Mercato Italia Cosmesi e Cura Persona, Grocery

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Transcript Mercato Italia Cosmesi e Cura Persona, Grocery

INDUSTRIA DELLA COSMESI E CURA PERSONA
Estratto da Largo Consumo n. 5/2013
Stato di salute
del settore
Scopri cosa può fare
la soluzione IBM per il tuo settore
© Editoriale Largo Consumo srl
QUADRO COMPETITIVO
Scopri la potenza della soluzione IBM
INDUSTRIAPOLITICHE
DELLA COSMESI
E STRATEGIE
E CURA PERSONA
Stato di salute del settore
Percorso di lettura:
www.largoconsumo.info/012010
/PL-0110-003.pdf (Igiene persona)
razie all’export, cresciuto di 11 punti
percentuali per un
valore di 2.671 milioni di euro, il fatturato cosmetico made in Italy ha
sfiorato nel 2011 i 9.000 milioni di euro (+4,4% rispetto
al precedente esercizio), a
dimostrazione della ormai
confermata capacità delle
imprese italiane di adeguarsi
alle caratteristiche mutevoli
dei mercati e delle diversificate opzioni d’acquisto dei
consumatori. Circa l’80%
delle imprese cosmetiche
italiane è localizzato nel
Nord del Paese. In particolare, è la Lombardia (52,9%)
la regione con la maggiore
concentrazione di aziende
del comparto, seguita da
Emilia-Romagna (9,9%),
Piemonte (7,6%) e Veneto
(6,6%). Importante anche
l’aumento delle importazioni, che con un valore di circa
1.660 milioni di euro fanno
registrare una crescita del
5% rispetto al 2010.
Il mercato cosmetico resta
nelle abitudini quotidiane dei
consumatori senza risentire
più di tanto delle tensioni
congiunturali di crisi. I consumatori, infatti, pur prestando maggiore attenzione agli
acquisti rispetto a qualche
anno fa, non rinunciano alla
cura della persona. Nel corso
del 2011 i consumi cosmetici
in Italia hanno segnato una
crescita in valore pari
all’1,8% superando i 9.800
milioni di euro. Sono in crescita pressoché tutti i canali
tradizionali, primi fra tutti
l’erboristeria (+3,9%), le
vendite per corrispondenza
(+3,8) e le vendite porta a
porta (+3,6%). Importante
crescita anche della grande
distribuzione (+2,8%), favo-
G
di Massimo Simone
rita dai fenomeni dei negozi
monomarca e dalle catene
specializzate nella cura della
casa e della persona. Prosegue nel 2011 la crescita del
canale farmacia (+1,8%) e
della profumeria (+0,7%),
mentre una brusca frenata
viene registrata dai canali
professionali, soprattutto per
quanto concerne i consumi
nei saloni di acconciatura.
I consumi di cosmetici per
aree geografiche registrati
dall’Istat evidenziano una
consistente concentrazione
nel Nord-Italia, dove vengono venduti circa il 50% dei
prodotti per la cura della persona e addirittura il 53% sono i prodotti cosmetici utilizzati e venduti nei canali professionali. La prima regione
a livello di quota di consumo
di prodotti per la cura della
persona è la Lombardia
(21,1%), seguita dal Lazio
(9%), Veneto (8,8%), Piemonte (8,6%) ed Emilia-Romagna (8,3%).
Nel corso del presente intervento verrà condotta
un’analisi di tipo economicofinanziario sul settore cosmetico e igiene persona, al
fine di delineare l’andamento
del settore stesso e individuare, in via del tutto generale,
quelli che possono essere i
punti di forza e di debolezza
dell’intero comparto. In particolare, individuate quattro
aziende del settore, si procederà per ogni singola entità a
un’analisi economico-patri-
moniale-fìnanziaria e, successivamente, a una analisi
comparativa. Da ultimo, sarà costruito un “aggregato di
settore”, la cui analisi permetterà di elaborare tutta
una serie di considerazioni
circa lo stato di salute del
comparto.
