Transcript Sommario Rassegna Stampa

Sommario Rassegna Stampa
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19/03/2015
NEL 2015 OCCASIONI DA COGLIERE
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Francesco Cavallaro
Italia Oggi
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La Stampa
19/03/2015
DIARIO DEL NORD OVEST
4
22
Il Tempo
19/03/2015
SUI TAXI AI FORI IL BRACCIO DI FERRO SI SPOSTA AL MINISTERO
(V.Bisbiglia)
7
2
Corriere della Sera - Ed. Roma
19/03/2015
ALTRA GRANA: SCONTRO SUI FORI IMPERIALI
9
18
Giornale di Sicilia - Ed. Trapani
19/03/2015
IN BREVE - BUONA AFFERMAZIONE PER LA CISAL
10
22
Il Quotidiano del Sud - Vibo Valentia
19/03/2015
AMMINISTRAZIONE-SINDACATI, E' INTESA
11
25
La Nuova Sardegna - Ed.
Olbia/Tempio/Gallura
19/03/2015
LA MADDALENA, SCIOPERO SAREMAR IL 25 E 26 MARZO
12
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
19/03/2015
VIA DEI FORI, NO AI TAXI DOPO IL SI' DEL MINISTERO (C.Gentile)
13
33
La Sicilia
19/03/2015
FAISA-CISAL
14
53
La Stampa - Ed. Asti
19/03/2015
DALLE NAVETTE AL BUS SPOSI SCONTRO TRA SINDACATI E ASP
15
8
Primo Piano Molise
19/03/2015
CRISI, PERRELLA INCONTRA I VERTICI DEI SINDACATI
16
14
Primo Piano Molise
19/03/2015
QUATTRO LISTE IN CAMPO SI ACCENDE LA BAGARRE
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AB Abitare il Bagno
01/03/2015
AGENTI (SOLO) IL NUOVO AVANZA
18
IlCentro.Gelocal.It
19/03/2015
VIA PER POPOLI, ALLARME DEGLI AUTISTI DEI BUS
24
Iltempo.it
19/03/2015
SUI TAXI AI FORI IL BRACCIO DI FERRO SI SPOSTA AL MINISTERO
25
InformaRomanord.it
19/03/2015
TAXI: ASS.TO MOBILITA', "PERMANE DIVIETO TRANSITO SU VIA DEI
FORI IMPERIALI"
28
Lastampa.it
19/03/2015
DALLE NAVETTE AL BUS SPOSI SCONTRO TRA SINDACATI E ASP
29
Romadailynews.it
19/03/2015
TAXI: ASS.TO MOBILITA': PERMANE DIVIETO TRANSITO SU VIA DEI
FORI IMPERIALI
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Affaritaliani.it
18/03/2015
MARINO INCIAMPA (ANCHE) SUI FORI PEDONALI. RITORNANO I TAXI 31
ALL'OMBRA DEL COLOSSEO
Campo-ligure.virgilio.it
18/03/2015
TPL, ALTA TENSIONE: I SINDACATI 'DISSIDENTI' CHIEDONO DI
ANNULLARE LA DELIBERA SUL FONDINO
34
Ceva.virgilio.it
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35
Cn24.tv
18/03/2015
PROVINCIA VIBO, INTESA RITROVATA TRA LAMMINISTRAZIONE E I
SINDACATI
36
Corrieredellacalabria.it
18/03/2015
«PROVINCIA DI VIBO, DUE STIPENDI PAGATI ENTRO LA SETTIMANA»
38
Genova24.it
18/03/2015
TRASPORTO PUBBLICO, CLIMA PESANTE TRA I SINDACATI CON
DIFFIDE E MINACCE DI QUERELA
40
Guidasicilia.it
18/03/2015
ASPETTANDO CIO' CHE ESCA DAI RUBINETTI
42
Ivg.it
18/03/2015
TPL, ALTA TENSIONE: I SINDACATI DISSIDENTI CHIEDONO DI
ANNULLARE LA DELIBERA SUL FONDINO
45
Lecitta.it
18/03/2015
TAXI, SI' AL TRANSITO PROVVISORIO SU VIA FORI IMPERIALI. MA IL
COMUNE DICE 'NO'
47
Roma.Corriere.it
18/03/2015
TAXI, SI' DEL MINISTERO AL PASSAGGIO SUI FORI. MA IL COMUNE SI
OPPONE
48
Roma.Repubblica.it
18/03/2015
L'ANNUNCIO DOPO IL RICORSO PRESENTATO DA UN AVVOCATO
51
Roma.Repubblica.it
18/03/2015
TORNANO I TAXI AI FORI IMPERIALI. I SINDACATI: "PER DUE MESI
POTRANNO CIRCOLARE, POI DECIDERA' IL MI
52
Savona.virgilio.it
18/03/2015
18 MAR 2015 19:31
54
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18/03/2015
PROVINCIA DI VIBO VALENTIA - INTESA RITROVATA TRA
LAMMINISTRAZIONE E I SINDACATI
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Curve a gomito e carreggiata ristretta a causa del crollo, ma la Provincia
non installa il semaforo
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18 marzo 2015
CHIETI. Carreggiata ristretta pericolosamente in prossimità di curve a gomito
per via dei numerosi smottamenti registrati sul ciglio della strada, ma nessun
semaforo a regolare il senso di marcia unico alternato realizzato con i lavori
promessi che tardano a partire. Il transito dei mezzi pubblici in via per Popoli,
trafficata arteria stradale di proprietà della Provincia che collega il Colle e lo
Scalo, è diventata un’odissea. Così i sindacati della società La Panoramica, FitCisl, Ugl e Faisa Cisal, hanno impugnato carta e penna chiedendo all’azienda di
pretendere una pronta messa in sicurezza della strada. «Se la viabilità di via per
Popoli non può essere regolata in qualche modo» afferma Domenico Di
Fabrizio, della Fit Cisl Panoramica «meglio chiudere la strada agli autobus e
studiare percorsi alternativi per la linea 3 che fa la spola con Brecciarola e
Manoppello. Non si può continuare a rischiare l’incolumità dei passeggeri
trasportati che sono per lo più studenti». In via per Popoli l’allarme rosso è
scattato da settimane. Le violente piogge che si sono abbattute sul capoluogo
teatino hanno dapprima creato voragini sul manto stradale per poi risucchiare
nella vicina scarpata della parte alta di via per Popoli, subito dopo il bivio per
Casalincontrada in direzione Chieti, due pali della pubblica illuminazione. Un
palo risulta ancora pericolante sulla carreggiata ed è stato transennato alla
buona con un conseguente restringimento della carreggiata. Lo scenario non
cambia in prossimità del Bivio di Brecciarola, appena passati l’impianto di Tmb
della Deco, dove la Provincia ha ridotto le dimensioni stradali con una serie di
cartelli a protezione di un tratto di strada che sta franando. «Abbiamo richiesto
un impianto semaforico ma la Provincia ha risposto» attacca Di Fabrizio «che i
semafori sono stati rubati. E’ assurdo».(j.o.)
