Transcript Citazioni Cisal del 24/03/2015

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23/03/2015
CISAL AVVIA VIAGGIO NELLE RSU VIBONESI
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Francesco Cavallaro
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Rubrica
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23
Giornale di Sicilia
24/03/2015
C'E' L'ACCORDO CON SINDACI E SINDACATI "ALL'AMAP IL SERVIZIO
IDRICO DI ASP"
3
23
Giornale di Sicilia
24/03/2015
LO SCANDALO TANGENTI ALLA GESAP, E' SCONTRO APERTO TRA PD
E GIAMBRONE (S.Giuffre')
4
2
Il Gazzettino - Ed. Udine
24/03/2015
PAGATI PER NON LAVORARE, ARRIVA LA SVOLTA
6
35
La Nuova Sardegna
24/03/2015
LIRICO, ALTA TENSIONE SPOCCI SOTTO TIRO
7
25
La Nuova Sardegna - Ed.
Olbia/Tempio/Gallura
24/03/2015
SAREMAR, 48 ORE DI SCIOPERO DEI TRAGHETTI
9
10
Nuovo Quotidiano di Puglia - Ed.
Lecce
24/03/2015
"RICONVERSIONE TRUFFA" EX BAT SENZA LAVORO: LA PROTESTA
BLOCCA LA CITTA'.
10
Baresinelmondo.it
24/03/2015
PALERMO: LA CISAL, BASITI DA RICHIESTA PD SU GESAP
12
CorrierePL.It
24/03/2015
PALERMO: LA CISAL, BASITI DA RICHIESTA PD SU GESAP
13
It.blastingnews.com
24/03/2015
SCIOPERO DEI TRASPORTI PUBBLICI A ROMA IL 17 APRILE 2015
14
BlogSicilia.it
23/03/2015
CISAL: "NO ALL'AZZERAMENTO DEL CDA DELLA GESAP"
16
Codacons.it
23/03/2015
STRISCE BLU, L' ATAC RINUNCIA AI CONTROLLI: GLI AUSILIARI
TRASFERITI IN METROPOLITANA
17
Codacons.it
23/03/2015
STRISCE BLU, SOSPESI I CONTROLLI SULLE AUTO IN SOSTA. IL
COMUNE PERDE 70MILA EURO AL GIORNO
18
Ctzen.it
23/03/2015
LA GESAP E L'AZZERAMENTO DEL CDA LA CISAL CONTRO LE
DICHIARAZIONI DEL PD
19
Genova24.it
23/03/2015
TRASPORTO PUBBLICO, IL NUOVO SCIOPERO REGIONALE RINVIATO
AL 5 MAGGIO
21
Guardiavecchia.net
23/03/2015
SCIOPERO SAREMAR
25
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23/03/2015
CISAL-CFS: GOVERNO SI IMPEGNI A STABILIZZARE 1400 PERSONE
26
LeccePrima.it
23/03/2015
BUONI A TRUFFARE. ESPLODE LA PROTESTA DEI DIPENDENTI
IACOBUCCI, GIA' SCARICATI DA BAT
27
LeccePrima.it
23/03/2015
VIDEO: LE AUTO SFILANO A PORTA NAPOLI
29
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23/03/2015
LA GESAP E L'AZZERAMENTO DEL CDA LA CISAL CONTRO LE
DICHIARAZIONI DEL PD
31
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23/03/2015
DEGRADO DEL TRASPORTO PUBBLICO: SCHIAFFI E 'ATTI OSCENI'
SUGLI AUTOBUS
33
Siracusa.blogsicilia.it
23/03/2015
CISAL: "NO ALL'AZZERAMENTO DEL CDA DELLA GESAP"
35
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23/03/2015
«AZZERARE IL CDA DELLA GESAP» LA CISAL CONTRO LE
DICHIARAZIONI DEL PD
36
Telenord.it
23/03/2015
TRASPORTO PUBBLICO, SCIOPERO RINVIATO AL 5 MAGGIO
38
TRCGiornale.it
23/03/2015
CISAL FEDERENERGIA: "BASTA SCARICABARILE SU TORRE NORD"
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Cisal avvia viaggio nelle Rsu vibonesi
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23 MARZO 2015, 19:34 VIBO VALENTIA ATTUALITÀ
“Il più che positivo dato emerso dal rinnovo delle Rsu nella provincia di
Vibo Valentia permetterà alla Cisal di porsi, a partire da oggi, più
intensamente sull’esame delle più variegate problematiche che
investono l’attività dei lavoratori nelle pubbliche
amministrazioni, negli enti e nelle aziende, propiziando le condizioni
per la promozione e lo sviluppo di nuove strategie utili ad offrire ogni tipo
15 NOTIZIE CORRELATE
di supporto per la loro soluzione”. Franco Cavallaro, Segretario
Generale della Confederazione, sintetizza così l’esito dell’incontro avuto
20 mar 2015
Vibo, il leader Cisal
Cavallaro incontra gli eletti
Rsu della provincia
con eletti e non eletti e la segreteria provinciale, nella sede di via Luigi
Razza a Vibo Valentia..
12 mar 2015
“Nel ringraziare vivamente quanti hanno favorito il successo delle
Il presidente Bruno augura
buon lavoro agli eletti Rsu
liste collegate alla Cisal e più esattamente i candidati eletti e
quelli non eletti, e nella inderogabile necessità di dar vita ad un nuovo
12 mar 2015
Rsu: Cisal Vibo convoca
segretria provinciale ed eletti
percorso d’impegno sindacale, avverto anche il bisogno di assicurare
che il sindacato farà rete sulla vasta problematica che affligge tutte le
postazioni di lavoro mettendo a disposizione tutta la sua esperienza e la
10 mar 2015
Elezioni Arpacal, Gentile
(Uil): “Ottimo risultato”
capacità di affrontare con serietà e concretezza i disagi e le difficoltà di
sempre.
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15 novembre 2012
Concerto Venditti a Vibo,
Cisal: uno schiaffo alla
miseria, alla Calabria
8 settembre 2012
Raccogliamo una eredità pesante ed intendiamo offrire il meglio
della nostra esperienza attraverso la intervenuta disponibilità anche di
Fnsi, il vibonese Franco
Cavallaro nominato nel
consiglio nazionale
quanti, seppur candidati, non sono risultati eletti, ottenendo, comunque, una pregevole affermazione, e che
26 febbraio 2015
hanno confermato la loro adesione alla linea del sindacato ”.
Cavallaro (Cisal) sulla
tentata aggressione al
Segretario provinciale
La Cisal, è emerso nell’incontro di sabato sera, ha tutte le carte in regola per assumere le più adeguate
25 febbraio 2015
iniziative per la realizzazione di un programma che torni utile ad affrontare e superare le varie esigenze che fino
Vibo, la Cisal affronta il
percorso verso il rinnovo
delle Rsu aziendali
ad oggi hanno reso inadeguato il ruolo e la funzione delle Rsu su tutto il territorio.