I competitor
sotto esame
Le entità economiche prese in esame nel corso della
presente analisi operano nel
settore dei cosmetici e dell’igiene persona, ricoprendo
un ruolo di primo piano con
rilevanti quote di mercato.
Le analisi di seguito presentate sono state effettuate
prendendo in considerazione i bilanci dei quattro competitor relativi all’ultimo
biennio storico a disposizione (2010-2011).
Alpha opera nel mercato
dell’igiene orale, della cosmesi e del toiletry, vantando
una presenza pluridecennale
nel settore. L’azienda presenta nel corso dell’ultimo esercizio storico un fatturato pari
a circa 38,191 milioni di euro
(di cui circa il 18% destinato
ai Paesi Cee), evidenziando
un incremento del 4,9% rispetto ai risultati dell’esercizio precedente. A livello di
margini operativi, espressi in
valori percentuali sul fatturato, si registrano nel corso dell’ultimo esercizio storico
preso in analisi alcune con-
I COMPETITOR ANALIZZATI DEL MERCATO IGIENE PERSONA (in mgl euro e %)
Alpha
Volume d'affari
38.191
Ebitda
4,0%
Ebit
2,2%
Utile d'esercizio
364
Capitale Circolante Netto
13.074
Indebitamento finanziario netto
(6.922)
Rapporto Debt/Equity
n.s.
Fonte: elaborazione dell’autore su dati 2011
Beta
100.945
7,3%
1,4%
(423)
23.558
18.303
0,30
LARGO CONSUMO n. 5/2013
Gamma
Delta
37.199
106.043
4,6%
3,9%
(1,6%)
2,5%
1.409
1.175
8.389
12.872
12.522
25.540
0,59
2,53
Largo Consumo
trazioni; in particolare, il
margine operativo lordo si è
assestato nel 2011 su un valore pari al 4,0% (5,3 nell’esercizio precedente), mentre l’utile operativo netto fa
registrare un valore del 2,2%
(3,8 nel 2010). A livello di
utile d’esercizio, l’azienda
presenta risultati positivi in
entrambi gli esercizi storici
analizzati (circa 364.000 euro nell’ultimo esercizio storico contro un valore pari a circa 635.000 nel 2010). A livello patrimoniale, nel corso
dell’ultimo biennio preso in
analisi rimane sostanzialmente stabile il capitale circolante netto, mentre un lieve
incremento si registra a livello di attivo fisso aziendale.
Per quanto riguarda l’aspetto
finanziario, l’azienda evidenzia a fine 2011 una situazione di liquidità pari a circa
6,922 milioni di euro, confermando quanto registrato al
termine dell’esercizio precedente (credito finanziario
netto pari a circa 7,065 milioni di euro).
Il gruppo Beta rappresenta
una realtà internazionale in
grado di rispondere alle molteplici esigenze dei consumatori grazie alla varietà e
versatilità dei propri prodotti.
L’azienda ha fatto registrare
nel corso dell’ultimo esercizio storico un fatturato consolidato pari a circa 100,945
milioni di euro (di cui circa il
38% destinato ai mercati
esteri), evidenziando una
contrazione pari al 3,5% rispetto ai valori conseguiti
nell’esercizio precedente. A
livello di margini operativi, il
gruppo evidenzia valori in
leggera flessione, sia a livello
di margine operativo lordo
sia a livello di utile operativo
netto; in particolare, il margine operativo lordo si assesta
nel 2011 su un valore pari al
7,3% (8,3 nel 2010), mentre
Scopri la potenza della soluzione IBM
SOLUZIONI IT PER LE AZIENDE
ffrire all’ampio target delle piccole e
medie aziende italiane
impegnate nei diversi
settori d’industria uno
strumento di gestione,
efficace e flessibile, declinabile su diverse aree
applicative, studiato per
migliorare la competitività in mercati sempre
più dinamici e soggetti a
una rapida evoluzione
tecnologica. IBM ® ACG
Vision4 è nata con questo obiettivo.
