Lettera intersindacale - Cisl Medici Lombardia

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A NAAO ASSOMED - CIMO ASMD - AAROI EMAC - FVM - FASSID - CISL MEDICI - FESMED - ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI

On. Beatrice Lorenzin Ministro della Salute [email protected] Prot. SN/52 - Roma 28/04/2014 Ill.mo. Sig. Ministro Le scriventi OO.SS. della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria del SSN si rivolgono a Lei, che con il Suo recente operato ha dimostrato di saper difendere la specificità del Servizio Sanitario Nazionale, affinché per tale comparto vengano adottate politiche appropriate e in certi casi diverse rispetto al resto della pubblica amministrazione. Da qui la necessità di un Suo intervento affinché nella riforma della dirigenza pubblica, che il Governo si appresta a varare, tenga conto della peculiarità della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria del SSN al fine, non solo, di evitare ulteriori ingiusti tagli alle retribuzioni ma, soprattutto, per eliminare l’omologazione di una classe dirigente che ha prevalenti competenze tecnico professionali e scientifiche rispetto alla dirigenza amministrativa dello Stato e delle Regioni. Gli effetti negativi di tale omologazione sono a tutti ben visibili nell’ambito di un sistema che tende ad appiattire le nostre professioni ed a non valorizzarne le peculiarità. E’ per questo che chiediamo di rilanciare con fo rza la nostra specificità, spingendoci sino a chiedere - ove fosse opportuno o necessario - che le nostre professioni siano ricollocare giuridicamente in un nuovo contesto, consono alla finalità che esse perseguono. Sono diverse le opzioni su cui ragionare e, in questo senso, il provvedimento di riforma della Pubblica amministrazione può fornire un’importante occasione.

La nostra specificità è riconosciuta dall’art. 15 della 502/92 e s.m.i. ed è stata ribadita con il DL 101/2013, tanto che, solo per la dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, è stato previsto un DPCM per la stabilizzazione dei precari. Ciò nonostante le attuali regole sulla carriera e sulla valutazione hanno stravolto completamente la figura professionale del medico che si è trasformato in un burocrate manager, schiavo dei budget imposti dai direttori generali a discapito del rapporto col paziente, trasfigurandone completamente la professione. Pertanto chiediamo un Suo intervento affinché con la riforma della pubblica amministrazione, anche prevedendo un rinvio a successivi provvedimenti legislativi, sia definito un progetto che introduca meccanismi di premialità e di valutazione, che, definiti attraverso i contratti di lavoro, consentano il passaggio da un sistema che valuta solo la perfomance gestionale ad uno che, viceversa, verifica quello che medici, veterinari e dirigenti sanitari fanno in termini di impegno professionale, competenza e capacità individuale. Diventa quindi indispensabile il recupero di un’area contrattuale autonoma, in luogo del semplice settore previsto dalla riforma di Brunetta all’interno di un’area Regioni – Sanità che mette insieme professionalità che hanno poco in comune tra loro e modalità lavorative ben diverse. Su questi temi offriamo la nostra disponibilità ad aprire da subito un confronto per arrivare in tempi rapidi ad una proposta condivisa, ivi compresa la possibilità di un contratto medico, veterinario e sanitario di ingresso nel Servizio Sanitario Nazionale con caratteristiche peculiari, che possano esse re uno strumento propedeutico all’immissione in ruolo del personale sanitario.

Il nostro obiettivo è recuperare i valori insiti nella nostra professione, perché non è tagliando gli stipendi e peggiorando le condizioni di lavoro che si mantiene e rafforza il SSN, ma rimotivando i professionisti che lavorano nel servizio pubblico e che ne rappresentano il principale patrimonio. Cordiali saluti. Costantino Troise ANAAO ASSOMED Riccardo Cassi CIMO ASMD Alessandro Vergallo AAROI EMAC Aldo Grasselli FVM Mauro Mazzoni FASSID Biagio Papotto CISL Medici Carmine Gigli FESMED Raffaele Perrone Donnorso ANPO に ASCOTI - FIALS Medici