paesi nella stessa Regione, un periodo di forte contrazione delle
adozioni internazionali. Solo 5 procedure sono state completate nel 2013, con 6 minori arrivati in
Italia.
35
C.I.F.A. ONLUS - CENTRO INTERNAZIONALE PER L’INFANZIA E LA
FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
RUSSIA
Seguendo attentamente i repentini cambiamenti delle leggi russe in materia di adozione
internazionale, tra cui quello relativo alle relazioni postadottive. CIFA ha informato, formato e
gestito le coppie rispetto alla loro attesa e al loro post adozione.
82 Adozioni con 98 minori.
SRI LANKA
Lo Sri Lanka è attualmente chiuso di fatto.
UCRAINA
Nel corso del 2013 le pratiche concluse sono state 5 per un totale di 5 minori adottati. I minori non
hanno mai meno di 5 anni, e vengono abbinati, unico caso tra i Paesi del CIFA, direttamente in
loco con la coppia presente.
VIETNAM
Come per il Kazakhstan, il 2012 è stato l’anno della riapertura dopo la ratifica della Convenzione
dell’Aja, nel 2012 l’autorità vietnamita ha consentito a 5 coppie di essere depositate nelle province
e sono state portate a termine 2 procedure adottive .
Nel 2013 solo 3 coppie sono state accettate per il successivo deposito in provincia e le adozioni
portate a termine sono state 5.
Le maggiori criticità che si evidenziano sul paese sono la difficoltà di comprendere quali siano le
problematiche sanitarie rientranti nelle liste speciali e quali siano invece le problematiche che
rientrano nella lista normale (es. epatite B). Inoltre i tempi di attesa sono difficilmente
quantificabili, pur assestandosi intorno ai 3 anni circa di attesa.
6.
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
CAMBOGIA
Titolo Progetto: “Via del Campo!”
Programma di sviluppo integrato per l’infanzia nelle città di Neak Loeung e Sihanoukville –
Cambogia.
Ente Finanziatore: Tavola Valdese, Fondazione Bianconeri +fondi propri
Stato di avanzamento: in corso
Obiettivo generale: contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei minori in condizione
di vulnerabilità nella Provincia di Prey Veng e Preah Sihanouk in Cambogia.
Il progetto interviene nelle zone periferiche delle città di Neak Loeung (cittadina situata nella
subregione del Mekong) e di Sihanoukville (situata nella Cambogia meridionale ed affacciata sul
golfo del Siam).
36
C.I.F.A. ONLUS - CENTRO INTERNAZIONALE PER L’INFANZIA E LA
FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
L’obiettivo generale è quello di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini e
delle bambine in particolare stato di bisogno nelle province di Prey Veng e Preah Sihanouk
attraverso il contenimento del fenomeno dei “Bambini di strada” presso Neak Loeung e
Sihanoukville.
Il programma affonda le sue radici in due progetti realizzati da CIFA nelle medesime aree di
intervento, che coinvolgono bambini in particolare stato di bisogno. I progetti hanno rilevato ottimi
risultati per quanto riguarda il miglioramento delle condizioni di salute generale dei 135 bambini
accolti presso i Centri diurni di Neak Loeung e Sihanoukville, nonché un netto miglioramento del
loro sviluppo psico-cognitivo.
Attualmente i beneficiari sono 215.
Il progetto persegue i propri obiettivi attraverso diversi strumenti e metodologie quali un
programma di sostegno scolastico, l’organizzazione di corsi di educazione informale di
preparazione e di sostegno alla scuola, l’attuazione di laboratori culturali e ricreativi, l’attuazione
di un programma medico e di sostegno alimentare per i bambini beneficiari e supporto alimentare
alle loro famiglie.
TOGO
Titolo Progetto: “Un tesoro di bambini”. Programma per la promozione dei diritti dell'infanzia a
Lomè e Avoutokpa.
Ente Finanziatore: Fondazione Zanetti + Fondi Propri
Stato di avanzamento: in corso
Il Progetto, iniziato nel 2011 ed eseguito in collaborazione con il partner locale BICE Togo, ha
l’obiettivo di migliorare le condizioni generali e le prospettive di vita dei bambini figli delle donne
portefaix (facchini), dei bambini vittime di violenza e di abuso nella zona rurale di Avoutokpa e
nella capitale Lomé; nello specifico, i beneficiari diretti sono 400 bambini con meno di 6 anni figli
delle donne e delle ragazze portefaix a Lomé e tra le donne che svolgono attività agricola ad
Avoutokpa.
