Minutes - buy smart

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Terzo Steering Committee - Roma, 9 maggio 2014 - Sede ENEA
Sala Commissione Tecnica, 5° piano, 10:00 - 15:00
In data 9 maggio 2014 si è svolto a Roma il terzo Steering Committee nazionale del progetto comunitario Buy Smart+, con il seguente programma:
10:00
Benvenuto e caffè
10:30-11:15
Etichettatura energetica, ecodesign e sorveglianza del mercato
11:15-12:00
Aspetti specifici della nuova Direttiva sugli Appalti Pubblici legata al Green
Procurement
12:00-12:30
Il progetto Buy Smart+: progetti pilota e raccomandazioni
12:30-13:00
Il nuovo progetto “Proc A – green procurement in action”
13:00-14:30
Pranzo presso la mensa ENEA
14:30-15:00
Il futuro del GPP in Italia
15:00
Conclusione della giornata
Hanno partecipato alla riunione:
Cognome e Nome
Ente / Associazione / Altro
Altossino Andrea
Gurgone Giovanni Paolo
Capparelli Lidia
Rizzuti Benedetta
Galluzzo Giuseppina
Pennisi Maria Valeria
Novelli Rita
Vecchi Antonio
Luciani Roberto
Pistochini Patrizia
Presutto Milena
Germano Mariangela
CCIAA Roma
CCIAA Roma
CONSIP - Ministero del Tesoro
CONSIP - Ministero del Tesoro
CONSIP - Ministero del Tesoro
DINTEC
Ministero Sviluppo Economico
Ministero Sviluppo Economico
ENEA
ENEA
ENEA
UNIONCAMERE
L’incontro è iniziato con la presentazione dello stato dell’arte del progetto Buy Smart+,
che si concluderà a settembre 2014, co-finanziato dal programma Intelligent Energy for
Europe, e al quale partecipano 18 partner provenienti da 15 Stati Membri con ENEA e
CONSIP per l’Italia. Tutti i deliverable assegnati ai partner nazionali sono stati completati o lo saranno entro le ferie estive.
Per quanto riguarda l’etichettatura energetica e l’ecodesign, sono stati pubblicati i Regolamenti per gli aspirapolvere, boiler e scaldacqua, cappe per cucina e forni (elettrici e
a gas) mentre sono in revisione i criteri per alcuni prodotti già etichettati fra cui i televisori. Inoltre:
• sorgenti luminose: le informazioni riportate sugli imballaggi per l’etichettatura
energetica e l’ecodesign sono numerose e spesso non facilmente comprensibili
per l’utente finale.
• pneumatici: CONSIP sta cercando di capire come classificarli. Non esiste infatti
una banca dati sulla segmentazione del mercato nazionale di questi prodotti
• finestre: le finestre sono il secondo prodotto “connesso all’energia” di cui si sta
studiando la fattibilità di uno schema di etichettatura energetica, ma a momento non si sa se e quando verrà definita una etichetta per questo prodotto
anche se, almeno teoricamente è più fattibile rispetto ai materiali da costruzione. Al momento sono in vigore criteri nazionali per esempio in Germania per
il Blauer Angel
• materiali da costruzione: lo studio preliminare condotto a livello europeo è arrivato alla conclusione che non è possibile definire criteri omogenei validi per
tutta l’UE.
L’identificazione dei criteri per l’etichettatura energetica si è evoluta a partire dal 1994
con la prima etichetta dei frigoriferi. Nel caso delle caldaie è stata definita una specifica
etichetta per i “package” che può comprendere oltre allo scaldaacqua, il bruciatore ausiliario, il pannello solare e deve essere emessa sul package che viene emessa da produttore o assemblatore.
Va inoltre considerato che la definizione dell’etichetta energetica per questi prodotti
supporta l’implementazione della Direttiva 27/2012/UE sull’efficienza energetica, secondo la quale ciascuno Stato Membro ha l’obbligo di rendere più efficienti almeno al
3% di tutti gli edifici pubblici.
Sono stati quindi illustrati alcuni aspetti del Piano di Azione Nazionale sul GPP e i criteri
definiti dal Ministero dell’Ambiente per alcune categorie di prodotto. Il Collegato Ambientale prevede l’obbligatorietà di acquisti verdi per tutti gli ambiti già oggetto delle
direttive dell’UE. Target principale del PAN-GPP sono i consumi del settore pubblico, di
cui lo stato centrale definisce i criteri minimi di acquisto. Per le amministrazioni locali
c’è una forte richiesta di utilizzare gli stessi criteri per i loro acquisti, che tuttavia per
via delle specifiche autonomie non possono essere imposti.