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TRASPORTI
Sui taxi ai Fori il braccio di ferro si sposta al
ministero
Accolto il ricorso della categoria ma il divieto di transito resta valido
I taxi possono tornare a transitare su via dei Fori
Imperiali. Anzi no. È caos sul divieto imposto dal
Campidoglio nel tratto fra il Colosseo e Largo
Corrado Ricci, strada resa semi-pedonale dal
sindaco Ignazio Marino pochi giorni dopo il suo
arrivo, nel 2013, e dal 24 dicembre scorso
interdetta anche alle auto bianche. Il 20 febbraio,
infatti, i sindacati dei tassisti avevano presentato
un ricorso gerarchico al Ministero dei Trasporti,
chiedendo l’annullamento della determinazione
dirigenziale che rendeva esecutiva l’indicazione del
sindaco. Pochi giorni dopo, il 2 marzo, il Dicastero
ha scritto una lettera dove, in attesa delle
controdeduzioni del Campidoglio e a tutela dei
soggetti interessati, sospendeva gli effetti del
provvedimento del Comune, riaprendo di fatto i
Fori Imperiali ai taxi, almeno finché gli uffici
ministeriali non si fossero espressi nel merito. Al
termine della missiva firmata dall’Ing. Mazzotta,
tuttavia, si specificava anche che la sospensiva
sarebbe entrata in vigore «salvo che ricorrano
motivi d’urgenza, nel qual caso il Comune può
deliberare di dare provvisoria esecuzione». E
l’assessorato capitolino alla Mobilità lunedì scorso
così ha fatto: come fanno sapere proprio da via
Capitan Bavastro, dunque «permane il divieto di
transito su via dei Fori Imperiali, ad eccezione dei
mezzi Atac e velocipedi».
Eppure, ieri pomeriggio i sindacati dei taxi hanno
esultato come se il risultato fosse definitivo: «È
Altri articoli che parlano di...
stata temporaneamente sospesa l'interdizione alle
vetture taxi del passaggio su via dei Fori Imperiali», Categorie (1)
annunciava una nota firmata da Ugl taxi, Federtaxi
Roma Capitale
Cisal, Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ati taxi, Usb
settore taxi e Associazione Tutela Legale Taxi. In
realtà, nessuna auto bianca può ancora transitare ancora ai Fori, almeno non per i prossimi due mesi
circa, il tempo che serve al Ministero dei Trasporti per esaminare il ricorso. In tutto ciò, sorge
spontanea una domanda: se la lettera del Ministero risale al 2 febbraio, come mai viene resa nota solo
ora? In realtà, in ballo vi è una vertenza ben più ampia, che riguarda anche le limitazioni agli Ncc di
fuori Roma: la nuova delibera, correttiva di quella bocciata dal Tar due settimane fa, non soddisferebbe
i tassisti, che ora sono di nuovi ai ferri corti con l’amministrazione. Nel frattempo, gli uffici dipartimentali
stanno lavorando ampiamente sulle controdeduzioni da presentare al Ministero. Anche perché
un’eventuale bocciatura del provvedimento capitolino potrebbe essere politicamente devastante. Tariffe
sugli asili nido a parte, infatti, in pochi giorni la Giunta Marino ha collezionato dal Tar ben tre bocciature
su altrettanti provvedimenti cardine della manovra finanziaria del Comune, e tutti sui trasporti: aumenti
Ztl, aumenti strisce blu e limitazioni Ncc. È evidente che un altro rifiuto, anche se da parte del
Ministero, rappresenterebbe un vero bagno di sangue per l’assessore Guido Improta.
Vincenzo Bisbiglia
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appoggia
11:27 Pettinari ad Antonelli: <Dica chi
promette assunzioni ad Attiva>
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+ Una mini isola pedonale Ecco i Fori di Marino
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Il palazzo del
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Home / Attualità / Taxi: Ass.to Mobilità, “Permane divieto transito su Via dei Fori Imperiali”
Taxi: Ass.to Mobilità, “Permane divieto transito su Via dei
Fori Imperiali”
Scritto il 19 marzo 2015 da Informaromanord in Attualità, cronaca, In evidenza
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“In merito al ricorso gerarchico presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti da Ugl taxi, Federtaxi
Cisal, Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ati taxi, Usb settore taxi e Associazione Tutela Legale Taxi, si sottolinea che
il Dipartimento Mobilità e Trasporti, con Determina Dirigenziale n. 228 del 16 marzo 2015, ha deciso di
confermare le discipline di traffico vigenti in Via dei Fori Imperiali, in particolare per quanto riguarda il divieto di
transito, ad eccezione dei mezzi del Trasporto Pubblico di Linea (Atac) e velocipedi, nel tratto compreso tra
Piazza del Colosseo e Largo Corrado Ricci. Ciò anche al fine di acquisire ulteriori elementi di valutazione, in
relazione al comprovato miglioramento delle condizioni di vivibilità dell’area del Centro Storico”. Così una nota
dell’Ufficio Stampa dell’Assessorato alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale.
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scontro tra sindacati e Asp
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aspettano l’esordio nel torneo
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Dalle navette al bus sposi scontro tra sindacati e
Asp
Servizio cancellato a causa dei tagli nel bilancio comunale
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ROBERTO GONELLA
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19/03/2015
ASTI
passasse uno dei bus nuovi in servizio sulla linea.
Navette
Intanto esplode un nuovo caso, argomento ieri di incontri separati tra sindacati
e vertici Asp. A seguito del trasferimento ai Servizi sociali da parte della Giunta
di 200 mila euro destinati in precedenza al trasporto pubblico, potrebbe essere
soppresso il servizio gratuito offerto dalle navette elettriche. Tre i possibili
esuberi: gli autisti verrebbero trasferiti all’Igiene urbana.