Attraverso questo intervento si offre alle donne portefaix un luogo sicuro per i propri figli durante
l’orario di lavoro e al contempo si tende a sostenere le donne nelle loro attività commerciali
affinché possano aumentare il loro reddito, quindi garantire una condizione economica più solida
ai propri figli auspicando ad una vita sana e dignitosa.
Cifa in collaborazione con l’Università, attraverso il bando Uni.coo, ha recentemente partecipato
all’elaborazione di una ricerca svolta dal ricercatore Guido Nicolàs Zingari dal titolo Les pratiques
culturelles vaudous au sud du Togo. L’experiènce religieuse des enfants, des adolescents et des
jeunes en raltion au droit de l’enfant.
37
C.I.F.A. ONLUS - CENTRO INTERNAZIONALE PER L’INFANZIA E LA
FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
ETIOPIA
Titolo Progetto: “Sostegno ai bambini sieropositivi, malati di AIDS e orfani - un approccio
olistico per migliorare le loro condizioni di vita ad Addis Abeba e nella zona di Gondar” –
CIFACVMET
Ente Finanziatore: Regione Marche
Stato di avanzamento: in corso
L’intervento, nonché obiettivo generale del progetto, sostiene il miglioramento delle condizioni di
vita dei bambini e delle bambine in Etiopia, in particolar modo mira a ridurre l’impatto socio
economico dell’HIV/AIDS sui bambini e le bambine di due quartieri in Addis Abeba e in 7
quartieri in St. Gondar Zone, nella Regione di Amhara.
I beneficiari del progetto sono bambini e bambine affetti da HIV/AIDS – 102 bambini, bambini
orfani a causa dell’HIV/AIDS – 435 bambini, famiglie dei bambini e delle bambine i cui membri
sono HIV positivi – 102, famiglie affidatarie di bambini orfani a causa dell’HIV – 147 famiglie,
membri delle comunità direttamente coinvolti (1.000 abitanti della comunità, 1.524 membri dei
comitati). Indirettamente, il progetto punta a coinvolgere potenzialmente 10.000 persone.
Titolo Progetto: “Tutte a scuola”
Ente Finanziatore: Commissione per la adozioni internazionali + fondi propri
Stato di avanzamento: in corso
Il progetto ha la finalità di garantire un reale accesso all’istruzione alle bambine e alle ragazze che
vivono nella Woreda di Ambassel e nella capitale Addis Abeba. Beneficiari del progetto sono circa
300 ragazze insieme alle loro famiglie e 50 insegnanti delle scuole frequentate dalle ragazze, e le
comunità locali. Nella zona rurale di Ambassel si sta ristrutturando la scuola locale e si fornisce
materiale scolastico (libri, quaderni, uniformi) alle studentesse che hanno difficoltà economiche
per acquistare il materiale.
E’ stata inoltre istituita una residenza per le ragazze provenienti dalle campagne, impossibilitate a
viaggiare quotidianamente per raggiungere la scuola.
Ad Addis Abeba, il progetto tutela le ragazze provenienti da contesti sociali molto problematici e
talvolta già ospitate in foster homes (case famiglia), sostenendole nel loro percorso di studi e,
parallelamente, strutturando percorsi di riabilitazione per coloro che sono state vittime di abusi e
violenze.
Ad Ambassel e nella capitale si organizzano inoltre corsi di formazione per insegnanti e per le
famiglie delle studentesse.
Attualmente è in corso una collaborazione con il Master di Teatro Sociale e di Comunità che
prevede percorsi extra scolastici di empowerment femminile utilizzando strumenti artistici e
attivando un metodo partecipativo, al fine di accrescere il valore della consapevolezza di sé.
38
C.I.F.A. ONLUS - CENTRO INTERNAZIONALE PER L’INFANZIA E LA
FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
EDUCAZIONE AI DIRITTI IN ITALIA
Titolo Progetto: “Comunic_eas la comunicazione per lo sviluppo: verso un sistema regionale
di informazione per lo sviluppo”
Ente Finanziatore: Unione Europea
Il progetto, iniziato ad aprile 2010, è realizzato dall’ufficio Cooperazione allo sviluppo della
Regione Marche in partenariato con 11associazioni, tra cui organizzazioni non governative ed
associazioni locali, e tra queste CIFA Onlus. Obiettivo del progetto è quello di contribuire a
migliorare la comunicazione nel settore dell’Educazione allo Sviluppo. Le attività principali
consistono nella creazione di una rete di comunicazione regionale attraverso un portale internet
regionale e la creazione di una rete di referenti del settore comunicazione EaS, nonchè la creazione
di un sistema permanente di comunicazione attraverso l’acquisizione di esperienze nazionali,
europee ed internazionali sulla comunicazione EaS.