Nelle nuove convenzioni CONSIP i criteri definiti nel PAN-GPP sono già stati implementati. CONSIP ha inoltre imposto la figura di un energy manager per la gestione dei “contratti di fornitura”, che è obbligatorio per gli enti pubblici, così come il mobility manager
Nell’ambito del progetto Buy Smart+ ENEA e CONSIP hanno sviluppato strumenti di
supporto alla realizzazione del GPP. Gli strumenti di calcolo (fogli excel) del costo del
ciclo di vita (LCC) non sono particolarmente complessi e sono utili per una prima valutazione di questo aspetto. Per il calcolo dell’LCC è importante definire il peso dei diversi parametri coinvolti nel calcolo stesso: per esempio il tasso di sconto stabilito a livello
europeo è di 4%, se in un paese la situazione è diversa sarebbe necessario spiegare
l’impatto di tale variazione.
La discussione è proseguita con la presentazione dei progetti pilota realizzati da ENEA e
CONSIP nell’ambito di Buy Smart+ e dei problemi incontrati.
Per esempio in un progetto ENEA il ritorno dell’investimento sarebbe stato di 7 anni,
quindi economicamente accettabile, ma il proprietario non ha potuto realizzare il progetto per l’impossibilità di erogazione di un mutuo da parte della banca. Per le PMI il
problema del credito è rilevante, così come la mancanza di funzionari bancari in grado
di valutare positivamente la concessione del prestito sulla base delle caratteristiche del
progetto presentato.
CONSIP ha illustrato gli altri progetti pilota. Per esempio nel caso della gara per
l’acquisto di server c’è stato un cambio di paradigma: da acquisto degli apparecchi alle
condizioni per il loro noleggio. Il risultato finale è positivo, con diversa modalità della
PA per usare capitoli di bilancio diversi. Risultati eccellenti in termini di risparmio energetico. Nel caso della gara per PC desktop è stato ottenuto un risparmio del 60% e
l’acquisto di 1000 apparecchiature.
Sono state poi analizzate le barriere e le opportunità per la diffusione degli acquisti
verdi in Europa e in Italia. Alcune conclusioni del GdL a livello EU sugli acquisti verdi sono state:
1. l’applicazione del green procurement è diventata molto più complessa
2. Il problema principale che limita maggiormente l’utilizzo dei criteri di GPP, soprattutto per i paesi dell’Est Europa, è che la loro difficile applicabilità. È più
semplice per le amministrazioni pubbliche applicare il criterio del costo più
basso
3. l'analisi dei costi (costo dei ciclo di vita) va sempre seguita
4. sono necessari tecnici esperti per le valutazioni dei criteri di GPP (bisogna conoscere gli aspetti tecnici del prodotto, i parametri coinvolti, saper leggere
rapporti di prova per le verifiche della conformità dei prodotti, ecc.)
5. il prezzo più basso non deve essere il principale criterio, se non l’unico solo
perché è l’approccio più semplice per la valutazione delle offerte, ma va invece considerato come uno dei molteplici criteri di scelta. Il criterio di aggiudicazione degli appalti deve essere l’offerta economicamente più vantaggiosa.
E’ stato sottolineato come l’Italia con circa 62 milioni di abitanti ha circa 32.000 centri
di acquisto nazionali. Fornire un adeguato supporto e formazione a tutti è estremamente complesso, se non impossibile. Per contro in Germania a fronte di una popolazione di circa 80 milioni di abitanti sono presenti 30 centri di spesa, non per questo più
efficienti di quelli italiani, ma più facilmente controllabili. L’aggregazione dei centri di
acquisto è essenziale per rendere più efficiente il sistema di acquisto di beni e servizi
del settore pubblico.
L'impegno di ENEA e di CONSIP per la diffusione del GPP non si esaurisce con la conclusione del progetto Buy Smart+, ma prosegue con un nuovo progetto comunitario,
Proc A - Procurement in Action, che è sempre cofinanziato dal programma Intelligent
Energy Europe. ProcA coinvolge 12 partner da 7 Stati Membri. CONSIP coordina due
WP. Il progetto:
• si concentra sul settore pubblico e i comuni che hanno aderito al Patto dei
Sindaci. In Italia sono 2700 i soggetti che hanno aderito al Patto, risultato largamente superiore a quello di degli altri Stati Membri
• cercherà inoltre di creare un network dei sindaci e prevede uno scambio di
conoscenza fra i partner. A questo proposito l’Italia - avendo una maggiore
esperienza di GPP - farà formazione agli altri partner
• prevede inoltre la realizzazione di un certi numeri di progetti pilota – chiamati
“lighthouse project” o “progetti faro” - che parteciperanno ad un Premio Europeo sul GPP.
A livello nazionale obiettivo primario è di promuovere le best practice italiane, da qui
la richiesta ai partecipanti allo Steering Committee di supportare ENEA e CONSIP per
l’individuazione di questi progetti. Interlocutore primario di questa iniziativa sarà il
MATT.
La riunione si è chiusa ringraziando i partecipanti per gli spunti di approfondimento
forniti alla discussione più generale del rapporto di sinergia che deve essere ricercato
fra le diverse politiche comunitarie per la promozione dell’eco-efficienza e per il supporto al progetto comunitario Buy Smart+ e al nuovo progetto ProcA.
Roma, 9 maggio 2014