«Noi chiediamo il mantenimento del servizio navette ma a pagamento - la
proposta Cgil - quanto a eventuali esuberi, un addetto potrebbe in autunno
agganciarsi alla pensione ed altri due addetti da utilizzare per i controlli sui
bus».
La Faisa Cisal ha avviato la procedura di raffreddamento e minaccia lo sciopero,
unito altre vertenze, che cadrebbe nei giorni della Carolingia. «Già il servizio
pubblico è insufficiente per i bisogni della cittadinanza - afferma il
rappresentante Rsa Filadelfio Falcone - non possiamo accettare le ripercussioni
di una delibera che non tiene conto del diritto alla mobilita’ e la funzione sociale
del servizio per coloro che per eta’ e per le condizioni fisiche faticano anche a
camminare».
Asp, scoppia la polemica per
il bus destinato alle nozze
ROBERTO GONELLA
17/03/2015
“Quel pullman noleggiato ha
portato soldi all’Asp
senza intaccare il servizio”
FULVIO LAVINA
24/11/2013
È pronta la nuova “eco
flotta”
In città i primi autobus Euro
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VALENTINA FASSIO
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Paolo Bagnadentro. «Noi non siamo contrari al noleggio, sono risorse e posti di
lavoro - ribadiscono Gaetano Leopardo e Gianpiero Freilino Rsa Cgil - ma
l’Azienda non chiarisce perché, nonostante in deposito fossero disponibili 1 o 2
nuovi busi, si sia utilizzato sulla linea 7 un pullman di oltre vent’anni». «Al
contrario di quanto sostiene il presidente - aggiunge Freilino - i disagi per
l’utenza ci sono stati eccome: non essendo dotato dell’apposita pedana il
vecchio bus, un disabile ha dovuto attendere per più di mezzora alla fermata che
15/03/2015
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Addio luna di miele. Sindacati e Asp sempre più ai ferri corti.
A partire dal caso sollevato da Filt Cgil e Fit Cisl per il noleggio, sabato scorso, di
un bus della nuova eco flotta per il trasporto degli invitati di un matrimonio. Ai
sindacati che contestavano l’utilizzo di un vecchio pullman sulla linea 7 ad
affiancare le due macchine della eco flotta aveva replicato il presidente Asp
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Al Senato via
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breve", ma cade
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Home > RomaItalia > Marino inciampa (anche) sui Fori pedonali. Ritornano i taxi all'ombra del Colosseo
Marino inciampa (anche) sui Fori
pedonali. Ritornano i taxi all'ombra del
Colosseo
Ennesimo stop al duo Marino-Improta che vedono sfumare anche il piano di pedonalizzazione
dei Fori Imperiali. "E' stata temporaneamente sospesa l'interdizione al passaggio dei taxi dopo il
ricorso presentato dai sindacati delle auto bianche
Mercoledì, 18 marzo 2015 - 16:48:00
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Non bastavano gli sgambetti del Tar sul piano Ztl e Strisce blu, ora la Giunta Marino rischia di
veder sfumare il piano dei Fori Imperiali pedonali. A seguito di un ricorso presentato al
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dall'Avvocato Marco Giustiniani dello studio legale
Pavia Ansaldo è stata temporaneamente sospesa l'interdizione alle vetture taxi del passaggio
su via dei Fori Imperiali".
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Esultatno le sigle sindacali Ugl taxi,
Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Uil Trasporti
taxi, Ati taxi, Usb settore taxi e Associazione
Tutela Legale Taxi. "In attesa della
valutazione definitiva del Ministero che
non arriverà prima di due mesi, via dei Fori
Imperiali - fermo restando il divieto di
circolazione per le vetture private - potrà
essere nuovamente percorsa oltre che
dagli autobus del trasporto pubblico di
linea, anche dalle vetture taxi".
"Non è nostra intenzione - proseguono i
sindacati - mettere in campo azioni di
boicottaggio verso le politiche di restrizione
dell'uso delle auto private, ma troviamo
inaccettabile che si debba penalizzare
esclusivamente l'utenza del settore taxi (servizio pubblico per eccellenza), costringendola ad
effettuare tortuosi e complicati giri dell'area centrale della città, con annesso aggravio in termini
economici e temporali. Il tutto, mentre la zona a traffico limitato istituita ai Fori Imperiali e
interdetta solo al passaggio dei taxi (tra tutti i mezzi pubblici), è stata trasformata in una nuova
corte dei miracoli: saltimbanchi, giocolieri, venditori abusivi, false guide turistiche e un nuovo
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irregolare servizio di trasporto ecologico, i cosiddetti risciò, gestito da operatori che - per quanto
risulta - non sarebbe ti in possesso delle autorizzazioni previste dalla legge. Abbiamo affidato in pratica - a soggetti non autorizzati la gestione esclusiva e monopolistica del trasporto dei
turisti che nella nostra città vogliono visitare quello che è il più importante monumento a livello
mondiale: il Colosseo.
La principale area archeologica del pianeta, ridotta in un contesto di degrado, dove prosperano
abusivismo ed illegalità, a poche decine di metri dal Campidoglio, la principale sede
amministrativa della città.
Auspichiamo - conclude la nota - che dopo l'ennesima delibera sballata del duo Marino e
Improta, questa possa essere l'occasione per avviare una seria riflessione sulle insufficienze
dimostrate negli ultimi mesi da questa amministrazione, anche in previsione dell'evento
giubilare, ed una opportunità per aprire un confronto reale con le rappresentanze di settore sul
problema della mobilità urbana, senza danneggiare chi quotidianamente vive la nostra città".
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Il taxi è un servizio pubblico, quindi ha tutto il diritto di passare su via
dei Fori Imperiali, anzi, dato che ad esso si rivolge un utenza
specifica, disabili, persone con difficoltà a camminare, famiglie con
bambini piccoli e carrozzine, donne incinta, turisti con bagagli al
seguito, dovrebbe avere più agevolazioni del servizio ATAC,
dovrebbe avere accesso a tutte le zone pedonali. Ora immaginatevi
una famiglia di turisti giapponesi con persone anziane o bambini al
seguito, carrozzina, bagagli e che debba arrivare ad un albergo in
una zona pedonale, cosa dovrebbe dirgli il tassista? "Mi dispiace
ma ora dovete scendere e farvela a piedi (magari sotto la pioggia)
perché il taxi non può entrare"! Cosa dovrebbe rispondergli il turista,
che in quel momento vede l'autobus entrare tranquillamente in
quella strada?