CIFA si è occupata di tutte le attività di promozione e diffusione dei diritti dell'infanzia previste
dal progetto, in particolare dell’elaborazione, la sperimentazione e la validazione di un kit didattico
per insegnanti sui diritti dell’infanzia.
Chiuso Inizio 2013
Titolo Progetto: Diari di Viaggio
Ente Finanziatore: Unione Europea + Ministero dell’interno
L’obiettivo generale del progetto è di contribuire al rafforzamento dei processi di dialogo
interculturale in ambito scolastico, favorendo il processo di crescita personale e di integrazione
sociale dei giovani stranieri tra i 6 e i 18 anni delle Province di Torino, Asti, Biella, Cuneo, Novara
e Vercelli. Gli obiettivi specifici, che favoriscono in modo coerente e coordinato il raggiungimento
dell’obiettivo generale, sono tre: il primo è quello di facilitare, a partire dal tema del viaggio e
delle migrazioni, la comprensione da parte dei giovani studenti di 54 istituti scolastici nelle
suddette Province (Istituti Comprensivi e Direzioni Didattiche, Scuole Medie Statali, Licei e altri
Istituti superiori) dei fenomeni migratori e degli aspetti legati all’interculturalità che emergono
grazie alla presenza nella società, e quindi anche nelle scuole, di giovani rappresentanti di
comunità straniere; il secondo è di rafforzare, consolidare e integrare, in collaborazione con il
corpo insegnanti, i percorsi di educazione interculturale in atto con elementi di educazione alla
cittadinanza mondiale (Global Learning, o Global Citizenship Education così come viene definita
dall’Unione Europea) nelle scuole aderenti; il terzo è di contribuire alla costruzione di reti di attori
territoriali che operano nel settore del protagonismo giovanile e a favore della diffusione di una
cultura di cittadinanza attiva, di solidarietà e di accoglienza nei confronti dei soggetti e delle
comunità straniere.
Chiuso a Giugno 2013
39
C.I.F.A. ONLUS - CENTRO INTERNAZIONALE PER L’INFANZIA E LA
FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
Titolo Progetto: Cittadinanza Cre-attiva
Ente Finanziatore: Regione Marche
Progetto in partenariato con le seguenti ONG:
CVM – Comunità Volontari per il Mondo (capofila), A.V.M. - C.S.V, Arci, C.E.S.T.A.S., Cospe,
ISCOS Marche, L’Africa Chiama, Marche Solidali.
L’ Obiettivo generale del progetto è promuovere fra le giovani generazioni la cultura della legalità
nell’accezione di convivenza civile.
Il progetto intende rispondere alla necessità di promuovere un nuovo concetto di cittadinanza, una
nuova idea di essere e vivere su questo mondo in grado di favorire una convivenza rispettosa e
consapevole del prossimo. L’istituzione scolastica, come ambito educativo e didattico privilegiato
si pone come luogo primario per iniziare questo processo, grazie all’opportunità di coinvolgere
direttamente le generazioni protagoniste del nostro futuro. Il progetto intende proporre all’ultimo
biennio delle scuole secondarie di secondo grado della Regione Marche un percorso didattico
idoneo ad orientare alla conoscenza dei principali strumenti giuridici di cui la comunità
internazionale si è dotata per il riconoscimento dei diritti e doveri di cittadinanza fondamentali.
Titolo Progetto: REDDSO Régions pour l’Education au Développement Durable et Solidaire
Ente Finanziatore : Comunità Europea
Progetto in partenariato con : Regione Rhône-Alpes (capofila), Regione Piemonte, del Consorzio
delle Ong Piemontesi e di RESACOOP, Regione Catalogna (Spagna), Federazione delle Ong
Catalane e della Regione Malopolska (Polonia).