IBM
O
ACG Vision4
Consumer Goods:
flessibilità ed efficienza
al servizio delle Pmi
Comunicazione d’impresa: serie I CASI AZIENDALI © Editoriale Largo Consumo srl
Una suite ERP
completa e innovativa
«Volevamo presidiare le
Pmi, un universo di circa
35.000 aziende, nel quale IBM detiene il 12% di
share, con un prodotto
ad hoc – spiega Renato
Ottina, IBM ® ACG Business Leader della società
– nel quale riversare tutta
l’innovazione tecnologica
IBM, in grado di migliorare i processi di business
delle imprese.
È nata così IBM® ACG Vision4, una suite ERP
completa, completamente sviluppata in linguaggio Java nativo, con architetture innovative,
nuove aree funzionali,
un potente e sofisticato
motore di analisi basato
su tecnologia IBM Cognos® che trasforma i dati in infor mazioni per
prendere decisioni rapide, procedure automatizzate e un’inter faccia
semplice, personalizzabile e accessibile via
browser». IBM ® ACG Vision4 copre la parte amministrativa, logistica,
acquisti, vendite, magazzino. Anche alla produzione è destinata un’attenzione speciale: infatti, grazie alla tecnologia
IBM ILOG®, che ottimizza
gli algoritmi di calcolo in
maniera efficiente, l’intero ciclo di produzione
può essere svolto in po-
L’AZIENDA
IBM è una società di innovazione al servizio delle aziende e
delle istituzioni di tutto il mondo, che detiene primati in
ogni area tecnologica, dai microprocessori ai supercomputer, dai server al software per lo sviluppo e la gestione di
complesse infrastrutture informatiche; opera in 170 Paesi
(dal 1927 in Italia).
LA SOLUZIONE
IBM® ACG Vision4 Consumer Goods è una piattaforma ERP
in grado di gestire efficacemente i rapporti fra le aziende
produttrici di beni di consumo e le imprese retail.
I VANTAGGI
La soluzione IBM permette di supportare i processi tipici
del settore e, in particolare, la gestione dei canvass e delle
attività promozionali, la gestione dei premi e quella della
contrattualistica.
chi secondi. Da qui la
possibilità di dare risposte più rapide ed efficaci
al mercato.
L’ultimo trimestre dello
scorso anno ha segnato il
lancio di una prima verticalizzazione della suite:
si tratta di IBM ® ACG Vision4 Consumer Goods.
Una risposta concreta alle necessità di tutte quelle aziende che producono beni di consumo e si
devono quotidianamente
confrontare con le imprese della Gdo.
Come rapportarsi
al meglio con il retail
«La gestione dei rapporti
con la filiera distributiva –
prosegue Ottina – presenta notevoli peculiarità, dovendo tenere conto di
strutture di vendita (non
solo gdo, ma anche normal trade) e settori produttivi (food & beverage, de-
Largo Consumo 2013
tergenza, articoli per la casa, elettronica, per citarne
solo alcuni) molto diversi
tra loro». Tutto ciò richiede
processi commerciali di
elevata complessità, strategie di vendita e gestione
disegnate su misura delle
esigenze di ogni tipologia
di clientela. In particolare,
IBM® ACG Vision4 Consumer Goods consente alle
aziende di supportare al
meglio i processi tipici di
questo settore e, in particolare, tre aree fondamentali: la gestione dei canvass, con la conseguente
implementazione delle opportune politiche di vendita e attività promozionali;
la gestione dei premi, dalla definizione e liquidazione al controllo dell’andamento dei costi; la gestione della contrattualistica.
Senza dimenticare la personalizzazione ed estensione delle anagrafiche e
la codifica dei prodotti. Va
sottolineato che, attraverso il sistema gestionale
IBM, le diverse funzioni
aziendali, dal responsabile
commerciale al venditore,
in base al loro ruolo e alle
rispettive competenze,
possono dare un contributo prezioso a ogni aspetto
dei rapporti tra azienda e
retailer.
