Sintesi seminario 5 giugno sex offender

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Transcript Sintesi seminario 5 giugno sex offender

Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia – Sindacato di Polizia Co.I.S.P
CORSO ANALISI CRIMINI VIOLENTI
05/06/2014 – Seminario: “ I Sex offender”
Relatori: Dottor Arturo Bevilacqua, Dottor Massimo Lattanzi, Tiziana Calzone
Sintesi a cura di Laura Salerno e Laura Cioci
Il seminario è iniziato con l’intervento del Dott. Arturo Bevilacqua riguardo gli aspetti genetici del disturbo
ossessivo compulsivo(DOC): tutto ha origine dalla conservazione e trasmissione delle informazioni genetiche
attraverso il DNA. I due processi del DNA sono :
•
la replicazione, ognuna delle catene del DNA funge da stampo per una nuova catena complementare
(negativo-positivo; positivo-negativo), permettendo la sintesi di molecole figlie uguali alla molecola
madre;
•
la trascrizione: in maniera simile, il DNA funge da stampo per la sintesi delle varie molecole di RNA e
grazie a queste, di tutte le proteine necessarie alla vita delle cellule.
Il dogma della biologia molecolare afferma che l’informazione genetica fluisce dal DNA all’RNA fino alle
proteine, che a loro volta regolano le funzioni del DNA. Il DNA viene replicato attraverso le proteine,
trascritto per permettere la sintesi delle molecole dell’mRNA e tradotto grazie a quest’ ultime, che portano
le informazioni genetiche ai ribosomi. Il codice genetico è il meccanismo molecolare mediante il quale,
sequenze nucleotidiche a 4 lettere degli mRNA dirigono la costruzione ordinata delle catene proteiche,
costituite dall’associazione di 20 tipi di aminoacidi. In molti casi, un gene influenza direttamente un
determinato carattere ereditario, risultando evidente nel fenotipo. Il nostro genoma comprende circa 30.000
geni presenti, ciascuno a coppie e distribuiti su 46 cromosomi, anch’essi presenti in 23 coppie omologhe,
cioè uguali. Ogni copia di un gene si trova su un cromosoma e costituisce l’eredità genetica di ciascuno dei
nostri due genitori. I cromosomi possono essere preparati con tecniche di citogenetica e visualizzati al
microscopio (cariotipo).I cromosomi sono numerati dal n. 1 al 22, presenti a coppie in tutti gli individui.
Fanno eccezione i cromosomi sessuali X e Y. Le femmine possiedono due cromosomi X, i maschi un X e
un Y. Vi è una condizione asintomatica, data dalla presenza della trisomia degli eterocromosomi XYY (47,
XYY): Il super maschio. La maggior parte dei super-maschi conduce una vita normale, anche se il QI è spesso
10-15 punti sotto la norma. I primi studi nell’ambito della genetica del comportamento hanno utilizzato
l’analisi di coppie dei gemelli monozigotici (MZ) confrontate con coppie di gemelli dizigotici (DZ), valutando le
differenze individuali con questionari self-report. I gemelli MZ sono fra loro geneticamente identici, mentre i
DZ condividono il 25/50 % dei loro geni. Alcuni risultati mostrano che altri tratti della personalità hanno una
considerevole base genetica (Bouchard and Loehlin, 2001): il comportamento antisociale non aggressivo
(Eley et al., 1999);profili di temperamento inibito o disinibito (Kagan, 1998); il QI (McGue et al. 1993); i
cinque grandi fattori di personalità (Rieman, 1997); l’affettività negativa, i livelli di attivazione
comportamentale, la rego-lazione delle emozioni (Goldsmith, 1997).
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Le regioni cromosomiche associate a specifici fenotipi sono state studiate mediante analisi del
linkage (associazione). Tali regioni sono denominate Quantitative Trait Loci (QTL) e contengono almeno un
gene capace di influenzare una caratteristica comportamentale (Plomin and Caspi, 1998). Di conseguenza, ci
è utile lo studio della genetica del comportamento, quella legata alla presenza di polimorfismi del DNA. Le
mutazioni generano alleli diversi di ogni gene : le due copie di ciascuno dei nostri geni possono essere uguali
fra loro, definendo un genotipo omozigote, oppure diverse, definendo un genotipo eterozigote. Se si osserva
,nella popolazione, per un certo gene la presenza di diversi alleli, ciascuno dei quali con una frequenza
maggiore di quella attesa in base all’effetto di semplici mutazioni, si parla di polimorfismo. Il locus è perciò
definito polimorfico. Perché un locus sia definito polimorfico, è necessario che la frequenza dell’allele più
raro sia superiore all’1%. Vi sono 3 tipi di polimorfismi
1 - Restriction Fragment Length Polymorphisms (RFLP): A seguito di una mutazione si osserva l’abolizione o la
creazione di una sequenza riconosciuta e tagliata da particolari enzimi, detta sito di restrizione;
2 - Single Nucleotide Polymorphisms (SNP) Sono variazioni di una singola coppia di basi nel genoma che
costituiscono polimorfismi biallelici. Sono tra le mutazioni più frequenti nei geni associati a disturbi
comportamentali o a tratti di personalità;
3 - Variable Number of Tandem Repeats (VNTR) Sono dovuti alla presenza di un numero vario di ripetizioni in
tandem, testa-coda, di sequenze minisatelliti (ripetizioni di decine di basi) o sequenze microsatelliti.