Il progetto vuole favorire il processo partecipativo tra le regioni partners, promuovere e
sensibilizzare azioni delle politiche pubbliche volte all’educazione allo sviluppo sostenibile e alla
solidarietà internazionale nei sistemi educativi per incrementare una formazione di una
cittadinanza mondiale. Le tematiche principali su cui il progetto è declinato sono: Acqua, rifiuti,
alimentazione, energie rinnovabili. Le principali attività del progetto verranno realizzate
prevalentemente in ambito scolastico, attraverso laboratori con studenti e momenti formativi per
insegnanti.
Titolo Progetto: COMMUNIQUER EN RÉSEAU POUR LE DÉVELOPPEMENT
Comunicare in rete per lo sviluppo
Ente Finanziatore: Comunità Europea
Progetto
in partenariato
con FEDERACIÓ CATALANA D'ONG PER
AL
DESENVOLUPAMENT (capofila) e con COP e RESACOOP
Il progetto mira a costruire una rete internazionale tra il mondo della cooperazione internazionale,
il sistema dell’informazione e le Università nell’ambito delle loro attività accademiche volte a
formare i futuri giornalisti.
Il progetto permetterà la realizzazione in Piemonte, così come in Spagna e in Francia, di una serie
di seminari e atelier internazionali, corsi di formazione rivolti al personale di Ong ed Enti Locali
che si occupano di comunicazione e di cooperazione, corsi di formazione e/o aggiornamento per
giornalisti, moduli formativi o seminari da proporre all’interno dei percorsi universitari, due studi,
da realizzarsi a livello regionale, uno su come i media affrontano le tematiche legate alla
40
C.I.F.A. ONLUS - CENTRO INTERNAZIONALE PER L’INFANZIA E LA
FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
cooperazione internazionale e uno sull’impatto e sulle modalità di comunicazione delle Ong e
un’azione che permetterà la realizzazione di reportage in Paesi dove le Ong piemontesi, catalane e
rhonalpine operano, con l’istituzione di un Premio internazionale ad hoc da assegnare a fine
progetto in occasione di un Forum finale nel 2015.
6.1
PROGRAMMA DI SOSTEGNO A DISTANZA (SAD)
CAMBOGIA
Il programma di sostegno a distanza in Cambogia è attivo nella capitale Phnom Penh, nella città di
Battambang, al confine con la Thailandia, e nelle cittadine di Neak Loeung e Sihanoukville.
Beneficiari del programma, a Phnom Penh, sono bambini che vivono in condizioni di precarietà
socio-economica nell’immensa periferia della città, bambini particolarmente vulnerabili ed esposti
al rischio di abbandono e sfruttamento economico; molti di essi sono orfani di uno o entrambi i
genitori. I bambini di Battambang vivono nel centro “Bambini d’Asia” costruito da ASPECA
(Association de Sponsorization Enfants de Cambodge) e composto da 28 case-famiglia in cui
vivono gruppi di 10 bambini seguiti da una tutrice.
Nelle cittadine di Neak Loeung e Sihanoukville i beneficiari frequentano i centri diurni sostenuti
dai progetti di cooperazione. In questo caso il progetto di cooperazione allo sviluppo e il
programma di sostegno a distanza agiscono in modo integrato, il primo opera a livello
comunitario, il secondo prende in considerazione i bisogni specifici di ciascun bambino. Partner:
Respect For Children. SAD attivi: 306.
FILIPPINE
Il programma di sostegno a distanza in Filippine è rivolto ai bambini dei quartieri poveri del
distretto di Toril nella città di Davao, capoluogo dell’isola di Mindanao ove la metà della
popolazione (60.000 persone) ha meno di 17 anni.
Il programma interviene in favore dei casi più gravi di precarietà socio-economica, soddisfacendo i
bisogni primari e garantendo i diritti fondamentali dei bambini, attraverso l’istruzione scolastica,
un’assistenza medica regolare e l’avvio di corsi di formazione professionale per facilitare
l’inserimento nel mondo del lavoro degli adolescenti.. Partner: Child Alert e Congregazione Suore
Francescane del Sacro Cuore Il programma è in via di conclusione. SAD attivi: 14
INDIA
Il programma di sostegno a distanza in India è rivolto ai bambini ospitati presso gli Istituti delle
Suore Missionarie di Sant’Aloisio e a quelli seguiti da Padre Joseph Komaravalli appartenente alla
congregazione “LOVE & SERVE CHARITABLE TRUST”. Tutti i minori beneficiari vivono
nell’Andhra Pradesh, una delle regioni più povere dell’India. Sono bambini figli di genitori
gravemente malati o appartenenti alle classi sociali più disagiate del sistema delle caste indiano.