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U n a riunione dai toni concilianti e propositivi, q u e l l a c h e ,
stamattina, dopo giorni di tensione, il presidente della Provincia di Vibo
Valentia, Andrea Niglia, e il segretario generale, Cesare Pelaia,
hanno avuto con i dirigenti provinciali della Funzione pubblica di Cgil,
Cisl, Uil e Cisal e la Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria), “al fine
di fare chiarezza e rendere sinergiche e incisive, le rispettive azioni
amministrative e sindacali”.
Dopo un’analisi complessiva delle problematiche inerenti le varie realtà
lavorative del territorio, ci si è, poi, concentrati su quelle di propria
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2 dicembre 2011
entro questa settimana, grazie all’anticipazione da parte della
Regione Calabria, di 1 milione e 800 mila euro, dei fondi della Legge regionale n. 34.
Niglia ha, inoltre, ricordato l’impegno preso dal sottosegretario di Stato, Giampiero Bocci, di trasferire, entro la
prossima settimana, circa 1 milione e 400 mila euro. Cifra, quest’ultima, che il presidente della Provincia di
Vibo e i sindacati “ritengono opportuno - così come del resto è nelle intenzioni del Ministero dell’Interno -
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venga destinata, esclusivamente, per il pagamento degli stipendi dei lavoratori e non sia, quindi,
eventualmente, accantonata dalla Banca, a saldo delle rate dei mutui”. Da qui l’idea del presidente della
Provincia e delle forze sindacali di sottoscrivere, davanti al Prefetto Giovanni Bruno, un protocollo d’intesa ad
Provincia Vibo Valentia, in
corso la pulizia delle spiagge
18 giugno 2011
hoc con la Tesoreria dell’Ente.
“Vista la situazione, oramai divenuta drammatica in diverse famiglie, il protocollo d’intesa da siglare con
la Banca, - è stato evidenziato, a riguardo, da più parti - è più che mai necessario, non solo per garantire il
Provincia Vibo: al via
l’edizione 2011 del Carnevale
Miletese
24 febbraio 2011
pagamento degli stipendi, ma anche per la tutela e la sicurezza dell’ordine pubblico sul territorio”.
Nelle fasi conclusive dell’iniziativa Niglia, Pelaia e i dirigenti sindacali, si sono trovati concordi
nell’evidenziare che, “per assicurare la sopravvivenza dell’Ente, nelle more dell’attuazione della Legge n.
56 del 2014, al fine di erogare i servizi obbligatori, garantire la sicurezza ai cittadini e le spettanze alle ditte
creditrici ed ai dipendenti, si rendono necessari degli interventi urgenti da parte del Governo nazionale”.
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Pertanto, anche i sindacati, parteciperanno all’iniziativa, che il prossimo 30 di marzo, si terrà nella sala
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consiliare dell’Ente, per “L’analisi e la definizione delle problematiche del territorio Vibonese” ed in
particolare della situazione di forte difficoltà dell’Amministrazione provinciale. “Assise nella quale - ha
sottolineato il presidente Andrea Niglia - un ruolo rilevante, per uscire da questa fase di stallo, lo dovranno
giocare, attraverso l’assunzione di impegni concreti, la deputazione parlamentare e regionale calabrese e le
rappresentanze politiche provinciali e regionali”.
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Fioripiccanti — Se mi è consentito, Buon
mimmo — rispediteli a casa, tanto gira
Giorno, ho un infarinatura di agronomia
vorrei approfondire il mio grado di …
che ti rigira sempre nella loro terra
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Preso presunto autore duplice ferimento
nel Cosentino
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Pippo — Grande ha fatto bene, così
tonio — noi mobilitati in deroga c'e' la
imparano a rompere...a casa nostra
mangieremo la colomba a pasqua o no.
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arresti per l'omicidio Bruni
«Provincia di Vibo, due stipendi
pagati entro la settimana»
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Le divisioni nel Pd
penalizzano la Calabria
Nuova riunione tra i vertici dell'ente e le rappresentanze sindacali. Proposto un protocollo
d'intesa con la Tesoreria dell'ente. «Necessari interventi urgenti da parte del governo»
Mercoledì, 18 Marzo 2015 17:41
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Gli arresti per l'omicidio Bruni
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di
Roberto De
La sede dell'amministrazione provinciale vibonese
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VIBO VALENTIA Una riunione «dai toni concilianti e
propositivi», quella che, stamattina, dopo giorni di
tensione, il presidente della Provincia di Vibo Valentia,
Andrea Niglia, e il segretario generale, Cesare Pelaia,
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PROVINCIA, provincia di
vibo,
hanno avuto con i dirigenti provinciali della Funzione
pubblica di Cgil, Cisl, Uil e Cisal e la Rsu
(Rappresentanza sindacale unitaria), «al fine di fare
chiarezza e rendere sinergiche e incisive, le rispettive
azioni amministrative e sindacali». È quanto si legge in
una nota diffusa dall'ufficio stampa
dell'amministrazione provinciale.
«Dopo un'analisi complessiva delle problematiche
inerenti le varie realtà lavorative del territorio, ci si è,
poi, concentrati su quelle di propria pertinenza,
riguardanti il personale dell'ente, da 5 mesi senza
stipendio. Nel corso dell'incontro – si legge nella nota –
il presidente Niglia ha evidenziato che due mensilità (il
mese di dicembre e la tredicesima) saranno pagate,
entro questa settimana, grazie all'anticipazione da
parte della Regione Calabria, di 1 milione e 800mila
euro dei fondi della Legge regionale 34». Niglia ha
inoltre ricordato l'impegno preso dal sottosegretario di
Stato, Giampiero Bocci, di trasferire, entro la prossima
settimana, circa 1 milione e 400mila euro. Cifra,
quest'ultima, che il presidente della Provincia di Vibo e
i sindacati «ritengono opportuno, così come del resto è
nelle intenzioni del ministero dell'Interno, venga
destinata, esclusivamente, per il pagamento degli
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accantonata dalla Banca, a saldo delle rate dei mutui».
Da qui l'idea del presidente della Provincia e delle
forze sindacali di sottoscrivere, davanti al Prefetto
Giovanni Bruno, un protocollo d'intesa ad hoc con la
Tesoreria dell'ente.
«Vista la situazione, oramai divenuta drammatica in
diverse famiglie, il protocollo d'intesa da siglare con la
Banca – si legge ancora nella nota – è più che mai
necessario, non solo per garantire il pagamento degli
stipendi, ma anche per la tutela e la sicurezza
dell'ordine pubblico sul territorio».
