Tecniche diagnostiche TC torace ad alta risoluzione

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Tecniche diagnostiche
TC torace ad alta risoluzione
La TC ad alta risoluzione (High Resolution Computed Tomography – HRCT)
rappresenta l’indagine non invasiva più efficace per lo studio delle malattie
polmonari.
Tutti i tomografi (apparecchiature) TC possono avvalersi di questa tecnica che
consiste sostanzialmente nell’ottenere immagini a strato sottile (in genere di
1mm di spessore) ricostruite con algoritmi specifici per mettere in contrasto le
strutture del parenchima polmonare.
In origine la tecnica HRCT prevedeva l’acquisizione assiale delle immagini a
strato sottile distanziate tra loro di circa 1 cm (immagini non contigue).
Attualmente l’acquisizione con tecnica spirale mediante le apparecchiature
multidetettore disponibili in pressoché tutte le strutture ospedaliere consente di
studiare tutto il volume del polmone, ovvero senza spazi tra le immagini che
vengono ricostruite a strato sottile. Inoltre solo questa tecnica HRCT
volumetrica consente di ricostruire le immagini su qualsiasi piano dello spazio
(es. coronale, sagittale) conservandone la definizione.
Rispetto alla tecnica assiale, quella volumetrica HRCT sottopone il paziente a
una maggiore esposizione alle radiazioni ionizzanti ma si avvale di vantaggi
diagnostici (es. caratterizza meglio le alterazioni, non si rischia di non
visualizzare importanti reperti focali, consente una comparazione ottimale allo
stesso livello anatomico tra esami HRCT di follow-up ecc.). Pertanto sarebbe
più opportuno impiegare la tecnica assiale HRCT per la prioritaria necessità di
ridurre l’esposizione alle radiazioni ionizzanti nei soggetti più giovani (es. quelli
con meno di 40 anni), mentre in quelli più adulti (soprattutto quando è
sospetta una patologia fibrosante polmonare) la tecnica di scelta è la HRCT
volumetrica.
Il paziente viene fatto accomodare sul lettino e, durante un’apnea inspiratoria,
viene fatto passare attraverso un anello che contiene il tubo radiogeno e i
detettori per l’acquisizione delle immagini. In genere il paziente viene
posizionato in decubito supino, ma è opportuno metterlo subito in decubito
prono qualora la patologia sospetta fosse di limitata estensione (es. i casi
negativi all’RX) per differenziare meglio le lesioni interstiziali vere da artefatti.
Le indicazioni cliniche per l’HRCT sono ampie e includono principalmente lo
studio delle malattie infiltrative diffuse e delle piccole vie aeree. È importante
tenere presente che l’HRCT può avere un ruolo chiave quando l’RX torace è
negativo o dubbio a fronte di segni clinico-funzionali sospetti per malattia
infiltrativa diffusa.