“La carta di credito rilasciataci dai lavoratori alle recenti consultazioni sul rinnovo delle Rsu sta a significare –
23 febbraio 2015
ha osservato, tra l’altro, il leader della Cisal – che la proposta avanzata da noi risulta credibile e che
rappresenta più che una speranza per migliorare la condizione del mondo del lavoro. Questo vuol
dire che così come abbiamo sempre fatto andremo ad assumerci anche per questo tipo di impegno le nostre
responsabilità .”
Dopo l’introduzione di Giuseppe Sarlo, capo ufficio stampa, che ha illustrato i risultati ottenuti, è stato il
segretario provinciale Filippo Curtosi a spiegare i motivi che hanno propiziato la netta affermazione della Cisal
vibonese alle Rsu.
“Ci siamo posti in ascolto su tutto il territorio – ha detto, tra l’altro Filippo Curtosi- ed abbiamo raccolto con
grande attenzione i diversi messaggi di allarme che provengono da ogni settore. La squadra si è mossa con
forte interesse e dinamismo per cui sono certo che la Cisal saprà come interpretare il reale stato di
bisogno e le criticità più rilevanti che avviliscono i nostri lavoratori”.
Sono, poi, intervenuti nel dibattito Antonello Nusdeo, Antonio Scriva, Amalia Cupo, Bruno Di Renzo,
Rosa Maria Natale, Salvatore La Faci, Michele Paino.
CISAL
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Blasting News > News lavoro > 2015 > 03 > Sciopero dei trasporti pubblici a Roma il 17 aprile 2015
Pubblicato il: 24 marzo 2015
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Sciopero dei trasporti pubblici a
Roma il 17 aprile 2015
Sciopero dei mezzi a Roma: Tpl Scarl dalle 8.30 alle 17.00 e dalle 20.00 a fine servizio, Atac dalle 8.30 alle 12.30.
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Sciopero trasporti pubblici a Roma il 17 aprile
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È stato proclamato uno sciopero del trasporto pubblico a Roma
per la giornata del 17 aprile 2015 che riguarderà le società di
trasporti Atac, Tpl Scarl e Cotral. L'agitazione è stata indetta dai
sindacati Ugl, Sil e Faisa-Cisal, che hanno organizzato una
protesta per il 17 aprile che coprirà praticamente l'intera
giornata. La società Tpl Scarl si fermerà dalle 8.30 alle 17.00 e
dalle 20.00 fino a fine servizi e l'azienda Atac incrocierà le
braccia per quattro ore, dalle 8.30 alle 12.30. Fermo anche il personale della Metro
linea C.
Un'altra giornata di caos per il traffico di Roma venerdì 17 aprile, con l'azienda Atac
ferma dalle 8.30 alle 12.30 e l'azienda Tpl Scarl praticamente per tutta la giornata. Le
uniche ore in cui i mezzi pubblici dovrebbero circolare regolarmente sono quelle
comprese tra le 17.00 e le 20.00, ovvero la cosiddetta fascia di garanzia, e si può
facilmente immaginare il traffico che ci sarà in città durante tutta la giornata. Lo
sciopero del trasporto pubblico locale a Roma è stato proclamato a metà marzo e per
il momento non è stato né revocato né posticipato.
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La situazione degli scioperi nei trasporti pubblici regionali e nazionali si può
controllare in tempo reale consultando il sito della Commissione Garanzia Sciopero e
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Non sempre i media nazionali danno
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La giornata in 30 secondi - 23
marzo 2015
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Torino, la torre di Piano prende
vita
risalto agli scioperi locali in corso, quindi è consigliabile tenere sotto controllo questi
siti che sono costantemente aggiornati sugli scioperi in corso, in previsione, revocati
e cancellati. Le proteste sindacali nascono e vengono risolte tutti i giorni, quindi la
situazione degli scioperi è in continuo mutamento.
La soluzione migliore è quella di informarsi direttamente presso le aziende dei
trasporti locali, in questo caso Atac e Tpl Scarl. Lo sciopero dei mezzi pubblici in
città grandi come Roma crea sempre un forte disagio alla circolazione, la città si
trasforma in una specie di giungla d'asfalto piena di auto e di pedoni, che sono
costretti comunque a raggiungere il proprio posto di lavoro in un modo o nell'altro.
Sciopero mezzi pubblici a Roma, martedì 17 marzo 2015: orari e bus interessati
Sciopero trasporti marzo e aprile 2015: calendario mezzi pubblici, treni e aerei
Sciopero nazionale trasporto, traffico aereo venerdì 20 marzo 2015: info voli
garantiti
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PARLA IL SEGRETARIO CONFEDERALE GIANLUCA COLOMBINO
Cisal: “No all’azzeramento del CdA
della Gesap”
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Gesap, Pd: “è calato il silenzio”
Ferrandeli: “Azzerare il CdA”
CRONACA 23 marzo 2015
di Markez
Il segretario della Cisal “invita il Presidente della Gesap Fabio
Giambrone a non prestare orecchio alle strumentalizzazioni
politiche di parte e a proseguire alacremente nel percorso di
rottura con le passate gestioni in aperta trasparenza
valorizzando le professionalità lavorative interne a dispetto
della esternalizzazione a soggetti terzi di attività che possono
essere svolte in autoproduzione”.
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11:54 - Maxi sequestro di
novellame Nel Catanese
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Lo dice il Segretario confederale della Cisal Gianluca Colombino.
“Non vorremmo – aggiunge Colombino – che dietro questa richiesta
si celi la volontà di procedere, attraverso le designazioni dei
componenti della Provincia regionale e della Camera di commercio
ormai senza guida e prossima al commissariamento , a reperire una
sorta di maggioranza di componenti dello stesso Cda in capo alla
Regione Sicilia con la classica riproposizione degli schemi secondo
cui la gestione di una società cosi strategicamente importante per
l’economia del nostro territorio passi nelle mani di una compagine
politica”.
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“Rimaniamo basiti di fronte alla richiesta di taluni esponenti
del Pd che chiedono l’azzeramento del Cda della Gesap
proprio adesso che lo stesso aveva nei fatti avviato un
percorso di aperta rottura con le logiche passate ed al
contempo iniziato ad incrementare i dati del volato in transito
nello scalo”.