Nelle fasi conclusive dell'iniziativa i vertici dell'ente e i
dirigenti sindacali «si sono trovati concordi
nell'evidenziare che, per assicurare la sopravvivenza
dell'ente, nelle more dell'attuazione della legge 56 del
2014, al fine di erogare i servizi obbligatori, garantire la
sicurezza ai cittadini e le spettanze alle ditte creditrici
ed ai dipendenti, si rendono necessari degli interventi
urgenti da parte del governo nazionale». Pertanto,
conclude la nota, anche i sindacati parteciperanno
all'iniziativa che il prossimo 30 marzo si terrà nella sala
consiliare per «l'analisi e la definizione delle
problematiche del territorio vibonese» e in particolare
della situazione di forte difficoltà dell'amministrazione
provinciale. «Assise nella quale – ha sottolineato il
presidente Andrea Niglia – un ruolo rilevante, per
uscire da questa fase di stallo, lo dovranno giocare,
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deputazione parlamentare e regionale calabrese e le
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contrario ai principi dell’art. 39 della Costituzione, oltre che della legge
300/70” anche perché “la negoziazione andrebbe a incidere su
precedenti accordi firmati anche dalle organizzazioni sindacali
scriventi”. Inoltre “verrebbe leso il principio di rappresentanza e il
criterio di rappresentatività”. La delibera secondo i ‘dissidenti’ sarebbe
nulla e discriminatoria, per questo i sindacati chiedono alla Regione di
annullarla.
La mancata firma dell’accordo da parte di tutti i sindacati sta creando
problemi anche alle aziende, che stanno prendendo tempo per
convocare i tavoli. Se ha Imperia è stato fissato un appuntamento per
lunedì e alla Spezia per giovedì’ 26, a Genova non c’è nemmeno ancora
una data per avviare il confronto su esodi, ammortizzatori e condizioni
di lavoro per chi resta. E la procedura dovrebbe per legge concludersi
entro il 30 marzo.
I sindacati ‘dissidenti’, in
ogni caso, chiedono tavoli
separati in cui affrontare la
questione degli esodi e di
eventuali assunzioni. Per
questo Cgil, Uil e Ugl ha
affisso dei volantini per
invitare i lavoratori a
consegnare a loro le
deleghe per l’accesso ai dati
personali finché siano i
patronati a gestire la
pratiche per valutare le posizioni pensionistiche di chi può accedere al
fondino.
Che il clima sia avvelenato lo dimostrato anche le dichiarazioni, come
quella fatta ieri sera a un’emittente televisiva locale da parte del
segretario della Filt Camillo Costanzo, che ha parlato di “voto di
scambio” tra una sigla sindacale e la Regione e che potrebbe portare a
una querela. E il sindacato autonomo Orsa ironizza in un documento il
“meraviglioso risultato” ottenuto dalle altre sigle sindacali.
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Seppur con l'accordo tra Amap e Regione, i 202 dipendenti dell'ex
Aps aspettano di capire quale sarà il loro futuro
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€ 1.487,50 Ieri è scaduto l'affitto del ramo d'azienda all'Ato da parte della curatela
fallimentare. Senza una svolta i 202 dipendenti dell'ex Aps saranno
licenziati e, in caso di nuovo affitto, non potranno essere reclutati. Le
lettere di licenziamento sarebbero già partite e sarebbe già stato fissato
l'incontro con l'Ufficio provinciale del Lavoro.
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€ 935,00 In questi giorni si sono susseguiti febbrilmente gli incontri fra Comune, Regione,
enti locali e Amap, cui dovrebbe essere affidato il servizio. I tecnici di Amap e
assessorato regionale all'Energia stanno studiando la formula per
trasferire all'azienda non più 8, come chiesto insistentemente dalla
partecipata, ma 6,4 milioni di euro. Cifra che in questo momento si trova nella
disponibilità dell'assessorato agli Enti Locali e che non può essere versata all'azienda
come un aumento di capitale, che tra l'altro non potrebbe essere utilizzato per la
gestione ordinaria. Se i Comuni useranno questi soldi per acquistare le azioni
dell'Amap, trasformandola in una società in house, non ne resteranno per
finanziare il servizio in tutta la provincia, pagare gli stipendi dei 202
dipendenti e l'energia elettrica. Una prospettiva che in via Volturno non possono
accettare. S e i n v e c e v e r r a n n o g i r a t i a l l ' A t o p e r l a g e s t i o n e , i C o m u n i
dovranno restituirli alla Regione con rate ventennali. E questo non sta
bene ai sindaci.
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La presidente dell'acquedotto comunale, Maria Prestigiacomo, ha già sottolineato
più volte che "non possiamo finanziare da soli la fase di start up. Ci vorranno almeno
due mesi per incassare le prime bollette e senza il sostegno finanziario della Regione
rischiamo il dissesto".
La scorsa settimana si era fatta addirittura l’ipotesi dell’Eas, carrozzone
regionale in liquidazione. Ipotesi poi scartata per palese impraticabilità.
Il presidente Amap ha inviato una lettera all’Ato 1 Palermo, al presidente
della Regione, Rosario Crocetta, all’assessore regionale ai rifiuti, Vania
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18-03-2015
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Contraffatto e al Prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, in merito alla
legge regionale 3/2015 articolo due comma 4 - Pericolo di disastri
ambientali e interruzioni di pubblico servizio. Nella lettera si legge: "L’Amap è
pronta ad accettare, l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato in
conformità a specifico rapporto contrattuale con Ato 1 Palermo e ciò sino alla
completa attivazione di quanto previsto dall’articolo 418 del cosiddetto decreto
Sblocca Italia, in via provvisoria ed emergenziale, tale affidamento dovrà essere
effettuato da parte del titolare dei servizi Ato 1 Palermo e a seguito di proroga
ottenuta dallo stesso Ato 1 Palermo, del rapporto di affitto del ramo di azienda della
fallita Aps, scaduto il 17 marzo 2015. L’Ato 1 Palermo dovrà contestualmente
assicurare all’Amap l’immediata disponibilità di tutte le risorse previste dal decreto
Dipartimento Autonomie Locali DDG, Autonomie Locali del 9 marzo 2015 numero 66
unitamente alla gestione del servizio relativo ai territori dei Comuni consenzienti e/o
che hanno manifestato la loro adesione".