Attraverso tale programma i bambini frequentano la scuola, consumano pasti regolari e sono
periodicamente sottoposti a controlli sanitari. SAD attivi: 128
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FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
INDONESIA
Il programma di sostegno a distanza in Indonesia è stato attivato sull’isola di Nias dopo che CIFA
Onlus ha concluso un progetto di ricostruzione di una scuola distrutta dallo tsunami. Beneficiari
sono bambini appartenenti a famiglie povere costrette a vivere in baraccopoli, famiglie sfollate,
ospitate nei campi profughi. I genitori dei bambini inseriti nel programma di sostegno a distanza
non hanno un lavoro fisso e guadagnano in media 20.000 rupie al giorno (poco più di 1 €). Il
sostegno a distanza è volto a combattere la dispersione scolastica e a garantire un’infanzia serena e
dignitosa basata su alcuni diritti fondamentali: cibo, scuola, salute e gioco. Il programma è in via di
conclusione. Partner: PKPA. SAD attivi: 6
SRI LANKA
Il programma di sostegno a distanza in Sri Lanka è stato attivato all’indomani dello tsunami; i
beneficiari vivono a Tangalle e nei villaggi limitrofi, nella parte meridionale dell’isola. Si tratta di
minori rimasti orfani o appartenenti a famiglie indigenti. Attraverso il sostegno a distanza si
garantiscono loro i diritti fondamentali quali istruzione, salute, sano sviluppo psico-fisico e gioco.
SAD attivi: 41
ETIOPIA
In Etiopia CIFA è presente sia con il programma di sostegno a distanza tradizionale che con la
modalità progetto. Nel primo caso i beneficiari sono bambini che vivono ad Addis Abeba in
situazione di grande vulnerabilità socio-economica: il programma offre supporto alimentare,
sanitario ed economico ai beneficiari ed alle loro famiglie. Partner: IFSO. SAD attivi: 40.
Inoltre sono attivi due programmi di sostegno a distanza integrati ai progetti di cooperazione in
corso: il primo rivolto ai bambini affetti da HIV/AIDS che vivono nella capitale Addis Abeba, e
precisamente nelle kebele di Yeka e Gulele, spesso orfani di uno o entrambi i genitori e che vivono
in famiglie allargate con redditi bassissimi. Il sostegno a distanza ha tre obiettivi principali:
garantire la sopravvivenza del bambino e del suo nucleo familiare e l’assistenza sanitaria;
promuovere la frequenza regolare della scuola; favorire lo sviluppo emotivo dei beneficiari
attraverso un centro di ascolto operativo sia a livello individuale che di gruppo. SAD attivi: 71.
Anche in questo caso il progetto di cooperazione allo sviluppo e il programma di sostegno a
distanza agiscono parallelamente.
Il secondo è rivolto ai bambini e alle bambine di Wuchale, situata nel distretto amministrativo di
Ambassel della Regione Amhara, ed è particolarmente focalizzato sul diritto all’istruzione. SAD
attivi: 24.
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FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
TOGO
Il programma di sostegno a distanza in Togo è attivo dalla seconda metà del 2012 ed è strettamente
legato al progetto di cooperazione “Un tesoro di bambini” attivo dal luglio 2011 a favore delle
donne Portefaix di Lomé e Avoutokpa e dei loro figli.
Il progetto permetterà di ospitare i figli delle Portefaix e delle donne che lavorano nei campi presso
due centri per l’infanzia, sollevando così le madri dalla responsabilità di doverli accudire durante il
giorno e fornendo loro pasti caldi e assistenza sanitaria.
Nei centri si provvederà inoltre ad una formazione pre-scolare per i bambini di 5 anni o più,
favorendo il loro inserimento nella scuola primaria.
Particolare attenzione sarà inoltre dedicata alle attività pedagogiche per i bambini di età inferiore ai
5 anni. Partner: Bice Togo. SAD attivi: 3
PERÚ
Il programma di sostegno a distanza in Perù è rivolto ai bambini lavoratori di 3 scuole situate a
Lima, Juliaca e Jaén.