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Strisce blu, l' Atac rinuncia ai controlli: gli ausiliari trasferiti in metropolitana
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Striscie blu senza controlli. Da ieri gli ausiliari del traffico non presidiano più i parcometri per multare eventuali evasori. L' Atac li ha tutti dislocati ad altre attività: i tornelli delle
metropolitane e i parcheggi di scambio. Una totale deregulation che per le casse comunali significherà una massiccia emorragia di entrate. Tutto a seguito della sentenza del Tar che
martedì 17 marzo ha annullato gli aumenti tariffari decisi dal Campidoglio a luglio scorso ed entrati in vigore da ottobre. Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso del Codacons e
di un gruppo di cittadini bocciando il rincaro del 50%, da un' euro ad un euro e mezzo l' ora. In un primo tempo, Comune e Atac avevano parato il colpo dando istruzioni agli ausiliari
di tener conto nelle verifiche soltanto dell' orario di inizio del parcheggio, calcolando che con il ripristino delle vecchie tariffe la sosta deve durare non più un' ora, ma 75 o 90 minuti a
seconda della zona. Ma evidentemente la situazione era ingestibile. Perciò il 19 marzo sindacati e azienda dei trasporti si sono accordati su un' altra modalità: la rimozione totale degli
ausiliari dalle strisce blu finché non siano stati modificati i software per il ripristino delle tariffe precedenti. "Nelle more del ripristino informatico delle tariffe ai livelli pre delibera - dice il
verbale dell' accordo tra la rappresentanza sindacale unitaria di Cgil, Cisl, Cisal, Sul-Ct e Atac - si rende necessario rivedere in via temporanea il servizio degli ausiliari della sosta".
Dunque: "L' azienda informa la Rsu della impossibilità momentanea dell' impiego degli ausiliari della sosta al controllo della sosta tariffata". Gli ausiliari torneranno in campo solo
quando i parcometri e gli altri mezzi di pagamento saranno stati aggiornati. Un lavoro che potrebbe richiedere tra i 20 e i 30 giorni. I tecnici di Atac infatti dovranno modificare gli
oltre 2.500 parcometri distribuiti in città. Più semplice far riapparire le vecchie tariffe sulle app che permettono di pagare la sosta via smartphone. Saranno inoltre da ristampare
migliaia di grattini. Nel frattempo la sosta della capitale rimane allo sbando, con il pagamento delle tariffe lasciato al buon cuore dei romani. E mentre il Campidoglio si prepara a
rivolgersi al Consiglio di Stato ("Proporremo ricorso contro una sentenza che è culturalmente sbagliata. Il Tar fa valutazioni politiche che non ci convincono proprio", aveva
annunciato un furioso assessore alla Mobilità Improta), rimane l' emergenza di aggiornare il più presto possibile i parcometri sulle vecchie tariffe, per recuperare almeno una parte
degli incassi assicurati dalla sosta.
Sezioni: Rassegna Stampa
Aree: TRASPORTI, AUTO MOTO
Parole chiave: Strisce blu, atac, tariffe, ausiliari
Testate: Repubblica.it
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lunedì, 23 marzo 2015
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ParchimetroDi Paola Ambrosino – Anarchia sulle strisce blu di Roma. Dopo la sentenza del Tar, che ha annullato gli aumenti tariffari decisi dall’amministrazione capitolina, tutti i
parcometri in giro per la città devono ritornare ai vecchi canoni in quanto la sosta oraria, dagli attuali 1.5 euro, deve essere ripristinata a 1 euro e deve ritornare in vigore anche la
tariffa giornaliera da 4 euro per 8 ore.
Aggiornare i software e modificare 2.500 parcometri però non è così semplice e, a quanto pare, ci vorrà qualche settimana per portare a termine l’operazione. Nel frattempo, l’Atac,
che gestisce gli ausiliari addetti al controllo dei tagliandi sulle auto in sosta, ha deciso di spostare tutta la forza lavoro ai tornelli delle metro per cui da qualche giorno nessuno più
controlla i pagamenti sulle strisce blu. risultato? Settantamila euro al giorno in meno nelle casse del Comune.
D’altra parte sarebbe stato complicato per gli ausiliari controllare i ticket sul parabrezza delle auto tenendo conto della differenza tra nuova e vecchia tariffa e quindi, lo scorso 19
marzo, la rappresentanza sindacale unitaria di Cgil, Cisl, Cisal, SulCt e i responsabili di Atac hanno siglato un accordo che prevede la destinazione degli ausiliari ad altro incarico.
“Nelle more del ripristino informatico delle tariffe ai livelli pre delibera – dice il verbale dell’accordo – si rende necessario rivedere in via temporanea il servizio degli ausiliari della
sosta”. “L’azienda informa la Rsu della impossibilità momentanea dell’impiego degli ausiliari della sosta al controllo della sosta tariffata e della possibilità di adibire in via temporanea gli
ausiliari della sosta ai seguenti servizi: presidio delle stazioni metro, controllo dei parcheggi di scambio, con sospensione temporanea del turno notturno”.
“Il Comune ha accolto la nostra istanza – aveva detto soddisfatto il Codacons, che ha presentato il ricorso al Tar – Nei giorni scorsi, infatti, di fronte all’impossibilità di aggiornare gli
strumenti di pagamento, avevamo chiesto all’amministrazione capitolina di sospendere le tariffe per le strisce blu, così da non creare danni agli automobilisti che intendevano sostare
solo un’ora e che per legge erano tenuti al pagamento di un solo euro. La scelta del Comune era e rimane l’unica possibile”.
In realtà l’assessore alla Mobilità Guido Improta è pronto a dar battaglia. “Presenteremo ricorso al Consiglio di Stato contro una sentenza che è culturalmente sbagliata. Il Tar fa
valutazioni politiche che non ci convincono proprio”, ha annunciato.
Per l’Atac, che nel suo piano industriale aveva puntato sull’aumento delle tariffe della sosta e sull’aumento della vendita dei biglietti dei bus per sostenere le sue casse dissestate, si
tratta di un duro colpo che, si teme, avrà spiacevoli conseguenze sui servizi ai cittadini.
Sezioni: Rassegna Stampa
Aree: TRASPORTI, AUTO MOTO
Parole chiave: Strisce blu, tariffe, roma, ausiliari, atac
Testate: Romacapitalenews.com
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«Azzerare il cda della Gesap»
La Cisal contro le dichiarazioni del Pd
REDAZIONE 23 MARZO 2015
CRONACA – «Non vorremmo - dice Colombino - che dietro la richiesta degli esponenti del pd
si celi la volontà di procedere a reperire una sorta di maggioranza di componenti dello stesso
Cda in capo alla regione siciliana con la classica riproposizione degli schemi secondo cui la
gestione di una società cosi strategicamente importante, passi nelle mani di una compagine
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politica»
Questa mattina il segretario del Pd Carmelo Miceli ha convocato una conferenza
stampa durante la quale ha chiesto l'azzeramento dei vertici Gesap, la società di
gestione dell'aeroporto di Palermo. Presenti anche il deputato regionale
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Fabrizio Ferrandelli e il deputato nazionale Franco Ribaudo. In riferimento
all'arresto del vicepresidente Gesap Roberto Helg, sorpreso con una mazzetta da
100 mila euro euro, Ferranelli ha detto: «O il vicepresidente Gesap Roberto Helg
agiva in complicità di altri, o se agiva da solo indisturbato, va rivista l'intera
governance. Chiediamo una operazione chiarezza, chiediamo di conoscere il
prezzo degli immobili, gli appalti, le consulenze».