"L’Amap - p r o s e g u e l a l e t t e r a - è disponibile a tale gestione provvisoria ed
emergenziale curando la rendicontazione delle somme ricevute senza imputazione e
senza recupero in riferimento alla tariffa, e ciò in considerazione della natura
emergenziale della provvisoria gestione del servizio. L’Ato 1 Palermo dovrà garantire
la consegna degli Impianti, delle Reti e dei Depuratori facendone constatare, in
contraddittorio con Amap, lo stato di consistenza degli stessi e il loro stato di
funzionamento. L’Amap, così come concordato con il Comune di Palermo,
successivamente, porrà in essere il piano di uscita dall’emergenza attraverso
l’ingresso dei Comuni consenzienti nel capitale sociale della stessa azienda, nel già
indicato limite massimo del 30%. Si resta in attesa di conferma della avvenuta
proroga e delle predette condizioni e ciò al fine di sottoporre i termini dei rapporti
contrattuali sopra ribaditi all’approvazione della propria assemblea del Socio unico
Comune di Palermo che, nei termini sopra indicati, ha già manifestato orientamento
favorevole".
I sindacati, intanto, sono in attesa che si sciolgano i nodi tecnici. "La
situazione è in evoluzione. Siamo stati ricevuti in delegazione dal prefetto, che ci ha
comunicato che ancora ci sono alcuni aspetti da definire per la scelta del nuovo
soggetto - hanno detto i segretari di Filctem Cgil Francesco Lannino, di Femca
Cisl Giovanni Musso, di Uiltec Uil Maurizio Terrani, di Ugl Chimici Margherita
Gambino e d i Cisal Federenergia Raffaele Loddo - . Quel che è chiaro è che
l’ipotesi Eas è definitivamente tramontata".
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Tpl, alta tensione: i sindacati “dissidenti”
chiedono di annullare la delibera sul
fondino
di Redazione - 18 marzo 2015 - 19:04
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Liguria. E’ sempre polemica sulla firma dell’accordo sul fondino tra
Regione, enti, e le organizzazioni sindacali Faisa Cisal, Fit Cisl. I
sindacati ‘dissidenti’ hanno diffidato oggi con una lettera formale
inviata a tutte le parti le aziende dal portare a compimento accordi
aziendali senza di loro. “Escludere dagli accordi le presenti
organizzazioni sindacali – scrivono Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl, è
contrario ai principi dell’art. 39 della Costituzione, oltre che della legge
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Data
18-03-2015
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300/70” anche perché “la negoziazione andrebbe a incidere su
precedenti accordi firmati anche dalle organizzazioni sindacali
scriventi”.
Inoltre “verrebbe leso il principio di rappresentanza e il criterio di
rappresentatività”. La delibera secondo i ‘dissidenti’ sarebbe nulla e
discriminatoria, per questo i sindacati chiedono alla Regione di
annullarla.
La mancata firma
dell’accordo da parte di tutti
i sindacati sta creando
problemi anche alle
aziende, che stanno
prendendo tempo per
convocare i tavoli. Se ha
Imperia è stato fissato un
appuntamento per lunedì e
alla Spezia per giovedì’ 26, a
Genova non c’è nemmeno
ancora una data per avviare
il confronto su esodi, ammortizzatori e condizioni di lavoro per chi
resta, così come a Savona dove non c’è ancora notizia di un possibile
incontro. E la procedura dovrebbe per legge concludersi entro il 30
marzo.
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giunta regionale”
 ACCORDO A METÀ Tpl, accordo in Regione sul “fondino”: Cgil, Uil e Ugl
non rmano
 ROTTURA SINDACALE Tpl, i sindacati ora si dividono: confermato lo
sciopero di 24 ore del 10 aprile
I sindacati ‘dissidenti’, in ogni caso, chiedono tavoli separati in cui
affrontare la questione degli esodi e di eventuali assunzioni. Per
questo Cgil, Uil e Ugl hanno affisso dei volantini per invitare i
lavoratori a consegnare a loro le deleghe per l’accesso ai dati personali
finché siano i patronati a gestire la pratiche per valutare le posizioni
pensionistiche di chi può accedere al fondino.
Che il clima sia avvelenato lo dimostrato anche le dichiarazioni del
segretario della Filt Camillo Costanzo, che ha parlato di “voto di
scambio” tra una sigla sindacale e la Regione e che potrebbe portare a
una querela. E il sindacato autonomo Orsa ironizza in un documento il
“meraviglioso risultato” ottenuto dalle altre sigle sindacali.
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Taxi, sì al transito provvisorio su via Fori Imperiali. Ma il
Comune dice 'no'
MERCOLEDÌ, 18 MARZO 2015 18:55
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“A seguito di un ricorso presentato al Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, dall'Avvocato Marco Giustiniani dello
studio legale Pavia Ansaldo è stata temporaneamente sospesa
l'interdizione alle vetture taxi del passaggio su via dei Fori
Imperiali”. E' quanto dichiarano in un comunicato le strutture sindacali Ugl
taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ati taxi, Usb
settore taxi e Associazione Tutela Legale Taxi. "In attesa della valutazione definitiva del Ministero che non
arriverà prima di due mesi, via dei Fori Imperiali - fermo restando
il divieto di circolazione per le vetture private - potrà essere nuovamente percorsa oltre che dagli autobus
del trasporto pubblico di linea, anche dalle vetture taxi. Non è nostra intenzione – continua il comunicato
- mettere in campo azioni di boicottaggio verso le politiche di restrizione dell'uso delle auto private, ma
troviamo inaccettabile che si debba penalizzare esclusivamente l'utenza del settore taxi (servizio
pubblico per eccellenza), costringendola ad effettuare tortuosi e complicati giri dell'area centrale della
città, con annesso aggravio in termini economici e temporali. Il tutto, mentre la zona a traffico limitato
istituita ai Fori Imperiali e interdetta solo al passaggio dei taxi (tra tutti i mezzi pubblici), è stata
trasformata in una nuova corte dei miracoli: saltimbanchi, giocolieri, venditori abusivi, false guide
turistiche e un nuovo irregolare servizio di trasporto ecologico, i cosiddetti risciò, gestito da operatori che
- per quanto risulta – non sarebbe ti in possesso delle autorizzazioni previste dalla legge. Abbiamo
affidato - in pratica - a soggetti non autorizzati la gestione esclusiva e monopolistica del trasporto dei
turisti che nella nostra città vogliono visitare quello che è il più importante monumento a livello
mondiale: il Colosseo. La principale area archeologica del pianeta, ridotta in un contesto di degrado,
dove prosperano abusivismo ed illegalità, a poche decine di metri dal Campidoglio, la principale sede
amministrativa della città. Auspichiamo - conclude la nota - che dopo l'ennesima delibera sballata del
duo Marino e Improta, questa possa essere l'occasione per avviare una seria riflessione sulle
insufficienze dimostrate negli ultimi mesi da questa amministrazione, anche in previsione dell'evento
giubilare, ed una opportunità per aprire un confronto reale con le rappresentanze di settore sul
problema della mobilità urbana, senza danneggiare chi quotidianamente vive la nostra città", chiosano i
sindacati.