Il sistema serotoninergico è fortemente implicato nella mani-festazione di varie malattie psichiatriche e di
caratteristiche comportamentali e di personalità. Ad es., una bassa concen-trazione di serotonina (5-HT) è
correlata con il comportamento impulsivo, aggressivo, antisociale. Allo stesso tempo, alti livelli di 5-HT sono
stati associati a un alto status sociale, e quindi a un comportamento dominante, nelle scimmie (M. rhesus).
Sono ormai molte le evidenze che indicano una correlazione tra comportamento/personalità e geni
serotoninergici, e in particolare:
- il gene che codifica l’enzima triptofano idrossilasi (TPH)
- geni per i recettori della serotonina
- il gene per il trasportatore della serotonina (5-HTT).
Il gene che codifica l’enzima TPH è situato sul cromosoma 11p15.3-p14.
Nel gene TPH sono state individuate numerose mutazioni di tipo SNP che danno origine ad
altrettante coppie di alleli e che influenzano il grado di attività dell’enzima e con esso la quantità di
serotonina sintetizzata. Poiché un basso livello di 5-HT è correlato ad aggressione e impulsività, è stato
ipotizzato un collegamento tra le varianti del gene che codifica il TPH e questi tratti. Altri componenti del
sistema serotoninergico sono i recettori per la 5-HT, anch’essi implicati in diverse caratteristiche di
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comportamento e di personalità, ad es. comportamenti ansiosi, impulsivi e aggressivi. La 5-HTT è
responsabile della ricaptazione presinaptica della serotonina ed è il bersaglio di azione dei farmaci
antidepressivi (SSRI).Un polimorfismo ben conosciuto del gene 5-HTT, una VNTR, detta 5-HTTLPR, consta di
due varianti alleliche, una più lunga (l) e una più corta (s), del promotore, che ne influenza l’espressione. La
forma s è stata associata a un maggior grado di nevroticismo. Il sistema dopaminergico (DA) è implicato nei
meccanismi cerebrali della ricompensa e conseguentemente si suppone la sua partecipazione alla
patogenesi dei comportamenti di abituazione, o dei comportamenti motivati, ad es. i disturbi alimentari e le
dipendenze.
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è una patologia altamente invalidante con una prevalenza intorno al
3 % della popolazione. Ossessioni e compulsioni sono caratteristici di questo disturbo e comportano, nei
pazienti affetti da DOC, una significativa compromissione dell’area sociale e lavorativa. Le variabili cognitive
associate al DOC comprendono un eccessivo senso di responsabilità e un perfezionismo disfunzionale. Alcuni
dati documentano, a livello neurotrasmettitoriale, il coinvolgimento dei sistemi serotoninergico e
dopaminergico nell’eziopatogenesi del DOC .Studi genetici effettuati sui gemelli e sulle famiglie, o mediante
analisi di linkage hanno inoltre suggerito una componente ereditaria nell’eziologia del DOC. I geni più studiati
in associazione al DOC sono quelli per:
- il TPH2, la variante cerebrale della triptofano idrossilasi,
- alcuni recettori della serotonina
- il 5-HTT (sistema serotoninergico).
I geni finora studiati in associazione al perfezionismo sono:
- diversi recettori della DA;
- l’enzima COMT, responsabile della degradazione delle mono-amine.
Il Dott. Bevilacqua ci ha illustrato poi, alcuni dati di una ricerca che ha condotto alla sapienza con i suoi
studenti. Il loro obiettivo era approfondire l’analisi delle determinanti genetiche del DOC e del perfezionismo
su un campione di studenti sani, ricercando possibili associazioni con sintomi ossessivo-compulsivi,
perfezionismo e tratti di personalità generali, di polimorfismi dei geni: TPH2,recettore 5-HT2A della
serotonina,5-HTT (s. serotoninergico)recettori della DA D2, D3 e D4.