«IBM® ACG Vision4 Consumer Goods – conclude Ottina – sta già riscuotendo
un notevole interesse da
parte delle aziende. Siamo
convinti, infatti, che proprio in un periodo difficile
come quello che stiamo vivendo, le aziende debbano investire per farsi trovare operativamente pronte
alla ripresa. In questo senso, IBM ha tutta l’esperienza e il know-how per supportarle. E continua a stimolare i propri business
partner, che spesso vantano competenze di processo molto importanti. Non a
caso sono allo studio altre
verticalizzazioni, a cominciare dal mondo fashion».
QUADRO COMPETITIVO
Scopri la potenza della soluzione IBM
INDUSTRIAPOLITICHE
DELLA COSMESI
E STRATEGIE
E CURA PERSONA
l’utile operativo netto fa regi- che si posiziona comunque
Il gruppo Delta opera da
strare un valore pari all’1,4% su valori negativi a causa del- diversi decenni nel settore
(2,9 nell’esercizio preceden- la forte incidenza degli am- della produzione e della
te). L’ultimo esercizio stori- mortamenti su attività imma- commercializzazione di proco evidenzia un risultato ne- teriali. A livello di risultati dotti e articoli di profumeria,
gativo pari a circa 423.000 d’esercizio, l’azienda ha igiene e cura della persona e
euro (il 2010 si era chiuso chiuso l’ultimo esercizio con della casa. L’azienda ha fatto
con un utile pari a circa un utile netto pari a circa registrare nel 2011 un fattu790.000 euro). Sotto il profi- 1,409 milioni di euro (circa rato pari a circa 106 milioni
lo patrimoniale si segnala nel 332.000 euro il risultato po- di euro, evidenziando un in2011 un lieve incremento del sitivo dell’esercizio prece- cremento pari all’8,9% rilivello di capitale circolante dente). Sotto il profilo patri- spetto all’esercizio precedennetto, mentre sostanzialmen- moniale-finanziario, nel cor- te. Va rilevato come circa il
te stabile si mantiene l’attivo so dell’ultimo biennio preso 93,5% delle vendite 2011 ha
fisso aziendale. Per quanto in analisi si segnala un incre- interessato il mercato interriguarda l’aspetto finanzia- mento tanto del livello di ca- no, mentre la parte residua è
rio, si registra nel corso pitale circolante netto quan- stata realizzata all’estero
dell’ultimo esercizio una lie- to, e soprattutto, dell’esposi- (3,2% Paesi Cee e 3,3% Paeve contrazione del livello zione finanziaria aziendale. si extra-Cee). A livello di
d’indebitamento. L’esposi- In particolare, l’indebita- margini operativi, espressi in
zione finanziaria netta del mento finanziario netto valori percentuali sul fatturagruppo, infatti, si posiziona dell’azienda si colloca a fine to, si registrano nel corso delal termine dell’ultimo eserci- 2011 su un valore pari a circa l’ultimo esercizio storico rizio su un valore pari a circa 12,522 milioni di euro (circa levanti contrazioni, sia a li18,303 milioni di euro (circa 3,795 milioni il valore a fine vello di margine operativo
18,937 milioni a fine 2010). 2010). A causa dell’incre- lordo (3,9% contro un valore
Il rapporto debt/equity, infi- mento del livello d’indebita- 2010 pari a 6,1%) sia di utile
ne, si mantiene a fine 2011 su mento, non supportato da operativo netto (2,5% contro
valori più che soddisfacenti una parallela, equivalente 4,7% dell’esercizio prece(0,30) e in linea con quelli crescita a livello di patrimo- dente). L’azienda ha chiuso
dell’esercizio precedente.
nio netto, il rapporto l’ultimo esercizio storico con
Gamma è attiva nella pro- debt/equity fa registrare al un utile netto pari a circa
duzione e commercializza- termine dell’ultimo esercizio 1,175 milioni di euro (circa
zione di prodotti per la cura storico un lieve peg giora- 2,609 milioni l’utile dell’edella persona sotto vari brand mento, mantenendosi co- sercizio precedente). Sotto il
di proprietà. L’a zienda ha munque su valori decisamen- profilo patrimoniale, nel
fatto registrare nel corso del- te contenuti (0,59).