NOTA DELL'ASSESSORATO ALLA MOBILITA' - “In merito al ricorso gerarchico presentato al ministero
delle Infrastrutture e dei trasporti da Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ati taxi, Usb
settore taxi e associazione Tutela Legale Taxi, si sottolinea che il dipartimento Mobilità e Trasporti, con
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determina dirigenziale n. 228 del 16 marzo 2015, ha deciso di confermare le discipline di traffico vigenti
in via dei Fori Imperiali, in particolare per quanto riguarda il divieto di transito, ad eccezione dei mezzi del
Trasporto Pubblico di Linea (Atac) e velocipedi, nel tratto compreso tra Piazza del Colosseo e Largo
Corrado Ricci. Ciò anche al fine di acquisire ulteriori elementi di valutazione, in relazione al comprovato
miglioramento delle condizioni di vivibilità dell'area del Centro Storico". Così in una nota l'Ufficio Stampa
dell'Assessorato alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale.
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Taxi, sì del ministero al passaggio
sui Fori. Ma il Comune si oppone
Dopo il ricorso presentato al ministero dalle associazioni di categoria, ma Marino e
Improta hanno confermato di voler riproporre il divieto
L'ultimo desiderio di
Anastasia «Mamma,
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Taxi, sì del ministero al
passaggio sui Fori. Ma
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estintori in Campo de'
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ROMA - Passeranno o no i taxi su via dei Fori Imperiali? «A seguito di un ricorso
presentato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stata
taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ati taxi, Usb settore taxi e
Associazione Tutela Legale Taxi. Che precisano: ««In attesa della valutazione
definitiva del ministero che non arriverà prima di due mesi, via dei Fori Imperiali,
Coppia di ebrei romani
in salvoprima della
presa degli ostaggi
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temporaneamente sospesa l’interdizione alle vetture taxi del passaggio su via dei
Fori Imperiali». E’ l’annuncio, contenuto in una nota, delle strutture sindacali Ugl
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fermo restando il divieto di circolazione per le vetture private, potrà essere
dunque nuovamente percorsa oltre che dagli autobus del trasporto pubblico di
linea, anche dalle vetture taxi. Non è nostra intenzione mettere in campo azioni di
boicottaggio verso le politiche di restrizione dell’uso delle auto private, ma
troviamo inaccettabile che si debba penalizzare esclusivamente l’utenza del settore
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taxi (servizio pubblico per eccellenza), costringendola ad effettuare tortuosi e
complicati giri dell’area centrale della città, con annesso aggravio in termini
economici e temporali». E non basta: « Il tutto, mentre la zona a traffico limitato
istituita ai Fori Imperiali e interdetta solo al passaggio dei taxi (tra tutti i mezzi
Codacons su strisce blu:
si torni alle vecchie
tariffe e agevolazioni
pubblici), è stata trasformata in una nuova corte dei miracoli: saltimbanchi,
giocolieri, venditori abusivi, false guide turistiche e un nuovo irregolare servizio di
trasporto ecologico, i cosiddetti risciò, gestito da operatori che non sarebbero in
possesso delle autorizzazioni previste dalla legge. Auspichiamo - conclude la nota
- che dopo l’ennesima delibera sballata del duo Marino e Improta, questa possa
essere l’occasione per avviare una seria riflessione sulle insufficienze dimostrate
negli ultimi mesi da questa amministrazione, anche in previsione dell’evento
giubilare».
La risposta del Campidoglio
Eclissi di sole: Tor
Vergata si organizza
per lo spettacolo della
natura
Ma a spegnere gli entusiasmi dei tassisti, arriva la risposta dell’assessorato alla
Mobilità: «In merito al ricorso... si sottolinea che il Dipartimento Mobilità e
Trasporti, con Determina Dirigenziale n. 228 del 16 marzo 2015, ha deciso di
confermare le discipline di traffico vigenti in Via dei Fori Imperiali, in particolare
per quanto riguarda il divieto di transito, ad eccezione dei mezzi del Trasporto
Pubblico di Linea (Atac) e velocipedi, nel tratto compreso tra Piazza del Colosseo e
Largo Corrado Ricci. Ciò anche al fine di acquisire ulteriori elementi di valutazione,
in relazione al comprovato miglioramento delle condizioni di vivibilità dell’area del
centro storico». Sceglie quindi la linea dura il Campidoglio, riconfermando la sua
decisione.
Tangenti e grandi
appalti: Incalza
respinge le accuse e
difende Lupi
«Marino e Improta? Record mondiale di bocciature»
E naturalmente riesplodono le polemiche: « «Ieri ci chiedevamo se Marino fosse
intenzionato a stabilire un nuovo record mondiale di bocciature. Oggi scopriamo
che sì, in effetti, il sindaco vuole stabilire l’indiscusso e non invidiabile primato.
Dopo il poker di ieri, con la sospensione della interdizione al passaggio dei taxi su
via dei fori imperiali Marino, e il prode Improta, fanno pokerissimo. La scelta del
duo capitolino di autorizzare il passaggio dei mezzi del trasporto pubblico su via
dei fori imperiali, tecnicamente pedonalizzata, ma di non consentirlo ai taxi, che
svolgono a loro volta funzione di Tpl anche se non di linea, non deve essere stata
condivisa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti». Lo dichiara, in una
nota, il capogruppo Fi della Regione Lazio, Antonello Aurigemma. «Adesso è
palese: ogni iniziativa assunta da Marino e compagni - aggiunge - è assolutamente
Ciociaria in Campania,
è rivolta contro l'idea
Morassut-Ranucci
inconcludente, inadeguata, e soprattutto sbagliata. Abbiano la decenza di chiedere
scusa ai romani e di chiudere definitivamente questa pessima pagina di
amministrazione». «Il Comune non aspetti l’ennesima bocciatura: faccia marcia
indietro e ritiri il divieto per i taxi di percorrere via dei Fori Imperiali». Lo dichiara
in una nota Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio:
«Basta con le trovate pubblicitarie, il sindaco Marino si concentri sui
provvedimenti che possono rendere il trasporto pubblico, e anche il servizio taxi,
più efficiente e più veloce».