Spesso sono bambini che vivono in condizioni precarie e per i quali spesso la scuola rappresenta
l’unico luogo sicuro e di accoglienza. Inoltre i bambini lavoratori, con una predilezione per
l’apprendimento empirico (scarsamente presente all’interno dei piani formativi tradizionali), sono
soggetti a maggior rischio di dispersione scolastica.
Il programma di sostegno a distanza, originariamente integrato al progetto di cooperazione
conclusosi nel dicembre 2012, ha l’obiettivo di garantire il soddisfacimento dei bisogni di base ai
bambini anche fuori dall’ambiente scolastico e di sostenere indirettamente le loro famiglie.
Partner: IFEJANT. SAD attivi: 41
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FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
7.
ATTIVITA’ DI FUND RAISING E DI COMUNICAZIONE
La Comunicazione – Gli strumenti, le opportunità.
4CHILDREN
Il periodico 4Children è stato prodotto in numero unico a ridosso della scadenza della Assemblea
dei soci in primavera.
Per contenere i costi e favorire la dematerializzazione, abbiamo fatto ricorso alla produzione di
newsletter elettronica periodica inviata al nostro database che dispone di circa 8.000 contatti.
SITO WEB
Abbiamo utilizzato in maniera molto più intensa il sito internet www.cifaong.it rinnovato in toto
lo scorso anno. Risponde a logiche 2.0 con viralità aumentata, anche nel tentativo di sovrintendere
le notizie più importanti provenienti dal mondo Cifa e dal mondo del terzo settore.
Il sito ha subito alcune modifiche strutturali nel corso dell’anno; fra le principali l’inserimento in
home page del calendario di tutte le attività delle sedi, in maniera tale da creare una più uniforme
diffusione di ogni evento legato all’ente, e la modifica delle sezioni di home page, così da rendere
più organica e visibilmente accattivante la proposta di news dalle varie sezioni dell’ente.
SOCIAL NETWORKING
E’ stato compiuto uno sforzo notevole per mantenere il posizionamento di Cifa sui principali social
network (in particolare Facebook) ad un livello di eccellenza, data l’importanza che rivestono in
qualsiasi strategia web odierna e dato il grande afflusso di visitatori e simpatizzanti che ottengono
informazioni sulle attività del Cifa unicamente da questi circuiti, piuttosto che dal sito web
istituzionale. E’ stato necessario creare una pagina fan di Cifa Onlus, in quanto il normale profilo
facebook ha raggiunto il numero massimo di amici consentiti, oltre 5 mila (incremento di oltre il
45%). Il social network Cifa è da un lato vetrina delle principali attività in cantiere, ma è anche
luogo di dibattito e scambio di opinioni sui principali temi legati al mondo dell’infanzia a 360
gradi. E’ stato inoltre creato un nuovo profilo facebook gestito dal primo dei gruppi territoriali,
formati da volontari Cifa in varie regioni.
Nella rete sono partite varie campagne distinte:
- SAD
– Tutte a Scuola!, progetto di cooperazione internazionale, raccolta fondi specifica su progetto
- 5X1000.
- SMS solidale
- Emergenza Filippine
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FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
CIFA SUI MEDIA E NEGLI EVENTI
-
Cifa nella figura del Presidente Arnoletti e di vari operatori dell’ente sono stati ospiti di
varie trasmissioni televisive e radiofoniche, nazionali e locali
-
Nella settimana dal 10 al 17 novembre, durante la quale Cifa ha beneficiato del sms
solidale, lo spot istituzionale è stato trasmesso dalle principali emittenti televisive
nazionali, mentre la Rai Tv ha trasmesso sulle proprie emittenti la campagna di
sensibilizzazione legata al progetto Tutte a Scuola!
-
Cifa in qualità di partner del festival Tulipani di seta nera è stato presente al festival del
cinema di Venezia, occasione nella quale ha potuto rendere noto alla stampa e al pubblico
la propria mission.
-
Cifa ha partecipato ad alcuni grandi eventi a Roma (Presso Golf Day for Cifa al Golf club
Fioranello, Correndo per l’adozione alle Terme di Caracalla, e Family Day al parco
Magicland di Valmontone), mentre a Torino ha avviato la partnership con la Fondazione
Cuori Bianconeri , ha organizzato aperitivi per promuovere il SAD (sostegni a distanza) sui
tram storici della città, ha organizzato una asta di foto d’artista, ed ha organizzato le
giornate legate alla Maratona di Torino.