biennio considerato si regil’ultimo esercizio storistrano incrementi sia a
IL CONTO ECONOMICO AGGREGATO DEL
co un fatturato pari a cirlivello di capitale circoSETTORE IGIENE PERSONA: 2010-2011
ca 37,199 milioni di eulante netto sia di capitale
(in mgl di euro)
ro, evidenziando un ininvestito netto, a causa
2010
2011
cremento rispetto ai vadei consistenti investiFatturato
271.312 282.377
lori conseguiti nell’esermenti effettuati nel cor(Acquisti +/– var. magaz.)
(90.763)
(98.781)
cizio precedente pari al
so dell’ultimo esercizio.
(Prestazioni di servizi)
(131.556) (140.638)
12,8%. A livello di
A livello finanziario, si
Proventi ordinari diversi
2.254
3.839
scomposizione geografiregistra
nel corso delMargine di contribuzione
51.247
46.797
ca del fatturato, la magl’ultimo anno storico
(Oneri diversi di gestione)
(5.293)
(3.362)
gior parte delle vendite
preso in analisi un con(Godimento beni di terzi)
(2.723)
(3.200)
2011 sono state effettuasistente peggioramento
Valore aggiunto
43.232
40.235
te sul mercato interno
del livello di indebita(Costo del lavoro)
(25.427)
(25.547)
(circa 95%). Per quanto
mento. L’azienda, infatMargine operativo lordo
17.805
14.687
(Amm.ti di beni materiali)
(2.705)
(2.996)
concerne i margini opeti, evidenzia a fine 2011
(Amm.ti di beni immateriali)
(6.620)
(7.381)
rativi, nel corso dell’ultiuna esposizione finanUtile operativo netto
8.480
4.310
mo anno storico si sono
ziaria netta pari a circa
Proventi finanziari
329
292
registrati valori in lieve
25,540 milioni di euro
(Oneri finanziari)
(2.011)
(2.559)
miglioramento rispetto
(circa 13,827 milioni il
Utile/(Perdite) su cambi
(124)
(307)
all’esercizio precedente,
dato al termine del+/(–) Proventi/(oneri) str. netti
100
(1.462)
sia a livello di margine
l’esercizio precedente).
Utile ante imposte
6.775
275
operativo lordo (4,6%
A causa dell’incremento
(Imposte)
(2.409)
2.251
contro 4,0 nel 2010) sia
del
livello d’indebitaUtile d’esercizio
4.366
2.526
per quanto concerne
mento, il debt/equity si
Fonte: elaborazioni dell’autore Largo Consumo
l’utile operativo netto,
posiziona al termine delLARGO CONSUMO n. 5/2013
l’ultimo esercizio su valori
decisamente elevati (2,53) e
in netto peggioramento rispetto ai risultati di fine 2010
(1,21).
Le considerazioni
oltre i dati
Al termine delle analisi effettuate sui singoli competitor è stato possibile estrapolare le seguenti considerazioni:
– In un contesto caratterizzato da uno scenario economico ancora incerto e sotto
tensione, il sostenuto andamento del fatturato di quasi
tutti i competitor presi in
analisi conferma lo stato di
salute e le capacità competitive dell’intero comparto;
– A livello di redditività, nel
corso dell’ultimo esercizio
storico analizzato quasi tutte
le aziende considerate hanno
evidenziano alcune contrazioni tanto a livello di margine operativo lordo quanto di
utile operativo netto; in particolare, nella maggior parte
dei casi tale fenomeno è stato generato da una maggiore
incidenza dei costi delle materie prime e dei servizi;
– Nonostante la contrazione
dei margini operativi, quasi
tutte le aziende hanno chiuso in utile entrambi gli esercizi storici presi in analisi;
– Sotto il profilo patrimoniale, tutte le aziende del comparto hanno continuato a investire nel corso dell’ultimo
esercizio, evidenziando incrementi più o meno consistenti a livello di capitale investito netto;
– Sotto il profilo finanziario,
nel corso dell’ultimo esercizio quasi tutti i competitor
presi in analisi hanno fatto
registrare peggioramenti, in
certi casi consistenti, della
propria esposizione finanziaria netta, a dimostrazione
di un maggiore ricorso al capitale di terzi;
– Il rapporto debt/equiy nel
corso del 2011 peggiora per
quasi tutti i competitor,
QUADRO COMPETITIVO
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INDUSTRIAPOLITICHE
DELLA COSMESI
E STRATEGIE
E CURA PERSONA
mantenendosi comunque,
nella maggior parte dei casi,
su valori assolutamente fisiologici.