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18 marzo 2015 | 19:58
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sindacati: "Per due mesi
potranno circolare, poi deciderà
il ministero"
L'annuncio dopo il ricorso presentato da un avvocato che sospende
temporaneamente il divieto di circolazione per le auto bianche
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Associazione Tutela Legale taxi denunciano come sia stata "affidata in pratica a
soggetti non autorizzati la gestione esclusiva e monopolistica del trasporto dei
turisti che nella nostra città vogliono visitare quello che è il più importante
monumento a livello mondiale: il Colosseo".
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"Non è nostra intenzione - dicono i sindacati - mettere in campo azioni di
boicottaggio verso le politiche di restrizione dell'uso delle auto private, ma
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Per due mesi, in attesa della
valutazione definitiva del ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, i
taxi potranno nuovamente
transitare in via dei Fori Imperiali.
Ad annunciarlo sono i sindacati
dopo il ricorso presentato proprio
al Ministero dall'avvocato Marco
Giustiniani dello studio legale
Pavia Ansaldo grazie al quale è
stata temporaneamente sospesa
l'interdizione alla circolazione delle
auto bianche. Resta dunque il
divieto alle macchine private
mentre da oggi, fino alla decisione definitiva del dicastero di Porta Pia, oltre ai
bus risputeranno i taxi.
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troviamo inaccettabile che si debba penalizzare esclusivamente l'utenza del
settore taxi, costringendola ad effettuare tortuosi e complicati giri dell'area
centrale della città. Il tutto, mentre la zona a traffico limitato istituita ai Fori
Imperiali e interdetta solo al passaggio dei taxi (tra tutti i mezzi pubblici), è stata
trasformata in una nuova corte dei miracoli: saltimbanchi, giocolieri, venditori
abusivi, false guide turistiche e un
nuovo irregolare servizio di
trasporto ecologico, i cosiddetti
risciò, gestito da operatori che non sarebbe ti in possesso delle
autorizzazioni previste dalla legge.
Auspichiamo - conclude la nota che dopo l'ennesima delibera
sballata del duo Marino e Improta,
questa possa essere l'occasione
per avviare una seria riflessione
sulle insufficienze dimostrate negli
ultimi mesi da questa amministrazione, anche in previsione dell'evento giubilare".
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CITTA > Vibo > Provincia di Vibo Valentia – Intesa ritrovata tra l’Amministrazione e i sindacati
Provincia di Vibo Valentia – Intesa
ritrovata tra l’Amministrazione e i
sindacati
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Mercoledì 18 Marzo 2015
17:50
Una riunione dai toni concilianti e
propositivi, quella che, stamattina, dopo
giorni di tensione, il presidente della
Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia,
e il segretario generale, Cesare Pelaia,
hanno avuto con i dirigenti provinciali
della Funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil e
Cisal e la Rsu (Rappresentanza
sindacale unitaria), «al fine di fare
chiarezza e rendere sinergiche e incisive, le rispettive azioni amministrative e
sindacali».
Dopo un’analisi complessiva delle problematiche inerenti le varie realtà
lavorative del territorio, ci si è, poi, concentrati su quelle di propria pertinenza,
riguardanti il personale dell’Ente, da 5 mesi senza stipendio.
Nel corso dell’incontro, il presidente Niglia ha, quindi, evidenziato che due
mensilità (il mese di dicembre e la tredicesima) saranno pagate, entro questa
settimana, grazie all’anticipazione da parte della Regione Calabria, di 1 milione e
800 mila euro, dei fondi della Legge regionale n. 34.
Niglia ha, inoltre, ricordato l’impegno preso dal sottosegretario di Stato,
Giampiero Bocci, di trasferire, entro la prossima settimana, circa 1 milione e 400
mila euro. Cifra, quest’ultima, che il presidente della Provincia di Vibo e i
sindacati «ritengono opportuno – così come del resto è nelle intenzioni del
Ministero dell’Interno – venga destinata, esclusivamente, per il pagamento degli
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Banca, a saldo delle rate dei mutui». Da qui l’idea del presidente della Provincia
e delle forze sindacali di sottoscrivere, davanti al Prefetto Giovanni Bruno, un
protocollo d’intesa ad hoc con la Tesoreria dell’Ente.
«Vista la situazione, oramai divenuta drammatica in diverse famiglie, il protocollo
d’intesa da siglare con la Banca, – è stato evidenziato, a riguardo, da più parti –
è più che mai necessario, non solo per garantire il pagamento degli stipendi, ma
anche per la tutela e la sicurezza dell’ordine pubblico sul territorio».
Nelle fasi conclusive dell’iniziativa Niglia, Pelaia e i dirigenti sindacali, si sono
trovati concordi nell’evidenziare che, «per assicurare la sopravvivenza dell’Ente,
nelle more dell’attuazione della Legge n. 56 del 2014, al fine di erogare i servizi
obbligatori, garantire la sicurezza ai cittadini e le spettanze alle ditte creditrici ed
ai dipendenti, si rendono necessari degli interventi urgenti da parte del Governo
nazionale». Pertanto, anche i sindacati, parteciperanno all’iniziativa, che il
prossimo 30 di marzo, si terrà nella sala consiliare dell’Ente, per “L’analisi e la
definizione delle problematiche del territorio Vibonese” ed in particolare della
situazione di forte difficoltà dell’Amministrazione provinciale. «Assise nella quale
– ha sottolineato il presidente Andrea Niglia – un ruolo rilevante, per uscire da
questa fase di stallo, lo dovranno giocare, attraverso l’assunzione di impegni
concreti, la deputazione parlamentare e regionale calabrese e le rappresentanze
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Taurianova (RC) –
Arresti per porto e
detenzione di armi e
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I dimenticati è il documentario conclusivo di una serie di 10
cortometraggi girati da Vittorio De Seta tra il 1954 e il 1959, inseriti
all'interno della collana Il mondo perduto, pubblicata da Feltrinelli nel
2008. Il regista ha raccontato di aver avuto l'idea di realizzare questo
documentario dopo aver appreso dell'esistenza in Calabria, di paesi
senza strada alla fine degli anni '50. Ad Alessandria del Carretto filmò la
"Festa dell'abete", integrandola nel cortometraggio.
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ricordare Pasquale:
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denuncia dissesto stradale
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