Cifa è stato promotore dei festeggiamenti per il capodanno cinese a Torino, ed è stato partner del
Teatro Ragazzi e Giovani, importante realtà piemontese di teatro per l’infanzia.
Da ultimo, ha ideato l’Enkutatash, il Capodanno Etiope, e ne ha curato la realizzazione insieme
con la Comunità Etiope torinese.
CAMPAGNE
Per le campagne periodiche di raccolta fondi (raccolta fiscale 5X1000, SAD, Natale e Pasqua)
sono stati realizzati leaflet, manifesti, ADV vario, schede tecniche, brochures.
La campagna sms ha goduto della copertura mediatica citata in precedenza.
La creazione dei GTC (gruppi territoriali Cifa), composti da volontari, avrà lo scopo di veicolare
campagne decise dagli uffici di fundraising e di veicolare il messaggio dell’ente in varie situazioni
sul territorio nazionale.
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ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
I TREND IN OSSERVAZIONE IN CIFA
Sono in aumento i piccoli donor con donazioni liberali e su progetto. In aumento la raccolta fiscale
del 5X1000 e le azioni one shot. La campagna di Natale 2013 ha avuto risultati estremamente
positivi.
I rapporti con le aziende sono in aumento e così pure la raccolta finalizzata ai progetti di
partnership.
In questi ultimi mesi dell’anno si sta concludendo l’iter per la costruzione di un nuovo database
donatori che avrà lo scopo di agevolare la gestione degli stessi, aumentando notevolmente le forme
di interazione e la promozione.
Al contempo sta prendendo avvio un nuovo sito internet, chiamato dona.cifaong.it , che sfruttando
le potenzialità della rete, dovrebbe diventare strumento per convogliare le donazioni liberali sui
progetti di Cifa.
Sono stati pensati nuovi prodotti per il merchandising e nuove proposte per le bomboniere e i
regali solidali.
E’ stata ideata una lista regali solidale (come alternativa alla classica lista nozze) che ha portato un
buon numero di donazioni per l’Ente.
Avviata campagna SAD di recupero sostegni persi negli anni.
Organizzati due open day a Torino con sede aperta e visitabile.
Realizzata un’asta benefica mettendo in vendita fotografie dei progetti di cooperazione dell’ente.
Campagna 5 per mille svolta con contatto diretto di numerosi commercialisti siti in varie regioni.
Revenue sharing su vari spettacoli teatrali e musicali.
Da ultimo, si evidenzia un trend positivo sulle donazioni in memoria.
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C.I.F.A. ONLUS - CENTRO INTERNAZIONALE PER L’INFANZIA E LA
FAMIGLIA
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
La family card: la risposta del CIFA al Welfare che non c’è.
Tel. 011 6502215
Fax. 011 655884
[email protected]
www.cifaong.it
Il progetto CIFA for FAMILIES ha avuto inizio nel Gennaio 2013 .
La fase di start up è stata piuttosto lenta soprattutto a seguito delle difficoltà di accesso tramite il
sito web.
Abbiamo sottoposto ai partecipanti alle attività un questionario relativo alla qualità che ci ha
permesso di elaborare i primi risultati dai quali si evince la difficoltà ad accedere tramite sito
web,ed anche la grande soddisfazione per il lavoro proposto.
I contenuti dei seminari, incontri e laboratori sono stati tutti uniformati nei contenuti, al fine di
avere un’offerta formativa omogenea sul territorio.( Torino,Venezia,Milano,Firenze,Roma).
Sono stati trattati temi legati all’adolescenza,alle regole e compiti a casa,sono stati organizzate
attività formative legate all’attesa, gruppi di nonni che insieme hanno parlato del significato di
essere genitore adottivo.
Abbiamo anche cercato di dare una risposta alle problematiche emerse dalle
famiglie che hanno adottato in Etiopia che riportavano come bisogno la gestione delle origini.
Alcuni incontri erano gratuiti altri richiedevano un modesto contributo.
Sono stati attivati due gruppi di mutuo aiuto che si sono rivelati di enorme importanza per le
famiglie.
Sono stati presi contatti con i servizi sul territorio di Genova, e auspichiamo di poter iniziare le
attività nel 2014.
Interessante la partecipazione di coppie di altri enti e di coppie con figli biologici.
La family card ha inoltre stipulato diverse convenzioni con case editrici,parcheggi aeroportuali,
ditte che consegnano farmaci a domicilio, laboratori analisi, medici, fisioterapisti, logopedisti.
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