L’aggregato
di settore
tivo netto fa registrare nel
2011 un valore pari all’1,5%
(3,1 il dato 2010). La causa
principale di tale contrazione
verificatasi nel corso dell’esercizio è da imputare
principalmente a una maggiore incidenza fatta registrare dai costi per le materie prime e dai costi per servizi. A
livello di risultati d’esercizio,
in entrambi gli esercizi storici analizzati l’aggregato evidenzia risultati positivi. Sotto
il profilo patrimoniale, nel
corso del biennio preso in
analisi si registra un incremento sia del valore del capitale circolante netto sia dell’attivo fisso. I dati relativi alle dilazioni medie di incasso
e pagamento, così come
quelli relativi ai giorni di giacenza media in magazzino, si
sono mantenuti sostanzialmente stabili nel corso del
periodo analizzato; in particolare, le tempistiche di incasso si sono assestate a 127
giorni nel 2011 (124 giorni
nel precedente esercizio), le
tempistiche di pagamento
fornitori a 120 giorni (118
giorni nel 2010), mentre la
durata media delle scorte in
magazzino risulta pari a 57
giorni (55 giorni nell’esercizio precedente). A livello finanziario, si evidenza nel
corso del 2011 un incremento dell’esposizione finanziaria netta dell’aggregato, generato principalmente dai
consistenti investimenti effettuati dalle aziende nel corso dell’esercizio. Nonostante
l’incremento del livello d’indebitamento finanziario, il
rapporto debt/equity, pur aumentando lievemente, si
mantiene comunque su valori decisamente ottimali (0,41
a fine 2011), evidenziando
quindi una perfetta sincronia
del comparto tra mezzi propri e mezzi di terzi.
Punti di forza
Dopo aver effettuato l’anae di debolezza
lisi sulle quattro aziende conLe imprese italiane del
correnti è stato elaborato un
“aggregato di settore”, cocomparto cosmesi, pur instruito aggregando i dati ecocontrando momenti di difficoltà, anche nel 2011 hanno
nomico-patrimoniali delle
proseguito nella strategia di
singole realtà prese in analiimpegno in ricerca e innovasi. È opportuno premettere
come tale aggregato non corzione. Nel corso dell’esercirisponda ai dati effettivi del
zio sono continuati gli sforzi
settore di riferimento, dal
per assecondare i vari mercati sempre più orientati alla
momento che non comprenqualità e al servizio. I procesde tutte le aziende operanti
nell’intero comparto. Cionosi di polarizzazione dei consumi e di segmentazione delnostante, dal momento che in
esso sono racchiusi quattro
l’offerta hanno caratterizzato
le scelte dell’industria, semdei principali player, si ritiepre più vicina ai bisogni dei
ne che possa comunque dare
consumatori anche in tema di
un’indicazione di massima
sicurezza e affidabilità. Sulle
dell’andamento dello stesso
settore nel corso del periodo
prospettive di sviluppo pesano non poco le incertezze
preso in analisi e di quelli
sull’evoluzione delle politiche possono essere consideche a sostegno all’economia,
rati i punti di forza e di debooltre alle preoccupanti tenlezza dello stesso. Resta inteso che l’obiettivo di tale anasioni sulla propensione d’acquisto dei consumatori.