«Rimaniamo basiti di fronte alla richiesta di taluni esponenti del Pd - dice il
segretario confederale della Cisal Gianluca Colombino - che chiedono
l'azzeramento del Cda della Gesap proprio adesso che lo stesso aveva nei fatti
avviato un percorso di aperta rottura con le logiche passate ed al contempo
iniziato ad incrementare i dati del volato in transito nello scalo. Non vorremmo
- aggiunge - che dietro questa richiesta si celi la volontà di procedere,
attraverso le designazioni dei componenti della Provincia regionale e della
Camera di commercio ormai senza guida e prossima al commissariamento, a
reperire una sorta di maggioranza di componenti dello stesso Cda in capo alla
regione siciliana con la classica riproposizione degli schemi secondo cui la
gestione di una società cosi strategicamente importante per l'economia del
nostro territorio passi nelle mani di una compagine politica». Il segretario della
Cisal ha invitato il Presidente della Gesap Fabio Giambrone a non «Prestare
orecchio alle strumentalizzazioni politiche di parte e a proseguire alacremente
nel percorso di rottura con le passate gestioni in aperta trasparenza valorizzando
le professionalità lavorative interne a dispetto della esternalizzazione a soggetti
terzi di attività che possono essere svolte in autoproduzione».
Il segretario Pd Miceli questa mattina ha poi fatto un riferimento alla valutazine
data dall'advisor all'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo di 110 milioni di
euro «A mio avviso - ha detto - è emersa in maniera incauta una valutazione
assolutamente incongrua. Vogliamo capire come si è arrivati a questa
valutazione se pensiamo che all'aeroporto di Firenze si sia arrivati a una
valutazione di 137 milioni di euro».
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Trasporto pubblico, il nuovo sciopero
regionale rinviato al 5 maggio
Proclamato da Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl era previsto inizialmente per il 10
aprile ma è stato rinviato a causa della vicinanza con lo sciopero indetto
dall'Orsa per il 18 aprile
di Katia Bonchi - 23 marzo 2015 - 19:12
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Genova. E’ stato rinviato al 5 maggio lo sciopero regionale del trasporto
pubblico locale inizialmente previsto per il 10 aprile. La commissione
di garanzia infatti ha chiesto lo spostamento a seguito di un ulteriore
sciopero già proclamato per il 18 aprile dal sindacato ORSA. Lo
sciopero del 5 maggio, inizialmente indetto da tutte le sigle sindacali, è
ora invece proclamato solo da Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl dopo la
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frattura con i sindacati Faisa Cisal e Fit Cisl in seguito all’approvazione
della delibera sul fondino
Il comunicato unitario di Cgil, Uil e Ugl spiega le motivazioni della
protesta: “In questi giorni l’Assessore regionale Enrico Vesco ha
dichiarato che l’Agenzia Regionale per il Trasporto Pubblico locale non
sarà in grado di emanare il bando di gara per l’affidamento del servizio
entro il prossimo 31 marzo. Come volevasi dimostrare e come più volte
denunciato da queste Organizzazioni sindacali, i Comuni liguri non
sono in grado di fare gli accordi di programma sulle risorse da
destinare alla gara entro questa scadenza; di conseguenza viene meno
anche la necessità di definire i piani aziendali per accedere ai fondi
per il pensionamenti anticipati entro il 31 marzo”.
“In vista dell’imminente
avvio della gara – scrivono
i sindacati – i Sindaci e i
Presidenti delle Province
liguri, il 13 marzo scorso,
hanno siglato una lettera
indirizzata a Regione
Liguria e alle due
Organizzazioni Sindacali
firmatarie del documento
dello stesso giorno,
impegnandosi a lavorare
alla costituzione di un apposito raggruppamento (ATI, associazione
temporanea di impresa)”.
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candidatura: “Un progetto
alternativo alla politica degli ultimi
anni"
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“Non si capisce come mai le due Organizzazioni sindacali di cui sopra
abbiano dichiarato alla stampa come quella lettera fosse condizione
necessaria alla firma del documento sul fondino, mentre nelle
assemblee, in palese contraddizione, dichiarino di non perseguire più
quell’obiettivo in quanto, anche se si costituisse l’ATI, questo sarebbe
un soggetto debole, e quindi di preferire un operatore del settore forte
(come da tempo sostiene il Presidente della Regione). Cambiare
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opinione è legittimo, ma questo cambio di passo è in palese
contraddizione con le motivazioni dello sciopero del 10 marzo, che
permangono, e in contraddizione con il successivo sciopero dichiarato
unitariamente e che Filt Cgil Uil Trasporti e Ugl mantengono per il 5
maggio.
“Chiediamo alle aziende, in coerenza con le dichiarazioni sottoscritte
dalle loro rispettive proprietà, di presentarci un piano di sostenibilità
di una azienda unica al fine di partecipare alla gara sul bacino unico.A
una discussione su un piano serio daremo la nostra disponibilità come
emerso nelle assemblee: il merito è il nostro unico parametro e un
eventuale accordo dovrà essere subordinato, oltre che al voto dei
lavoratori alla costituzione dell’ATI prima, poi alla aggiudicazione della
gara. Nei prossimi due mesi ci giochiamo la continuità operativa delle
nostre aziende, in liquidazione o a gara e quindi la possibilità di
garantire ai cittadini il diritto alla mobilità”.
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Comunicato della Guardia Costiera all’Utenza:
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LA MADDALENA – “Sulla base di quanto comunicato all’Autorità Marittima di La
Maddalena dalla Società Armatrice “SAREMAR S.p.A.”, con fax prot n. 183/S in
data 20.03.2015, assunto al prot. n. 4030 del 23.03.2015, si porta a conoscenza
che le Organizzazioni Sindacali Regionali della Federmar-Cisal e Ugl-Trasporti
hanno proclamato, per i giorni mercoledì 25.03.2015 e giovedì 26.03.2015, uno
sciopero del personale marittimo ed amministrativo di n. 48 (quarantotto) ore
complessive, dalle ore 00.00 del 25.03.2015 alle ore 24.00 del 26.03.2015, che
avrà riflessi sulla regolare programmazione dei servizi di collegamento marittimo sulla linea La MaddalenaPalau.
Al riguardo, ferma restando la regolarità del servizio di collegamento marittimo “Ro-Ro Pax” sulla linea La
Maddalena-Palau garantito dalla Soc. Delcomar srl, in considerazione di quanto sopra, si porta a conoscenza
l’utenza che durante l’effettuazione di tale manifestazione la Soc. SAREMAR S.p.A. garantirà comunque i
seguenti collegamenti marittimi minimi essenziali:
Dalle ore 00.01del 27.03.2015 il servizio di linea in parola riprenderà la normale regolarità così come
disciplinato con propria Ordinanza n. 146/14.
Per quanto sopra, sarà cura della Società SAREMAR S.p.A. predisporre idonee misure atte ad informare
l’utenza sulla sospensione degli orari.