Il loro campione consisteva di 77 studenti Italiani di psicologia, ai quali era chiesto di compilare questionari
self-report:
-Padua Inventory, per la valutazione dei sintomi OC
-Multidimentional
Perfectionism
Scale-F
(MPS-F),
per
la
valutazione
del
perfezionismo
-Big Five Questionnaire (BFQ) per la valutazione dei 5 grandi fattori di personalità
e di lasciare un campione di saliva per l’estrazione del DNA da sottoporre a successiva analisi dei
polimorfismi.
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72 soggetti (20 maschi e 52 femmine, età media 22 anni) hanno restituito i questionari e sono stati
considerati nel campione finale. L’associazione delle caratteristiche psicologiche con i polimorfismi genetici è
stata valutata con ANOVA a due vie, utilizzando I punteggi nelle sottoscale come variabili dipendenti, i
genotipi e il genere come fattori. Questa analisi ha mostrato mancanza di associazione tra TPH2 e MPS-F e
una tendenza alla significatività (p = 0.069) tra lo stesso gene e il PI: gli omozigoti TT hanno punteggi più
elevati nelle scale controllo sulle attività mentali e paura di contaminazione. Nessuna associazione è stata
trovata tra il 5-HTTPLR e le sottoscale del PI, MPS-F, o BFQ correlate al perfezionismo o nevroticismo.
Nessuna interazione è stata trovata tra i genotipi del DRD2 e MPS-F.Infine, nessuna associazione è stata
ugualmente trovata tra il DRD4 e i punteggi psicometrici. Il DRD3 ha mostrato una interazione con il BFQ
(F(8, 264) = 2.104, p = 0.036), con differenze specifiche di genere tra I maschi nei quali i genotipi Ser/Ser (n =
9) hanno punteggi più alti dei Ser/Gly (n = 5) e Gly/Gly (n = 5) (totale = 10) nelle sottoscale:
-dominance (p = 0.033)
-perseverance (p = 0.037)
-emotional control (p = 0.040)
-openness to new experiences (p = 0.025).
DRD2 e DRD3 hanno mostrato varie associazioni alcune delle quali specifiche per genere con caratteristiche
correlate sia ai sintomi ossessivi e compulsivi che al perfezionismo. Infine, nessuna associazione è stata
trovata tra il DRD4 e i punteggi psicometrici. I risultati confermano risultati precedenti riguardo I geni TPH2,
DRD2 e DRD3 e mostrano nuove associazioni di genere tra questi ultimi e aspetti comportamentali legati
all’OCD e al perfezionismo. Gli studi genetici hanno diverse limitazioni:
- i polimorfismi genetici influenzano l’espressione di proteine le cui funzioni forniscono le basi neuronali del
comportamento, e non direttamente quest’ultimo.
- è importante stabilire una chiara struttura dimensionale dei sintomi analizzati, cioè endofenotipi basati su
chiari meccanismi genetici e biologici, in grado di dare risultati interpretabili.
Terminato l’intervento del Dott. Arturo Bevilacqua, segue quello del relatore Massimo Lattanzi il quale ci
illustra chi sono i sex offender. Con questo termine, ci si riferisce a coloro che sono stati condannati per reati
a sfondo sessuale. Questa categoria si divide in : stupratori (coloro che costringono qualcun altro a compiere
atti sessuali) e child molester ( coloro che abusano dei minori). Ciò che li accomuna è il meccanismo di difesa
a cui ricorrono sempre: la negazione. Essa determina una gestione e allontanamento di un determinato
contenuto dalla coscienza/realtà (IO). Spesso queste persone definiscono tale meccanismo affermando di
“aver avuto un blackout “.
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In seguito a varie domande da parte dei presenti, riguardo ciò che rimane davvero nella coscienza o meno,
segue un’attività di brainstorming partendo da un quesito che i due relatori Massimo Lattanzi e Tiziana
Calzone hanno posto hai presenti: “ Chi sono per voi i sex offender? “
Le risposte sono state: un frustrato, un manipolatore, un aggressivo, uomo, un uomo privo di rapporti
sociali, una vittima, un maltrattato, un anaffettivo, un impulsivo, un misogino, un vendicativo, un egoista, un
narcisista, un mitomane, una persona con bassa autostima di sé, un “viscido”, un subdolo, un
doppiogiochista, una persona con un senso di superiorità, un egocentrico, una persona che ha subito un
trauma o ha subito abusi durante l’infanzia, un ammaliatore, una persona che è a stretto contatto con i
bambini per lavoro, un mostro, un disagiato, una persona mentalmente compromessa.
L’attività di brainstroming, ha portato i corsisti ad interrogarsi sull’età, i possibili lavori e la vita più in
generale di persone che hanno commesso reati di tipo sessuale. E’ seguita una discussione e delle domande
a cui ha risposto la Dott. ssa Calzone, portandoci alla conoscenza di esperienze e casi personalmente trattati
da lei.
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