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PROTOCOLLO VBAC OSPEDALE CIVILE DI PALERMO

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) Il Suo reparto dell’ospedale ha un protocollo VBAC?

Solitamente per l’arruolamento delle donne precesarizzate motivate a partorire spontaneamente, facciamo riferimento alle linee guida nazionali, come di seguito riportate: L’ammissione al travaglio, in assenza di controindicazioni specifiche, deve essere offerta a tutte le donne che hanno già partorito mediante taglio cesareo. In relazione all’aumentato rischio assoluto di rottura d’utero, la possibilità di un parto vaginale dopo taglio cesareo è controindicata in caso di pregressa rottura d’utero, pregressa incisione uterina longitudinale in caso di tre o più tagli cesarei precedenti. Alle donne che hanno già partorito mediante taglio cesareo deve essere garantita un’adeguata sorveglianza clinica e un monitoraggio elettronico fetale continuo nella fase attiva del travaglio. La struttura sanitaria deve assicurare l’accesso immediato alla sala operatoria e alla rianimazione e la pronta disponibilità di emotrasfusioni, nell’eventualità di un taglio cesareo d’urgenza. È necessario che i professionisti sanitari forniscano alla donna con pregresso taglio cesareo informazioni rispetto alla probabilità di partorire per via vaginale in base alla sua storia clinica. .In aggiunta alle informazioni cliniche sulle modalità di parto, è necessario fornire alle donne con pregresso taglio cesareo indicazioni relative alle caratteristiche e all’organizzazione della struttura e informazioni specifiche sulle modalità assistenziali in uso (induzione del travaglio, utilizzo di ossitocina, uso di parto-analgesia). Indiscussa la necessità di sottoscrizione di un consenso informato da inserire nella cartella clinica. 2)

Il Suo reparto dell’ospedale ha un protocollo VBA2C?

Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna richiesta in tal senso ma gli studi disponibili suggeriscono che il travaglio di prova in donne con precedente storia di 2 o più TC è associato a una elevata percentuale di successo e a un basso rischio di rottura di utero inoltre la probabilità di successo è maggiore se la donna ha già avuto un precedente parto vaginale.Il pregresso parto vaginale, il travaglio insorto spontaneamente, l’appianamento o la dilatazione cervicale e la discesa della parte presentata all’ammissione sono risultati positivamente associati alla probabilità di successo. 3)

Che percentuale di tagli cesarei avete?

La nostra percentuale, considerando l’affluenza di svariate patologie, essendo punto nascita di II livello, è pari al 20%. 4)

Ci sono stati casi di rottura d’utero o deiscenza su precesarizzate?

La nostra esperienza ha registrato un solo caso di rottura d’utero. 5)

Quanto tempo dovrebbe passare dal precedete taglio cesareo per poter partorire spontaneamente?

Il tempo varia in base alla motivazione che ha indotto al cesareo nella precedente gravidanza. Se si è avuto un periodo dilatante regolare si può tentare anche dopo l’anno. 6

) Adottate dei criteri di valutazione predittivi come ad esempio la misurazione del SUI?

Non lo riteniamo un parametro attendibile poiché il SUI si distende naturalmente in tutte le gravide a fine percorso. 7)

Quanto tempo aspettate dopo La data presunta del parto?

Fino a 41,3 w, in pratica come per tutte le GR fisiologiche. 8

) Dopo tale data fate induzione? Se si, di che tipo?

L’induzione del travaglio con infusione endovenosa di ossitocina può essere effettuata in pazienti con precedente taglio cesareo. L’ossitocina può essere utilizzata anche per potenziare il travaglio. L’induzione del travaglio con prostaglandine non è controindicata, anche se sembra aumentare il rischio di rottura d’utero.(ACOG 2004, SCOG 2005, RCOG 2007).In ciascuno dei due casi è

sempre la donna che decide dopo avere eseguito un attento counseling con il medico ginecologo. 9

) In caso di rottura delle membrane quanto aspettate prima di effettuare un taglio cesareo?

Si fa riferimento alla regola valida per tutte le PROM anche 48 ore con adeguata copertura antibiotica. 10)

E’ obbligatorio il monitoraggio continuo? E’ wirless?

Il monitoraggio continuo è indicato nella fase attiva del travaglio, anche wirless per dare la possibilità alla donna di spostarsi agevolmente. 11)

E’ possibile muoversi ed assumere le posizioni che la donna preferisce durante il travaglio?

Questa è la nostra regola, valida per tutti i travagli. 12

) E’ possibile richiedere l’anelgesia peridurale?

L’uso dell’ analgesia peridurale non è controindicato per il travaglio nelle donne con precedente taglio cesareo in quanto non maschera i sintomi di rottura d’utero. (ACOG 2004, SCOG 2005, RCOG 2007) 13)

La posizione litotomica durante la fase espulsiva è obbligatoria?

Assolutamente no. La donna decide la posizione a lei più gradita. 14)

Viene effettuata l’episiotomia di routine?

Solo se il BCF mostra anomalie non compatibili con il periodo espulsivo. 15)

E’ possibile richiedere il taglio ritardato del cordone ombelicale?

Anche questa è una regola se le condizioni del bimbo non mostrano alterazioni. 16

) Nel caso di bambino in posizione podalica, effettuate l’RME su precesarizzata?

Il RME è indicato anche per quelle donne gravide che hanno un precedente cesareo. Il pregresso TC è considerato una controindicazione relativa (non assoluta).

Se si a che settimana?

Verso la 37° w. 17)

C’è la possibilità per una precesarizzata di travagliare in acqua?

Con il monitoraggio continuo è permesso. La nostra esperienza registra almeno due parti in acqua in precesarizzate. 18)

E' accettato il piano del parto scritto dalle pazienti?

Qualora fosse un desiderio specifico se ne potrà discutere. In conclusione è assodato che i supporti informativi hanno aiutato le donne ad accettare l’eventuale necessità di modificare la modalità di parto rispetto a quella programmata. Utilissima quella che viene definita”peersupport”(esperienza già sperimentata per l’allattamento, in cui gruppi di mamme che allattano supportano altre mamme con la loro esperienza “peercounselor”) . E’ emerso che le donne traggono beneficio dall’ascoltare esperienze di parto delle altre donne e dal raccontare la loro stessa storia, in un ambiente empatico in cui si abbatte il senso di isolamento e confusione sulle scelte riguardanti il parto. Professione Mamma A.P.S. Viale Bruno Buozzi, 24 – 00040 Castel Gandolfo (RM) C.F: 90077450584 – Tel: 3394152291 www.professionemamma.it

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