L’Autorità Marittima: (F.to) STV(CP) Donato BONIFITTO
.
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Cisal-Cfs: Governo si impegni a stabilizzare 1400
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Scritto da Red/Nes | TMNews – 8 minuti fa
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Roma, 23 mar. (askanews) - Il sindacato Cisal-Cfs degli operatori del Corpo forestale dello Stato ha
presentato alla Camera una risoluzione per stabilizzare nei ruoli della forestale personale. Si tratta di
1.400 uomini e donne del Corpo.
"I cambiamenti che si prospettano all'orizzonte per il Corpo forestale dello Stato - si legge in una nota
del sindacato - creano non poche preoccupazioni non soltanto nel personale dei ruoli ma soprattutto
nel personale OTI e OTD assunto ai sensi della legge 5 aprile 1985, n. 124, di cui il Corpo stesso
dispone per la gestione delle aree naturali protette ed in supporto a tutte le altre attività istituzionali".
SOLO SU YAHOO
"Non ho particolari pregiudizi verso questo Governo né tanto meno per l'ondata di riforme che sta
SAVIANO: "Ma come, a Roma
c'è la mafia?"
affrontando - afferma Valter Rossi Segretario Generale del sindacato CISAL-CFS - tuttavia auspico
che non divengano sfogo di personalismi, per questo ci siamo impegnati fin da subito per cercare di
sopperire, in questo caso specifico, ad una carenza legislativa proponendo una possibile e fattiva
soluzione ad un problema sottaciuto da molti".
SAVIANO - Emigrazione:
"Ecco la prova di quanto sia
difficile essere felici in Italia"
"La presentazione alla Camera di una risoluzione per l'assorbimento nei ruoli del Corpo forestale dello
Stato del personale OTI e OTD è un'operazione a costo zero - continua il segretario - in grado di
garantire da un lato il ripianamento di una parte delle vacanze di organico e dall'altro il mantenimento
degli attuali livelli di presidio e sicurezza in ambito ambientale e agroalimentare. Parliamo di 1400
Range Rover Sport persone che dovevano, già da tempo, essere integrate nell'organico del personale di ruolo del Corpo,
- LandRover Pubblicità loro malgrado".
Prestazioni da Record. Prenota
un test drive
"Qualora tale proposta non riscuotesse la giusta approvazione si generebbero ulteriori complicazioni,
non ultima, la loro riqualificazione professionale, dal momento che non è possibile utilizzare quei
PIOVE - Panariello e
Branciamore, intervista
imperdibile (con battutaccia
su Carlo Conti)
meccanismi di compensazione riservati ai pubblici dipendenti - mobilità, assegnazioni, comandi.
Questo aspetto, oltre a produrre un ulteriore aggravio al bilancio dello Stato, violerebbe quanto
stabilito all'articolo 7, comma 1, lettera "a" del DL 1577, contravvenendo all'inciso 'salvaguardia delle
professionalità esistenti'".
"L'impegno che chiediamo al Governo - conclude la nota - è quello di individuare un percorso chiaro a
I VIDEO DI OGGI
tutela di queste 1400 famiglie che stanno vivendo mesi di incertezza e apprensione per il loro
Justin Bieber deve pagare 1
milione di dollari Zoomin.tv
furturo".
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“Buoni a truffare”. Esplode la
protesta dei dipendenti ex Bat
senza lavoro
Un centinaio di persone ha animato una manifestazione all'altezza della
rotatoria dell'hotel Tiziano per poi dirigersi verso la prefettura. Problemi
per la viabilità. Il fallimento industriale della terza società, dopo Hds ed Ip,
sta aggravando il disagio e le tensioni tra i dipendenti ex Bat
Marina Schirinzi · 23 Marzo 2015
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LECCE – Bat come acronimo di “buoni a truffare”. Se il primo
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I lavoratori hanno scelto uno snodo cruciale della città per
CASE A LECCE
Lecce
dar vita alla loro protesta, la rotatoria all’altezza dell’hotel Tiziano, complicando
enormemente la viabilità urbana. Non sono mancate, come da copione, le lamentele dei
cittadini in transito su viale De Pietro, via Calasso e la statale 16, letteralmente bloccati nei loro
veicoli. Il corteo, composto da un centinaio di persone affiancate dalle categorie dei
metalmeccanici di Cgil, Cisl, Uil e Cisal, si è diretto poi verso la prefettura: anche via XXV luglio è
rimasta ingolfata per diverso tempo.
La contestazione organizzata quest’oggi trae origine dall’ultimo, infruttuoso, incontro che si è
tenuto presso il Mise il 17 marzo. In quella drammatica circostanza, la società Iacobucci ha issato
la bandiera bianca, dichiarando di aver fatto richiesta di concordato preventivo liquidatorio e di
essere pronta a chiudere i battenti una volta terminato il lavoro delle ultime commesse.
Un film già visto, dunque: la scena è quasi una replica del fallimento industriale che aveva già
travolto le altre due aziende (Ip e Hads) selezionate per la riconversione industriale del sito. Il
rischio di bruciare altri 160 posti di lavoro ha scatenato la reazione animata dei dipendenti ex Bat,
al pari di quella dei sindacati che hanno bollato quel tavolo come “il rito finale di una morte
annunciata”.
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Lecce
Appartamento 4 locali
128.000 €
120 m²
elezioni forza italia partito
democratico provincia
puglia regionali rifiuti
società partecipate università
xylella
La certificazione ufficiale del “fallimento” di quegli accordi siglati nel 2010 tra ex Bat,
sindacati alimentaristi ed istituzioni, sembra non aver sorpreso nessuno: da anni, ormai,
Cisal: web
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Uno striscione esibito durante la protesta
Codice abbonamento:
striscione non lascia spazio a dubbi, il secondo lenzuolo, issato
dai dipendenti delle tre aziende Iacobucci, Ip ed Hds e del
servizio mensa al soldo di Meal Serivce, risulta persino più
incisivo: “Ci avete illusi, ma eravate tutti collusi”. Riesplode così,
nel bel mezzo di un uggioso lunedì, la protesta degli ex
dipendenti della multinazionale British American Tobacco che
ha chiuso i battenti a Lecce nel 2010 per lasciare posto a tre
società che non avrebbero rispettato gli accordi di
Rimani sempre aggiornato,
riconversione del sito, conclusi proprio quell’anno a Roma.
94mila
Pag. 27
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23-03-2015
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si grida allo scandalo e più di qualcuno si era già spinto a denunciare una presunta truffa che, a
fronte del sostegno economico garantito alle imprese dalla multinazionale del tabacco, ha lasciato
centinaia di maestranze e relative famiglie in mezzo ad una strada.