lisi non è quello di condurre
Soffermandosi sugli aspetun’analisi settoriale in senso
ti di natura economico-fistretto, e che, per tale finalità,
nanziaria, dall’analisi intrasi rinvia a studi specialistici
presa sull’aggregato di setsull’argomento.
tore costruito vengono eviDall’analisi dell’aggregato
denziati di seguito alcuni
costruito in questa sede si
possono estrapolare diverse
punti di forza e di debolezza
considerazioni. A livello di
del comparto:
– Fatturato in crescita. Nofatturato, l’aggregato evidenzia un incremento nel corso
nostante la crisi di numerose
aree economiche e l’incerto
dell’ultimo esercizio pari al
4,1% rispetto ai valori consecontesto congiunturale, il
guiti nel 2010. Per quanto
mercato cosmetico italiano
conferma la sua vocazione
concerne i margini operativi,
espressi in valori percentuali
anticiclica, registrando nel
sul fatturato, i dati del2011 un’ulteriore creL’AGGREGATO DEL SETTORE IGIENE
l’ultimo esercizio storiscita (+4,1% la crescita
PERSONA: 2010-2011 (in mgl di euro e %)
co preso in analisi evinell’ultimo esercizio
2010
2011
storico fatta registrare
denziano una contrazioVolume d’affari
271.312
282.377
ne; in particolare, il
dall’aggregato di settore
Ebitda
6,6%
5,2%
margine operativo lordo
considerato).
Ebit
3,1%
1,5%
dell’aggregato si assesta
– Forte propensione agli
Utile netto
4.366
2.526
nel corso dell’ultimo
investimenti. Dall’analiCapitale circolante netto
52.326
57.893
esercizio su un valore
si dell’aggregato si evinIndebitamento finanziario netto 29.495
49.445
pari al 5,2% (6,6 il dato
ce come, nel corso delRapporto Debt/Equity
0,25
0,41
dell’esercizio precedenl’ultimo anno storico
Fonte: elaborazione dell’autore Largo Consumo
te), mentre l’utile operaconsiderato, vi sia stato
LARGO CONSUMO n. 5/2013
un consistente incremento a
livello di capitale investito
netto. In realtà, il comparto
evidenzia una buona strategia di impegno in ricerca e
innovazione, che conferma
come la destinazione degli
investimenti industriali sia
superiore alla media. Nel
2011 gli investimenti pubblicitari del settore cosmetico,
inoltre, hanno manifestato
una sostanziale tenuta, a dimostrazione di come il comparto, anche in un momento
di profonda incertezza, abbia
incrementato la propensione
all’investimento più di altri
settori importanti (per esempio l’alimentare).
– Ottima sincronia tra mezzi
propri e mezzi di terzi. Nonostante si sia incrementato
nel corso del 2011 il livello
d’indebitamento finanziario
netto, il rapporto debt/equity
dell’aggregato si posiziona
su valori contenuti.
– Maggiore incidenza di alcune voci di costo. Soffermandosi sull’analisi del conto economico percentualizzato dell’aggregato, si evince
come l’incidenza di alcune
voci di costo sul fatturato si
sia incrementata nel corso
dell’ultimo esercizio storico.
In particolare, tali incrementi
riguardano principalmente il
costo delle materie prime
(35% contro un valore di
33,5 nel 2010), dei servizi
(49,8% contro un’incidenza
del 48,5 nell’esercizio precedente) e degli ammortamenti. Da notare, invece, una lieve contrazione dell’incidenza del costo del lavoro.
– Contrazione della redditività aziendale. La maggiore
incidenza di alcune voci di
costo ha inevitabilmente
comportato una contrazione
della redditività del comparto. Sarebbe auspicabile la
messa in atto di una serie di
azioni volte alla razionalizzazione e contenimento di
determinate tipologie di costi, al fine di salvaguardare
nel tempo i margini operativi
aziendali.