LE IMMAGINI DEL CORTEO DI PROTESTA
Le istituzioni hanno richiesto l’ennesima convocazione urgente al ministro dello Sviluppo
economico, Federica Guidi, alla presenza obbligatoria dei vertici di Bat. Si tratta di un richiamo a
responsabilità (la multinazionale doveva infatti vigilare sullo svolgimento del percorso di
riconversione intrapreso dalle tre aziende, da lei stessa selezionate) che si presenta come l’unica
possibilità di invertire la rotta.
Ma intanto il disagio sociale, come già annunciato, è pienamente esploso. I lavoratori
richiedono, a gran voce, l’attenzione delle istituzioni, tacciate persino di complicità nella
fitta trama di questa riconversione fantasma. E, soprattutto, rivendicano azioni concrete,
limpide e risolutive. Nelle prime ore della mattinata, una delegazione mista, formata da lavoratori e rappresentanti
sindacali ha dapprima incontrato il viceprefetto, Guido Aprea. Successivamente si è recata presso
palazzo dei Celestini, per un colloquio con il presidente della Provincia Antonio Gabellone. Ad
entrambi i rappresentanti istituzionali è stato strappato l’impegno a convocare un tavolo
istituzionale territorio, propedeutico al successivo incontro romano, calendarizzato per
metà aprile. Lo scopo? Giungere preparati al Mise, unendo le diverse voci in un’unica, incisiva,
richiesta.
lavoratori ex bat
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Markus
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Ma di cosa vi lamentate, vi e piaciuto rivotarli ? adesso pedalate, ben vi sta. Provate con il
M5S la prossima, gli altri sappiamo gia che e un marciume.
1 risposta Codice abbonamento:
Uomo Della Strada
lo sanno anche loro ! la gente non è stupida purtroppo vota chi gli garantisce un
posto .. la prossima volta rivoteranno PD tranquillo circa 1 ora fa
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protesta dei dipendenti ex Bat
senza lavoro
Un centinaio di persone ha animato una manifestazione all'altezza della
rotatoria dell'hotel Tiziano per poi dirigersi verso la prefettura. Problemi
per la viabilità. Il fallimento industriale della terza società, dopo Hds ed Ip,
sta aggravando il disagio e le tensioni tra i dipendenti ex Bat
Marina Schirinzi · 23 Marzo 2015
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CASE A LECCE
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enormemente la viabilità urbana. Non sono mancate, come da copione, le lamentele dei
cittadini in transito su viale De Pietro, via Calasso e la statale 16, letteralmente bloccati nei loro
veicoli. Il corteo, composto da un centinaio di persone affiancate dalle categorie dei
metalmeccanici di Cgil, Cisl, Uil e Cisal, si è diretto poi verso la prefettura: anche via XXV luglio è
rimasta ingolfata per diverso tempo.
La contestazione organizzata quest’oggi trae origine dall’ultimo, infruttuoso, incontro che si è
tenuto presso il Mise il 17 marzo. In quella drammatica circostanza, la società Iacobucci ha issato
la bandiera bianca, dichiarando di aver fatto richiesta di concordato preventivo liquidatorio e di
essere pronta a chiudere i battenti una volta terminato il lavoro delle ultime commesse.
Un film già visto, dunque: la scena è quasi una replica del fallimento industriale che aveva già
travolto le altre due aziende (Ip e Hads) selezionate per la riconversione industriale del sito. Il
rischio di bruciare altri 160 posti di lavoro ha scatenato la reazione animata dei dipendenti ex Bat,
al pari di quella dei sindacati che hanno bollato quel tavolo come “il rito finale di una morte
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incisivo: “Ci avete illusi, ma eravate tutti collusi”. Riesplode così,
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ha chiuso i battenti a Lecce nel 2010 per lasciare posto a tre
società che non avrebbero rispettato gli accordi di
riconversione del sito, conclusi proprio quell’anno a Roma.
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si grida allo scandalo e più di qualcuno si era già spinto a denunciare una presunta truffa che, a
fronte del sostegno economico garantito alle imprese dalla multinazionale del tabacco, ha lasciato
centinaia di maestranze e relative famiglie in mezzo ad una strada.
LE IMMAGINI DEL CORTEO DI PROTESTA
Le istituzioni hanno richiesto l’ennesima convocazione urgente al ministro dello Sviluppo
economico, Federica Guidi, alla presenza obbligatoria dei vertici di Bat. Si tratta di un richiamo a
responsabilità (la multinazionale doveva infatti vigilare sullo svolgimento del percorso di
riconversione intrapreso dalle tre aziende, da lei stessa selezionate) che si presenta come l’unica
possibilità di invertire la rotta.
Ma intanto il disagio sociale, come già annunciato, è pienamente esploso. I lavoratori
richiedono, a gran voce, l’attenzione delle istituzioni, tacciate persino di complicità nella
fitta trama di questa riconversione fantasma. E, soprattutto, rivendicano azioni concrete,
limpide e risolutive. Nelle prime ore della mattinata, una delegazione mista, formata da lavoratori e rappresentanti
sindacali ha dapprima incontrato il viceprefetto, Guido Aprea. Successivamente si è recata presso
palazzo dei Celestini, per un colloquio con il presidente della Provincia Antonio Gabellone. Ad
entrambi i rappresentanti istituzionali è stato strappato l’impegno a convocare un tavolo
istituzionale territorio, propedeutico al successivo incontro romano, calendarizzato per
metà aprile. Lo scopo? Giungere preparati al Mise, unendo le diverse voci in un’unica, incisiva,
richiesta.
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Markus
2 ore e un quarto fa
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Ma di cosa vi lamentate, vi e piaciuto rivotarli ? adesso pedalate, ben vi sta. Provate con il
M5S la prossima, gli altri sappiamo gia che e un marciume.
2 risposte Codice abbonamento:
Gianpiero
Ma cosa state dicendo tu e quell'"uomo della strada"?!?! Ma come siamo bravi a
parlare, il Mov5Stelle, e bla bla bla, i signori del Mov5Stelle sono stati "convocati"
e più volte interessati e cosa hanno fatto?!?! NULLA NIENTE DI NIENTE!! Ma
secondo voi basta votare Mov5Stelle e l'italia esce dalla crisi, la legge più giusta,
ci sarà più democrazia... vivete nel mondo delle favole!!! Beati voi!!! Vi ricordo
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«Azzerare il cda della Gesap»
La Cisal contro le dichiarazioni del Pd
REDAZIONE 23 MARZO 2015
CRONACA – «Non vorremmo - dice Colombino - che dietro la richiesta degli esponenti del pd
si celi la volontà di procedere a reperire una sorta di maggioranza di componenti dello stesso
Cda in capo alla regione siciliana con la classica riproposizione degli schemi secondo cui la
gestione di una società cosi strategicamente importante, passi nelle mani di una compagine
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politica»
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 Condividi su Facebook Questa mattina il segretario del Pd Carmelo Miceli ha convocato una conferenza
stampa durante la quale ha chiesto l'azzeramento dei vertici Gesap, la società di
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gestione dell'aeroporto di Palermo. Presenti anche il deputato regionale
Fabrizio Ferrandelli e il deputato nazionale Franco Ribaudo. In riferimento
all'arresto del vicepresidente Gesap Roberto Helg, sorpreso con una mazzetta da
100 mila euro euro, Ferranelli ha detto: «O il vicepresidente Gesap Roberto Helg
agiva in complicità di altri, o se agiva da solo indisturbato, va rivista l'intera
governance. Chiediamo una operazione chiarezza, chiediamo di conoscere il
prezzo degli immobili, gli appalti, le consulenze».
«Rimaniamo basiti di fronte alla richiesta di taluni esponenti del Pd - dice il
segretario confederale della Cisal Gianluca Colombino - che chiedono
l'azzeramento del Cda della Gesap proprio adesso che lo stesso aveva nei fatti
avviato un percorso di aperta rottura con le logiche passate ed al contempo
iniziato ad incrementare i dati del volato in transito nello scalo. Non vorremmo
- aggiunge - che dietro questa richiesta si celi la volontà di procedere,
attraverso le designazioni dei componenti della Provincia regionale e della
Camera di commercio ormai senza guida e prossima al commissariamento, a
reperire una sorta di maggioranza di componenti dello stesso Cda in capo alla
regione siciliana con la classica riproposizione degli schemi secondo cui la
gestione di una società cosi strategicamente importante per l'economia del
nostro territorio passi nelle mani di una compagine politica». Il segretario della
Cisal ha invitato il Presidente della Gesap Fabio Giambrone a non «Prestare
orecchio alle strumentalizzazioni politiche di parte e a proseguire alacremente
nel percorso di rottura con le passate gestioni in aperta trasparenza valorizzando
le professionalità lavorative interne a dispetto della esternalizzazione a soggetti
terzi di attività che possono essere svolte in autoproduzione».
Il segretario Pd Miceli questa mattina ha poi fatto un riferimento alla valutazine
data dall'advisor all'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo di 110 milioni di
euro «A mio avviso - ha detto - è emersa in maniera incauta una valutazione
assolutamente incongrua. Vogliamo capire come si è arrivati a questa
valutazione se pensiamo che all'aeroporto di Firenze si sia arrivati a una
valutazione di 137 milioni di euro».
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Degrado del trasporto pubblico:
schiaffi e 'atti osceni' sugli autobus
Due episodi avvenuti nella giornata di domenica confermano la difficile
situazione che si vive a bordo dei bus. Un'autista della Ctt nord: "Episodi
del genere accadono purtroppo quasi tutti i giorni. Segnaleremo tutto al
prefetto"
Redazione ∙ 23 Marzo 2015
1
Inciviltà, maleducazione e atti osceni. Ma anche minacce e
aggressioni. Scene ormai diventate quasi quotidiane a bordo
degli autobus pubblici. Gli ultimi due episodi risalgono alla
giornata ieri.
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Siringhe a bordo degli autobus in
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Autobus, furti a bordo dei mezzi:
autisti e sindacati chiedono aiuto
al prefetto
Il primo è avvenuto durante la corsa del mattino e vede coinvolto
un autista della del Ctt Nord sulla Lam Rossa. Sono quasi le 9
quando a bordo dell'autobus, diretto in via Pietrasantina,
all'altezza della fermata di Piazza dei Miracoli, salgono due
passeggeri nordafricani. L'autobus è quasi deserto e quando i
due passeggeri salgono l'autista chiede loro il biglietto. In un
primo momento i due lo ignorano e si mettono a sedere ma,
quando l'autobus sta per ripartire, uno dei due passeggeri si
alza all'improvviso, va verso la postazione di guida e da uno
schiaffo al conducente. L'autista non fa in tempo a reagire
che i due fuggono. A questo punto il conducente vede però una
pattuglia dei carabinieri che sta passando in zona per un
controllo e ferma i militari che, dopo essersi fatti descrivere i
due passeggeri riescono nel giro di poco tempo a bloccarli ed
a identificarli.
Il secondo episodio avviene invece nel tardo pomeriggio. La
corsa interessata in questo caso è quella della linea 6, in
direzione Barbaricina. "Sono circa le 19.20 - racconta Fabrizio
Offese e paura sull'autobus,
Genovesi, autista della corsa e segretario provinciale della
aggrediti da un gruppo di 'bulli':
Faisa-Cisal - quando alla fermata della Stazione centrale sale a
"Ti spezzo le ossa"
bordo dell'autobus un immigrato dell'est sulla quarantina. E'
2
visibilmente ubriaco e inizia a fare strani balletti
importunando gli altri passeggeri a bordo. Questi ultimi però, per evitare di far degenerare la
situazione, preferiscono fare finta di niente e non dare corda all'immigrato, anche perchè, in mano,
ha una bottiglia di birra".
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La sorpresa arriva però al termine della corsa: "Arrivati a Barbaricina - continua Genovesi - il
passeggero scende dall'autobus, si mette davanti al mezzo e si abbassa i pantaloni rimanendo
in mutande. A questo punto inizia a fare l' 'aeroplanino' davanti all'autobus, emulando l'esultanza
di Montella. Dopo forse un paio di minuti per fortuna se ne va". L'episodio, in questo caso si
conclude senza incidenti: "Questa volta, per fortuna, non ci sono stati gesti di violenza - conclude
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Genovesi - e tutto alla fine si è risolto senza incidenti, tanto che non ho nemmeno segnalato
l'episodio all'azienda. Quello che è certo, però, è che a bordo dei bus, episodi del genere
accadono purtroppo quasi tutti i giorni. Segnaleremo tutto al prefetto".
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integrazione... che bella cosa. intanto il nostro paese è allo sbando
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Cisal: “No all’azzeramento del CdA
della Gesap”
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Gesap, Pd: “è calato il silenzio”
Ferrandeli: “Azzerare il CdA”
CRONACA 23 marzo 2015
di Markez
Il segretario della Cisal “invita il Presidente della Gesap Fabio
Giambrone a non prestare orecchio alle strumentalizzazioni
politiche di parte e a proseguire alacremente nel percorso di
rottura con le passate gestioni in aperta trasparenza
valorizzando le professionalità lavorative interne a dispetto
della esternalizzazione a soggetti terzi di attività che possono
essere svolte in autoproduzione”.
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Lo dice il Segretario confederale della Cisal Gianluca Colombino.
“Non vorremmo – aggiunge Colombino – che dietro questa richiesta
si celi la volontà di procedere, attraverso le designazioni dei
componenti della Provincia regionale e della Camera di commercio
ormai senza guida e prossima al commissariamento , a reperire una
sorta di maggioranza di componenti dello stesso Cda in capo alla
Regione Sicilia con la classica riproposizione degli schemi secondo
cui la gestione di una società cosi strategicamente importante per
l’economia del nostro territorio passi nelle mani di una compagine
politica”.
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“Rimaniamo basiti di fronte alla richiesta di taluni esponenti
del Pd che chiedono l’azzeramento del Cda della Gesap
proprio adesso che lo stesso aveva nei fatti avviato un
percorso di aperta rottura con le logiche passate ed al
contempo iniziato ad incrementare i dati del volato in transito
nello scalo”.
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«Azzerare il cda della Gesap»
La Cisal contro le dichiarazioni del Pd
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CRONACA – «Non vorremmo - dice Colombino - che dietro la richiesta degli esponenti del pd
si celi la volontà di procedere a reperire una sorta di maggioranza di componenti dello stesso
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gestione di una società cosi strategicamente importante, passi nelle mani di una compagine
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Questa mattina il segretario del Pd Carmelo Miceli ha convocato una conferenza
stampa durante la quale ha chiesto l'azzeramento dei vertici Gesap, la società di
gestione dell'aeroporto di Palermo. Presenti anche il deputato regionale
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Fabrizio Ferrandelli e il deputato nazionale Franco Ribaudo. In riferimento
all'arresto del vicepresidente Gesap Roberto Helg, sorpreso con una mazzetta da
100 mila euro euro, Ferranelli ha detto: «O il vicepresidente Gesap Roberto Helg
agiva in complicità di altri, o se agiva da solo indisturbato, va rivista l'intera
governance. Chiediamo una operazione chiarezza, chiediamo di conoscere il
prezzo degli immobili, gli appalti, le consulenze».
«Rimaniamo basiti di fronte alla richiesta di taluni esponenti del Pd - dice il
segretario confederale della Cisal Gianluca Colombino - che chiedono
l'azzeramento del Cda della Gesap proprio adesso che lo stesso aveva nei fatti
avviato un percorso di aperta rottura con le logiche passate ed al contempo
iniziato ad incrementare i dati del volato in transito nello scalo. Non vorremmo
- aggiunge - che dietro questa richiesta si celi la volontà di procedere,
attraverso le designazioni dei componenti della Provincia regionale e della
Camera di commercio ormai senza guida e prossima al commissariamento, a
reperire una sorta di maggioranza di componenti dello stesso Cda in capo alla
regione siciliana con la classica riproposizione degli schemi secondo cui la
gestione di una società cosi strategicamente importante per l'economia del
nostro territorio passi nelle mani di una compagine politica». Il segretario della
Cisal ha invitato il Presidente della Gesap Fabio Giambrone a non «Prestare
orecchio alle strumentalizzazioni politiche di parte e a proseguire alacremente
nel percorso di rottura con le passate gestioni in aperta trasparenza valorizzando
le professionalità lavorative interne a dispetto della esternalizzazione a soggetti
terzi di attività che possono essere svolte in autoproduzione».
Il segretario Pd Miceli questa mattina ha poi fatto un riferimento alla valutazine
data dall'advisor all'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo di 110 milioni di
euro «A mio avviso - ha detto - è emersa in maniera incauta una valutazione
assolutamente incongrua. Vogliamo capire come si è arrivati a questa
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rinviato al 5 maggio
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E’ stato rinviato al 5 maggio lo sciopero regionale del trasporto pubblico locale
inizialmente previsto per il 10 aprile. La commissione di garanzia infatti ha chiesto lo
spostamento a seguito di un ulteriore sciopero già proclamato per il 18 aprile dal
sindacato ORSA. Lo sciopero del 5 maggio, inizialmente indetto da tutte le sigle
sindacali, è ora invece proclamato solo da Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl dopo la frattura con
Faisa Cisal e Fit Cisl.
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Samp, Ferrero a Mihajlovic:
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tecnico: “Complimenti alla squadra
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La Sampdoria batte l’Inter e sale al
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Cisal Federenergia: "Basta scaricabarile su Torre Nord"
Cronaca
Scritto da Redazione Lunedì 23 Marzo 2015 14:45
Attualità
"Sembra che ormai da molto tempo, la centrale di TVN, sia diventata purtroppo l'unico
argomento di discussione politico e che sia solo un mezzo per apparire sui giornali.
Possibile che quotidianamente, ci debba essere un articolo a firma dei più noti
esponenti politici del comprensorio che parli della centrale? Possibile che con tutti i
problemi del comprensorio , con le decine di vertenze aperte, con decine e decine di
disoccupati che ogni Comune del comprensorio ha si debba giudicare l'unico sito
industriale in questo deserto e fonte di lavoro che produce ricchezza per le città del
comprensorio e per il porto?".
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"L'autorizzazione di impatto ambientale ormai da qualche anno è stata rinnovata con il
parere favorevole dell'allora Sindaco del comune di Civitavecchia , ora anche il
parlamento si è detto favorevole ad rivedere l'AIA, quindi per favore, basta con queste
sterili discussioni, con chi deve far chiudere o no la centrale. Basta con i giochetti
politici di una o dell'altra parte politica, i lavoratori devono lavorare in tranquillità e non
sotto pressione, tranquillità che devono avere specialmente i meno protetti e cioè i
lavoratori dell'indotto che sono centinaia.
Se qualcuno ha poi in mano carte che dicono che la centrale ad oggi non rispetta le
condizioni ambientali, che non rispetta i valori stabiliti vada in procura.
Ci risulta, invece, che Torre Nord ad oggi ha tutte le carte in regola, ha lo Studio di
impatto ambientale SIA, ha la Valutazione di impatto ambientale VIA, ha la Conferenza
dei servizi per il rilascio dell'AIA, ha i Biomonitoraggi PRE e POST funzionamento a
carbone ha cosa importantissima la riduzione dei limiti alle emissioni rispetto alla
precedente AIA 2003. Nell'AIA 2013 il monitoraggio è stato esteso ad ulteriori
microinquinanti precedentemente non prescritti. Tale monitoraggio viene eseguito
semestralmente da laboratorio certificato, mentre annualmente da Arpa Lazio. In
occasione dell'ultimo controllo annuale dell'ARPA , ci risulta che i valori di
concentrazione dei microinquinanti misurati , non solo hanno rispettato TUTTI i valori
limiti ma la maggior parte dei parametri sono risultati addirittura al di sotto del limite
di RILEVABILITA'del metodo di misura, è questo il vero punto importante della
questione e quello che conta , mantenere i limiti delle immissioni bassi come dice la
prescrizione . Con riferimento alle polveri , spesso citate negli articoli degli organi di
stampa , nel 2014 il quantitativo annuale ammonta ad 82 t , sensibilmente inferiore al
limite di 160 t. e già ridotto rispetto all'AIA del 2003. Ricordiamo che la centrale come
detto sopra è giustamente sotto controllo quotidiano 24h su 24 i microinquinanti,
vengono monitorati dai sistemi SME e registrati su base oraria; le registrazioni
vengono trasmesse regolarmente all'ARPA Lazio e noi degli uomini dello Stato ci
fidiamo".
Vincenzo Gari Segreteria Regionale Cisal-FederEnergia
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